Indagini sullo stato ecologico del canale Fossalta (Mantova)

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Studi Trent. Sci. Nat., 86 (2009): 127-135 ISSN 2035-7699 127 Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2009 Atti XVIII Convegno Gadio 2008: Un mondo che cambia: successioni ecologiche, invasioni biologiche ed alterazioni antropiche Sessione 7 - Comunicazione orale: Trasformazioni, impatti e strumenti di gestione in ambienti acquatici 2 Indagini sullo stato ecologico del canale Fossalta (Mantova) Giulia Vercesi 1*, Chiara Bamberga 2 & Dario Savini 2 1 Studio Associato Phytosfera, Via Rotta 20, 27020 Tavacò Siccomario (PV), Italia 2 Dipartimento di Ecologia del Territorio, Università di Pavia, Via S. Epifanio 14, 27100 Pavia, Italia * E-mail dell autore per la corrispondenza: info@phytosfera.it RIASSUNTO - Indagini sullo stato ecologico del canale Fossalta (Mantova) - Il progetto si è posto gli obiettivi di realizzare un sistema di monitoraggio ambientale, basato sull armonizzazione dei dati disponibili e su apposite campagne di monitoraggio della qualità delle acque superficiali in un canale irriguo rappresentativo dell area del Basso Mantovano. Il Canale Fossalta è stato scelto, per dimensione e andamento, come rappresentativo del territorio esaminato; lungo il suo corso sono state individuate cinque stazioni di campionamento in cui sono state effettuate analisi chimico-fisiche, biotiche e di funzionalità fluviale. I dati ottenuti sono stati elaborati applicando i principali indicatori del decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 (LIM, IBE, SECA, SACA), l Indice di Funzionalità Fluviale (IFF) e confrontati con i dati bibliografici relativi al territorio per poter proporre interventi al fine di migliorare la qualità delle acque. Tutti gli indicatori utilizzati forniscono una risposta univoca: la qualità ambientale del canale Fossalta risulta fortemente compromessa nei tratti a monte, con un lieve miglioramento delle condizioni verso valle. Le maggiori problematiche riguardano gli scarichi di origine agricola e zootecnica. SUMMARY - Ecological quality monitoring in the Fossalta canal - The aim of the present work was to establish a water quality monitoring program based on historical data available and on new specific activities in southeastern Lombardy (Mantova). The area is located among the intersection of the rivers Po, Secchia and Mincio, in northern Italy. Fossalta canal was chosen as the most representative of the territory both for dimension and shape. Along this canal 5 sites were chosen for chemical-physical, biotic and river functionality analysis. Data obtained were elaborated applying common indicators (LIM, IBE, SECA, SACA) of water quality as reported in national regulation n. 152/1999, Functional Stream Index (FSI) and then compared with historical information in order to suggest best practices and improve environmental quality. All indicators considered gave similar response, showing that the most polluted zones of the canal are located upriver, with only a slight improvement of the water quality downriver. Agriculture and breeding activities were found as the major causes of water pollution in the area. Parole chiave: canale Fossalta, SECA, SACA, IBE, IFF, qualità ambientale Key words: Fossalta canal, SECA, SACA, IBE, IFF, environmental quality 1. Introduzione I canali artificiali a destinazione d uso irriguo sono ecosistemi poco studiati e generalmente sconosciuti sia dal punto di vista della qualità delle acque sia dell ecologia delle specie animali e vegetali che vi risiedono. In questi ambienti la normativa nazionale di riferimento richiede l analisi solo di alcuni parametri ambientali, per lo più chimico fisici, che ne confermino la destinazione d uso. Da un analisi più attenta dei principali obiettivi del decreto legislativo 152/1999 che definisce la disciplina generale per la tutela delle acque, perseguendo tra gli altri gli obiettivi di prevenire e ridurre l inquinamento e di risanare e migliorare lo stato delle acque, risulta importante approfondire le ricerche ecologiche anche in questi ambienti. Infatti, i canali irrigui costituiscono una parte considerevole se non principale del reticolo idrografico e la loro conservazione e gestione sostenibile diventa