RISCHIO DOVUTO A RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO

Documenti analoghi
All interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di rumore comuni nella vita quotidiana:

A4.2d. Il rischio rumore. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

A6.4. Il rischio rumore. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RUMORE

RISCHI FISICI: RUMORE

RUMORE. La frequenza si misura Hertz. Le frequenze sociali si collocano tra 500 e 2000 Hertz

Rumore CHE COS È. materiale, la quale determina una sensazione uditiva

CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SCHEDA 7 - RISCHIO RUMORE

Esposizione professionale (industria, artigianato)

Inquinamento acustico

IL RUMORE E LE VIBRAZIONI

RISCHIO RUMORE RUMORE

IL RUMORE. CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE Decreto Legislativo 81/08

Sommario. Contenuti del CD-Rom... Autori... Presentazione...

Esposizione al Rumore. Normativa e documenti di riferimento. Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro:

VALUTAZIONE DEI RISCHI

conosci il tuo udito?

Rischio da Rumore. Come si misura La potenza sonora si misura in decibel (db) ed è espressa mediante questa formula: 20 log (p/p0)

Materiale didattico validato da: Il Rumore. Rev. 2 ott Rumore slide 1 di 21

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Ricezione del suono 21/3/2006

RISCHIO RUMORE- DLgs 195/2006

suoni udibili Frequenze fra 20 Hz e Hz

Dispositivi di Protezione Individuale

Rischi e Patologia da RUMORE

Rumore: è un suono percepito come sensazione sgradevole. Effetti: dipendono principalmente dall intensità del rumore e dalla durata dell esposizione.

I RISCHI DERIVANTI DALL ESPOSIZIONE A RUMORE E A VIBRAZIONI

GLI ARGOMENTI. Il Rumore La Legislazione La Valutazione del Rischio Rumore I DPI La Sorveglianza Sanitaria

IL RISCHIO RUMORE IN GENERALE E NEL LAVORO DELL INSEGNANTE

Rischio Rumore. Formazione Sicurezza e Salute in Ambiente di Lavoro D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

RISCHIO RUMORE- DLgs 81/2008

Il rumore negli ambienti di lavoro. Meccanizzazione e sicurezza dei cantieri Prof. Ing. Francesco Santoro Università degli Studi Aldo Moro Bari

Esempi di valutazione dei rischi rumore e vibrazioni

CUFFIA ANTIRUMORE Pag. 1 di 5

Per le singole postazioni di lavoro indicare se si tratta di postazioni fisse / mobili o di altra tipologia)

RUMORE Suono non desiderato e disturbante Somma

NOTA INFORMATIVA ISTRUZIONI D USO E DATI TECNICI OTOPROTETTORI SU MISURA MODELLO: AURI SILENT

Rumore. Definizione: perturbazione vibratoria in un mezzo elastico (aria) che produce una sensazione uditiva

LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DAL RUMORE

PRESSIONE SONORA. p 2 p

Programma generale. Anatomia dell apparato audio-fonatorio. - Produzione del suono: laringe

suono: sensazione soggettiva dovuta all attivazione del sistema uditivo in risposta alla vibrazione di un mezzo elastico

Elementi di acustica architettonica. Prof. Ing. Cesare Boffa

Sicurezza nel Laboratorio: Rumore

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ACUSTICA. Lezione n 1: Fenomeno sonoro. Ing. Oreste Boccia 1

Rumore nei luoghi di lavoro. D.L. 10/04/2006 Recepimento di normativa europea

RISCHIO RUMORE D.Lgs. 10 Aprile 2006 n. 195

IL RUMORE PUO ESSERE QUALCOSA DI GRADEVOLE O QUALCOSA DI FASTIDIOSO

ELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA 04

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: ASPETTI DI RISCHIO SPECIFICI

I RISCHI FISICI Rumori Vibrazioni

Anteprima UNI 9432: 2008 Esposizione al rumore nell ambiente di lavoro

Il suono è dovuto alla vibrazione di un corpo elastico Le vibrazioni sono rapidi movimenti di oscillazione del corpo intorno ad una posizione di

