At the Post Office (Pastiche in salsa Campanile) La scena si svolge in un Ufficio postale. Una lunga fila davanti all unico sportello aperto. - Prima signora: Credo che adesso tocchi a me. Seconda signora: Prego signora, lei è arrivata dopo. Prima signora: Guardi che non ho l abitudine di saltare la fila. Sono una persona civile, io. Seconda signora: E chi dice il contrario! però adesso tocca a me. Impiegata allo sportello: Allora, vi siete messe d accordo? C è gente in fila che aspetta. Prima signora (più rapida a raggiungere lo sportello): Devo ritirare una raccomandata spedita a mio marito da Viterbo, questo è l avviso. Sono la signora Panti. page 1 / 5
Seconda signora: Un momento, ioo sono la signora Panti e quella raccomandata da Viterbo è diretta a mioo marito. Impiegata allo sportello: Beh, allora, signore Panti, a chi devo dare questa raccomandata da Viterbo? Prima e seconda signora (all unisono): A me! Prima signora: Adesso però basta, ogni bel gioco dura poco! Io sono la signora Panti e questo (estrae dalla borsa una fotografia) è il mio legittimo consorte, il signor Panti. Seconda signora (emette un urlo e si porta le mani alla faccia): Cielo! Ma quello è mio marito! Signore in fila: E evidentemente un caso di bigamia! Io sono un avvocato e ho una certa pratica di situazioni del genere. Prima si crede di avere trovato l amore della vita, poi si incontra un altra donna, ma non si ha il coraggio di rompere il vecchio legame, anche per i figli. Si sa, l uomo è cacciatore. Comunque i bigami dimostrano se non altro un certo rispetto per la forma. Prima signora: Ma quale forma! Non posso credere che mio marito mi abbia ingannata fino a questo punto!. Seconda signora: Quando torno a casa lo sistemo io quel porco! Prima signora: Come si permette di chiamare porco mio marito! Seconda signora: Guardi che io a mio marito do del porco come e quando voglio, stai a vedere che devo farmi autorizzare da un estranea. Prima signora: E io non glielo permetto! Mio marito è una persona irreprensibile! Signore in fila: Certo, ha solo una moglie di troppo. Prima signora: Sì, ed è di certo questa donna (indica la Seconda signora). E lei l adultera. Seconda signora: Brutta strega! (si avventa contro la Prima signora, segue un tafferuglio). Entra una pattuglia di polizia chiamata dall impiegata allo sportello. Primo poliziotto: Fermi tutti, che sta succedendo? page 2 / 5
Impiegata allo sportello: Le due signore si accapigliano per un uomo. Secondo poliziotto: Vergogna, due signore così a modo che si contendono l amante. Prima signora: Come si permette, agente. Noi stiamo discutendo a causa di nostro marito. Primo agente: Ah, non avevo capito. Mostratemi i vostri permessi di soggiorno. Prima signora: Non comprendo di cosa stia parlando. Secondo agente: Si, insomma, se vostro marito è poligamo verrete di certo da un paese dove si pratica la religione mussulmana, quindi siete extracomunitarie. Seconda signora: Lei dà i numeri, mio nonno era cavaliere di Vittorio Veneto! Prima signora: E nella mia famiglia vantiamo monsignori e badesse di specchiata fede cattolica. Signore in fila: Ritengo mio dovere collaborare con le forze dell ordine chiarendo la questione da un punto di vista legale: il marito delle due signore non è mussulmano, è bigamo. Primo agente: Ma si tratta di una situazione illegale: siamo in presenza di un reato! Secondo agente: Signore, declinate le vostre generalità e l indirizzo, prego. Seconda signora: Rosa Bardelloni in Panti, Via delle Magnolie 2. Prima signora: Che vergogna, pensare che la mia famiglia non ha mai avuto a che fare con la polizia! Sono la signora Anna Ganci in Panti ed abito in Piazza dell Unità al numero 18. E una villetta, state attenti al cane in giardino, con gli estranei è aggressivo. Primo agente: Vado a prelevare il reo al suo domicilio, proverò a casa dell una e dell altra delle sue mogli. (esce per andare a prendere il marito) Seconda signora: Che porco, mi faceva vivere in un appartamentino e all altra aveva messo su la villa. Prima signora: Insomma, la smetta di insultare mio marito! page 3 / 5
Seconda signora: So io cosa mi ha fatto passare quel gran vigliacco! E le umiliazioni che ho dovuto sopportare: non avevamo i soldi per dare da mangiare ai nostri figli e lui manteneva il cane della signora! Prima signora: Guardi che io vengo da una famiglia benestante, non ho bisogno del denaro di mio marito. Seconda signora: Ah ecco perché l ha sposata, per i soldi. Perché quanto a bellezza Prima signora: Ha parlato Miss Mondo! Seconda signora: Megera. Prima signora: Mantenuta. (si accapigliano nuovamente) Entra il primo agente con due uomini, chiaramente gemelli. Primo agente: Calma signore mie! Tutto è chiarito, i mariti sono due, Renato e Roberto Panti. Renato Panti (rivolto alla Prima signora, sua moglie): Sono così dispiaciuto per questo contrattempo, Anna carissima. Non ti ho parlato di Roberto perché non siamo mai andati d accordo e, dopo la scomparsa dei nostri genitori, ho smesso di frequentarlo. Roberto Panti (rivolto al fratello): Sì, anch io ho cercato di dimenticarti; non sapevo neppure che tu abitassi in città, per me potevi essere morto. Prima signora: Ma la raccomandata Impiegata: In realtà le raccomandate erano due, non me ne ero accorta. (consegna ai gemelli le rispettive lettere). Renato Panti: Viene da un notaio di Viterbo. (apre la busta) Ci comunica il decesso del caro zio Taddeo Roberto Panti (legge la sua lettera): Sì, vedo che ti ha lasciato il palazzo in città, a me invece è toccato il podere, tre striminziti ettari di sassi. Non mi ha mai potuto vedere, quel vecchio rimbambito. Renato Panti: Zio Taddeo non era affatto rimbambito. Roberto Panti: Sì rimbambito ed anche carogna. Come te! page 4 / 5
Prima signora: Come si permette di insultare mio marito. Roberto Panti: Si, rimbambito, rimbambito. Prima signora: Lei è un cafone. Roberto Panti: Ma stai zitta, bertuccia. Renato Panti (avventandosi contro il fratello): Non rivolgerti così a mia moglie, è una signora, non una pezzente come la tua. Seconda signora: Pezzente sarà tua sorella, deficiente (schiaffeggia Renato Panti, ma è aggredita dalla Prima signora, accorsa in difesa del marito; anche Roberto Panti cerca di colpire il fratello.) Primo agente (al secondo agente): Presto, chiama i rinforzi! Vecchia signora in fondo alla fila: Ma allora questa fila scorre o no!!! page 5 / 5