un obiettivo primario da raggiungere per garantire un miglioramento generale della qualità dell intero territorio, favorendo la presenza di comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Il reticolo idrografico artificiale del Destra-Secchia - Oltrepò Mantovano rappresenta proprio una di queste realtà. Il presente lavoro riporta i risultati di un indagine sulla qualità delle acque del Canale Fossalta (Mn) svolta nel 2006-2007 nell ambito di un progetto pilota per l implementazione e l armonizzazione di un sistema informativo ambientale nell area, il cui scopo fondamentale è stato proprio quello di approfondire le conoscenze sulla qualità delle acque di questo ambiente in un ottica di sistema delle acque, che consideri oltre agli aspetti chimico-fisici di qualità anche la funzionalità del corpo idrico e la componente biologica che vi risiede. 2. AREA DI STUDIO Il territorio nel quale si colloca il progetto è segnato dall incrocio dei fiumi Po, Secchia e Mincio, che danno origine a un contesto ambientale che ha nei fiumi e nel sistema diffuso degli affluenti e dei piccoli canali un elemento distintivo importante (Fig. 1). Il territorio è fortemente caratterizzato dalla presen-

128 Vercesi et al. Stato ecologico del Canale Fossalta Fig. 1 - Inquadramento dell area di indagine. Fig. 1 - Study area. Sono stati monitorati i diversi parametri: temperatura ( C), Ossigeno disciolto (mg l -1 ), Ossigeno disciolto (% sat.), ph, durezza (mg l -1 ), BOD 5 (O 2 mg l -1 ), COD (O 2 mg l -1 ), conducibilità (μs cm -1 ), portata (m 3 sec -1 ), Escherichia coli (UFC/100), Azoto ammoniacale N-NH 4 (mg l -1 ), Azoto nitrico N-NHO 3 (mgl -1 ), Azoto totale (mg l -1 ), Fosforo totale (mg l -1 ), Solidi sospesi (mg l -1 ), Cloruri Cl - (mg l -1 ), Solfati SO 4 -- (mg l -1 ), Cadmio (μg l -1 ), Cromo totale (μg l -1 ), Mercurio (μg l -1 ), Nichel (μg l -1 ), Piombo (μg l -1 ), Rame (μg l -1 ), Zinco (μg l -1 ), IBE (1-12). Alcuni (temperatura, conducibilità, ossigeno disciolto, ph) sono stati monitorati utilizzando una sonda multiparametrica WTW, Nova Analytics Company. Gli altri (es. fosfati, nitrati, BOD 5, metalli pesanti, etc., analisi microbiologiche) sono stati analizzati dal laboratorio Analytica s.r.l. di Pavia. Per quanto concerne campionamento, analisi, meza di grandi estensioni agricole e da un notevole numero di allevamenti, che hanno causato rilevanti fenomeni di inquinamento dei corpi idrici superficiali. L agricoltura e la zootecnia hanno sempre rappresentato elementi importanti dell economia locale, plasmando i rapporti sociali e l assetto insediativo che si caratterizza per un grande numero di cascine e di piccoli centri disseminati nel territorio. A seguito di un attenta analisi del territorio, attuata di concerto con i diversi enti competenti (Consorzi di Bonifica, ARPA, Comuni), è stato individuato il Canale Fossalta come uno degli esempi di maggiore criticità attualmente in essere nel territorio provinciale. Il canale, infatti, convoglia gran parte dell acqua dell immensa rete di bonifica, che serve circa 50.000 ha. Il Fossalta, inserito nell elenco dei corpi idrici artificiali significativi del Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia, attraversa, da ovest verso est, i territori agricoli dei comuni di: Quistello, Schivenoglia, Quingentole, Pieve di Coriano, Revere, Villa Poma, Magnacavallo, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide e Felonica. Il suo bacino irriguo interessa anche i territori comunali di San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso e Poggio Rusco. Il Canale Fossalta viene gestito da due diversi Consorzi di Bonifica: il Consorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po e il Consorzio della Bonifica Burana Leo Scoltenna Panaro. Il Fossalta riveste una notevole significatività non solo per la sua destinazione d uso principale (irrigua), ma anche come zona fruibile a scopo ricreativo dalla popolazione locale (es. pesca sportiva). 