POESIA RUSSA DA PUŠKIN A BRODSKIJ. E ORA? a cura di Claudia Scandura. Atti del Convegno Internazionale di Studi Roma, settembre 2011

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Transcript:

POESIA RUSSA DA PUŠKIN A BRODSKIJ. E ORA? a cura di Claudia Scandura Atti del Convegno Internazionale di Studi Roma, 29-30 settembre 2011 Edizioni Nuova Cultura

Copyright 2012 Edizioni Nuova Cultura - Roma ISBN: 9788861348509 Copertina: Gianni Salvatori Composizione grafica: Luca Mozzicarelli Revisione: a cura dell Autore È vietata la riproduzione non autorizzata, anche parziale, realizzata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

Indice Presentazione, Claudia Scandura... 11 Saluti Antonello Biagini, Prorettore alle Relazioni Internazionali della Sapienza... 15 Francesca Bernardini, Direttore del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali... 19 LA POESIA DA PUŠKIN A BRODSKIJ ПОЭЗИЯ ОТ ПУШКИНА ДО БРОДСКОГО ЕВГЕНИЙ СОЛОНОВИЧ Поэт-читатель: Ариосто в восприятии Пушкина и Мандельштама... 25 ИГОРЬ ЛОЩИЛОВ «Большие поэмы» Владимира Державина и поэтика стихотворения А. С. Пушкина «Осень (Отрывок)»... 35 ANDREJ ŠIŠKIN La Roma di Vjačeslav Ivanov... 73 ZAKHAR ISHOV Akhmatova, Brodsky, Eliot: three Virgilian moments... 93 МАРКО САББАТИНИ Сергей Стратановский: Стихи написанные в Италии... 107

6 Indice LA TRADUZIONE ПЕРЕВОД АСАР ЭППЕЛЬ Как переводить... 123 ИГОРЬ ПИЛЬЩИКОВ «Звуки италианские!»: Ещё раз о фоностилистике русских переводов из Петрарки (от Дмитриева и Державина до Вяч. Иванова и Мандельштама)... 133 ИЛЬЯ КУКУЛИН Роль стихотворного перевода в творчестве русских поэтов 1990-2000х годов... 153 СТЕФАНО ГАРДЗОНИО Метрико-ритмический перевод русских поэтических текстов на итальянский язык... 193 ALESSANDRO NIERO Fet tradotto, tradurre Fet... 201 MARILENA REA Un esperienza di traduzione poetica: Fedra di M. Cvetaeva... 231 REMO FACCANI Il profeta di Puškin. Con una nota alla traduzione... 247 Tavola rotonda sulla traduzione - Круглый стол о переводе... 253 E ORA? ЧТО ДАЛЬШЕ? ЮРИЙ ОРЛИЦКИЙ Формы присуствия классического стиха в современной русской поэзии... 269

Indice 7 МИХАИЛ ПАВЛОВЕЦ Образ современной русской поэзии в школьных программах постсоветского времени... 291 МАРИЯ СТЕПАНОВА Из точки перехода... 307 Dal punto di vista della transizione... 311 СТАНИСЛАВ ЛЬВОВСКИЙ Две литературы: тридцать два года спустя... 315 CLAUDIA SCANDURA Il poeta in Russia è più di un poeta?... 335 Riassunti in russo - Резюме на русском языке... 359 In memoria di Asar Eppel - Вспоминая Асара Эппеля ИЛЬЯ КУКУЛИН Расширение мира... 372 АЛЕКСЕЙ БУКАЛОВ Улыбка Асара Эппеля... 379 RITA GIULIANI Ricordando Asar Eppel... 382 CLAUDIA SCANDURA Asar Eppel a Roma... 385

1 IL POETA IN RUSSIA È PIÙ DI UN POETA? Claudia Scandura (Roma) Nel poema civile La guerra e l universo («Война и мир»), portato a termine da Vladimir Majakovskij nel 1916, ogni nazione dona all uomo del futuro quello che ha di meglio: l America la potenza delle auto, l Italia le calde notti di Napoli, la Francia le labbra di una donna, la Germania il pensiero e la Russia la poesia («Di chi sono le voci possenti // che più sonore si intrecciano in un canto?!» 1 ). Majakovskij finì suicida, «dissipato», «sprecato», insieme agli altri poeti della sua generazione come ha scritto Roman Jakobson 2, che riteneva che la poesia fosse l eterna e universale quintessenza della letteratura, mentre invece la prosa consiste in un compromesso 1 В. Маяковский, «Чьих голосов мощь // в песни звончее сплеталась?! // Россия // сердце свое // раскрыла в пламенном гимне!». Война и мир. Собрание сочинений в 12-ти томах. Изд. Правда, М., 1978, т. 1, с. 285. Traduzione di I. Ambrogio in: V. Majakovskij, «La guerra e l universo». Opere, Editori Riuniti, Roma, 1980, p. 71. 2 R. Jakobson, «О поколении, растратившем своих поэтов». Selected Writings, t. V, Paris, 1981; Id., Una generazione che ha dissipato i suoi poeti. Einaudi, Torino, 1966.

