CARTA DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI. approvata con deliberazione della giunta comunale n.43 del 09/05/2013.

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C O M U N E D I B U S S E R O PROVINCIA DI MILANO PIAZZA DIRITTI DEI BAMBINI, 1 C.A.P. 20060 - TEL. 02/953331 - FAX. 02/9533337 Codice Fiscale e Partita IVA 03063770154 www.comune.bussero.mi.it e-mail: protocollo.bussero@pec.it CARTA DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI approvata con deliberazione della giunta comunale n.43 del 09/05/2013. 1. Principi fondamentali Gli interventi del servizio educativo domiciliare per persone con disabilità si ispirano ai principi del rispetto della dignità della persona diversamente abile e al diritto della stessa ad autodeterminarsi, qualunque sia la sua condizione personale e sociale. 1.1 Uguaglianza e diritto di accesso Il servizio è accessibile a tutti, senza distinzione, nessuna discriminazione nell erogazione del servizio può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. L Ente gestore, attraverso procedure trasparenti, definisce le regole di accesso nonché la partecipazione degli utenti al costo del servizio. I criteri sono quelli fissati dal consiglio comunale. 1.2 Imparzialità I comportamenti del personale del servizio nei confronti dell'utente sono dettati da criteri di obiettività e imparzialità, garantendo il rispetto della persona e delle sue esigenze affettive, fisiche e intellettuali. 1.3 Continuità del servizio. Il gestore, attraverso tutte le sue risorse finanziarie strumentali e di personale, garantisce la continuità e la regolarità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. 1.4 Partecipazione, efficienza e trasparenza. I famigliari sono partner essenziali del progetto educativo; la loro partecipazione è un elemento fondamentale per costruire e consolidare un rapporto di fiducia con la famiglia, in un ottica di condivisione della responsabilità educativa. 1

Il rapporto di partecipazione si realizza soprattutto attraverso l accettazione condivisa del progetto educativo e negli incontri di verifica. Al fine di favorire ogni forma di partecipazione, l ente garantisce un informazione completa e trasparente e la semplificazione delle procedure di comunicazione per osservazioni e suggerimenti per migliorare il servizio, privilegiando la posta elettronica e l uso del sito comunale nell ottica dell amministrazione aperta. L attività e l organizzazione del servizio s informano a criteri di qualità, efficacia ed efficienza, intesa quest ultima come capacità di adeguarsi ai diversi bisogni, alle aspettative e alle richieste dell utenza anche per offrire informazioni sintetiche, ma coerenti con le attese. 1.5 Diritto alla privacy I dati personali sono tutelati dalla legge sulla privacy. Tutti gli operatori dei servizi sono tenuti al segreto d ufficio e sono incaricati della gestione dei dati, della quale rimane titolare il sindaco del Comune di Bussero. 1.6 Adozione di standard Con la carta dei servizi sono individuati, e quindi adottati nell erogazione del servizio, livelli di qualità e di quantità (standard) di cui l ente gestore s impegna ad assicurare il rispetto. Tali standard, opportunamente divulgati, costituiscono elementi di verifica periodica dell efficienza e dell efficacia del servizio, nonché della soddisfazione dell utenza. Gli stessi rimangono invariati fino a successive modifiche. Le nuove regole devono comunque essere adottate e seguite avendo cura di ridurre al minimo le conseguenze disagevoli per gli utenti. A tutti i cittadini è garantito, a parità di condizioni, un uguale trattamento per l accesso al servizio e per la fruizione delle prestazioni. L organizzazione degli interventi, curata dal servizio sociale comunale, deve rispondere a criteri di corretta gestione per il conseguimento del maggior grado di efficacia ed efficienza delle prestazioni. 2. Riferimenti Normativi La Carta dei servizi per il servizio di assistenza educativa domiciliare per persone diversamente abili si basa essenzialmente sui principi indicati dalla Costituzione della Repubblica italiana, specificatamente negli articoli 3, 33 e 34. La carta dei servizi risponde ai principi fondamentali cui devono ispirarsi i servizi pubblici, DPCM del 27/01/1994. Il servizio è un applicazione dell articolo 8 Inserimento ed integrazione sociale della legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate 3. Descrizione del servizio e finalità Il servizio educativo domiciliare per persone diversamente abili, indicato con l acronimo A.D.H. (Assistenza Domiciliare Handicap) è un aiuto educativo rivolto alle persone con disabilità, che persegue la finalità del loro benessere, il cui raggiungimento avviene attraverso gli obiettivi: 2

