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COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 26.IX.2006 C(2006)4206 def. Oggetto: Aiuto di Stato NN 51/2006 Italia Poste Italiane SpA Compensazione statale dell onere del servizio postale universale 2000-2005 Signor Ministro, 1. Procedimento (1) Il 12 marzo 2002 la Commissione decideva che il sostegno fornito dal governo italiano a Poste Italiane SpA (di seguito PI) (già Ente Poste Italiane e prima Amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni) per il periodo 1959-1999 non costituiva aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato 1, non avendo dato luogo a sovracompensazioni dei costi netti supplementari della missione di servizio universale affidata alla società. (2) Con lettera del 2 dicembre 2002, un operatore postale richiamava l attenzione della Commissione sulla possibile esistenza di sovvenzioni incrociate a favore di Postacelere, il servizio di corriere espresso di Poste Italiane, derivanti dalle attività di PI sostenute dallo Stato. (3) Con lettera del 22 giugno 2004 lo stesso operatore invitava la Commissione a esaminare, alla luce della normativa sugli aiuti di Stato, il trasferimento di 860 milioni di euro che il governo italiano intendeva disporre a favore di PI per il periodo 2003-2005, a copertura degli oneri determinati dall adempimento di obblighi di servizio pubblico. Con lettere del 29 luglio 2004 e dell 8 agosto 2005 la Commissione poneva dei quesiti cui le autorità italiane hanno risposto con lettere del 22 ottobre 2004 e del 20 ottobre 2005. (4) Il 30 dicembre 2005 l Associazione Bancaria Italiana (ABI) presentava denuncia alla Commissione per una serie di presunti benefici a favore delle attività bancarie di PI, svolte 1 GU L 282 del 19.10.2002. S.E On. Massimo D'ALEMA Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I - 00194 Roma

tramite la divisione pienamente integrata Bancoposta. La presente decisione riguarda solo uno degli elementi evidenziati da ABI, cioè il fatto che Bancoposta godrebbe di sussidi incrociati occasionati da una qualche sovracompensazione dei costi dell attività di posta universale. Tale sovvenzione incrociata risulterebbe da un inadeguata separazione contabile tra le attività commerciali e le attività svolte da PI per adempiere gli obblighi di servizio pubblico. (5) Con lettera del 7 febbraio 2006 la Commissione ha chiesto informazioni cui le autorità italiane hanno risposto con lettere del 21 aprile e del 4 agosto 2006. (6) Il 1 marzo 2006 si è tenuta una riunione con le autorità italiane e i rappresentanti di PI sulla separazione contabile dell operatore tra attività commerciali e attività di servizio postale universale. (7) Sulla base di quel che precede, la presente decisione intende valutare se la compensazione dell onere di servizio postale universale accordata a PI dal governo italiano nel periodo 2000-2005 sia compatibile con il mercato comune. 2. Organizzazione e attività di PI (8) PI è il fornitore del servizio postale universale in Italia e adempie l obbligo di servizio universale a norma del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 di attuazione della direttiva 97/67/CE 2, e del decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle Comunicazioni che conferma la concessione del servizio postale universale a PI 3. (9) Il Gruppo Poste Italiane, oltre a garantire il servizio universale postale, è in grado di offrire prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici e finanziari su tutto il territorio nazionale. I dati principali per il 2004 sono 4 : Totale dipendenti (media annuale) 151.463 Uffici postali 13.855 Addetti alla consegna 41.294 Addetti sportelleria 65.220 SETTORE POSTALE Prodotti e servizi volumi (n. pezzi) Corrispondenza (Posta Ordinaria, Prioritaria, Raccomandata, Assicurata, Atti giudiziari altra posta registrata) 3.683.589.000 Posta commerciale (Postatarget, cataloghi, posta non indirizzata, ecc.) 1.722.102.000 Periodici (stampe, gadgets, libri, ecc.) 1.252.531.000 Posta da estero 196.642.000 Comunicazioni elettroniche (telegrammi, fax, telex) 18.350.000 Corriere Espresso (Poste Italiane e Sda) 41.429.000 Pacchi 22.883.000 RISPARMIO POSTALE Libretti di risparmio, buoni fruttiferi e conti correnti postali: totale 251.167 milioni di euro Polizze vita: importi sottoscritti 4.698 milioni di euro Conti BancoPosta: numero di conti correnti in essere 4.201.584 2 Direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio (GU L 15 del 21.1.1998, pag. 14). 3 Decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 pubblicato nella GU n. 182 del 5.8.1999 e decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle Comunicazioni pubblicato nella GU n. 102 del 4.5.2000. 4 Fonte: sito web Poste Italiane, luglio 2006. 2

