CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI Seduta del 28 gennaio 2015 processo verbale n. 3/2015 Il giorno 28 gennaio 2015, alle ore 11,00, è convocata a norma dell art. 31, primo comma, del Regolamento generale, presso la sede del Consiglio regionale, la III Commissione consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno. Presiede la seduta il Presidente Fabio RIZZI. Assistono alla seduta il dirigente dell Ufficio Assistenza alle Commissioni - area Servizi alla persona Pina FIERAMOSCA, la responsabile di posizione organizzativa Germana RENCRICCA e il funzionario verbalizzante Andrea PIETRO PAOLO. Alle ore 11,10 il Presidente RIZZI apre la seduta. Argomento n. 1 dell o.d.g. Comunicazioni del Presidente Il Presidente RIZZI informa che sono pervenute alla Commissione alcune comunicazioni, il cui elenco è stato trasmesso. Comunica poi che il Presidente del Consiglio, con nota dell 8 gennaio 2015, ha trasmesso la DGR n. 2969 del 19/12/2014, concernente lo stato di attuazione degli adempimenti conseguenti agli atti di indirizzo politico approvati dal Consiglio regionale nel corso del secondo e terzo trimestre 2014, e ricorda ai Commissari che nelle prossime sedute potranno segnalare eventuali esigenze di ulteriori approfondimenti in ordine all attuazione di specifici atti di indirizzo di competenza della Commissione. Argomento n. 2 dell o.d.g. Approvazione del processo verbale n. 1 del 14 gennaio 2015 Ai sensi dell art. 61, comma 3, del regolamento generale si intende approvato il processo verbale di cui sopra. Argomento n. 3 dell o.d.g. PDL N. 50 Norme in materia di protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione e di promozione dei metodi alternativi

Il Presidente RIZZI chiede ai Consiglieri proponenti se intendono illustrare brevemente gli emendamenti proposti al PDL 50. Il Consigliere MACCHI rileva che gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle tendono a specificare alcuni aspetti già presenti nella legislazione nazionale. Al riguardo, evidenzia che l emendamento n. 3 introduce un riferimento specifico all art. 4 della L. n. 413/1993 che obbliga le Università a fornire metodologie didattiche senza l uso di animali, e che gli altri emendamenti proposti intedono promuovere la formazione degli studenti universitari sui metodi alternativi alla sperimentazione animale, in modo da favorire l effettiva diffusione dei metodi in questione. Procede poi alla descrizione dei singoli emendamenti proposti. Il Consigliere AMBROSOLI procede all illustrazione degli emendamenti presentati dal Patto Civico e dal Partito Democratico. In particolare, rileva che con l emendamento n. 1 si intende precisare che i metodi alternativi alla sperimentazione animale dovranno assicurare il raggiungimento del medesimo risultato scientifico, mentre, con l emendamento n. 2, si prevede che la Giunta regionale, per la valutazione dei risultati raggiunti dalla legge, presenti al Consiglio una relazione che evidenzi in quale misura i metodi utilizzati siano effettivamente alternativi alla sperimentazione animale. Il Consigliere FANETTI sottolinea che l Istituto sperimentale zooprofilattico della Lombardia e dell Emilia Romagna, individuato nel progetto di legge quale centro di riferimento per la vigilanza e il coordinamento dei metodi alternativi, è una struttura di grande valenza scientifica che assicurerà un supporto imparziale alla promozione di metodi alternativi alla sperimentazione animale. Il Presidente RIZZI, accertata la sussistenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri ALTITONANTE (4), AMBROSOLI (5), BARONI (3), BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARRA (4), CARUGO (3), CAVALLI (3), GAFFURI (3), FANETTI (4), MACCHI (5), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5), VALMAGGI (3) e VIOLI (4), pari a voti 70, pone in votazione l emendamento n. 3, che prevede la seguente riformulazione dell art. 1: La Regione, in coerenza con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n.26 ( attuazione della direttiva 2010/63/UE in particolare art. 37), in coerenza con l art. 4. comma 3 della legge nazionale n. 413 del 12 ottobre 1993 che obbliga le università a fornire metodologie didattiche senza uso di animali (richiamato dalla circolare M.I.U.R 3 settembre 2012), promuove metodi alternativi finalizzati a fini sperimentali, scientifici e didattici e favorisce il confronto su basi scientifiche tra i diversi orientamenti in tema di sperimentazione sugli animali. Votano a favore i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). Votano contro i Consiglieri: ALTITONANTE (4), AMBROSOLI (5), BARONI (3), BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARRA (4), CARUGO (3), CAVALLI (3), GAFFURI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5) e VALMAGGI (3). La Commissione respinge l emendamento n. 3 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 1, con il quale si propone di aggiungere, all art 2 comma 1 lett. a), dopo le parole a fini scientifici, la seguente frase: quando producono lo stesso risultato sperimentale e informazione scientifica. 2

Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), AMBROSOLI (5), BARONI (3), BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARRA (4), CARUGO (3), CAVALLI (3), GAFFURI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5) e VALMAGGI (3). Si astengono i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). La Commissione approva l emendamento n. 1 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 6, proposto dal relatore Carugo, con il quale si prevede di sostituire, al comma 1 dell articolo 3, le parole della Lombardia con le seguenti: con sede operativa autorizzata ai sensi del d. lgs. 26/2014 in Lombardia. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), MACCHI (5), VALMAGGI (3) e VIOLI (4). La Commissione approva l emendamento n. 6 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 4, con il quale si prevede, al l comma dell art. 3,dopo le parole dell istituto zoo profilattico sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna, di sostituire la continuazione del punto 1, con la frase in attuazione del comma 2 dell art. 37 del d. lgs. 26/2014. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MACCHI (5), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5) e VIOLI (4). e VALMAGGI (3). La Commissione approva l emendamento n. 4 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 4 bis con il quale si propone di aggiungere, al 3 comma, lett. b) dell art. 3, dopo la frase coinvolgendo le università, la frase in conformità all art. 4 comma 3 della legge 12 ottobre 1993 n. 413, e Votano a favore i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). Votano contro i Consiglieri: ALTITONANTE (4), AMBROSOLI (5), BARONI (3), BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARRA (4), CARUGO (3), CAVALLI (3), GAFFURI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5) e VALMAGGI (3). La Commissione respinge l emendamento 4 bis a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 7, con il quale si prevede di 3

sostituire, al comma 2 dell articolo 3, le parole mediante un protocollo d indirizzo con le parole : di concerto. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), MACCHI (5), VALMAGGI (3) e VIOLI (4). La Commissione approva l emendamento n. 7 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 5 che prevede la seguente riformulazione dell art. 4. Reti di metodi alternativi 1) La Regione, con il coinvolgimento dell Istituto, delle università, degli enti di ricerca pubblici e privati della Lombardia, sviluppa linee di ricerca finalizzate alla validazione di nuovi sistemi alternativi e alla validazione di sistemi alternativi già impiegati all estero e promuove una Rete di ricerca regionale sui metodi alternativi la quale raccoglie e pubblica anche gli studi di metodi alternativi europei in atto, in Europa o altrove,; promuove e sostiene la formazione di studenti universitari, dottorandi, tesisti della Lombardia presso le università europee che si sono distinte (così come indicato dal parere del Comitato Nazionale di Bioetica 18 dicembre 2009) per la ricerca di metodi didattici che non prevedono attività o interventi di sperimentazione animale; 2)La Regione si attiva per la corretta attuazione dell art. 23, comma 2, del d.lgs. 26/2014. Votano a favore i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). e VALMAGGI (3). Votano contro i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), La Commissione respinge l emendamento n. 5 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 8, con il quale si prevede di sostituire, al comma 1 dell articolo 4, le parole della Lombardia con la seguente frase: con sede operativa autorizzata ai sensi del D. Lgs. 26/2014 in Lombardia. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3) e e VALMAGGI (3). Votano contro i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). La Commissione approva l emendamento n. 8 a maggioranza. 4

Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 9, con il quale si propone di aggiungere, al comma 2 dell articolo 4, dopo le parole la Regione, la parola anche. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3) e e VALMAGGI (3). Votano contro i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). La Commissione approva l emendamento n. 9 a maggioranza. Il Presidente RIZZI pone in votazione l emendamento n. 2, con il quale si propone di aggiungere, al comma 1 dell articolo 5, la seguente lettera c): in che misura i metodi siano effettivamente alternativi con test comparati. Votano a favore i Consiglieri: AMBROSOLI (5), BORGHETTI (4), CARRA (4), GAFFURI (3) e VALMAGGI (3). Si astengono i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). Votano contro i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3) e La Commissione respinge l emendamento n. 2 a maggioranza. Il Presidente RIZZI dà la parola ai Consiglieri per le dichiarazioni di voto sul provvedimento. Il Consigliere AMBROSOLI ritiene che il progetto di legge in discussione non risponda alle esigenze del mondo della ricerca scientifica e che in concreto non produrrà alcun risultato. Evidenzia poi che nel corso delle audizioni è stato appurato che oggi, a differenza di quanto sostenuto dalle associazioni contrarie alla sperimentazione animale, nella ricerca scientifica non viene utilizzata la tecnica della vivisezione. Auspica quindi che le norme previste nella legge non siano strumentalizzate da coloro i quali sostengono che ancora oggi si pratichi la vivisezione. Annuncia poi il voto di astensione del Patto Civico e del Partito Democratico sul provvedimento. Il Consigliere CARUGO ritiene che la legge rappresenti una sintesi equilibrata e ragionevole tra le esigenze della ricerca e la tutela degli animali utilizzati per la sperimentazione scientifica, promuovendo laddove possibile l utilizzo di metodi alternativi. Pertanto, preannuncia il voto favorevole del Nuovo Centrodestra al provvedimento. Il Consigliere MACCHI rileva che nelle università europee oggi si utilizzano tecniche realmente sostitutive alla sperimentazione animale ma che in Italia, invece, si continuano ad utilizzare metodologie vecchie che prevedono l utilizzo degli animali. Ritiene quindi che la legge in esame avrebbe dovuto promuovere con più coraggio lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione scientifica sugli animali, e, per tali motivazioni, preannuncia il voto di 5

6 astensione del Movimento 5 Stelle sul PDL 50. Il Consigliere FANETTI rileva che il progetto di legge in discussione promuove lo sviluppo di metodi altenativi senza, nel contempo, ostacolare la ricerca scentifica. Annuncia, quindi, il voto favorevole del gruppo Maroni Presidente. Il Consigliere ROLFI rileva che il progetto di legge promuove l utilizzo di metodi alternativi e lo sviluppo di una cultura più attenta al benessere degli animali utilizzati per la ricerca scientifica, attribuendo un ruolo fondamentale all Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell Emilia Romagna, la cui competenza è riconosciuta a livello internazionale. Per tali motivazioni, annuncia il voto favorevole del gruppo consiliare Lega Nord Lombardia al provvedimento. Il Presidente RIZZI, aggiunge che, il lavoro svolto dalla Commissione per l adeguamento del PDL 50 alle disposizioni d.lgs. 26/2014, ha consentito di rendere più efficace il testo di legge. In proposito, evidenzia che anche il d.lgs. 26/2014 individua l istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna, quale unico centro nazionale di coordinamento per lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale. Pone, quindi, in votazione il PDL n. 50, recante Norme in materia di protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione e di promozione dei metodi alternativi. Votano a favore i Consiglieri: ALTITONANTE (4), BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), MACCHI (5), VALMAGGI (3) e VIOLI (4). La Commissione approva il progetto di legge n. 50 a maggioranza. Il Presidente RIZZI ricorda che il PDL 50 sarà trasmesso alla I Commissione per l espressione del parere di competenza non appena la Giunta invierà la scheda tecnica prevista dalla legge di contabilità per i provvedimenti inseriti nella programmazione dei lavori consiliari. Argomento n. 4 dell o.d.g. Proposta di risoluzione concernente la promozione e il coordinamento dell utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie. Il Presidente RIZZI chiede al Consigliere Capelli di illustrare i contenuti e le finalità della proposta di risoluzione all ordine del giorno. Il Consigliere CAPELLI premette che con la l. r. 19/2014 la Regione ha introdotto alcune misure per la semplificazione delle procedure per l'utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie per fini umanitari, prevedendo nel contempo di estendere la platea dei possibili beneficiari di tali beni. Precisa però che la delibera di Giunta n. X/2637 del 14-11-2014, con la quale sono state fornite le necessarie indicazioni operative per l applicazione della legge, stabilisce l obbligatorietà della valutazione economica dei beni,

