TABELLA DELLE PRINCIPALI ERUZIONI STORICHE DI STROMBOLI 1558 danni a terreni coltivati 1619 emissione di pomici 27 Marzo 1638 caduta di cenere 5 Maggio 1688 caduta di cenere 1 Settembre 1693 Marzo 1744 Ottobre 1768 e vegetazione bruciata 1770 eruzione sottomarina e 1-2 Marzo 1778 5-7 Febbraio 1783 forti esplosioni 1788 caduta di cenere 22 Ottobre 1822 forti esplosioni, flussi piroclastici e danni a terreni coltivati 1830 1831 1833 1834 Settembre 1834 25 Luglio 1836 1839 1850 forti esplosioni, caduta di blocchi, danni a una casa 3-4 Ottobre 1855 fontane di lava e caduta di scorie 1857 nessuna attività per diversi mesi 26 Gennaio - 5 Febbraio 1865 Settembre 1865 1870 (colonna di cenere vista da Panarea) Giugno 1874 forti esplosioni 1 Settembre 1874 4-5 Febbraio 1879 forti esplosioni, emissione di cenere e pomici; tsunami. Il 5, con l esplosione più forte, il mare si coprì di pomici (Mercalli, 18881) 3-8 Giugno 1879 forti esplosioni, caduta di cenere, vegetazione bruciata, fontane di lava 15-18 Ottobre 1881 caduta di cenere e blocchi 30 Gennaio 1882 caduta di cenere e blocchi 13 Marzo 1882 25 Aprile 1882 17-30 Novembre 1882 forti esplosioni; dopo una scossa di terremoto si aprirono cinque nuove bocche eruttive 100 m sotto il cratere centrale, dove cessarono le esplosioni, per riprendere alla fine dell eruzione; caduta di blocchi e frane (Mercalli, 1884) 8-9 Febbraio 1883 due forti esplosioni. La seconda ricoprì il mare di cenere rossa per più miglia intorno all isola (Mercalli, 1884) 16 Marzo 1883 esplosione con emissione di pomici che ricoprirono il mare 22 Gennaio 1886 31 Gennaio 1887
31 Marzo 1887 forti esplosioni, emissione di pomici 18 Novembre 1887 emissione di pomici Ottobre 1888 - Giugno 1889 colate di lava intermittenti con moderata attività esplosiva (Mercalli, 1891) 23 Ottobre 1888 intense fontane di lava Giugno 1889-1890 attività quasi nulla con due soli episodi eruttivi Febbraio - Giugno 1891 nessuna attività 24 Giugno 1891 ore 12:45: due boati e terremoti avvertiti fino a Salina; forti esplosioni ai crateri con due colonne di cenere e caduta di massi fino all abitato di S. Vincenzo; vetri rotti per onda d urto, per due giorni; frana tra La bronzo e S. Bartolo (Riccò e Mercalli, 1892) 28-29 Giugno 1891 calma 30 Giugno - 23 Luglio 1891 due scosse sismiche e esplosioni; da un punto più basso rispetto alle esplosioni; esplosioni forti il 2 Luglio, poi attività moderata alternata a esplosioni (Riccò e Mercalli, 1892) 24 Luglio - 30 Agosto 1891 calma 31 Agosto 1891 forte esplosione con emissione di cenere rossa che copre tutta l isola con qualche cm di spessore; esplosioni per alcuni giorni, poi calma fino a dicembre (Riccò e Mercalli, 1889) 5 Novembre 1892 30 Gennaio 1893 11 Agosto 1893 29 Marzo 1895 13 Luglio 1897 17 Luglio 1897 24-25 Agosto 1898 intense emissioni di brandelli di lava con accumuli e formazione di colate secondarie 20 Ottobre 1898 25 Ottobre 1898 Aprile-Ottobre 1900 10 Aprile 1900 20 Maggio 1900 19 Luglio 1900 22 Agosto 1900 caduta di cenere 19 Ottobre 1900 flussi piroclastici e caduta di cenere 8 Marzo 1901 29 Dicembre 1901 1-10 Gennaio 1903 (Riccò, 1907) 22 Gennaio 1903 3 Marzo 1903 e esplosioni (Riccò, 1907) 14 Marzo 1903 Giugno 1903 con esplosioni (Riccò, 1907) Ottobre 1903 11-18 Novembre 1903 attività esplosiva seguita da una (Riccò, 1907)
