COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO



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IT IT IT

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 13.2.2004 COM(2004) 96 definitivo 2004/0025 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che adotta un programma comunitario pluriennale inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili (presentata dalla Commissione) {SEC(2004)169} IT IT

RELAZIONE 1. Introduzione Nel periodo che ha seguito l'esordio del programma econtent 1, il mercato dei contenuti digitali ha registrato dei mutamenti, che in parte si sono scostati dalle previsioni di allora, sia nelle loro caratteristiche che per essere risultati di entità minore del previsto. I mercati delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) in generale hanno registrato un rallentamento, che a sua volta ha avuto un impatto negativo sul mercato dell'informazione. Tuttavia, la diffusione, lo sviluppo e l'innovazione delle tecnologie non si sono fermati e molti settori, fra cui il mercato dell'informazione, hanno ricominciato a crescere. L'introduzione progressiva di connessioni a banda larga, ad alta velocità e in collegamento permanente sta iniziando a spingere la domanda di contenuti digitali online. Come riconosciuto da eeurope 2005 2, il successo dell'introduzione dell'accesso Internet a banda larga a sua volta dipende in modo critico dalla disponibilità di contenuti digitali appropriati. Analogamente, la velocità di adozione dei servizi avanzati da parte degli utenti di tecnologia mobile (3G e successive) dipende dalla disponibilità e dall'accessibilità di un'ampia gamma di contenuti digitali. Più recentemente, sviluppi nelle tecnologie della conoscenza e dei contenuti stanno offrendo opportunità per migliorare l'accessibilità dei contenuti digitali, semplificandone notevolmente l'aggregazione e il riutilizzo in prodotti e servizi. Parallelamente, sono stati adottati nell'unione nuovi interventi legislativi, fra cui la direttiva relativa al riutilizzo dei documenti del settore pubblico (DSP) 3 e la direttiva sul diritto d'autore 4 attualmente in fase di recepimento, entrambe volte a facilitare un mercato interno di prodotti e servizi con contenuti digitali. Si prevede che queste tendenze producano benefici in termini di applicazioni basate su contenuti digitali, sotto forma di maggior produttività e innovazione e migliori prodotti e servizi dell'informazione, con un impatto positivo su contenuti, applicazioni e servizi attinenti a egovernment (governo elettronico), ehealth (sanità elettronica), ebusiness e elearning, promossi da eeurope 2005. Tali benefici non sono solo economici ma interesseranno tutta la società. Il mercato dei contenuti comprende i media e l'edizione, le basi di dati online e altri servizi commerciali, con un valore stimato a 515 miliardi di euro nel 2002 5. I contenuti digitali rappresentano una parte modesta di tale mercato, tradizionalmente dominato da film, programmi televisivi, libri, video, musica, CD e cataloghi di vendita per corrispondenza. La convergenza dei mezzi di comunicazione e l'espansione globale di Internet hanno fatto dei contenuti digitali un bene potenzialmente redditizio. Tuttavia, esistono in Europa ostacoli all'espansione dei contenuti digitali, relativi in particolare alla molteplicità di lingue, culture e prassi della pubblica amministrazione e delle imprese, che incidono sulla creazione di servizi transfrontalieri europei basati sui contenuti digitali. 1 2 3 4 5 Decisione del Consiglio 2001/48/CE del 22 dicembre 2000. COM(2002) 263. Direttiva 2003/98/CE del 17 novembre 2003. 2001/29/EC, adopted on 22 June 2001. Osservatorio europeo per le tecnologie dell'informazione (EITO), 2003. 2

L'attuale proposta econtentplus (2005-2008) prende di mira questi ostacoli e individua settori di interesse pubblico in Europa in cui le forze di mercato non riescono a sostenere investimenti adeguati. econtentplus mira a creare le condizioni di un accesso più ampio ai contenuti digitali e di un maggiore uso degli stessi e, ove necessario, di una maggiore redditività dei servizi basati sull'accesso ai contenuti digitali e sul loro uso o riutilizzo. Pertanto, il programma continuerà a contribuire in modo significativo alla strategia eeurope in settori quali elearning, egovernment, ecc. La proposta di programma di proseguimento delineata in appresso prende in debita considerazione le realizzazioni del programma attuale, l'evoluzione delle tecnologie, dei mercati e dell'ambiente legislativo e ulteriori cambiamenti di rotta che potranno verificarsi. 2. L'importanza crescente dei contenuti digitali Oggi l'importanza crescente dei contenuti digitali si può attribuire a due innovazioni principali: la digitalizzazione dei formati tradizionali di diffusione, quali testo, immagini, video e audio, e l'emergere di Internet quale piattaforma di integrazione e canale di distribuzione delle risorse contenutistiche. Oltre a rendere accessibili agli utenti grandi quantità di informazioni, queste innovazioni hanno trasformato il settore della distribuzione dei contenuti, reinventando i modi in cui le aziende, gli organismi pubblici e le amministrazioni interagiscono tra loro e con i cittadini. Recentemente, le aziende e le amministrazioni hanno cercato di trarre vantaggio dal potenziale di Internet di generare guadagni di efficienza e stimolare la crescita. La creazione in Europa di un quadro giuridico a sostegno del commercio elettronico e dei servizi online transfrontalieri 6 insieme con investimenti massicci in infrastrutture finanziate dal settore pubblico e privato, dimostrano l'importanza attribuita all'ambiente online nell'economia di oggi. La regolamentazione è stata impiegata anche per stimolare i cittadini a collegarsi a Internet. Nei tre anni successivi all'adozione del regolamento UE sulla disaggregazione della rete locale 7, la penetrazione di Internet è aumentata significativamente nell'unione, in particolare fra gli utenti privati. Sono collegati a Internet quasi il 100% delle aziende, degli uffici governativi e delle istituzioni educative e il 50% dei cittadini. Oggi la priorità è l'introduzione dell'accesso Internet a banda larga, con evidenti vantaggi per gli utenti (velocità), che a sua volta dovranno stimolare la domanda di una grande varietà di prodotti e servizi con contenuti digitali. Con il ruolo sempre maggiore che assume l'ambiente online nella diffusione e nella disseminazione delle informazioni, la domanda di contenuti digitali di qualità diventa ineludibile. La questione non si limita più a determinare se le informazioni siano reperibili, ma occorre anche sapere se siano affidabili, complete e adattabili alle esigenze degli utenti. Il mutamento fondamentale in atto nel mercato dell'informazione è da quantità a qualità. I fornitori di contenuti sono in una buona posizione per combinare il valore aggiunto derivante dall'uso di formati mediali digitalizzati con i guadagni di efficienza delle operazioni online. La nozione di valore aggiunto va oltre l'aggregazione di contenuti provenienti da diverse fonti o il loro adattamento a diverse preferenze ed esigenze del mercato. L'elemento di qualità mancante nella maggior parte dei contenuti oggi disponibili si concretizza allorché i contenuti sono arricchiti con conoscenze o informazioni specifiche pertinenti per 6 7 Direttive sul commercio elettronico (22 maggio 2001) e sulla fatturazione elettronica (20 dicembre 2001) e direttiva e regolamento (7 maggio 2002) su IVA e forniture digitali. Regolamento 2887/2000/CE, adottato il 18 dicembre 2000. 3