3. METODI Sono state inizialmente valutati i dati bibliografici disponibili, reperendo informazioni importanti anche presso gli Enti territoriali (Comuni, ARPA, Consorzi di Bonifica) competenti in materia ambientale, al fine di individuare le criticità presenti sul territorio. Successivamente è stata condotta una campagna di monitoraggio specifica lungo il condotta corso del una canale campagna Fossalta di in monitoraggio 5 punti di campionamento: specifica lungo il corso del stazione canale Fossalta 1 longitudine in 5 punti di 1659266,43 campionamento: latitudine 4985762,33 (Gauss-Boaga) stazione 2 longitudine 1667356,76 latitudine 4987814,46 (Gauss-Boaga) stazione 3 longitudine 1673995,83 latitudine 4987729,10 (Gauss-Boaga) stazione 4 longitudine 1679045,72 latitudine 4980879,90 (Gauss-Boaga) stazione 5 longitudine 1685129,88 latitudine 4980604,09 (Gauss-Boaga) fissati a una distanza dalle immissioni di altri canali del reticolo idrografico sufficiente per avere la garanzia del rimescolamento delle acque, al fine di valutare la qualità del corpo recettore e non quella degli apporti. I campionamenti sono stati condotti mensilmente per la misura dei parametri chimici, fisici, idrologici di base e stagionalmente per la determinazione dei macroinvertebrati acquatici. Inoltre, è stata effettuata anche l analisi della funzionalità fluviale di un tratto di 38 Km. 3. 1. Parametri chimico-fisici

Studi Trent. Sci. Nat., 86 (2009): 127-135 129 todi di misura, limiti di rilevamento, precisione e accuratezza si è fatto riferimento alle tabelle dell Allegato 2 del D. Lgs. 152/99; per i parametri non compresi nel decreto si è fatto riferimento ai Metodi analitici per le acque A.P.A.T. - I.R.S.A. C.N.R. e, relativamente ai parametri non ancora normati, a metodi standard di riconosciuta validità internazionale. 3. 2. Indice Biotico Esteso Per la valutazione della qualità biologica delle acque del Canale Fossalta sono stati effettuati quattro campionamenti di macroinvertebrati acquatici nelle date: 25 ottobre 2006; 25 gennaio 2007, 30 aprile 2007 e 13 luglio 2007, nelle medesime cinque località (Cascina Fossalta; La Chiavica; Sostegno Stoppo; Chiavica Mozza; Ponte Rosso) indicate per la raccolta dei dati chimico fisici. I campioni biologici sono stati raccolti utilizzando un retino immanicato (manico telescopico in alluminio lunghezza max: 3 m) di maglia 780 μ, fornito di bottiglia in plexiglas (0,5 l) per la raccolta del campione, secondo le metodiche standard per l applicazione dell Indice Biotico Esteso (Ghetti et al. 2001). Il campionamento è stato eseguito in un minimo di cinque repliche per sito, da sponda a sponda lungo un transetto obliquo rispetto all alveo del canale. I campioni raccolti sono stati setacciati su vaglio di maglia 0,5 mm, puliti dal fango e dal detrito in loco e conservati in bottiglie di plastica (2 l) in una soluzione di alcool etilico e acqua al 70% in volume. Una volta in laboratorio, i campioni sono stati sottoposti a smistamento e ad identificazione tassonomica utilizzando strumenti tradizionali di microscopia ottica (microscopio, stereomicroscopio) e guide-chiavi tassonomiche di riferimento (Sansoni 1988; Tachet et al. 2006). Alla matrice dati ottenuta si è così applicato il calcolo dell Indice Biotico Esteso. Viste le peculiarità dell ambiente di indagine (canale artificiale ad uso irriguo caratterizzato da scarsa velocità di corrente) si è deciso di non considerare il computo del drift nel calcolo dell indice. A corredo delle analisi biologiche, ad ogni evento di campionamento e per ogni località sono state compilate schede di campo riportanti le seguenti informazioni di carattere generale: condizioni meteo, velocità della corrente, presenza di vegetazione in destra e sinistra idrografica, tipologia del fondale, ampiezza dell alveo bagnato rispetto all alveo di piena, osservazioni aggiuntive sulla fauna e la flora presente. 3. 3. Indice di Funzionalità Fluviale In luglio 2007 è stata valutata la funzionalità fluviale del tratto di canale compreso tra le località di Cascina Fossalta e Ponte Rosso (38 km) applicando il metodo IFF (Siligardi et al. 2003). Il canale è stato suddiviso in tratti omogenei. Le misure relative alle dimensioni di ciascun tratto sono state ricavate mediante l utilizzo della Cartografia Tecnica Regionale e della cartografia di dettaglio fornita dai Consorzi di Bonifica. A ciascuna sponda di ogni tratto sono stati attribuiti i valori di indice e di livello di funzionalità, con abbinamento dei relativi colori. Mediante l utilizzo del software ESRI Arc View sono state costruite mappe dettagliate e di sintesi, georeferenziate e corredate di informazioni aggiuntive sul territorio (contesto fitogeografico e ambientale, carte climatiche, caratteristiche geologiche e pedologiche, fonti di pressione antropica). 