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Prefettura di Torino - Ufficio Territoriale di Governo Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati in provincia di Torino a cura di Donatella Giunti 1 Il rifugiato politico è un cittadino straniero il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche, si trova fuori dal territorio del Paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di quel Paese e pertanto chiede protezione ad un altro Stato, presentando domanda di asilo politico. Il cittadino straniero che intende chiedere protezione allo Stato Italiano presenta domanda di asilo in Questura (entro 8 giorni dall arrivo), gli viene rilasciato un attestato nominativo che certifica l essere richiedente asilo (ma non la sua identità). Il richiedente asilo è colui che, fuori dal proprio Paese d origine, inoltra in un altro Stato domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato. La sua domanda viene esaminata dalle autorità di quel Paese e fino al momento della decisione in merito alla sua domanda egli è un richiedente asilo. La richiesta di asilo viene valutata da una Commissione Territoriale, che decide in base alla documentazione presentata, alla situazione del Paese d origine, alla storia personale ed individuale se riconoscere lo status di rifugiato non riconoscere lo status di rifugiato non riconoscere lo status di rifugiato ma raccomandare una protezione sussidiaria (fino all anno scorso si chiamava motivi umanitari ) Titolare quindi di protezione sussidiaria è il cittadino straniero che non possiede i requisiti per essere riconosciuto RIFUGIATO ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di ritenere che, se ritornasse nel Paese d origine correrebbe un rischio effettivo di subire un grave danno. Entrambe le tipologie di permesso di soggiorno consentiranno di lavorare, studiare, ottenere il ricongiungimento familiare con i propri cari rimasti in zone di conflitto. Dal 19 gennaio 2008, data in cui entra in vigore il Decreto Legislativo 251, che recepisce una direttiva europea del 2004, è possibile l accesso al pubblico impiego per i titolari di status di rifugiato, con le sole limitazioni previste per i cittadini dell Unione Europea, così come lo status di rifugiato e di titolare di protezione umanitaria dà diritto al medesimo trattamento del cittadino italiano in materia di assistenza sociale e sanitaria. Il permesso di soggiorno per protezione sussidiaria viene generalmente rilasciato dalle Questure dietro raccomandazione della Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato. Il titolo viene rilasciato sulla base del rispetto del principio del non-refoulement (non respingimento) sancito sia dall art. 33 della Convenzione di Ginevra, come ripreso sia dall art.19 del Testo Unico sull immigrazione (n.286/98) sia dall art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell Uomo. (n.286/98). Il permesso di soggiorno per motivi umanitari aveva una durata di anno, rinnovabile se le condizioni del Paese d origine sono ancora precarie; ora viene sostituito, man mano che scade, da un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, che vale 3 anni e può essere rinnovato alle condizioni di cui sopra. Sia motivi umanitari che protezione sussidiaria possono essere convertiti alla scadenza del permesso stesso in permesso per lavoro, presentando domanda in Questura, a condizioni che: il cittadino straniero abbia un contratto di lavoro superiore all anno o a tempo indeterminato abbia un passaporto o un documento di identità NON ITALIANO valido (es. titolo di viaggio) una volta ottenuta la conversione NON può tornare indietro, cioè chiedere di riavere la protezione sussidiaria o l asilo. Il richiedente asilo privo di mezzi di sostentamento può presentare domanda di accoglienza per essere inserito in strutture di ACCOGLIENZA nei servizi attivati dagli Enti Locali, all interno del Sistema di Protezione o se non c è posto - nei Centri di Identificazione (Foggia Crotone). Gli Enti locali che fanno 1 Assistente Sociale Prefettura di Torino

parte del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e offrono accoglienza e protezione ai richiedenti asilo nell attesa della definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. Tutti i progetti territoriali del Sistema di protezione, all interno delle misure di accoglienza, oltre a fornire vitto e alloggio, provvedono alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale finalizzate a rendere effettivo l accesso ai servizi erogati sul territorio, fra i quali l assistenza medica attraverso l iscrizione al Servizio sanitario nazionale.sempre all interno dell accoglienza rientrano attività di formazione linguistica e di istruzione per adulti, iscrizione a scuola dei minori in età dell obbligo scolastico, attività di informazione legale sulle procedure d asilo e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. All interno del Sistema sono inoltre presenti alcuni progetti specializzati nell accoglienza e sostegno di disabili, minori non accompagnati e vittime di tortura. Particolare attenzione viene inoltre prestata alla formazione e al continuo aggiornamento degli operatori dei progetti territoriali e alla sensibilizzazione degli amministratori locali. I Centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici in provincia di Torino che fanno parte del Sistema Nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati sono situati nei comuni di TORINO che mette a disposizione del Sistema un totale di 75 posti di cui 15 per minori soli, e dispone di una rete di accoglienza a carico del Comune per altri 80 posti, e ciò nonostante si è in presenza di una lista d attesa di circa 80 persone IVREA che ospita 25 persone, comprensivi di nuclei familiari con minori (nel 2007 sono state seguite ed accolte 81 persone, collocate in appartamenti) CHIESANUOVA che offre accoglienza a 30 persone, comprendendo anche nuclei familiari con minori (nel 2007 sono state seguite ed accolte 46 persone, collocate in appartamenti) Di seguito viene riportato l elenco degli enti locali della Provincia che compongono il Sistema nel 2007 e per ognuno viene messo in evidenza a quale categoria appartengono i posti messi a disposizione. 2 Enti locali della Provincia di Torino attuatori progetti territoriali 2007 categorie ordinarie Economie Ordinanza 3620 Totale posti CHIESANUOVA 15 15 30 IVREA 21 4 25 TORINO 50 10 60 E, a seguire, le permanenze nel periodo gennaio/dicembre 2007 complessive nei progetti della provincia: Progetti Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Totale Chiesanuova 18 16 16 15 14 13 10 11 22 19 16 26 46 Ivrea 30 22 22 23 22 21 22 22 22 23 25 25 36 Torino 50 51 53 50 58 71 61 58 55 59 77 75 125 Poiché non tutte le persone che fanno richiesta di asilo e di accesso alle misure di accoglienza possono trovare adeguata sistemazione a Torino o in provincia, viene loro proposto di accettare di recarsi anche fuori regione, in uno degli Enti che aderiscono al Sistema Nazionale. Le domande di asilo politico presentate nel corso del 2007 alla Questura di Torino sono state 326. Le domande di accoglienza presentate nel corso del 2007 e fino a febbraio 2008 sono state 181 così suddivise 2 Estratto dal Rapporto Annuale sul Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati anno 2007

