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I.N.A.I.L. Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia Avviso Pubblico sui criteri e le modalità per la realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo dell azione prevenzionale nell ambito regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro Anno 2016 Premessa Nell ambito delle strategie prevenzionali dell Istituto, delineate dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, le Linee di Indirizzo Operative per la Prevenzione 2016, predisposte dalla Direzione Centrale Prevenzione e consultabili sul sito www.sicurezzasullavoro.it, definiscono le priorità per lo sviluppo delle politiche di prevenzione, finalizzate a valorizzare le azioni di sistema e a consolidare la rete di rapporti sia a livello centrale che territoriale e si basano sulle seguenti due direttrici: Interazione con le Istituzioni Sinergia con le Parti sociali. Per quanto riguarda il versante delle interazioni con le Istituzioni, lo sviluppo delle politiche prevenzionali dell INAIL, per il ruolo attribuito dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., è indirizzato in termini di consolidamento e potenziamento nel sistema istituzionale, a livello territoriale, in particolare, con la partecipazione nelle attività dei Comitati Regionali di Coordinamento (ex art.7), quali punti di riferimento e di snodo delle iniziative e degli interventi per l attuazione di azioni di sistema. Nella più ampia prospettiva della tutela integrata perseguita dall Istituto, che ha trovato conferma nel sopra citato D.Lgs. 81/2008, al fine di garantire il coinvolgimento e la condivisione degli altri attori istituzionali e delle Parti sociali e di svolgere appieno il ruolo di sostegno alla bilateralità, è considerato prioritario lo sviluppo di specifici accordi sul territorio. Gli accordi saranno quindi finalizzati all individuazione dei possibili interventi di prevenzione ed alla realizzazione di servizi e prodotti, da attuare nei diversi settori di riferimento, partendo dall analisi per la comprensione del fenomeno infortunistico e tecnopatico dello specifico target di riferimento. Tra le aree di intervento ritenute di particolare rilevanza sono proposti temi che, per la loro ampiezza e complessità, necessitano di continuità di analisi e progettazione per la predisposizione di strumenti ad hoc. I temi specifici ritenuti prioritari, in armonia con il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) 2014-2018, approvato dal Ministero della Salute in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 13 novembre 2014, sono i seguenti: a. Infortuni su strada b. Agricoltura c. Edilizia d. Infortuni in ambiente sanitario e. Malattie professionali

Il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, approvato con DGR 1243/2015, nel confermare sostanzialmente le aree prioritarie individuate dal PNP, ha definito alcune aree di intervento ritenute di particolare rilevanza, prevedendo di: favorire il coordinamento dei diversi soggetti operanti nella prevenzione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro; realizzare interventi di promozione della salute negli ambienti di lavoro anche attraverso la condivisione dell informazione, e la formazione delle figure previste dal D.Lgs. 81/08 con particolare riguardo al comparto delle costruzioni; adottare un approccio in tutte le politiche che garantisca equità e contrasto alle diseguaglianze; realizzare interventi, anche trasversali, con particolare attenzione ai settori piu a rischio (edilizia, agricoltura) ed a i fattori di rischio emergenti (malattie muscolo scheletriche, stress lavoro correlato ed agenti cancerogeni). La Direzione Regionale, condivisi i temi specifici e le aree ritenute prioritarie dai Piani Nazionale e Regionale della Prevenzione, potrà comunque decidere di accogliere progetti, anche non rientranti nelle aree sopra individuate, la cui finalità prevenzionale possa essere accertata in relazione agli obiettivi specifici individuati dall intervento, con particolare riferimento a: - promozione della cultura della sicurezza in ambito scolastico; - sostegno all orientamento professionale verso la cultura e sicurezza sul lavoro in ambito universitario; - approfondimento del tema delle differenze di genere nell ambito delle singole progettualità; - prevenzione degli infortuni del comparto sanità e assistenza sociale; Il presente atto, quindi, predetermina e rende pubblici, ai sensi dell art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in relazione agli artt. 23, 26 e 27 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, i criteri e le modalità adottati dalla Direzione Regionale per la realizzazione di progetti prevenzionali in regime di compartecipazione con altri soggetti pubblici o privati titolati, al fine di garantire al riguardo trasparenza ed imparzialità. 1) Soggetti proponenti Possono proporre manifestazioni di interesse per la realizzazione di progetti prevenzionali anche a titolo oneroso, in regime di compartecipazione, da formalizzare mediante Accordi di collaborazione, soggetti del territorio regionale (non ricompresi tra i soggetti qualificati già individuati dall art. 10 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., per i quali non è necessaria la previa manifestazione di interesse ai sensi del presente Avviso pubblico), enti ed organismi pubblici e privati, quali gli Enti Locali, le Università, le Istituzioni scolastiche, gli Enti non profit, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni sindacali, titolati, sia singolarmente che in regime di associazione, a presentare le relative manifestazioni di interesse secondo le modalità indicate al successivo punto 7). Non potranno essere presentati progetti o stipulati Accordi con singole imprese. 2) Progetti Sono proponibili manifestazioni di interesse, intese a realizzare progetti che rispondono alle finalità istituzionali in tema di infortuni e malattie professionali, così come delineate in premessa, della Direzione Regionale, anche emergenti dal territorio in base ai rapporti instaurati dalle Sedi con interlocutori istituzionali, Parti Sociali e soggetti privati titolati.

Le proposte di progetto devono contenere: - Finalità, obiettivi e risultati attesi - Destinatari a cui ci si intende rivolgere; - Descrizione dell attività da svolgere; - Eventuali ulteriori partner; - Costi previsti, suddivisi per tipologia (risorse umane, strumentali, economiche); - Indicatori di risultato quantificabili e misurabili; - Modalità di comunicazione, divulgazione del progetto e dei risultati raggiunti. Non sono proponibili progetti rivolti a singole imprese, per evitare disparità di trattamento, conflitti di interesse e alterazione della concorrenza, salvo che il progetto proposto comporti una forte ricaduta, intesa come alto numero di destinatari raggiunti, direttamente o indirettamente, nel settore produttivo o sulla filiera produttiva di interesse, e assicuri comunque il più ampio coinvolgimento delle parti sociali. I progetti individuati in base al successivo art. 3) saranno formalizzati tramite appositi Accordi con la Direzione Regionale. Ogni Accordo deve prevedere la compartecipazione delle risorse di tutti i partner. L apporto può avere natura professionale e/o economica e/o strumentale. Pertanto nell Accordo dovrà essere evidenziata la natura associativa della convenzione, con l indicazione puntuale degli oneri economici, della suddivisione di compiti e delle responsabilità delle parti. 3) Individuazione dei progetti L Istituto provvede a innovare costantemente le strategie operative da attivare, evitando repliche di progetti che hanno ormai esaurito tutte le valenze esplicabili, indirizzandosi quindi sull individuazione di interventi sempre più aderenti alle specificità territoriali e/o alle realtà ad elevato impatto sociale. L approvazione delle proposte di progetto è effettuata dalla Direzione Regionale che procederà alla valutazione comparativa sulla base dei seguenti criteri: - Attinenza del progetto ai settori prioritari di intervento sopra descritti, individuati dal PNP e dal PRP; - Ampiezza del bacino dei potenziali destinatari; - Attuazione a livello regionale e/o territoriale di progetti prevenzionali individuati da Accordi quadro stipulati a livello nazionale; - Innovatività degli interventi proposti; - Coinvolgimento di altri partner; Le valutazioni di cui sopra saranno svolte da una Commissione appositamente costituita dal Direttore Regionale. 