3. 4. Indicatori di qualità ambientale L insieme dei parametri chimici, fisici e biotici misurati è stato utilizzato per il calcolo dei seguenti indicatori di qualità delle acque superficiali di scorrimento: Livello di Inquinamento per Macrodescrittori (LIM), Stato Ecologico dei Corsi d Acqua (SECA) e Stato Ambientale dei Corsi d Acqua (SACA) (D.Lgs. 1999/152). Lo Stato Ambientale del Corsi d Acqua (SACA) viene determinato sulla base di: -- Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM); -- Indice Biotico Esteso (IBE); -- Stato Ecologico dei Corsi d Acqua (SECA). Il Livello di Inquinamento da Macrodescrittori prevede l analisi sul campo di alcuni parametri fondamentali (ossigeno disciolto, BOD 5, COD, NH 4, NO 2, fosforo totale, Escherichia coli). Il livello di qualità relativa ai macrodescrittori viene attribuito in base al Decreto Legislativo 152/99 e seguendo il procedimento di seguito descritto: -- sull insieme dei risultati ottenuti durante la fase di monitoraggio bisogna calcolare, per ciascuno dei parametri contemplati, il 75 percentile (per quanto riguarda il primo indicatore il valore del 75 percentile va riferito al valore assoluto della differenza dal 100%); -- si individua la colonna in cui ricade il risultato ottenuto, individuando così il livello di inquinamento da attribuire a ciascun parametro e, conseguentemente, il suo punteggio; -- si ripete tale operazione di calcolo per ciascun parametro della tabella e quindi si sommano tutti i punteggi ottenuti; -- si individua il livello di inquinamento espresso dai macrodescrittori in base all intervallo in cui ricade il valore della somma dei livelli ottenuti dai diversi parametri. Ai fini della classificazione devono essere disponibili almeno il 75% dei risultati delle misure eseguibili nel periodo considerato. La classificazione dello stato ecologico (SECA) viene effettuata incrociando il dato risultante dai macrodescrittori con il risultato dell IBE, attribuendo alla sezione in esame o al tratto da essa rappresentato il risultato peggiore tra quelli derivati dalle valutazioni relative ad IBE e macrodescrittori. Al fine della attribuzione dello stato ambientale del corso d acqua, i dati relativi allo stato ecologico andranno rapportati con i dati relativi alla presenza degli inquinanti chimici. Il SECA è l espressione della complessità degli ecosistemi acquatici, mentre il SACA considera anche lo stato di qualità chimica delle acque in relazione alla presenza di sostanze pericolose, persistenti e bioaccumulabili. 4. RISULTATI 4. 1. Parametri chimico fisici Il Livello di Inquinamento espresso da Macrodescrittori (LIM) identifica condizioni di qualità ascrivibili

130 Vercesi et al. Stato ecologico del Canale Fossalta Tab. 1 - Valutazione dello Stato Ecologico dei Corsi d Acqua (SECA) mediante incrocio dei valori di LIM medio e IBE medio calcolato al 70 percentile nelle diverse stazioni di campionamento. Tab. 1 - Ecological State of Rivers (SECA) obtained crossing the avarage LIM and IBE values computed at the 70 percentile for the sampling stations. PUNTO 1 SECA Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 Valore IBE 1,5 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 < 60 Valore LIM 120 PUNTO 2 SECA Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 Valore IBE 1,25 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 < 60 Valore LIM 150 PUNTO 3 SECA Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 Valore IBE 1,5 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 < 60 Valore LIM 150 PUNTO 4 SECA Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 Valore IBE 4,25 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 < 60 Valore LIM 160 PUNTO 5 SECA Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 Valore IBE 4,4 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 < 60 Valore LIM 205 sempre al terzo livello, ma con punteggi differenti (Tab. 1). La prima stazione di campionamento è quella che mostra un punteggio più basso (120), al limite del livello inferiore (4). La seconda e la terza stazione di campionamento