19 Marzo 1904 22 Agosto 1904 Febbraio - Dicembre 1905 colate di lava intermittenti 25 Febbraio 1905 probabili colate di lava per 6 ore 15 Marzo 1905 17 Marzo 1905 16 Aprile 1905 forti esplosioni con caduta di lapilli fino a 4 km; ferita una persona 27 Settembre 1905 caduta di cenere 19 Gennaio 1906 flussi di lava secondari 11 Aprile 1906 ceneri e scorie su Ginostra (Riccò, 1907) 11-16 Luglio 1906 forti esplosioni e flussi piroclastici, vegetazione bruciata 11 Gennaio 1907 forte esplosione con caduta di cenere e breve (Platania, 1908) 27-31 Gennaio 1907 esplosioni e (Platania, 1908) 13 Aprile 1907 due forti esplosioni e vegetazione bruciata (Platania, 1908); caduta di cenere a più riprese fino a maggio (Riccò, 1907) 27 Aprile 1907 esplosioni molto forti con caduta di cenere fino a Messina (80 km di distanza), danni ad alcuni edifici dell isola, vegetazione bruciata (Platania, 1908) 14 Maggio 1907 forte esplosione e caduta di cenere fino a Messina (Platania, 1908) Giugno 1907 - Maggio 1910 inattività (costruzione del faro a Strombolicchio, per mancanza di riferimento dal cratere spento, Perret 1912) Giugno 1912 scosse sismiche 25 Agosto 1912 attività esplosiva molto intensa con fontane di lava alte 700 m, caduta di cenere fino in Calabria e Sicilia. Nella parte alta del vulcano la cenere, mista a grandi blocchi, era alta circa 2 m e nei paesi 6-8 cm di lapilli. Gravi danni alle coltivazioni (Perret, 1912 e De Fiore, 1915) 27-31 Agosto 1912 attività intensa Ottobre - Novembre 1912 caduta di blocchi sul paese di Stromboli 25 Ottobre 1912 eruzione da fratture radiali sulla Sciara del Fuoco Aprile - Novembre 1914 colate di lava intermittenti Gennaio - Giugno 1915 attività mediocre 11 Giugno 1915 molto fluida; fino all 8 novembre: esplosioni a brevi intervalli con flusso lavico abbondante; dal 10 novembre attività ridotta e, alle ore 20 del 12 novembre, cessa l emissione di lava (Riccò, De Fiore, Perret) 1 Settembre - 31 Ottobre 1915 sporadiche colate di lava lungo la Sciara e debole attività esplosiva (De Fiore, 1923) 7 Novembre 1915 forti esplosioni e caduta di blocchi sulla terrazza craterica (De Fiore, 1923) 12 Novembre 1915 da una bocca apertasi 200 m sotto i crateri sommitali (De Fiore, 1923) 13 Novembre 1915 ore 9:15 forte esplosione e tre colonne scure al cratere; dopo 5 minuti sul paese caddero scorie come grandine; altra esplosione dopo 15 minuti; in alto, caddero blocchi di lava
vecchia compatta (Riccò) avvolti da lava fresca filamentosa ( bombe chiomate, Ponte); frana di lava calda (Riccò); il flusso di lava continuò abbondante fino al 24 novembre, senza esplosioni; il 25 la colata è meno attiva 26 Novembre 1915 tre esplosioni, di cui una fortissima; vibrazione dei vetri delle case per quasi un minuto; emissione di pezzi di lava vecchia cementati da lava fresca (Perret); successiva attività nella norma 10 Dicembre 1915 esplosione 5 Gennaio 1916 20 Giugno 1916 terremoto seguito da una forte esplosione e da una colata di lava; attività moderata fino alla fine del mese (De Fiore, 1923) 1 Luglio 1916 ; nel pomeriggio fontana lavica e caduta di cenere (De Fiore) 2 Luglio 1916 intense esplosioni. Il primo rigagnolo di lava apparve alle 9 di sera. Nella notte, dalle coste calabre e siciliane si vide sopra i crateri una colonna di fuoco altra tre volte il vulcano (Ponte, 1919) 3 Luglio 1916 tra 2 e 3 luglio, a mezzanotte, forti esplosioni. A Piscità, dopo le esplosioni, il mare si ritirò e poi avanzò di 20 m (tsunami). Il rigagnolo di lava divenne un impetuoso torrente che raggiunse il mare insieme ai materiali scagliati dal cratere con le esplosioni (Ponte, 1919) 4 Luglio 1916 forti esplosioni e fontana di lava per 15 minuti, alta 1000 m (De Fiore, 1923); caduta di cenere e blocchi; vegetazione bruciata 4-29 Luglio 1916 in mare 22 Maggio 1919 esplosioni molto forti, grosse bombe e blocchi di 30-60 ton caddero sulle case di S. Vincenzo e Ginostra; una bomba di 10 ton ridusse