Bollettino Antifrode



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Bollettino Antifrode Ed. N. 10 Ottobre 2013 Rassegna stampa mensile sul mondo delle frodi assicurative A cura di Giovanni Romito per In questo numero: Comunità cinese: sempre più auto senza copertura assicurativa 65 indagati a Enna Le truffe Vip a Roma Il Bollettino Antifrode è uno strumento a disposizione dei clienti della Gamma Investigazioni e degli operatori del settore. Il Bollettino può essere ricevuto via mail periodicamente o si può scaricare dal sito www.gammainformazioni.it alla sezione bollettino.

News da GAMMA INFORMAZIONI: In questo ultimo mese abbiamo registrato il Sig. D Angelo Francesco, residente ad Ausonia (FR) ma di fatto gestore di un negozio di parrucchiere a Casandrino (NA), protagonista di ben 8 sinistri con veicoli e moto diversi. Addirittura in un sinistro D Angelo appare come conducente di un veicolo la cui polizza è intestata a una persona che ha la sua stessa residenza. Editoriale di Giovanni Romito Esperto in comunicazione delle Compagnie Assicurative e Agenzie antifrode I modelli organizzativi delle strutture pubbliche possono condizionare L efficacia delle azioni contro le frodi E fu così che tutti gli sforzi delle compagnie e delle Agenzie di investigazione nell attività tività antifrode furono resi vani dalla disorganizzazione di alcune strutture pubbliche. Questo accade quando ci sono falle nel sistema delle procedure burocratiche e le organizzazioni criminali e i malintenzionati ne approfittano per le loro attività illecite. Un esempio che pare sia venuto alla luce negli ultimi mesi riguarda le richieste di cambio di residenza e il modo in cui le motorizzazioni rispondono a questo tipo di eventualità. Pare che chiunque abbia fatto richiesta di cambio di residenza e conservi una ricevuta della richiesta possa recarsi presso le motorizzazioni per richiedere la variazione anagrafica anche senza portare a termine la procedura con i comuni di riferimento. Questo significa che è semplice presentare alle compagnie una residenza diversa da quella reale per ottenere un significativo differenziale sul premio della polizza. Se le strutture pubbliche si adeguano ano alla velocità con cui corre il mondo della frode assicurativa il lavoro diventa per tutti più semplice G. Romito

da Puglia TV Brindisi (1 Ottobre 2013) Truffa incidenti: altre 70 richieste di rinvio a giudizio Ancora richieste di rinvio a giudizio per alcuni fra coloro che avrebbero partecipato alla mega truffa degli incidenti falsi e dei certificati medici per ottenere gli indennizzi delle assicurazioni. Nei giorni scorsi a 53 persone era stato notificato lo stesso avviso ricevuto oggi da altri 70 presunti complici. L udienza preliminare è fissata per il 23 gennaio. L inchiesta è sempre quella del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e del sostituto Milto De Nozza che vede in tutto 224 persone coinvolte. Una truffa specializzata con sinistri mai avvenuti, collari e traumi cervicali vari per intascare qualche centinaio di euro dalle assicurazioni, il tutto, con la compiacenza di carrozzieri e anche di qualche avvocato esperto di infortunistica.

Da Il Resto del Carlino Pesaro 3 ottobre 2013 DOCUMENTI FALSI PER UN'ASSICURAZIONE RCA PIÙ BASSA, IN 21 NEI GUAI Ancona, 2 ottobre 2013 - Il compartimento polizia stradale diretto dal Dirigente Guerrini ha condotto l ennesima indagine in ambito delle truffe assicurative sgominando nella zona di Pesaro, soggetti che mediante la presentazione di falsa documentazione stipulavano contratti assicurativa RCA Auto. L indagine che ha permesso di deferire all Autorità giudiziaria di Pesaro 21 persone i quali si erano presentati presso un'agenzia assicurativa di Pesaro presentando la carta di circolazione con il falso passaggio di proprietà in modo che il veicolo risultasse a loro intestato. Presentando falsa documentazione alle compagnie di assicurazioni riuscivano a pagare un premio molto più basso in confronto alla polizza che dovrebbe essere stata pagata nella provincia di Napoli. Dalle indagini condotte dagli inquirenti della Squadra della sezione Polizia Stradale di Pesaro si è scoperto che presso l'agenzia di Pesaro, nell anno 2012 erano state stipulate 21 polizze assicurativa a favore di soggetti originari della provincia di Napoli, che poco prima di stipulare i contratti assicurativi avevano trasferito la residenza nella Provincia di Pesaro Urbino. In sede di formazione dei contratti, queste persone, producevano documentazione, nella fattispecie carta di circolazione, patente di guida e carta d identità, attestante il trasferimento di residenza. Di conseguenza, l agenzia di Pesaro, emetteva le polizze Rca calcolando il premio sulla nuova residenza dichiarata dai contraenti, residenza che garantiva una sostanziale riduzione del premio da versare. Un primo controllo, eseguito dall'agenzia, presso il Pubblico Registro Automobilistico, ha permesso di accertare che i veicoli assicurati erano intestati ai contraenti che erano residenti però nella provincia partenopea, che è caratterizzata da un elevato rischio assicurativo con un premio maggiore anche del 600% in confronto al premio versato nella Provincia di Pesaro. Da un esame delle 21 polizze si evinceva che 17 polizze erano state stipulate nel mese di maggio 2012 di cui anche più di una al giorno, una nel mese di aprile 2012 e tre i primi giorni del mese di giugno 2012. Le indagini hanno permesso di accertare che sia le carte di circolazione dei veicoli che i documenti d identità (carte d identità e patenti di guida) erano falsi.