(10) Prima del dicembre 2003, PI era posseduta per il 100% dallo Stato italiano. Nel dicembre 2003, lo Stato italiano ha disposto il trasferimento del 35% del capitale sociale di PI presso la Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP) 5, un agenzia di finanziamento controllata dallo Stato. Poste Italiane SpA è anch essa un soggetto controllato dallo Stato. (11) PI è diretta da un consiglio di amministrazione e strutturata in divisioni e direzioni centrali. Al 31.12.2004, l assetto organizzativo prevedeva: - cinque divisioni per i settori operativi di PI: Bancoposta, Corrispondenza, Espresso Logistica e Pacchi, Filatelia, Rete Territoriale; - dieci direzioni centrali, responsabili del coordinamento politiche, dei servizi di controllo e personale: Communication & Advertising, Affari Legali, Affari Istituzionali e Regolamentari, Tutela Aziendale, Risorse Umane e Organizzazione, Pianificazione Strategica, Amministrazione, Finanza e Controllo, Information & Communication Technology, Internal Auditing, Immobili e Acquisti. (12) I settori operativi di PI operano essenzialmente nei settori postale e finanziario: Divisione Corrispondenza Postali Finanziari Altri (non core business) Divisione Filatelia Divisione Espresso Logistica e Pacchi Divisione Bancoposta Posta non raccomandata (ordinaria e prioritaria, compresa posta ibrida e da e per estero) Posta raccomandata (assicurata, atti giudiziari, registrata) Posta commerciale (corrispondenza pubblicitaria indirizzata o non indirizzata) Altro (compresi anche servizi di TLC telegrammi, fax, ecc.) Pacchi Conti correnti PosteShop Postacelere Paccocelere Risparmio postale (Libretti postali; buoni fruttiferi postali) Altro (trasferimento fondi, vaglia postali) Gestione Call Center Servizi postali (13) Stando a uno studio recente 6, il mercato postale italiano era relativamente aperto prima dell attuazione della prima direttiva postale 7. Operatori diversi da PI potevano già distribuire corrispondenza pubblicitaria indirizzata e posta ibrida. Inoltre, alcuni operatori postali locali erano attivi nella distribuzione di corrispondenza nell ambito di un rapporto di subappalto con PI. 5 A fine 2003 CDP è stata trasformata da amministrazione dello Stato in società per azioni. Da allora, nonostante il trasferimento di 30% del suo capitale azionario a 65 fondazioni bancarie, CDP rimane sotto il controllo dello Stato. 6 Development of competition in the European postal sector, ECORYS-NEI, luglio 2005. 7 Cfr. nota 2. 3

(14) Dopo l attuazione della direttiva 97/67 sui servizi postali, le modalità di recapito della posta ibrida sono state fatte rientrare fra i servizi riservati, con la conseguente interruzione dei rapporti di subappalto. La posta transfrontaliera in entrata e in uscita fa integralmente parte dell ambito riservato di PI. Dal 1 gennaio 2003 è stata recepita nella legislazione italiana la seconda direttiva postale 8 che prevede il pieno completamento del mercato postale interno entro il 1 gennaio 2009, con la limitazione dei prodotti riservati fino a 100 gr per la corrispondenza e al triplo della tariffa base della posta prioritaria. Inoltre, restano fra i servizi riservati le prestazioni di back office e il recapito della posta all ingrosso. (15) Il mercato postale è ora relativamente aperto de jure, essendo ormai liberalizzata la consegna della pubblicità diretta per corrispondenza. Le regole di ingresso non sono considerate severe 9. Servizi finanziari (16) Tali attività comprendono: raccolta di risparmio tra il pubblico sotto ogni forma; prestazione dei servizi di pagamento; intermediazione in cambi; promozione e collocamento di finanziamenti concessi da banche e altri intermediari finanziari abilitati; prestazione di alcuni servizi di investimento (negoziazione per conto terzi e collocamento e raccolta ordini, con l esclusione quindi della negoziazione per contro proprio e della gestione di patrimoni su base individuale). Viene escluso esplicitamente che Poste Italiane possa esercitare l attività di finanziamento 10. (17) Bancoposta, che è una divisione commerciale integrata di PI, può essere considerata un istituto di risparmio e un intermediaria finanziaria. Pur non essendo una banca, si serve dei numerosi uffici postali di PI per il proprio funzionamento e per offrire prodotti bancari e finanziari. 3. Servizio postale universale affidato a PI (18) Il D.Lgs. n. 261/1999, il decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle Comunicazioni 11, il contratto di programma 2000-2002 tra il Ministero delle comunicazioni di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, e Poste Italiane SpA 12, e il contratto di programma 2003-2005 tra il Ministero delle comunicazioni di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze e la società per azioni Poste Italiane 13, riconoscono a PI la missione di servizio postale universale. (19) Il servizio universale comprende: - la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg; 8 Direttiva 2002/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 giugno 2002, che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda l'ulteriore apertura alla concorrenza dei servizi postali della Comunità (GU L 176 del 5.7.2002, pag. 21). 9 Development of competition in the European postal sector, ECORYS-NEI, luglio 2005. 10 Con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n.144 sono stati disciplinati i servizi di tipo bancario e finanziario esercitabili da PI, che costituiscono le attività di Bancoposta. 11 Cfr. nota 3. 12 Pubblicato nella GU 221 del 21.9.2000, entrato in vigore il 22.9.2000 e modificato il 21 febbraio 2003. L atto modificativo è pubblicato nella GU 69 del 24.3.2003. 13 Pubblicato nella GU 129 del 4.6.2004, è entrato in vigore il 5.6.2004. 4

