Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti VIA, AIA, ARIA Il monitoraggio 2008 della qualità dell aria nella provincia di Firenze La rete di monitoraggio provinciale 07 Aprile 2009 Dipartimento provinciale ARPAT di Firenze Ing. Alessio Nenti con la collaborazione di Daniela Pacetti alessio.nenti@provincia.fi.it
Il ruolo della Provincia La rete di monitoraggio nasce con il D.M. 20 Maggio 1991 in cui si definiscono criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dell'aria, [ ], la gestione e l'esercizio dei sistemi di rilevamento pubblici, nonché la regolamentazione delle situazioni di inquinamento atmosferico che determinano stati di allerta e/o di emergenza. All art. 7 veniva evidenziato un sistema di monitoraggio strutturato su tre livelli: Provinciale, Regionale e Nazionale Viene definito il C.O.P. (Centro Operativo Provinciale), e le sue funzioni Vengono definiti i livelli di attenzione e di allarme per episodi acuti di inquinamento
L evoluzione normativa sul monitoraggio della qualità dell aria DM 20/05/1991; DM 06/06/1992; Direttiva 96/62/CE (valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente) Dlgs. 351/1999; Direttive e decisioni del Consiglio dell UE DM 60/2002; Dlgs. 183/2004 (ozono) DIRETTIVA 2008/50/CE
Le prime installazioni 1992, 4 centraline Viale Gramsci, Viale Rosselli, Via del Ponte alle Mosse, Via Bassi Le installazioni 1993-94, 7 centraline Via di Scandicci, Via di Novoli, Settignano, Scandicci, Montelupo, Empoli ridolfi, Boboli ( 94) Negli stessi anni sono state installate anche le 3 centraline METEO: Ximeniano, Monte Morello, Empoli Riottoli
Il progetto DISIA Tramite finanziamento statale si è potuto dare il via al progetto DISIA: Realizzazione del Centro Operativo; Sistema diffusione dati tramite internet e PIM. Ulteriori 6 installazioni 2001: Montelupo pratelle, Calenzano giovanni XXIII, Calenzano Boccaccio. 2003: Signa via Roma. 2005: Campi, Passo dei pecorai (Greve). Con il 2005 si raggiunge il max numero di installazioni: 17c+5m
Caratteristiche della rete L evoluzione della rete è sempre stata conforme alla normativa nazionale ed europea, in tutte le sue parti, avendo sempre rendimenti di efficienza superiori al 90%. Nelle prime installazioni si era proiettati a monitorare un po tutti i parametri inquinanti, cioè si tendeva ad avere centraline full instruments : CO, NOx, SO2, PM10, O3. (vedi ad es. Scandicci o Boboli) In qualche caso NMHC, IPA e Benzene (monitoraggio traffico)
D.M. 60/2002 Con il DM 60/2002 si ha un riassetto complessivo delle caratteristiche del monitoraggio, vengono anche ribaditi alcuni concetti come la classificazione delle centraline (traffico, fondo, rurale, ecc ); La dislocazionie sul territorio, gli inquinanti, certificazione degli strumenti, metodiche di campionamento, validazione, ecc. Inizia la riorganizzazione della rete provinciale Si ridiscute il numero, la dislocazione e la rappresentatività di ciascuna centralina Si analizzano i costi di gestione e di manutenzione della rete (costo annuale di circa 20.000 chimica, 11.000 meteo) Valutazione degli inquinanti monitorati Cambiamento dell ottica generale: da monitoraggio dell inquinamento a monitoraggio funzionale alla salute pubblica.
Evoluzione inquinanti monitorati Dopo 17 anni di esperienza, dopo cambiamenti nei combustibili, e all evoluzione tecnologica, siamo sempre più spinti a monitorare tre inquinanti principali: Ossidi di azoto (NOx), Polveri (PM10, PM2,5), Ozono (O3) Per le polveri, la tendenza è quella di monitorare frazioni sempre più piccole che hanno maggiori ripercussioni con la salute umana. Tra il 2006 e il 2008 vengono dismesse 5 centraline: FI-via di Scandicci, FI-Novoli, FI-Rosselli, Montelupo Pratelle, Monte Morello. Si effettuano i primi trasferimenti a copertura del territorio provinciale, sfruttando anche contributi da privati.
La rete provinciale oggi La rete provinciale di monitoraggio della qualità dell aria, oggi si compone di 15 centraline Chimiche e 6 centraline meteo di cui: SEI centraline nelle reti regionali PM10 e Ozono (FI-Gramsci, Scandicci, Settignano, FI-Boboli, FI-Bassi, FI-Mosse); QUATTRO centraline provinciali di particolare interesse locale finanziate da contributi privati (Calenzano giovanni XXIII UNICEM, Greve SAFI-SACCI, Pontassieve AER, Incisa SIMS). CINQUE centraline provinciali (Empoli Ridolfi, Sesto, Borgo (in fase di allest.), Signa, Campi). SEI centraline meteo (Ximeniano, Borgo, Empoli Riottoli, Calenzano UNICEM, incisa SIMS, Greve SAFI-SACCI).
Sviluppo futuro delle installazioni Con l avvento delle RETI REGIONALI VIRTUALI: PM10 e O3 già operative; PM2,5 già definita, in fase di installazione; NOx, SO2, CO in fase di progettazione. La prospettiva della rete provinciale sarà quella di mantenere, accanto alle centraline inserite nelle reti regionali, quelle di particolare interesse pubblico finanziate da contributi privati. Da discutere il futuro della rete meteo, funzioni ed obiettivi.
Link Utili e download Pagine web della Qualità dell aria http://www.provincia.fi.it/ambiente/aria/qualita-dellaria/ Accesso diretto ai dati delle centraline: Bollettino ARPAT http://servernt.provincia.fi.it/ambiente/aria/pim/scripts/inizio.asp http://www2.arpat.toscana.it/cgi/bollettini/viewfi.py?indexpage;perdata