Da Vivienna.it 1 ottobre 2013 FRODI ALLE ASSICURAZIONI A ENNA E BARRA: 65 GLI IMPUTATI TGRA CUI 21 DONNE Ieri si è aperto il processo dell operazione Postumio dove ci sono ben 65 imputati, tra cui 21 donne, protagonisti, a vario titolo, di ben 19 incidenti, elaborati a tavolino avvenuti a Enna e Barrafranca, nel corsi di quattro anni e mezzo. Ieri mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile otto delle dieci compagnie assicurative indicate persona offesa dal sostituto procuratore Marco Di Mauro, nel decreto di citazione a giudizio. Sulle richieste di costituzione il giudice monocratico Daniela Sedia si è riservato di decidere. Tutti gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Di Dio, Paolo Giuseppe Piazza, Gaetano Giunta, Angelo Tambè, Angela Patelmo, Zaira Cassaro, Maria Concetta Bevilacqua, Carlo Cannada, Giovanni Palermo e Giuseppe Lo Monaco. Per uno degli imputati c è l accusa anche di violazione della sorveglianza speciale, perché in un incidente avrebbe violato, una della prescrizione previste dalla normativa per i sorvegliati, vale a dire non commettere reati. Il 4 dicembre ci sarà la prossima udienza ed il giudice probabilmente scioglierà la riserva sulle parti civili. L udienza di ieri è stata rinviata perché si è verificato un difetto di notifica. Nel giro di quattro anni e mezzo tra Enna e Barrafranca si erano verificati troppi incidenti ed avrebbe praticamente danneggiato le società assicuratrici con incidenti fasulli. Addirittura in un tamponamento, si erano verificati ben sette feriti e tutti avevano chiesto il risarcimento danni alle assicurazioni. Dall aprile del 2007 al settembre 2011, le frodi avrebbero fruttato qualcosa come 200 mila euro. Le varie vicende sono state scoperte da attività di indagine degli agenti della squadra mobile, diretti dal vicequestore Giovanni Cuciti. A volte le vittime dei sinistri erano parenti dei loro tamponatori, a cui poi ricambiavano il favore, utilizzando le assicurazioni quasi come fossero un bancomat.

da Assicurazione-auto.supermoney 4 ottobre 2013 CONTRASSEGNO ELETTRONICO RC AUTO: CONTROLLI AUTOMATICI ANCHE DA AUTOVELOX E ZTL Per contrastare le frodi assicurative il governo ha varato la Riforma delle assicurazioni RC auto con alcune importanti cambiamenti funzionali, tra i quali la dematerializzazione dei contrassegni Rca, l'introduzione della scatola nera e la polizza RC auto base per una diminuzione del premio della polizza assicurativa. L'art. 31 del regolamento del Ministero dello Sviluppo economico nell'ambito del contrasto alla contraffazione dei contrassegni Rca, definisce le modalità per la progressiva dematerializzazione dei contrassegni, con sistemi elettronici e telematici in collegamento con le banche dati, ai fini del rilevamento delle violazioni del codice della strada. L'illecito amministrativo sarà documentato con sistemi fotografici e video nel rispetto di tutela della riservatezza dei dati personali, infatti il microchip conterrà i dati del mezzo, la data di validità e scadenza della polizza e potrà essere monitorato ai varchi ztl e telepass, oltre che dalle forze dell'ordine. Secondo l'ivass con la dematerializzazione dei contrassegni inizieranno controlli sistematici, infatti, il contrassegno elettronico, che dovrà essere tenuto in macchina ed esposto sul parabrezza, sarà dotato di un microchip, un "Rfid", in grado di comunicare a distanza gli estremi della polizza e permetterà di monitorare il veicolo anche ai varchi ztl e telepass, oltre che da speciali "autovelox". Le notizie ufficiali sono ancora poche ma, oltre l'ottica antifrode, il contrassegno Rca elettronico permetterà alla Stato di incassare con più garanzie le contravvenzioni per violazioni del codice della strada degli automobilisti indisciplinati e secondo il sito online Assicurativo per multe da 800 a 3400 euro prevedranno la sospensione della patente per un anno e la confisca istantanea del veicolo.

