Chiarimenti sulla commercializzazione del materiale di moltiplicazione della vite

Documenti analoghi
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE CAMPANIA ASSESSORATO AGRICOLTURA

Ordinanza del DFE concernente la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle piante di vite

Ordinanza del DFE concernente la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle piante di vite

Controlli fitosanitari sui materiali di moltiplicazione e sulle piante da frutto

Ordinanza del DEFR concernente la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle piante di vite

DECRETO 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite

La Flavescenza Dorata della vite: misure ufficiali di controllo

Mod. PM IMPIANTI DI VITI MADRI PER I QUALI E RICHIESTO IL CONTROLLO E L AUTORIZZAZIONE AL PRELIEVO A FINI COMMERCIALI Campagna viv Matr.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

MODULISTICA PER IL VIVAISMO VITICOLO. (Contiene le istruzioni per la compilazione dei modelli)

DECRETO 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite.

DECRETO 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite. Gazzetta Ufficiale n.

DETERMINAZIONE PROT. N REP. N. 440 DEL 6 SETTEMBRE 2016

Preambolo IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI

IL MIGLIORAMENTO GENETICO DELLA VITE IN LIGURIA TRAMITE SELEZIONE CLONALE

Programma nazionale di sostegno nel settore del vino 2009/2013 Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio Scheda I del DM 8 agosto 2008

Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 164/37

D.P.R. 24 dicembre 1969, n. 1164

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 140 del

DECRETO DEL DIRETTORE N. 92/DIRA DEL 31/01/2017

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

DIRETTIVA 2002/11/CE DEL CONSIGLIO

DAL VIVAIO AL VIGNETO

Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite. IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

5 - SERVIZIO INTERVENTI IN MATERIA VIVAISTICA E DI DIFESA FITOSANITARIA

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

DETERMINAZIONE PROT. N REP. N. 500 DEL 15 SETTEMBRE 2017

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

Come viene regolata la concessione dei passaporti verdi? Condizione per l autorizzazione all uso del Passaporto Verde... 7

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 9 aprile 1968 relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite (68/193/CEE)

La produzione delle piante di olivo: aspetti normativi

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Direttiva 68/193/CEE del Consiglio, del 9 aprile 1968, relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite

GIUNTA REGIONALE - Dirigenza - Decreti

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana serie generale n. 168 del

3. AUTORIZZAZIONI ALL IMPIANTO

PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL POTENZIALE VITIVINICOLO REGIONALE - MODULISTICA

NORME PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ORTO-FLORO-FRUTTICOLA E DELLE PIANTE ORNAMENTALI

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite

REGIONE PIEMONTE BU16 21/04/2016

PROCEDURE OPERATIVE DEL SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE

CAPO I. Produzione e vendita dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite - Classificazione di detto materiale

ALLEGATO A) DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE E AMBIENTALE SEZIONE COMPETITIVITA' DELLE FILIERE AGROALIMENTARI

D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 214 art. 19 e 20 e successive modificazioni e integrazioni D.M. MIPAAF 12/11/2009. Nome e cognome o ragione sociale:

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE RAVA, CAPITELLI, DAMERI, PENNA, VOGLINO

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

CICLO PRODUTTIVO VIVAISMO VITICOLO. CO.VI.P. Consorzio Vivaistico Pugliese Dott. Luigi Catalano

La Selezione clonale della vite: strategie e modalità operative

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 DELIBERAZIONE 8 luglio 2013, n. 554

Cognome Nome. Test eseguito presso. Valutazione eseguida dagli Ispettori Fitosanitari

ALLEGATO _A_ Dgr n. 441 del 31/03/2015 pag. 1/5

n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli.

Decreto Legislativo 19 maggio 2000, n. 151

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO DI Richiesta di autorizzazione

CAPO I PRODUZIONE E VENDITA DEI MATERIALI DI MOLTIPLICAZIONE VEGETATIVA DELLA VITE CLASSIFICAZIONE DI DETTO MATERIALE ARTICOLO N.1

L.R. 20/2007, art. 6, c. 1 B.U.R. 24/2/2016, n. 8. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 febbraio 2016, n. 023/Pres.