anche a fronte di beni già ammortizzati nei relativi bilanci. Tale obbligo, sebbene non rientri tra i criteri fissati dall art.19 della l.r. 19/2014, potrebbe ostacolare fortemente l intento di favorire la riallocazione a fini umanitari dei beni mobili in argomento, in quanto le amministrazione interessate dovrebbero indire gare pubbliche per la cessione dei beni con valore residuo. Per le motivazioni esposte la proposta di risoluzione impegna la Giunta regionale ad introdurre una modifica alla delibera citata nella quale si precisino i seguenti punti: a) l esperimento della gara di assegnazione con procedura di evidenza pubblica dei beni mobili dismessi, sia successiva al decorso di un congruo periodo di tempo, decorrente dalla pubblicazione di un avviso che dia notizia della volontà di dismissione del bene mobile; b) a seguito dell avvenuta regolare pubblicazione dell avviso, di cui al precedente punto a), sia data ampia pubblicità ad opera delle Aziende sanitarie locali o delle aziende ospedaliere, anche a mezzo degli organi di comunicazione di massa e della rete internet; c) sia verificato, in via prioritaria, che nessuna delle associazioni od organizzazioni, in possesso dei requisiti previsti, abbia inoltrato la formale richiesta di assegnazione gratuita dei beni in dismissione, entro il termine durante il quale è rimasto pubblicato il predetto avviso di dismissione; d) si procederà, pertanto, alla dismissione dei beni mobili delle aziende sanitarie, tramite le procedure di evidenza pubblica, solo nel caso in cui gli stessi beni non siano già stati assegnati a titolo gratuito alle associazioni od organizzazione che ne abbiano fatto richiesta, nel termine loro assegnato, decorrente dalla data di pubblicazione dell avviso di dismissione. Il Presidente RIZZI chiede ai Consiglieri se intendono chiedere chiarimenti in merito alla proposta di risoluzione illustrata. Il Consigliere VIOLI chiede con quali modalità sarà assicurata la conoscibilità degli avvisi di dismissione dei beni ai soggetti interessati. Inoltre, chiede che siano implementati i controlli sulla destinazione e sull effettivo utilizzo dei beni dismessi. Il Consigliere BORGHETTI esprime un giudizio positivo sulla proposta di risoluzione in discussione, poiché ritiene che il testo proposto favorisca la donazione a scopo umanitario dei beni dismessi, cosi come richiesto anche dal Partito Democratico. Chiede poi se possono essere oggetto di donazione solo i beni dismessi che siano stati completamente armonizzati nei bilancia aziendali. Propone poi di specificare, al punto b) del disposto della risoluzione, che sia data ampia pubblicità della disponibilità di beni in dismissione. Il Consigliere CARUGO dichiara di condividere pienamente i contenuti della risoluzione in esame. Il Consigliere FANETTI chiede quali forme di pubblicità potranno essere previste per gli avvisi relativi alla disponibilità di beni in dismissione. Il Consigliere BALDINI evidenzia che molte apparecchiature prima di essere dismesse rimangono inutilizzate per parecchio tempo, con conseguente perdita della funzionalità delle stesse. Ritiene quindi che, prima di procedere alla donazione dei beni, sia necessario controllarne la funzionalità. Il Consigliere ALTITONANTE chiede se sull argomento oggetto della risoluzione è stato 7

