Non si sa molto dei primi anni di vita di Giuseppe Verdi poiché non ci sono tes6monianze al riguardo, possiamo però dire che la famiglia in cui è nato era modesta, ma non povera. Papà Carlo lavorava nella sua osteria oltre a possedere terreni e inoltre sapeva leggere e scrivere (il che non è poco nell Italia del XIX secolo). La mamma lavorava nell osteria di famiglia. Curiosità Il nonno di Verdi si trasferì a Le Roncole nel 1791, per ges6re l osteria che verrà poi ereditata dal padre di Giuseppe, Carlo Verdi. Giuseppe ebbe anche una sorella la quale però risulta spesso ignorata nelle biografie del Maestro.
L incontro con la musica Papà Carlo si accorge che Giuseppe potrebbe avere un avvenire con la musica, decide così di comprargli una spinepa (piccolo strumento a tas6era) con mol6 sacrifici. Quando lo vede Giuseppe è fuori di sé dalla gioia: bape sui tas6 per ore e ore, trascorre intere giornate a trovare e combinare suoni diversi. In poco tempo diventa molto abile come esecutore tanto che il parroco del paese, Don Pietro, gli offre di diventare organista durante le celebrazioni. SpinePa: strumento a tas6era
Gli anni della formazione A dieci anni Carlo manda il figlio a Busseto a studiare al ginnasio. Spesso torna a casa a piedi (circa 7 chilometri) per poter suonare nella chiesa del paese. Ques6 anni sono molto importan6 per il giovane Verdi: a Busseto è infaz seguito da due insegnan6, Don Pietro SaleZ (gesuita e la6nista) e Ferdinando Provesi (organista e direpore della scuola di musica comunale). L istruzione ricevuta da SaleZ e Provesi inciderà mol6ssimo nella formazione di Giuseppe. Negli anni successivi Giuseppe si trasferisce a Milano tentando invano di essere ammesso al Conservatorio. Finì col proseguire gli studi di composizione con il Maestro Lavigna. In ques6 anni Verdi inizia a frequentare il mondo musicale milanese, ascolta le opere di Rossini, DonizeZ e Bellini.
Il matrimonio con Margherita Termina6 gli studi Verdi torna a casa, ha 23 anni. Per prima cosa cerca un lavoro sicuro: dopo diversi tenta6vi anda6 a vuoto ozene il posto di Maestro di musica comunale a Busseto. Tra i suoi compi6 figurano le lezioni di musica agli allievi, scrivere marce e sinfonie per la banda. Nel Maggio del 1836 sposa Margherita Barezzi, figlia di un mecenate che lo aveva aiutato economicamente negli anni degli studi a Milano. La giovane coppia decide di trasferirsi a Milano, Verdi spera d avere successo come compositore. Margherita Barezzi Dal matrimonio la coppia avrà due figli, ma entrambi i bambini moriranno e la stessa Margherita morirà a 26 anni.
Il buio e la luce Seguono mesi di amarezza, profondo sconforto e povertà: la morte della moglie, dei figli e gli insuccessi a Milano provano il morale di Verdi. Cerca conforto nelle lepure e lo trova dedicandosi alla lepura della Bibbia. Il caso vuole che l impresario Merelli s6a cercando un compositore per mepere in musica un vicenda biblica: la storia degli Ebrei e Babilonesi. Nasce il primo grande successo: il Nabucco. Immagine trapa dal Nabucco
I successi Grazie ai successi openu6 Verdi tornerà a Milano dove vivrà in Monte Napoleone con grandi progez. In Verdi, e soprapupo nelle sue opere, si è voluto vedere un patriota. Ciò è vero solo parzialmente. Nella sua corrispondenza epistolare con F. M. Piave, che trovi nella prossima slide, Verdi esprime la sua gioia per le cinque giornate di Milano. I valori risorgimentali
Milano, venerdì 21 Aprile 1848 Caro Amico, Figura1 s io voleva restare a Parigi sentendo una rivoluzione a Milano. Sono di là par1to immediatamente sen1ta la no1zia, ma io non ho potuto vedere che queste barricate. Onore a ques1 prodi! Onore a tuda l Italia che in questo momento è veramente grande! L ora è suonata, siine pur persuaso, della sua liberazione. È il popolo che la vuole: e quando il popolo non avvi potere assoluto che le possa resistere. Potranno fare, potranno brigare finché vorranno quelli che vogliono essere a viva forza necessari, ma non riusciranno a defraudare i dirim dei popoli. Sì sì ancora poche anni forse, forse pochi mesi e l Italia sarà libera. Una, repubblica. Cosa dovrebbe essere? Tu mi parli di musica!!! Cosa 1 salta in capo?... Tu credi che io voglia occuparmi di note, di suoni?... Non c è né ci deve essere che musica grata alle orecchie degli Italiani del 1848: la musica del cannone! Io non scriverei una nota per tudo l oro del mondo: ne avrei un rimorso immenso consumare della carta da musica, che è sì buona da far cartucce. Bravo Piave, bravi tum veneziani, bandite ogni idea municipale, doniamoci tum una mana fraterna e l Italia diventerà ancora la prima nazione del mondo! [ ] Io pure se avessi potuto arruolarmi non vorrei essere che soldato. [ ] Io sono ebbro di gioia! Immagina non vi sono più i tedeschi!!! Tu sai che razza di simpa1a io aveva per loro! [ ] Scrivimi sempre.
Il lungo silenzio e la fine Dopo Aida seguono dieci anni di silenzio. Nel 1883 a Venezia muore Richard Wagner, collega e antagonista di Verdi. Molte persone vicine a Verdi muoiono: Manzoni, Rossini, Barezzi. Il Maestro si sente solo e vecchio. Il 14 Novembre 1897 muore la seconda moglie, Giuseppina Strepponi. Verdi vivrà nella solitudine per quapro anni. Morirà il 27 Gennaio 1901 nell Hotel Milan a Milano. I funerali si svolgeranno in maniera semplice per espressa volontà del Maestro il quale lasciò scripo: Ordino che i miei funerali siano modes1ssimi: due pre1, due ceri, una croce.