l'applicazione a cui sono destinati. Una nuova generazione di tecnologie, basata su lessici che i computer possono capire e processare, è in grado di farlo. I contenuti digitali ottimizzati in termini di conoscenza offrono il potenziale di estendere l'interoperatività e aumentano la qualità di qualsiasi prodotto o servizio fondato sui contenuti. I contenuti digitali di qualità dovranno soddisfare le esigenze di tutti gli europei: cittadini nella società, studenti, ricercatori, utenti commerciali in grado di accrescere le proprie conoscenze con facilità ed efficienza e fornitori di contenuti e altri "riutilizzatori" che sfruttano risorse di contenuti digitali per creare prodotti e servizi con valore aggiunto di qualità, indipendentemente dalla localizzazione e dalla lingua. 3. Un ambiente in mutazione Sin dal varo di econtent all'inizio del 2001, il panorama tecnologico, l'ambiente legislativo e il mercato hanno registrato sviluppi significativi. 3.1. Un panorama tecnologico in evoluzione L'accesso a Internet si sta generalizzando. La diminuzione dei costi dell'hardware di processamento, trasmissione e immagazzinamento di dati ha fatto sì che oggi i mercati residenziali più sensibili ai costi rappresentino una quota crescente delle vendite di PC e di forniture di servizi Internet, inizialmente rivolte più ai professionisti e alle imprese. I servizi pubblici online di informazioni, per esempio quelli di enti governativi e di organizzazioni sanitarie, si stanno affiancando ai servizi aziendali specializzati. Con l'espansione in atto in Europa dei servizi mobili di terza generazione, i servizi mobili basati su contenuti localizzati dovrebbero prendere slancio. Una serie di tecnologie stanno rendendo disponibile in Europa l'accesso a banda larga, di cui le più diffuse sono la linea digitale (DSL) e il modem via cavo. Gli sviluppi che hanno portato all'ampia diffusione dell'accesso Internet e all'abbondanza di contenuti digitali preconizzano le sfide del futuro, di cui le più importanti sono forse quelle relative alla condivisione, all'accesso e all'uso dei contenuti digitali. Un elemento fondamentale per realizzare pienamente il potenziale di sistemi distribuiti quali la World Wide Web è la capacità di combinare informazioni e funzionalità di diversi sistemi in organizzazioni, applicazioni e piattaforme diverse: l'interoperatività. Quest'ultima però non viene da sé: occorre arricchire i contenuti con metadati 8 semanticamente ben definiti. L'ottimizzazione dei contenuti serve a rendere i contenuti (e le descrizioni di servizi) comprensibili e processabili da parte delle macchine, vincolandoli ad una descrizione formale e significativa di sé stessi. Stanno per affermarsi gli standard necessari, per esempio per la terminologia descrittiva, i lessici, le ontologie 9 e i formati richiesti per renderli processabili da parte delle macchine. L'ottimizzazione dei contenuti richiede strumenti automatizzati o semiautomatizzati, che supportano la produzione e la manutenzione di metadati e ontologie a costi contenuti. Anche questi strumenti stanno per rendersi disponibili. 8 9 I metadati sono informazioni aggiunte ad un documento che ne descrivono contenuto, formato, lingua, ecc. Le ontologie servono a rendere i dati "comprensibili" per i computer, definendo il modo in cui i termini descrittivi sono intercollegati e utilizzati in un dato settore di interesse. 4

