Sidro. Classi terze sala

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Sidro Classi terze sala

Che cos è Il sidro è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione alcolica del succo di alcune pomacee. Il sidro più conosciuto è senza dubbio il sidro di mele, che rappresenta più del 95% della produzione mondiale. Esiste anche il sidro ottenuto dalle pere che in Francia si chiama poiré e nei paesi anglosassoni, invece si chiama perry.

Storia del sidro Le sue origini sono molto antiche era già diffuso in Normandia fin dall'alto Medioevo, portato dai marinai provenienti dai Paesi Baschi, ma per molto tempo è stato prodotto è consumato solo a livello locale, è oggi diffuso in Francia, soprattutto in Bretagna, in Spagna, in particolare nelle Asturie, in Germania, Inghilterra, in Irlanda, nei Paesi Bassi, in Finlandia, Svizzera, minore il suo consumo in Italia.

Produzione Il sidro commerciale viene prodotto dove è possibile trovare in grande quantità le mele adatte alla produzione di questa bevanda e in particolare: in Canada, la provincia francofona del Québec, ove il sidro è una tradizione portata dai coloni normanni nel Seicento. Qui è nato un tipo particolare di sidro: il cosiddetto "sidro di ghiaccio"; Belgio, nella città di Herve (Vallonia) e nella provincia di Liegi; Francia. Generalmente, le provincie dell'ovest, col paese basco al sud, e soprattutto più al nord-ovest la Normandia, sono il paese del sidro. Ma tradizionalmente, oltre a queste, c'erano altre regioni di montagna, troppo fredde per il vino, ove il sidro era popolare. Oggi le regioni dove è concentrata la maggiore produzione sono: Germania; Isole del Canale; Italia, in Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia; Regno Unito; Spagna.

Sidro in Italia Sono soprattutto due le aree italiane dove il sidro ha una tradizione produttiva, il Piemonte e il Trentino Alto-Adige, anche se i numeri non si avvicinano neppure lontanamente a quelli dei vicini francesi, spagnoli e inglesi. A ostacolarne la diffusione, vi è soprattutto la concorrenza del vino. Esiste anche una motivazione storica: durante il ventennio infatti una norma vietò la produzione di alcolici a base di frutta sotto i 7 gradi, in modo da favorire proprio la produzione di vino e allontanare dal Paese le pericolose produzioni straniere di alcolici. Per questo motivo si ebbe una brusca interruzione nell uso di fermentare le mele, a favore dell uva, e a oggi il sidro sopravvive in alcune produzione di nicchia. Oltre a Piemonte e Trentino, comunque, alcune piccole produzioni sono state registrate in Friuli Venezia-Giulia e Valle d Aosta a nord, nelle Marche al centro e in Campania a sud.

Piemonte La produzione piemontese è concentrata in provincia di Torino e di Cuneo. Qui il sidro viene chiamato vin d pum (vino di mele) poiché veniva fatto fermentare insieme con le vinacce e per questo motivo il sidro piemontese prendeva il tipico colore rossastro del vino. Il prodotto veniva ottenuto mediante frantumazione delle mele di scarto e successiva spremitura in torchio; il mosto di mele così ottenuto veniva unito alle vinacce del vino appena spillato e compieva quindi la fermentazione alcolica. Il vin d Pum otteneva pertanto la tipica colorazione rossa dovuta alla presenza di vinaccia nella fase di fermentazione. Si otteneva un prodotto di bassa gradazione alcolica, intorno ai 6-7 gradi, con lieve residuo zuccherino che, con i primi caldi della primavera, conferiva al prodotto il tipico carattere leggermente frizzante.

Molto diffusi erano anche i trasformatori artigianali che si occupavano della frantumazione delle mele per conto di commercianti vinicoli torinesi, cuneesi e astigiani i quali poi provvedevano alla fermentazione ed al taglio con il vino. Produzione ormai rara e poco diffusa, è salvaguardata dai presidi Slow Food. Mentre il vino si consumava ai pasti, il vin d pum, come bevanda dissetante, era destinato al fuori pasto. Inoltre il vino lo si vendeva, per garantire qualche reddito aggiuntivo, mentre il vin d pum lo si consumava in casa e non era destinato alla vendita. Poteva essere considerato la bevanda povera delle nostre genti, quella riservata a guardiani degli animali, garzoni e a chi non poteva permettersi il vino.

Trentino Alto Adige Nelle valli italiane delle mele per antonomasia, vi sono diversi piccoli produttori locali, biologici e artigianali, che offrono ottimi sidri, sia secchi sia più amabili. La zona di diffusione del sidro corrisponde alle valli in cui si raccolgono le mele, come la Val di Non. In quest area, è molto diffuso anche il distillato di sidro di mele. Friuli Venezia-Giulia Oltre al sidro di mele, altrettanto diffuso sui monti friulani, in questa regione italiana si produce anche un famoso sidro di pere, che prende il nome dalla qualità del frutto usato: Klotzen. Raggiunge circa i 10 gradi alcolici e viene consumato indifferentemente come aperitivo o a fine pasto. Il Klotzen è diffuso non solo in Friuli Venezia-Giulia, ma anche nelle vicine Corinzia e Slovenia.

E se il sidro va a male? In presenza di ossigeno, si inserisce la fermentazione acetica e abbiamo l aceto di mele