Udine 1. ANNO 1994 CENTRO RECUPERO CARTA SpA



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Udine 1 ANNO 1994 COMMITTENTE CENTRO RECUPERO CARTA SpA UTILIZZATORE CENTRO RECUPERO CARTA SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE, TRITURAZIONE E PRESSATURA MATERIALE TRATTATO CARTA, CARTONE E ALTRI MATERIALI RICICLABILI CAPACITÀ 8 T/ORA L impianto di selezione commissionato nel 1994 dal Centro Recupero Carta SpA di Udine è il primo progetto di Ecomaster nel settore della valorizzazione dei rifiuti riciclabili.

Udine 1 L impianto di selezione commissionato nel 1994 dal Centro Recupero Carta SpA di Udine è il primo progetto di Ecomaster nel settore della valorizzazione dei rifiuti riciclabili. L impianto è previsto per dividere nelle seguenti frazioni rifiuti cartacei provenienti dalla raccolta differenziata: Quotidiani e riviste da utilizzare come materia prima per la produzione di carta da stampa in cartiere dotate di impianti di deinking (disinchiostratura); Cartone avana da avviare alla trasformazione in stabilimenti che producono cartone ondulato per imballaggi; Carta da macero mista. In una sala di selezione vengono cerniti manualmente due materiali diversi. L alimentazione del nastro di cernita avviene mediante due trasportatori. Il primo, che ha il tappeto di trasporto posizionato sotto al piano del pavimento, è alimentato mediante pala gommata e scarica il materiale da trattare sul trasportatore di sollevamento. Tutti i trasportatori sono dotati di sistema di regolazione della velocità di scorrimento, che utilizza dei variatori elettronici di frequenza. Il materiale che rimane sul nastro di selezione dopo le operazioni di cernita manuale cade nella tramoggia di una pressa idraulica continua. Altre due presse, di capacità inferiore, sono utilizzate per la compattazione in balle dei materiali selezionati manualmente nella sala di cernita. Se richiesto, un dispositivo di scorrimento posiziona automaticamente un trituratore tra la caduta del trasportatore di selezione e la pressa. Con il trituratore sono trattati documenti confidenziali da distruggere. Le presse e il trituratore sono stati approvvigionati direttamente dal cliente. Oltre alla carta derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, l impianto è utilizzato per la selezione di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente da imballaggi derivanti da attività commerciali, industriali e artigianali.

Padova 2 ANNO 1995 COMMITTENTE AMNIUP UTILIZZATORE ACEGAS-APS SpA TIPO DI IMPIANTO STAZIONE DI TRASFERIMENTO RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI CAPACITÀ DUE LINEE DA 50 T/ORA CIASCUNA I rifiuti urbani prodotti a Padova sono raccolti con automezzi compattatori che li conferiscono ad una stazione di trasferimento, dove i rifiuti sono automaticamente caricati su autotreni per il trasporto allo smaltimento.

Padova 2 I rifiuti urbani prodotti a Padova sono raccolti con mezzi compattatori che li conferiscono ad una stazione di trasferimento, dove i rifiuti sono caricati su autotreni per il trasporto allo smaltimento. L impianto, commissionato da AMNIUP, successivamente integrata in Azienda Padova Servizi SpA, è stato fornito da Ecomaster chiavi in mano. Il progetto prevede il trasferimento diretto dei rifiuti dai compattatori agli autotreni mediante due linee analoghe disposte simmetricamente. Ciascuna linea comprende un trasportatore di ricezione/stoccaggio e uno di ricezione/sollevamento. Tutti i trasportatori sono del tipo con nastro di gomma trainato da catene, una tipologia costruttiva in grado di resistere alle forti sollecitazioni dovute alla caduta dei rifiuti sul tappeto dei nastri. Per consentire il ricevimento diretto dei rifiuti sulla coda dei trasportatori, questi hanno tutti una larghezza di 2500 mm. In ciascuna linea i veicoli che conferiscono i rifiuti possono scaricare direttamente sul trasportatore di sollevamento, oppure, se questo è impegnato da un altro automezzo, scaricano sul trasportatore di stoccaggio, la cui lunghezza e leggera inclinazione permettono di stoccare temporaneamente i rifiuti in attesa che l altro trasportatore si renda disponibile a riceverli per il sollevamento. I trasportatori di sollevamento delle due linee scaricano normalmente su autotreni dotati di pavimento mobile ad azionamento idraulico e quindi non è richiesto l avanzamento dell autotreno per distribuire il carico lungo il cassone. Il sistema di controllo delle due linee di trasferimento consente la regolazione della velocità di traslazione dei nastri in un campo molto ampio. Ciò è ottenuto con dei variatori elettronici che regolano la frequenza di alimentazione dei motori dei trasportatori, ciascuno dei quali ha una potenza di 15 kw. Ciascuna linea dispone inoltre di due barriere ottiche, realizzate con fotocellule, che consentono il funzionamento automatico del sistema. Una barriera ottica intercettata dagli automezzi che si avvicinano in retromarcia al trasportatore di sollevamento blocca l avanzamento del trasportatore di stoccaggio per evitare interferenze. Una seconda barriera ottica è posta nella parte terminale del trasportatore di stoccaggio. Il sistema di controllo permette di comandare automaticamente l avanzamento dei rifiuti che si trovano sul trasportatore di stoccaggio, in modo da ridurre al minimo i tempi morti e aumentare la capacità oraria di trasferimento, che è molto elevata per far fronte alle punte che si verificano soprattutto nelle ore del mattino, quando numerosi automezzi si presentano contemporaneamente alla stazione di trasferimento per lo scarico.

Udine 3 ANNO 1995 COMMITTENTE CENTRO RECUPERO CARTA SpA UTILIZZATORE CENTRO RECUPERO CARTA SpA TIPO DI IMPIANTO TRITURAZIONE E SEPARAZIONE FERROSI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI DI LEGNO E PLASTICA CAPACITÀ 3-5 T/ORA Il Centro Recupero Carta si è dotato di un impianto per trattare gli scarti di legno, riducendone la pezzatura e separando i ferrosi, come richiesto dall industria del riciclaggio del legno.

