Promat. Milano 19 ottobre 2010

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Transcript:

Promat Milano 19 ottobre 2010 Promat è una divisione di 1

Promat leader mondiale nella produzione di calcio silicato, prodotti termoespandenti, pitture intumescenti e intonaci antincendio 9 stabilimenti di produzione 5 laboratori di ricerca 2.200 certificati nel mondo 100 brevetti internazionali Promat: uno sviluppo sistenibile Controllo e riduzione dell impatto sull ambiente: Gestione delle risorse energetiche Gestione delle materie prime Gestione dei rifiuti e degli scarti... Condizioni di lavoro sicure: Politica Zero Incidenti Controllo dell ambiente di lavoro Valutazione dei rischi... Miglioramento continuo delle performance di salute e sicurezza 2

Gamma Promat Lastre antincendio Protezione strutturale, soffitti, canali, pareti, controfodere Barriere passive Collari, sacchetti, mastici, nastri Pitture intumescenti Protezione strutturale su acciaio, calcestruzzo e murature Intonaci antincendio Protezione strutturale su acciaio, calcestruzzo e murature Guarnizioni termoespandenti Guarnizioni per porte, pareti, serrande, ecc. Vetri antincendio Vetri per pareti, pareti continue, porte e serramenti 3

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5

6

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Vetri tagliafuoco Promat Systemglas Barriere passive (norme italiane e EN) Promat propone la più completa gamma di prodotti per la realizzazione di barriere passive Collari intumescenti Sacchetti termoespandenti Mastici e siliconi Nastri sigillanti Malte antincendio Pannelli resistenti al fuoco Sbarramenti Schiume Sistemi endotermici 8

Modello CERT REI 2008 CERTIFICA LA RESISTENZA AL FUOCO dei prodotti/elementi costruttivi portanti (principali e secondari) e/o separazione riscontrati in opera, nel seguito specificati, e per essi attesta che la resistenza al fuoco si estende anche alle loro unioni, ai rispettivi dettagli e particolari costruttivi 9

10

Panorama normativo: prestazioni Costruzioni Attività soggette al controllo VVF Tutte le costruzioni rimanenti Attività normate Attività non normate Testo Unico D.M. 14/1/2008 Norme verticali (per destinazione) D.M. 9/3/2007 11

Qualche indicazione sul D.M. 16/2/07 Art. 1. Campo di applicazione e definizioni Ai fini del presente decreto le parti e gli elementi di opere da costruzione, composte da uno o più prodotti anche non aventi specifici requisiti di resistenza al fuoco, sono definite «elementi costruttivi». Art. 2. Classificazione di resistenza al fuoco Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di prove, calcoli, confronti con tabelle. Art. 3. Prodotti per i quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco I prodotti legalmente commercializzati in uno degli Stati della Unione europea e quelli provenienti dagli Stati contraenti l accordo SEE e Turchia, possono essere impiegati in Italia in elementi costruttivi e opere in cui è prescritta la loro classe di resistenza al fuoco, secondo l uso conforme all impiego previsto, se muniti della marcatura CE prevista dalle specificazioni tecniche di prodotto. Verifica della prestazione DM 16/2/07 Allegato B Allegato C Allagato D In base ai risultati delle prove In base ai risultati del calcoli In base a confronti con tabelle 12

D.M. 16/2/07: prestazioni Progetti approvati prima del 25/9/2007 Progetti approvati dopo il 25/9/2007 Test Italiani (Circ 91/61) Analisi valutativa Tabelle Circolare 91/61 Test Italiani Circ.91/61 (fino a scadenza vedi dopo) Test EN/ENV Campo diretta applicazione Fascicolo tecnico EXAP Calcoli secondo UNI 950x (scadenza) Eurocodici Tabelle D.M. 16/2/07 Circolare 5642 del 31 marzo 2010 Rapporti di prova ai sensi Circ.91/61 Rapporti di prova emessi fino al 31/12/85 sono validi per progetti PRESENTATI al competente Comando VVF prima del 25 settembre 2008 Rapporti di prova emessi fra 01/01/86 e 31/12/95 sono validi per progetti PRESENTATI al competente Comando VVF prima del 25 settembre 2010 Rapporti di prova emessi dal 01/01/1996 sono validi per progetti PRESENTATI al competente Comando VVF prima del 25 settembre 2012 13