336 Claudia Scandura fra poesia e linguaggio quotidiano, che varia a seconda delle epoche e dei paesi 3. Nonostante il lusinghiero giudizio espresso da Majakovskij e da Jakobson, la poesia russa non è particolarmente conosciuta o apprezzata in Occidente: i romanzi di Dostoevskij e Tolstoj e il teatro di Čechov sono molto più noti dei poemi di Puškin o di Lermontov e di Pasternak tutti ricordano il romanzo Il dottor Živago («Доктор Живаго») e non i versi, ed è anzi difficile trovare qualcuno fuori dalla Russia che lo conosca come poeta. Dello stesso Brodskij, beniamino delle élites intellettuali europee e di oltreoceano, si apprezza (e si vende) molto più la prosa che la poesia. Seppure è vero che la poesia è intimamente legata alla lingua e sopporta male il trauma della traduzione (specialmente in lingue dal sistema grammaticale e sintattico completamente diverso), c è forse un altra ragione, più profonda, che complica il lavoro del traduttore e rende il verso russo ancora meno accessibile al lettore occidentale: il suo stretto rapporto con la società russa, di cui esprime desideri, frustrazioni, ansia di cambiamenti. A cercare di spiegare la singolarità della poesia russa, il suo «status» particolare hanno provato Evgenij Baratynskij che ne ha sottolineato l «espressione insolita» (необщее выраженье) 4 e Fedor Tjutčev che in una famosissima poesia del 1866 ha affermato in modo lapidario l impossibilità di capire con il solo raziocino la Russia per via del suo «particolare modo di essere» (особенная стать) 5. 3 R. Jakobson, Russia, poesia, follia. Guida editori, Napoli, 1989, p. 8. 4 E. Baratynskij, Liriche. A cura di M. Colucci. Einaudi, Torino, 1999, p. 76-77. 5 Ф. Тютчев, Умом Россию не понять, //Аршином обшим не измерить: // У ней особенная стать // В Россию можно только верить. Сочинения в 2-х томах. Изд. Правда, Москва, 1980, т. 1, с. 183.

Il poeta in Russia è più di un poeta? 337 Un altro fattore di cui si deve tener conto è che, mentre in Occidente si assiste a uno sviluppo regolare e ad un succedersi di scuole e canoni nettamente definiti, in Russia il verso è caratterizzato da un insolito e originale miscuglio di tendenze artistiche opposte fra loro all interno dell opera di uno stesso autore. È infatti difficile tracciare il confine fra classicismo, romanticismo e realismo nell opera di Puškin e di Lermontov, in cui i vari elementi si intrecciano fra loro, un fatto questo dovuto forse da un lato a una maturazione più lenta e ad una decadenza prolungata degli stili letterari internazionali in terra russa e dall altro a un precoce anticipo delle nuove tendenze, quasi un presentimento delle esigenze artistiche future 6. Le trasformazioni improvvise e profonde che caratterizzano lo sviluppo della poesia, avvicinano le due epoche del suo massimo splendore: la prima, segnata dalla rivolta decabrista del 1825 e dalla poetica di Puškin e Baratynskij che vede la creazione del canone, e la seconda, caratterizzata dalle rivoluzioni del 1905 e del 1917 e dalla poesia ribelle creata dall avanguardia russa che trasforma il verso nella sua essenza, nella sonorità e nel lessico. All interno di questi due vertici si alternano brusche cadute e impennate, sorprese e rivolgimenti imprevisti che però lasciano un terreno fertile per le esperienze multiformi e appassionanti delle generazioni successive. In Russia la letteratura ha una netta valenza sociale e un ruolo attivo di denuncia e di opposizione allo stato autoritario, ragion per cui i momenti di maggior splendore spesso si accompagnano a significativi rivolgimenti storici e sociali. La rivolta dekabrista e l Ottobre, come già detto, ma anche il disgelo chuščeviano e la perestroika gorbačeviana che ha portato al 6 R. Jakobson, op. cit., p. 96.

338 Claudia Scandura tracollo del sistema sovietico nell ultimo decennio del XX secolo. Parafrasando il titolo di un saggio del famoso dissidente degli anni 70, Andrej Amalrik, l Unione Sovietica, sopravvissuta al fatidico 1984 di orwelliana memoria, non è però riuscita a superare la boa del secondo millennio 7. Per quanto riguarda la poesia, questa connotazione storicoculturale risulta ancora più accentuata. Da Puškin a Lermontov, da Blok a Majakovskij, da Esenin a Pasternak, dall Achmatova a Mandelštam, solo per citare alcuni nomi, il poeta è vate, tribuno, filosofo, rivoluzionario, teppista, martire, testimone, sempre interprete del suo popolo, di cui tramanda inquietitudini, tragedie e aspirazioni. La grande popolarità dei poeti degli anni Sessanta del XX secolo, portavoci di una generazione inquieta appena uscita dal dramma dello stalinismo e desiderosa di una vita diversa, libera e allegra, fu dovuta anche alla diffusione capillare di almanacchi e riviste specializzate, e per quanto riguarda i cosidetti bardi, dalla rivoluzione del magnetofono, dai concerti e dalle registrazioni. Questo rivolgersi direttamente alle masse, sia dalle pagine scritte che da un palcoscenico, insieme alla relativa giovinezza della poesia russa, ha fatto sì che essa si mantenesse entro ambiti molto tradizionali, fedele alla rima e alla strofa, con una particolare predilezione per la quartina, e che privilegiasse nelle sue costruzioni una cosidetta chiarezza puškiniana. Come ha scritto A. M. Ripellino, il culto di Puškin ha un carattere quasi religioso in Russia, come traspare anche dall aria ottocentesca di certa poesia degli anni Sessanta-Settanta 8. All enorme popolarità non solo della poesia ma anche del 7 A. Amalrik, Sopravviverà l Unione Sovietica fino al 1984? Prefazione di Carlo Bo. Coines edizioni, Roma, 1970. 8 A. M. Ripellino (a cura di), Nuovi poeti sovietici. Einaudi, Torino, 1970, p. X.

