REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEI COORDINAMENTI MUNICIPALI DEL PARTITO DEMOCRATICO DI ROMA CITTA'

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Transcript:

1 REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEI COORDINAMENTI MUNICIPALI DEL PARTITO DEMOCRATICO DI ROMA CITTA' Art. 1 - Coordinamenti Municipali In accordo con lo Statuto del PD Unione Regionale Lazio e ai sensi dell art. 11 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del PD di Roma città, vengono istituiti i coordinamenti municipali nei territori dei Municipi. Art. 2 - Organi dei Coordinamenti municipali Gli organi dei Coordinamenti municipali sono: Il /la Coordinatore Il/ la Tesoriere L Assemblea Municipale e il suo Presidente Art. 3 - Coordinatore municipale 1. Il Coordinatore municipale rappresenta il partito nell ambito territoriale di riferimento, coordina i Circoli territoriali e attua l iniziativa politica sulla base degli indirizzi assunti dall Assemblea Municipale. 2. Il mandato del Coordinatore municipale dura quatto anni ed è rieleggibile per una sola volta. 3. Il Coordinatore municipale è eletto direttamente dagli iscritti secondo le norme previste dall apposito Regolamento del Partito Democratico di Roma città. 4. Se il Coordinatore municipale cessa dalla carica prima del termine del suo mandato, l Assemblea municipale può eleggere un nuovo Coordinatore per la parte restante del mandato entro sessanta giorni, ovvero determinare lo scioglimento anticipato dell Assemblea stessa. 5. Se il Coordinatore si dimette per un dissenso motivato avverso deliberazioni approvate dall Assemblea, quest ultima può eleggere un nuovo Coordinatore per la parte restante del mandato, con la maggioranza assoluta degli aventi diritto. A tal fine il Presidente convoca l Assemblea entro trenta giorni dalla presentazione delle dimissioni. Nel caso in cui nessuna candidatura ottenga l approvazione della predetta maggioranza, si procede a nuove elezioni per il Coordinatore municipale e per l Assemblea. 6. Una mozione di sfiducia avversa al Coordinatore municipale può essere presentata da almeno il trenta per cento dei componenti dell Assemblea. Qualora la mozione venga approvata con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli aventi diritto il Coordinatore viene sfiduciato e si procede a nuove elezioni per il Coordinatore municipale e per l Assemblea.

2 Art. 4 - Assemblea municipale 1. L Assemblea municipale è composta da iscritti al Partito Democratico nel Municipio, eletti dai singoli Circoli del Municipio secondo quanto stabilito dal Regolamento congressuale. 2. L Assemblea ha competenza in materia di indirizzo e direzione della politica territoriale del Partito democratico municipale che esprime attraverso mozioni, ordini del giorno, risoluzioni. 3. L Assemblea organizza i propri lavori attraverso riunioni plenarie, commissioni permanenti o temporanee che vengono istituite con voto dell Assemblea, su proposta del Coordinatore o di un quinto dei componenti dell Assemblea stessa per elaborare analisi, proposte o documenti e iniziative a carattere politico-programmatico relativi al territorio di competenza 4. L Assemblea municipale esprime un parere non vincolante sulla richiesta di costituzione, soppressione o unificazione di circoli nel Municipio di riferimento 5. L Assemblea municipale ha il compito di comporre, nel rispetto dello Statuto Nazionale, Regionale, del Regolamento di organizzazione e funzionamento della di Roma città e delle norme relative all incandidabilità, la lista di candidati al Consiglio municipale del Partito Democratico, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai diversi circoli e portate alla ratifica della Direzione romana. La Direzione può rimandare una sola volta all Assemblea la lista insieme con le motivazioni. 6. L Assemblea, in occasione delle primarie per la selezione delle candidature alla presidenza del Municipio, ha il compito di attuare le norme previste all'art. 13 del regolamento di organizzazione e funzionamento del PD di Roma città e dagli appositi regolamenti approvati dall Assemblea. 7. L Assemblea elegge a scrutinio segreto il proprio Presidente, che ha la funzione di gestire e coordinare i lavori dell Assemblea municipale. Nel caso in cui nessun candidato abbia conseguito nella prima votazione un numero di voti pari almeno alla maggioranza dei suoi componenti, si procede ad un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati più votati. 8. L Assemblea è convocata, sentito il Coordinatore, dal suo Presidente periodicamente e comunque almeno cinque volte l anno; il Presidente è tenuto altresì a convocarla in via straordinaria, entro 20 giorni, se lo richiedono almeno un quinto dei suoi componenti. 9. Il voto in Assemblea è palese tranne nei casi di elezione del Presidente e dei turni di ballottaggio. 10. Il diritto di voto in Assemblea è riservato ai membri dell Assemblea municipale regolarmente iscritti nell anno in corso e in regola con le norme previste dal Regolamento finanziario in tema di finanziamento al partito. 11. Sono membri di diritto dell Assemblea: il Coordinatore eletto, i candidati a Coordinatore che abbiano conseguito un numero di consensi pari almeno al 5% dei voti espressi nella consultazione, il Presidente del Municipio laddove iscritto al Partito Democratico, il Capogruppo in consiglio Municipale. I membri di diritto non hanno diritto di voto in caso di ballottaggio per l elezione del Coordinatore e nei casi di sfiducia e rielezione del