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE (Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009)

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 120 del

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 04 maggio 2016

Disciplina del Servizio fitosanitario regionale (approvata nella seduta del Consiglio regionale del 22 novembre 2011)

Vista la legge 183 del 16 aprile 1987, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia all Unione europea;

FLAVESCENZA DORATA (FD) e LEGNO NERO (LN)

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

Evoluzione dell omologazione del patrimonio clonale a disposizione di TOS.CO.VIT.

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste

OBIETTIVO. Vendita ornamentali Coltivazioni officinali Coltivazioni alimurgiche

Regione Autonoma della Sardegna

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

I controlli e la certificazione delle sementi di Barbabietola da zucchero/foraggio

Situazione del comparto vitivinicolo della Sardegna

L iniziativa TRENTINOERBE. Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo

Certificazione delle barbatelle: un vantaggio o una necessità!

Il settore vivaistico a supporto della moderna agrumicoltura

PRESCRIZIONI FITOSANITARIE IN FUNZIONE DELLA CATEGORIA DI APPARTENENZA

OCM Vitivinicolo - Ristrutturazione e riconversione vigneti. Istruzioni e indicazioni per la compilazione on-line

Provincia Autonoma di Trento

Parliamo di legislazione fitosanitaria

Sviluppo Rurale, Lungomare Nazario Sauro n. 45/47 - Bari.

Controlli patate in Italia linee guida

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

Bianca Rossi: Albino Libè: Bianca Rossi

Richiesta di autorizzazioni fitosanitarie ai sensi del D.Lgs. n. 214/05 e Decreto MIPAAF n. 12/11/2009. Prima iscrizione

CONTROLLI SOTTO SORVEGLIANZA UFFICIALE: CORSO DI PREPARAZIONE PER GLI ISPETTORI 2013 (Corso 1)

DOMANDA DI ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI IMPIANTO DELLA RISERVA REGIONALE

Viticoltura in Sardegna e distribuzione dei vigneti di montagna. Orazio LOCCI - Franco FRONTEDDU Clelia TORE Agenzia LAORE

PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI PER LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI FRIULI ISONZO. D.M. 14 giugno 2012

(1) Pubblicato nella G. U. 4 luglio 2006, n IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Disposizioni regionali di attuazione della misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti 2009/2013 Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio

17 aprile 2012 Vincenzo Zagari. Decreto legislativo 214/05 e implicazioni con l ISPM n.15

Piano delle verifiche e dei controlli del Cirò DOC D.P.R. 25/09/1989

DPR 24/12/1969 Num. 1164

del presente decreto.

DISPOSIZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO PER LA MISURA DELLA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE IN SARDEGNA. ANNUALITÀ 2010.

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DATI ESSENZIALI DA FORNIRE CON LA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE E DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE

Transcript:

PIANO DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VITICOLA Chiarimenti sulla commercializzazione del materiale di moltiplicazione della vite INDICE Premessa Normativa di riferimento Piano di ristrutturazione e riconversione viticola della Sardegna Materiali di moltiplicazione della vite Adempimenti ditte vivaistiche ai fini della commercializzazione del materiale moltiplicazione della vite Controlli Autorizzazione al prelievo ed alla commercializzazione del materiale moltiplicazione della vite Ditte vivaistiche in Sardegna Sanzioni 1/10

Premessa L immissione in commercio del materiale di moltiplicazione della vite è soggetta al rispetto della normativa vigente in materia che è volta a garantire la rispondenza genetico-sanitaria dello stesso materiale. La crescente diffusione di malattie causate da virus e fitoplasmi della vite impone sempre maggiore attenzione all utilizzo di materiale di propagazione che, oltre ad essere valido dal punto di vista genetico, deve essere esente da patologie che possano compromettere i risultati di campo della coltura. Normativa di riferimento D.M. 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite D.lgs. 19 agosto 2005 Attuazione della direttiva n. 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali D.M. 7 luglio 2006 Recepimento della direttiva n. 2005/43/CE che modifica gli allegati della direttiva n. 68/193/CEE, relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite. D.M. 31 maggio 2000 Misure per la lotta obbligatoria contro la flavescenza dorata della vite Nota n. 9548 del 13.06.2006 del Delibera della Giunta Regionale n. 48/14 del 18.11.2004 Reg. CE n. 1493/99. Modifiche ed integrazioni del Piano di ristrutturazione e riconversione viticola della Sardegna Determinazione n. 1191 del 5 dicembre 2005 del Direttore Generale dell Assessorato dell Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale avente per oggetto D.M. 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite 2/10

