Questa mostra fotografica che io e i miei compagni siamo andati ha vedere, mi ha colpito molto. Se devo essere sincera, non mi aspettavo così tanta violenza nei confronti quelle persone. Io non avrei avuto il coraggio andare a fotografare il campo concentramento Auschwitz, perché mi sarei impressionata troppo. La mostra è stata particolarmente interessante e mi fa piacere che venga ricordato questo avvenimento in modo tale che non accada più, perché è veramente è stata una cosa terribile! Non appena ho visto quelle foto mi sono chiesta che cosa Hitler avesse al posto del cervello o per meglio re, del cuore. Non avrei mai pensato che un uomo potesse arrivare fino a tanto, con violenze, massacri, torture e soprattutto, facendo vivere quelle povere persone in conzioni sumane. Non c è molto da commentare, perché le foto parlano da sole. Ciò cui non riesco ancora a capacitarmi è perché, una persona, solo in quanto ebrea, o hancappata, o omosessuale, oppure room, dovesse essere ridotta in quelle conzioni; adrittura peggio animali. Infine, mi ha emozionata molto la storia quella ballerina, che lanciò la sua scarpa rossa sul volto dell'aguzzino nazista, che la voleva vedere completamente nuda; quel gesto possiamo considerarlo, forse, l'unico gesto ribellione in quel campo. Federica Fusolo Ecco le foto che mi hanno commossa, emozionata
La mostra è stata organizzata molto bene e mi ha colpito particolarmente. E' stata interessante, istruttiva, toccante ed educativa, perché serve a ricordarci che quello che è successo non deve mai più avvenire. Sono davvero sbalorta che solo nel campo concentramento Auschwtz siano morte circa un 1.500.000 persone, cui 230.000 bambini. Le foto riescono a trasmettere l'atmosfera che in quel campo vi era e sono molto rette. Giada Cossu Foto che mi hanno colpita
Ho conosciuto la storia Auschwitz attraverso i racconti della gente e alcuni film, che ho visto, come Il bambino con il pigiama a righe. Rivedendo queste foto e ascoltando la musica sottofondo, ho provato paura e tristezza per i prigionieri; e oo e rabbia nei confronti dei tedeschi. Questa storia terribile è giusto ricordarla, perché quando i tedeschi uccisero gli Ebrei e non solo loro, lo fecero, perché si ritenevano superiori; invece tutti gli uomini dovrebbero avere gli stessi ritti e non pensare uccidere una persona, considerandosi superiori ad altre. Giulia Franchi Questa è la foto che mi ha colpito. Questa montagna scarpe adulti e bambini che sono stati stati ammazzati. Gaetano Zhang
La mostra è stata toccante. Secondo me è un modo per ricordare il giorno in cui è finita la persecuzione degli Ebrei e non solo. Ad Auschwiz sono state ammazzate 1.500.000 persone La cosa che maggiormente mi ha colpita era la paura delle persone torturate, il fatto che non si ribellassero e tentassero fare qualcosa. Solo una ballerina lanciò la sua scarpa rossa addosso ad uno dei capi e poi fu, ovviamente, uccisa. Elisa D'Amato La mostra è stata molto interessante e toccante. Vedere foto montagne occhiali, capelli e protesi mi ha fatto un po' impressione. Come ci era stato accennato dal prof., la foto Michalina mi ha colpito più delle altre; vedere il viso della ragazza emoziona molto. Credo che le foto siano state scattate particolarmente bene. Vederle è stato utile, dato che non sapevo un granché del campo concentramento. Avevo visto qualche film ma questa mostra mi ha veramente colpita. Per quanto è stata interessante, vorrei andare a rivederla, magari con la mia famiglia. Naike Marano La mostra fotografica mi è piaciuta tanto ed è stata molto interessante, anche se, guardando le foto ho immaginato la sofferenza delle persone. Immaginare che facevano i loro bisogni in dei buchi; vedere le foto delle camere a gas e quelle montagne capelli... Mi è piaciuta molto, ma nello stesso tempo ho provato molta tristezza. Marco Mosca