richiesto il parere degli Uffici di Giunta competenti. Propone poi, che, al punto a) del testo della risoluzione, anziché far riferimento al decorso di un congruo periodo di tempo, sia indicato espressamente il lasso di tempo minimo che deve intercorrere tra la pubblicazione dell avviso di dismissione dei beni e l eventuale esperimento della gara di assegnazione con procedura di evidenza pubblica. Il Consigliere CAPELLI rileva che, in base a quanto previsto dalla risoluzione, l avviso di dismissione dei beni sarà pubblicizzato con le modalità di pubblicazione tipiche degli avvisi pubblici (pubblicazione sul BURL, mezzi di stampa, siti internet istituzionali, ecc.). Precisa poi che la deliberazione n. X/2637 del 14-11-2014 prevede già controlli sulla funzionalità dei beni. Infine, ribadisce che la legge n. 19/2014 dispone espressamente che i beni mobili dismessi siano ceduti a titolo gratuito, laddove richiesti da enti con fini filantropici ed umanitari. Il Consigliere BALDINI ritiene che debba essere previsto un controllo rigoroso sull effettivo utilizzo dei beni. Il Presidente RIZZI sospende la seduta per cinque minuti, al fine di consentire la riformulazione del testo della risoluzione alla luce dei suggerimenti emersi in Commissione. Il Presidente RIZZI, alle ore 12,15, riapre la seduta e procede alla lettura della risoluzione, che a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate dalla Commissione, prevede di impegnare la Giunta regionale ad introdurre una modifica alla delibera n. X/2637 del 14-11-2014 nella quale si precisi che: a) l esperimento della gara di assegnazione con procedura di evidenza pubblica dei beni mobili dismessi, sia successiva al decorso di un periodo di tempo non inferiore a novanta giorni, decorrente dalla pubblicazione di un avviso che dia notizia della volontà di dismissione del bene mobile; b) a seguito dell avvenuta regolare pubblicazione dell avviso, di cui al precedente punto a), sia data ampia pubblicità ad opera delle Aziende sanitarie locali o delle aziende ospedaliere, anche a mezzo degli organi di comunicazione di massa e della rete internet della disponibilità dei beni in dismissione; c) sia verificato, in via prioritaria, che nessuna delle associazioni od organizzazioni, in possesso dei requisiti previsti, abbia inoltrato la formale richiesta di assegnazione gratuita dei beni in dismissione, entro il termine durante il quale è rimasto pubblicato il predetto avviso di dismissione; d) si procederà, pertanto, alla dismissione dei beni mobili delle aziende sanitarie, tramite le procedure di evidenza pubblica, solo nel caso in cui gli stessi beni non siano già stati assegnati a titolo gratuito alle associazioni od organizzazione che ne abbiano fatto richiesta, nel termine loro assegnato, decorrente dalla data di pubblicazione dell avviso di dismissione; e) sia attuato un rigoroso sistema di controllo preventivo sulla funzionalità dei beni dismessi e sulla loro successiva destinazione e relativo utilizzo. Il Presidente, non essendoci altri interventi, pone quindi in votazione la proposta di risoluzione, così come modificata nel corso dei lavori della Commissione. Votano a favore i Consiglieri: BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARRA (4), CARUGO (3), GAFFURI (3), GIRELLI (3), FANETTI (4), MAGONI (4), RIZZI (5), ROLFI (5), SAGGESE (3), SANTISI SAITA (5) e VALMAGGI (3). 8