- la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi postali fino a 20 kg; - i servizi relativi agli invii raccomandati e agli invii assicurati. (20) Il servizio universale assicura che le prestazioni in esso ricomprese siano di qualità predeterminata e vengano fornite permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale a prezzi accessibili a tutti gli utenti. (21) Stando alle citate disposizioni PI, in qualità di fornitore del servizio universale, garantisce almeno una raccolta e una distribuzione a domicilio di ogni persona fisica o giuridica, ogni giorno lavorativo e almeno per 5 giorni la settimana. (22) Nella misura necessaria al mantenimento del servizio universale, il governo italiano ha riservato a PI la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione di invii di corrispondenza interna e transfrontaliera, anche tramite consegna espressa, con il seguente limite di peso e di prezzo: fino a 100 grammi/tre volte la tariffa di base di 0,6 EUR. 4. Misura sottoposta a valutazione (23) La misura oggetto di valutazione nella presente decisione è la compensazione statale dell onere del servizio postale universale accordata a PI nel periodo 2000-2005. (24) La Commissione ha già valutato la compatibilità con il mercato comune del sostegno finanziario dello Stato italiano a PI per il periodo 1957-1999 nella sua decisione del 12 marzo 2002 relativa al caso di aiuti di Stato C 47/98 14. (25) La compatibilità della compensazione che l Italia intende concedere a PI per il periodo dal 2006 in poi sarà oggetto di una valutazione separata. 5. Valutazione 5.1 Aiuto ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE (26) A norma dell articolo 87, paragrafo 1, salvo deroghe contemplate dal presente trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. Risorse statali (27) Per configurare aiuto di Stato, i vantaggi devono essere imputabili allo Stato e concessi direttamente o indirettamente mediante risorse statali. (28) La compensazione è a carico del bilancio dello Stato e si fonda su specifici decreti e contratti di programma fra lo Stato e PI. 14 GU L 282 del 19.10.2002, pag. 29. 5

(29) Pertanto, nel presente caso ricorrono entrambe le condizioni cumulative citate sopra. La compensazione del servizio postale universale a favore di PI è imputabile allo Stato e grava su risorse statali. Selettività (30) L articolo 87, paragrafo 1, vieta inoltre gli aiuti che favoriscano talune imprese o talune produzioni, cioè gli aiuti selettivi. (31) La compensazione concessa a PI è limitata alla sola società Poste Italiane e quindi è selettiva. Incidenza sugli scambi e distorsione della concorrenza (32) L articolo 87, paragrafo 1, vieta anche gli aiuti che incidono sugli scambi tra Stati membri e falsano o minacciano di falsare la concorrenza. (33) Nel valutare le due condizioni, la Commissione non è tenuta a dimostrare un incidenza effettiva degli aiuti sugli scambi tra gli Stati membri o un effettiva distorsione della concorrenza, ma deve solamente esaminare se gli aiuti siano idonei a incidere su tali scambi e a falsare la concorrenza 15. Allorché un aiuto finanziario concesso da uno Stato membro rafforza la posizione di un impresa nei confronti di altre imprese concorrenti negli scambi intracomunitari, questi sono da considerarsi influenzati dall aiuto. (34) Non è necessario che PI partecipi essa stessa agli scambi intracomunitari. Infatti, quando uno Stato membro concede un aiuto ad un impresa, l attività sul mercato nazionale può essere mantenuta o incrementata, con la conseguente diminuzione delle possibilità per le imprese con sede in altri Stati membri di penetrare nel mercato di tale Stato membro. Inoltre, il rafforzamento di un impresa che fino a quel momento non partecipava a scambi intracomunitari può metterla nella condizione di penetrare nel mercato di un altro Stato membro. (35) Come indicato nella sezione 2 della presente decisione Organizzazione e attività di PI, nel settore postale italiano esisteva una certa concorrenza anche prima della graduale liberalizzazione promossa dalla normativa comunitaria. (36) È noto che la principale sfida per gli operatori del settore postale pubblico europeo è l incremento della pressione concorrenziale in tutti i segmenti di mercato corrispondenza, pacchi e corriere espresso. Mentre i mercati dei pacchi e del corriere espresso sono aperti alla concorrenza da decenni, nel segmento della corrispondenza i monopoli legali hanno fortemente ostacolato lo sviluppo della concorrenza. Secondo le autorità nazionali di regolamentazione e gli operatori postali pubblici la concorrenza nei segmenti pacchi e corriere espresso è notevole tanto sul piano nazionale che internazionale, mentre nel segmento della corrispondenza è appena emergente 16. 15 Si veda, ad esempio, la sentenza della Corte di giustizia nella causa C-372/97 Repubblica italiana contro Commissione, Racc. 2004 pagina I-0367, punto 44. 16 Rapporto The Evolution of the Regulatory Model for European Postal Services di WIK Consult, luglio 2005. 6

