Indice. L Ottocento e il Novecento 1



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Indice L Ottocento e il Novecento 1 Unità di apprendimento 15 L Ottocento 2 15.1 L architettura 4 La nascita del museo 6 15.2 Il Romanticismo 7 Leggiamo insieme un opera La zattera della Medusa 8 Il paesaggio nella pittura romantica 9 15.3 Il Realismo 10 Leggiamo insieme un opera Funerale a Ornans 12 15.4 La fotografia 13 15.5 L Impressionismo 14 L intervista immaginaria Claude Monet 16 Leggiamo insieme un opera La Cattedrale di Rouen 18 15.6 I Macchiaioli 19 Leggiamo insieme un opera La Rotonda di Palmieri 20 15.7 Il Postimpressionismo 21 Leggiamo insieme un opera Una domenica pomeriggio all Isola della Grande Jatte 22 Leggiamo insieme un opera Campo di grano con volo di corvi 25 15.8 Il Simbolismo 26 15.9 La scultura 27 Mappa 28 Laboratorio 1 29 Laboratorio 2 30 Laboratorio 3 31 Unità di apprendimento 16 Il primo Novecento 32 16.1 L Art Nouveau 34 Leggiamo insieme un opera Il bacio 37 16.2 L Espressionismo francese e tedesco 38 Leggiamo insieme un opera La danza 40 Leggiamo insieme un opera Donne per strada 42 Il Primitivismo 44 16.3 Il Cubismo 45 L intervista immaginaria Pablo Picasso 46 Leggiamo insieme un opera Les démoiselles d Avignon 47 16.4 L École de Paris 50 16.5 Il Futurismo 51 Leggiamo insieme un opera La città che sale 53 16.6 Le tendenze non figurative: l Astrattismo 54 Leggiamo insieme un opera Senza titolo (primo acquerello astratto) 55 16.7 Il Dadaismo 57 Leggiamo insieme un opera Ruota di bicicletta 59 16.8 Il Surrealismo 60 Leggiamo insieme un opera Le modèle rouge II (Il modello rosso) 62 16.9 La Metafisica 63 Leggiamo insieme un opera Le Muse inquietanti 65 16.10 Il ritorno all ordine 66 16.11 La scultura in Italia e in Europa 68 Leggiamo insieme un opera Cavaliere 70 16.12 L architettura razionale 71 Leggiamo insieme un opera Il Guggenheim Museum 73 Il Bauhaus 74 Mappa 75 Laboratorio 1 76 Laboratorio 2 78 Laboratorio 3 79

Unità di apprendimento 17 Il secondo Novecento 80 17.1 L Informale 82 Leggiamo insieme un opera Sacco B 84 17.2 L Action painting 85 L intervista immaginaria Jackson Pollock 85 Leggiamo insieme un opera Pali blu 87 17.3 L arte in Italia tra Neorealismo sociale e Astrattismo 88 Leggiamo insieme un opera Crocifissione 90 Leggiamo insieme un opera Concetto spaziale: attesa 92 Graham Sutherland e Francis Bacon tra Espressionismo e Surrealismo 93 17.4 La Pop Art 94 Leggiamo insieme un opera Marilyn 96 17.5 La Op Art 97 17.6 Tendenze e movimenti dagli anni Sessanta a oggi 98 17.7 La scultura in Italia e in Europa 104 Leggiamo insieme un opera Piazza cittadina 105 17.8 L architettura 106 Mappa 109 Laboratorio 1 110 Laboratorio 2 112 Laboratorio 3 113 RCS LIBRI EDUCATION SPA L Arte nel mondo 115 L arte precolombiana 116 L arte islamica 120 L arte indiana 122 L arte cinese 124 L arte giapponese 126 L arte africana 128 Laboratorio 1 130 Indice degli artisti 133 Indice delle voci di glossario 135

L Ottocento Abilità/competenze sapere inquadrare l evento artistico nel contesto storico, sociale, culturale e politico conoscere le diverse funzioni dell arte riconoscere i paradigmi artistici delle principali civiltà moderne e contemporanee riconoscere i paradigmi artistici delle principali civiltà extraeuropee individuare gli elementi costitutivi del linguaggio visivo interpretare gli aspetti espressivi e individuare i messaggi simbolici identificare e riconoscere le opere dei maggiori artisti esprimere, formulare giudizi critici con un lessico appropriato

e il Novecento Per apprendere i paradigmi dell arte verificare il livello cognitivo e percettivo di partenza (che cosa sa e che cosa vede lo studente) verificare, integrare e approfondire le conoscenze storico-culturali-sociali di un periodo artistico comprendere le differenze visive ed espressive attraverso il metodo dei contrasti, delle similitudini con il confronto iconico potenziare e interiorizzare i paradigmi dell arte attraverso esperienze operative di specifiche tecniche espressive