Coordinatore. Partecipano come invitati permanenti con diritto di parola, i Consiglieri municipali, gli Assessori municipali, i Segretari dei Circoli del Municipio, gli eletti all Assemblea cittadina appartenenti al territorio, il Presidente della commissione di garanzia del PD Roma e i Presidenti delle commissioni di garanzia dei circoli 1, la Coordinatrice permanente delle Donne in seno al Municipio e i Coordinatori di Circolo dei Giovani Democratici laddove costituiti e, laddove presente, il Segretario dell organizzazione giovanile municipale. Coloro che non abbiano rinnovato la tessera nell anno precedente decadono automaticamente da membri dell Assemblea municipale. Per coloro che non partecipino ai lavori dell Assemblea per più di tre sedute consecutive, senza alcuna giustificazione, il Presidente propone alla prima Assemblea utile la ratifica della decadenza. 12. In caso di dimissioni o decadenza di un membro dell Assemblea, l Assemblea municipale provvederà alla sua sostituzione nominando in ordine, nel rispetto del pluralismo congressuale e dell equilibrio di genere, i primi non eletti del medesimo genere della medesima lista del sostituendo e, subordinatamente, delle liste afferenti allo stesso candidato coordinatore. 3 Articolo 5 - Segreteria Municipale 1. La Segreteria è l organo collegiale di supporto al Coordinatore nell espletamento delle sue funzioni. E nominata dal Coordinatore che ne dà tempestiva comunicazione all Assemblea. È composta rispettando i criteri della pari rappresentanza di genere e tenendo conto dell'equilibrio territoriale del Municipio. 2. Il Coordinatore può revocare la nomina di uno o più componenti della segreteria, previa comunicazione all Assemblea. 3. Laddove presenti, la Coordinatrice permanente delle Donne in seno al Municipio e il Segretario dell organizzazione giovanile municipale sono membri di diritto della segreteria. Articolo 6 - Gestione finanziaria Le entrate del Partito Democratico municipale sono costituite da: una quota parte della tessera di iscrizione secondo i termini previsti dal regolamento finanziario del Partito Democratico di Roma città; i contributi versati da Presidenti, Consiglieri e Assessori municipali; le erogazioni liberali provenienti da campagne di autofinanziamento, manifestazioni e feste del partito, lasciti e altre liberalità. Articolo 7 - Tesoriere Municipale 1. Il Tesoriere Municipale viene eletto dall'assemblea con il voto favorevole della 1 L'Assemblea ha dato mandato alla Commissione di redigere la nuova formulazione del comma 11. La nuova formulazione sarà votata alla prossima convocazione utile.