Piano di ristrutturazione e riconversione viticola della Sardegna Il Piano di ristrutturazione e riconversione viticola prevede l erogazione di contributi per le seguenti tipologie di intervento: Estirpazione e reimpianto del vigneto; Reimpianto con esercizio del diritto in portafoglio; Reimpianto anticipato; Riconversione varietale mediante sovrainnesto per i vitigni di età non superiore ai 12 anni; Adeguamento delle forme di allevamento e delle strutture di sostegno per vigneti di età non superiore ai 15 anni. Il Piano prevede per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti il ricorso al materiale controllato che rientra quindi nel processo di certificazione. Questo materiale è prodotto da vivaisti autorizzati. In particolare il portainnesto (varietà di vite americana) dovrà essere solo di categoria certificato. La parte aerea (marze o gemme di varietà di vite europea), nonché le barbatelle innestate potranno appartenere sia alla categoria certificato che alla categoria standard. 3/10

Materiali di moltiplicazione della vite I materiali di moltiplicazione della vite si distinguono in: Piante di vite: Barbatelle franche: frazioni di sarmenti o di tralci erbacei di vite o di tralci erbacei di vite, radicati e non innestati destinati ad essere piantati franchi o ad essere impiegati come portainnesto; Barbatelle innestate: frazioni di sarmenti o di tralci erbacei di vite o di tralci erbacei di vite, uniti mediante innesto la cui parte sotterranea è radicata; Parti di piante di vite: Sarmenti: tralci di un anno; Tralci erbacei: tralci non significati; Talee di portainnesto: frazioni di sarmenti o di tralci erbacei di vite o di tralci erbacei di vite, destinati a formare la parte sotterranea nella preparazione delle barbatelle innestate; Nesti: frazioni di sarmenti o di tralci erbacei di vite o di tralci erbacei di vite, destinati a formare la parte aerea nella preparazione delle barbatelle innestate o per gli innesti sul posto; Talee da vivaio: frazioni di sarmenti o di tralci erbacei di vite o di tralci erbacei di vite, destinati alla produzione di barbatelle franche. Questi materiali, inoltre, si distinguono in: Materiali iniziali: prodotti sotto la responsabilità del costitutore secondo metodi di norma ammessi per il mantenimento dell identità della varietà e se del caso del clone, e destinati alla produzione di materiale di base o di materiale certificato. Materiali di base: prodotti sotto la responsabilità del costitutore secondo metodi di norma ammessi per il mantenimento dell identità della varietà e se del caso del clone, provenienti direttamente da materiali di moltiplicazione iniziali per via vegetativa e destinato alla produzione di materiale di moltiplicazione certificato; per l identificazione di tale materiale è prevista un etichetta bianca. 4/10

Materiale certificato: proviene direttamente da materiali di moltiplicazione di base o da materiali di moltiplicazione iniziali e destinato alla produzione di piante o parti di piante che servono alla produzione di uve; controllato dagli uffici competenti dell Amministrazione Regionale; per l identificazione di tale materiale è prevista un etichetta azzurra. Materiale standard: deriva da vigneti scelti dal vivaista e controllato dagli uffici competenti dell Amministrazione Regionale, deve presentare l identità e la purezza della varietà ed è destinato alla produzione di piante da destinare alla produzione di uve; per l identificazione di tale materiale è prevista un etichetta di colore giallo scuro. I materiali di moltiplicazione possono essere commercializzati solo se certificati come materiali di moltiplicazione iniziali, base, certificati o standard in quanto sono soggetti ad un controllo ufficiale e devono rispondere alle condizioni di qualità e fitosanitarie previste dagli allegati al D.M. 7 luglio 2006. Adempimenti ditte vivaistiche ai fini della commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite Le ditte vivaistiche che intendono chiedere il controllo e la certificazione ai fini della commercializzazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite devono essere in possesso: 1) dell autorizzazione all attività vivaistica; 2) dell iscrizione al Registro Ufficiale dei Produttori (RUP); 3) dell autorizzazione all uso del passaporto delle piante. Le autorizzazioni di cui ai punti 1, 2 e 3 devono essere richieste una sola volta. Ogni anno deve essere presentata, entro il 30 giugno di ogni anno, al dell Assessorato dell Agricoltura la denuncia di produzione del materiale di moltiplicazione della vite per il quale si chiede il controllo e l autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione. 5/10