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA

Il rischio rumore in ambiente di lavoro

Le onde. Definizione e classificazione

STEFANO CAVALLUCCI SILIANO STANGANINI. della SICUREZZA per il RISCHIO RUMORE

SAFETY CONTACT SRL. Consulenza e servizi. Antinfortunistica Antincendio

Dispositivi di Protezione Individuale

MOTO CIRCOLARE SUL PIANO CARTESIANO lëvizia rrethore mbi planin kartezian. A (ampiezza dell onda) (amplituda e valës) A(t) = A sen(ω t)

ELEMENTI DI ACUSTICA 04

Il rumore e le vibrazioni

RECETTORE E VIE ACUSTICHE. Appunti per lo studio

IL SUONO E LE GRANDEZZE FISICHE

CONSIDERAZIONI SULLA SORVEGLIANZA

Rumore. Il fenomeno sonoro L'apparato uditivo La misura del rumore Effetti del rumore sulla salute (accenni) X - 1

Fondamenti di Acustica

Protettori dell'udito - Cuffie Questa scheda è aggiornata alla EN 352-1:2002

ONDE ELASTICHE. Un onda elastica è una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico senza movimento netto di materia.

CIDIMM s.r.l. Via C.B. Cavour 7/P.za Diaz Monza (MB)

LA NATURA DEL SUONO. Cos è. il suono? Il suono è una perturbazione in un mezzo elastico che si propaga con velocità definita

CUFFIA ANTIRUMORE NORME TECNICHE UNI EN 352 /1 UNI EN 458. RIF. LEGISLATIVI art. 2 D.Lgs. 195/06 - Titolo V-bis del D.Lgs. 626/94

Gli organi di senso: L ORECCHIO

Il ruolo del medico competente nella valutazione e gestione del rischio rumore

Il Rischio Acustico. Prof. Giovanni Zambon Responsabile Laboratorio di Acustica Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio - DISAT

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE

FORMAZIONE DEI RESPONSABILI E DEGLI ADDETTI DEL S.P.P. IL RUMORE

La valutazione del rischio. esperienze lavorative ed eventuali proposte di soluzione. Dott.ssa Giuseppina Bomba Rumore e vibrazioni 1

Fondamenti di Acustica

L ORECCHIO ESTERNO. costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno, un sottile tubo che termina in una membrana detta timpano.

DISCIPLINA: Esercitazioni fonometriche (3 di 4) - Le norme tecniche di riferimento per la misurazione del rumore negli ambienti di lavoro -

VALUTAZIONE DEI RISCHI E USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

INSERTI AURICOLARI MONOUSO Pag. 1 di 5

Tutta la strumentazione per il tuo laboratorio

SUONO LUNGHEZZA D ONDA PERIODO TOMMASO ROSATI ELECTRONIC MUSIC

A6.5 VIBRAZIONI. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

Ing. Nicola Mongelli 1

DVR VALUTAZIONE ESPOSIZIONE RUMORE. Azienda: Azienda SPA. Indirizzo: via sede legale, 9. Città: Milano

Lezioni di acustica Il Fenomeno Sonoro

DECRETO LEGISLATIVO 195/2006 ASPETTI INNOVATIVI

Anatomia e fisiologia dell orecchio

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA RUMORE E NEL RAPPORTO CON I SOGGETTI DELLA PREVENZIONE AZIENDALE

RUMORE e IPOACUSIA DA RUMORE

Prof. Ing. Francesco Canestrari

Transcript:

RISCHIO DOVUTO A RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO

COS È IL SUONO? Il suono è caratterizzato dalla propagazione in un mezzo elastico (gas, liquido, solido: aria, acqua, acciaio o altro) di onde di compressione (perturbazione della pressione) in grado di sollecitare l udito.

COS È IL SUONO? Il suono è una perturbazione della pressione atmosferica a carattere oscillatorio. Tali perturbazioni possono essere generate da vibrazioni meccaniche e/o turbolenze aerodinamiche. Non è presente spostamento di materia.