a. del mantenimento, dello sviluppo e del recupero dell autonomia e di abilità personali e della capacità di relazionarsi positivamente con il loro ambito di vita. b. della collaborazione con la rete dei servizi del territorio per un intervento mirato ed organico; c. dell integrazione dei destinatari nel contesto sociale di appartenenza, anche in sinergia con le offerte del terzo settore e della rete informale. I servizi sono da intendersi come interventi a progetto finalizzati a soddisfare specifici bisogni sociali ed educativi delle persone disabili o per esigenze di sollievo del nucleo famigliare. L intervento educativo consiste nell affiancare al disabile un educatore professionale, che in giorni e ore concordati con la famiglia si rechi a casa dell utente per svolgere insieme un percorso educativo. Il servizio viene gestito mediante l affidamento contrattuale in appalto ovvero mediante l accreditamento degli operatori economici del settore socio assistenziale educativo. 4. Destinatari del servizio Il servizio è erogato per persone con disabilità, sia minori che adulti fino al compimento dei 65 anni di età, in possesso di certificazione di disabilità anche grave prevista dalla legge 5 febbraio 1992, n.104, residenti nel Comune di Bussero. Le persone diversamente abili, laddove possibile, o i soggetti aventi titolo vengono coinvolti nella stesura e attuazione del progetto individualizzato che devono sottoscrivere per accettazione. Gli stessi si assumono i seguenti obblighi: 1. confermare le prestazioni erogate dall amministrazione comunale, attraverso la convalida della rilevazione presenze del personale educativo assegnato; 2. avvertire con preavviso di almeno 24 ore il coordinatore del servizio, in caso di assenza o impossibilità da parte dell utente di fruire del servizio; 3. non chiedere al personale prestazioni aggiuntive di qualsiasi natura, anche a pagamento. 5. Modalità di attivazione Il procedimento di ammissione al servizio A.D.H. si avvia in una delle seguenti modalità: a) a seguito di presentazione di domanda da parte dell interessato o dai soggetti aventi titolo; b) d ufficio da parte del servizio sociale comunale oppure a seguito di segnalazione dei servizi di base e/o specialistici che hanno in carico l utente; Alla domanda, redatta su apposito modulo, deve essere allegata la documentazione necessaria per attestare il possesso dei requisiti per beneficiare del servizio. Alla domanda scritta segue la convocazione ad un colloquio di inquadramento progettuale con l assistente sociale, che può essere anche in sede domiciliare, finalizzato a rilevare i bisogni educativi ed assistenziali da soddisfare con l intervento. L ammissibilità della domanda viene espressa in forma scritta dal responsabile del servizio sociale, solo in seguito all esame della documentazione e alla verifica della disponibilità di risorse entro il termine massimo di 30 giorni dalla sua presentazione al protocollo. La non ammissione deve essere comunicata all interessato, con indicazione dei motivi di esclusione, entro 30 giorni dalla presentazione delle domanda. 3

L ammissione al servizio dà diritto ad essere collocati nell elenco degli aventi titolo e comporta l accettazione integrale delle regole del servizio di cui alla presente carta. 6. Valutazione, graduatoria e lista d attesa La domanda o la segnalazione viene valutata da una equipe costituita dall assistente sociale e dal coordinatore del servizio. L accesso al servizio è disciplinato in base ad una graduatoria formata a cura dall equipe prima dell inizio di ogni anno di intervento. La validità della graduatoria è annuale. Il numero delle domande di servizio che possono essere accolte varia in rapporto alle risorse disponibili nell arco dell annualità di bilancio e pertanto le domande valide eccedenti la disponibilità delle risorse stanziate saranno poste in lista d attesa. Si procederà allo scorrimento della lista in base alla graduatoria: a) per posti resisi eventualmente liberi b) per rimodulazione di interventi in essere con recupero di ore d intervento c) per economie di spesa o stanziamento di ulteriori risorse finanziarie disponibili. La Commissione procede all assegnazione del punteggio massimo attribuibile (punti 8 ) secondo gli indicatori sotto elencati: Indicatore Gradazione punteggi Punti assegnati Rete parentale Max punti 2 Rete formale (terzo settore) MAX. punti 1 Condizione socio ambientale Max punti 3 (fattori cumulabili) Frequenza di struttura socializzante diurna Max punti 2 1 Parzialmente presente Non presente 2 0,5 Parzialmente presente Non presente 1 Convive con altri famigliari 1 riferito al nucleo anagrafico Convive con persona disabile 2 Vive solo 3 Inserimento 1 Non inserimento 2 Nell ipotesi di parità di punteggi, viene favorito il soggetto che ha ottenuto il maggior punteggio determinato dalla somma degli indicatori rete parentale. In caso di ulteriore parità, ha diritto di precedenza il soggetto che ha presentato la domanda o che risulta segnalato per primo con riferimento al protocollo dell ente. 4