mostrano un punteggio pari a 150. La quarta stazione mostra un valore di poco superiore alle precedenti (160 punti); pur ricadendo all interno del terzo livello, alcuni parametri come la concentrazione di fosforo totale risultano più bassi. L ultima stazione di campionamento raggiunge il punteggio di 205, quasi al limite del secondo livello, grazie alle minori concentrazioni di azoto sia in forma di azoto ammoniacale sia nitrico. Nella prima stazione di campionamento (Cascina Fossalta) sono stati riscontrati valori elevati di Cu (novembre, gennaio e aprile) (> 50 μg l -1 ) e Zn (gennaio) (764 μg l -1 ); il Pb mostra in generale valori bassi (< 20 μg l -1 ), ma con un picco a gennaio (638 μg l -1 ). L azoto totale e ammoniacale mostrano valori elevati a ottobre (rispettivamente 14,3 e 14 mg l -1 ) e l azoto nitrico presenta valori elevati a marzo (> 7 mg l -1 ); il fosforo mostra valori elevati a ottobre (2,6 mg l -1 ) e a gennaio (4,6 mg l -1 ). La seconda (La Chiavica) e la terza stazione (Sostegno Stoppo) mostrano un andamento simile, con elevate concentrazioni di metalli pesanti (Cu, Zn), di azoto e fosforo nei mesi invernali. Nelle ultime due stazioni a valle (Chiavica Mozza e Ponte Rosso) si rilevano condizioni generalmente migliori anche per quanto riguarda la concentrazione dei metalli pesanti, spesso inferiori ai 50 μg l -1, e le concentrazioni di azoto totale (< 5 mg l -1 ) e fosforo (< 1 mg l -1 ). 4. 2. Parametri biotici La componente a macroinvertebrati del Canale Fossalta è risultata estremamente povera sia per ricchezza specifica (numero di specie/taxa) sia per abbondanza (numero di individui appartenenti alle singole specie/taxa). La tabella 2 riporta la lista tassonomica completa di tutti i macroinvertebrati e osservazioni sulle specie ittiche presenti ritrovati nei

Studi Trent. Sci. Nat., 86 (2009): 127-135 131 Tab. 2 - Lista tassonomica dei macroinvertebrati e dei pesci (utilizzate e non per il calcolo dell indice IBE) rivenute nelle cinque località di campionamento con giudizio semi-quantitativo delle abbondanze relative (-/+ = occasionale; + = scarso; ++ abbondante; +++ molto abbondante/dominante) e relative indicazioni sul tipo di alimentazione (PA). Tab. 2 - Taxonomic list of aquatic taxa (used or not used in IBE computation) collected in the five sampling localities with a semi-quantitative judgement of their abundance (-/+ = occasional; + = scarce; ++ = abundant; +++ = very abundant/dominant) and trophic position (PA). Punto A- Cascina Fossalta Gruppo Abbondanza PA IBE Chironomidae Ditteri + Filtratori Mangiatori di substrato sì Procambarus clarkii Crostacei +++ Predatori onnivori sì Tubificidae Anellidi (Oligocheti) + Mangiatori di substrato sì Lestes sp. Odonati -/+ Predatori sì Punto B La Chiavica Tubificidae Anellidi + Mangiatori di substrato sì Chironomidaew Ditteri + Filtratori Mangiatori di substrato sì Ceratopogonidae Ditteri -/+ Detritivori sì Erpobdella testacea Anellidi (Irudinei) -/+ Predatori ingoiatori sì Corixidae Eterotteri -/+ Erbivori/Detritivori sì Procambarus clarkii Crostacei +++ Predatori onnivori sì Punto C Sostegno Stoppo Tubificidae Anellidi (Oligocheti) + Mangiatori di substrato sì Chironomidae Ditteri + Filtratori Mangiatori di substrato sì Naididae Anellidi (Oligocheti) + Mangiatori di substrato sì Lumbricidae Anellidi (Oligocheti -/+ Mangiatori di substrato sì Corixidae Eterotteri -/+ Erbivori/Detritivori sì Procambarus clarkii Crostacei +++ Predatori onnivori sì Punto D Chiavica Pegognaga Echinogammarus sp. Crostacei + Frantumatori/onnivori sì Palaemonetes antennarius Crostacei ++ Frantumatori/onnivori sì Baetis sp. Efemerotteri -/+ Erbivori sì Ischnura sp. Odonati -/+ Predatori sì Lestes sp. Odonati -/+ Predatori sì Rithrogena sp. Efemerotteri -/+ Raschiatori di substrato sì Chironomidae Ditteri + Filtratori Mangiatori di substrato sì Punto E Ponte Rosso Aeshnidae Odonati -/+ Predatori sì Chironomidae Ditteri ++ Filtratori Mangiatori di substrato sì Echinogammarus sp. Crostacei ++ Frantumatori/onnivori sì Naididae Anellidi (Oligocheti) + Mangiatori di substrato sì Ischnura sp. Odonati + Predatori sì Lestes sp. Odonati -/+ Predatori sì Micronecta sp. Eterotteri -/+ Baetis sp. Efemerotteri -/+ Erbivori sì Procambarus clarkii Crostacei + Predatori onnivori sì Tubificidae Anellidi (Oligocheti) + Mangiatori di substrato sì Ictalurus melas Pesci + Predatore/onnivoro no Perca fluviatilis Pesci +/- Predatore/carnivoro no