Udine 3 L impianto è progettato per la valorizzazione di scarti di legno e plastica da avviare al riciclaggio. Il trasporto e lo smaltimento degli scarti di legno provenienti in particolare da attività commerciali, artigianali e industriali, costituiscono solitamente un serio problema per l elevato volume che occupano. Il Centro Recupero Carta si è dotato di un impianto per triturare gli scarti di legno, in modo da ridurne la pezzatura al di sotto dei valori richiesti dall industria di produzione di pannelli truciolari. Per questo utilizzo, il legno triturato deve essere sottoposto anche al trattamento da parte di un separatore magnetico, che provvede a separare i metalli magnetici presenti, in particolare i chiodi. Un altro settore d impiego del legno triturato è la produzione di energia, sia termica che elettrica, attraverso la combustione di biomasse, una fonte rinnovabile di energia. Per la triturazione è utilizzata una macchina di tipo monorotore a bassa velocità di rotazione, acquistata direttamente dal committente dell impianto, mentre Ecomaster ha fornito il sistema di alimentazione e coordinato la progettazione dell intero sistema di trattamento. Il trituratore è alimentato per mezzo di un trasportatore a nastro in gomma trainato da catene, che ha le dimensioni e la solidità necessarie per ricevere rifiuti ingombranti come i rottami di pallets. Questo trasportatore è installato a pavimento in posizione infossata, in modo da consentire il caricamento a spinta per mezzo di una pala meccanica. Il sistema di comando e controllo dell impianto arresta automaticamente l alimentatore in funzione del livello di materiale presente nella tramoggia del trituratore. Per la separazione magnetica è utilizzato un tamburo magnetico sul quale passa il flusso di materiale in uscita dal trituratore. I materiali ferrosi aderiscono al tamburo e sono scaricati in un cassone di raccolta. L impianto è utilizzato anche per trattare rifiuti di plastica, anch essi derivanti da attività commerciali, artigianali ed industriali. La plastica triturata è avviata al recupero presso centri di riciclaggio che producono oggetti in plastica riciclata.

Rozzano (MI) 4 ANNO 1995 COMMITTENTE ITALMACERI SpA UTILIZZATORE ITALMACERI SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA MATERIALE TRATTATO CARTA, CARTONE E RIVISTE IN PACCHI CAPACITÀ DUE LINEE DA 5 T/ORA CIASCUNA Le riviste invendute rese dai distributori di giornali, specie quelle destinate al pubblico femminile, contengono spesso degli omaggi che è necessario separare per valorizzare le riviste come carta da macero.

Rozzano (MI) 4 L impianto di cernita commissionato da Italmaceri SpA serve prevalentemente per trattare i seguenti materiali: Pacchi di riviste invendute rese dai distributori di giornali; Carta e cartone da raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Carta proveniente da uffici; Imballaggi di cartone derivanti da attività commerciali. Le riviste, specie quelle destinate al pubblico femminile, contengono spesso degli omaggi, quali bigiotteria, bottigliette di profumo e orologini, che è necessario separare per valorizzare le riviste come carta da macero. Una delle linee dell impianto è prevalentemente utilizzata per aprire i pacchi di riviste e separare dalla carta questi oggetti e le pellicole di imballaggio. L impianto comprende due linee, ciascuna dotata di un alimentatore orizzontale, un trasportatore di sollevamento ed un trasportatore di cernita. Gli alimentatori orizzontali di carico e i nastri di cernita sono a velocità variabile, per adattare il funzionamento dell impianto al tipo di materiale trattato e alle operazioni che devono essere svolte nella cabina di cernita. I due trasportatori di cernita sono disposti in un ampia sala, dotata di sistema di ventilazione e riscaldamento. Il trattamento delle riviste richiede che i pacchi siano tolti dai nastri per essere aperti dagli addetti mediante un taglierino, con il quale viene sconfezionata ciascuna rivista. Le riviste così liberate sono lasciate cadere nei canali che le convogliano nei primi due bunker di stoccaggio sottostanti, mentre i materiali indesiderati proseguono sul nastro di cernita che li raccoglie nell ultimo bunker. La seconda linea è solitamente utilizzata per selezionare carta e cartone da raccolta differenziata dei rifiuti urbani, oppure materiale proveniente da uffici. E possibile separare il flusso in ingresso in tre frazioni che hanno un valore di mercato più elevato del materiale misto, ad esempio carta bianca, cartaccia e cartone ondulato. Sotto la cabina di cernita, in posizione longitudinale, si trova un trasportatore che provvede a raccogliere i vari materiali depositati nei bunker di stoccaggio. Questi sono spinti a turno mediante una pala meccanica sul trasportatore che li porta nel capannone adiacente dove si trova un impianto di pressatura realizzato da terzi. Per evitare che i vari materiali raccolti nei bunker di stoccaggio possano cadere sul trasportatore di raccolta, ciascun bunker è dotato di una porta automatica, che è aperta soltanto quando si intende evacuare il materiale raccolto in quel particolare bunker.

Sedegliano (UD) 5 ANNO 1996 COMMITTENTE GESTECO SpA UTILIZZATORE CARTIERA ROMANELLO SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA E SPECIALI MATERIALE TRATTATO CARTA, CARTONE E IMBALLAGGI CAPACITÀ 10 T/ORA L impianto di selezione realizzato nel Comune di Sedegliano per conto del gruppo friulano Luci tratta prevalentemente rifiuti generati da attività commerciali, industriali e artigianali, oltre a rifiuti secchi provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Sedegliano (UD) 5 L impianto di selezione realizzato nel Comune di Sedegliano per conto del gruppo friulano Luci tratta prevalentemente due tipi di materiali: Rifiuti provenienti da attività commerciali, industriali e artigianali, costituiti da legno, imballaggi di carta e plastica; Rifiuti secchi provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, costituiti da carta, cartone, barattoli metallici e contenitori in plastica. Sono presenti tre unità principali di trattamento: alimentazione, selezione e pressatura. L alimentazione è ottenuta con due trasportatori posti in serie. Il primo trasportatore è posto in una fossa a pavimento, per essere facilmente caricato a spinta dalla pala meccanica. Con velocità controllata elettronicamente, questo trasportatore scarica sul trasportatore di sollevamento, che porta i materiali nella cabina in cui si trova il trasportatore di cernita, anch esso a velocità regolabile. La selezione dei vari materiali avviene con una combinazione di operazioni di cernita manuale e automatica. Lungo il trasportatore di selezione sono disposte sei coppie di canali, nei quali vengono lasciati cadere i materiali tolti manualmente dal nastro, che sono raccolti in sei distinte aree di stoccaggio. Nelle prime tre aree sono installati dei bunker dotati di trasportatori per l evacuazione automatica dei materiali, mentre nelle altre tre aree la raccolta avviene in container scarrabili. La cabina di selezione è dotata di impianto di ventilazione, riscaldamento e condizionamento. Al termine del trasportatore di selezione, all esterno della cabina, è installato un elettromagnete autopulente a nastro che separa automaticamente i metalli ferrosi magnetici i quali sono raccolti in un contenitore. Dopo le operazioni di selezione, la frazione rimanente è raccolta in un bunker con pareti in calcestruzzo armato, dal quale è poi prelevata con la pala meccanica per il trasferimento al trasportatore di alimentazione della pressa. La pressa, fornita da terzi, è alimentata con un trasportatore a nastro in gomma trainato da catene, che è previsto sia per ricevere a turno i vari materiali raccolti nei bunker automatici, sia per essere alimentato direttamente con gli scarti raccolti a fine linea, o con eventuali materiali che non richiedono di essere selezionati.