Nell ipotesi in cui pervengano al servizio sociale domande o segnalazioni di attivazione del servizio nel corso dell anno, le stesse vengono valutate, secondo le modalità indicate in precedenza, e collocate in lista d attesa secondo il punteggio ottenuto. L Amministrazione comunale ha comunque la facoltà di avviare interventi domiciliari straordinari e urgenti, anche in deroga alla lista d attesa, per motivati ragioni di emergenza o in caso di provvedimenti dell autorità giudiziaria e dei servizi socio-sanitari competenti, compatibilmente con la disponibilità di spesa. In base all andamento delle liste d attesa, l amministrazione comunale si riserva la possibilità di modificare il budget finanziario di riferimento. 7 Progetto educativo individualizzato All accoglimento della domanda segue l elaborazione del progetto individualizzato a cura dell assistente sociale insieme al coordinatore, nel quale si delinea l intervento educativo appropriato, che è poi illustrato ai familiari della persona diversamente abile. Il progetto individualizzato contiene: I. gli obiettivi socio-educativi; II. la sede di svolgimento delle attività; III. i tempi di attuazione dell intervento; IV. il piano settimanale dell utente e i relativi orari, nonché i periodi di sospensione del servizio; V. i tempi e le modalità di verifica; VI. l importo della compartecipazione alla spesa Il progetto di norma ha una durata di 24 mesi, prorogabile, previa verifica della permanenza dei requisiti e dell effettiva necessità di intervento. Il progetto deve essere modificato al mutare degli obiettivi. L individuazione dell educatore, cui viene assegnata l esecuzione del progetto educativo, viene fatta dal coordinatore in funzione delle competenze adeguate agli obiettivi del progetto individualizzato, che dovranno essere illustrati e condivisi dall assistente sociale con l educatore. Nel periodo di svolgimento degli interventi, il servizio sociale con tutti gli operatori incontra periodicamente la famiglia per verificare l andamento del progetto educativo, secondo tempi definiti nel progetto stesso. Il monte ore settimanale del singolo intervento può essere incrementato o diminuito, previa valutazione dell équipe, anche in ragione dell andamento della domanda del servizio. In caso di mancato svolgimento di prestazioni dovuto ad esigenze giustificate dell utente, il monte ore non fruito verrà recuperato nel bimestre successivo, con una franchigia di tre ore che rimangono a disposizione del servizio. Nel caso di mancato svolgimento per motivi indipendenti dall utente, le prestazioni non svolte andranno interamente recuperate, in egual misura e compatibilmente con le esigenze organizzative del servizio. 8 Figure professionali Le figure professionali che operano nel servizio educativo domiciliare per persone diversamente abili sono: l assistente sociale, il coordinatore del servizio e l educatore professionale. 5

8.1 Equipe La metodologia di lavoro adottata è quella dell équipe che si attua nelle fasi della programmazione, progettazione, monitoraggio e valutazione degli interventi. L équipe, costituita dal coordinatore e dall assistente sociale, procede: a. alla valutazione delle domande di ammissione al servizio; b. all acquisizione di dati sull utente. Al fine di definire un P.E.I. in linea con il progetto di vita dell utente e con gli obiettivi, può richiedere agli istituti scolastici, ai servizi di base e/o specialistici di riferimento, copia della documentazione relativa allo stesso e può avere colloqui con i responsabili di riferimento; c. a stabilire le linee guida della progettazione educativa del servizio e a definire per ogni utente un Progetto Individualizzato (P.E.I.), anche in collaborazione con l educatore professionale e gli specialisti di riferimento dell utente; d. a raccordarsi con l Ufficio comunale per la presa in carico delle persone con disabilità, per integrare la progettazione singola sul servizio con la progettazione globale sulla persona; e. a programmare e verificare le attività e i laboratori da proporre all utenza, gli orari di svolgimento del servizio, le risorse in termini di personale e gli spazi che saranno utilizzati per lo svolgimento delle attività stesse; f. a formulare proposte per migliorare l efficacia e l efficienza del servizio. Nell attività di progettazione, monitoraggio e verifica conclusiva dell attuazione del P.E.I., l équipe coinvolge il nucleo familiare di riferimento. 8.2 Assistente Sociale Comunale L Assistente sociali svolge la funzione di regia nell attuazione dei singoli interventi; in particolare ha i seguenti compiti: a. coordina il lavoro dell équipe; b. presidia i rapporti del comune con l operatore gestore del servizio domiciliare; c. garantisce la compatibilità degli interventi progettati con la disponibilità finanziaria. 8.3 Coordinatore del servizio In considerazione della complessità dei servizi di assistenza domiciliare educativa, si rende opportuno attivare il ruolo del coordinamento del servizio che è chiamato a svolgere i compiti seguenti: a. La scelta dell educatore; b. La verifica delle relazioni dell educatore; c. i colloqui con i familiari; d. la programmazione delle attività connesse allo svolgimento del servizio, in raccordo con la presente carta dei servizi; e. la compilazione e l aggiornamento delle cartelle sociali degli utenti; f. la relazione dei rapporti con l assistente sociale per la verifica costante del servizio; 8.4 Educatore professionale L educatore instaura una relazione significativa con la persona disabile, che favorisca per quanto possibile la crescita e il cambiamento. All educatore professionale sono in particolare assegnati i seguenti compiti: a) conoscere tutti i dati rilevanti riguardanti l utente di riferimento. b) conoscere la patologia, le implicazioni educative che essa comporta e le manovre di sicurezza da mettere in atto in caso di emergenza; c) attuare le attività previste dal Progetto Educativo Individualizzato (acronimo P.E.I.) e dal piano settimanale dell utente nel rispetto degli orari, degli obiettivi e dei contenuti stabiliti; 6