132 Vercesi et al. Stato ecologico del Canale Fossalta cinque siti di campionamento con indicazioni semi-quantitative sull abbondanza e sulla posizione rivestita da ogni taxon all interno della rete trofica (preferenze alimentari - PA). L applicazione dell Indice Biotico Esteso (App. 1) identifica condizioni ambientali di forte degrado (Tab. 1, classe di qualità 5) nelle prime tre stazioni di campionamento (Cascina Fossalta, La Chiavica, Sostegno Stoppo). Qui la comunità a macroinvertebrati risulta unicamente costituita da Chironomidi, Tubificidi e dal gambero rosso delle paludi Procambarus clarkii, specie invasiva ormai ben acclimatata su gran parte del territorio nazionale (Gherardi 2006; Savini 2007). In località Chiavica Mozza si rileva la presenza di Palaemonetes antennarius, gamberetto autoctono particolarmente abbondante nei canali del delta del Po (Cibinetto et al. 2006). Compaiono inoltre altri crostacei (Gammaridae) che contribuiscono ad aumentare il punteggio IBE e alla definizione di una quarta classe di qualità. Generalmente, i punteggi IBE non variano significativamente con le stagioni; solo l ultimo punto di campionamento (Ponte Rosso), che ricade sempre nella classe 4 in autunno, inverno e primavera, il luglio si avvicina al limite della classe 3 con punteggio IBE 5/6. In questa zona, infatti, la comunità a macroinvertebrati risulta più strutturata con una maggiore ricchezza di taxa (9) appartenenti a diversi gruppi funzionali: detritivori, filtratori, predatori. 4. 3. Indice di funzionalità fluviale Il Canale Fossalta attraversa un area agricola intensamente coltivata. Il suo percorso alterna tratti rettilinei a tratti con una certa sinuosità. Presenta un alveo con larghezza fino 20 metri, generalmente non cementificato. Il fondo è melmoso. Sulle sponde si succedono tratti con presenza di canneto a tratti con sola vegetazione erbacea. In alveo sono spesso presenti, soprattutto nel tratto terminale, canneti costituiti da cannuccia di palude (Phragmites australis (Cav.) Trin.) e piccole aree con ninfea bianca (Nymphaea alba L.), nannufaro (Nuphar luteum (L.) S. et S.) ed erba pesce (Salvinia natans (L.) All.). In misura minore è presente la castagna d acqua (Trapa natans L.) che, assieme al nannufaro, indica una condizione di carico organico dell ambiente acquatico. Il periphyton è in generale abbastanza spesso. L acqua è torbida e inodore con corrente lenta ad andamento laminare. Il miglior livello di Funzionalità è in classe II-III (buono-mediocre), nel tratto di canale presso la località Ponte Rosso, ma per la maggior parte dei tratti varia da III a IV, da mediocre a scadente. 5. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Buona parte del Canale Fossalta risente in modo negativo di alcuni fattori legati alla destinazione d uso (irriguo) e all artificialità che contraddistinguono questo ambiente. In particolare, lo sfruttamento del territorio caratterizzato da un intensa attività agricola (coltivazione del melone) e zootecnica (allevamento suini) provoca un notevole aumento del carico di nutrienti e metalli pesanti in alveo a causa dell utilizzo di fertilizzanti (azoto e fosforo), integratori alimentari (Zn), e pesticidi (Cu). Si ha, quindi, un accumulo di tali inquinanti in relazione anche alla scarsa capacità autodepurativa del canale. I principali problemi di funzionalità del canale riscontrati sono i seguenti: 1) andamento principalmente rettilineo con presenza solo occasionale di pozze o meandri; 2) generale assenza di vegetazione di sponda e in alveo provocata da pressanti opere di manutenzione (e.g. sfalcio, escavazione). Pochi tratti del canale presentano un discreto livello di naturalità (es. località Ponte Rosso), in particolare dove è presente vegetazione acquatica che contribuisce a diversificare maggiormente l habitat, formando nicchie ecologiche disponibili all insediamento dei macroinvertebrati acquatici. Proprio in questi tratti, maggiormente diversificati in termini di microhabitat e di comunità a macroinvertebrati, è stata rilevata anche la presenza di popolazioni ittiche di pregio per la pesca sportiva come il pesce