NAZIONI RICHIEDENTI ACCOGLIENZA 19 11 7 25 4 3 2 2 2 111111 NIGERIA R.D.CONGO COSTA AVORIO AFGHANISTAN CONGO SUDAN SOMALIA GHAMBIA CAMERUN 100 BANGLADESH REP DOMINIC MAROCCO KOSSOVO IRAK GEORGIA ANGOLA E le nazioni più rappresentative sono NIGERIA R.D.CONGO COSTA AVORIO AFGHANISTAN CONGO SUDAN SOMALIA ALTRE NAZ Ser i e1 100 25 19 11 7 4 3 12 La definizione delle risposte alla domanda di accesso alle misure di accoglienza sono 1 ACCOGLIENZA TO 63 ACCOGLIENZA IN REGIONE 8 FUORI REGIONE 17 RINUNCE 27 IRREPERIBILI 43 RIFIUTA 8 ALLONT 3 DA DEFINIRE 12

Di cui 85 femmine (48 Nigeria, 9 Costa Avorio, 10 Rep. Dem Congo, 18 altro) e 96 maschi (53 Nigeria, 15 Rep. Dem. Congo, 10 Afghanistan,18 altro) Pare inoltre interessante pubblicare le tabelle e i grafici 3 relative all elenco degli enti locali del Piemonte che aderiscono al Sistema Nazionale di Protezione, in modo da offrire una panoramica complessiva della nostra regione in merito alle ripartizioni dei 6284 beneficiari che complessivamente sono stati accolti nei progetti piemontesi, suddivisi per tipologia del permesso di soggiorno Richiedenti asilo 2571 41% Protezione umanitaria 2865 46% Rifugiati 848 13% beneficiari complessivi suddivisi per permesso di soggiorno rifugiati 13% protezione umanitaria 46% richiedenti asilo 41% nazionalità e aree geografiche più rappresentate beneficiari complessivi suddivisi per nazionalità più significative 1600 1456 1400 1200 1000 800 735 600 485 400 200 317 298 256 254 248 221 158 0 23,70% 11,70% 7,72% 5,04% 4,74% 4,07% 4,04% 3,95% 3,52% 2,51% eritrea afghanistan etiopia costa avorio nigeria togo somalia sudan turchia iraq 3 Estratto dal Rapporto Annuale sul Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati anno 2007

Da cui si evince la suddivisione per aree geografiche AFRICA 4237 67% ASIA 1577 22% EUROPA 300 8% AMERICA LATINA 170 3% ZONE GEOGRAFICHE EUROPA 5% AMERICA LATINA 3% ASIA 25% AFRICA 67% suddivisione di genere Relativamente alla diversa componente di genere dei beneficiari accolti, si nota con evidenza che il dato è omogeneo nei diversi raggruppamenti presi in considerazione poichè nell insieme dei 6284 accolti complessivamente la componente maschile risulta più che doppia rispetto a quella femminile (4594 maschi pari al 73,11%, 1690 femmine pari al 26,89% ) I dati sull età Relativamente all età dei beneficiari accolti complessivamente, risulta evidente che la componente maggiormente rappresentata, a prescindere dal sesso, è quella della fascia d età che va dai 18 ai 25 anni (29,19%), che unita a quella immediatamente successiva, che comprende le persone fra i 26 e i 30 anni (25,30%) rappresenta oltre la metà dell insieme degli accolti (54,49%). A seguire vi è poi la fascia di età che include chi ha fra i 31 e i 35 anni (15,53%) e al quarto posto le persone con un età compresa fra 36 e 40 anni (8,24%). E inoltre interessante considerare che l insieme delle persone accolte con un età compresa fra i 18 e i 40 anni rappresentano quasi l 80% (il 78,26% per la precisione) del totale degli accolti mentre negli altri raggruppamenti è variamente suddiviso il restante 20%. Per quanto riguarda invece i minori non accompagnati richiedenti asilo, nel corso dell anno ne sono stati accolti 197. Tale numero risulta essere di molto superiore a quello dello scorso anno (quando complessivamente ne erano stati accolti 28) in virtù dell emanazione di una specifica Direttiva ministeriale sui minori non accompagnati richiedenti asilo. La direttiva ha la finalità di garantire specifici servizi di accoglienza e tutela ai minori già dal loro primo ingresso sul I primi risultati delle nuove disposizioni sono già stati registrati a partire dallo scorso marzo quando, con l entrata in vigore della direttiva, sono fortemente cresciute le segnalazioni di minori richiedenti asilo, arrivando a 295 alla fine dell anno. Dei 197 minori accolti nella rete SPRAR, il 54% proviene dall Afghanistan, il 12% dalla Somalia, l 10% dall Eritrea, il 5% dalla Costa d Avorio, il 4% dall Etiopia. Relativamente al genere di appartenenza, il 96% è di sesso maschile e il 4% di sesso femminile.