4) Criteri di spesa La Direzione Regionale, in conformità a quanto definito nelle Linee di Indirizzo Operative per la Prevenzione 2016, compartecipa - professionalmente o economicamente con altri soggetti, pubblici o privati, alla progettazione e realizzazione delle attività prevenzionali, nella misura tendenzialmente prossima al 50% degli oneri complessivamente considerati (relativi alle risorse economiche, professionali, strumentali). 5) Liquidazione, verifica dei risultati, spese ammissibili

Il soggetto che stipulerà l Accordo con la Direzione Regionale dovrà successivamente presentare una relazione dettagliata sugli stati progressivi di realizzazione dell iniziativa, corredata da idonea documentazione, nella quale siano evidenziati i risultati raggiunti in ordine agli obiettivi prefissati, un rendiconto analitico delle entrate e delle spese sostenute, la copia conforme della documentazione di spesa. Nel caso di attività progettuale gestita dalla Direzione Regionale, l attività istruttoria di verifica della documentazione è svolta dall Ufficio Attività Istituzionali. Nel caso di attività progettuale affidata ad una Sede territoriale, il Direttore di sede territoriale, pervenuta la documentazione e verificatane la completezza e la regolarità, trasmette all Ufficio Attività Istituzionali della Direzione Regionale la richiesta di liquidazione, attestando la regolare esecuzione del progetto, nonché il rispetto delle disposizioni normative e regolamentari. Le modalità di gestione delle spese ammissibili assumono particolare rilevanza sia in sede di progettazione degli interventi sia in sede di rendicontazione in corso d opera o a conclusione degli stessi. Fermo restando che è escluso qualsiasi rimborso a compensazione delle spese che possa comprendere un margine di profitto, si riportano di seguito principi e criteri generali connessi all ammissibilità e alla regolarità della spesa (per il dettaglio si fa esclusivo riferimento alle disposizioni contenute nella Circolare n 2 del 2 febbraio 2009 del Ministero del Lavoro che, al 4 cpv recita: Le disposizioni di cui alla presente Circolare possono essere recepite, attraverso opportuni atti, anche da altre Amministrazioni centrali e territoriali ). 5a - Costi ammissibili Un costo è ammissibile se riguarda un operazione approvata e finanziata con atto della Direzione Regionale. Di conseguenza il costo deve essere pertinente e imputabile, direttamente o indirettamente, al progetto. Nel caso di connessione non esclusiva e/o parziale, deve essere data dimostrazione della diretta connessione, anche se in quota-parte, attraverso determinati e predefiniti criteri di imputazione. Inoltre il costo deve essere reale, effettivamente sostenuto e contabilizzato ed essere giustificato da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente. 5b - Prova della spesa I pagamenti effettuati ai fornitori devono essere comprovati da fatture quietanzate o da altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente. 5c - Imputazione dei costi indiretti Possono essere imputati anche i costi indiretti di progetto. Si intendono indiretti quando non sono o non possono essere direttamente connessi all operazione, in quanto riconducibili alle attività generali dell organismo che attua l operazione. Non essendo possibile determinarne con precisione l ammontare attribuibile ad una specifica operazione, verranno imputati attraverso un metodo prestabilito, equo, corretto, proporzionale e documentabile, oppure su base forfettaria ad un tasso non superiore del 20% dei costi diretti. 5d - Risorse Umane Le spese per le risorse umane sono relative a prestazioni del personale direttamente assegnato al progetto.