(37) In particolare, i servizi di corriere espresso, i servizi di inoltro pacchi per l'utenza commerciale e i servizi logistici sono stati sviluppati in Italia da imprese private, alcune delle quali, come TNT e DHL, con sede in altri Stati membri. Da un rapporto pubblicato nel 2004 dalla Commissione 17 emerge che alcuni operatori postali (Royal Mail nel Regno Unito, TPG nei Paesi Bassi, Deutsche Post in Germania e La Poste in Francia) hanno acquisito imprese basate in Italia, attive nei servizi postali. (38) Relativamente ai servizi finanziari, la Commissione ricorda che il settore bancario è aperto alla concorrenza da molti anni. La progressiva liberalizzazione ha sviluppato la concorrenza cui aveva probabilmente già dato il via la libera circolazione dei capitali prevista dal trattato CE. (39) Inoltre, come si è già visto nel precedente caso di aiuti di Stato C 47/98 relativo Poste Italiane SpA 18, PI compete con operatori bancari e finanziari che offrono servizi finanziari in larga misura sostituibili ai suoi prodotti. Soprattutto distribuendo prodotti finanziaria, PI compete con banche e broker assicurativi. Oltre a ciò, negli ultimi anni PI/Bancoposta ha sensibilmente ampliato la gamma degli strumenti di pagamento offerti alla propria clientela, affiancando a quelli tradizionali della sua operatività (bollettini postali e vaglia postali) anche gli strumenti un tempo tipicamente offerti dalle banche (carte di debito e di credito, bonifici, servizi di addebito in conto per il pagamento di bollette). In alcuni casi (carte di debito e servizi di addebito in conto) il servizio è fornito direttamente da Bancoposta; in altri Bancoposta si pone quale distributore di servizi prodotti di terzi (operatori del settore bancario nel caso delle carte di credito). Questi sviluppi hanno aumentato la sostituibilità fra i servizi finanziari di PI e quelli offerti dagli operatori del settore bancario. (40) Diverse banche, di vari Stati membri, operano in Italia direttamente, attraverso filiali o uffici di rappresentanza, oppure indirettamente, controllando banche ed enti finanziari con sede in Italia. Le operazioni transfrontaliere di capitale che hanno di recente coinvolto banche italiane come Antonveneta e BNL confermano questa situazione. (41) La Commissione ritiene inoltre che la misura ostacoli l entrata nel mercato italiano di imprese stabilite in altri Stati membri. (42) Per concludere, esistono scambi tra gli Stati membri nel settore dei servizi postali e finanziari. La compensazione concessa a PI per l adempimento degli obblighi di servizio pubblico ne rafforza la posizione rispetto ai concorrenti postali o bancari negli scambi intracomunitari. Di conseguenza, la misura può falsare la concorrenza tra imprese e gli scambi tra Stati membri. Vantaggio (43) Per configurare aiuto di Stato, la misura deve favorire le imprese beneficiarie. 17 Raporto Main developments in the European Postal Sector di WI Consult, luglio 2004. Cfr. tabella 5.1.6 Distribuzione geografica e area commerciale dei Big Four (1998 e precedenti, fino al giugno 2004). 18 Decisione del 12 marzo 2002 (GU L 282 del 19.10.2002, pag. 29). 7