Il poeta in Russia è più di un poeta? 339 poeta ha contribuito inoltre la mancanza in Unione Sovietica di una cultura che proponesse dei miti a livello giovanile, per cui tale ruolo è stato ricoperto dai poeti divenuti oggetto di divismo popolare. Basti pensare alla coppia formata da Evgenij Evtušenko e Bella Achmadulina, giovani e belli, simbolo di una nuova Russia, forte e incontaminata che si presentava al mondo dopo la fine dello stalinismo; a Bulat Okudžava e al ruolo avuto dalle sue poesie-canzoni che esaltavano la libertà e la sincerità; al bel tenebroso Vladimir Vysockij, attore del teatro Taganka di Mosca e marito dell attrice francese di origine russa Marina Vlady 9, morto improvvisamente nel 1980, i cui funerali suscitarono scene di isteria collettiva e il cui monumento funebre al cimitero Vagan kovo di Mosca è tuttora meta di pellegrinaggio. Nel 1964, mentre Brodskij cercava di convincere i giudici leningradesi di essere un poeta, pur non potendo esibire alcuna certificazione al riguardo, Evgenij Evtušenko si rivolgeva ai poeti delle generazioni che lo avevano preceduto con una preghiera («Молитва перед поэмой»), che costituiva la premessa al poema La centrale idroelettrica di Bratsk (Братская ГЕЗ), dedicato alla grandiosa realizzazione del 1961 che, nonostante la sbandierata attenzione per l incontaminato spazio siberiano, si era rivelata un pugno in faccia all ecologia. Поэт в России - больше, чем поэт. В ней суждено поэтами рождаться лишь тем, в ком бродит гордый дух гражданства, Poeta in Russia è più che poeta. Qua a nascere poeta è destinato chi solo ha fiero spirito civile, 9 Marina Vladimirovna Poljakova, nata a Clichy il 10 maggio 1938, sposò Vladimir Vysockij nel 1970. Nel 1987 ha pubblicato il libro di memorie Vladimir ou le vol arrêté.

340 Claudia Scandura кому уюта нет, покоя нет. Поэт в ней - образ века своего и будущего призрачный прообраз. Поэт подводит, не впадая в робость, итог всему, что было до него. chi non trova rifugio, non ha pace. Poeta qui è immagine del secolo e del futuro prototipo illusorio. Il poeta, senza cadere in timidezza, tira le somme di ciò che è stato 10. La spavalda affermazione del verso iniziale, «Poeta in Russia è più che poeta.» (Поэт в России больше, чем поэт.), rispecchia fedelmente la situazione russa dell inizio degli anni Sessanta del XX secolo quando una generazione intera si radunava il 19 di ogni mese intorno al monumento innalzato a Majakovskij per leggere all ombra del poeta rivoluzionario i versi propri, quelli di poeti ufficiali (Majakovskij, Evtušenko, Esenin) e di poeti dimenticati (Gumilev, Pasternak, Cvetaeva) 11. Giovani e meno giovani riempivano i palazzi dello sport per ascoltare i poeti declamare i loro versi e memorabile rimane una sera di dicembre del 1962 quando ben 15.000 persone confluirono al palazzo dello sport di Mosca per ascoltare lo stesso Evtušenko, Bella Achmadulina e Andrej Voznesenskij. I poeti, specialmente se giovani, erano gli idoli dell epoca e le copie dei loro libri venivano esaurite nel giro di poche ore. Nella generale ondata di riscoperta della poesia, vennero strappati all oblio l anziana Anna Achmatova, di cui venne ripubblicata una raccolta di versi nel 1961 e cui viene concesso di venire in Italia nel 1964 per ritirare 10 E. Evtušenko, La centrale idroelettrica di Bratsk. Rizzoli, Milano, 1975. Traduzione di Pietro Zveteremich. 11 G. P. Piretto, 1961 Il sessantotto a Mosca. Moretti & Vitali, Bergamo 1998, p. 68.

Il poeta in Russia è più di un poeta? 341 il premio Etna-Taormina, e persino Osip Mandel štam, di cui, nell introduzione all antologia apparsa a Leningrado nel 1973, la prima dopo un lungo silenzio, si dice pudicamente che nel 1937 il suo itinerario creativo all improvviso si interruppe 12. Declamata, sommessa, cantata, la poesia affrontava il tema della memoria e provava a confrontarsi con il recente passato. Le cose non andranno però altrettanto bene negli anni successivi e il poeta cesserà presto di recitare la sua grande parte pubblica. Come ha scritto Milan Kundera, I poeti si trovarono sul proscenio convinti di recitare la loro parte nel glorioso dramma europeo, ben lungi dal sospettare che all ultimo momento il direttore del teatro avrebbe cambiato il programma sostituendolo con una banale farsa 13. Quando se ne accorsero, l iniziale entusiasmo fu sostituito da una repentina disillusione dovuta alla censura che divenne in molti casi autocensura 14. Il potere, nel periodo della stagnazione brežneviana cercherà di piegare a sé la poesia, in quanto proprio la lirica, secondo Kundera ma anche secondo quanto affermato da Brodskij nel corso della sua lezione per l accettazione del premio Nobel nel 1987 15, costituisce il territorio dove ogni affermazione diventa verità. Il poeta lirico infatti non deve dimostrare nulla, l unica prova è l intensità della sua emozione, perché la 12 O. Мандельштам, «В 1937 году оборвался творческий путь Мандельштама. Поэт умер в начале 1938 года.» Стихотворения. Советский писатель, Ленинград 1973, с. 12 13 M. Kundera, La vita è altrove. Adelphi, Milano 1993, p. 8. 14 M. Clementi, Storia del dissenso sovietico. Odradek, Roma 2007, p. 7. 15 J. Brodskij, Un volto non comune. In: Id.: Dall esilio. Adelphi, Milano, 1988.