Prodotti ed elementi resistenti al fuoco Test EN Risultato di prova immediatamente applicabile CDA Campo di applicazione diretta (immediatamente applicabile) EXAP Campo di applicazione estesa Secondo EXAP (redatto e rilasciato dal laboratorio) Fascicolo tecnico (redatto dal produttore con approvazione del laboratorio) Campo diretta applicazione DM 16 febbraio 2007 Art.1. Pt 6 Il campo di applicazione diretta del risultato della prova è l ambito previsto dallo specifico metodo di prova e riportato nel rapporto di classificazione, delle limitazioni d uso e delle possibili modifiche apportabili al campione che ha superato la prova, tali da non richiedere ulteriori valutazioni, calcoli o approvazioni per l attribuzione del risultato conseguito 14

Pareti non portanti: EN 13641 Temperatura massima/media Deformazione massima Giunto libero Tenuta al passaggio di gaaldi (cotton pad o gap gauge) Classificazione e campo diretta applicazione Art 13 Campo diretta applicazione Diminuzione dell altezza Lunghezza infinita Aumento dello spessore delle lastre Aumento dell isolante Aumento del numero montanti Altezza massima: 4,9 metri Ecc. 15

Alcuni test lastre Promat Parete Classificazione Larghezza Altezza Parete 2 x 25 Senza isolamento E 180 I 60 infinita 4.000 mm Parete 2 X 18 Con isolamento E 180 I 120 infinita 4.900 mm Tramezzo autoportante 2 x 25 mm Parete 2 x 24 con isolamento Controparete su forato 15 mm Controparete su blocchetti 10 m E 120 I 60 infinita 4.000 mm EI 180 infinita 4.000 mm EI 240 infinita 4.000 mm EI 180 infinita 4.000 mm D.M. 16 FEBBRAIO 2007 (G.U. n. 74 del 29 marzo 2007 s.o. n. 87) B.8 In caso di variazioni del prodotto o dell elemento costruttivo classificato, non previste dal campo di diretta applicazione del risultato di prova, il produttore è tenuto a predisporre un fascicolo tecnico contenente almeno la seguente documentazione: B.8.1 elaborati grafici del prodotto modificato; B.8.2 relazione tecnica, tesa a dimostrare il mantenimento della classe di resistenza al fuoco, basata su prove, calcoli e altre valutazioni sperimentali e/o tecniche B.8.3 eventuali altre approvazioni... B.8.4 parere tecnico positivo sulla completezza e correttezza delle ipotesi a supporto e delle valutazioni effettuate per l estensione del risultato di prova Il produttore è tenuto a conservare suddetto fascicolo tecnico e a renderlo disponibile per il professionista 16

Fascicolo tecnico Fascicolo tecnico 17

Fascicolo tecnico Cosa è accaduto il 25 settembre 2010 Scaduta la possibilità di usare i parametri termofisici delle UNI 950x Obbligatorietà dell utilizzo degli abachi prestazionali redatti secondo le norme EN/ENV 13381 per i protettivi (lastre, intonaci, Pitture intumescenti). Nessuna altro abaco prestazionale ammesso Scadute le tabelle D.7 del DM 16 febbraio 2010 Scaduti i rapporti di prova emessi fra 1985 e 1995 (vedi Circolare 5642 del 31 marzo 2010) 18

Norme UNI serie 950x Secondo il parere della Pubblica Amministrazione le norme UNI non scadranno fino a quando non saranno pubblicati gli Eurocodici completi delle appendici nazionali (indipendentemente dal ritiro delle norme stesse da parte dell UNI). Quello che è SCADUTO il 25/9/2010 è solo la possibilità di usare i valori dei parametri termofisici dei protettivi riportati sulle UNI stesse (per progetti presentati dopo il 25 settembre) In altre parole, le UNI 950234 si possono usare per la progettazione ma, NON possono più essere usati i parametri termofisici dei protettivi (lambda, ecc) in esse contenuti. I produttori di protettivi devono qualificare i prodotti con le prove EN/ENV 13381 (come avrebbero dovuto fare per le pitture intumescenti dal 25/09/07), mentre i progettisti potranno usare le norme UNI 950234 per la progettazione strutturale al fuoco (fino alla pubblicazione delle appendici nazionali degli Eurocodici). Norma UNI 9503:2007 prospetto 2 19

Norma UNI 9502:2001 prospetto 4 ALLEGATO D. Travi, tiranti e colonne di acciaio (validità 3 anni / fino alla marcatura CE) Validità fino al 25 settembre 2010 Utilizzabile per tutte le strutture in acciaio ad esclusione di quelle in classe IV Per le colonne altezza massima 4,5 m (3 m per le colonne ultimo piano) Spessori in funzione della resistenza al fuoco e del fattore di sezione (fattore di massa) Limiti di spessore e resistenza al fuoco Spessori differenziati per travi e colonne Dichiarazione del produttore sui cicli di posa e su aderenza e coesione 20