(44) Risulta chiaramente dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee 19 che, affinché una compensazione dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico possa sottrarsi alla qualificazione di aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1, del trattato, devono ricorrere taluni presupposti. Se questi presupposti però non sussistono e ricorrono invece i criteri generali di applicabilità dell articolo 87, paragrafo 1, una siffatta compensazione costituisce aiuto di Stato. (45) Nella sentenza Altmark, la Corte ha stabilito i presupposti in base ai quali una compensazione dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico può non costituire aiuto di Stato: In primo luogo, l'impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico e detti obblighi devono essere definiti in modo chiaro. (...) In secondo luogo, i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente (...). ( ) In terzo luogo, la compensazione non può eccedere quanto necessario per coprire interamente o in parte i costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto dei relativi introiti agli stessi nonché di un margine di utile ragionevole per il suddetto adempimento ( ). (...) In quarto luogo, quando la scelta dell'impresa da incaricare dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico, in un caso specifico, non venga effettuata nell'ambito di una procedura di appalto pubblico che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire tali servizi al costo minore per la collettività, il livello della necessaria compensazione deve essere determinato sulla base di un'analisi dei costi che un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata di mezzi di trasporto al fine di poter soddisfare le esigenze di servizio pubblico richieste, avrebbe dovuto sopportare per adempiere tali obblighi, tenendo conto dei relativi introiti nonché di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di detti obblighi. (46) Quando ricorrono i quattro criteri, la compensazione dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico non costituisce aiuto di Stato e quindi non si applicano gli articoli 87, paragrafo 1, e 88 del trattato. Se gli Stati membri non rispettano questi criteri e ricorrono invece i criteri generali di applicabilità dell articolo 87, paragrafo 1, del trattato, la compensazione costituisce aiuto di Stato e, quindi, deve essere notificata a norma dell articolo 88, paragrafo 3. (47) Nel caso in esame, la Commissione ritiene che il quarto criterio non sia soddisfatto. Il servizio pubblico non è stato affidato con pubblico appalto. Le autorità italiane non hanno fornito informazioni comprovanti che la compensazione a favore di PI è funzione dei costi che un impresa media dovrebbe sopportare in quel settore. (48) Di conseguenza, la misura in esame conferisce un vantaggio a PI, qualificabile come vantaggio economico ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1 del trattato. 19 Sentenza nella causa C-280/00 Altmark Trans GmbH e Regierungspräsidium Magdeburg contro Nahverkehrsgesellschaft Altmark GmbH, Racc. 2003 pagina I-07747, e cause riunite C-34/01 a C-38/01 Enirisorse SpA contro Ministero delle Finanze, Racc. 2003 pagina I-14243. 8

Conclusioni (49) Le compensazioni annuali versate a PI nel periodo 2000-2005 sono aiuti di Stato ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1, del trattato. 5.2 Illegittimità dell aiuto (50) Entrambi i contratti di programma che stabiliscono la copertura dell onere del servizio universale per i periodi 2000-2002 e 2003-2005 hanno portato all'erogazione di nuovi aiuti. (51) Le compensazioni sono state versate senza che la Commissione ne abbia avuto notifica. Sono quindi illegittime poiché attuate in violazione dell articolo 88, paragrafo 3 del trattato 20. 5.3 Compatibilità con l articolo 86, paragrafo 2, del trattato (52) La base giuridica della compensazione a favore di PI è costituita dal contratto di programma tra il Ministero delle comunicazioni di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e PI per il periodo 2000-2002, e dal contratto di programma tra il Ministero delle comunicazioni di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze e PI per il periodo 2003-2005. (53) Le disposizioni del contratto di programma 2000-2002 sono entrate in vigore il 22 settembre 2000 e sono state modificate il 21 febbraio 2003. Le disposizioni del contratto di programma 2003-2005 sono entrate in vigore il 5 giugno 2004. (54) Per valutare la compatibilità con il trattato della compensazione concessa a PI, la Commissione applica le disposizioni in vigore al momento dell'aiuto 21. (55) Nella richiamata comunicazione, la Commissione sottolinea che la compatibilità è determinata da tre principi: - neutralità rispetto al regime di proprietà, pubblica o privata, delle imprese, - libertà degli Stati membri di definire i servizi d'interesse generale, - proporzionalità, nel senso che le restrizioni alla concorrenza e le limitazioni delle libertà del mercato unico non devono eccedere quanto necessario per garantire l'effettivo assolvimento della missione. (56) Con il primo pricipio, la neutralità, si intende che la Commissione è neutrale quanto al regime di proprietà pubblica o privata delle imprese che forniscono il servizio di interesse generale. La conformità a questo principio non è in questione nel presente caso. 20 Poiché la giurisprudenza relativa alla qualificazione di aiuto di Stato della compensazione dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico ha subito una forte evoluzione nel periodo in esame (sentenza del 27.02.1997, FFSA, T-106/95; sentenza del of 22.11.2001, Ferring, C-53/00; sentenza del 24.07.2003, Altmark, C-280/00), per determinare le possibili conseguenze dell attuazione dell articolo 87, paragrafo 1, da parte dei giudici nazionali (per esempio per quanto riguarda la validità dei contratti di programma), occorre che dall esame delle condizioni giuridiche prevalenti all epoca dell aiuto emergano i principi della tutela del legittimo affidamento e della certezza del diritto. 21 Comunicazione della Commissione - I servizi d'interesse generale in Europa (GU C17 del 19.1.2001, pag. 4). 9