Tortona (AL) 6 ANNO 1998 COMMITTENTE MONTICAVA STRADE Srl UTILIZZATORE S.R.T. SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI URBANI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA MATERIALE TRATTATO CARTA, CARTONE, CONTENITORI IN PLASTICA, ACCIAIO E ALLUMINIO CAPACITÀ 4 T/ORA L impianto è progettato per la selezione e la pressatura di materiali secchi di piccola pezzatura provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Tortona (AL) 6 L impianto è previsto per la selezione di materiali secchi di piccola pezzatura provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Un trasportatore a tapparelle, alimentato a spinta con la pala meccanica, solleva il materiale fino a un nastro orizzontale, sul quale è installato trasversalmente un separatore magnetico che separa i materiali ferrosi, costituiti prevalentemente da barattoli. Un vaglio vibrante provvede quindi a separare i fini prima che il flusso di materiale sia trattato da un separatore a depressione con tamburo rotante. I materiali flessibili aderiscono al tamburo, la cui superficie è forata, attratti dalla depressione generata all interno del tamburo per mezzo di un ventilatore ad esso collegato. I materiali rigidi invece non subiscono l attrazione del tamburo e cadono nella tramoggia sottostante. Questa macchina permette in particolare di separare lattine di alluminio e bottiglie di plastica da carta e plastica in film. Sulla linea dei materiali rigidi si trova un separatore ad induzione, che respinge violentemente dal nastro le lattine di alluminio. Il campo magnetico è indotto da un rotore dotato di magneti, che ruota ad elevata velo- cità. Due alimentatori a frequenza variabile sono utilizzati per la regolazione della velocità del trasportatore a nastro e di quella del rotore magnetico; ciò consente di regolare al meglio la macchina in funzione delle necessità operative. I materiali flessibili, prevalentemente carta e plastica in film, sono inviati a una cabina di cernita manuale, dove si ottengono cinque flussi di materiali, quattro separati manualmente e il quinto costituito dal materiale che rimane sul trasportatore di cernita. Tutti i materiali separati sono raccolti in container scarrabili. Per la pressatura di questi materiali è utilizzata la pressa di un altro impianto, situato nello stesso capannone e realizzato anch esso da Ecomaster. Una seconda cabina di cernita è utilizzata per la selezione manuale dei materiali rigidi, costituiti in prevalenza da bottiglie e altri contenitori di plastica. La frazione rimasta sul trasportatore di cernita è inviata a una pressa che lavora in linea. Entrambe le cabine di cernita manuale possono essere alimentate direttamente per mezzo di due trasportatori a tapparelle metalliche, che permettono di by-passare le macchine di selezione automatica poste a monte delle cabine.

Tortona (AL) 7 ANNO 1998 COMMITTENTE MONTICAVA STRADE Srl UTILIZZATORE S.R.T. SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI URBANI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA E SPECIALI MATERIALE TRATTATO CARTA, CARTONE, LEGNO E IMBALLAGGI CAPACITÀ 6 T/ORA Questo impianto di selezione e pressatura è progettato per il trattamento di materiali di grande pezzatura, in particolare imballaggi provenienti da attività commerciali, industriali e artigianali.

Tortona (AL) 7 Questo impianto di selezione e pressatura è previsto per il trattamento di materiali di grande pezzatura, in particolare imballaggi provenienti da attività commerciali, industriali e artigianali. L impianto inoltre è utilizzato per la pressatura di materiali preselezionati. Un trasportatore a tapparelle metalliche è alimentato a spinta da un pala meccanica che carica il tratto orizzontale del trasportatore posto in una fossa a pavimento. Il materiale è sollevato e scaricato sul trasportatore di cernita posto longitudinalmente nella sala di selezione. I trasportatori di alimentazione e di cernita sono a velocità variabile, ottenuta mediante variatori di frequenza. Nella cabina di selezione, a fianco del trasportatore, sono installate quattro coppie di canali, nei quali sono lasciati cadere i materiali prelevati manualmente dal nastro dagli addetti alle operazioni di cernita. I materiali selezionati manualmente sono raccolti nei sottostanti container scarrabili, con i quali si provvede a trasportarli alla loro destinazione finale, oppure alla pressatura nell ambito dello stesso impianto. Il trasportatore di selezione scarica quindi il flusso rimanente su di un trasportatore che alimenta la pressa. Quest ultima lavora in linea con il trasportatore di selezione. La pressa, di elevata potenzialità oraria, può essere alimentata direttamente anche con materiale preselezionato, che non passa quindi attraverso la cabina di selezione. Per questo scopo, è previsto un alimentatore con nastro a tapparelle metalliche trainate da catene, che permette di alimentare direttamente la pressa sul lato opposto a quello della cabina di cernita. La pressa è del tipo continuo a canale, con carrello spintore azionato idraulicamente dal cilindro principale. Un secondo cilindro idraulico è utilizzato per regolare la pressione nel canale di uscita del materiale. La pressa è dotata di dispositivo di legatura automatica delle balle mediante fili di acciaio. I fili attraversano il materiale spinti da aghi azionati idraulicamente e sono poi annodati e tagliati dall apposito dispositivo.

