Il compost in viticoltura
La fertilizzazione del vigneto in produzione 2 Per produrre 10 tonnellate di uva rossa di qualità per ettaro si ritiene che il rapporto di asportazioni totali tra i 3 macroelementi (N, P, K) azoto, fosforo e potassio, debba aggirarsi intorno ad 1-1-3/4, equivalenti ad una parte di azoto, una di fosforo e tre, talvolta quattro, di potassio. Dovremmo in linea di massima rendere al vigneto almeno le quantità suddette. Alla luce di quanto sopra si consiglia di somministrare: 20/40 kg/ha di azoto, da ridurre a 10 o 0 kg in caso di vigneti eccessivamente vigorosi o molto soggetti a Botritys Cinerea o siccità. La riduzione è consigliata anche ove sia praticato il sovescio con leguminose azoto fissatrici; 20/30 kg/ha di fosforo inteso come anidride fosforica (Il fosforo è notoriamente poco mobile nel terreno); 70/20 kg/ha di ossido di potassio, apportando le dosi maggiori nei terreni più siccitosi, nei più argillosi e per i portainnesti aventi difficoltà ad assorbire questo elemento; Da non trascurare l apporto di qualche elemento di magnesio (Mg, almeno 10 unità all anno) e di una buona quantità di sostanza organica, intesa come sovescio, stallaciti pellettati (100kg equivalgono a 800-1000 kg di letame) letami di origine varia e preferibilmente bovina, equina od ovicaprina.
3 La fertilizzazione, almeno in parte, subito dopo la vendemmia è essenziale soprattutto per quanto riguarda l azoto ed il potassio in viti deperite, deboli o che comunque abbiano subito stress di vario tipo, rimane comunque benefica per tutti i vigneti; infatti si è visto che al germogliamento la vite inizia ad assorbire i nutrienti solo dopo aver emesso 7-8 foglie. Prima di ciò, vive d inerzia grazie alle riserve immagazzinate durante il corso dell anno precedente
Il compost in vinicoltura 4 Il compost può essere validamente utilizzato in viticoltura, considerate le sue proprietà sia ammendanti che fertilizzzati. Può infatti essere inserito in un programma di concimazione. Ribadiamo sempre l importanza dell analisi chimico-fisica del terreno e/ fogliare, al fine di poter ottimizzare le fertilizzazioni. Considerando il minore contenuto di acqua di esso rispetto al letame, 40-50 tonnellate /ha di compost equivalgono a 50-60 tonnellate/ha di letame pur apportando lo stesso contenuto di sostanza secca (ci possono essere comunque variazioni in funzione della composizione dei due prodotti) Si consiglia il compost prodotto in estate perché più ricco di potassio in quanto derivato in maggior quantità da residui di verdura ( pomodori etc.) e frutta (pesche etc.) Il compost, se utilizzato per il vigneto in produzione, deve essere spesso integrato con apporto di una bassa quota di fertilizzante chimico, specialmente il compost prodotto in inverno (ad esempio arricchirlo con 50-60 unità di potassio, equivalenti a 100-120 kg/ha di solfato potassico).
5 Dei compost in genere sono da considerare positivi anche la cessione a medio e lungo termine degli elementi nutritivi (soprattutto l azoto minerale), peculiarità gradita per l equilibrio vegetativo che essa può imprimere e per la qualità finale dell uva. Nei reimpianti sono indicati soprattutto i compost del tipo misto (di provenienza vegetale, civile, industriale e zootecnica) detti ammendanti compostati misti (ACM) che garantiscono anche un equilibrato rapporto tra azoto, fosforo e potassio. Nelle fertilizzazioni di copertura, il compost come detto, aiuta a combattere gli effetti della siccità e potrà, nel caso, avere una pezzatura non eccessivamente fine, ma dovrà essere stabilizzato adeguatamente.
6 In terreni argillosi con gravi problemi di crepacciature, l uso dei compost in vigneti giovani ha ridotto notevolmente la moria delle piante dovuta alla rottura delle radici provocata dalle crepe. Ottimale sarebbe l interramento immediato del compost invece che la distribuzione in superficie senza interramento: infatti il calore del sole danneggia tutto il patrimonio microbiologico del compost, il qiale, ha il compito di demolirlo gradualmente per favorire il rilascio delle sostanze nutritive. Il compost può essere utilizzato anche come pacciamante sul sottofila, stendendo uno strato di compost alto 4-6 cm che impedisca la risalita capillare diminuendo lo stress idrico, alimenti le piante, tenga il sottofila libero dalle infestanti e riduca le escursioni termiche. Il compost, purchè ben vagliato e di qualità, può essere utilizzato anche nella buca di piantagione in dose 50/200 Qli/ha (secondo il sesto d impianto) ponendolo a contatto diretto con le radici, arricchendo così l ambiente di nutrienti.
7 Parametro Unità di misura Intervallo di valori riscontrati Umidità %T.Q 35/55 PH 7/8,2 Conducibilità elettrica specifica µs/cm 800/4000 Azoto % N s.s 0,8/8,2 Fosforo %P 2 O 5 s.s. 0,3/2,3 Potassio %K 2 O s.s. 0,4/14 Calcio % CAOs.s. 5/15 Magnesio %MGO s.s. 0,8/2,2 L epoca migliore per la somministrazione del compost nel vigneto, è subito dopo la vendemmia quando la vite ha ancora tutte le foglie verdi, per cui è in grado di assorbire dalle radici. Così una quota minima di nutrienti viene in quel momento assimilata dalla pianta ed immagazzinata come riserva nelle radici e nel legno. A primavera (al germogliamento) può essere buona norma, secondo le dotazioni del terreno e la composizione e la quantità del compost, dare un po di nitrato ammonico o nitrato di calcio oltre che del solfato di potassio. Il compost deve aver raggiunto un minimo grado di maturazione, ma anche se non maturo del tutto, finirà di maturarsi nel terreno. Il grado di raffinazione non deve essere eccessivo, ma compreso tra 10 e 20 mm, sì da avere omogeneità e da consentire lo spargimento in campo con lo spandiletame. Come detto, in funzione della concentrazione di nutrienti nel compost (vedi tabella), della concentrazione di essi nel suolo, dello stato vegetativo e del livello produttivo delle piante, deve essere valutato se oltre al compost, deve essere somministrata al vigneto anche una quota di fertilizzante chimico o di altro tipo a primavera, considerando che si calcola in media che tra il 10/15% di azoto minerale è disponibile subito, il 7/20% è mineralizzabile nel corso del primo anno ed il 65-83% è di riserva e mineralizzato negli anni seguenti. Composizione media dei vari tipi di compost
8 Quindi, in pratica, per un compost con l 1% di azoto sulla sostanza secca, su 100 quintali dati per ettaro di compost avremo 50 kg d azoto, di cui 5/7,5 kg/ha immediatamente disponibili, 3,5/10 kg/ha in seguito disponibili e 32,5/41,5 kg/ha disponibili negli anni seguenti. Per cui nel primo anno avremo una disponibilità di azoto oscillante dagli 8,5 ai 17,5 kg/ha che potrebbe essere quindi in certi casi insufficiente. Dovremmo allora aumentare la quantità di compost da apportare (150/200 quintali per ettaro) o integrare con 10/30 unità fertilizzanti provenienti da azoto chimico.