Le spese per le risorse umane sono relative a risorse umane interne od esterne, che hanno ricevuto un incarico formale. La spesa per le risorse umane è calcolata: - in relazione al costo orario/giornate e alle ore/giornate di lavoro prestate; - in relazione al valore della prestazione. In entrambi i casi, a dimostrazione delle prestazioni svolte, deve essere utilizzato e debitamente attestato un opportuno sistema di rilevazione delle attività e/o delle ore che rappresenti l attività realizzata in relazione ad ogni singola risorsa umana. Per le attività formative tale sistema è costituito dal registro formativo e delle presenze. 5e - Acquisizione di beni Non sono ammissibili le spese sostenute per l acquisto di mobili, attrezzature, veicoli, infrastrutture, beni immobili e terreni. Nel caso di attività formative, la spesa per l acquisto di materiale didattico ad uso dei destinatari della formazione è ammissibile e imputabile al progetto. 5f - Prestazione di servizi o forniture a soggetti terzi In tal caso sono prospettabili due ipotesi distinte: - Erogazione a favore di Ente Pubblico (anche semplicemente organismo di diritto pubblico): tale ente nella scelta del fornitore è soggetto al Codice dei contratti (D.Lgs. n. 163/2006). - Erogazione a favore di privato: il soggetto privato è tenuto, qualora attivi percorsi di utilizzo delle risorse pubbliche che si configurino come appalti (es. appalti di servizi e/o forniture, indipendentemente dall importo) ad espletare procedure selettive che comunque garantiscano il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, pubblicità e quindi l attuazione, seppur in via mediata, di tutti i principi sanciti dallo stesso D. Lgs. 163/2006. 6) Risorse finanziarie L entità delle risorse messe a disposizione per il presente Avviso pubblico è pari complessivamente ad euro 52.000,00, comprensivo dell eventuale I.V.A. 7) Trasmissione delle manifestazioni di interesse Le manifestazioni di interesse andranno trasmesse via PEC alla Direzione Regionale all indirizzo friuli@postacert.inail.it entro e non oltre il 30 giugno 2016, corredate dalla scheda di progetto allegata al presente Avviso (allegato 1), nonché da tutta la documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione secondo i criteri esposti nel presente Avviso pubblico. Dell esito della valutazione verrà comunque fornita comunicazione a ciascun soggetto richiedente esclusivamente tramite PEC. 8) Tipologie di attività I progetti dovranno essere attivati secondo una delle seguenti tipologie di attività: Formazione in ambito scolastico (esclusa la formazione obbligatoria ex D.Lgs. 81/2008); Promozione e Informazione in materia di sicurezza sul lavoro e cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro; Assistenza e Consulenza alle imprese in tema di prevenzione degli infortuni e malattie professionali attraverso, ad esempio, il supporto alla elaborazione e/o alla implementazione di buone prassi, anche ai fini della raccolta secondo il modello

definito dalla Commissione Consultiva Permanente, o il supporto all adozione di linee-guida e norme tecniche. Sono esclusi progetti di mero adempimento normativo o di pura ricerca. 9) Tempistica dei progetti prevenzionali Ai fini della coerenza con la tempistica istituzionale delle previsioni economiche finanziarie ed anche al Sistema di gestione dei Piani per la Prevenzione, nella proposta progettuale dovranno essere indicati i tempi di realizzazione, assicurandone il rispetto, che potranno riguardare anche più annualità. In quest ultimo caso la prosecuzione delle attività sarà subordinata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi annuali prestabiliti. 10) Informazioni sul procedimento amministrativo e tutela della privacy Ogni comunicazione dell INAIL Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia, inerente le manifestazioni di interesse proposte da ciascun interessato, avverrà esclusivamente mediante l indirizzo di posta elettronica certificata PEC, da indicare obbligatoriamente al punto n. 2 della scheda di sintesi del progetto, allegata al presente avviso. L unità organizzativa cui è attribuito il procedimento di valutazione è: INAIL Direzione regionale Friuli Venezia Giulia Responsabile del procedimento: Responsabile dell Ufficio Attività Istituzionali I dati personali raccolti saranno trattati, nel rispetto della normativa vigente (D.Lgs. n 196/2003), anche con strumenti informatici ed utilizzati nell ambito del procedimento. Il Titolare del trattamento dei dati forniti è: INAIL. Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della stipula degli Accordi di collaborazione di cui al presente Avviso pubblico. L eventuale mancato conferimento comporta l irricevibilità della manifestazione di interesse di cui al precedente punto 7). I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuali e informatiche e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle norme vigenti. 11) Informazione e pubblicità Al presente Avviso Pubblico viene data la più ampia diffusione e pubblicità. L Avviso, completo dell allegato, è pubblicato nel portale istituzionale www.inail.it, nell area di attività Prevenzione e sicurezza, Agevolazioni e finanziamenti, Incentivi alle imprese, sezione Finanziamenti per la sicurezza, al seguente indirizzo: https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/agevolazioni-efinanziamenti/incentivi-alle-imprese/finanziamenti-per-la-sicurezza.html. Allegato 1: Manifestazione di interesse per lo sviluppo di azioni prevenzionali in ambito regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro Anno 2016. SCHEDA PROGETTO IL DIRETTORE REGIONALE (F.to Fabio Lo Faro)