da Ilmattino.it 10 ottobre 2013 IL TRUCCO PIACE ANCHE AI CINESI: GUIDANO AUTO CON ASSICURAZIONI FALSE San Giuseppe Vesuviano - Guidavano auto con tagliandi assicurativi falsi. Quattro cittadini cinesi sono stati denunciati dalla polizia municipale. I caschi bianchi, guidati dal comandante, Ciro Cirillo, in quattro posti di blocchi, hanno beccato altrettanti cittadini orientali, di cui tre residenti nel Comune di Terzigno e uno a San Giuseppe Vesuviano, tutti alla guida con assicurazioni contraffatte. Dopo le verifiche con le compagnie, il sequestro del veicolo, la denuncia alla Procura della Repubblica per contraffazione e la segnalazione alle assicurazioni che potranno rivalersi sui predetti denunziandoli anche per truffa. Nell ambito dell attività di vigilanza e controllo del territorio, in questi primi giorni del mese di ottobre, sono stati disposti servizi di prevenzione ad ampio raggio, elevando numerose contravvenzioni per infrazioni al codice della strada e rilevando, tra l'altro, veicoli con assicurazioni inesistenti, perché scadute o contraffatte, così come anche le revisioni. Nei giorni scorsi sono stati ben quattro i casi accertati dalla Polizia Municipale, riferiti ad irregolarità sui documenti di guida, sfociati in provvedimenti di natura penale a carico dei responsabili, per utilizzo di atto falso. I soggetti denunciati sono quattro cittadini extracomunitari (cinesi), di cui tre residenti nel Comune di Terzigno e l altro di San Giuseppe Vesuviano. Le violazioni sono state riscontrate dagli agenti, impegnati nei consueti pattugliamenti sul territorio, nelle vie Casilli, Durelli, Cesare Battisti e Piazza Garibaldi. Alla richiesta dei documenti, i conducenti esibivano contrassegno assicurativo indicante data valida ma per il quale il personale nutriva dubbi sull autenticità (modello non conforme all originale, scolorito, etc.). Dopo più approfondite verifiche, tramite le Compagnie Assicurative indicate sui certificati esibiti e con l ausilio della Centrale Ivass è emerso che tutte le autovetture erano prive di copertura assicurativa e la certificazione esibita era falsa. Per i quattro automobilisti, pertanto, oltre al sequestro del veicolo e la denuncia alla Procura della Repubblica per contraffazione è scattata la segnalazione alle compagnie di assicurazione che potranno rivalersi sui predetti denunziandoli anche truffa. Gli interventi effettuati, che continueranno senza sosta spiegano al comando - sono mirati a reprimere un fenomeno pericoloso e a tutelare gli automobilisti onesti e i cittadini che, in caso di incidenti, rischiano di trovarsi senza copertura assicurativa. Tra l'altro è d'obbligo ricordare che l'acquisto di polizze e certificati falsi di imprese non autorizzate dall'isvap, oggi Ivass, porta automaticamente alla non copertura assicurativa del veicolo, rischiando una sanzione pecuniaria che arriva fino a 3.366 euro, oltre alla confisca del veicolo. La falsificazione di una polizza o di un contrassegno ribadiscono alla polizia municipale - invece porta ad una pena che va dai sei mesi all'anno di reclusione e in caso di incidente anche se si ha ragione non si ha diritto ad alcun risarcimento.

da larena.it 10 ottobre 2013 ASSICURAZIONI, VERONESE DENUNCIATA PER TRUFFA VERONA. La Polizia municipale ha denunciato all autorità giudiziaria un agente assicurativa veronese di 61 anni, accusata dei reati di appropriazione indebita e truffa, commessa a danno di automobilisti stranieri, molti dei quali potrebbero risultare senza copertura. L indagine è stata coordinata dal pm Paolo Sachar e, anche attraverso la perquisizione nell abitazione della donna e nell agenzia di assicurazioni per la quale lavorava - all oscuro della truffa - ha permesso di individuare almeno 112 polizze irregolari, per un giro d affari complessivo superiore a 50 mila euro, riscossi in modo fraudolento. Gli investigatori hanno accertato diverse tipologie di truffa ai danni di automobilisti stranieri, dei quali la donna carpiva la fiducia sia proponendo tariffe molto concorrenziali, sia concludendo i contratti in luoghi di favore come bar e locali pubblici, spesso situati nei pressi di caselli autostradali di Verona e città limitrofe, rilasciando anche false ricevute di pagamento. Oltre alle polizze irregolari, sono state individuate anche 60 polizze assicurative regolarmente contratte su documenti originali, di cui la donna successivamente non registrava il pagamento in agenzia, bloccando così l attivazione della copertura. Per altre 18 polizze non è stata versata alla compagnia la seconda rata, garantendo così una copertura di più breve durata, mentre altre 26 polizze sono state completamente falsificate. Una truffa in piena regola, quindi, che ha danneggiato non solo le cinque compagnie assicurative coinvolte, alle quali è stato sottratto il premio versato dal cliente, ma anche e soprattutto gli oltre 100 automobilisti, che pur in possesso di documenti generalmente originali, non risultavano assicurati nelle banche dati Ania, con implicazioni gravi non solo in caso di incidente stradale, ma anche di semplice controllo, visto il rischio d essere scambiati per abili falsari o ricettatori di polizze rubate. L indagine della Polizia municipale è ancora in corso e al momento stanno collaborando tutte le compagnie coinvolte, una delle quali ha già querelato la donna per l ammanco di diverse migliaia di euro. La Polizia municipale consiglia a quanti hanno dubbi sulla loro copertura assicurativa di controllare la situazione direttamente in agenzia oppure di visitare il sito web della Polizia municipale, dove è presente una pagina che permette verifiche dirette attraverso il portale dell automobilista.

