Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Società Italiana di Fisica - XCVIII Congresso Nazionale Napoli, 17-21 Settembre 2012 Il moderno monitoraggio dei vulcani Siciliani Domenico Patanè INGV - Osservatorio Etneo, Sezione di Catania www.ct.ingv.it.ingv.it
PREVISIONE DELLE ERUZIONI Fare una previsione significa determinare tempo e luogo di un evento vulcanico nonché la sua tipologia ed intensità. Ancora oggi, come per i terremoti non è possibile fare una previsione di una eruzione nel senso esatto del termine. Pertanto, quando si parla di previsione di una eruzione si deve intendere una previsione probabilistica, che definisce la probabilità che un evento eruttivo di una certa tipologia e magnitudo possa verificarsi in un determinato arco di tempo. Le attività di ricerca condotte a partire dall ultimo decennio, grazie ai rinnovati e potenziati sistemi osservativi e all introduzione massiva delle tecnologie digitali e ad un approccio multidisciplinare, hanno permesso di stabilire nuovi traguardi nel campo della previsione delle eruzioni.
2001 long-lasting eruption 2002-3 very long-lasting eruption 122 BC- 1669 1669-2009
Stato dell arte Sistema di monitoraggio sismico e Vulcanico INGV-OE
Il sistema di monitoraggio dei vulcani siciliani e la sorveglianza vulcanica Anni 80 - Rete sismica Istituto di Scienze della Terra Anni 90 - Rete sismica I.I.V. del C.N.R. Anni 2000-2010 Tot. 45 Stazioni Rete Infrasonica per il monitoraggio dell attività esplosiva
Deformazioni del suolo Rete EDM Rete Clinometrica Rete GPS
Gennaio 2011
L eruzione del 2002-2003 rappresenta una momento decisivo nello sviluppo del sistema di monitoraggio e negli studi su questo vulcano. Quindi occorre tener presente che a differenza dell Etna, essendo allo Stromboli solo dal 2003 in funzione un più efficace sistema di monitoraggio/sorveglianza, questo è un arco di tempo ancora troppo breve per valutare i probabili comportamenti di questo vulcano, dare certezze o tempistiche ben precise sull approssimarsi di una eruzione e/o di un evento parossistico.
2011
All Etna la localizzazione delle sorgenti di tremore vulcanico rappresenta oggi uno dei più sofisticati strumenti di analisi messi a punto dall Osservatorio Etneo - Sezione di Catania dell INGV per seguire i movimenti del magma all interno dell edificio vulcanico. Ciò è stato reso possibile grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori dell INGV che ha partire dal 2007 ha creduto nello sviluppo di questo strumento, i cui studi sono stati pubblicati negli anni scorsi nelle due riviste dell American Geophysical Union, Geophysical Research Letters (Di Grazia et al., 2006, 2009) e Geochemistry, Geophysics & Geosystems (Patanè et al., 2008). Oggi, tale sistema automatico delle localizzazioni del tremore vulcanico ci indica la zona in cui è localizzato il magma e come questo può migrare all interno dell edificio vulcanico.
Latitude (km) Latitude (km) Altitude (km a.s.l.) Shallow VT earthquakes (altitude > -10 km a.s.l.) Deep VT earthquakes (altitude < -10 km a.s.l.) Attività eruttiva 2008-2011 a 4195 2009 2010 2011 4185 4175 4165 4155 4195 4185 4175 4165 4155 480 490 500 510 520 480 490 500 510 520 480 490 500 510 520 Longitude (km) 4000 2000 6000 1000 3000 5000 5000 0 8000 1/2-2 Strain release colorbar (J km ) b 2009 2010 2011 5 0-5 -10-15 -20-25 -30-35 -40 480 490 500 510 520 480 480 490 500 510 520 490 500 510 520 Longitude (km) 4000 2000 6000 1000 3000 5000 5000 0 8000 1/2-2 Strain release colorbar (J km )
Cosa sta accadendo nel 2012? Velocità orizzontali gen. sett. 2012 Velocità verticali gen. sett. 2012 Dilatazione Areale gen. sett. 2012 Shear Strain gen. sett. 2012
Sorgenti modellizate nel 2011-2012 Maggio-Luglio 2011 (inflazione) Luglio Ottobre 2011 (deflazione) Maggio-Settembre 2012 (inflazione)