342 Claudia Scandura poesia è il luogo dove la verità è raggiunta sempre o mediante l intuizione o per mezzo della semplice sincerità dell ispirazione. Non c è la verità assoluta nelle pagine del poeta perché non è questo il punto: con le poesie, il poeta lirico disegna il proprio autoritratto: ma poiché nessun ritratto è fedele, possiamo dire che con le poesie egli ritocca la sua immagine. Il punto dunque sta nella sincerità della creazione, non nel risultato 16. Alla stagnazione brežneviana segue la turbolenta perestrojka gorbačeviana che rende possibile la pubblicazione in Russia di tutte quelle opere rimaste nei cassetti o censurate o confinate nel samizdat e nel tamizdat o mai più ripubblicate dai lontani anni Venti, ponendo così i poeti davanti a un patrimonio nuovo di ricerche e di esperienze. Si tirano giù dagli scaffali polverosi delle biblioteche le opere di Chodasevič, Burljuk e Chlebnikov, si pubblicano finalmente le opere di Brodskij, si riconosce l esistenza di Nabokov e della cosidetta scuola di Parigi, di Georgij Ivanov e di Marina Cvetaeva, si è costretti a prendere coscienza dell esistenza di una poesia russa al di fuori dei confini nazionali. Il successivo e repentino crollo dell Unione Sovietica segna la rinascita della poesia, in modo analogo a quanto era avvenuto all inizio del XX secolo, riallacciando un legame che si era solo esteriormente interrotto. Il realismo socialista, proclamato fieramente nel 1934, ha infatti rappresentato solo una fase di sospensione nella cultura russa, un muto intervallo nel corso del quale la tradizione letteraria e culturale procedendo sotterraneamente per linee discontinue e frammentarie, ha istituito un legame profondo fra modernismo e postmodernismo. I poeti che 16 Il concetto di poesia e verità viene affermato anche da Paul Celan nell introduzione alla sua traduzione delle poesie di Osip Mandel štam. Cfr.: P. Celan, La verità della poesia. A cura di G. Bevilacqua. Einaudi, Torino, 1993 e 2008.

Il poeta in Russia è più di un poeta? 343 esordiscono alla fine degli anni 80 provengono dai circoli semiclandestini, dal samizdat, e recuperando temi e miti del passato, utilizzano una grande varietà di linguaggi artistici. Alla nuova rinascita della poesia, al rifiorire di nomi e correnti, ha indubbiamente contribuito anche la personalità dominante di Brodskij che, dagli anni leningradesi all esilio, ha dato nuova consapevolezza alla figura del poeta. Il cambio di prospettiva politica e sociale pone alla letteratura problemi totalmente nuovi. Le esperienze perdono di significato, le rappresentazioni sembrano superate, ciò che prima era proibito, ora viene improvvisamente permesso o addirittura incoraggiato e il nemico contro cui si era combattuto per decenni, all improvviso non esiste più. Ciò provoca una crisi generale della letteratura che sembra non rispondente ai bisogni della nuova società e soprattutto di nessun interesse. Lo status sociale dello scrittore, tanto più se poeta, diventa sempre più indeterminato e mancano improvvisamente lettori e ascoltatori. La poesia, preso coscienza del fatto che non potrà più essere un fenomeno di massa, si apre nuovamente alla sperimentazione e all avanguardia, riuscendo a coagulare intorno a sé appartenenti alla vecchia e nuova generazione che danno voce al bisogno di svecchiamento della lingua poetica. Non ci sono più le folle ad ascoltare la voce dei poeti e nella poesia non si cerca più la protesta, la denuncia, ma la testimonianza di un percorso interiore, la sincerità della creazione. Come ha scritto Anna Achmatova, la poesia in Russia nasce da qualsiasi cosa, persino dall immondizia («Когда б вы знали, из какого сора // растут стихи») 17, e trova terreno partico- 17 А. Ахматова, «Мне ни к чему одические раты». Стихотворения и поэмы. Библиотека поэта. Большая серия. Изд. Советский пиатель, Ленинград 1976, с. 202.

344 Claudia Scandura larmente fertile nelle difficoltà, che gli anni 90, con il grande tracollo economico di uno stato improvvisamente in svendita, dispensa in abbondanza agli spaesati ex cittadini sovietici, precipitati improvvisamente da una decorosa povertà nell indigenza drammatica del terzo mondo. Il poeta allora, non più caricato da aspettative e ruoli che non gli competono, dà voce all ansia di cambiamento e all inquietudine per il futuro, per il nuovo mondo che si viene delineando, appoggiandosi saldamente alla tradizione precedente, alla memoria della lingua poetica russa, e inventa un verso fluido e lucidamente prosastico senza però uscire dalla veste metrica della tradizione. Il passato come citazione postmoderna è la chiave di lettura capace di operare il rinnovamento di una letteratura organica legata alla tradizione e al retroterra culturale e nello stesso tempo rielaborata e protesa verso una nuova arte che utilizzi vari linguaggi e differenti temi. Operando in questo modo la poesia resiste all omologazione imperante della cultura occidentale, assai meglio della prosa che si rifugia nelle memorie, nella biografia o nella letteratura di consumo. 2 Nel 1994, a Pietroburgo una piccola casa editrice, Borej-Art, pubblica più di cinquanta raccolte poetiche, memtre a Mosca appare il primo numero di una rivista dedicata esclusivamente alla poesia, Arion, nel cui editoriale leggiamo: L esigenza di questa pubblicazione, aperta a tutte le tendenze e correnti, è maturata da tempo. [ ] È ancora più indispensabile ora che il numero delle pubblicazioni di poesia è calato in modo catastrofico, perché le case editrici raramente decidono di investire dei soldi in