I metadati possono riguardare numerose categorie di conoscenza o di informazione, come antecedenti, contesto, tipo di contenuti, formato, lingua, diritti di uso e diritti di autore: l'ottimizzazione dei contenuti può così contribuire all'interoperatività e alla qualità fornendo soluzioni a questioni quali riusabilità, multilinguismo, ricercabilità, componibilità, autenticazione e diritti digitali in collezioni distribuite di contenuti digitali. L'ottimizzazione sistematica delle fonti di contenuti è una delle risposte della tecnologia all'esigenza degli utenti di disporre di contenuti di qualità. 3.2. Un nuovo contesto giuridico L'adozione di tre atti legislativi comunitari rappresenta un progresso significativo verso il consolidamento di un quadro giuridico adatto per lo sfruttamento di risorse di contenuti digitali. La direttiva sulle informazioni del settore pubblico 10 mira a stimolare il riuso transfrontaliero di tali informazioni istituendo le medesime condizioni di mercato per tutti i soggetti attivi nel mercato europeo dell'informazione relativamente alla riusabilità delle informazioni. Si prevede che la direttiva stimoli lo sviluppo di prodotti e servizi paneuropei dell'informazione, sulla base delle informazioni del settore pubblico, da parte di enti privati e del servizio pubblico. La Commissione ha adottato un approccio integrato al problema delle informazioni del settore pubblico. L'azione legislativa è accompagnata da azioni del programma econtent in corso e da misure di sensibilizzazione dei soggetti interessati negli Stati membri, attuate per mezzo del Gruppo per la promozione dei dati digitali pubblici, recentemente istituito. Una delle prime attività del Gruppo è stata quella di incoraggiare gli Stati membri a stilare inventari di elenchi di beni, in vista di realizzare inventari paneuropei dei dati del settore pubblico. La direttiva 2001/29, del 22 maggio 2001, sul diritto d'autore e i diritti connessi nella società dell'informazione, aggiorna il quadro giuridico del diritto d'autore e dei diritti connessi, in modo da raccogliere la sfida delle nuove tecnologie, ed è lo strumento con cui la Comunità e i suoi Stati membri ratificheranno i trattati WIPO (World Intellectual Property Organisation - Organizzazione mondiale delle proprietà intellettuale) del 1996. La direttiva 2001/29 armonizza taluni aspetti della legislazione sul diritto d'autore in tutta l'unione e dispone determinate deroghe di interesse pubblico a vantaggio degli utenti, compresi i consumatori, le biblioteche, gli istituti di insegnamento e i disabili, oltre a facilitare il commercio transfrontaliero di beni e servizi coperti da diritto d'autore e da diritti connessi, in particolare prodotti e servizi elettronici. La direttiva 96/9, dell'11 marzo 1996, relativa alla tutela giuridica delle banche di dati è una misura anteriore, volta ad armonizzare la legislazione sulle basi di dati, fra cui in particolare le basi di dati elettroniche e online. Tale direttiva è lo strumento principale per disciplinare l'uso delle basi di dati elettroniche e online. Le basi di dati considerate originali ai sensi della direttiva godono della tutela del diritto d'autore, mentre altre basi di dati che hanno beneficiato di un investimento sostanziale possono essere ammesse a godere di una protezione specifica. Come nel caso della direttiva 2001/29, vi sono deroghe di interesse pubblico a vantaggio di determinati utenti. 10 Direttiva 2003/98/CE del 17 novembre 2003. 5

3.3 Evoluzione del mercato e ostacoli A tutt'oggi, Internet ha avuto successo sul piano commerciale quale mezzo di distribuzione laddove ha saputo offrire un evidente valore aggiunto rispetto agli altri mezzi esistenti. L'ambiente informatico di Internet può essere usato per aggregare, customizzare e archiviare contenuti, generare statistiche e creare contenuti e servizi interattivi. I dati commerciali, l'elearning aziendale e i giochi online sfruttano queste capacità. Pur trattandosi di settori molto specifici, essi riscuotono un certo successo in termini di generazione di profitti diretti. Poiché tali mercati commerciali coinvolgono interessi consolidati di fornitori di contenuti e di servizi, è opportuno lasciare che si evolvano per lo più in condizioni di mercato libero. Tuttavia, le forze di mercato non tengono conto necessariamente del pubblico interesse e l'accumulazione di ostacoli può costituire un disincentivo agli investimenti delle imprese in alcuni mercati. Mentre la convergenza mediale e l'estensione globale di Internet hanno reso i contenuti digitali un bene potenzialmente lucrativo, le preoccupazioni sulla pirateria e sulla gestione dei diritti ed l'incertezza riguardo a quali modelli commerciali finiranno con l'imporsi hanno disincentivato gli investimenti nella creazione di servizi. Il settore più colpito è quello ricreativo, in cui rimangono irrisolte le dispute sui diritti di autore fra i proprietari dei contenuti, l'industria dell'elettronica di consumo, le organizzazioni dei consumatori, l'industria del software e gli operatori di reti. Fintanto che questi problemi non saranno risolti, le opere audiovisive non saranno ampiamente distribuite su Internet 11. Nel settore delle risorse di informazione, tali preoccupazioni sono meno acute, ma al loro posto si evidenziano altri problemi, soprattutto in Europa, dove le condizioni per l'uso di tali risorse in servizi disponibili in tutta la Comunità sono lungi dall'essere ideali. Le disparità legislative e fra le pratiche tecniche, amministrative e culturali degli Stati membri sono aggravate dalla molteplicità di lingue comunitarie, tutti fattori che influiscono sull'accessibilità e sull'usabilità delle risorse contenutistiche. L'allargamento porterà ulteriori difficoltà, con l'aumento del numero di lingue e di culture amministrative che dovranno essere coperte dai servizi di contenuti. I problemi nel creare prodotti e servizi per tutta la Comunità non interessano solo i fornitori dei servizi, ma hanno un impatto negativo anche sugli utenti, siano essi organizzazioni o singoli cittadini. La disponibilità di servizi affidabili basati su informazioni detenute da enti pubblici, che coprano per esempio procedure amministrative, profili aziendali, dati ambientali e informazioni meteorologiche, sono strumenti preziosi per le imprese operanti nel mercato interno e per i cittadini. L'incertezza del diritto, dovuta alle differenze fra Stati membri nelle condizioni di riutilizzazione delle informazioni del settore pubblico, ne ha limitato lo sfruttamento transfrontaliero in prodotti e servizi proposti da enti privati. Inoltre, la diversità di pratiche adottate in uno stesso Stato membro e in Stati diversi nella raccolta, nell'immagazzinamento, nell'inventario e nella descrizione dei dati del settore pubblico impongono limiti all'interoperatività attraverso le frontiere. E l'interoperatività è un requisito essenziale per la creazione di servizi. 11 È stato rilevato che ciò dipende anche dalla mancanza di ampia disponibilità di accesso a banda larga. Tuttavia, non si può escludere neanche l'argomento contrario, secondo cui l'accesso a banda larga non decollerà in assenza di un numero sufficiente di applicazioni che ne hanno bisogno per funzionare in modo soddisfacente, come il video. 6

