Intervista ad Alberto Vannetti cistranese adottivo tra arte e prospettive per il territorio
1) Alberto Vannetti vive da 13 anni a Cisternino. E un cistranese di fatto, un cittadino che ha scelto la Puglia e diventato parte integrante della comunità cistranese e di certo anche punto di riferimento artistico e sociale. Ci vuoi raccontare del come e perché hai scelto di stabilirti in Valle d Itria a Cisternino? Da alcuni anni frequentavo la Puglia per turismo e lavoro, esponendo le mie opere sia a Bari che a Monopoli nella galleria Studio Fedele. Ho potuto conoscere bene tutta la zona delle provincie di Bari e Brindisi e abbiamo deciso con il mio compagno agronomo ed apicoltore Andreas Facius di aprire un nuovo periodo della nostra vita scegliendo in particolare i colli cistranesi, che ritenevamo fra le parti più integre e belle della Murgia
dei Trulli, cercando un casolare tipico e un po di terra. L occasione è arrivata tramite un annuncio internet nel 2001 e nella circostanza del passaggio dalla lira favorevole all euro. Ci siamo insediati nella Contrada Specchia in una piccola masseria che lentamente abbiamo adattato a elegante B&B senza stravolgerne l esterno come spesso capita di vedere, contemporaneamente lavorando alla creazione di un piccolo parco agricolo sostenibile e biologico come pascolo per le nostre api e ricreazione salubre per i nostri ospiti. 2) L estate scorsa la mostra Iconografia dello Spirito e della ragione e in questi giorni la mostra CONFLICTUS nell Area Archeologica di San Nicola. Ci vuoi parlare di queste iniziative, scopi e programmi?
La mia attività culturale artistica non si è certo fermata arrivando a Cisternino e ho continuato partecipando a titolo gratuito a diverse manifestazioni e mostre personali nella zona. La conoscenza con l archeologo prof. Tamborrino che curava l area archeologica della Chiesa Matrice e il parroco Don Carmelo mi ha dato l opportunità di sviluppare un discorso molto più ampio riguardo alla possibilità di creare un museo di arte contemporanea in dialogo con l archeologia e l antico e per sostenere l apertura continuativa del museo e anche per trovare fondi destinati al restauro di importanti statue settecentesche di santi. Siamo partiti con proprio per sottolineare un confronto con gli spazi museali e tra razionalità e spiritualità e oggi con
CONFLICTUS con la partecipazione di 12 artisti internazionali chiamati ad esporre con me e a interpretare con il loro specifico ed eterogeneo linguaggio l attualità contemporanea piena di conflitti materiali, sociali, esistenziali. Il progetto di queste mostre aperte è quello di dare continuità al museo prolungando la durata delle iniziative anche fuori stagione per dare la possibilità a tutti, residenti e turisti, di vedere i luoghi storici di Cisternino e i nuovi messaggi d arte contemporanea. Ma sempre con una progettualità culturale precisa e approfondita di alto livello degna della nostra storia locale ed italiana. Approfitto di questo spazio per annunciare l avvio di una selezione di artisti pugliesi in particolare della Valle d Itria per la mostra di primavera del MAAAC dal titolo GENIUS LOC.
3) A livello locale ci puoi dare un tuo parere su ciò che si dovrebbe fare e chi meriterebbe più attenzione da parte delle amministrazioni? Anche in un piccolo centro come Cisternino moltissime cose si possono fare, tanto più con lo sviluppo turistico lentamente cresciuto negli ultimi 20 anni. Le amministrazioni si devono rendere conto che non si può vivere solo di rendita, lasciataci con sacrifici dagli antenati, che la concorrenza globale è fortissima e competitiva. Le persone scelte per questo compito devono avere una visione ampia, avere il coraggio del rischio, essere preparate e uscire fuori da favoritismi e improvvisazione che bloccano qualsiasi progresso sano e duraturo. 4) Tu sei anche socio del B&B Millefiori che produce anche un ottimo miele biologico. In questo settore, dall ambiente, all agricoltura
sostenibile, al turismo quale potrebbe essere la strada maestra del nostro territorio? Ritengo che le uniche, ma corpose possibilità che abbiamo ancora di fronte, per garantire un percorso giusto e benefici per tutti, sono principalmente 4 : Ambiente, Agricoltura, Cultura, Turismo. Sono temi strettamente connessi perché non c è turismo in un territorio avvelenato e con una agricoltura lasciata allo sbando, non c è turismo se cementificazione e manie asfaltatrici prendono definitivamente il sopravvento, non c è turismo se non consideriamo come servizio essenziale tutte le culture antropologiche, artistiche, sociali. Il paese potrebbe avere risorse nuove e inaspettate per fronteggiare crisi e concorrenze, come l esperienza del MAAAC a costo quasi zero insegna, ma la volontà di capirlo delle istituzioni
deve essere manifesta, si deve dare l esempio e uscire dal piccolo cabotaggio prendi i soldi e scappa : i cittadini capiranno e saranno grati. Intervista a cura di ANGELO ed ILARIO CHIATANTE