(57) La libertà di definizione significa che spetta fondamentalmente agli Stati membri definire che cosa considerino servizi d'interesse economico generale, in funzione delle specifiche caratteristiche delle attività. Tale definizione può essere soggetta a controllo soltanto in caso di abusi o errore manifesto. Tuttavia, in ogni caso, affinché sia applicabile la deroga di cui all'articolo 86, paragrafo 2, la missione di servizio pubblico deve essere chiaramente definita e essere affidata esplicitamente con atto pubblico (compresi i contratti). Tale obbligo è necessario per garantire la certezza giuridica e la trasparenza nei confronti dei cittadini ed è indispensabile perché la Commissione possa verificare il rispetto del criterio di proporzionalità. (58) Il servizio postale universale affidato a PI costituisce servizio di interesse economico generale. (59) Il D.Lgs. n. 261/1999, il decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle comunicazioni e i due contratti di programma 2000-2002 e 2003-2005 costituiscono gli strumenti giuridici che definiscono con sufficiente chiarezza e affidano esplicitamente a PI la missione di servizio di interesse economico generale rappresentato dal servizio postale universale. (60) La proporzionalità con riferimento all'articolo 86, paragrafo 2, implica che i mezzi utilizzati per la missione di interesse generale non devono dare origine a indebite distorsioni degli scambi né andare al di là di quanto necessario per garantire l effettivo adempimento della missione. La prestazione del servizio di interesse economico generale deve essere garantita, e l'impresa alla quale tale compito è affidato deve essere in grado di sostenere gli oneri specifici e i costi netti supplementari che ne derivano. (61) Di conseguenza, nel caso in oggetto, è necessario quantificare i costi netti supplementari complessivi derivanti dagli obblighi di servizio pubblico (servizio postale universale) imposti a PI dai due contratti, e confrontare poi tale importo con il vantaggio accordato a PI dallo Stato. Si può pertanto concludere che, se la compensazione statale a favore di PI non è superiore ai costi netti supplementari degli obblighi di servizio pubblico, il principio di proporzionalità è rispettato. Costo dell onere di servizio pubblico / Sistema contabile integrato (62) La direttiva postale, all articolo 14, paragrafo 2, fa obbligo ai fornitori del servizio universale di tenere conti separati nella loro contabilità interna. Tali sistemi di contabilità interna devono operare sulla base di principi di contabilità dei costi applicati coerentemente e obiettivamente giustificabili. La direttiva è stata recepita nel diritto italiano dal D.Lgs. n. 261/1999, in vigore dal 6 agosto 1999. L articolo 7, paragrafo 1 del decreto riprende testualmente l articolo 14, paragrafo 2 della direttiva. (63) Inoltre, l articolo 7, paragrafo 3 del decreto prevede che la società incaricata di certificare il bilancio del fornitore del servizio universale verifichi anche la conformità del sistema di separazione contabile. (64) Per conformarsi all obbligo di conti separati di cui all articolo 7, paragrafi 2 e 3 del richiamato decreto, PI ha adottato un sistema contabile basato sulla metodologia ABC (Activity Based Costing). L ABC è un metodo particolare di imputazione di tutte le componenti di costo a ciascuno dei prodotti e servizi (full cost) ed è conforme ai criteri dell articolo 14, paragrafo 3 della direttiva. 10

(65) Già nella sua decisione del 12 marzo 2002 relativa a PI, la Commissione concludeva, per il periodo 1994-1999, che la metodologia di separazione contabile introdotta per attuare una distinzione fra costi e ricavi per i prodotti di interesse generale e costi e ricavi per gli altri prodotti corrispondeva a un imputazione corretta dei costi di PI sulle varie attività ed era idonea alla valutazione dei costi e ricavi dei vari servizi forniti dall operatore e a determinare il costo supplementare netto della missione di servizio universale affidata alla società stessa. (66) Inoltre, le autorità italiane ritengono che la contabilità analitica di PI sia notevolmente migliorata dal 1999 e le relazioni della società di revisione per gli esercizi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 certificano che la contabilità interna di PI è basata su principi contabili generalmente accettati ed è quindi idonea a determinare il costo supplementare netto della missione di servizio universale affidata alla società stessa. (67) Al riguardo, la Commissione osserva che, nelle relazioni al bilancio annuale di PI per gli esercizi 2003 e 2004, la società di revisione ha segnalato discordanze fra la contabilità operativa di Bancoposta e la contabilità generale di PI. La Commissione ha rilevato, in buona sostanza, che tali discordanze derivavano dall impossibilità di imputare alle singole operazioni registrate nelle scritture analitiche di Bancoposta i dati corretti del sistema contabile integrato di PI. Tuttavia, stando alla società di revisione e alle informazioni delle autorità italiane, tali discordanze non hanno mai prodotto effetti sull effettiva separazione degli aggregati, e questo principalmente perché i saldi di bilancio di PI sono corretti e perché la metodologia ABC usa i dati della contabilità generale. (68) Da ultimo, basandosi sulla contabilità interna di PI per l esercizio 2004, la Commissione ha nuovamente esaminato in dettaglio la metodologia di separazione contabile dell operatore. Seguono i risultati di questo esame. (69) Il sistema contabile integrato di PI comporta: - un sistema di contabilità generale, che provvede alla rilevazione per natura dei costi e dei ricavi (il piano dei conti di PI comprende [ ] *); - un sistema di contabilità analitica, che alloca i costi rilevati per natura ai singoli centri di responsabilità economica (CRE) ([ ]); - un sistema di ABC che attribuisce i costi dei CRE alle attività ([ ]) e i costi delle attività ai prodotti/servizi erogati ([ ]). (70) Il sistema di contabilità analitica suddivide i costi in: - Costi diretti a prodotto: sono i costi riferiti a fattori impiegati in modo specifico per l ottenimento di un determinato prodotto/servizio. Vengono interamente direttizzati ai prodotti/servizi interessati attraverso un analisi della contabilità generale. Nel 2004 hanno rappresentato il [ ] dei costi operativi di PI ([ ] 22 ). Alcuni esempi sono la pubblicità di un prodotto specifico, l outsourcing di alcune attività. * Segreto d affari. 22 Vedi tabella 1. 11