d) provvedere alla stesura periodica della relazione in merito agli interventi effettuati. L educatore in nessun caso potrà: a) somministrare direttamente farmaci agli assistiti. b) effettuare prestazioni a titolo privato a favore degli utenti seguiti. 8.4.1 Presentazione dell educatore alla famiglia e firma del progetto. L Assistente sociale, insieme al coordinatore del servizio, presenta l educatore ai soggetti della rete socio-familiare dell utente, si definiscono gli obblighi reciproci e vengono illustrati gli obiettivi dell intervento. Nella stessa sede l utente o i soggetti aventi titolo firmano il progetto di intervento. Il servizio, di norma, è organizzato e programmato dal mese di settembre al mese di luglio successivo. Particolari esigenze organizzative, di carattere definitivo o temporaneo, possono portare ad una diversa programmazione ed articolazione. 9 Sospensione, cessazione, modifica del servizio Il servizio può essere sospeso o cessare su richiesta scritta dell utente o dei soggetti aventi titolo oppure qualora questi soggetti non rispettino il progetto individualizzato o i loro obblighi. La sospensione e la cessazione può essere altresì disposta dal servizio sociale laddove siano venute meno, momentaneamente o permanentemente, le condizioni per l attivazione del servizio domiciliare o per la conclusione del progetto di intervento. 10 Compartecipazione economica degli utenti È prevista una compartecipazione fissa al costo del servizio, nella misura percentuale calcolata sulla base del solo costo orario del servizio appaltato, che viene annualmente definita dalla giunta comunale. 11 Tutela degli utenti 11.1 Il reclamo Nella logica della qualità il reclamo è uno strumento importante per migliorare il funzionamento del servizio. Gli utenti possono presentare reclamo nel caso in cui rilevino disservizi e la violazione degli standard di qualità contenuti nella carta dei servizi. L istituto del reclamo ha lo scopo così di offrire agli utenti uno strumento agile e immediato per segnalare all ente gestore comportamenti non in linea con i principi e le finalità della Carta dei servizi. I reclami possono essere espressi in forma scritta, per posta elettronica certificata o per fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali o telefonici non possono essere accettati. 7

L Ente, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, coinvolgendo gli operatori, risponde sempre in forma scritta con tempestività e, comunque, non oltre 60 giorni, adoperandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Se il reclamo coinvolge l operato di un singolo addetto al servizio, l ente informerà l interessato. Il reclamo deve essere scritto ed essere inoltrato tramite e-mail certificata o fax indirizzandolo al Comune di Bussero - Settore Servizi alla Persona Piazza Diritti dei Bambini n.1-20060 Bussero utilizzando uno dei seguenti strumenti: l'e-mail: protocollo.bussero@pec.it fax 029533337 10.2 La valutazione da parte degli utenti sulla qualità del servizio La valutazione del servizio da parte degli utenti è fondamentale per verificare il livello effettivo della qualità del servizio ai fini di un miglioramento futuro. Più precisamente l ente gestore effettua, programmandone periodicità e modalità (questionari, interviste), sondaggi per conoscere come gli utenti giudicano il servizio dal punto di vista organizzativo, educativo e amministrativo. Le modalità di valutazione adottate devono prevedere la possibilità di formulare proposte. 12 Contatti Il servizio ha sede uffici del Servizio sociale comunale presso il Comune di Bussero, Piazza Diritti dei Bambini 1 20060 Bussero (MI) i cui contatti sono: Assistente sociale tel.02 95 333 35 mail sociale@comune.bussero.mi.it orari di apertura al pubblico l assistente sociale riceve previo appuntamento Giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Segreteria sociale tel.02 95 333 34 mail servsociali@comune.bussero.mi.it orari di apertura al pubblico Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.30 Giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 13 Impegno d'attuazione L ente gestore s impegna a dare piena effettività ai principi contenuti nella presente carta dei servizi fino a quando non intervengano disposizioni modificative o contrarie, perseguendo la costruzione dei fattori di miglioramento, nel mantenimento degli standard acquisiti. 8