I dati territoriali, vale a dire informazioni che combinano la localizzazione geografica con altri dati e informazioni, sono incorporati in proporzione fino all'80% nei dati detenuti da istituzioni del settore pubblico. Tali dati possono supportare applicazioni in settori quali trasporti, sviluppo locale, agricoltura, risposta rapida in caso di emergenza e gestione ambientale, oltre ad essere destinati a svolgere un ruolo importante nei servizi di comunicazioni mobili. Essendo derivati, fra l'altro, da tecnologie dei sensori remoti, cartografiche e di agrimensura, i dati territoriali sono particolarmente vulnerabili alla "frammentazione tecnica". Quest'ultima compromette le prospettive di crescita in Europa di circa 6000 organizzazioni attive nel settore delle informazioni territoriali. Con il progredire delle tecnologie di traduzione e di localizzazione, il carattere multilinguistico e multiculturale del mercato europeo non è più un ostacolo così rilevante per le imprese che possono permettersi le soluzioni tecniche esistenti e hanno un interesse consolidato nel raggiungere il mercato più ampio. In conseguenza di ciò, il mercato dell'apprendimento a distanza (elearning) sta crescendo (del 96% annuo nel 2002 in Europa secondo l'idc). Risulta chiaro, tuttavia, che una quota significativa di utenti europei - alunni delle scuole, studenti, ricercatori e singoli cittadini - non hanno accesso ai nuovi sviluppi perché il gruppo a cui appartengono non costituisce un mercato di grandi dimensioni. Per questi utenti, l'accesso a materiali didattici di qualità prodotti da scuole e università e l'accesso a collezioni digitali complete detenute da istituzioni culturali e di ricerca è essenziale. Gli ostacoli non sono esclusivamente di carattere tecnico: la normativa vigente in un territorio può consentire l'uso gratuito a fini educativi di contenuti che in altri Stati membri, in contesti analoghi, potrebbe costituire una violazione di diritti di autore; contemporaneamente esiste una mancanza di conoscenze ed esperienze sull'uso dei sistemi di gestione dei diritti digitali per la riscossione dei diritti, soprattutto nel settore educativo. I servizi che si rivolgono a tutta la Comunità devono anche tenere conto della specificità multilinguistiche e multiculturali degli utenti europei. L'impiego di tecnologie di localizzazione che consentono l'aggregazione e la distribuzione attraverso le frontiere di contenuti digitali multilingui rappresenta un costo supplementare per i produttori. Occorre rispettare determinate norme per soddisfare le esigenze degli utenti in termini di multilinguismo, riguardo a oggetti didattici, indicizzazione e ricerca, metadati e ontologie. Tuttavia, la diversità di tali norme costituisce un ostacolo tecnico. Talvolta, poi, i mercati nazionali sono semplicemente troppo piccoli. In conclusione, gli ostacoli non solo persistono ma abbondano. Pertanto, l'intervento comunitario proposto intende creare le condizioni per superare questi ostacoli, concentrandosi su metodi, strumenti, processi e servizi connessi con la progettazione, lo sviluppo, l'accesso e la distribuzione di contenuti digitali di alta qualità, lasciando la produzione materiale dei contenuti alle forze di mercato e, ove appropriato, ad altre specifiche iniziative comunitarie. 7

4. econtent: quali sfide rimangono da affrontare? La presente proposta rappresenta il prosieguo del programma econtent, attualmente in corso da gennaio 2001 per un periodo di 4 anni. La comunicazione della Commissione 12 al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, relativa alla valutazione intermedia del programma econtent, assai positiva, ha raccomandato un programma successivo caratterizzato da un campo di attuazione più ristretto e da interventi più concentrati, per ottimizzarne l'impatto. Le principali raccomandazioni, evidenziate anche nelle conclusioni di una serie di consultazioni specifiche tenute con soggetti pertinenti (in particolare quelle per la definizione del programma di lavoro econtent, oltre a riunioni del Comitato di gestione del programma econtent, del Gruppo dei dati digitali pubblici ed altre riunioni specifiche organizzate dai servizi della Commissione), sono riepilogate in appresso: In primo luogo, occorre affrontare il problema del flusso transfrontaliero di informazioni basato sull'uso di informazioni del settore pubblico in un campo in cui l'ue può recare un valore aggiunto sostanziale. Occorre prestare maggiore attenzione all'uso dei metadati. L'uso efficace della tecnologia per ottimizzare la fattibilità economica sul lungo termine è un fattore con cui le organizzazioni attive in questo mercato ancor giovane dovranno confrontarsi. In secondo luogo, il problema della localizzazione dei contenuti affrontato da econtent come tema a parte va incorporato in tutti i servizi che aspirano ad avere una dimensione europea. Le tecnologie di localizzazione e l'uso di standard aperti appropriati, oggi più diffusi nei mercati commerciali, devono diffondersi, a beneficio della società, anche in settori quali i contenuti didattici, culturali e accademici. Tuttavia, sebbene le tecnologie di localizzazione rivestano un'importanza fondamentale, il programma insiste sul fatto che per progettare e produrre contenuti multilinguistici e multiculturali di qualità, questi aspetti vanno presi in considerazione fin dalle primissime fasi del processo, tenendo conto delle esigenze dei diversi gruppi e mercati mirati. In terzo luogo, econtent ha catalizzato la collaborazione di un gran numero di soggetti del mercato nella realizzazione di numerosi progetti che altrimenti non sarebbero stati realizzati in modo altrettanto approfondito o con la stessa ampiezza di prospettiva 13. La principale debolezza di econtent è quella di essersi rivolto ad un gruppo troppo grande, a detrimento della specializzazione. Di conseguenza, si è rivelato necessario abbandonare alcuni settori di sostegno, come la compensazione del divario di finanziamento per le imprese di contenuti, per concentrarsi su un numero limitato di tipi di contenuti. La Commissione ha già iniziato a correggere questo problema con il programma di lavoro econtent 2003-2004. Il nuovo programma mira a creare le condizioni di un accesso più ampio ai contenuti digitali e di un maggiore uso degli stessi e, ove necessario, di una maggiore redditività dei nuovi servizi basati sui contenuti. L'intenzione è quella di far aumentare l'investimento nello sviluppo e di ampliare l'offerta di servizi di qualità basati sui contenuti, facilitando la diffusione della conoscenza e delle informazioni. 12 13 COM(2003) 591, adottata il 10 ottobre 2003. L'addizionalità parziale di econtent è relativamente elevata. Il 42% dei progetti sarebbero stati effettuati anche senza finanziamento comunitario, ma con obiettivi ridotti e con una dotazione finanziaria limitata, con meno partecipanti e periodi di attuazione più lunghi. Quasi il 20% delle organizzazioni che non avrebbero rinunciato a realizzare i loro progetti l'avrebbero fatto senza la dimensione di collaborazione internazionale. 8