Il poeta in Russia è più di un poeta? 345 un impresa così agonizzante come i versi e persino i poeti più noti sono costreti ad accontentarsi di libriccini pieghevoli stampati a proprie spese su carta da giornale, oppure scrivono semplicemente sul tavolo. [ ] La poesia mondiale è cambiata in modo significativo negli ultimi cinquanta anni. Da noi questo processo è stato artificiosamente frenato, cacciato nei cassetti delle scrivanie, nell underground. Ora i fiumi sotteranei escono alla superfice. La tensione della ricerca che si è accumulata per decenni promette grandi cambiamenti nella parola poetica russa 18. La rivista, di cui escono quattro numeri all anno, pubblica versi di poeti affermati e esordienti, interviste, riflessioni sullo stato della poesia nonché materiali di archivio e si presenta come una vetrina della nuova poesia russa, dando spazio a una pluralità di voci. Rappresentanti della generazione più anziana (Oleg Čuchoncev, Evgenij Rejn, Andrej Voznesenskij, Lev Losev, Lev Ozerov), di quella di mezzo (Lev Rubinštejn, Viktor Krivulin), di quella più giovane (Sergej Gandlevskij, Timur Kibirov), sono uniti nel tentativo di pervenire a un rinnovamento del linguaggio poetico. Nella lingua poetica della generazione più anziana si sentono infatti chiaramente toni nuovi che echeggiano quelli della generazione più giovane, dando l impressione che si stia formando un muovo stile poetico più ampio e unitario che non puzza di naftalina ma che non ha nemmeno l impatto di un pugno allo stomaco 19. 18 «Арион». Журнал поэзии, 1/ 1994, с. 5. 19 C. Scandura, La poesia russa contemporanea: bilanci e previsioni. Poesia 96 Annuario. A cura di G. Manacorda. Castelvecchi, Roma 1997, p. 178.

346 Claudia Scandura I poeti della generazione più giovane, Timur Kibirov 20 e Sergej Gandlevskij 21, sono, a mio avviso, fra i più interessanti e rappresentativi della nuova poesia post sovietica e pur essendo legati da un passato comune all interno dei circoli underground, utilizzano temi e registri molto diversi. Kibirov indulge frequentemente allo sberleffo, al dialogo diretto con il lettore, al tono colloquiale e diretto persino quando enuncia con molta auto ironia la sua Ars Poetica (2007): 20 Dal 1980 Timur Kibirov (1955) ha cominciato ad essere conosciuto come poeta nei circoli underground, nonostante i suoi componimenti che ritraggono in modo ironico le assurdità della vita sovietica, la sua cattiveria e la sua insopportabile routine, non siano stati pubblicati fino al 1988. Alla sua prima raccolta poetica, Luoghi comuni del 1988 ne sono seguite molte altre: Calendario (1991), Poesie d amore (1993), Sentimenti (1994), Quando Lenin era piccolo (1995), Via Ostrovitjanov (1999), Il giubileo dell eroe lirico (2000); Chi va chissadove, e io in Russia (2001); Versi (2005); Kara-baras (2006), Ai margini di «A Shropshire lad» (2007); Tre poemi: 2006-2007 (2008). Una sua scelta di poesie, apparsa sulla rivista «Poesia», n. 159, 2002, pp. 71-76, a cura di A. Alleva, è stata inclusa nell antologia Poeti russi oggi. Libri Scheiwiller, Milano 2008. Il poema Latrine nella traduzione di C. Scandura è stato pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Le Lettere di Firenze. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il premio della Fondazione dedicata alla memoria di Josef Brodskij (JBMFF) (2000) e il prestigioso Premio nazionale russo «Poet» nel 2008. 21 Legato al concettualismo moscovita, Sergej Gandlevskij (1952) ha pubblicato fra l altro i volumi di poesie Festa (1995), Schema riassuntivo (1999), L ordine delle parole (2000), Trovare il cacciatore (2002), Esperimenti poetici (2008). La sua poesia ha un forte orientamento verso l introspezione psicologica. Si dedica anche alla prosa, nella quale ha riscosso successo con il libro La trapanazione del cranio (1996). Una sua scelta di poesie è stata inclusa nell antologia curata da Paolo Galvagni Poesia russa contemporanea, Crocetti, Milano 2000. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il prestigioso Premio nazionale russo «Poet» nel 2010.

Il poeta in Russia è più di un poeta? 347 ARS POETICA ARS POETICA Гляди! Во все глаза гляди, Guarda! Guarda con tutti e due читатель мой! gli occhi, lettore! Ну, хоть одним глазком, хоть Almeno con un occhio, degna взгляда удостой! di uno sguardo! Хоть краешком взгляни! Да нет же, не сюда! Не на меня, дурак, чуть выше вон туда Глаголу моему не хочешь не внемл но только виждь вон то, что светится вдали! Almeno con la coda dell occhio! No, non di qua! Non verso di me, stupido, un po più su, di là Non vuoi il mio verbo, non ascoltare, Ma almeno fissa ciò che splende lontano! Блик, облик Да не блик, не облик никакой, не Блок, а облака над тикою водой! Всего лишь облака подсвечены слегка. И ты на них уже смотрел наверняка. Ну? Вспомнил, наконец? Ну, вот они. ну да! И лишь об этом речь как прежде, как всегда! Balenio, blitz No, né balenio né blitz, né Blok, ma nuvole sull acqua cheta! Solo le nuvole sono appena illuminate. E tu probabilmente le hai già fissate. Allora? Hai finalmente ricordato? Ecco, sì! E questo è il succo, come prima, come sempre! О как они горят, там, на исходе Di come brillano là, al finir дня! del giorno! Ну, правда ж, хорошо? Ну, Vero che è bello? Allora, lodami un похвали меня 22. po! 23. 22 Т. Кибиров, Стихи. Время, Москва, 2009, с. 876. 23 Traduzione italiana di C. Scandura.