Controlli I controlli vengono effettuati presso i vivai autorizzati dai Servizi Ripartimentali dell Agricoltura, per l accertamento dei requisiti di qualità e di sanità del materiale di propagazione e dal Servizio Fitosanitario Regionale. In particolare, sulla base delle denunce di produzione presentate dai vivaisti vengono controllati annualmente i vigneti di viti madri (PMP e PMM) destinati alla produzione di talee di portainnesto, di talee di vivaio e sui nesti e i vivai di viti (barbatellai) destinati alla produzione di barbatelle franche o di barbatelle innestate. In caso di impianti di Piante Madri di categoria certificato che sono al primo anno di controllo dovrà essere fornita copia del certificato di idoneità nematologica (assenza del nematode Xiphinema Index, vettore di virus dell arricciamento) del terreno e copia del certificato del costitutore che ha fornito il materiale di base. Il prelievo dei campioni di terreno per l analisi nematologica viene effettuato dal Servizio Ripartimentale dell Agricoltura competente per territorio. Le analisi per la ricerca del nematode possono essere effettuate anche dal laboratorio del Servizio Fitosanitario Regionale della Sardegna. I controlli degli uffici competenti riguardano oltre alle condizioni relative alla coltura e ai materiali di moltiplicazione anche la composizione degli imballaggi o mazzi e la tenuta dei registri presso i centri aziendali (registro etichette, registro passaporti, registro di vendita dei materiali). I centri aziendali sono unità produttive autonome presso le quali sono tenuti i registri e i documenti ubicati in una sola Regione o in più Regioni. Nell ambito di questi sono presenti i campi di produzione che possono essere ubicati nella stessa Regione o in altre Regioni. 6/10

Autorizzazione prelievo materiale di moltiplicazione della vite Il provvedimento di autorizzazione al prelievo e spostamento del materiale e alla stampa delle relative etichette verrà rilasciato alle Ditte vivaistiche interessate entro il 30 novembre di ogni anno dal sulla base dell esito dei controlli documentali e di campo effettuati dai Servizi Ripartimentali dell Agricoltura competenti per territorio e dei controlli le cui risultanze sono riportate nella relazione redatta dal Servizio Fitosanitario Regionale. In tutti i casi i campi inseriti nella denuncia di produzione per la prima volta dovranno essere soggetti al controllo obbligatorio per due annate consecutive prima del prelievo del materiale di moltiplicazione in ottemperanza al decreto ministeriale 31 maggio 2000 concernente la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata. Ditte vivaistiche in Sardegna Di seguito si riportano le Ditte vivaistiche che hanno presentato presso i Servizi competenti della Regione Sardegna la denuncia dei materiali di moltiplicazione per la campagna vivaistica 2006/2007 e gli esiti dei controlli di campo e documentali. Si fa particolare riferimento alle varietà di vite autoctone. Consorzio Interprovinciale per la Frutticoltura di Cagliari, Oristano e Nuoro portainnesti e dai campi PMM di varietà varie di categoria certificato e standard tra cui Vermentino, Cannonau, Monica, Moscato, Carignano, Semidano e Cagnulari; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche ed innestate di categoria certificato e barbatelle innestate di categoria standard Consorzio Provinciale per la Frutticoltura di Sassari portainnesti e dai campi PMM di varietà varie di categoria certificato e standard tra cui Vermentino, Cannonau, Monica, Carignano e Girò; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche ed innestate di categoria certificato e barbatelle innestate di categoria standard 7/10