unità di apprendimento 15 L Ottocento Oceano Atlantico Regno del Portogallo 1802 Napoleone incoronato imperatore dei Francesi 1815 sconfitta di Naoleone a Waterloo. Si conclude il congresso di Vienna 1820-1821 moti rivoluzionari in Spagna, Regno delle due Sicilie, Piemonte 1830 insurrezione di Parigi contro Carlo X 1848-1849 prima guerra d indipendenza in Italia 1848 Marx ed Engels pubblicano il Manifesto del Partito comunista 1852 Luigi Napoleone Bonaparte imperatore con il nome di Napoleone III 1861 proclamazione del Regno d Italia 1871 nasce il secondo Impero tedesco Madrid Regno di Spagna Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda Londra Parigi Regno di Francia L Europa dopo il Congresso di Vienna limiti della Confederazione germanica territori sotto l influenza austriaca Mare del Nord Regno dei Paesi Bassi Regno di Svezia Regno di Danimarca R e g n o Stato della Chiesa Roma d i P r u s s Berlino Vienna Svizzera Regno Lombardo-Veneto Regno di Sardegna Hannover Hesse Baviera Sassonia Stoccolma Napoli Regno delle Due Mare Mediterraneo Sicilie Dalla ragione al sentimento L Europa dopo il Congresso di Vienna Il Congresso di Vienna (1814-1815) pone termine definitivamente all impero che Napoleone Bonaparte aveva costituito in Europa tra la fine del Settecento e l inizio dell Ottocento. Le grandi potenze europee (l Austria, la Russia, l Inghilterra e la Prussia) coalizzatesi con successo contro l imperatore dei Francesi, stabiliscono di riportare i confini degli Stati a una situazione quasi identica a quella che aveva preceduto le numerose campagne napoleoniche, rimettendo sul trono le dinastie spodestate. È l inizio del periodo conosciuto come Restaurazione. Le decisioni prese al Congresso di Vienna, però, mortificano l aspirazione alla libertà che ormai si era andata diffondendo in tutto il continente, soprattutto dopo la Rivoluzione francese. Molti popoli non accettano più di rimanere sottomessi a potenze straniere. Grandi imperi come l Impero ottomano, l Impero russo e l Impero austriaco tengono sotto il proprio dominio nazioni con tradizioni, culture, lingue e spesso anche religioni differenti che sempre più mostrano di volere riguadagnare la propria autonomia. Un forte desiderio di indipendenza si diffonde perciò in tutta l Europa: ovunque fioriscono movimenti d ispirazione liberale, vengono propagandati gli ideali patriottici e iniziano insurrezioni e guerre che, già a partire i a Varsavia Impero d Austria Ungheria San Pietroburgo Impero russo Istanbul Kiev Mosca Mar Nero Impero ottomano dal 1821, pongono fine all età della Restaurazione. Dalle guerre rivoluzionarie del Quarantotto e da quelle che seguono, nascono alcuni nuovi importanti Stati nazionali, tra i quali il Regno d Italia e il nuovo Impero tedesco. Sempre più si va rafforzando anche l idea di nazione, intesa come un insieme di persone, unite da una storia, una lingua e una cultura comuni, che intendono riconoscersi anche in un unica entità politica circoscritta entro confini precisi. RCS LIBRI EDUCATION SPA L Ottocento: un secolo dai molti volti L Ottocento è dunque un periodo ricco di cambiamenti politici, economici, sociali e culturali. In questo secolo l artista assume le caratteristiche tipiche dell intellettuale: sente il bisogno e si sente incaricato del compito di rappresentare, in una forma comprensibile a tutti, le verità della società e della vita del suo tempo. Si tratta di una nuova concezione dell arte e dell artista, che prende il nome di Romanticismo. Il Romanticismo si esprime in tutte le manifestazioni artistiche e culturali e in particolare nella filosofia, nella letteratura e nell arte. Si tratta di un movimento che vuole liberarsi dal Classicismo e neppure risparmia critiche al Neoclassicismo, con le sue regole basate sui modelli dei Greci e dei Romani. Per l artista romantico le uniche leggi valide sono invece quelle soggettive, fondate soprattutto sul sentimento: è importante