348 Claudia Scandura o affronta un tema tradizionalmente scabroso in Russia come quello legato all appartenenza etnica (2009): НАЦИОНАЛЬНЫЙ ВОПРОС Некоторые утверждают, Что жиды Христа распяли! А другие им возражают: Нет, не распяли! Ну как же «нет», миленькие? Ну конечно же распяли! IL PROBLEMA ETNICO Alcuni affermano: Gli ebrei hanno crocifisso Cristo! Altri ribattono: No, non l hanno crocifisso! Ma come no, carissimi? Certo che l hanno crocifisso! И жиды, E i giudei, И римляне, E i romani, И дрение греки, E i greci antichi, И англо-саксы, и галлы, E gli anglosassoni, e i galli, И незалежные хохлы, E gli inaffidabili ucraini, И мирные вайнахи, E i pacifici ceceni, И тунгусы, И калмыки, E i tungusi, E i calmucchi, И угро-фины, и грузины, E gli ugro-finni, e i georgiani, И, должен признаться, E devo ammetterlo, Осетины Gli osseti (Южные и северные), (del nord e del sud), И германцы E i tedeschi (Западные и восточные), (dell ovest e dell est) И афроамериканцы, E gli afroamericani, И прочие американцы, И т. д. и т. д. E gli altri americani E così via. И даже E persino Только поймите меня Vi prego, capitemi bene Ей-богу, Quant è vero Iddio, Даже русские! Persino i russi! И даже E persino Церковнославянские! Gli slavo-ortodossi Впрочем, равно как и Come anche i cattolici romani! ватиканские!

Il poeta in Russia è più di un poeta? 349 Про нас всех это и писано Di noi tutti è stato scritto «Кровь его на нас и на детях Il Sangue suo su noi e sui nostri наших!» figli! Для нас всех это и сказано Per noi tutti è stato detto «Сие есть Кровь Моя Questo è il Sangue Mio Нового Завета, Del Nuovo Testamento, За многих изливаемая» 24. che sarà versato per molti 25. Sergej Gandlevskij mescola nei suoi versi la naturalezza, la spontaneità del gesto artistico con la raffinatezza culturale. Sotto l apparente semplicità dello stile si nasconde però una complessa strategia poetica. Il linguaggio laconico e pacato, i temi e i confini del suo mondo poetico, l immagine del suo eroe lirico, soggetto ma anche oggetto della sua poesia, quasi una sorta di viaggiatore incantato, caratterizzano l ideale estetico del poeta, da lui stesso definito ironicamente sentimentalismo critico, visto che nella sua poesia non c è proprio nulla di sentimentale. I motivi maggiormente ricorrenti nei suoi testi sono quelli eterni come la morte, la vecchiaia e l infanzia e il microcosmo preferito è il cortile, lo spazio d aria per eccellenza della città sovietica: Ржавчина и желтизна очарованье очей. Облако между крыш само из себя растет. Ветер крепчает и гонит листву взашей, Треплет фонтан и журнал позапрошлых мод. La ruggine e il giallo: la gioia per gli occhi, La nuvola fra i tetti cresce per conto suo. Il vento sferzante caccia via la foglia, scompiglia la fontana e una vecchia rivista di moda. 24 Т. Кибиров, Греко и римско кафолические песенки и потешки. Время, Москва, 2009, с. 45. 25 Traduzione italiana di C. Scandura.

350 Claudia Scandura Синий осенний свет я в нем Nessuno come me sa il blu della luce знаю толк как никто. autunnale, Песенки спетой куплет, Del passato il rimpianto, di un обещанный бес в ребро. attempato pato la fregola. Казалось бы, отдал все, лишь Darei tutto per tornare ad aspettare al бы снова ждать у метро metro Женщину 23-х лет в длинном Una donna di 23 anni con un lungo черном пальто 26. cappotto nero 27. Gandlevskij inserisce i suoi personaggi in una realtà concreta e ama disegnarne con precisione la psicologia, come in questo struggente ritratto femminile che emerge dal fondo della sua memoria: У Гоши? Нет. На Автозаводской? Исключено. Скорей всего, у Кацов. И виделись-то три-четыре раза. Нос башмачком, зеленые глаза, а главное летящая походка, такой ни у кого ни до, ни после. Но имени-то не могло не быть! Da Goša? No. In via Avtozavodskaja? Neanche. Piuttosto dai Katz. Ci siamo visti tre - quattro volte. Naso un po a scarpetta, occhi verdi, e soprattutto un passo come se volasse, come non ho mai visto né prima né dopo. Ma non poteva non avere un nome! Еще врала напропалую: Inoltre mentiva senza ritegno: чего-то там ей Бродский посвятил, Brodskij le aveva dedicato qualcosa, или Париж небрежно поминала All improvviso proponeva di mostrare il suo modo, одумайся, какой-такой Париж!? oppure menzionava di sfuggita Parigi, Вдруг вызвалась «свой способ» ma cosa dici, che Parigi!? показать от неожиданности я едва не sorpreso per poco non le ridevo in прыснул. Faccia. Показывала долго, неумело Lo mostrava a lungo, in modo, impacciato и, морщась, я ударами младых E, aggrottando la fronte, con i colpi dei miei lombi 26 С. Гандлевский, Опыты в стихах. Захаров, Москва 2009, с. 137. 27 Traduzione italiana di C. Scandura.