Parona (PV) 8 ANNO 1998 COMMITTENTE FOSTER WHEELER ITALIANA SpA UTILIZZATORE LOMELLINA ENERGIA Srl TIPO DI IMPIANTO SEZIONE SELEZIONE RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 200.000 T/ANNO Il sistema di produzione di combustibile da rifiuti e di stabilizzazione della frazione organica, costruito chiavi in mano da Ecomaster, è compreso nell impianto di produzione energia elettrica da rifiuti urbani realizzato da Foster Wheeler Italiana per Lomellina Energia.

Il sistema di produzione di combustibile da rifiuti e di stabilizzazione della frazione organica, costruito chiavi in mano da Ecomaster, è compreso nell impianto di produzione energia elettrica da rifiuti urbani realizzato da Foster Wheeler Italiana per Lomellina Energia, società che possiede e gestisce l impianto. L impianto tratta 200.000 tonnellate all anno di rifiuti solidi urbani e rifiuti ad elevato potere calorifico preselezionati presso altri impianti. La sezione di selezione comprende tre linee, di cui due operative e una in stand-by. I rifiuti stoccati nella fossa sono caricati nelle tramogge di alimentazione delle linee mediante un carroponte con benna. Ciascuna linea è dotata di un alimentatore a pavimento mobile, formato da elementi azionati idraulicamente, accoppiati a terne, che si muovono a Parona (PV) 8 turno. Il pavimento mobile provvede a riversare i rifiuti nel trituratore primario, di tipo lento, che esegue una riduzione grossolana di pezzatura dei rifiuti e li prepara per la successiva operazione di vagliatura. Un separatore elettromagnetico separa i materiali ferrosi magnetici prima dell ingresso dei rifiuti nel vaglio rotante. I ferrosi sono raccolti da un sistema di movimentazione, che serve i vari separatori presenti nell impianto e li raccoglie in container scarrabili posti all esterno del fabbricato. Il vaglio è a doppio stadio, e provvede quindi a separare tre frazioni: Una frazione di piccola pezzatura, ad elevato contenuto di materiale organico, che è avviata alla sezione di biostabilizzazione; Una frazione di pezzatura intermedia, ricca di metalli, che è trattata per la separazione di metalli; Una frazione di grande pezzatura, in cui prevalgono i componenti ad elevato potere calorifico. La separazione dei metalli dalla frazione di pezzatura intermedia separata dal vaglio avviene prima mediante un elettromagnete a nastro, che separa i metalli ferrosi magnetici, e successivamente con l impiego di un separatore a induzione in grado di selezionare automaticamente i metalli non ferrosi. La separazione dei metalli è particolarmente importante poiché il sistema di utilizzo del combustibile realizzato da Foster Wheeler impiega un combustore a letto fluido circolante. Questo sistema presenta notevoli vantaggi dal punto di vista dell impatto ambientale e richiede di essere alimentato con un materiale praticamente privo di metalli. Una volta separati i metalli, la frazione di pezzatura intermedia è riunita con quella di grande pezzatura separata dal vaglio rotante. Queste due frazioni riunite costituiscono il flusso di materiale che viene ulteriormente trattato per la produzione del combustibile.

Parona (PV) 9 ANNO 1998 COMMITTENTE FOSTER WHEELER ITALIANA SpA UTILIZZATORE LOMELLINA ENERGIA Srl TIPO DI IMPIANTO SEZIONE PRODUZIONE COMBUSTIBILE DA RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 200.000 T/ANNO La sezione di produzione combustibile del progetto Lomellina Energia, finalizzata ad ottenere un materiale con pezzatura massima controllata, comprende due linee identiche, una delle quali è in stand-by.

Parona (PV) 9 La sezione di produzione combustibile del progetto Lomellina Energia è finalizzata ad ottenere un materiale con pezzatura massima controllata. Questa sezione dell impianto comprende due linee identiche, una delle quali è operativa, mentre la seconda è in stand-by. Ciascuna linea è dotata di un trituratore secondario alimentato da un trasportatore a nastro. A monte del trituratore è installato un separatore elettromagnetico per la rimozione di eventuali materiali ferrosi residui. Il trituratore è del tipo a martelli, con un rotore orizzontale ad elevata velocità. I martelli, che possono ruotare liberamente attorno ai perni di fissaggio disposti sulla periferia di dischi solidali con l albero del rotore, riducono la pezzatura del materiale. Una griglia posta sullo scarico consente di controllare la pezzatura del prodotto. Ciascun trituratore è installato in un bunker con pareti in calcestruzzo armato ed è provvisto di un canale di ventilazione per lo scarico di eventuali onde di pressione generatesi all interno del trituratore. Sono monitorate le vibrazioni e la temperatura dei cuscinetti dei trituratori, oltre alla temperatura degli avvolgimenti dei motori. Per assicurare la potenzialità delle macchine, e allo stesso tempo controllare le polveri, è previsto un impianto di depolverazione che induce un flusso d aria nei trituratori, dall alto verso il basso. Sui trasportatori di scarico la tenuta è assicurata da dispositivi rotanti progettati da Ecomaster. Il materiale trattato dai trituratori è raccolto da trasportatori a nastro, sulla cui estremità sono installati in linea degli ulteriori separatori elettromagnetici, a conferma dell attenzione data in questo progetto alla rimozione dei metalli dal combustibile. Il combustibile è inviato mediante trasportatori a nastro nell edificio di stoccaggio, dove è depositato mediante un nastro a navetta. Per l invio del combustibile al combustore a letto fluido, è utilizzato un sofisticato sistema di alimentazione costituito da due linee, una delle quali è di riserva. Ciascuna linea è dotata di un alimentatore orizzontale, alimentato a spinta mediante pala meccanica, e da una serie di trasportatori che portano il materiale al distributore della caldaia e riportano nel capannone di stoccaggio il materiale in eccedenza.

Parona (PV) 10 ANNO 1998 COMMITTENTE FOSTER WHEELER ITALIANA SpA UTILIZZATORE LOMELLINA ENERGIA Srl TIPO DI IMPIANTO SEZIONE COMPOSTAGGIO MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 200.000 T/ANNO Il materiale di piccola pezzatura prodotto dai vagli della sezione selezione rifiuti è ricco di organico ed è trasferito nell adiacente capannone per la biostabilizzazione.