5. Il nuovo programma - priorità proposte 5.1. Obiettivi e aree d'intervento Per affrontare le sfide esistenti, si propone di adottare un programma di sostegno finanziario con l'obiettivo generale di rendere i contenuti digitali in Europa più accessibili, utilizzabili e sfruttabili, facilitando la diffusione dell'informazione e delle conoscenze in settori di interesse pubblico a livello dell'unione. Il programma contribuirà alla strategia di Lisbona e rafforzerà la competitività dell'europa nell'economia della conoscenza. Esso s'incentra sull'utente finale: il cittadino nella società, lo studente, il ricercatore, l'utente aziendale desideroso di ampliare le proprie conoscenze, il "riutilizzatore" che intende ottimizzare e sfruttare risorse di contenuti digitali a fini di lucro. Il programma dovrà ampliare le scelte dei consumatori ed aiutare i soggetti interessati a cogliere i benefici dei contenuti digitali ottimizzati tecnologicamente. Il programma pone l'accento in primo luogo sulla qualità dei contenuti utilizzati per diffondere le informazioni e la conoscenza, anziché limitarsi ad auspicare che ne aumenti la quantità. L'uso dei metadati per ottimizzare i contenuti è considerato un elemento essenziale per garantirne l'interattività, la riusabilità e l'interoperatività. L'ottimizzazione in termini di conoscenza agevolerà la creazione di contenuti dinamici, adattati a contesti specifici (apprendimento, cultura, ecc.). Il contesto sociale s'incentra su settori in cui le forze di mercato non bastano a garantire che i cittadini e le organizzazioni utenti nell'unione beneficino di offerte di contenuti rese accessibili dalle ultime tecnologie. Lo scopo è quello di facilitare una più ampia disponibilità di contenuti riusabili e interoperativi di qualità per la creazione di servizi. Sono coperti settori di pubblico interesse quali le informazioni del settore pubblico, i contenuti didattici, i contenuti scientifici e accademici e i contenuti provenienti da istituzioni culturali. Il contesto economico mira a contribuire a creare le condizioni di una maggior redditività dei servizi basati sui contenuti. Si presterà particolare attenzione ai dati territoriali, affrontando le questioni di interoperatività, che sono un problema particolarmente grave perché la raccolta di questo tipo di dati dipende dalla tecnologia impiegata (p. es. sensori) ed avviene a livello regionale. Gli interventi riguarderanno anche servizi (mobili) basati sulla localizzazione che fanno uso di dati territoriali, oltre a servizi che combinano i dati territoriali con altre informazioni. 5.2. Attuazione Il programma si pone tre obiettivi operativi: facilitare l'accesso ai contenuti digitali europei; migliorare la qualità facilitando le migliori pratiche relative ai contenuti digitali; Rafforzare la cooperazione e la sensibilizzazione nel settore dei contenuti digitali Il programma finanzierà progetti volti a migliorare strumenti, processi e servizi relativi a produzione, accesso, uso e distribuzione dei contenuti digitali. Ove i contenuti digitali comportino dati personali, occorre osservare il disposto delle direttive 95/46/CE e 2002/58/CE. Il programma faciliterà il trasferimento di conoscenze, esperienze e buone pratiche; attività di coordinamento; interazione fra settori di contenuti, fornitori di contenuti e utenti. A tal fine, il programma comprende l'uso di azioni di migliori pratiche generalmente 9

svolte in raggruppamenti tematici e in reti tematiche che raccolgono una varietà di soggetti interessati intorno ad un determinato obiettivo tecnologico e organizzativo. Il principio generale del programma è quello di massimizzare l'impatto di un gruppo di soggetti attivi al di là dei partecipanti del programma. Ciò si ottiene in parte circoscrivendo in modo più rigoroso i partecipanti e gli obiettivi. La dotazione finanziaria proposta per l'attuazione del programma è di 163 milioni di euro per un periodo di 4 anni (2005-2008). Specificamente, le attività del programma sosterranno l'emergere di quadri di riferimento paneuropei (servizi, infrastrutture dell'informazione, ecc.) per facilitare la scoperta dei contenuti digitali in Europa, l'accesso a tali contenuti, la creazione di nuovi servizi basati sui contenuti e le relative basi organizzative. Una serie di esperimenti dimostrerà in che modo metadati semanticamente ben definiti possono migliorare l'usabilità, la riusabilità, la ricercabilità e l'interoperatività dei contenuti digitali in ambienti multilinguistici e multiculturali. Ove i contenuti digitali comportino dati personali, le tecnologie impiegate devono essere rispettose della privacy, tutelandola attivamente ove possibile. I settori di intervento saranno le informazioni del settore pubblico, i dati territoriali, l'apprendimento e i contenuti culturali. Promuovendo i quadri di riferimento organizzativi per agevolare l'accesso alle risorse digitali e dimostrando l'uso ottimale delle tecnologie per il loro sfruttamento si ridurrà la percezione di rischio delle organizzazioni e si creerà un ambiente migliore per gli investimenti e l'innovazione nel campo dei contenuti digitali. Nuove generazioni di tecnologie sono progettate per fornire ai loro utenti una maggior funzionalità, una maggior economia o entrambe le cose. L'uso efficiente delle tecnologie più avanzate nei prodotti e nei servizi offerti può dare alle imprese un vantaggio decisivo sui concorrenti che si affidano a generazioni più vecchie, soprattutto nell'economia globale attuale. 5.3. Collegamenti con altri programmi comunitari Esistono collegamenti con programmi comunitari di ricerca e sviluppo tecnologico (RST), soprattutto nel campo delle tecnologie di conoscenze semantiche, dell'apprendimento assistito tecnologicamente e dell'accesso al patrimonio culturale, oltre a collegamenti con una serie di programmi fuori dell'ambito della ricerca, fra cui scambio di dati fra amministrazioni del settore pubblico (IDA), che incentiva l'interoperatività dei servizi amministrativi in termini di contenuto delle informazioni scambiate all'interno di settori dell'amministrazioni, fra di essi e con il settore privato. Per raggiungere questi obiettivi, si sono svolte numerose iniziative nei settori dei metadati e dell'interoperatività dei contenuti, fra cui un documento di lavoro dei servizi della Commissione sull'interoperatività 14 e lo sviluppo di un Quadro europeo dell'interoperatività. Altri programmi pertinenti fuori dell'ambito della ricerca sono alcuni programmi comunitari nel settore della cultura e dell'istruzione (programmi MEDIA, Socrates-Minerva e Leonardo da Vinci e il programma proposto elearning), nonché altre iniziative per lo sviluppo di standard interoperativi per i metadati. 14 Documento di lavoro dei servizi della Commissione "Linking-up Europe: the importance of interoperability", Bruxelles 3.7.2003 SEC (2003) 801. 10