27 gennaio, il giorno della Memoria, per le vittime e per chi è stato liberato dai russi, nel campo concentramento Auschwitz. Ci sono molte storie in quel campo, come quella ballerina alla quale avevano ornato spogliarsi e lei, al momento togliersi le scarpe, ne ha lanciata una addosso a un campo nazista. La maggior parte dei visitatori AUScwitz vedendo la parete con tutte le foto degli uccisi, rimane colpita soprattutto da una, quella Michalina, 13 anni, sul cui viso si vede una lacrima scendere sulla guancia. Le vittime del Nazismo sono state seimilioni, cui quasi millecinquecento solo nel campo Auschwitz. Con i miei compagni classe siamo andati a visitare questa mostra fotografica proprio su questo campo concentramento. Il fotografo ha voluto fare tutte le foto in bianco e nero, tranne una scarpa, quella della ballerina cui vi parlavo prima. Questa é la foto che mi ha colpito più. Essendo così piccolo avrebbero potuto avere un po' pietà, invece non è stato così. E questo ci fa capire fin dove si possa spingere la cattiveria umana. Lara Lovati
La mostra è stata molto interessante e toccante. Se devo essere sincera mi sono venuti i brivi quando ho visto gli occhiali, i capelli e le protesi dei deportati. Ma non mi sono commossa molto nel vedere la foto Michalina. Ma la cosa che mi ha veramente colpita è stato il fatto vedere come li torturavano e li uccidevano; soprattutto i forni crematori nei quali venivano bruciati. Mi ha fatto riflettere su come si vive adesso. In quel campo, invece, erano consapevoli che ogni giorno potesse essere il loro ultimo giorno. Chiara Rovedoni Coloro che hanno fatto ciò sono persone a r poco spregevoli... non si possono uccidere così tante persone, tra cui anche bambini, solo perché verse... ma verse da chi? Solo persone matte possono uccidere senza motivazioni... Ma la cosa più scandalosa è che si sta ffondendo la tendenza a negare ciò che è accaduto. Guardando queste foto ho provato tristezza, ma più che altro rabbia. E credo che l'umanità debba riconoscere e ammettere i propri errori, perché questi ultimi non si ripetano più. Secondo me l'errore più grande, però, sarebbe perdonare quegli aguzzini. Mattia Sannino Mi ha colpito molto vedere tutte quelle persone torturate, le montagne oggetti personali, le camere a gas, il filo spinato e dove dormivano. Tutto ciò mi ha fatto impressione. Alessandro Puorto Questa mostra mi è piaciuta molto perché mi sono reso conto della situazione in cui si trovavano i prigionieri nei campi concentramento. Le foto riescono ad esprimere molto bene la paura, l'ansi, provate da quelle persone. Mi hanno colpito tutte le foto, ma una in particolare, quella della scarpa della ballerina, tirata in faccia al nazista che le aveva ornato spogliarsi; poi tutte le altre ragazze fecero lo stesso gesto, come atto ribellione. Francesco Franchina Arrivati al Saloncino La Pianta, c e stato un momento totale silenzio, perche tutti stavano guardando le foto sul campo concentramento Auschwitz, in Polonia. La foto piu significativa per me, è stata quella che raffigurava una montagna scarpe ed al centro ce n'era una colorata, appartenuta ad una ballerina che, quando i tedeschi le ornarono sposgliarsi, se la tolse e la lanciò in faccia ad un capo nazista e allo stesso modo fecere le altre donne che erano con lei. Naturalmente, tutte furono uccise. Questo e stato, forse, l'unico gesto ribellione in quel campo concentramento. La mostra e stata molto commovente. Non bisogna mai menticare il 27 gennaio, in memoria 1.500,00 personne, tra cui 230.000 e bambini. Stefano Falcone
Tra tutte le foto mi ha colpito più quella che raffigurava un ammasso scarpe su cui vi era una colore rosso, apparteneuta ad una ballerina, a cui era stato ornato spogliarsi e che, nell'atto togliersi la scarpa, la lanciò addosso al capo nazista. E le altre donne che si trovavano là fecero lo stesso gesto. Mi ha colpito il coraggio, pur sapendo che sarebbe stata uccisa, così come tutte le altre donne. Giuseppe Cacciatore La mostra è stata meravigliosa e tragica allo stesso tempo, perchè ci fa capire cosa è accaduto nei campi concentramento e quanto fosse versa la vita rispetto ad oggi. Giulia Daffara La foto che mi hanno colpita