sentire, intuire, piuttosto che sforzarsi di capire sfruttando la forza della ragione, come facevano gli Illuministi. L Ottocento è però anche il secolo del Realismo, dell Impressionismo e del Simbolismo: movimenti che hanno modi diversi di rappresentare la realtà. Nel Realismo la realtà è raffigurata in modo oggettivo, così com è, proprio come in una fotografia: non a caso l Ottocento è anche il secolo in cui nasce l arte fotografica. L artista impressionista, invece, guarda la natura e dipinge la sensazione che ne ricava, l impressione che ne riceve. Con il Postimpressionismo, e sopratutto con il Simbolismo, invece, la realtà non viene più rappresentata così come appare, ma diventa un simbolo, attraverso il quale l artista esprime la propria interiorità, il proprio modo di vedere e raffigurare le cose che lo circondano. L arte non trasmette più solo le impressioni visive, ma rivela il mondo interiore dell artista, riflette la sua fantasia e la sua immaginazione.

A rchitettura Tipologie Come nel passato, continuano a essere edificati palazzi, chiese e monumenti, ma sorgono anche nuovi tipi di costruzioni, legati al progresso industriale e sociale. Con il diffondersi dell industria, infatti, gli architetti devono occuparsi di progettare fabbriche e villaggi operai. Numerosi sono anche gli edifici dedicati allo svago e alla cultura, come i teatri e i musei. Emilio De Fabris, Facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore, 1875-1887, Firenze. Lo sviluppo delle attività commerciali porta alla nascita delle gallerie cittadine (in cui si aprono eleganti negozi), dei grandi magazzini e dei mercati coperti. Valori espressivi A partire dal terzo decennio del secolo, si diffonde il gusto romantico e vengono realizzati edifici in stile eclettico, che recuperano cioè diversi stili delle epoche storiche precedenti, soprattutto quelli romanico, gotico e rinascimentale. L architettura dei musei ha in- vece l aspetto degli antichi templi greci e romani. Molti di questi edifici svolgono la funzione simbolica di celebrare la grandezza del sovrano o degli Stati di nuova formazione. Tecnica La rivoluzione industriale permette l utilizzo di nuove tecniche di costruzione, come il prefabbricato (pezzi costruiti in fabbrica e montati in cantiere). Insieme ai materiali più comuni (pietra, mattone e marmo), vengono spesso utilizzati anche il gesso, il ferro, il vetro e la ghisa. P ittura Caspar David Friedrich, Il naufragio della Speranza tra i ghiacci, 1824, Amburgo, Kunsthalle. Tipologie La raffigurazione del paesaggio e della natura, rappresentati in stili diversi, ricorre in maniera continua durante tutto il secolo. Anche i temi religiosi rimangono presenti nelle opere dei grandi pittori, anche se molti si dedicano alla riproduzione di soggetti storici che si rifanno a episodi particolarmente significativi non solo del passato ma anche del presente, come scene di rivoluzioni e di battaglie. Numerosi sono i dipinti ispirati a temi di vita sociale, soprattutto nella pittura realista: quadri che ritraggono contadini, operai, malati, poveri, disabili, ma anche ricchi borghesi. Valori espressivi La pittura romantica (specialmente quella tedesca, francese e inglese) esprime forti passioni interiori, che talvolta assumono l aspetto della forza e dell impeto della natura, o richiamano un sentimento di malinconia e di tormentata intimità. Per esprimere le proprie sensazioni interiori, l artista utilizza una ricca varietà di colori; le forme non vengono definite da una linea di contorno e i dipinti realizzati con giochi di luce ottenuti con l uso del colore. La pittura realista rappresenta fedelmente la natura con uno stile limpido, netto e chiaro e s impegna a comunicare all osservatore i diversi volti della società, spesso con intenti di denuncia per i mali che l affliggono. La pittura religiosa ripropone le forme, i modelli e i temi tratti dall Antico e dal Nuovo Testamento. Tecnica Accanto alla tradizionale pittura a olio su