da CorriereVeneto.it 12 settembre 2013 RILASCIAVA POLIZZE AUTO FALSE DENUNCIATA AGENTE ASSICURATIVA VERONA - La Polizia municipale di Verona ha denunciato un'agente assicurativa veronese di 61 anni, accusata dei reati di appropriazione indebita e truffa, commessa a danno di automobilisti stranieri, molti dei quali potrebbero risultare senza copertura. L'indagine è stata coordinata dal pm Paolo Sachar e, anche attraverso la perquisizione nell'abitazione della donna e nell'agenzia di assicurazioni per la quale lavorava - all'oscuro della truffa - ha permesso di individuare almeno 112 polizze irregolari, per un giro d'affari complessivo superiore a 50 mila euro, riscossi in modo fraudolento. Gli investigatori hanno accertato diverse tipologie di truffa ai danni di automobilisti stranieri, dei quali la donna carpiva la fiducia sia proponendo tariffe molto concorrenziali, sia concludendo i contratti in luoghi di favore come bar e locali pubblici, spesso situati nei pressi di caselli autostradali di Verona e città limitrofe, rilasciando anche false ricevute di pagamento. Oltre alle polizze irregolari, sono state individuate anche 60 polizze assicurative «regolarmente» contratte su documenti originali, di cui la donna successivamente non registrava il pagamento in agenzia, bloccando così l'attivazione della copertura. Per altre 18 polizze non è stata versata alla compagnia la seconda rata, garantendo così una copertura di più breve durata, mentre altre 26 polizze sono state completamente falsificate. Una truffa in piena regola, quindi, che ha danneggiato non solo le cinque compagnie assicurative coinvolte, alle quali è stato sottratto il premio versato dal cliente, ma anche e soprattutto gli oltre 100 automobilisti, che pur in possesso di documenti generalmente originali, non risultavano assicurati nelle banche dati Ania, con implicazioni gravi non solo in caso di incidente stradale, ma anche di semplice controllo, visto il rischio d'essere scambiati per abili falsari o ricettatori di polizze rubate. (Ansa)

da agi.it 12 settembre 2013 TRUFFA ASSICURAZIONI INDAGINE SOLO ALL'INIZIO Potrebbero essere centinaia le persone truffate dalla broker veronese scoperta dalla Polizia Municipale. La donna, 61 anni, C.C. le sue iniziali, avrebbe avuto contatti con molte più delle 112 persone per cui finora è stata dimostrata la truffa. Secondo quanto scoperto dagli investigatori, la broker contattava e riceveva i clienti al di fuori delle agenzie per le quali collaborava, proponeva polizze auto a prezzi fortemente competitivi, intascava i soldi rilasciando delle improvvisate ricevute, e poi, o forniva tagliandi falsi o originali senza però girare il pagamento alla compagnia, quindi non attivando la copertura assicurativa. Per il momento gli investigatori hanno trovato 60 polizze regolari non registrate, 26 completamente false e altre 18 regolari in cui però non è stata registrata la seconda rata. In tutto fanno 112 truffe per un giro d'affari di almeno 50 mila euro. Ma il periodo preso in considerazione è solo quello relativo agli ultimi mesi.i truffati sono soprattutto extracomunitari residenti non solo nel veronese ma anche in province vicine, Padova, Rovigo, Brescia.La donna, al momento, non risulta nemmeno sospesa dall'albo degli intermediari, ed è accusata di truffa e appropriazione indebita. Alcune compagnie e alcuni dei clienti truffati hanno già presentato contro di lei denunce e querele.

da BariToday.it 9 ottobre 2013 FALSE POLIZZE ASSICURATIVE, DENUNCIATO 61ENNE A MOLFETTA Aveva allestito nella sua abitazione una vera e propria "stamperia" per la produzione di false polizze assicurative, che provvedeva poi a 'rivendere' a ignari clienti spacciandosi per un agente assicurativo. A smascherare la truffa sono stati i finanzieri di Molfetta, che hanno denunciato F.G., 61enne del luogo. Le indagini sono scattate in seguito alle denunce presentate da alcuni clienti. Oltre alle attrezzature per stampare le polizze, nell'abitazione dell'uomo i militari delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto e sequestrato anche venti contratti assicurativi e 250 stampati pronti per essere utilizzati.

da sassuolo2000.it 14 ottobre 2013 ANCORA UN ALTRA TRUFFA SU INTERNET MA QUESTA VOLTA NEL RAMO ASSICURAZIONI AUTO Due ignari utenti della rete credendo di fare un buon affare e risparmiare un po di soldi sulla loro assicurazione, invece, sono stati raggirati. I due internauti, fidandosi dell allettante offerta del finto assicuratore hanno inviato i loro dati personali, quelli delle loro autovetture e subito dopo, facendo un versamento su una carta poste-pay hanno inviato 2.700,00. Il finto assicuratore, dopo aver ricevuto i soldi, ha inviato loro via mail il contratto assicurativo, completo di tagliando, e gli ignari automobilisti, credendo fosse tutto regolare, lo hanno stampato. Dopo essersi accorti che vi era qualcosa che non andava si sono rivolti ai Carabinieri che presa la denuncia hanno iniziato le indagini e sono riusciti ad identificare l uomo, C.D.J. 73enne, pregiudicato, residente nel chietino che è stato, pertanto, denunciato a piede libero dai Carabinieri di Formigine per truffa e falsità in scrittura privata.

