LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE

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Transcript:

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE - Gli oggetti che ci circondano sono costituiti di materia. - Come possiamo definire la materia? La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume. - La materia secondo il modello particellare, è costituita da particelle estremamente piccole (atomi o molecole). Ci permette di spiegare gli stati di aggregazione della materia Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 1

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE -Possiede forma e volume definiti -Le particelle sono in stretto contatto tra loro -Le forze di attrazione delle particelle sono molto intense, per cui le particelle possono solo vibrare Forza di attrazione e distanza delle particelle sono le variabili fondamentali -Presentano un volume definito, ma assumono la forma del contenitore -Le particelle si trovano ad una distanza tra loro maggiore di quelle dei solidi -Le forze di attrazione tra le particelle sono inferiori di quelle dei solidi Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni -Non hanno né un volume né una forma definiti -Le particelle si muovono liberamente, perché le forze di attrazione sono trascurabili per cui possono occupare tutto il volume che hanno a disposizione 2

LE SOSTANZE PURE E LE MISCELE MATERIA Miscele Sostanze pure Sostanze pure Omogenee Eterogenee Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 3

LE SOSTANZE PURE -Una sostanza pura è materia costituita da un solo componente, cioè da una sola specie chimica cioè da un solo tipo di atomo o molecola. -Una sostanza pura può essere costituita da atomi uguali, ovvero dallo stesso elemento chimico (ad esempio O2, O3, Au,), o composto chimico (ad esempio H2O, CO2, NaCl). Il termine «puro» comunque non va inteso in senso assoluto, perché in pratica una sostanza contiene sempre piccole percentuali di impurezze. Sale da cucina Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 4

LE PROPRIETÀ DELLE SOSTANZE PURE LA CARATTERISTICA FONDAMENTALE DELLE SOSTANZE PURE È AVERE DELLE PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE SPECIFICHE. Sono proprietà che si manifestano quando una sostanza interagisce con un altra sostanza. Infatti le proprietà fisiche degli elementi sono indicate nella tavola periodica -Stato fisico ( solido, liquido, gas) -Colore -Sapore -Densità -Temperatura di fusione -Temperatura di ebollizione Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 5

LE PROPRIETÀ DELLE SOSTANZE PURE Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 6

Proprietà intensive ed estensive di una sostanza Non dipendono dalla quantità del campione, e sono: -Le proprietà chimiche -Le proprietà fisiche: Densità Temperatura di ebollizione Temperatura di fusione Dipendono dalla quantità del campione, e sono: Massa Volume Lunghezza Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 7

LE MISCELE -Miscela detto anche miscuglio è un campione di materia che contiene due o più sostanze. -Una miscela è detta eterogenea quando le sostanze non sono miscibili tra loro. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 8

LE MISCELE -Una miscela è detta omogenea quando le sostanze si distribuiscono in modo uniforme nella soluzione. -Le miscele omogenee prendono anche il nome di soluzioni le quali sono costituite da un solvente e un soluto. -Il solvente è la sostanza presente in maggiore quantità ed ha il compito di sciogliere il soluto presente in minore quantità. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 9

ESEMPI DI SOLUZIONI TIPI DI SOLUZIONI SOLUTO gas liquido solido gas Ossigeno e altri gas in azoto (aria). Vapore acqueo in aria. Il naftalene sublima in aria, formando una soluzione. SOLVENTE liquido Anidride carbonica in acqua. Etanolo in acqua; soluzioni di idrocarburi (petrolio). Saccarosio in acqua; Cloruro di sodio (ovvero "sale da cucina") in acqua; oro in amalgama conmercurio. solido Idrogeno in dissoluzione nei metalli (ad esempio platino). Esano in paraffina, mercurio in oro. Acciaio, duralluminio, e altre leghe metalliche. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 10

PASSAGGI DI STATO Al variare della temperatura e della pressione le sostanze pure o le miscele possono passare da uno stato fisico ad un altro (l identità di una sostanza non varia). Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 11

PASSAGGI DI STATO Qual è il ruolo del calore e della pressione in questi passaggi di stato? Il calore fornito ad una sostanza aumenta l energia cinetica delle particelle che, grazie al calore riescono a vincere le forze di attrazione che le tengono vicine. Energia cinetica: è l energia posseduta da un corpo in movimento La pressione: -nel caso di un gas contenuto in un contenitore se aumenta permette di trasformare il gas in liquido. Un esempio? -nel caso dell ebollizione di una miscela se diminuisce la temperatura di ebollizione diminuisce. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 12

FUSIONE Passaggio di stato, dallo stato solido a quello liquido. La temperatura a cui si verifica questo passaggio di stato prende il nome di temperatura di fusione. Ogni sostanza pura presenta una temperatura di fusione ben definita che può essere usata per la sua separazione. Come? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 13

Curve di fusione naftalene e cera (laboratorio) Riportando i valori di temperatura durante Solido Solido-Liquido (Sosta termica) Liquido Qual è la differenza tra naftalene e cera? Temperatura di fusione Temperatura di fusione il riscaldamento di un solido si ottiene la curva di fusione. Si può notare che la temperatura di fusione del naftalene sostanza pura rimane costante nonostante si continui a fornire calore (Solido-Liquido). Nei passaggi di stato quando la temperatura rimane costante è chiamata sosta termica. Il calore fornito durante la fusione che non provoca aumento di temperatura della sostanza (caso naftalene) viene definito calore latente di fusione. Quando tutto il solido è passato allo stato fuso la temperatura inizia a salire (Liquido). Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 14