- Costi diretti di produzione: sono i costi attribuiti ai prodotti/servizi sulla base della metodologia ABC. La logica sottostante è quella del consumo, per cui le attività consumano risorse e i prodotti assorbono attività. Elementi fondamentali di questa metodologia sono i driver, o determinanti del consumo: resource driver e activity driver. I resource driver sono parametri fisico-tecnici che esprimono la causa del consumo di risorse da parte delle attività (per es. full time equivalent, metri quadrati, ore di funzionamento impianti, ecc). Gli activity driver sono parametri che assicurano l assegnazione dei costi delle attività ai prodotti/servizi (per es. numero pezzi, numero dispacci, ecc). Nel 2004 hanno rappresentato il [ ] dei costi operativi di PI ([ ] 23 ). - Costi indiretti di produzione: sono i costi delle strutture divisionali non opertive di PI (amministrazione Divisione Corrispondenza, amministrazione Divisione Rete Territoriale, ecc.). Vengono allocati con la metodologia del cost to cost, in funzione cioè dei costi di attività che sono già attribuiti ai prodotti. Nel 2004 hanno rappresentato il [ ] dei costi operativi di PI ([ ] 24 ). - Costi centrali: sono i costi delle strutture centrali (Communication & Advertising, Affari Legali, Risorse Umane e Organizzazione, ecc). Vengono allocati con la metodologia del cost to cost, in funzione cioè dei costi di attività che sono già attribuiti ai prodotti. Nel 2004 hanno rappresentato il [ ] dei costi operativi di PI ([ ] 25 ). Separazione contabile di PI [ ] (71) I 138 prodotti di PI esistenti nel 2004 possono raggrupparsi in 4 macro-prodotti: postali, finanziari, TLC ed altro. (72) Esempi di configurazione del costo dei prodotti postali e finanziari sono i seguenti: Prodotto postale 1) Costo direttamente attribuito al prodotto postale 2) Costi diretti di produzione costo delle attività svolte dalla divisione Corrispondenza costo delle attività svolte dalla divisione Espresso, logistica, pacchi costo delle attività svolte dalla divisione Filatelia costo delle attività svolte dalla divisione Rete territoriale 3) Costi indiretti di produzione costi di staff centrale e territoriale della divisione Corrispondenza costi di staff centrale e territoriale della divisione Espresso, logistica, pacchi costi di staff centrale e territoriale della divisione Filatelia costi di staff centrale e territoriale della divisione Rete territoriale 4) Costi centrali 5) Oneri finanziari 6) Oneri fiscali Prodotto finanziario 1) Costo direttamente attribuito al prodotto finanziario 23 Vedi tabella 1 24 Vedi tabella 1 25 Vedi tabella 1 12

2) Costi diretti di produzione costo delle attività svolte dalla divisione Bancoposta costo delle attività svolte dalla divisione Rete territoriale 3) Costi indiretti di produzione costi di staff centrale e territoriale della divisione Bancoposta costi di staff centrale e territoriale della divisione Rete territoriale 4) Costi centrali 5) Oneri finanziari 6) Oneri fiscali (73) L articolazione della separazione contabile dei costi relativa all anno 2004 è la seguente: Tabella 1 (milioni di EUR) Prodotti postali Prodotti finanziari TLC Altro Totale Costi Costi diretti di produzione Costi diretti a prodotto % Costi indiretti di produzione Costi centrali Totale Tabella 2 (%) Prodotti postali Prodotti finanziari TLC Altro Totale Costi Costi diretti di produzione Costi diretti % Costi indiretti Costi centrali Totale Separazione contabile 2004 (74) Dal punto di vista dell attribuzione dei costi, la tipologia di costi che si presenta più complessa è quella della rete territoriale (uffici postali) di PI. (75) Tale complessità è dovuta sostanzialmente alla numerosità degli uffici postali, alla loro organizzazione interna (attività di front office operazioni di sportello con la clientela, e attività di back office lavorazione, direzione, segreteria) e all utilizzo promiscuo delle risorse. (76) L attribuzione dei costi degli uffici postali ai prodotti in base alla metodologia dell activity based costing si articola nelle seguenti fasi: - individuazione di tutti i prodotti venduti/gestiti nell ufficio postale; - definizione dei flussi di lavorazione per ciasun prodotto/servizio (per es. raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione); - individuazione delle attività svolte dagli uffici postali per prodotto; 13