da Ilrestodelcarlino.it 12 ottobre 2013 ASSICURAZIONI AUTO, TRUFFA ONLINE: DENUNCIATO 73ENNE Modena, 12 ottobre 2013 - Truffa su internet nel ramo assicurazioni auto. Due utenti della rete formiginesi, credendo di fare un buon affare e risparmiare un po di soldi sulla loro assicurazione, invece, sono stati raggirati. I due automobilisti, fidandosi dell allettante offerta del finto assicuratore hanno inviato i loro dati personali, quelli delle loro vetture e subito dopo, facendo un versamento su una carta poste-pay hanno inviato 2.700 euro. Il finto assicuratore, dopo aver ricevuto i soldi, ha inviato loro via mail il contratto assicurativo, completo di tagliando, e gli ignari automobilisti, credendo fosse tutto regolare, lo hanno stampato. Dopo essersi accorti che c'era qualcosa che non andava si sono rivolti ai carabinieri che hanno iniziato le indagini e sono riusciti ad identificare l uomo, C.D.J., 73enne pregiudicato residente nel Chietino che è stato denunciato per truffa e falsità in scrittura privata.

Da Mo24.it 14 ottobre 2013 FORMIGINE, TRUFFA ONLINE NEL SETTORE DELLE ASSICURAZIONI AUTO Due cittadini formiginesi sono stati truffati via internet, avevano effettuato un versamento pari a 2.700 euro ad un finto assicuratore. Le due vittime credevano di aver fatto un buon affare, risparmiando sulla assicurazione delle loro auto. Hanno inviato, via internet i loro dati personali, quelle delle loro vetture e fatto il versamento dei soldi su una carta post pay. In seguito hanno ricevuto via mail il contratto assicurativo, completo di tagliando, e hanno inizialmente creduto che era tutto regolare. Ma dopo un po' si sono accorti che qualcosa non andava bene, per cui si sono rivolti ai carabinieri, per spiegare l'accaduto. Le forze dell'ordine hanno iniziato le indagini e sono riusciti ad identificare l uomo, C.D.J., 73enne pregiudicato residente nel Chietino che è stato denunciato per truffa e falsità in scrittura privata.

da Repubblicaroma.it 15 ottobre 2013 INCIDENTI DI VIP E RIMBORSI D'ORO BLITZ ALLE ASSICURAZIONI DEL COMUNE Truffa ai danni delle Assicurazioni di Roma. Potrebbe essere questa l'ipotesi di reato che rischia di inguaiare non solo un ex tronista di Uomini e Donne, peraltro non nuovo alle aule di giustizia, ma pure i vertici della compagnia controllata dal Campidoglio, già nei giorni scorsi sfiduciati dal sindaco Marino. Ieri, su mandato della procura, i carabinieri del nucleo investigativo si sono infatti recati negli uffici sul Lungotevere Sanzio per acquisire la pratica relativa al sinistro di Karim Capuano, rimasto coinvolto nell'aprile di due anni fa in un bruttissimo scontro fra la sua Smart e un autobus del Cotral (linee regionali) che lo fece restare in coma per una ventina di giorni, costringendolo poi a una lunga riabilitazione. Incidente che gli costò anche una denuncia per guida in stato d'ebbrezza: dagli esami il "prezzemolino" tv risultò positivo all'alcoltest con un tasso (1,5) triplo rispetto a quello consentito. Una circostanza, quest'ultima, che non ha tuttavia impedito a Capuano di incassare dalle Assicurazioni di Roma, la compagnia che "assiste" tutti i mezzi di trasporto pubblici, un risarcimento stellare: un milione e duecentomila euro, liquidati fra fine luglio e inizio agosto. E ciò nonostante il "comitato sinistri" di AdiR, deputato a valutare le pratiche con valore superiore a 100mila euro, avesse avanzato più d'una perplessità ed espresso parere negativo. Ma è proprio l'entità della liquidazione ad aver azionato i fari della procura. Che ieri ha spedito i militari di Via In Selci nella sede della società capitolina per acquisire tutti i documenti relativi all'incidente Capuano. Un risarcimento tanto alto, difatti, presupporrebbe un danno biologico altrettanto elevato: neppure in caso di morte, fanno notare gli inquirenti, si raggiungono cifre simili. Tanto più che, una volta ristabilito, il focoso ex tronista ha ripreso le sue comparsate in vari talk show, diventando ospite fisso di Barbara D'Urso su Canale 5, l'ultima volta il primo ottobre. Non solo. A fine settembre Capuano è stato accusato di lesioni gravissime per aver staccato a morsi l'orecchio di un suo vicino di casa al culmine di una lite. Un gesto alla Mike Tyson che Karim (già condannato nel 2008 a sei mesi e 2mila euro di multa per l'aggressione a un tassista milanese) ha smentito categoricamente in diretta tv, ma che fornirebbe comunque la prova di uno stato di salute a dir poco vigoroso. Incompatibile con quei "danni irreversibili" risarciti da Assicurazioni di Roma.