Il materiale di piccola pezzatura prodotto dai vagli della sezione selezione dell impianto è raccolto da trasportatori a nastro e trasferito nell adiacente capannone di biostabilizzazione. Prima dell ingresso nel capannone, il materiale è trattato da un separatore magnetico che separa i materiali ferrosi di piccola pezzatura. La biostabilizzazione avviene compostando il materiale in un ambiente chiuso, dotato di pavimento ventilato, nel quale il materiale è stoccato e rivoltato. La messa a parco del materiale, il rivoltamento e la ripresa finale avvengono mediante due macchine automatiche semoventi, che hanno le seguenti modalità di funzionamento: Durante le operazioni di selezione e trattamento dei rifiuti una macchina provvede a impilare automaticamente il materiale in uno dei campi di stabilizzazione, mentre la seconda macchina riprende il Parona (PV) 10 materiale stabilizzato e lo invia alla sezione di raffinazione; Durante le operazioni di rivoltamento una macchina riprende il materiale da rivoltare e mediante un gruppo di trasportatori lo invia all altra macchina che lo impila nuovamente, effettuando così il rivoltamento. Per consentire la movimentazione del materiale, all interno del capannone sono installati longitudinalmente due trasportatori. Un trasportatore, installato in quota e dotato di tripper, permette di scaricare il materiale sulle macchine semoventi in qualsiasi punto della sua lunghezza. Un secondo trasportatore a nastro, installato a pavimento, raccoglie il materiale ripreso dalle macchine e lo invia, a seconda del funzionamento, alla sezione di raffinazione com- post (materiale già stabilizzato), oppure al sistema di trasportatori che alimenta l altra macchina semovente (materiale da rivoltare). Ciascuna macchina semovente è dotata di fresa di ripresa del materiale e di trasportatori di distribuzione. Il funzionamento è completamente automatico ed è basato su di un sistema di automazione a controllo numerico. Per correggere l umidità del materiale e favorire l attività biologica è utilizzata acqua proveniente dalla vasca di raccolta delle acque di scarico, la quale è spruzzata sul materiale durante i rivoltamenti. Il pavimento ventilato è composto da 22 campi indipendenti, ciascuno dotato di tubazione di aspirazione con serranda regolabile mediante servocomando. L aria aspirata è inviata all impianto di controllo degli odori, dove è trattato anche il flusso d aria aspirato dalle condotte a soffitto. Il doppio sistema di aspirazione, a pavimento e a soffitto, mantiene il capannone in leggera depressione e controlla la fuoriuscita di odori. Due ventilatori centrifughi a velocità variabile insufflano l aria in un lavatore, dove avvengono sia l umidificazione del flusso che l abbattimento delle polveri, oltre a un primo assorbimento dei gas maleodoranti. A valle del lavatore è installato un biofiltro, nel quale i composti gassosi da controllare sono dapprima disciolti nell umidità superficiale del materiale filtrante e successivamente digeriti dai batteri e dalle muffe che si sono naturalmente sviluppati nel biofiltro dopo l avviamento dell impianto.

Parona (PV) 11 ANNO 1998 COMMITTENTE FOSTER WHEELER ITALIANA SpA UTILIZZATORE LOMELLINA ENERGIA Srl TIPO DI IMPIANTO SEZIONE RAFFINAZIONE COMPOST MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 200.000 T/ANNO Per ridurre il contenuto di plastiche ed inerti del materiale organico stabilizzato, è previsto un sistema di raffinazione utilizzato per separare gli inerti e recuperare un ulteriore frazione combustibile.

Per ridurre il contenuto di plastiche ed inerti del materiale organico stabilizzato, è previsto un sistema di raffinazione, che è utilizzato, contemporaneamente al sistema di selezione dei rifiuti, quando non sono effettuati rivoltamenti del materiale stoccato nel capannone di compostaggio. Il materiale stabilizzato ripreso dalla fresa di una delle due macchine semoventi che operano nel capannone di compostaggio è inviato, mediante un gruppo di trasportatori, al vaglio di raffinazione installato nel capannone di selezione. Il vaglio, di tipo rotante, separa il flusso del materiale in due frazioni di diversa pezzatura. La vagliatura consente di operare suc- Parona (PV) 11 cessivamente alla stessa con due separatori specifici, adatti alla pezzatura del materiale trattato, che rimuovono i materiali indesiderati. La frazione di maggior pezzatura è trattata da un separatore pneumatico a lama d aria, che separa i materiali pesanti da scartare da quelli leggeri. Questi ultimi, che hanno un discreto potere calorifico, sono uniti al flusso principale di combustibile utilizzato per la produ- zione di energia. Ciò consente di ridurre gli scarti e di ottimizzare il recupero energetico. I materiali di minor pezzatura sono invece trattati da un separatore oscillante a letto fluido, che separa dal compost i materiali pesanti, costituiti in prevalenza da cocci di vetro e sassi. La fluidificazione del materiale, essenziale per la separazione, è ottenuta insufflando aria attraverso il piano oscillante, che è azionato da un meccanismo biellamanovella. Gli scarti pesanti prodotti dal separatore oscillante sono raccolti assieme a quelli generati dal separatore che tratta la frazione del materiale stabilizzato di pezzatura maggiore. Il compost raffinato è inviato nel capannone di stoccaggio, dove è impilato per mezzo di un nastro navetta. Per limitare la dispersione di polveri, è previsto un sistema di aspirazione collegato alle due cappe installate sopra ai due separatori di inerti. L aria aspirata è depolverata da due cicloni installati in parallelo. Il materiale leggero scaricato dalle valvole rotanti dei due cicloni viene anch esso recuperato come combustibile.

Campi Salentina (LE) 12 ANNO 1999 COMMITTENTE SUDGAS Srl UTILIZZATORE SUDGAS Srl TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 30 T/ORA L impianto tratta rifiuti urbani misti che sono selezionati per ottenere materiale di piccola pezzatura, idoneo ad essere sottoposto a biostabilizzazione mediante il processo di compostaggio, e materiale di grande pezzatura ricco di componenti ad elevato potere calorifico.

