IL MONDO A METÀ DEL XV SECOLO PROF. ANDREA POMELLA
Indice 1 IL MONDO A METÀ DEL XV SECOLO -------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LE ESPLORAZIONI PORTOGHESI DELLE COSTE DELL AFRICA ------------------------------------------ 5 2 di 16
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Le esplorazioni degli europei 4 di 16
2 Le esplorazioni portoghesi delle coste dell Africa Il Portogallo, situato all estremità occidentale dell Europa, era in posizione favorevole per decollare: nel 1253 aveva ultimato la riconquista, contro l Islam, del suo territorio; aveva la mani libere per agire all esterno. La presa di Ceuta, nel 1415, a sud dello stretto di Gibilterra, lo aveva introdotto nei segreti dei traffici a distanza, e ne aveva risvegliato lo spirito aggressivo delle Crociate: gli si apriva così la porta per viaggi ed esplorazioni e per progetti ambiziosi lungo la costa africana. Ora, al momento opportuno, dispone di un eroe, l infante Enrico il Navigatore (1394-1460), quinto figlio del re Giovanni I e gran maestro del ricchissimo Ordine di Cristo, il quale dal 1413 ha stabilito la sua residenza a Sagres, vicino al Capo San Vincenzo, all estremità meridionale del Portogallo; circondato da uomini di cultura, da cartografi e da navigatori, sarà l appassionato ispiratore dei viaggi di scoperta, che cominceranno nel 1416, un anno dopo la presa di Ceuta. L ostilità dei venti, il carattere del tutto inospitale delle coste sahariane, i timori che esse ispiravano o che i portoghesi diffondevano per nascondere il segreto della loro navigazione, il difficile finanziamento delle spedizioni, la loro scarsa popolarità; tutto ritardò l esplorazione dell interminabile litorale del continente nero. Tale esplorazione andò avanti al rallentatore: Capo Bojador nel 1416, Capo Verde nel 1445, superamento dell equatore nel 1471, scoperta della foce del Congo nel 1482. Ma l avvento di Giovanni II (1481-95), un re che nutriva passioni per le spedizioni marittime, un nuovo Navigatore, accelerò le cose alla fine del secolo XV: nel 1487 Bartolomeo Diaz raggiunse l estremità meridionale dell Africa, che battezzò Capo delle Tempeste e alla quale il re diede, poi, il nome di Capo di Buona Speranza. Fin da allora, tutto era pronto per il viaggio di Vasco Da Gama, che per mille ragioni si compì soltanto dieci anni più tardi. Per tutti questi anni i navigatori portoghesi hanno accumulato una straordinaria esperienza dei venti e delle correnti dell Oceano Atlantico. Fin dall inizio, nessuna nave, nessun porto dell Oceano Indiano furono in grado di resistere ai cannoni delle loro flotte; fin dall inizio, le navigazioni degli arabi furono troncate, ostacolate, disperse. Queste prime esplorazioni portoghesi si conclusero con il clamoroso successo costituito dall arrivo del pepe e delle spezie a Lisbona: nel suo piccolo, una rivoluzione. I due grafici sotto riportati rappresentano la differenza di prezzo di alcune spezie tra il mercato asiatico di Goa e quello europeo di Lisbona ai primi del '500. I prezzi riportatiin ducati 5 di 16
d'oro, si riferiscono al peso di un cantaro, circa 60 chili di merce. Le spezie erano molto ricercate per insaporire i cibi e per la loro conservazione. Dalla lettura dei grafici si ricava come il commercio con l'oriente fosse molto redditizio e assicurasse un peso, oltre che economico, anche politico alle Compagnie "privilegiate" che detenevano il monopolio di questi commerci. 6 di 16
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Il Cinquecento è un periodo di espansione dello spazio geo-economico europeo: le scoperte geografiche incentivate e condotte dal Portogallo e dalla Spagna portano a un allargamento dei confini geo-economici dell Europa. Il Portogallo si espande verso le coste africane e si spinge a Oriente verso l oceano Indiano, la Spagna si spinge verso Ovest e scopre il continente americano. Lo scopo di queste espansioni geografiche è quello di trarre beneficio economico, riuscendo a portare nuove merci (o a impossessarsi del monopolio di vecchie merci) da introdurre sul mercato europeo. Due sono le principali fasi dell organizzazione geo-economica dello spazio europeo nel Cinquecento: quella portoghese e quella spagnola. I portoghesi importano il pepe e le spezie in Europa dalle coste africane, gli spagnoli (nel secondo periodo) portano in Europa soprattutto argento dall America del Sud. 8 di 16
In entrambe le fasi, il compito dellala ridistribuzione delle merci che arrivano a Lisbona o a Siviglia è assunta dal porto di Anversa nelle Fiandre: ad Anversa giungono le merci o l argento e ne ripartono rame e argento (fase portoghese), manufatti, legname, grano, tessuti (fase spagnola). Ad Anversa risiedono i Fugger, i più importanti banchieri tedeschi (originari di Augusta) che riforniscono i portoghesi di argento per i loro pagamenti in Oriente. Gli stessi banchieri hanno un ruolo per gli spagnoli, in quanto diventano I gestori dei pagamenti che il re di Spagna deve effettuare per l Europa; il re spagnolo attua quindi immensi spostamenti d argento su Anversa, favorendone la prosperità. La città belga diventa un centro economico molto dinamico, nel quale si sviluppano ulteriormente le tecniche bancarie, creditizie, commerciali che già erano utilizzate a Venezia: Anversa le eredita e le sviluppa in modo originale. Il centro economico europeo è compreso in questo periodo (1500-153O ca.), Prima, nel triangolo Lisbona-Anversa-Augusta e, poi, (1530-1560 ca.) Siviglia-Anversa- Augusta. Lo spazio geo-economico si è però in questo periodo notevolmente allargato; i territori da cui sono tratte le materie prime sono aumentati: ora comprendono le coste africane e parte dell America del Sud. 9 di 16
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Il commercio triangolare 13 di 16
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