da Lecceprima.it 16 ottobre 2013 ASSICURAZIONI AUTO, CACCIA AI FALSI NARDO I carabinieri di Nardò hanno oggi eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Daniele Calò, un 31enne del posto, con l accusa di tentata truffa a danno delle assicurazioni. L indagine, condotta dai militari dell Arma, è nata dalla denuncia fatta da un agenzia assicurativa e riguardante alcune strane richieste di risarcimento per danni a seguito di incidenti d auto, subiti da terzi passeggeri. Ma le segnalazioni presentavano alcune anomalie. Come quelle contenute nella compilazione della constatazione amichevole di incidente, e dai certificati medici rilasciati dall ospedale neretino. Nel corso delle indagini è emerso che il 31enne, dopo aver scoperto l esistenza di un sinistro stradale ed averne appreso orario approssimativo, i mezzi coinvolti, e i nomi dei conducenti, si presentava da avvocato per richiedere il risarcimento di danni fisici. Dichiarava di essere rimasto ferito, con apposito certificato medico, a seguito di un tamponamento. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di smascherare questo tentativo di truffa proprio analizzando le constatazioni amichevoli di incidente, nelle quali non era compreso il nome di Calò. Gli inquirenti hanno anche verificato i certificati medici presentati, a volte addirittura precedenti l orario dell incidente, e le dichiarazioni dei testimoni di uno dei sinistri incriminati che attestavano con assoluta certezza l assenza di terzi passeggeri presenti a bordo del veicolo. Su disposizione del procuratore aggiunto presso il Tribunale di Lecce, Ennio Cillo, il 31enne è stato accompagnato presso il carcere di Lecce, dove sconterà una pena di due mesi di reclusione.

da Ilpaesenuovo.it 17 ottobre 2013 SI FINGE PASSEGGERO PER TRUFFARE ASSICURAZIONE: ARRESTATO NERETINO NARDO (Lecce) I militari della stazione di Nardò hanno oggi eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di un 31enne della città neretina, Daniele Calò, con l accusa di tentata truffa a danno delle assicurazioni. L indagine condotta dai militari della stazione di Nardò è nata dalla denuncia fatta da un agenzia assicurativa e riguardante alcune strane richieste di risarcimento per danni a seguito di incidenti d auto sofferti da terzi passeggeri. Le stranezze, infatti, nascevano da alcune minime anomalie nella compilazione della Constatazione amichevole di incidente, e dai certificati medici rilasciati dall ospedale di Nardò. Nel corso delle indagini è emerso che il 31enne, dopo aver scoperto l esistenza di un sinistro stradale ed averne appreso alcuni elementi costitutivi (l orario approssimativo, i mezzi coinvolti, le persone alla guida dei mezzi) si presentava da un legale al fine di richiedere alla sua assicurazione il risarcimento di danni fisici quale terzo trasportato. In buona sostanza dichiarava di essere rimasto ferito (con apposito certificato medico) nel corso del medesimo incidente in quanto a bordo dell auto tamponata. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di smascherare questo tentativo di truffa proprio analizzando le constatazioni amichevoli di incidente (che non riportavano assolutamente la presenza del 31enne), i certificati medici presentati (a volte addirittura precedenti l orario dell incidente) nonché le dichiarazioni dei testimoni di uno dei sinistri incriminati che attestavano con assoluta certezza l assenza di terzi trasportati. Su disposizione del procuratore aggiunto presso il Tribunale di Lecce, Ennio Cillo, Daniele Calò è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola per scontare la pena a 2 mesi di reclusione comminatagli.

da Obiettivotre.it 18 ottobre 2013 PISTOIA: TRUFFA AI DANNI DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE Pistoia I carabinieri di Montecatini Terme e della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Pistoia sono impegnati nell esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, nei confronti di altrettanti imputati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative. Sono coinvolte 3 carrozzerie e 4 agenzie infortunistiche della Valdinievole, per le quali è stato disposto il sequestro preventivo. Alle ore 12.00 il Dott. Renzo Dell Anno terrà, presso il Comando Compagnia Carabinieri di Montecatini, una conferenza stampa durante la quale illustrerà i particolari dell operazione.

