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INTRODUZIONE 5

Nell'immaginario occidentale, la malattia del sonno e la mosca tzé-tzé evocano rispettivamente una malattia esotica dei paesi caldi e una grossa mosca che punge e trasmette un parassita che fa venir voglia di dormire. La realtà della malattia, molto dolorosa, è ancora in parte ignota perché, al contrario della malaria, colpisce unicamente le zone isolate dell'africa centrale e australe, dove i turisti non si avventurano. Più di 60 milioni di abitanti di 36 paesi dell'africa sub-sahariana vivono però sotto la sua minaccia, e di questi meno di 4 milioni hanno accesso ad una struttura sanitaria. Solo nel 1999, sono stati dichiarati 45.000 casi della malattia all'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si calcola però che in realtà siano colpite tra le 300.000 e le 500.000 persone. Attraverso la puntura, la mosca tzé-tzé trasmette all'uomo un parassita del gruppo dei protozoi emoflagellati, il tripanosoma, che si moltiplica nel sistema linfatico del sangue e raggiunge il sistema nervoso centrale attraverso il liquido cefalorachidiano. Il paziente soffre di febbre, dolori articolari e cefalee, poi il suo stato mentale si altera, è colpito da disturbi sensoriali e di coordinazione e da disturbi del sonno. BERARDINUCCI NATASCIA E CANNONE DANIELA A.A.2008/09

CAPITOLO 1 7

Il nome "malattia del sonno" è dovuto al fatto che l'ultimo stadio della malattia è caratterizzata da apatia, sonnolenza e cachessia. L'agente patogeno è un protozoo flagellato parassita, il Tripanosoma brucei.ù Esistono due varianti di TRYPANOSOMIASI : La TAU occidentale, provocata dalla sottospecie Tripanosoma brucei gambiense, è diffusa nell'africa Occidentale e Centrale, tra il Senegal a nord, l'angola a sud e il Lago Vittoria a est. Viene anche detta anche malattia del sonno cronica, dato che lo sviluppo della malattia può durare anche alcuni anni. La TAU orientale è provocata dalla sottospecie Tripanosoma brucei rhodesiense ed è diffusa in nell'africa sud-orientale. Viene anche detta malattia del sonno subacuta, perché l'intero decorso della malattia dura alcune settimane o mesi, ma a volte anche solo 6-7 giorni. Entrambe le varianti vengono trasmesse da diverse specie di una mosca appartenenti al genere Glossina, detta anche mosca tse-tse. Quando la mosca punge un soggetto già infetto diventa a sua volta infetta, e può trasmettere la malattia ad altri soggetti. Ogni anno vengono segnalati circa 40.000 nuovi casi ma il numero reale di casi dovrebbe aggirarsi in realtà intono ai 300.000 annui. Si stima che il numero dei decessi annui si aggirari intorno ai 66.000 casi (OMS 2003). In passato la malattia fu efficacemente controllata, tanto che tra il 1960 ed il 1965 fu considerata "quasi scomparsa". BERARDINUCCI NATASCIA E CANNONE DANIELA A.A.2008/09

Attualmente è ancora in corso un'epidemia che si considera iniziata al principio degli anni '70. La malattia ha due tipologie con caratteristiche epidemiologiche, vettoriali, cliniche e terapeutiche diverse che per la loro dislocazione geografica, sono state denominate: "tripanosomiasi africana dell' Est" (Tripanosoma brucei rhodesiense) Fig.n 1 il tryipanosoma su striscio sottile. e "tripanosomiasi africana dell'ovest"(tripanosoma brucei gambiense). 9 fig.n 2 Al microscopio

I paesi dell'africa sub-sahariana a rischio per la malattia del sonno sono 36; e in alcuni di essi (per esempio l'angola, il Congo, l'uganda, il Sudan) la tripanosomiasi si può definire epidemica. La sua diffusione è limitata dalla presenza dell'insetto-vettore. Fig.3.Distribuzione geografica del trypanosoma Le stime dell'oms evidenziano che 55 milioni di persone vivono in aree a rischio d'infezione e nel 1996 la prevalenza era di 300.000 casi. Oggi, si stimano 10.000 nuovi casi all'anno. La malattia del sonno è quindi un grosso problema di sanità pubblica per diversi motivi: colpisce soprattutto le fasce d'età economicamente attive. La tripanosomiasi dell'ovest è una malattia cronica che rende i pazienti dipendenti dagli altri membri della famiglia, i quali spesso sono costretti ad abbandonare le attività lavorative per occuparsi del malato; la tripanosomiasi dell'est colpisce soprattutto gli animali sconvolgendo e annientando l'economia locale, basata sull'agricoltura e sull'allevamento. BERARDINUCCI NATASCIA E CANNONE DANIELA A.A.2008/09

1.1 L EZIOLOGIA FIG.4. IL CICLO VITALE 11

FIG.5 CICLO VITALE DEL TRIPANOSOMA AFRICANO Trypanosoma brucei gambiense e Trypanosoma brucei rhodesiense sono gli agenti eziologici della tripanosomiasi umana africana o malattia del sonno. Queste due sottospecie di T. brucei sono dei protozoi emoflagellati indistinguibili sul piano morfologico e con analogo ciclo vitale, ma che differiscono per distribuzione geografica, specie di insetto vettore, presenza di serbatoio animale, e patogenicità nell uomo. Alla stessa specie appartiene anche T. brucei brucei, a sua volta morfologicamente indistinguibile dalle sottospecie patogene per l uomo, e agente eziologico della tripanosomiasi animale o nagana che colpisce diverse specie di mammiferi in Africa sub-sahariana. BERARDINUCCI NATASCIA E CANNONE DANIELA A.A.2008/09

Genere Trypanosoma Sottogenere Trypanozoon (sezione Salivaria) Specie T.(T.) brucei Sottospecie Trypanosoma (T.) brucei gambiense Trypanosoma (T.) brucei rhodesiense Trypanosoma (T.) brucei brucei (non patogeno per l uomo) Le prime descrizioni accurate di casi o epidemie di malattia del sonno appartengono al diciannovesimo secolo, ma una certa conoscenza della malattia umana è riscontrabile in scritti portoghesi e arabi del 1300. Nel 1903 Aldo Castellani riscontrò la presenza di tripanosomi nel liquor di pazienti affetti da malattia del sonno in Uganda e ne ipotizzò la correlazione eziologica. 13