gatto, Ictalurus melas e il persico reale Perca fluvialis. Ai margini del canale si risente anche dell assenza di vegetazione di tipo arboreo e arbustivo, la cui presenza gioverebbe sia all ecosistema sia al valore paesistico dell area. I parametri chimico fisici rivelano le condizioni di qualità della colonna d acqua, che non necessariamente riflettono quella che è la necessità ottimale di un habitat per lo sviluppo delle comunità a macroinvertebrati. Quindi le differenze tra gli indici LIM e IBE sono dovute principalmente ad una carenza di vegetazione acquatica e substrati coerenti (es. ciottoli, ghiaie) che promuoverebbero lo sviluppo delle principali specie di larve di macroinvertebrati. Pertanto, la tipologia di habitat omogenea e uniforme, caratterizzata principalmente da substrati fangoso-melmosi determina una qualità biologica necessariamente inferiore, di conseguenza un giudizio di stato ecologico altamente influenzato dall IBE. Per quanto riguarda i guidizi di sintesi sulla qualità complessiva delel acque, la classificazione dello stato ecologico (SECA) (Tab. 1), mostra come le prime tre stazioni ricadano in classe 5, la quarta in classe 4 e l ultima stazione (Ponte Rosso) in classe 4, sebbene vicina alla terza classe. L incrocio tra SECA e valori soglia relativi alla presenza di inquinanti chimici fornisce una qualità (SACA) pessima per le prime tre stazioni di campionamento, e scadente per le ultime due stazioni. Tuttavia, nella stazione sita in località Ponte Rosso piccoli miglioramenti potrebbero condurre alla sufficienza. La qualità biologica delle acque risulta, quindi, fortemente compromessa soprattutto nel tratto iniziale del Canale Fossalta, nel quale è anche evidente la presenza di forte inquinamento organico dovuto a pressanti attività agricole e zootecniche, come identificato dalle analisi chimiche e confermato dall applicazione dell Indice Biotico Esteso. Sebbene questa tipologia ambientale rappresenti un caso limite di applicazione dell Indice Biotico Esteso, trattandosi di un canale a lento scorrimento con valori di portata minima - nei mesi invernali id magra di circa 4 m 3 sec -1, i risultati identificano chiaramente due condizioni differenti lungo il tratto d alveo analizzato. I primi tre punti di campionamento - Cascina Fossalta, La Chiavica e Sostegno Stoppo - risultano classificati come fortemente inquinati ed alterati (classe 5), mentre i punti Chiavica Mozza e Ponte Rosso si classificano con un punteggio superiore di qualità (classe 4). Vi è quindi un debole gradiente di miglioramento della qualità ambientale da monte a valle, con un massimo in località Ponte Rosso, corrispondente ad un giudizio IBE intermedio tra le classi di qualità 3 e 4. I tre siti a monte, caratterizzati da un maggior degrado ambientale, ospitano una consistente popolazione di Procambarus clarkii, specie alloctona invasiva opportunista e ad ampia valenza ecologica, tristemente nota a livello mondiale per i consistenti dan-

Studi Trent. Sci. Nat., 86 (2009): 127-135 133 ni provocati nelle aree di introduzione (Correia & Ferreira 1995; Barbaresi & Gherardi 2000). In funzione delle informazioni raccolte dalla presente ricerca sono stati suggeriti alle Amministrazioni locali alcuni interventi per la conservazione e la gestione sostenibile del sito, in vista del raggiungimento degli obiettivi di qualità richiesti dalla normativa vigente (D.Lgs. 1999/152). Tali interventi dovrebbero prendere in considerazione: 1) corretta pianificazione delle operazioni di sfalcio della vegetazione in alveo e delle operazioni di escavazione lontano dai periodi di reclutamento di vertebrati e invertebrati acquatici; 2) mappatura, monitoraggio e pulizia degli scarichi/effluenti in alveo; 3) valorizzazione della vegetazione spontanea, sia attraverso operazioni dirette (ad esempio pulizia dalle infestanti, spollonature) sia con l allargamento delle macchie naturali; 4) redazione di una carta ittica e analisi di sostenibilità delle attività di pesca sportiva nei tratti meno inquinati del canale ed eventuale pianificazione dei ripopolamenti; 5) controllo e mitigazione dell impatto ambientale dovuto a specie aliene (es. gambero della Louisiana, nutria); 6) sensibilizzazione e informazione delle co unità locali sulle problematiche ecologiche del