и тощих чресел торопил развязку. Il poeta in Russia è più di un poeta? 351 giovani e magri, affrettavo l epilogo. Сегодня, без пяти минут старик, Oggi, a cinque minuti dalla vecchiaia, я не могу уснуть не вообще, se non riesco a prendere sonno а от прилива скорби. è per le risacche di tristezza. Вот и вспомнил - Ecco, mi sono ricordato чтоб с облегчением забыть уже Per dimenticarlo ormai con sollievo на веки вечные - Немесова. Nei secoli dei secoli, Nemessova. Наташа 28. Nataša 29. Entrambi i poeti amano rivisitare l universo sovietico con ironia e scivolano a tratti verso la prosa: Gandlevskij è autore di vari romanzi, l ultimo dei quali, Illegibile (НРЗБ, 2002), ritratto collettivo della bohème letteraria degli anni settanta e ottanta è focalizzato sull io del poeta che per molti aspetti è autobiografico; Kibirov ha pubblicato nel 2010 la sua prima opera in prosa, Lada ovvero la gioia (Лада или радость), una fiaba sull amore che lega una cagnetta di razza abbandonata dai padroni, Lada, all anziana Aleksandra Egorovna, unica abitante, insieme ad un alcolizzato e ad una vecchietta, di un villaggio ormai popolato solo in estate dai villeggianti. I poeti appartenenti alle generazioni successive sono invece poco interessati alla memoria dello spazio sovietico e anche meno legati alla lingua poetica tradizionale russa (la metrica sillabotonica). Julij Gugolev 30, che inizia a pubblicare negli anni 90, 28 Traduzione italiana di C. Scandura. 29 С. Гандлевский, «У Гоши? Нет.» Стихи. «Знамя» 2010/ 5. 30 Julij Gugolev (1964) ha cominciato a pubblicare i suoi versi a partire dagli anni 90 sulle riviste «Junost», «Znamja» e «Oktjabr». Traduce la poesia contemporanea inglese, americana e scandinava. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il prestigioso «Moskovskij sčet» nel 2007. Ha raccolto i suoi versi in due volumi, Ordine di missione (2006) e Selezione naturale (2010).

352 Claudia Scandura nei suoi versi riproduce il quotidiano nella sua essenza linguistica, il brusio anonimo di occasionali compagni di viaggio. I due testi qui proposti fanno parte di un breve ciclo formato da quattro componimenti che raccontano le storie di un gruppo di alcolizzati della campagna russa, di operai vittime di infortuni sul lavoro, di affiliati di organizzazioni criminali, in un linguaggio crudo che mescola stile alto e basso e non disdegna metafore e reminiscenze bibliche. I Как туман над поверхностью бурой реки, подо льдом для которой куда как проще, хуй проссышь почему, потому хотя бы, что не путаются рукава; I Come nebbia sulla superficie del fiume scuro, il quale sotto il ghiaccio scorre più sicuro, chi cazzo lo sa perché magari perché, non si confondano i bracci; как подслепые пальцы come dita miopi di una mano затёкшей руки, intorpidita, они выходят по одному, escono uno alla volta, они закуривают сперва, si accendono una sigaretta и уж не различают на ощупь e al tatto non riconoscono più ни деда, ни бабы, - né un vecchio né una vecchia, - слушай отца, выпей чаю, не спрашивай, где я? - ни курицы, ни иудея, ни эллина, ни яйца ascolta tuo padre, bevi il tè, non chiedere, dove sono? Non c è più né gallina né giudeo, né greco né uovo. Nel testo che segue, il crudo ritratto di due operai dalle dita mozzate per un incidente sul lavoro si staglia su uno sfondo di emar-

Il poeta in Russia è più di un poeta? 353 ginazione e miseria contrasta con l eroismo evocato dalla battaglia di Ržev del 1942, una delle più sanguinose della Grande Guerra Patriottica (come è chiamata in Russia la Seconda Guerra Mondiale), citazione della famosa poesia di A. Tvardovskij. III 3 Вы не видали, как два богомола Avete mai visto, come due mantidi лапки сцепляют в преддверии incrociano le zampette in previsione схватки, dello scontro, или же то, как два халха-монгола oppure come due mongoli бросить друг друга хотят на vogliono buttarsi reciprocamente a лопатки? terra? Понаблюдаем же перед закатом Osserviamo prima del tramonto за теми, кто неутолимой томим chi è tormentato da una inestinguibile жаждой, - конкретно, за пьющим sete, - in concreto il bevitore gobbo горбатым и, соответственно, пьющим e di conseguenza, il bevitore zoppo. хромым. Их разговор разгорается La loro conversazione si accende la вечером, sera, если бы их наблюдали с утра б se li avessimo osservati fin dal мы, mattino, было б виднее, что пальцы их avremmo visto che le loro dita a веером ventaglio есть результат производственной sono il risultato di un trauma sul lavoro. травмы. Всю свою жизнь на родном Tutta la vita nella fabbrica natia, комбинате, просто работы иной Бог им не perché Dio non diede loro un altro дал, lavoro, а в результате потрогайте, ed ecco il risultato, toccate, guardate, нате, - кисти их рук, словно знак dita delle mani come corna heavy heavy metal. metal. Да, на алтарь деревообработки в жертву принёс ну хоть пальца фалангу каждый из них. Sì, sull altare della lavorazione del legno in sacrificio ha offerto la falange del dito ciascuno di loro.