Delrio Anna portainnesti e dai campi PMM di varietà di Cannonau e Vermentino di categoria standard; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche di categoria certificato. Fenu Silvestro portainnesti e autorizzazione a commercializzare barbatelle franche di categoria certificato. Orrù Giampaolo autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione dai campi di PMP delle principali varietà di portainnesti e dai campi PMM di varietà di Carignano di categoria standard; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche di categoria certificato. Satgia Paolo autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione dai campi di PMP delle principali varietà di portainnesti; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche di categoria certificato. Simbula Giuseppe Antonio portainnesti e dai campi PMM di varietà varie di categoria certificato e standard tra cui Vermentino, Cannonau, Carignano; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche ed innestate di categoria certificato e barbatelle innestate di categoria standard Vita Verde Soc. Semplice portainnesti; autorizzazione a commercializzare barbatelle franche di categoria certificato e barbatelle innestate di categoria standard Vitis Rauscedo Soc. Coop. Agr. non è stata concessa l autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione dai campi di PMM di varietà varie di categoria certificato e standard tra cui Cannonau, Vermentino, Bovale, Carignano, Cagnulari e Semidano essendo al primo anno di controllo 8/10

Vivai Cooperativi Rauscedo portainnesti e dai campi PMM di varietà varie di categoria certificato e standard tra cui Vermentino, Cannonau, Monica, Carignano e Nuragus Vivai Cooperativi Padergnone non è stata concessa l autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione dai campi di PMM di categoria standard di Cannonau essendo al primo anno di controllo Vivai Viticoli Trentini non è stata concessa l autorizzazione al prelievo ai fini della commercializzazione dai campi di PMM di categoria standard di Cannonau, Bovale e Vermentino essendo al primo anno di controllo Oltre a queste possono vendere il materiale di moltiplicazione anche quelle ditte che non hanno campi di produzione in Sardegna, ma che sono state autorizzate dalle Regioni competenti alla commercializzazione del materiale di moltiplicazione prodotto. Per esempio una ditta vivaistica che ha campi di piante madri di Sangiovese in un altra Regione può vendere anche in Sardegna il materiale di moltiplicazione autorizzato essendo questa una varietà ammessa alla coltivazione nella nostra Regione. La stessa Ditta, inoltre, può acquistare e commercializzare il materiale di moltiplicazione delle varietà autoctone ammesse alla coltivazione in Sardegna prodotto da altre Ditte vivaistiche controllate i cui campi di produzione sono in Sardegna. Per esempio una Ditta vivaistica extraregionale o regionale può acquistare e commercializzare materiale di moltiplicazione della varietà Cannonau da una ditta vivaistica avente i campi di produzione controllati e autorizzati in Sardegna. 9/10

Sanzioni Le sanzioni sono stabilite dal D.lgs 214/2005. In particolare si ricorda che: chiunque introduce nel territorio italiano organismi nocivi, dei vegetali, dei prodotti vegetali è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000,00 ad euro 30.000,00; il mancato rispetto dei divieti di diffusione, commercio e detenzione di organismi nocivi, dei vegetali, dei prodotti vegetali comporta l erogazione di una sanzione amministrativa di una somma da euro 1.000,00 ad euro 6.000,00; in assenza dell'autorizzazione all attività vivaistica chiunque esercita attività di produzione e commercio dei vegetali, prodotti vegetali ed altre voci disciplinati dal presente decreto, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.500,00 ad euro 15.000,00; chiunque, in possesso dell'autorizzazione dell attività di produzione e di commercio dichiara di propria produzione vegetali prodotti da terzi, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500,00 ad euro 3.000,00; chiunque, dopo essere stato riconosciuto responsabile della trasgressione di una delle prescrizioni contenute nei commi precedenti, nei tre anni successivi ne trasgredisce un'altra, con la nuova sanzione da infliggere è sottoposto anche alla sospensione delle autorizzazioni regionali di produzione e commercializzazione per un periodo non superiore a centoventi giorni. Per quanto non espressamente previsto dal decreto legislativo 214/2005 si applicano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modifiche ed integrazioni. 10/10