IL TERREMOTO DEL CONERO DEL LUGLIO 2013

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1 a g (g) a g (g) a g (g) AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE IL TERREMOTO DEL CONERO DEL LUGLIO 2013 a cura di S. Paolini, G. Bongiovanni, P. Clemente, S. Hailemikael, G. Martini, V. Verrubbi 1 LA SEQUENZA SISMICA DEL 2013 Il 21 luglio 2013 una scossa di magnitudo 4.9 ha colpito l'area del Monte Conero, interessando molti comuni limitrofi. L'evento principale era stato preceduto ed è stato seguito da numeroso scosse, di magnitudo massima pari a 4.0. Fig. 1. Epicentri dell'evento del luglio 2013 e di alcuni eventi storici (elab. ENEA da dati INGV) In figura 2 sono riportate le registrazioni accelerometriche ottenute al sito di Sirolo durante l'evento principale del 21/07/2013. Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi agli eventi sismici registrati dal 17/05/ /07/2013 WE /07/2013 UP /07/2013 NS t (sec) t (sec) t (sec) Fig. 2. Componenti WE, UP e NS della registrazione accelerometrica dell'evento principale (elab. ENEA da dati DPC)

2 Tab. 1. Eventi registrati dal 17 al 21/07/2013 (fonte INGV) Data Ora Lat. Long. Prof. M L Zona 2013/07/21 14:53: Ml:2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 14:45: Ml:2.2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 14:03: Ml:2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 12:19: Ml:2.8 Monte_Conero 2013/07/21 07:44: Ml:2.6 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 07:11: Ml:2.1 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 05:40: Ml:2.5 Monte_Conero 2013/07/21 03:51: Ml:2.2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 03:34: Ml:2.7 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 03:07: Ml:4 Monte_Conero 2013/07/21 03:00: Ml:2.2 Monte_Conero 2013/07/21 02:54: Ml:2.3 Monte_Conero 2013/07/21 02:18: Ml:2.2 Monte_Conero 2013/07/21 02:15: Ml:2.6 Monte_Conero 2013/07/21 02:11: Ml:2.2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 02:08: Ml:2 Monte_Conero 2013/07/21 01:47: Ml:2.2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 01:43: Ml:2.3 Adriatico_centro-sett. 2013/07/21 01:32: Ml:4.9 Monte_Conero 2013/07/17 21:21: Ml:3.2 Adriatico_centro-sett. 2013/07/17 14:03: Ml:2.1 Adriatico_centro-sett. 2013/07/17 12:52: Ml:2.9 Monte_Conero 2013/07/17 12:32: Ml:2.1 Costa_marchig._meridionale 2 SISMICITÀ STORICA DELL'AREA Si riportano i dati storici relativi ai risentimenti ai siti di Ancona, Loreto, Osimo e Numana. Sono indicati la data, l'intensità locale (I L ), la zona epicentrale e l'intensità all'epicentro (Ix). 2.1 Ancona 1269 Settembre VIII Ancona VIII 1474 agosto 18 VII Ancona VII 1690 dicembre 23 VIII Anconetano 1741 aprile 24 VII Fabrianese IX 1870 febbraio 8 VII Numana VII 1972 febbraio 4 02:42 VII Medio Adriatico 1972 febbraio 4 09:18 VII Medio Adriatico 1972 febbraio 5 01:27 VII Medio Adriatico 1972 febbraio 5 07:08 VII Medio Adriatico 1972 febbraio 5 15:14 VII Medio Adriatico

3 1972 febbraio 6 01:34 VII Medio Adriatico 1972 giugno 14 VII Medio Adriatico Il terremoto del 1690 produsse vasti danni e crolli nell abitato. A livello ambientale si verificarono crepe superficiali sulle strade e frane dal monte Conero (altrettanto per il terremoto del 1269). Ben documentato il maremoto che si verificò sul litorale. Le fonti storiche, citate dal Bonito, (1691) ricordano che le chiglie delle barche arrivarono a toccare il fondale per poi rialzarsi sulle successive onde in modo del tutto anomalo. Il terremoto del 1930 provocò 4 vittime e un esteso danneggiamento. Secondo il censimento dei danni crollarono 428 case e 1818 rimasero danneggiate. Tutti gli edifici pubblici rimasero danneggiati. Il maremoto in questo caso fu forte tanto da causare la rottura degli ormeggi di un piroscafo. Nel 1972 si verificarono diverse scosse tutte forti. Due il 4 febbraio, tre il giorno successivo e una il 6 febbraio. Altrettanto forte quella del 14 giugno. L epicentro fu localizzato nel Medio Adriatico a circa dieci chilometri dalla costa. La scossa del 4 febbraio causò i danni maggiori nella parte in pendio (la più antica) di Ancona. Si verificarono nella stessa zona anche spaccature nel terreno che favorirono l infiltrazione delle acque piovane. L onda marina di grandi dimensioni precedette la scossa delle ore 2: Loreto 1690 dicembre 23 VIII Anconetano 1873 Marzo 12 VI Marche merid. VIII L evento del 1690 causò solo qualche danno. Poco più dettagliati i danni, modesti, terremoto del 1873, caduta di qualche comignolo e di alcune volte. Il terremoto del 1930 lesionò la basilica e un numero imprecisato di fabbricati. provocati dal 2.3 Osimo 1741 aprile 24 VII Fabrianese IX 1870 febbraio 8 VII Numana VII 1972 febbraio 4 02:42 VII Medio Adriatico 1972 febbraio 4 09:18 VII Medio Adriatico 1972 giugno 14 VII Medio Adriatico Nel terremoto del 1690 rimase gravemente lesionato il Palazzo del Priore e parte delle mura cittadine. Per gli eventi del 1972, su quasi seimila edifici, furono dichiarati inabitabili 16 edifici mentre circa 600 furono dichiarati lesionati. Attraverso decreti legge furono stanziate somme per la ricostruzione. 2.4 Numana 1269 Settembre VIII Ancona VIII