- definizione di un campione statistico di uffici postali ([ ]), raggruppati in 10 diverse tipologie (cluster); - analisi delle attività per ogni ufficio del campione individuato. (77) La Commissione ha appurato la precisione della procedura statistica (cluster analysis) applicata per la scelta del campione statistico di uffici postali ai fini di un analisi accurata di ogni attività. (78) Gli uffici postali sono classificati in 10 cluster, a seconda della dimensione (grandi, medi, piccoli); della presenza o assenza di attività di recapito; delle modalità di apertura al pubblico. I cluster sono aggiornati di anno in anno. Il disegno campionario di tipo stratificato adottato consente di ottenere risultati rappresentativi della realtà operativa degli uffici postali ([ ]). (79) I risultati dell analisi delle attività per ciascun cluster del campione sono quindi estesi a tutti gli uffici postali della rete. (80) Sulla base di quanto esposto, la Commissione può concludere che il sistema di separazione contabile fra attività commerciali e attività svolte da PI nell espletamento dell obbligo di servizio pubblico è adeguato. La contabilità separata utilizzata da PI è quindi idonea a quantificare i costi netti supplementari della missione di servizio universale affidata alla società. Compensazione a favore di PI (81) La compensazione del servizio universale accordata a PI è fissata dal contratto di programma 2000-2002, come modificato con atto aggiuntivo del 21 febbraio 2003, e dal contratto di programma 2003-2005. (82) Se il contratto di programma 2000-2002, e successiva modifica nel 2003, fissava una parziale copertura previo accertamento dell onere effettivo del servizio universale, il contratto di programma 2003-2005 ha stabilito che la compensazione sia quantificata applicando il meccanismo di subsidy cap, che anticipa l incremento programmato di produttività (3,62% annui) e tiene anche conto dell inflazione. (83) Il subsidy cap permette di calcolare l importo secondo la seguente formula: Sn= Sn-1(1+X-Y) dove: Sn è il trasferimento accordato per l esercizio n Sn-1 è il trasferimento accordato per l esercizio precedente X è il tasso programmato di inflazione per l esercizio n Y è l incremento programmato di produttività risultante dal Piano di Impresa (84) Secondo lo studio The Impact on Universal Service of the Full Market Accomplishment of the Postal Internal Market in 2009 26, la compensazione non è quindi soltanto 26 Relazione finale di PricewaterhouseCoopers Maggio 2006. 14

identificata e connessa agli specifici costi netti supplementari dell onere del servizio universale, ma è anche contenuta in modo da promuovere l innovazione e l efficienza del fornitore del servizio postale universale. (85) La seguente tabella riporta i costi supplementari netti del servizio postale universale e li raffronta alla compensazione accordata a PI nel periodo 2000-2005: (milioni di EUR) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Ricavi dall onere di servizio pubblico (a) Costo dell onere di servizio pubblico (b) Costi netti dell onere di servizio pubblico (b)-(a) Compensazioni dell onere di servizio pubblico versate dall Italia 439 439 429 415 336 359 (86) Nel periodo in esame, i costi supplementari netti dell onere del servizio postale universale hanno superato il sostegno finanziario a favore di PI. (87) Di conseguenza, la Commissione conclude che la misura in esame non ha portato a una sovracompensazione dei costi supplementari netti della missione di interesse generale affidata a PI 27. (88) Pertanto, la compensazione accordata a PI adempiere gli obblighi di servizio pubblico nel periodo 2000-2005 costituisce aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1, che è compatibile con l articolo 86, paragrafo 2, del trattato. (89) La compensazione statale non ha quindi sovvenzionato i costi relativi alle attività commerciali di PI, che comprendono tra l altro, i servizi finanziari ed i servizi di corriere espresso. 6. Decisione La Commissione lamenta che l Italia abbia dato esecuzione all'aiuto, in violazione dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato. Ciò nondimeno, sulla base della valutazione che precede, ha deciso di considerare la compensazione statale dell onere del servizio postale universale concessa a PI nel periodo 2000-2005 un aiuto compatibile con il trattato CE. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Ove non riceva una domanda motivata in tal senso entro 27 L adozione dei nuovi principi contabili internazionali (IAS/IFRS) per l anno 2005 non modifica tale conclusione. 15

il termine indicato, la Commissione presumerà l esistenza del consenso alla comunicazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera sul sito Internet http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/index.htm. La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale Concorrenza Protocollo Aiuti di Stato SPA 3 6/5 B-1049 Bruxelles Fax +32 2 296.12.42 Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia piú alta considerazione. Per la Commissione Neelie KROES Membro della Commissione 16