SOLIDIFICAZIONE Passaggio di stato, dallo stato liquido a quello solido. La temperatura a cui si verifica questo passaggio di stato prende il nome di temperatura di solidificazione. Nel processo di solidificazione è necessario sottrare calore alla sostanza liquida. Perché il ghiaccio galleggia sull acqua? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 15

EVAPORAZIONE L'evaporazione è il passaggio di stato dal liquido a quello aeriforme (gas o vapore) che coinvolge la sola superficie del liquido. Tale fenomeno si verifica in tutti i liquidi ma con una velocità differente a seconda del liquido (sottointeso a temperatura costante). Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 16

EBOLLIZIONE L'ebollizione è il fenomeno fisico in cui si ha la vaporizzazione che coinvolge l'intera massa di un liquido. Ogni sostanza pura liquida, alla pressione standard di 1atm (pressione atmosferica) presenta una propria temperatura di ebollizione. La temperatura di ebollizione dipende dalla pressione. In montagna la pressione e maggiore o minore? A che temperatura bolle l acqua in montagna? Se la pressione aumenta la temperatura di ebollizione aumenta o diminuisce? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 17

Curva di ebollizione dell acqua Temperatura C Si può notare dal grafico che l acqua bolle ad una temperatura ben definita e precisamente a 100 C. Perché? Anche quando il liquido entra in ebollizione, la temperatura rimane costante (sosta termica), nonostante si continui a fornire calore, fino a quando il processo non è completo. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 18

CONDENSAZIONE Passaggio di una sostanza dallo stato gassoso a quello liquido. Perché si verifica questo fenomeno? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 19

Curva di condensazione Come si può vedere da questo grafico (curva di condensazione), come anche nei grafici relativi alla fusione e ebollizione, vi è la sosta termica. In questo caso la temperatura non scende fin quando tutto il vapore si è trasformato in liquido. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 20

SUBLIMAZIONE Processo con cui una sostanza solida si trasforma direttamente da solida a vapore senza passare dallo stato liquido. Il diossido di carbonio CO2 detto «ghiaccio secco» alla pressione di 1 atm passa direttamente da solido a vapore. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 21

Quali sono le applicazioni pratiche del processo di sublimazione? Il processo di sublimazione viene utilizzato nella preparazione di prodotti farmaceutici e alimentari liofilizzati. Fasi del processo di liofilizzazione. 1-I prodotti di partenza vengono congelati; cosi facendo l acqua presente nel prodotto congela. 2-Successivamente viene abbassata la pressione. Perché? 3-Riscaldamento del prodotto Sublimazione Disidratazione prodotto. Perché si effettua questo processo? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 22

BRINAMENTO Il brinamento è il passaggio da vapore a solido. Tale fenomeno accade quando l acqua in fase vapore presente nell atmosfera passa direttamente allo stato solido formando la brina. Questo dove succede principalmente, al mare o in montagna? Perché? Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 23

LA SEPARAZIONE DELLE MISCELE IN SOSTANZE PURE -Filtrazione -Centrifugazione -Distillazione -Estrazioni con solventi Sono processi fisici di separazione che sfruttano le diverse proprietà fisiche delle sostanze. -Temperatura di ebollizione -Temperatura di fusione -Densità Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 24

FILTRAZIONE La filtrazione è un processo che separa i componenti solidi da quelli liquidi attraverso l utilizzo di un filtro. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 25

CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che separa i componenti di una miscela sfruttando la loro differente densità. Con la rotazione della provetta nel paniere, la sostanza a maggiore densità (la parte solida) risulta sottoposta ad una maggiore forza centrifuga per cui viene spostata verso il fondo della provetta. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 26

DISTILLAZIONE È un processo che separa i componenti di una miscela omogenea (solido-liquido e liquido-liquido) sfruttando il diverso punto di ebollizione delle sostanze; in altre parole la diversa tendenza delle sostanze di passare allo stato vapore. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 27

Estrazione con solventi Consiste nel estrarre i composti da un campione utilizzando solventi, che hanno la funzione di estrarre le sostanze di interesse,che si solubilizzano nel solvente. Estrazione con acqua Estrazione con alcol etilico Nel nostro caso -Sostanze aromatiche -Sostanze coloranti -Sostanze che hanno un effetto sul nostro organismo Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 28

-Definire il concetto di materia -Descrivere il modello particellare ( gas, liquido,solido ) -Differenze tra miscele e delle sostanze pure -Quali sono la proprietà delle sostanze pure -Cosa si intende per proprietà chimiche e fisiche -Quali sono le proprietà intensive e estensive di una sostanza -Cosa è una miscela e cosa è una soluzione -Fare degli esempi di tipi di soluzione -Quali sono i passaggi di stato -Qual è il ruolo del calore e della pressione nei passaggi di stato -Fusione e curve di fusione naftalene e cera, saper disegnare e descrivere il grafico -Cosa è la sosta termica -Solidificazione -Differenza tra evaporazione e ebollizione -Curva di fusione, ebollizione, condensazione quali sono le caratteristiche comuni? -Esempio di applicazione del processo di sublimazione -Filtrazione -Centrifugazione -Distillazione Saper descrivere il principio del processo -Estrazioni con solventi OBIETTIVI DEL CAPITOLO Suggerimento: tenere tale sommario di fronte e ripetere punto per punto, per verificare se effettivamente si è appreso il concetto. Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 29