354 Claudia Scandura Пьющий горбатый слабеет без водки. Вот он вздохнул: - Не сдаюсь, но прилягу. И как-то сник. Пьющий хромой поднимает горбатого пьющего, только теперь его обнимает уже как брата. Оба уходят домой. Все они в принципе с дерево- Обрабатывающего комбината. Il bevitore gobbo si indebolisce senza vodka. Ha sospirato: - Non mi arrendo, ma mi sdraio. E si è accasciato. Il bevitore zoppo solleva il bevitore gobbo, solo che ora lo abbraccia già come un fratello. Entrambi se ne vanno a casa. Tutti loro in fin dei conti vengono dalla fabbrica di lavorazione del legno. И хотя презирают друг друга в душе, у обоих на лицах я убит подо Ржевом, так что не дай божé вам, не дай божé... E sebbene in cuor proprio si disprezzino, sui volti si legge: a Ržev io sono morto, per cui che Dio non voglia, che Dio non voglia La lingua di Gugolev ha un humour arguto fatto di rimandi e citazioni letterarie, ma anche di doppi sensi presi in prestito dal lessico quotidiano e gergale e si avvicina timidamente al verso libero attraverso l uso dell alessandrino. L attività di traduttore, cosa non insolita in Russia per un poeta, nella fattispecie della poesia contemporanea di lingua inglese, fa sì che nei testi di Gugolev si percepiscano contaminazioni con la poesia di Mark Strand e di Seamus Heaney. 3 Per tornare alla domanda che dà il titolo a queste osservazioni: il poeta in Russia è più di un poeta? Potremmo rispondere che allo stato attuale, la situazione sembra finalmente e definitivamente cambiata e che non c è una particolare distinzione fra la

Il poeta in Russia è più di un poeta? 355 poesia russa e quella degli altri popoli. Del resto, opportunamente limata, la roboante frase di Evtušenko, si potrebbe applicare anche alla poesia romantica inglese dell inizio del XIX secolo: la popolarità di Byron e il mito da lui incarnato hanno nell immaginario culturale europeo un ruolo assai più significativo di quello che ha la sua poesia. Per quanto riguarda in particolare la Russia, il meccanismo che aveva attribuito al poeta responsabilità assai maggiori di quelle che gli competevano, derivava soprattutto dall assenza di libertà civili e dalla forte idea di disciplina che ha sempre caratterizzato il paese. Non è purtroppo solo il XX secolo ad offrirci esempi in tal senso: il governo di Nicola I, lo zar che si era assunto il ruolo di censore diretto di Puškin, ricordava ad un osservatore attento come il Marchese de Custine la disciplina di un accampamento militare 31 e lo stesso Nicola I è passato alla storia come il gendarme dell Europa per la sua politica oppressiva e autocratica 32. È chiaro che in queste condizioni, strapparsi dall abbraccio soffocante del despota di turno è quanto di meglio potesse capitare al poeta. L identificazione (o il venire identificato) con il potere, non gli ha mai giovato: emblematico è il caso di Majakovskij, beatificato da Stalin e dai suoi successori e ora dimenticato e rinnegato per i suoi versi su Lenin e sul passaporto sovietico. Ma è anche il caso di alcuni degli amatissimi poeti degli anni Sessanta che i versi li scrivevano più per l ascoltatore che per il lettore. Evtušenko è stato un tribuno ardito e pieno di coraggio civile anche se con il senno di poi non è difficile cogliere 31 Marquis de Custine, Lettres de Russie. Cit. in: L. Kochan, Storia della Russia moderna dal 1500 ad oggi. Einaudi, Torino, 1968, p. 163. 32 Ibidem., p. 179.

356 Claudia Scandura una componente di opportunismo nei suoi interventi poetici che il tempo ha ricoperto di una patina ingiallita. Quanto alle sue poco lungimiranti dichiarazioni su Brodskij, di cui presagiva l oblio più completo, possiamo solo archiviarle e imputarle all invidia. I nuovi poeti russi, come si è visto dagli esempi proposti, non «tirano le somme di ciò che è stato», compito che preferiscono lasciare agli storici che verranno, e ponendosi in contrapposizione al periodo sovietico su tutti i piani, da quello politico a quello mentale e linguistico, tracciano attraverso il recupero della tradizione precedente un percorso solo apparentemente contrario al flusso del tempo. Non si rapportano però all esperienza degli anni Sessanta: le loro letture poetiche sono cominciate con Puškin, Lermontov, Blok, e proseguite con Achmatova, Mandel štam, Brodskij, con cui Evtušenko e Voznesenskij non potevano mettersi in concorrenza. La perdita di significato sociale e di prestigio da parte dei poeti contemporanei se da una parte ha portato con sé un certo scoraggiamento, la necessità di doversi inventare un ruolo nuovo come conferenziere, conduttore di programmi culturali, editorialista, dall altra ha messo fine ai condizionamenti da parte del potere. Né profeti né martiri, di volta in volta premiati con pubblicazioni, popolarità e viaggi all estero se rientravano nei ranghi di una tollerata opposizione, puniti con arresti, emarginazione, campi di lavoro se sceglievano di opporsi alle linee stabilite dal partito o di esprimersi in maniera originale, i poeti rivendicano ora il diritto di essere solo dei poeti. La poesia, la più grande fra le arti russe, secondo Roman Jakobson, continua ad essere molto propositiva, innovativa, nella linea delineata da Baratynskij che, in una lirica del 1837, ne sottolineava la novità, l originalità nei confronti della prosa

Il poeta in Russia è più di un poeta? 357 ( All inizio l idea è incarnata // nello scarno poema di un poeta // [ ] poi, resasi audace // nella prosa libera di un romanziere; ) 33. Ma il suo esser diversa, unica, il suo «particolare modo di essere» assume ora una connatazione tutta diversa, come sottolinea Timur Kibirov nel 1999, con uno sguardo all oggi ed uno al passato: Умом Россию не понять, Равно как Францию, Испанию, Нигерию, Камбоджу, Данию, Урарту, Карфаген, Британию, Рим, Австро-Венгрию, Албанию, объединенную Германию у всех особенная стать 34. 33 Е. Баратынский, «Сначала, мысль, воплощена». Полное собрание стихотворений. Советский писатель, Ленинград 1989. 34 Т. Кибиров, «Историософское». Стихи. Время, Москва, 2005, с. 423.

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