ALLEGATO D. Travi, tiranti e colonne di acciaio (validità 3 anni / fino alla marcatura CE) INTONACO NORMALE INTONACO PROTETTIVO ANTINCENDIO Fattore di sezione (m 1 ) Fattore di sezione (m 1 ) Classe < 50 < 100 < 150 < 200 < 250 < 300 Classe < 50 < 100 < 150 < 200 < 250 < 300 30 60 90 120 180 240 = 10 = 10 = 10 = 15 = 15 = 25 = 20 = 30 = 35 = 50 = 50 = 70 10 15 20 25 30 40 45 55 65 10 20 25 35 45 55 15 25 35 45 55 75 20 25 40 55 Intonaco tipo sabbia e cemento, sabbia cemento e calce, sabbia calce e gesso e simili caratterizzato da una massa volumica compresa tra 1000 e 1400 kg/m 3 60 75 65 20 30 45 65 75 30 60 90 120 180 240 = 10 = 10 = 10 = 10 = 15 = 20 = 15 = 25 = 25 = 35 = 35 = 50 10 10 10 20 25 35 35 45 55 65 70 10 15 20 30 35 45 50 65 75 10 15 25 35 45 60 65 15 20 30 40 55 75 75 20 25 40 50 Intonaco tipo gesso, vermiculite o argilla espansa e cemento o gesso, perlite e gesso e simili caratterizzato da una massa volumica compresa tra 600 e 1000 kg/m 3 65 Certificazioni di resistenza al fuoco: Compartimentazione Tabellare: solo quelle contenute nel DM 16 febbraio 2007, entro i limiti previsti dalle tabelle stesse (da D.1 a D.6.4) Prova Circolare 91: non è possibile alcuna estensione ma è utilizzabile solo per manufatti identici a quelli testati, installati conformemente al campione provato, fino a scadenza del certificato ( Art 5 DM 160207 e circolare 5642). E comunque possibile usare i dati per un analisi valutativa a cura del progettista. Prove EN/ENV: estensione del risultato all interno del campo diretta applicazione (Art. 13) Prove EN + fascicolo tecnico/ EXAP: estensione all interno del campo di diretta applicazione + quanto previsto dal fascicolo tecnico/exap 21

Certificazioni di resistenza al fuoco strutturale: intonaci e lastre Utilizzo dei λ previsti dalle norme UNI (fino a 25/9/2010) solo con una dichiarazione del produttore che sulla base di idonee esperienze sperimentali, dichiari sotto la propria responsabilità, che il sistema protettivo garantisca le prestazioni definite in suddette norme, nonché aderenza e coesione per tutto il tempo necessario e ne fornisca le indicazioni circa i cicli di posa o di installazione. Utilizzo degli spessori tabelle allegato D.7 DM 16/2/07 (fino a 25/9/2010) entro i limiti previsti, con una dichiarazione del produttore (vedi sopra) Utilizzo dei dati riportati dalla ENV 13381 pt x: senza limitazioni (secondo quanto riportato da norma e rapporto di classificazione) Utilizzo degli abachi prestazionali fatti con prove derivanti dalla Circolare 91/61 o altre prove, escluse le ENV 13381 pt x: non più validi Utilizzo certificati Circolare 91/61 Non è possibile alcuna estrapolazione estensione, escluso diminuzione del momento flettente e fattore di massa (parità di altre caratteristiche: geometria, orientamento, esposizione al fuoco, massimo spessore, tempo di esposizione al fuoco, ecc). Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 DM 160207 e Circolare 5642) Certificazioni di resistenza al fuoco strutturale: pitture intumescenti Utilizzo dei λ previsti dagli Eurocodici e norme UNI (fino a settembre 2010) ESCLUSO (non previsto nelle tabelle) Utilizzo degli spessori delle tabelle (allegato D.7) (fino a settembre 2010): ESCLUSO (non previsto nelle tabelle) Utilizzo dei dati riportati dalla ENV 13381 pt x: senza limitazioni (secondo quanto riportato da norma e rapporto di classificazione) Utilizzo degli abachi prestazionali fatti con prove derivanti dalla circolare 91 o altre prove, escluse le ENV 13381 pt x: non più validi Utilizzo certificati Circolare 91/61 Non è possibile alcuna estrapolazione estensione, escluso diminuzione del momento flettente e fattore di massa (parità di altre caratteristiche: geometria, orientamento, esposizione al fuoco, massimo spessore, tempo di esposizione al fuoco, ecc). Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 DM 160207 e Circolare 5642) 22

Grazie Marco Antonelli 23