in frantumi una casa di S. Vincenzo; 2-3 m di scorie filamentose di colore chiaro nella Fossetta, cenere fino in Sicilia; il mare prima si ritirò, poi invase la spiaggia per larghi tratti (tsunami); 4 vittime e numerosi feriti, otto case distrutte a S. Vincenzo e due a Ginostra, 20 danneggiate. L eruzione non fu preceduta o accompagnata da terremoti, ma da un forte spostamento d aria (Ponte, 1919; Platania, 1922) 4 Giugno 1921 (Malladra, 1922) 16 Giugno 1921 22 Giugno 1921 20 Agosto 1922 Dicembre 1923 Aprile 1924 1929 3-6 Febbraio 1930 e caduta di cenere 11 Settembre 1930 è l eruzione più disastrosa registrata in tempi storici. Esplosioni violente, colate di lava, flussi piroclastici, tsunami, numerose case distrutte; 6 vittime e 22 feriti
(Perret; Imbò, 1930; Rittmann, 1931; Abruzzese, 1935) Dalle 8:10 alle 8:25 una leggera caduta di cenere precede due forti esplosioni (ore 9:25) udite fino a 60 km di distanza; una grande quantità di grossi blocchi di 30 ton caddero prima a Ginostra e poi a Labronzo. Alle 9:52 il mare si ritirava. Da Lipari si osservò una nube alta più di 2500 m a forma di pino. Dalle 10 alle 10:40, per 10 minuti vi fu emissione di grosse scorie incandescenti, poi di lapilli che coprirono Scari. Nello stesso tempo, in mare si formò un onda alta 2,2 m. Alle 10:40 un flusso piroclastico scese fino alla chiesa di S. Bartolo e un altro lungo la Sciara del Fuoco. Poi l eruzione calò gradualmente. Dalle ore 11, e per le successive dodici ore, scesero colate di lava lungo la Sciara del Fuoco, arrivando al mare. Fino a sera cadde cenere a S. Vincenzo e S. Bartolo, dove raggiunse 10-12 cm di spessore. La terrazza dei crateri sommitali dopo l eruzione era più bassa di circa 70 m. Nella sua parte orientale vi era un ampio cratere allungato, con diametro massimo di 160 m, minimo di 90 m e una profondità di circa 50 m. L attività continuò intensa dal 15 al 22 settembre, poi divenne moderata 22 Ottobre 1930 forti esplosioni e fontane di lava, vegetazione bruciata 1-2 Dicembre 1930 (Imbò, 1930; Rittmann, 1931) 23 Aprile 1931 7 Luglio 1931 Luglio 1931 - Maggio 1932 nessuna attività 3 Giugno 1932 Giugno 1932 - Febbraio 1933 nessuna attività Marzo 1933 - Febbraio 1934 nessuna attività 2 Febbraio 1934 due forti esplosioni (Abruzzese, 1935) e attività esplosiva con caduta di blocchi vicino al paese di Stromboli, case danneggiate dall onda d urto 21 Agosto 1934 25-27 Febbraio 1935 (Abruzzese, 1937) 21 Luglio - 27 Agosto 1935 (Abruzzese, 1937) 31 Gennaio 1936 forti esplosioni e, vegetazione bruciata e danni a alcune case di Ginostra per caduta di massi. Rottura del cavo telegrafico sottomarino. Caduta di cenere fino a Catania. Dopo l eruzione, la terrazza craterica era sprofondata al centro, mentre sul lato verso la Sciara erano attive 5 bocche con forte attività esplosiva (Abruzzese, 1937) 12 Maggio 1936 22 Agosto 1936 26-27 Ottobre 1936 forti esplosioni 14 Dicembre 1937 forti esplosioni con caduta di scorie; breve (Abruzzese, 1937) 11 Gennaio - 12 Novembre 1938 colate di lava intermittenti (Abruzzese, 1940)
10-16 Gennaio 1939 forti esplosioni e (Abruzzese, 1940) 23 Aprile - 8 Giugno 1939 colate di lava intermittenti 22 Agosto 1941 assordante boato; violente fontane di lava (fino a 1000 m sopra i crateri) e caduta di blocchi vicino ai paesi, case danneggiate dall onda d urto. Esplosioni e colate durarono due settimane (Cavallaro, 1955) Dicembre 1943 - Ottobre 1944 esplosioni e colate di lava si alternano a attività normale fino all autunno del 1944, con episodi più violenti 3 Dicembre 1943 forti esplosioni, vegetazione bruciata, case danneggiate 25 Gennaio 1944, vegetazione