da Lanazione.it - 21 ottobre 2013 TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI PER MILIONI SONO SCATTATI Montecatini, 18 ottobre 2013 -Truffe alle assicurazioni per milioni di euro, grazie a incidenti stradali falsi o con danni gonfiati. E' quanto emerge da un'inchiesta condotta dai carabinieri di Montecatini, coordinati dalla procura di Pistoia, che ha portato a 11 misure di custodia cautelare mentre sono circa 300 gli indagati per truffa. Su ordinanza del gip sono finiti agli arresti domiciliari titolari e dipendenti di tre carrozzerie e quattro agenzie infortunistiche della Valdinievole, che avrebbero fatto parte di tre diverse associazioni finalizzate alla truffa in danno delle compagnie assicurative. Misura di divieto di dimora in provincia di Pistoia poi a un direttore di una filiale di banca di Roma, anche socio di una delle carrozzerie coinvolte, che avrebbe curato la riscossione dei bonifici dei risarcimenti. Scattato anche il sequestro preventivo delle carrozzerie e delle agenzie implicate, con sedi a Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Serravalle Pistoiese e Montecatini. Le truffe sarebbero state messo a segno o attraverso la denuncia di falsi incidenti (circa 30-40 per ognuna delle tre carrozzerie), o denunciando danni maggiori rispetto a quelli realmente subiti. Riscossi anche risarcimenti per lesioni in base a falsi certificati ottenuti da studi medici e riabilitativi compiacenti. Gli investigatori hanno verificato, attraverso controlli sul traffico telefonico, che in piu' casi i presunti danneggiati si trovavano lontani dal luogo dell'incidente denunciato mentre i moduli cid - per la constatazione amichevole di incidente -, sarebbero risultati quasi sempre compilati dall'impiegata di un'agenzia infortunistica. Per il procuratore di Pistoia Renzo Dell'Anno, il fenomeno delle truffe alle assicurazioni nel pistoiese ha ''proporzioni simili ai livelli rilevati nelle province di Caserta e di Napoli'', definendolo poi ''una piaga sociale estremamente diffusa della quale ne paghiamo tutti, come automobilisti, le conseguenze in termini di aumento dei premi assicurativi''

da carrozzeria.it 22 ottobre 2013 TRUFFA MILIONARIA ALLE ASSICURAZIONI. COINVOLTI TRE CARROZZIERI DEL PISTOIESE 300 indagati per truffa e 11 misure di custodia cautelare. Nei guai tre carrozzerie e quattro agenzie infortunistiche del Pistoiese. Sulla questione è intervenuta anche la Vicari, ribadendo l'urgenza della riforma dell'rc auto e chiedendo misure disciplinari da parte delle associazioni di categoria Scoperta l'ennesima truffa milionaria ai danni delle assicurazioni. L'inchiesta dei carabinieri di Montecatini ha portato a 11 misure di custodia cautelare, mentre sono circa 300 gli indagati per truffa. Sono finiti agli arresti domiciliari titolari e dipendenti di tre carrozzerie e quattro agenzie infortunistiche della Valdinievole, nel Pistoiese, ed è scattato anche il sequestro preventivo di queste attività. Implicato anche un direttore di una filiale di banca di Roma, socio egli stesso di una delle carrozzerie coinvolte, che avrebbe curato la riscossione dei bonifici dei risarcimenti. Il metodo con cui l'organizzazione operava è quello consueto: inscenare falsi incidenti (circa 30-40 per ognuna delle tre carrozzerie) o "gonfiare" quelli esistenti chiedendo risarcimenti molto più alti. Sono stati inoltre riscossi anche risarcimenti per lesioni in base a falsi certificati ottenuti da studi medici e riabilitativi compiacenti. Il procuratore di Pistoia Renzo Dell Anno ha dichiarato che il fenomeno delle truffe alle assicurazioni nel pistoiese ha proporzioni simili ai livelli rilevati nelle province di Caserta e di Napoli. Il commento della Vicari Sulla questione è intevenuta con una nota all'ansa anche il sottosegretario Vicari, responsabile della riforma in atto della rc auto. L inchiesta condotta dai carabinieri di Montecatini, coordinati dalla procura di Pistoia, che ha fatto emergere un sistema di corruzione e truffe a danno di compagnie assicurative, evidenzia in maniera drammatica la necessità di una riforma del sistema Rc Auto. "Tutto ciò aggiuge conferma che non è possibile rimanere a guardare, ma piuttosto bisogna agire secondo quegli obiettivi che ci siamo dati al Ministero nel costituire il tavolo di lavoro sulla riforma Rc Auto e cioè più tutele per i consumatori, riduzione dei costi e contrasto più deciso alle truffe. Episodi come questi vanno stigmatizzati con durezza, perché è sempre bene ricordare che i costi di queste truffe poi si scaricano su tutti gli assicurati, producendo aumenti delle stesse tariffe. Senza voler generalizzare, ma sarebbe senza dubbio lodevole che le associazioni di riferimento sanzionassero questi comportamenti con provvedimenti di espulsione. Un gesto importante che avrebbe un profondo valore simbolico (fonte Ansa)