Le attività proposte si basano in parte sui risultati ottenuti da programmi di RST e terranno conto di azioni varate nell'ambito di altri programmi e iniziative, come quelli a favore della qualità nell'elearning, per evitare doppioni e massimizzare l'impatto. Esse completano in parte attività del programma IDA, che riguarda l'interoperatività dei servizi amministrativi, mentre econtentplus attinge alle informazioni del settore pubblico ai fini della riutilizzazione commerciale 6. Conclusione In Europa oggi sono maturate le condizioni per trarre vantaggio vigorosamente dal potenziale inutilizzato dei contenuti digitali. La combinazione di questi elementi approfittare al massimo della tecnologia per dare a tutti accesso alle informazioni e alle conoscenze e generare migliori condizioni di investimento, a livello europeo, per le imprese darà all'europa un ruolo guida nell'economia della conoscenza. 11

2004/0025 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che adotta un programma comunitario pluriennale inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 157, paragrafo 3, vista la proposta della Commissione 15, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo 16, visto il parere del Comitato delle regioni 17, deliberando in conformità della procedura di cui all'articolo 251 del trattato 18, considerando quanto segue: (1) L'evoluzione della società dell'informazione e l'affermazione della banda larga inciderà sulla vita di tutti i cittadini dell'unione europea stimolando, tra l'altro, l'accesso alla conoscenza e nuove modalità di acquisirla, aumentando così la domanda di nuovi contenuti, applicazioni e servizi. (2) La penetrazione di Internet nella Comunità è tuttora in forte crescita. Le opportunità offerte da Internet vanno sfruttate in modo da recare ad ogni individuo e ogni organizzazione nella Comunità i benefici sociali ed economici della condivisione di informazioni e conoscenze. In Europa oggi sono maturate le condizioni per trarre vantaggio dal potenziale inutilizzato dei contenuti digitali. (3) Le conclusioni del Consiglio europeo tenutosi a Lisbona il 23-24 marzo 2000 hanno sottolineato il fatto che il passaggio a un'economia digitale, basata sulla conoscenza, indotta da nuovi beni e servizi, metterà a disposizione un potente motore per la crescita, la competitività e l'occupazione. In quell'occasione è stato espressamente riconosciuto il valore aggiunto che l'industria dei contenuti può apportare mettendo a frutto la diversità culturale e veicolandola in rete. (4) Il Piano d'azione eeurope 2005 19, basato sulla strategia di Lisbona, prevede azioni destinate a stimolare l'emergere di servizi, applicazioni e contenuti sicuri su rete a 15 16 17 18 GU C [ ] del [ ], pag. [ ]. GU C [ ] del [ ], pag. [ ]. GU C [ ] del [ ], pag. [ ]. GU C [ ] del [ ], pag. [ ]. 12

banda larga, in modo da stimolare un ambiente favorevole agli investimenti privati, alla creazione di nuovi posti di lavoro, aumentando la produttività, modernizzando i servizi pubblici e favorendo la partecipazione di tutti alla società dell'informazione globale. (5) È in visibile aumento la domanda di contenuti digitali di qualità in Europa, con diritti equilibrati di accesso e di utenza, da parte di un'ampia collettività di cittadini nella società, studenti, ricercatori, utenti commerciali desiderosi di ampliare le proprie conoscenze, "riutilizzatori" che sfruttano contenuti digitali per creare servizi. (6) Il programma econtent 20 (2001-2004) ha agevolato lo sviluppo e l'utilizzazione di contenuti digitali europei su Internet, nonché la diversità linguistica dei siti Internet europei nella società dell'informazione. La comunicazione della Commissione 21 relativa alla valutazione intermedia del programma econtent ribadisce l'importanza di intervenire in questo campo. (7) I progressi tecnologici offrono il potenziale di aggiungere valore ai contenuti sotto forma di conoscenze incorporate e di migliorare l'interoperatività a livello di servizio, fondamentale per accedere ai contenuti digitali, usarli e distribuirli. Ciò si applica in particolare a settori di pubblico interesse quali l'apprendimento e la cultura, oltre che più in generale alle informazioni del settore pubblico. (8) È in fase di definizione un quadro legislativo adatto alle sfide poste dai contenuti digitali nella società dell'informazione 22 23 24. (9) Diverse prassi vigenti negli Stati membri continuano a porre ostacoli tecnici che impediscono un ampio accesso, uso, riuso e sfruttamento delle informazioni del settore pubblico nella Comunità. (10) Ove i contenuti digitali comportino dati personali, occorre osservare le direttive 95/46/CE e 2002/58/CE e le tecnologie impiegate devono essere rispettose della privacy, tutelandola attivamente ove possibile. (11) Le azioni intraprese dalla Comunità relative ai contenuti di informazione devono promuovere la specificità multilinguistica e multiculturale della Comunità. (12) Le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione sono adottate in base alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione 25. (13) La Commissione deve garantire la complementarità e la sinergia con le iniziative e i programmi comunitari correlati, in particolare quelli relativi a istruzione e cultura e al Quadro europeo di interoperabilità. 19 20 21 22 23 24 25 COM(2002) 263. GU L 14 del 18.01.2001, pag. 32. COM(2003) 591. COM(2002) 207, proposta di direttiva relativa al riutilizzo dei documenti del settore pubblico, adottata dalla Commissione il 5 giugno 2002. Direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione, adottata il 22 giugno 2001. Direttiva 96/9, dell'11 marzo 1996, relativa alla tutela giuridica delle banche di dati. GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23. 13