bruciata 20 Agosto 1944 forti esplosioni, flussi piroclastici e tsunami; colonna eruttiva a forma di pino alta 2000 m; distrutta una casa (Cavallaro, 1955) 12 Settembre 1944 incremento dell attività esplosiva che rimase intensa per tutto ottobre, poi cessarono sia le esplosioni che l emissione di lava (Cavallaro, 1955) 1946 6-9 Giugno 1949 forti esplosioni e (Cavallaro, 1955) 20-23 Ottobre 1950 forti esplosioni, e caduta di ceneri e scorie; vegetazione bruciata (Cavallaro, 1955) 7-17-22 Giugno 1952 forti esplosioni e colate di lava intermittenti; caduta di cenere su Ginostra (Cavallaro, 1955) 25 Novembre 1953 30 Gennaio 1954 1 Febbraio - 13 Marzo 1954 densa nube eruttiva, tsunami, e debole attività esplosiva (Cocuzza Silvestri, 1955) 28 Febbraio - 20 Marzo 1955 eruzione sottomarina a 50 m dalla linea di costa della Sciara del Fuoco; persistente attività esplosiva moderata ai crateri sommitali (Cavallaro, 1957) 1 Gennaio - 16 Marzo 1956 colate di lava senza la consueta attività esplosiva (Cavallaro, 1957) 5-12 Febbraio 1958 forti esplosioni, 31 Maggio - 5 Giugno e 1958 19 Maggio 1959 forti esplosioni 8-11 Luglio 1959 forti esplosioni 12-13 Agosto 1959 moderata emissione di lava 6-10 Settembre 1959 forti esplosioni, 9-12 Aprile 1966 19 Aprile - 13 Agosto 1967 continua emissione di lava senza attività esplosiva (Gasparini et al., 1968) 15 Agosto 1967 - Maggio 1968 nessuna attività 31 Marzo 1971 e incremento dell attività esplosiva 1 Maggio 1971 e incremento dell attività esplosiva Dicembre 1972 caduta di cenere sulle case di Stromboli Maggio 1973 19 Settembre 1974 forte esplosione 4 Novembre 1975 caduta di cenere 4-24 Novembre 1975
6 Dicembre 1985 forti esplosioni, flusso piroclastico 6 Dicembre 1985-26 Aprile 1986 continue tracimazioni di lava Luglio 1986 un turista ucciso sul cratere 30 Agosto 1988 25 Marzo 1989 forti esplosioni, ferita una persona; vegetazione bruciata 15 Aprile 1990, caduta di cenere sul paese di Stromboli Giugno-Novembre 1990 forte incremento dell attività esplosiva Febbraio 1993 forti esplosioni, caduta di cenere sul paese di Ginostra Maggio 1993 forte incremento dell attività esplosiva, colate di lava intermittenti 16 Ottobre 1993 forti esplosioni, ferita una persona 23 Ottobre 1993 esplosione (forse confusa con quelle del 16 ottobre) Luglio - Ottobre 1994 forte incremento dell attività esplosiva; piccola colata di lava 5 Marzo 1995 forti esplosioni 16 Febbraio 1996 forti esplosioni 17 Aprile - 1 Giugno 1996 forte incremento dell attività esplosiva 1 Giugno 1996 forti esplosioni; ferite 4 persone e arbusti bruciati 4 Settembre 1996 forti esplosioni; ferite 6 persone e arbusti bruciati Ottobre 1996 attività molto moderata 16 Gennaio 1998 forte esplosione 23 Agosto 1998 forte esplosione, arbusti bruciati 8 Settembre1998 forte esplosione, arbusti bruciati 24 Novembre 1998 forte esplosione, bombe scagliate 700 m sopra i crateri 28 Dicembre 1998 forte esplosione, debole caduta di cenere sul paese di Stromboli 9 Aprile 1999 due esplosioni molto forti 26 Agosto 1999 forte esplosione, ferite una decina di persone, arbusti bruciati 10 Ottobre 1999 forte esplosione 21 Ottobre 2001 forte esplosione, una persona uccisa dalla caduta di piroclasti 24 Luglio 2002 forte esplosione 28 Dicembre 2003-22 Luglio 2003 forti esplosioni seguite da colate di lava in mare; il franamento di una parte della Sciara del Fuoco il 30 dicembre 2002 causa uno tsunami che provoca seri danni agli edifici posti alle quote più basse dell isola e il ferimento di alcune persone; colate di lava da nuove bocche aperte circa 150 m sotto i crateri sommitali; forte esplosione il 5 aprile 2003