maggioranza assoluta dei votanti su proposta del Coordinatore che lo sceglie fra persone che presentino i requisiti di competenza e affidabilità. 2. Il Tesoriere dura in carica tre anni e può essere rieletto soltanto per un mandato. Il Tesoriere in scadenza resta in carica fino alla riconferma o comunque fino a quando l Assemblea non ne elegga il successore secondo le modalità previste dal comma 1 del presente articolo. Nell ipotesi in cui, per qualsiasi causa, egli cessi dalla carica prima del termine, il Coordinatore nomina un nuovo Tesoriere che rimane in carica fino alla successiva convocazione dell Assemblea municipale, da convocarsi entro e non oltre 30 giorni dalla cessazione della carica. L Assemblea provvederà alla nomina del nuovo Tesoriere secondo le modalità previste dal comma 1 del presente articolo. 3. Il Tesoriere cura l organizzazione amministrativa e contabile del Partito, redigendo un bilancio annuale da presentare all interno dell Assemblea municipale entro il 30 aprile di ogni anno. 4. Il tesoriere può essere coadiuvato nella sua attività da un apposito Comitato di tesoreria, eletto dalla Assemblea municipale del Partito su proposta del Coordinatore municipale nel rispetto del pluralismo interno e della parità di genere. 5. L amministrazione contabile del Partito si ispira al principio di economicità della gestione, assicurandone l equilibrio finanziario ed è disciplinata dal Regolamento finanziario del Partito Democratico di Roma città 6. Il tesoriere ogni quattro mesi redige una nota dettagliata sui versamenti mensili dovuti dagli eletti, informando di eventuali inadempienze il Coordinatore, l Assemblea municipale nonché i soggetti interessati. 7. Il Tesoriere ha la rappresentanza legale del Partito per tutti gli atti inerenti alle proprie funzioni. 4 Articolo 8 - Doveri finanziari degli eletti 1. I Consiglieri municipali nonché gli Assessori e il Presidente di Municipio sono obbligati a contribuire mensilmente al finanziamento del Partito municipale secondo le disposizioni ed i regolamenti vigenti a livello di Federazione Romana. 2. L eventuale inadempimento a tale obbligo, per complessivamente più di tre quote mensili e non giustificato in alcun modo, preclude la possibilità di ricandidare l eletto a qualsiasi carica istituzionale o di Partito. Articolo 9 - Candidature ed incarichi 1. Relativamente al rispetto dei principi per le candidature ed incarichi in termini di incompatibilità ed incandidabilità, nonché limiti di mandato ed eventuali deroghe, i Coordinamenti municipali si conformano ai principi e alle norme definite dagli appositi regolamenti del Partito Democratico di Roma città

2. In base all ultimo comma dell art. 14 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Partito Democratico di Roma città, dato il carattere specifico delle realtà municipali, si introducono, oltre alle incompatibilità e incandidabilità previste nell art. 14 sopra citato, la non candidabilità dei Consiglieri municipali alla carica di Coordinatore e di membro dell Assemblea municipale. Inoltre, i Segretari dei Circoli territoriali non possono candidarsi alla carica di Coordinatore municipale. 5 Articolo 10 (Strumenti per la partecipazione) 1. I Coordinamenti municipali adottano, nel proprio ambito territoriale di riferimento, i seguenti strumenti di partecipazione, in analogia e secondo le medesime norme previste, a livello cittadino, dal Partito Democratico di Roma città: Conferenza Programmatica Annuale municipale Conferenza Permanente delle Donne municipale Referendum e Petizioni Commissioni Forum tematici Articolo 11 - Entrata in vigore Tutte le norme del presente Regolamento valgono dalla prima applicazione di ciascun istituto. I Regolamenti approvati entrano in vigore alla data della pubblicazione sul sito del PD Roma e comunque non oltre il 15 luglio 2012.