Campi Salentina (LE) 12 L impianto tratta rifiuti urbani misti che sono selezionati per ottenere le tre frazioni seguenti: Materiale di piccola pezzatura; Materiale di grande pezzatura; Metalli ferrosi. Il materiale di piccola pezzatura risulta idoneo a essere sottoposto a biostabilizzazione mediante il processo di compostaggio. Questa frazione dei rifiuti urbani è infatti ricca di componenti organici facilmente compostabili e inoltre, dopo il trattamento subito nell impianto di selezione, risulta ben miscelata e di pezzatura uniforme. La produzione di compost è una tecnologia in grado di ridurre sensibilmente l impatto ambientale derivante dallo smaltimento in discarica dei rifiuti organici. Il sito per questo trattamento è da individuarsi. Il materiale di grande pezzatura risulta invece ricco di materiali ad elevato potere calorifico quali carta, plastica e legno, e si presenta quindi adatto per la produzione di combustibile da rifiuti da utilizzarsi per la produzione di energia termica ed elettrica. In attesa di essere valorizzato come combustibile in un impianto specifico, il materiale può essere smaltito in discarica con un minore impatto ambientale rispetto ai rifiuti urbani non trattati. Infatti, il minore contenuto di materiali putrescibili comporta una sostanziale riduzione della produzione di biogas e percolato. Inoltre, la triturazione dei componenti ingombranti e la compattazio- ne in balle consentono di risparmiare sul volume richiesto per lo smaltimento in discarica controllata. Il recupero di materiali ferrosi dai rifiuti urbani consente di avviare al recupero il metallo separato dall impianto che, dopo un eventuale trattamento di raffinazione per la separazione dei componenti non ferrosi, può essere utilizzato come rottame per la produzione di acciaio in acciaierie. Il processo di trattamento prevede la triturazione grossolana in un trituratore di tipo lento, che apre i sacchi che contengono i rifiuti e riduce la pezzatura dei componenti più ingombranti. Sia questo trituratore che la pressa sotto menzionata sono stati forniti da terzi, mentre il loro inserimento nell impianto è stato coordinato da Ecomaster. Un trasportatore a nastro solleva il materiale triturato fino alla bocca d ingresso di un vaglio rotante. Su questo trasportatore è installato un separatore magnetico per la separazione dei metalli magnetici. I materiali più fini passano attraverso i fori del vaglio e vanno a costituire la frazione di sottovaglio, che è raccolta da un trasportatore installato sotto al vaglio e successivamente distribuita in container scarrabili con un sistema a nastro rotante dotato di rilevatori di livello ad ultrasuoni. Un secondo separatore magnetico è installato prima della stazione di caricamento dei container scarrabili ed ha la finalità di separare ulteriori metalli dalla frazione di sottovaglio. Il materiale che non è passato nei fori del vaglio è raccolto allo scarico di questo e, mediante due trasportatori, avviato alla pressa la quale produce delle balle.

Poggiardo (LE) 13 ANNO 1999 COMMITTENTE SUDGAS Srl UTILIZZATORE SUDGAS Srl TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI E DA RACCOLTA DIFFERENZIATA CAPACITÀ 30 T/ORA L impianto di selezione tratta sia rifiuti urbani misti che rifiuti secchi riciclabili provenienti dalla raccolta differenziata. I rifiuti indifferenziati sono selezionati per ottenere materiale di piccola pezzatura per il compostaggio e materiale di grande pezzatura ricco di componenti ad elevato potere calorifico.

Poggiardo (LE) 13 L impianto tratta, in turni di lavoro diversi, sia rifiuti urbani misti che rifiuti secchi provenienti dalla raccolta differenziata. I rifiuti urbani misti sono selezionati per ottenere le tre frazioni seguenti: Materiale di piccola pezzatura ricco di rifiuti organici, idoneo per essere sottoposto, in un sito da individuarsi, a un trattamento di biostabilizzazione mediante compostaggio; Materiale di grande pezzatura ricco di materiali ad elevato potere calorifico, quali carta, plastica e legno, adatto per produrre combustibile da rifiuti da utilizzarsi per generare energia in un impianto termico; Metalli ferrosi da avviare al recupero in acciaierie che possono utilizzarlo come materia prima dopo un eventuale trattamento di raffinazione. Il processo di trattamento prevede la triturazione grossolana in un trituratore di tipo lento, che apre i sacchi contenenti i rifiuti e riduce la pezzatura dei componenti più ingombranti. Sia questo trituratore che la pressa sotto menzionata sono stati forniti da terzi, mentre il loro inserimento nell impianto è stato coordinato da Ecomaster. Un trasportatore a nastro solleva il materiale triturato fino alla bocca d ingresso di un vaglio rotante. Il vaglio rotante separa i rifiuti in funzione della loro pezzatura. I materiali più fini passano attraverso i fori del vaglio e vanno a costituire la frazione di sottovaglio, che è raccolta da un trasportatore e successivamente distribuita in container scarrabili con un sistema a nastro rotante dotato di rilevatori di livello ad ultrasuoni. Un separatore magnetico è installato prima del caricamento dei container scarrabili ed ha la finalità di separare metalli ferrosi dalla frazione di sottovaglio. Il materiale che non è passato nei fori del vaglio è raccolto allo scarico del tamburo rotante e avviato alla pressa dopo trattamento da parte di un separatore magnetico che recupera il materiale ferroso magnetico. I rifiuti secchi provenienti dalla raccolta differenziata contengono materiali riciclabili, quali carta, cartone, bottiglie di plastica e metalli che sono separati dall impianto per la loro valorizzazione. Per by-passare il trituratore è stato previsto a valle di questo un alimentatore che è utilizzato per il materiale da raccolta differenziata. Dopo la vagliatura dei fini e la separazione dei metalli magnetici, il flusso da trattare entra nella sala di cernita manuale che è attraversata dal nastro di selezione. I materiali separati manualmente sono lasciati cadere nei sottostanti bunker di raccolta attraverso dei canali in lamiera. La pressa è alimentata con il materiale residuo trasportato dal nastro di cernita, oppure con i materiali separati manualmente, che possono essere spinti a turno sull alimentatore della pressa mediante pala meccanica. Per pressare materiali che non richiedono di essere cerniti, ad esempio imballaggi di cartone provenienti da centri commerciali, è possibile caricare direttamente l alimentatore della pressa.

Pontedera (PI) 14 ANNO 2000 COMMITTENTE ECOFOR SpA UTILIZZATORE ECOFOR SpA TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA MATERIALE TRATTATO MATERIALI RICICLABILI MISTI CAPACITÀ 12 T/ORA L impianto è previsto per il trattamento di rifiuti urbani secchi provenienti dalla raccolta differenziata, che contengono carta, cartone, bottiglie di plastica e metalli. Questi rifiuti sono separati per valorizzarli rendendoli utilizzabili dall industria del riciclaggio.