Da nove.firenze.it 25 ottobre 2013 FRODE ASSICURATIVA IN PROVINCIA DI PISTOIA Giovedì 24 ottobre 2013, 14:21 Cronaca Truffe alle compagnie di assicurazioni per milioni di euro, grazie a incidenti stradali falsi o con danni gonfiati. E' quanto emerge da un'inchiesta dei carabinieri di Montecatini Terme e della Sezione di Polizia giudiziaria, nei confronti di un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative. Il procuratore di Pistoia Renzo Dell'Anno ha dichiarato che il fenomeno delle truffe alle assicurazioni nel pistoiese ha enormi proporzioni. CNA Autoriparazione Toscana esprime netta condanna per l'illegale comportamento delle carrozzerie coinvolte negli episodi di frode assicurativa RC auto avvenute nella provincia di Pistoia. "Questi comportamenti arrecano un danno gravissimo all'immagine di una intera categoria che fa della legalità e della trasparenza la sua bandiera. È proprio in questo contesto che assume valore ed importanza la proposta che CNA Autoriparazione Toscana ha avanzato al Ministero per lo sviluppo economico che sta lavorando ad un pacchetto di norme in materia di RC auto: qualsiasi iter risarcitorio si può concludere solo in presenza della fattura rilasciata dal carrozziere ed intestata alla compagnia assicurativa -dichiara Ivo Bobini, Presidente CNA Autoriparazione Toscana- La fattura obbligatoria rende tracciabile e trasparente qualsiasi intervento di riparazione fatta in qualità e sicurezza ed a tutela dell'automobilista".

Da lanuovaprovincia.it 24 ottobre 2013 FALSI SINISTRI, COSÌ OTTO PERSONE TRUFFAVANO LA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI Ha contorni precisi la truffa perpetrata nei confronti della compagnia di assicurazioni Unipol da parte di quattro uomini ed altrettante donne che, al fine di ottenere la liquidazione ed il pagamento di un danno inesistente, hanno avviato procedure per il risarcimento di falsi sinistri per la rottura dei cristalli di autoveicoli. L attività investigativa avviata dalla Guardia di Finanza di Asti, a seguito di varie denuncie presentate da una decina di carrozzieri, ha consentito di segnalare alla locale autorità giudiziaria le otto persone che, attraverso la presentazione all assicurazione di ricevute fiscali che attestavano riparazioni mai avvenute, hanno complessivamente beneficiato di circa 50 mila euro di indennizzo per una trentina di falsi incidenti. I militari hanno inoltre appurato l estraneità dei carrozzieri in quanto la documentazione contabile è risultata essere stata emessa a loro insaputa, attraverso la formazione di fatture per prestazioni inesistenti. L assicurazione coinvolta ha avviato un indagine interna poi sfociata in una formale querela presentata al comando delle Fiamme gialle.

da livesicilia.it - 25 ottobre 2013 STIPULAVA FALSE ASSICURAZIONI AUTO. IMPRENDITORE CITATO A GIUDIZIO GELA (CALTANISSETTA) - Stipulava finti contratti assicurativi per la polizza dell'auto. È finito nel ciclone della magistratura di Gela, un imprenditore locale Stefano Italiano, nei cui confronti è stato emesso un decreto di citazione a giudizio per il reato di truffa continuata. La Procura ha accertato che l'imprenditore avrebbe perpetrato ai danni di consumatori una truffa sui pagamenti delle polizze assicurative delle auto. Cinquanta gli episodi che gli inquirenti hanno ricostruito, grazie alla collaborazione delle vittime che numerose, accortesi della truffa in cui erano cascate, si sono rivolte alla magistratura. La trappola allestita da Italiano "con un metodo semplice e al tempo stesso efficace", dicono i pm, gli avrebbe consentito di intascare 38 mila euro. Dalle indagini è emerso che l imputato era titolare di un'agenzia di assicurazioni che avrebbe spostato la sede da via Tamigi a via Italia, nel quartiere Caposoprano a Gela e si presentava alla clientela come un agente plurimandatario, con tanto di biglietto da visita che portava la dicitura "Stefano Italiano' Assicurazioni - Finanziamenti. Il sistema era molto semplice. Ai clienti prospettava la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative auto a prezzi estremamente vantaggiosi in quanto stipulate on-line. Assicurava a chiunque entrasse nel suo ufficio per avviare una pratica, che la relativa documentazione sarebbe stata rapidamente recapitata a casa. In realtà nessun contratto veniva stipulato. La Procura ha verificato inoltre che in numerose occasioni sono state rilasciate a Italiano quietanze di pagamento, a fronte del versamento degli importi che i malcapitati versavano credendo di corrispondere il prezzo dell assicurazione. E gli uffici sono stati chiusi in tempi molto brevi.

da lastampa.it.it 25 ottobre 2013 FALSO INCIDENTE PER TRUFFARE L ASSICURAZIONE Un finto tamponamento fra 4 auto sarebbe al centro di una truffa ai danni dell agenzia di Novi Ligure della Maa Assicurazioni. Ieri, al tribunale di Alessandria, è partito il processo contro 4 persone, accusate in concorso di fraudolento danneggiamento di beni assicurati. Sono: Sergio Giampietro, 44 anni di Asti; Massimo Santagata, 45, di Genova; Paolo Alessandro Danielli, di Montabone (Asti); e Noemi Marchisio, 31 di Mango (Cuneo). Avrebbero orchestrato la truffa ai danni della compagnia assicurativa (parte civile nel processo) organizzando un incidente con una Fiat Bravo, un Audi, una Renault Scenic e una Golf, compilando un modulo di constatazione amichevole inoltrato poi all agenzia novese, dove era assicurato uno degli imputati.dalle indagini è però emerso che la Fiat al momento dell incidente era ad Arquata Scrivia in officina. La difesa: «L incidente c è stato, nessuna simulazione». Prossima udienza sarà l 11 marzo.