(14) Il presente atto istituisce un quadro finanziario per tutta la durata del programma, destinato ad essere il principale riferimento dell'autorità di bilancio, ai sensi del punto 33 dell'accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio. (15) Poiché gli obiettivi delle azioni prospettate non possono essere realizzati in misura sufficiente dagli Stati membri a causa della natura transnazionale delle tematiche in oggetto e possono dunque essere realizzati meglio a livello comunitario, la Commissione può adottare misure in base al principio di sussidiarietà enunciato all'articolo 5 del trattato. In base al principio di proporzionalità, di cui allo stesso articolo, la presente decisione si limita a quanto è necessario per conseguire tali obiettivi, DECIDONO: Articolo 1 [Obiettivo del programma] 1. La presente decisione istituisce un programma comunitario volto a rendere i contenuti digitali nella Comunità più accessibili, utilizzabili e sfruttabili, facilitando la creazione e la diffusione di informazioni e conoscenze in settori di pubblico interesse a livello comunitario. Il programma è denominato programma "econtentplus" (in prosieguo "il programma"). 2. Per raggiungere l'obiettivo generale del programma di cui al paragrafo 1, si darà esecuzione alle seguenti linee d'azione: facilitare l'accesso, l'uso e lo sfruttamento dei contenuti digitali migliorare la qualità e facilitare le migliori pratiche relative ai contenuti digitali rafforzare la cooperazione e la sensibilizzazione Le attività da svolgere nell'ambito delle linee di azione sono definite nell'allegato I. Il programma sarà attuato a norma dell'allegato II. Articolo 2 [Partecipazione] 1. Al programma possono partecipare soggetti giuridici con sede negli Stati membri. Al programma possono inoltre partecipare anche i paesi candidati all'adesione a norma degli accordi bilaterali da concludere. 2. Al programma possono partecipare soggetti giuridici con sede in uno Stato EFTA che aderisce allo Spazio economico europeo (SEE), conformemente alle disposizioni dell'accordo SEE. 14

3. Possono essere ammessi a partecipare al programma, senza sostegno finanziario della Comunità, soggetti giuridici con sede in paesi terzi e organizzazioni internazionali, qualora la loro partecipazione contribuisca concretamente all'attuazione del programma. La decisione di autorizzare tale partecipazione è adottata a norma della procedura di cui all'articolo 4, paragrafo 2. Articolo 3 [Competenze della Commissione] 1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del programma. 2. La Commissione elabora un programma di lavoro sulla base della presente decisione. 3. Secondo la procedura di cui all'articolo 4, paragrafo 2, la Commissione decide in merito a quanto segue: (a) (b) (c) adozione e modifiche del programma di lavoro; determinazione dei criteri e dei contenuti degli inviti a presentare proposte, in linea con gli obiettivi di cui all'articolo 1; eventuali inosservanze delle disposizioni di cui all'allegato II; 4. La Commissione riferisce al comitato sull'avanzamento dell'esecuzione del programma. Articolo 4 [Comitato] 1. La Commissione è assistita da un comitato. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE, visto l'articolo 8. Il periodo stabilito dall'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi. 3. Il comitato elabora il proprio regolamento interno. Articolo 5 [Controllo e valutazione] 1. Affinché i contributi comunitari siano utilizzati in modo efficiente, la Commissione veglia a che le azioni realizzate ai sensi della presente decisione siano sottoposte a una valutazione ex ante, ad un follow up e a una valutazione ex post. 2. La Commissione valuta l'esecuzione dei progetti nell'ambito del programma. Alla conclusione dei progetti, la Commissione valuta il modo in cui sono stati attuati e l'impatto della loro realizzazione, onde misurare se siano stati raggiunti gli obiettivi fissati in origine. 15

3. La Commissione presenta una relazione di valutazione, sull'attuazione delle linee d'azione di cui all'articolo 1, paragrafo 2, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. La Commissione presenta una relazione definitiva di valutazione a conclusione del programma. Articolo 6 [Disposizioni finanziarie] 1. La durata del programma è di quattro anni a decorrere dal 1 gennaio 2005. 2. L'importo finanziario di riferimento per l'attuazione del programma per il periodo di cui al paragrafo 1 è pari a 163 milioni di EUR. Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti della prospettiva finanziaria. Nell'allegato III figura una ripartizione indicativa delle spese previste. Fatto a Bruxelles, il [ ] Per il Parlamento europeo Il Presidente Per il Consiglio Il Presidente 16

ALLEGATO I AZIONI 1. INTRODUZIONE L'obiettivo generale di econtentplus è quello di rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili, facilitando la creazione e la diffusione di informazioni e conoscenze in settori di pubblico interesse a livello dell'unione. Il programma creerà migliori condizioni di accesso e di gestione dei contenuti e servizi digitali in ambienti multilinguistici e multiculturali ed amplierà la scelta degli utenti sostenendo nuove modalità di interazione con contenuti digitali ottimizzati in termini di conoscenza, elemento questo sempre più essenziale per dinamizzare i contenuti e adattarli a contesti specifici (apprendimento, cultura, ecc.). Il programma preparerà il terreno per un quadro strutturato per contenuti digitali di qualità in Europa lo Spazio europeo dei contenuti digitali facilitando il trasferimento di esperienze, l'adozione delle migliori pratiche e la fecondazione reciproca fra settori di contenuti, fornitori di contenuti e utenti. Sono previsti tre settori di intervento: Facilitare l'accesso, l'uso e lo sfruttamento dei contenuti digitali Migliorare la qualità e facilitare le migliori pratiche relative ai contenuti digitali Rafforzare la cooperazione e la sensibilizzazione 2. LINEE DI AZIONE 2.1. Facilitare l'accesso, l'uso e lo sfruttamento dei contenuti digitali Le attività comprendono la creazione di reti e alleanze fra soggetti attivi, incoraggiando la creazione di nuovi servizi. I settori di intervento sono le informazioni del settore pubblico, i dati territoriali, l'apprendimento e i contenuti culturali. Si privilegerà: Il sostegno ad un riconoscimento più ampio dell'importanza delle informazioni del settore pubblico, del loro valore commerciale e delle implicazioni per la società derivanti dal loro uso. Le attività miglioreranno l'uso e lo sfruttamento effettivi delle informazioni del settore pubblico in un contesto transfrontaliero da parte di enti pubblici e privati, finalizzati a creare prodotti e servizi di informazione a valore aggiunto. L'incentivo all'uso più ampio dei dati territoriali da parte di enti pubblici e privati e dei cittadini, attraverso meccanismi di cooperazione a livello europeo. Le attività affronteranno questioni sia tecniche che organizzative, evitando doppioni e insiemi di dati territoriali insufficienti. Esse dovranno promuovere l'interoperatività transfrontaliera, sostenendo il 17