Pontedera (PI) 14 L impianto è previsto per il trattamento di rifiuti urbani secchi provenienti dalla raccolta differenziata, che contengono materiali riciclabili quali carta, cartone, bottiglie di plastica e metalli. Questi rifiuti sono separati per valorizzarli rendendoli utilizzabili dall industria del riciclaggio. Un alimentatore a nastro, caricato con pala meccanica nel tratto a pavimento, attraversa una cabina di ispezione dove sono rimossi eventuali rifiuti ingombranti o non trattabili. Inoltre, nel caso di materiale in sacchi, è possibile provvedere alla loro apertura in questa prima cabina. Il materiale prosegue su di un trasportatore di sollevamento che lo porta fino alla bocca d ingresso di un vaglio rotante a doppio stadio, per separare i rifiuti in tre frazioni: Materiale di piccola pezzatura, costituito da fini che sono scartati in quanto non recuperabili; Materiale di pezzatura intermedia; Materiale di grande pezzatura. Nel flusso di materiale di pezzatura intermedia si concentrano i barattoli metallici, e quindi questo flusso è trattato con un separatore magnetico. I ferrosi separati sono convogliati in un contenitore da un nastro trasportatore. Sia il materiale di pezzatura intermedia che quello di grande pezzatura sono avviati, con sistemi di traspor- to distinti, alla sala di cernita manuale. La selezione avviene lungo due trasportatori a nastro, installati parallelamente, sui quali passano i due flussi. La prevagliatura ha lo scopo di aumentare l efficienza delle operazioni di cernita manuale in quanto ciascuno dei due trasportatori movimenta dei materiali di pezzatura più uniforme facilitando così il lavoro degli operatori. La soluzione adottata permette di utilizzare più frequentemente il sistema della cosiddetta cernita negativa, che si attua quando sui nastri di selezione si lasciano proseguire i materiali riciclabili dopo aver tolto manualmente gli scarti. All uscita della sala di cernita i materiali trasportati dai due nastri di selezione sono scaricati su un trasportatore reversibile, che può scaricare il materiale in un area di raccolta del materiale sfuso, oppure lo indirizza verso l alimentatore della pressa. La pressa, installata precedentemente alla realizzazione dell impianto Ecomaster, produce delle balle che sono movimentate mediante carrello elevatore. I materiali separati manualmente nella sala di cernita sono lasciati cadere dagli operatori attraverso dei canali nei sottostanti quattro bunker di raccolta, da dove possono essere spinti a turno sull alimentatore della pressa mediante pala meccanica. Per pressare i materiali che non richiedono di essere cerniti, ad esempio imballaggi di cartone, è possibile caricare direttamente l alimentatore della pressa.

Cavallino (LE) 15 ANNO 2000 COMMITTENTE AMBIENTE & SVILUPPO Scrl UTILIZZATORE AMBIENTE & SVILUPPO Scrl TIPO DI IMPIANTO SELEZIONE RIFIUTI MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 60 T/ORA L impianto tratta rifiuti urbani misti che sono selezionati per ottenere materiale di piccola pezzatura, idoneo ad essere sottoposto a biostabilizzazione mediante il processo di compostaggio, e materiale di grande pezzatura ricco di componenti ad elevato potere calorifico.

Cavallino (LE) 15 L impianto di selezione fa parte di una piattaforma integrata di smaltimento e tratta rifiuti solidi urbani misti che sono selezionati per ottenere le tre frazioni seguenti: Materiale di piccola pezzatura; Materiale di grande pezzatura; Metalli ferrosi. Il materiale di piccola pezzatura risulta idoneo alla biostabilizzazione mediante compostaggio. Nel medesimo sito dell impianto di selezione è stato realizzato da Ecomaster il primo lotto di un impianto di compostaggio a biocelle. Il materiale di grande pezzatura risulta ricco di materiali ad elevato potere calorifico quali carta, plastica e legno, e si presenta quindi adatto per la produzione di combustibile da rifiuti da utilizzarsi per la produzione di energia termica ed elettrica. In attesa di essere valorizzato come combustibile in un impianto dedicato, il materiale può essere smaltito in discarica con un minore impatto ambientale rispetto ai rifiuti urbani non trattati. Infatti, il minore contenuto di materiali putrescibili comporta una sostanziale riduzione della produzione di biogas e percolato. Inoltre, la triturazione dei componenti ingombranti e la compattazione in balle consentono di risparmiare sul volume richiesto per lo smaltimento in discarica controllata. Il recupero di materiali ferrosi dai rifiuti urbani consente di avviare al recupero il metallo separato dall impianto che, dopo un eventuale trattamento di raffinazione per la separazione dei componenti non ferrosi, può essere utilizzato come rottame nelle acciaierie. Il processo di trattamento prevede la triturazione grossolana in un trituratore di tipo lento, che apre i sacchi che contengono i rifiuti e riduce la pezzatura dei componenti più ingombranti. Sia questo trituratore che la pressa sotto menzionata sono stati forniti da terzi, mentre il loro inserimento nell impianto è stato coordinato da Ecomaster. Un trasportatore a nastro solleva il materiale triturato fino alla bocca d ingresso di un vaglio rotante. Su questo trasportatore è installato un separatore magnetico per la separazione dei metalli magnetici. I materiali più fini passano attraverso i fori del vaglio e vanno a costituire la frazione di sottovaglio, che è raccolta da un trasportatore installato sotto il vaglio e successivamente distribuita in container scarrabili con un sistema a nastro rotante dotato di rilevatori di livello ad ultrasuoni. Un secondo separatore magnetico è installato prima della stazione di caricamento dei container scarrabili ed ha la finalità di separare ulteriori metalli dalla frazione di sottovaglio. Il materiale che non è passato nei fori del vaglio è raccolto allo scarico di questo e, dopo un ulteriore fase di rimozione dei materiali ferrosi, è avviato alla pressa automatica.

