Specie aliene di Crostacei d acqua dolce in Italia: ipotesi di gestione

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Transcript:

1 Convegno di Natura Mediterraneo Le specie aliene nel Mediterraneo 20 e 21 marzo 2010, Selva di Paliano Specie aliene di Crostacei d acqua dolce in Italia: ipotesi di gestione Alberto F. Inghilesi, Laura Aquiloni, Silvia Bertocchi, Sara Brusconi, Giuseppe Mazza, Gabriele Orioli, Vera Gonḉalves, Elena Tricarico e Francesca Gherardi Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Leo Pardi, via Romana 17, 50125 Firenze

Gli habitat dulcacquicoli sono vulnerabili alle invasioni biologiche, a causa del legame tra acqua e attività umane e a causa della rapidità di dispersione delle specie. Foto di A. Inghilesi

Nelle acque interne italiane 112 specie animali alloctone (naturalizzate), soprattutto pesci e artropodi (Gherardi et al. 2008)

Crostacei delle acque interne italiane (Gherardi et al. 2008) Crustacea NIS IS TOTAL % NIS Anostraca 1 15 16 6.25 Cladocera 12 101 113 10.62 Ostracoda 9 16 25 36.00 Amphipoda 2 92 94 2.13 Copepoda 3 24 27 11.11 Branchiura 1 3 4 25.00 Decapoda 4 12 16 25.00 TOT 32 263 295 12.18

DAISIE database: 100 worst species Cercopagis pengoi (assente in Italia) Dikerogammarus villosus Eriocheir sinensis Procambarus clarkii

Procambarus clarkii Non indigeno per l Europa. Endemico del nord del Messico e del sud dell USA. Introdotto ovunque. In spagna nel 1973. Adattato a vivere in zone stagionalmente sommerse dall acqua (naturali e antropizzate). Ampia tolleranza alle condizioni ambientali, incluso salinità. Onnivori. Portatore della peste del gambero. Onnivoro, aggressivo, fast growing e altamente fecondo. È altamente impattante su ecosistemi anche per la sua attività di scavo.

Invasore di successo: specie r-selezionata (rapida crescita, maturità precoce, elevata fecondità), comportamento alimentare generalista e opportunista, elevata tolleranza a condizioni ambientali estreme e resistenza a parassiti e malattie.

Sequenza dell introduzione dei gamberi non-indigeni in Europa: Dal 1860 i gamberi italiani e poi europei furono colpiti dalla peste del gambero (Aphanomyces astaci). La peste portò all estinzione molte popolazioni di gamberi indigeni. Dagli anni 60 furono introdotte due specie nord-americane, resistenti alla peste (Pacifastacus leniusculus e Procambarus clarkii).

1973: Prima introduzione in Europa nelle risaie del Basso Guadalquivir (Spagna). E oggi diffuso in molti stati europei, soprattutto in Spagna, Portogallo, Francia e Italia (Distribuzione ricavabile da DAISIE, dal sito www.europe-aliens.org).

Gherardi et al. 2008. Distribuzione in Italia 1992 1995 1998 2001 2005 2008

Gamberi alieni in Italia: distribuzione al 2008 Procambarus clarkii Orconectes limosus Astacus leptodactylys Pacifastacus leniusculus

Impatti Potenziali danni alla salute Costi economici Competizione Predazione Trasmissione di parassiti Distruzione dell habitat

1) Metodi legislativi: alcuni stati europei (Irlanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Spagna, Francia e Polonia) vietano l importazione di gamberi alloctoni vivi. Ma non Austria, Germania e Italia. Dal 1996, la Gran Bretagna ha istituito le aree no-go. 2) Metodi meccanici: trappole e pesca elettrica (con eventuale utilizzo di feromoni)

3) Metodi biologici: agenti patogeni (ceppi di Aphanomyces astaci), microbi (Bacillus thuringiensis) e predatori (es. Anguilla) 4) Metodi fisici: essiccamento di bacini, diversione di corsi d acqua, costruzione di ostacoli

5) Biocidi insetticidi organofosfati e organoclorati, piretroidi, rotenone e surfattanti 6) Tecnica del rilascio dei maschi sterili (Sterile male release technique, SMRT) E LA PESCA????

Dikerogammarus villosus Sowinsky, 1894 Il killer shrimp è un crostaceo anfipode d acqua dolce di origine pontocaspica. Con l apertura del canale Danubio- Meno-Reno (1992) ha invaso rapidamente l Europa dell Est, utilizzando come corridoi ecologici il Danubio e il Reno. Leuven et al. 2009

La specie potrebbe essere arrivata anche insieme a Dreissena polymorpha, già presente nell invaso dal 2005 (Lori & Cianfanelli 2006). L introduzione potrebbe essere avvenuta con le immissioni di pesci da ripopolamento o attraverso barche ad uso ricreativo (canoa, windsurf, vela). 2003 nel Lago di Garda, nel Po e nel Mincio. 2008 Nel Lago di Bilancino

Il suo vettore d introduzione più probabile sembra essere il trasporto accidentale nelle acque di zavorra Colonizza un ampia varietà di substrati, è tollerante alle variazioni di temperatura (0-30 C), salinità (fino a 20 ) e ossigeno (Bruijs et al. 2001) Grazie alle potenti mandibole, è un vorace predatore (macroinvertebrati, uova e larve di pesci; Casellato et al. 2008) Si riproduce una volta all anno (T acqua > 13 C); una femmina può produrre fino a 200 uova; la crescita e la maturazione sessuale sono veloci (Pöckl 2009)

Ha una pigmentazione polimorfica, forse legata al substrato occupato (Devin et al. 2004)

Causa molteplici impatti Compete con i Gammaridi indigeni, causandone l estinzione; minaccia le popolazioni di pesci e altera le catene alimentari Può essere un ospite intermedio di parassiti Acantocefali, che attaccano pesci e uccelli

Eriocheir sinensis H. Milne Edwards, 1853 Vettori: - Acque di zavorra - Hull fouling - Importazione per acquariofilia o per consumo umano Primo ritrovamento in Europa nel 1912, in Germania (fiume Aller)

Eriocheir sinensis è specie onnivora ed opportunista

Impatti: Ecosistema: compete per spazio e cibo con altri granchi Salute: ospite secondario intermedio in Asia per un trematode parassita dell uomo. http://www.cfb.ie/fisheries_research/2007/images/44/image001.jpg Economia: danneggia le reti da pesca; si nutre di pesci in acquacoltura; la sua attività di scavo aumenta l erosione delle sponde; blocca in alte densità canali e scoli di acque industriali.

Ampie zone d Europa, in particolare le coste Mediterranee, sono considerate estremamente vulnerabili nel prossimo futuro alle invasione di questa specie (Herborg et al. 2007)

Grazie per l attenzione! Si ringrazia la Regione Toscana (Progetto ALT), ARPA Lazio (PASAL), Università degli Studi di Firenze