4 1690 dicembre 23 VIII Anconetano 1741 aprile 24 VII Fabrianese IX Gli effetti del terremoto del 1930, cumulati con l abitato di Sirolo, furono di 20 case lesionate gravemente e 12 leggermente. I feriti furono Periodo sismico Si riportato i dati relativi ai principali eventi. Terremoto del 1690: la scossa principale ebbe la durata di 30 secondi e avvenne il 23 dicembre. Seguirono molte repliche neo giorni successivi e avvertite scosse fino al febbraio-marzo 1691 e di nuovo agosto-settembre Terremoto del 1741: scossa principale il 24 aprile. Le successive il 4 e il 23 maggio, il 2 ottobre una duplice e forte scossa. Terremoto del 1930: la scossa principale avvenne il 30 ottobre e fu seguita da altre 26 scosse nella stessa giornata. 14 repliche il 31 ottobre. Il primo novembre altre 10 repliche. Il due altre 9 repliche. 12 repliche il 3 novembre e 10 repliche il 4 novembre. Terremoto del 1972: il periodo sismico iniziò il 25 gennaio 1972 e continuò nelle settimane seguenti con centinaia di repliche. Le scosse più forti avvennero il 4 febbraio, il 5 febbraio il 6 e il 14 giugno. 3 PERICOLOSITÀ SISMICA DI RIFERIMENTO ATTUALE In figura 3 sono diagrammati i parametri che descrivono la pericolosità sismica di riferimento al sito di Sirolo, dove è installata una stazione accelerometrica della rete nazionale ITACA (DPC). Il sottosuolo è classificato tipo C, la categoria topografica è T T*c Fo/10 ag/g a g = 0.10 g P VR = 30% P VR Fig. 3. Parametri che descrivono la pericolosità sismica di riferimento al sito di Sirolo In particolare il picco di accelerazione al bedrock assume il valore a g = 0.17 g in corrispondenza della probabilità del 10% in 50 anni (T R = 475 anni) e il valore a g = 0.32 g in corrispondenza della probabilità del 2% in 50 anni (T R = 2475 anni). Il picco registrato in occasione dell'evento del 21/07 è a g = 0.15 g, che tenendo conto del tipo di sottosuolo (C) corrisponde a un picco al bedrock di circa a g = 0.10 g ed è relativo, quindi, ad una probabilità di superamento del 30% in 50 anni (Figura 3).

5 S e (g) AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE Nelle figure 4 e 5 sono riportati gli spettri elastici in accelerazione relativi al sottosuolo tipo C, per diversi valori della probabilità di superamento in 50 anni, e gli spettri relativi alle registrazioni della scossa principale del 21/07/2013. Si nota un importante contenuto ai bassi periodi mentre al crescere del periodo le ordinate si abbattono rapidamente. In figura 6 sono rappresentati gli spettri di accelerazione per diversi tipi di suolo (medium soil = C). Poco importanti i valori in termini di spostamento (Figura 7). S e (g) Soil C = 5% 2% 5% 10% 22% 39% 63% Sirolo WE Sirolo NS Fig. 4. Spettri elastici al sito di Sirolo e spettri delle registrazioni dell'evento del 21/07/2013 (elab. ENEA da dati DPC) S e (g) Soil C = 5% 2% 5% 10% 22% 39% 63% Sirolo WE Sirolo NS Fig. 5. Spettri eleatici di fig. 2 fino al T = 1.0 sec (elab. ENEA da dati DPC) T R =475a =5% Soft Soil Medium Soil Rigid Soil Fig. 6. Spettri elastici di riferimento per diversi tipo di sottosuolo al sito di Sirolo

6 S De (m) Soil C = 5% 2% 5% 10% 22% 39% 63% Sirolo WE Sirolo NS Fig. 7. Spettri elastici di spostamento al sito di Sirolo e spettri di spostamento dell'evento del 21/07/2013 (elab. ENEA da dati DPC) 4 BIBLIOGRAFIA Bonito M., Terra Tremante, Napoli 1691 (rist. Sala Bolognese 1980). Boschi E. et al., Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 al , ING, Ozzano Emilia, DPC Italian Strong Motion Network RAN Download Service Locati M., Camassi R. e Stucchi M. (a cura di), DBMI11, la versione 2011 del Database Macrosismico Italiano. Milano, Bologna, 2011,

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