tela, con il recupero dei temi e degli stili tradizionali vengono riprese anche le antiche tecniche di pittura a tempera su tavola, dell affresco e del mosaico, abbinandoli spesso alle tecniche di recente invenzione, come la fotografia. S cultura Tipologie Sculture a tutto tondo e rilievi, spesso posti a decorazione di monumenti architettonici e di palazzi civici, sono le tipologie più frequenti della scultura ottocentesca. I temi preferiti sono quelli mitologici, naturalistici, religiosi e storici. Valori espressivi La scultura romantica dell Ottocento crea figure dinamiche, caratterizzate da un impressione di grande movimento. Alcuni scultori riprendono ancora lo stile classico, ma altri lo rifiutano e trasformano le loro figure in forme non totalmente definite, quasi sciolte nella luce. Altri ancora guarda- no e studiano con attenzione la realtà e ritraggono personaggi in atteggiamenti molto naturali. Tecnica Vengono utilizzati prevalentemente il marmo, il bronzo, la terracotta e il gesso, quest ultimo impiegato soprattutto nei rilievi decorativi degli interni. Lorenzo Bartolini, La Fiducia in Dio, 1835, Milano, Museo Poldi Pezzoli.

4 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 15.1 L architettura Nell Ottocento vengono recuperati i modelli dell architettura romanica, gotica e rinascimentale, con i quali gli architetti progettano edifici in stile eclettico. Con il diffondersi dell industria nasce un nuovo modo di fare architettura, legato da un lato alle esigenze delle industrie, dall altro alla necessità di creare spazi abitativi in grado di accogliere masse sempre più grandi di operai. Charles Garnier, Teatro dell Opéra, 1861-1875, Parigi, veduta esterna. eclettico Parola che deriva dal greco e che letteralmente significa scegliere. In ambito artistico, indica la tendenza a scegliere e a combinare insieme elementi di stili diversi. neorinascimentale Il termine neo, dal greco néos significa nuovo, recente, moderno : tutte le parole composte con questo termine (neogreco, neoromano, neogotico, neoromanico, neorinascimentale ecc.), significano quindi una nuova, recente, o moderna ripresa dal passato, in questo caso dei suoi stili. L eclettismo L architettura eclettica dell Ottocento, in stile neorinascimentale, come per esempio presente soprattutto a partire dal terzo de- cennio del secolo, produce edifici che non sono l Opéra di Parigi, un monumentale teatro che, con i possenti archi al pianoterra e le colonne realizzati con uno stile proprio, ben riconoscibile, binate che inquadrano le finestre al piano superiore, ma risultanti dall unione di stili diversi, ripresi dalle epoche precedenti. È un tipo di architettura che, in tutta Europa, si sviluppa di pari passo con l affermarsi della classe borghese, che sempre più acquista importanza non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo politico. Nascono nuovi edifici civili, pubblici e privati, richiama lo stile del Rinascimento maturo. In Italia vengono costruiti importanti edifici pubblici, come il Palazzo di Giustizia di Roma, o religiosi, creati in stile neobizantino, neogotico o neoromanico, come la facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze, costruita nella seconda metà del secolo. binato Con questa parola vengono indicati elementi architettonici (per esempio colonne, semicolonne o lesene), disposti in gruppi di due. Guglielmo Calderini, Palazzo di Giustizia, 1888, Roma, veduta esterna.