9 Si astengono i Consiglieri: MACCHI (5) e VIOLI (4). La Commissione approva la risoluzione a maggioranza. Argomento n. 5 dell o.d.g. PDL N. 184 Diffusione delle "tecniche salva vita" e dei concetti di prevenzione primaria quali disostruzione pediatrica e rianimazione cardiopolmonare Argomento n. 5 dell o.d.g. PDL N. 224 Disostruzione pediatrica: pronti a intervenire! Il Presidente RIZZI comunica che è stato assegnato alla Commissione il PD Ln. 224, a prima firma del Consigliere Violi, avente ad oggetto disostruzione pediatrica: pronti ad intervenire, e dispone di procedere all esame abbinato con il PDL 184 in considerazione del fatto che entrambi i progetti di legge trattano il medesimo argomento. Il Consigliere ROLFI, relatore del PDL184, ritiene che sia opportuno attivare un gruppo di lavoro al fine di elaborare un testo base condiviso dei progetti di legge in esame. Il Presidente RIZZI, in accoglimento della proposta formulata dal Consigliere Rolfi, chiede ai rappresentatanti dei gruppi consiliari presenti in Commissione di comunicare tempestivamente alla segreteria i nominativi dei Consiglieri che parteciperanno al costituendo gruppo di lavoro. La seduta termina alle ore 12,25.

10 Hanno partecipato ai lavori della seduta: - i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente RIZZI Fabio LL-LN Padania (5) Vice Presidente CAPELLI Angelo Nuovo Centrodestra (3) Consigliere Segretario CARRA Marco Partito Democratico della Lombardia (4) Componenti: ALTITONANTE Fabio Forza Italia Il Popolo della Libertà (4) Berlusconi Presidente AMBROSOLI Umberto Con Ambrosoli Presidente Patto Civico (5) BALDINI Maria Teresa Gruppo Misto (1) BARONI Anna Lisa Forza Italia Il Popolo della Libertà (3) Berlusconi Presidente BORGHETTI Carlo Partito Democratico della Lombardia (4) CARUGO Stefano Nuovo Centrodestra (3) CAVALLI Alberto Forza Italia Il Popolo della Libertà (3) Berlusconi Presidente FANETTI Fabio Angelo Maroni Presidente (4) GAFFURI Luca Partito Democratico della Lombardia (3) GIRELLI Gian Antonio Partito Democratico della Lombardia (3) MACCHI Paola Movimento 5 Stelle (5) MAGONI Lara Maroni Presidente (4) ROLFI Fabio LL-LN Padania (5) SAGGESE Antonio Maroni Presidente (3) SANTISI SAITA Silvana LL-LN Padania (5) VALMAGGI Sara Partito Democratico della Lombardia (3) VIOLI Dario Movimento 5 Stelle (4) - il Consigliere Mario BARBONI (Partito Democratico della Lombardia). Risultano assenti i Consiglieri: COLUCCI Alessandro DE CORATO Riccardo FATUZZO Elisabetta Nuovo Centrodestra Fratelli d Italia Centrodestra Nazionale Partito Pensionati Pensionati Lombardia

11 IL PRESIDENTE (Fabio RIZZI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Marco CARRA) IL RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Germana RENCRICCA) IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE (Andrea PIETRO PAOLO) Allegato: ordine del giorno della seduta.

12 III COMMISSIONE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI MERCOLEDI 28 gennaio 2015 ore 11,00 Seduta di Commissione O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDÌ 28 GENNAIO 2015 TRATTAZIONE RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Approvazione del processo verbale n. 1 del 14 gennaio 2015 3 PDL N. 50 NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI AI FINI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE E DI PROMOZIONE DEI METODI ALTERNATIVI Atto di iniziativa consiliare Assegnazione: 26/06/2013 4 PROPOSTA DI RISOLUZIONE concernente la promozione e il coordinamento dell utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie 5 PDL N. 184 DIFFUSIONE DELLE "TECNICHE SALVA VITA" E DEI CONCETTI DI PREVENZIONE PRIMARIA QUALI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA E RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE Atto di iniziativa consiliare Assegnazione: 31/07/2014 6 PDL N. 224 DISOSTRUZIONE PEDIATRICA: PRONTI A INTERVENIRE! Atto di iniziativa consiliare Assegnazione: 21/01/2015 REFERENTE Stefano CARUGO REFERENTE Angelo CAPELLI REFERENTE Fabio ROLFI REFERENTE Nomina relatore