Cavallino (LE) 16 ANNO 2000 COMMITTENTE AMBIENTE & SVILUPPO Scrl UTILIZZATORE AMBIENTE & SVILUPPO Scrl TIPO DI IMPIANTO COMPOSTAGGIO IN BIOCELLE MATERIALE TRATTATO RIFIUTI URBANI MISTI CAPACITÀ 1.200 METRI CUBI L impianto utilizza la tecnologia del compostaggio in biocelle, che consente di trattare biologicamente il materiale organico per igienizzarlo e stabilizzarlo. Il processo avviene all interno di reattori chiusi, costituiti da tunnel in calcestruzzo armato provvisti di un sistema di ventilazione forzata integrato nel pavimento.

Cavallino (LE) 16 L impianto utilizza la tecnologia del compostaggio in biocelle sviluppata da Ecomaster, che consente di trattare biologicamente il materiale organico per igienizzarlo e stabilizzarlo. Il processo avviene in reattori chiusi modulari, costituiti da tunnel in calcestruzzo armato provvisti di un sistema di ventilazione forzata integrato nel pavimento. I vantaggi principali di questa tecnologia sono l elevato grado di controllo del processo biologico e la riduzione del volume d aria di scarico da trattare per il controllo degli odori. L aria insufflata nel materiale attraverso il pavimento viene in parte ricircolata all interno del tunnel e in parte convogliata al sistema di abbattimento degli odori. Per il reintegro dell aria esausta è utilizzata aria proveniente dalle aree di lavorazione meccanica dei rifiuti, con conseguente riduzione del volume d aria complessivamente trattato. Un sofisticato sistema di raccolta e di trattamento dei percolati assicura il corretto drenaggio dei tunnel e permette di riutilizzare il liquido raccolto per l umidificazione del materiale, che avviene mediante un sistema di ugelli nebulizzatori installato sotto il soffitto dei tunnel. Una volta caricato il tunnel con la pala meccanica, si chiude la porta automatica ed inizia il processo che è programmato in varie fasi comprendenti il riscaldamento, l igienizzazione e la stabilizzazione del materiale. Al termine del trattamento il tunnel è svuotato e può iniziare un nuovo ciclo. Un sistema computerizzato di controllo, completo di visualizzazione grafica a colori, comanda le varie utenze e mantiene i parametri di processo nei campi di variazione prefissati che sono diversi per ciascuna fase del processo. Sono numerosi i parametri di processo, che sono rilevati da apposite sonde in diversi punti del sistema e mantenuti sotto controllo. Ad esempio, sono controllati la temperatura del materiale trattato, la temperatura dell aria, il contenuto di ossigeno nell aria ricircolata, la pressione e la portata dell aria. Per abbattere gli odori, l aria di scarico dei tunnel, miscelata con il flusso proveniente dalle aree di lavorazione meccanica dei rifiuti, è trattata in un biofiltro. La biofiltrazione risulta molto vantaggiosa per il controllo degli odori perchè i gas maleodoranti, assorbiti dall umidità superficiale della massa legnosa filtrante, sono rapidamente digeriti biologicamente. Il sistema centralizzato di controllo presidia anche la fase di biofiltrazione che è preceduta dal lavaggio del flusso d aria mediante uno scrubber.

Bagnolo Mella (BS) 17 ANNO 2000 COMMITTENTE SYSTEMA AMBIENTE Srl UTILIZZATORE SYSTEMA AMBIENTE Srl TIPO DI IMPIANTO COMPOSTAGGIO IN BIOCELLE MATERIALE TRATTATO RIFIUTI ORGANICI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA CAPACITÀ 26.000 T/ANNO L impianto utilizza la tecnologia del compostaggio in biocelle che consente di trattare biologicamente il materiale organico per igienizzarlo e stabilizzarlo producendo, dopo la fase di maturazione, un prodotto finito di qualità.

Bagnolo Mella (BS) 17 L impianto utilizza la tecnologia del compostaggio in biocelle, che consente di trattare biologicamente il materiale organico per igienizzarlo e stabilizzarlo producendo, dopo la fase di maturazione, un prodotto finito di qualità. Il processo avviene in cinque reattori chiusi, costituiti da tunnel in calcestruzzo armato provvisti di un sistema di ventilazione forzata integrato nel pavimento. L aria insufflata nel materiale attraverso il pavimento viene in parte ricircolata all interno del tunnel e in parte convogliata al sistema di abbattimento degli odori. Per il reintegro dell aria esausta è utilizzata aria proveniente dalle aree di lavorazione meccanica dei rifiuti e di maturazione del compost, con conseguente riduzione del volume d aria complessivamente trattato. Il sistema di raccolta e di trattamento dei percolati assicura il corretto drenaggio dei tunnel e permette di riutilizzare il liquido raccolto per l umidificazione del materiale, che avviene mediante un sistema di ugelli nebulizzatori installato sotto il soffitto dei tunnel. Il materiale da trattare biologicamente è preparato miscelando tra loro rifiuti organici da raccolta differenziata, rifiuti verdi triturati e materiale di riciclo derivante dalla vagliatura finale del compost prodotto. Una volta caricato il tunnel con la pala meccanica, si chiude il portone ermetico di accesso al tunnel stesso e inizia il processo della durata di circa due settimane. Un sistema computerizzato di controllo, completo di visualizzazione grafica a colori, comanda le varie utenze e mantiene i parametri di processo nei campi di variazione prefissati. Sono numerosi i parametri di processo che sono rilevati da apposite sonde in diversi punti del sistema e mantenuti sotto controllo. Ad esempio, sono controllati la temperatura del materiale trattato, la temperatura dell aria, il contenuto di ossigeno nell aria ricircolata, la pressione e la portata dell aria. Dopo la fase di trattamento nei biotunnel, il materiale è trasferito nell area di maturazione, che è dotata di canalette a pavimento per la ventilazione forzata. Per ottenere l abbattimento degli odori, l aria di scarico dei tunnel, miscelata con il flusso proveniente dalle altre aree, è trattata in un biofiltro. La biofiltrazione risulta ad oggi la migliore soluzione tecnica per il controllo degli odori grazie alla capacità di assorbimento dei composti maleodoranti da parte dell umidità superficiale della massa legnosa filtrante, composti che poi sono rapidamente eliminati per digestione biologica. Il sistema centralizzato di controllo presidia anche la fase di biofiltrazione, che è preceduta dal lavaggio del flusso d aria mediante uno scrubber. L acqua nebulizzata nello scrubber porta praticamente a saturazione il flusso d aria trattato, ed effettua un primo abbattimento degli odori e delle polveri trascinate.