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 5 L architettura degli ingegneri Gli aspetti più innovativi dell architettura ottocentesca sono però legati all ingegneria. E infatti si è soliti parlare di un architettura degli ingegneri, sviluppatasi in seguito ai grandi cambiamenti derivati dalla rivoluzione industriale. La tecnica costruttiva cambia profondamente e i nuovi edifici, anziché essere la risultante di una fusione eclettica di tanti stili diversi, si rivelano nella loro forma essenziale. Abbiamo costruzioni che mettono in mostra le loro strutture portanti, realizzate con elementi metallici, prefabbricati industrialmente, costruiti in fabbrica e montati direttamente nel cantiere. L opera più famosa di questo genere è la Tour Eiffel di Parigi, costituita da oltre 15.000 pezzi di ferro e acciaio, che raggiunge l altezza di ben 300 metri. Anche in Italia si sviluppa l architettura industriale, sebbene con un certo ritardo rispetto al resto d Europa. Ne è un esempio la Mole Antonelliana di Torino, che, pur essendo costruita con materiali e tecniche tradizionali, dimostra la grande abilità tecnica e la fantasia del suo progettista, l architetto Alessandro Antonelli. Il ferro e il vetro vengono impiegati soprattutto in alcuni nuovi tipi di edifici, come le gallerie cittadine: vasti ambienti destinati all incontro e ad attività commerciali (soprattutto ristoranti, caffè, negozi di generi di lusso), coperti da enormi volte a botte in ferro e vetro, dalle quali filtra una luce intensa. Le più belle gallerie ottocentesche in Italia sono la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano e la Galleria Umberto I di Napoli. Altre costruzioni nelle quali si fa largo uso del vetro e del ferro sono i mercati cittadini coperti, come il Mercato centrale di Firenze. Gustave Eiffel, Tour Eiffel, Parigi 1887-1889. rivoluzione industriale Si tratta di un processo di grande cambiamento economico e sociale avviato in Inghilterra già nella seconda metà del Settecento. L invenzione di alcune macchine e la concentrazione del lavoro nelle manifatture e nelle officine portò alla nascita del ceto operaio e al consolidamento del potere della classe borghese. Nella prima metà del XIX secolo il fenomeno si andò estendendo, seppure in tempi e modi diversi, a tutto il continente europeo. Giuseppe Mengoni, Galleria Vittorio Emanuele II, 1865-1877, Milano, veduta interna. RCS LIBRI EDUCATION SPA

6 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO La nascita del museo Il museo, inteso come istituzione culturale presente ormai in tutto il mondo, è nato nell Ottocento, anche se le sue origini risalgono al secolo precedente. È infatti nel corso del Settecento che prende forma l idea moderna di museo : una raccolta di opere d arte aperta al pubblico. In questo periodo, molte collezioni private diventano pubbliche e lo Stato ne acquisisce la proprietà. Un esempio è la Galleria degli Uffizi a Firenze (fig. 1), che raccoglie l antica collezione della dinastia dei Medici, donata alla città e aperta al pubblico nel 1734. Oltre ai musei nati dalle grandi collezioni private, già al tempo della Restaurazione sorgono nuovi musei, istituiti al fine di conservare le opere espropriate alle chiese, ai conventi e agli ordini religiosi soppressi durante l età napoleonica. Oltre al compito di conservare il patrimonio artistico, queste raccolte svolgono anche una funzione didattica. Molte di esse, infatti, come la Pinacoteca di Brera a Milano (fig. 2), nascono contemporaneamente alle Accademie di Belle Arti, fornendo agli studenti i modelli su cui studiare ed esercitarsi. Altre istituzioni, come i Musei Vaticani (fig. 3), raccolgono i reperti archeologici provenienti dagli scavi della Roma antica. In Italia i musei vengono accolti perlopiù in edifici già esistenti, in precedenza destinati a usi diversi. In altri paesi europei, invece, per i musei viene studiata un architettura particolare: considerati templi civici, essi sono spesso realizzati in uno stile eclettico, ispirato ai templi greci e romani. Le collezioni di opere d arte, oltre che funzione conservativa e didattica, hanno anche un valore celebrativo: sono i simboli della forza e del potere di un sovrano, di un mecenate o di uno Stato. Nell Ottocento vengono scritte inoltre tante nuove, importanti leggi per tutelare le opere d arte dai furti e dalle dispersioni: norme in parte valide ancora oggi. Fig. 1 Una sala della Galleria degli Uffizi, Firenze. Fig. 2 Pinacoteca di Brera, Milano. Fig. 3 Musei Vaticani, Città del Vaticano.