PER SAPERNE DI PIÙ La velocità del suono dipende dal propaga. mezzo in cui si Ad esempio:! Nell aria a 20 C il suono viaggia a 343 m/s (1235 Km/h) circa.! Nell acciaio il suono viaggia a 5200 m/s (18720 Km/h) circa.! Nel vuoto non si ha propagazione. di suono.

DEFINIZIONE DI RUMORE Per rumore si intende un suono sgradevole, indesiderato ovvero dannoso.

DECIBEL Le misure del rumore vengono espresse in Decibel abbreviato db. Si tratta di una grandezza adimensionale in scala logaritmica, ovvero non lineare. La sensibilità umana dell udito al suono è in db (fisico/filosofo tedesco T.G. Fechner 1801-1887). Il Decibel (db) è in scala logaritmica, non ha andamento lineare. Per esempio la misura della pressione sonora di due attrezzi a pari rumore (102 db): 102 + 102 = 105 db.

CARATTERISTICHE DEL RUMORE Intensità sonora: volume del rumore (Decibel db) Per esempio: Normale conversazione 60-70 db

CARATTERISTICHE DEL RUMORE Frequenza (oscillazione): tra 20 Hz e 20.000 Hz Quando si hanno oscillazioni regolari si parla di suono; quando si hanno invece oscillazioni irregolari si parla di rumore

CARATTERISTICHE DEL RUMORE Rumore impulsivo / Rumore continuo Esempi Martellatura, Colpo di fucile : RUMORE IMPULSIVO Betoniera, Troncatrice : RUMORE CONTINUO

RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO In ambiente di lavoro vengono utilizzate macchine ed attrezzatura che emettono rumore anche di elevata pressione sonora (volume, intensità).

APPARATO UDITIVO

APPARATO UDITIVO Due apparati sensoriali " Apparato acustico (senso dell udito) " Apparato vestibolare (senso dell equilibrio)

PER SAPERNE DI PIÙ! Distruzione del labirinto osseo causa disturbi dell equilibrio vomito vertigini ma NON SORDITÀ.! Distruzione della coclea causa sordità ma NON DISTURBI dell EQUILIBRIO.

APPARATO ACUSTICO L apparato acustico percepisce i suoni ed è caratterizzato dalla percezione uditiva.

PER SAPERNE DI PIÙ (Fletcher e Munson)

EFFETTI SULLA SALUTE Rumore molto intenso a carattere impulsivo (es. esplosione) può provocare dolore fino a anche a lacerazione del timpano. In casi estremi anche la morte.

PER SAPERNE DI PIÙ La recente tecnologia militare ha prodotto armi che utilizzano onde sonore. LRAD (Long Range Acoustic Device).

EFFETTI SULLA SALUTE Esposizione a rumore elevato per tempi prolungati può comportare la riduzione dell udito

LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Ridotta capacità uditiva temporanea dopo esposizione a rumore, sensazione di orecchie ovattate

LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Apparente stato di benessere " Difficoltà alla percezione dei toni acuti

LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Difficoltà a percepire la conversazione

IPOACUSIA DA RUMORE Quando l esposizione a rumore elevato non consente un recupero adeguato le conseguenze diventano sempre più gravi fino all ipoacusia da rumore. Il danno da perdita di udito ha carattere irreversibile!!!

FATTORI CHE CONDIZIONANO L IPOACUSIA DA RUMORE " Età: presbiacusia " Salute: otiti, otosclerosi, traumi, etc " Farmaci assunti " Esposizione a sostanze ototossiche

INFORTUNI L esposizione al rumore può far ridurre l attenzione e la concentrazione oltre alla capacità di percepire i segnali acustici contribuendo all aumento della probabilità di infortuni.

SOSTANZE OTOTOSSICHE Effetto combinato (sinergico) tra rumore elevato e sostanze ototossiche. Il riflesso timpanico (muscoletti stapedio e tensore del timpano), in grado di ridurre fino a 40 db la pressione acustica, viene in parte o totalmente inibito da particolari sostanze.

CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Farmaci (alcuni tra i seguenti: antibiotici, diuretici, analgesici, antipiretici, agenti neoplastici)

CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Solventi (toluene, etilbenzene, stirene, tricloroetilene e altri) " Gas asfissianti (monossido di carbonio, acido cianidrico e suoi sali) " Nitrili (acrilonitrile e altri) " Metalli compositi (mercurio, stagno)

CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Fumo " Alcol

SOSTANZE OTOTOSSICHE Ad oggi la ricerca non ha portato a conclusioni esaurienti.

La Legislazione " Decreto Legislativo n. 277/1991 " Decreto Legislativo n.195/2006 Titolo V-bis del D. Lgs. 626/94 e s.m.i. " Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Titolo VIII, Capo II

NORME TECNICHE E LINEE GUIDA " UNI EN ISO 9612 del 2011 " UNI 9432 del 2011 " Linee guida ISPESL, INAIL, REGIONI, etc

VALUTAZIONE DEL RISCHIO Misurazioni in campo al fine di verificare il reale rumore cui sono esposti i lavoratori. Fonometro: misura le variazioni di pressione in db.

Misura del Rumore P peak L Aeq

VALUTAZIONE DEL RISCHIO Valutazione del valore medio giornaliero/ settimanale di esposizione (LEX).

LIMITI DI LEGGE " Valori inferiori di azione " Valori superiore di azione " Valori limite

Valori inferiori di azione " 80 db(a) LEX;135 db(c) ppeak Obblighi:! Fornitura otoprotettori! Visita medica a richiesta del lavoratore se il medico competente esprime parere favorevole

Valori superiori di azione " 85 db(a) LEX;137 db(c) ppeak Obblighi:! Obbligo di utilizzare gli otoprotettori! Visita medica uditiva obbligatoria

Valori limite " 87dB(A) LEX;140 db(c) ppeak Valori da non superare considerando anche l uso degli otoprotettori

OTOPROTETTORI Dispostivi di protezione individuale per l udito " Cuffie " Inserti espandibili " Inserti preformati

Cuffie auricolari

Utilizzo cuffie auricolari! Fare scorrere le coppe auricolari fino al punto più basso dell archetto di sostegno.! Assicurarsi che non ci siano ostacoli (es.: capelli) tra i cuscinetti auricolari e i padiglioni delle orecchie.

Utilizzo cuffie auricolari! Verificare al momento di indossarle che i cuscinetti aderiscano bene alle orecchie.! Mai modificare o manomettere il alcun modo il protettore acustico perché ciò può mettere a rischio l udito.! Riporre sempre la cuffia con cura e in appositi contenitori dopo l uso.! Sostituire la cuffia quando è troppo usurata.

Inserti auricolari Inserti Inserti con archetto

Inserti preformati

Utilizzo inserti auricolari! Si indossano sollevando verso l alto il padiglione auricolare in maniera da raddrizzare il meato acustico e favorire l introduzione dell otoprotettore che viene spinto con una leggera manovra di avvitamento.

Utilizzo inserti auricolari! Devono essere maneggiati con le mani pulite, onde evitare possibili infiammazioni o infezioni.! Quelli riutilizzabili devono essere tenuti sempre puliti e devono quindi essere frequentemente lavati con acqua e sapone neutro.! L uso combinato delle protezioni auricolari con gli altri d.p.i. (dispostivi di protezione individuale) deve essere corretto.

Attenuazione sonora È la differenza, espressa in decibel, tra l intensità del rumore presente nell ambiente (in aria) e quello effettivamente trasmesso all orecchio

IMPORTANTE Per essere pienamente efficace, l otoprotettore deve essere utilizzato con continuità per tutta la durata dell esposizione al rumore elevato.

Ad esempio Livello pressione sonora 100 db(a) Attenuazione otoprotettore 35 db(a) Utilizzo al 100 % del tempo di esposizione: 65 db(a) Attenuazione di 35 db Utilizzo al 95 % del tempo di esposizione: 87 db(a) Attenuazione di 13 db Utilizzo al 90 % del tempo di esposizione: 90 db(a) Attenuazione di 10 db