sito e loro coinvolgimento in pratiche di gestione ecosostenibile. La messa in opera di tali proposte di intervento avrebbe conseguenti ricadute positive sulle potenzialità estetiche, didattiche, culturali e ricreative (aree di tutela faunistica, percorsi didattici, piste ciclabili, ecc.) del territorio. RINGRAZIAMENTI Il presente lavoro è stato realizzato grazie ai fondi del Progetto Obiettivo 2, Misura 2.3, sottomisura B della Regione Lombardia Progetto Pilota per l armonizzazione ed implementazione di un sistema informativo ambientale dell area Destra Secchia-Oltrepò Mantovano. BIBLIOGRAFIA Barbaresi S. & Gherardi F., 2000 - The invasion of the alien crayfish Procambarus clarkii in Europe, with particular reference to Italy. Biol. Invas., 2: 259-264. Cibinetto T., Mantovani S., Castaldelli G. & Fano E. A., 2006 - Valutazione della nicchia trofica potenziale del decapode Palaemonetes antennarius e del misidaceo Diamysis mesohalobia. In: Atti del XV Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia (Torino, 12-14 settembre 2005). http://www.ecologia.it/congressi/xv/articles/cibinetto.pdf Correia A. M. & Ferreira O., 1995 - Burrowing behavior of the introduced Red Swamp Crayfish Procambarus clarkii (Decapoda: Cambaridae) in Portugal. Journal of Crustacean Biology, 15: 248-257. Ghetti F., Chierici E., Egaddi F., Moroni F. & Siligardi M., 2001 - Manuale di applicazione dell Indice Biotico Esteso. Provincia Autonoma di Trento, Trento, 222 pp. Gherardi F., 2006 - Crayfish invading Europe: the case study of Procambarus clarkii. Mar. Freshw. Behav. Phy., 39: 175-191. Sansoni G., 1988 - Atlante per il riconoscimento dei macroinvertebrati dei corsi d acqua italiani. Provincia Autonoma di Trento, Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale, Trento, 191 pp. Savini D., 2007 Rinvenimento della specie aliena invasiva Procambarus clarkii (Astracidea: Cambaridae) nella riserva naturale Bosco Siro Negri (Zerbolò - Pavia). Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 83: 33-37. Siligardi M., Bernabei S., Cappelletti C., Chierici E., Ciutti F., Egaddi F., Franceschini A., Maiolini B., Mancini L., Minciardi M. R., Monauni C., Rossi G., Sansoni G., Spiaggiari R. & Zanetti M., 2003 - I.F.F. Indice di Funzionalità Fluviale. Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente (ANPA), Roma, 224 pp. Tachet H., Bournaud M. & Richoux P., 2006 - Introduzione allo studio dei macroinvertebrati d acqua dolce. Association Francaise de Limnologie, Paris (France), 162 pp.

134 Vercesi et al. Stato ecologico del Canale Fossalta Appendice 1 - Calcolo dell IBE (numero di unità sistematiche, numero di individui, valore, classe) per ogni stazione nei quattro periodi di campionamento, n.r. = non rilevato. Appendix 1 - IBE (number of taxonomic units, number of individuals value, class) for each sampling station in the four sampling periods, n.r. = not assessed. Località: Cascina Fossalta Data N. U.S. Taxon N. ind. Valore IBE Classe IBE 25/10/2006 1 Chironomidae 1 1 5 25/01/2007 1 Chironomidae 7 1 5 30/04/2007 3 Chironomidae 5 2 5 Tubificidae 7 Lestidae 1 13/07/2007 2 Chironomidae 1 2 5 Tubificidae 1 Località: Chiavica 25/10/2006 1 Tubificidae 1 1 5 25/01/2007 1 n.r. n.r. 0 5 30/04/2007 4 Chironomidae 4 2 5 Ceratopogonidae 1 Corixidae/Notonecta 1 Tubificidae 7 13/07/2007 2 Chironomidae 3 2 5 Tubificidae 4 Località: Sostegno Stoppo 25/10/2006 1 Tubificidae 5 1 5 25/01/2007 3 Chironomidae 1 2 5 Lumbricidae 1 Naididae 24 30/04/2007 2 Chironomidae 3 2 5 Corixidae 1 13/07/2007 1 Chironomidae 1 1 5 Località: Chiavica Mozza 25/10/2006 2 Gammaridae 1 4 4 Palaemonidae 6 25/01/2007 2 Gammaridae 1 4 4 Palaemonidae 5 30/04/2007 4 Heptageniidae 1 4 4 Chironomidae 6 Palaemonidae 2 Gammaridae 30 13/07/2007 6 Baetidae 1 5 4 Lestidae 2 Ischnura 1 Chironomidae 2 Palaemonidae 8 Gammaridae 1

Studi Trent. Sci. Nat., 86 (2009): 127-135 135 (Appendice 1 - continua) (Appendix 1 - continued) Località: Ponte Rosso Data N. U.S. Taxon N. ind. Valore IBE Classe IBE 25/10/2006 3 Aeshnidae 1 4 4 Chironomidae 5 Gammaridae 1 25/01/2007 2 Gammaridae 3 4 4 Naididae 10 30/04/2007 2 Chironomidae 1 4 4 Gammaridae 21 13/07/2007 10 Baetidae 1 5/6 4/3 Dytiscidae 1 Coenagrionidae 1 Ischnura 7 Lestidae 5 Chironomidae 6 Corixidae 3 Gammaridae 26 Naididae 16 Tubificidae 10