15.2 Il Romanticismo Il Romanticismo privilegia l espressione del sentimento che vince sulla ragione. L artista romantico rifiuta gli schemi e le regole, riconoscendo come uniche leggi valide quelle che derivano dalle proprie emozioni: basandosi su di esse egli riproduce il paesaggio che lo circonda o interpreta gli eventi del proprio tempo. I caratteri del Romanticismo Il Romanticismo è un movimento filosofico, letterario e artistico che ha origine in Germania alla fine del Settecento, ma che si sviluppa in Europa durante il secolo successivo, in forte opposizione all Illuminismo e al Neoclassicismo: alla razionalità e ai rigidi modelli del mondo antico, greco e romano, i Romantici contrappongono il sentimento e l interiorità, esaltando dimensioni come la spiritualità, la fantasia, l emotività, l immaginazione. Se gli artisti neoclassici sviluppavano il proprio senso estetico nelle scuole studiando l arte antica, quelli romantici affermano il primato del proprio carattere, della propria cultura e della propria sensibilità individuale. Abbandonati i modelli classici, i Romantici si volgono al Medioevo, le cui espressioni artistiche appaiono segnate dal prevalere della passione. Il soggetto storico L arte romantica si esprime anche nella critica e nella denuncia di molti aspetti della società del tempo, come fa per esempio il pittore Eugène Delacroix, autore del primo quadro politico della pittura moderna, La Libertà che guida il popolo. In questo quadro il pittore offre una rappresentazione reale, ma anche simbolica e allegorica, di uno degli episodi della rivoluzione parigina del 1830, alla quale egli stesso prende parte: Delacroix vi si ritrae in primo piano, con un fucile tra le mani e un cappello a cilindro in testa. La composizione si sviluppa in una struttura piramidale, con al vertice una donna che, insieme al fucile, porta una bandiera tricolore: è il simbolo della libertà del popolo francese; alla base si trovano i corpi dei rivoltosi, feriti o morti, raffigurati con drammatico realismo. Anche il cielo cupo e fumoso dello sfondo sembra partecipare all evento drammatico. Tra coloro che seguono la Libertà vi sono sia borghesi sia persone di estrazione popolare: tutti uniti nella ribellione contro la monarchia restaurata dei Borboni. Dipingere la cronaca contemporanea Altri due pittori romantici si dedicano alla rappresentazione di fatti di cronaca realmente accaduti: sono Théodore Géricault, che dipinge la Zattera della Medusa (vedi la scheda Leggiamo insieme un opera), e Caspar David Friedrich, autore del Naufragio della Speranza. In quest ultimo dipinto, l artista ritrae in modo ideale la natura, prendendo spunto da luoghi a lui familiari: la costa baltica e la pianura della Germania. L elemento più importante è sicuramente il paesaggio: le figure sono molto piccole rispetto all ambiente che le circonda, perché il pittore vuole sottolineare la grandezza e la forza della natura rispetto alla limitatezza dell uomo. unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 7 Eugène Delacroix (1798-1863) Francese, è considerato uno tra i maggiori artisti romantici. Inizia la sua attività lavorando nella bottega di un artista neoclassico, dove si dedica allo studio di Michelangelo e di Rubens. Nel 1832 si reca in Marocco e, durante il ritorno in Francia, passa dalla Spagna, dove conosce l arte di Goya: un evento che segna l inizio di una nuova fase artistica. Théodore Géricault (1791-1824) È il primo artista del Romanticismo francese. Lavora dapprima nello studio di un allievo di David, poi, tra il 1816 e il 1817, si reca in Italia, dove studia Caravaggio, i Manieristi, ma soprattutto Michelangelo e l arte romana, rimanendone influenzato in maniera decisiva. Caspar David Friedrich (1774-1840) È il rappresentante più noto della pittura romantica tedesca. Grandissimo paesaggista, rappresenta nei suoi dipinti il rapporto spesso difficile tra la natura e l uomo: davanti alla potenza naturale, l essere umano non può che riflettere sulla propria fragilità e sulla propria solitudine. Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo, 1830, Parigi, Museo del Louvre.