coordinamento fra agenzie cartografiche ed incentivando l'emergere di nuovi servizi a livello europeo per utenti di servizi mobili, oltre a sostenere l'uso di standard aperti. La promozione della moltiplicazione di raccolte di conoscenza europee aperte di oggetti digitali, per le collettività dell'istruzione e della ricerca e per individui. Le attività sosterranno la creazione di servizi transeuropei di intermediazione per contenuti digitali didattici, con modelli commerciali connessi. Occorrerà anche incoraggiare l'uso di standard aperti e la creazione di ampi gruppi di utenti per analizzare e testare gli schemi preliminari di normazione e specifiche, al fine di introdurre gli aspetti multilinguistici e multiculturali europei nel processo di definizione degli standard globali dei contenuti digitali didattici. La promozione dell'emergere di infrastrutture informatiche transeuropee per l'accesso e l'uso di risorse digitali europee culturali e scientifiche, mediante il collegamento di librerie virtuali, memorie comunitarie, ecc. Le attività dovranno comprendere approcci coordinati alla digitalizzazione e al collezionamento, la conservazione di oggetti digitali e inventari di risorse digitali culturali e scientifiche. Si migliorerà l'accesso ai beni digitali culturali e scientifici medianti regimi efficaci di autorizzazione e la liberazione preventiva e collettiva dei diritti. 2.2. Migliorare la qualità e facilitare le migliori pratiche relative ai contenuti digitali Le attività sono volte a facilitare l'individuazione e l'ampia diffusione delle migliori pratiche in termini di metodi, processi e operazioni, per realizzare una miglior qualità e maggiore efficacia ed efficienza nella creazione, uso e distribuzione di contenuti digitali. Esse comprenderanno esperimenti volti a dimostrare la ricercabilità, l'usabilità, la riusabilità, la componibilità e l'interoperatività dei contenuti digitali nel contesto del quadro giuridico esistente, soddisfacendo nel contempo, sin dalle prime fasi del processo, le esigenze di diversi gruppi e mercati mirati in un ambiente sempre più multilinguistico e multiculturale, a tal fine estendendosi ben oltre le tecnologie di localizzazione. Si sfrutteranno i vantaggi della ottimizzazione dei contenuti digitali mediante dati comprensibili da parte della macchina (metadati ben definiti semanticamente basati su terminologia, lessici e ontologie descrittive appropriate). Gli esperimenti saranno effettuati nell'ambito di raggruppamenti tematici. La raccolta, la diffusione e la condivisione fra settori diversi delle conoscenze acquisite saranno parte integrante degli esperimenti. I settori mirati di applicazione sono le informazioni del settore pubblico, i dati territoriali, i contenuti digitali culturali e didattici e i contenuti digitali scientifici e accademici. 2.3. Rafforzare la cooperazione e la sensibilizzazione Le attività previste comprendono misure di accompagnamento della legislazione pertinente relativa ai contenuti digitali e il sostegno alla collaborazione fra soggetti del settore pubblico, nonché di sensibilizzazione dei soggetti attivi e nei confronti degli utenti potenziali (fra cui le organizzazioni dei consumatori) riguardo a prodotti e servizi esistenti e futuri. Le attività sosterranno lo sviluppo di analisi comparativa, strumenti di monitoraggio e analisi, valutazione dell'impatto del programma e diffusione dei risultati e individueranno e analizzeranno opportunità e problemi emergenti (p. es. fiducia, marcatura di qualità, diritti di proprietà intellettuale nell'istruzione), proponendo eventuali soluzioni. 18

ALLEGATO II MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA (1) La Commissione attua il programma in base al contenuto tecnico specificato nell'allegato I. (2) Il programma è attuato mediante azioni indirette, fra cui: (a) azioni a compartecipazione finanziaria Progetti destinati a migliorare le conoscenze onde migliorare prodotti, processi e/o servizi esistenti e/o soddisfare le esigenze di politiche comunitarie. La partecipazione della Commissione al finanziamento del progetto di norma non supererà il 50 % delle spese del progetto. Gli enti pubblici possono fruire del rimborso del 100% dei costi aggiuntivi incorsi. Azioni di migliori pratiche per diffondere conoscenze. Tali azioni di norma si svolgono nell'ambito di raggruppamenti tematici collegati fra loro da reti tematiche. Il contributo comunitario a queste misure si limita ai costi diretti ritenuti necessari o appropriati per realizzare gli obiettivi specifici dell'azione. Reti tematiche: reti che riuniscono una serie di soggetti interessati ad un dato obiettivo tecnologico e organizzativo, per facilitare le attività di coordinamento e il trasferimento di conoscenze. Le reti possono essere collegate ad azioni di migliori pratiche. Il sostegno sarà concesso per i costi aggiuntivi ammissibili di coordinamento e realizzazione della rete. La partecipazione comunitaria può coprire i costi aggiuntivi ammissibili di queste misure. (b) misure di accompagnamento Le misure di accompagnamento contribuiscono all'attuazione del programma o alla preparazione di attività future. Sono escluse le misure destinate alla commercializzazione di prodotti, processi o servizi, attività di marketing o promozione di vendite. studi a sostegno del programma, compresa la preparazione di azioni future; scambio di informazioni, conferenze, seminari, workshop e altre riunioni, oltre alla gestione delle attività comprese nei raggruppamenti; azioni di divulgazione, informazione e comunicazione; (3) La selezione delle azioni in compartecipazione finanziaria avviene mediante inviti a presentare proposte pubblicati sul sito Internet della Commissione, in conformità delle disposizioni finanziarie in vigore. 19