8 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO Leggiamo insieme un opera La zattera della Medusa La zattera della Medusa Autore: Théodore Géricault Datazione: 1819 Dimensioni: 4,91 x 7,16 m Tecnica: pittura su tela Collocazione: Parigi, Museo del Louvre DESCRIZIONEi Il quadro narra un episodio realmente accaduto nel giugno del 1816: il naufragio della fregata francese Medusa al largo della costa africana. Dal naufragio, su una zattera di fortuna, si salvò soltanto un gruppo pochi di uomini, tratti in salvo dalla nave Argo. Esposto nel 1819, il dipinto scatena violente polemiche tra gli innovatori romantici e i conservatori, sia per le sue enormi dimensioni, sia per la scelta del soggetto, esibito con una spietata crudezza di particolari. LINGUAGGIO E VALORI ESPRESSIVIi Géricault esprime qui due sentimenti: la disperazione (il naufragio) e la speranza (la salvezza dei superstiti). Egli realizza questa tela dopo essere stato in Italia, dove rimane profondamente colpito dall arte di Michelangelo. L opera in effetti è nello stesso tempo classica e romantica. È classica nella disposizione dei singoli corpi dei naufraghi, nella relazione che lega, nella struttura piramidale e nella bellezza dei corpi nudi. Il vento soffia da destra a sinistra, nella direzione opposta a quella in cui si sviluppa la composizione, gonfiando la vela di fortuna e alzando grandi onde. La composizione presenta un impianto piramidale: si svolge da sinistra a destra e il suo vertice è nell uomo rappresentato in piedi, che sventola un panno diretto verso l orizzonte. La muscolatura e la torsione di alcune figure ricordano molto l arte greca ellenistica e il Classicismo possente di Michelangelo. Mancano però la fermezza e l equilibrio classici: qui tutto pare segnato da una frenesia di movimenti. I nudi sono belli, ma anche molto veri, di un realismo che trasmette pienamente la tragedia del momento. I corpi seminudi richiamano alla memoria anche la pittura di Caravaggio, che l artista studia al Louvre. La luce è drammatica ed espressiva, come quella di Caravaggio, e rivela i corpi straziati e dolenti dei naufraghi. I colori sono ricchi e pastosi e la luce svolge un ruolo fondamentale: modella ed esalta le forme delle figure grazie a un chiaroscuro ricco di contrasti. Anche il cielo, con i suoi colori che vanno dal grigio scuro al giallo, rispecchia il dramma provato dai superstiti e la loro speranza di salvarsi. Come negli altri quadri romantici, anche qui tutti gli elementi coinvolgono emotivamente lo spettatore, rendendolo partecipe della tragedia. In lontananza, all orizzonte, appare la piccolissima sagoma di una nave, simbolo della salvezza. RCS LIBRI EDUCATION SPA Un uomo anziano sorregge il corpo del figlio morto, incurante della speranza che stanno provando gli altri naufraghi alla vista della nave in lontananza. In primo piano ci sono i naufraghi morti o in balia delle onde. Alcuni naufraghi, all avvistamento della nave, sentono riaccendersi la speranza e si alzano con fatica, raccogliendo le ultime forze.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 9 Il paesaggio nella pittura romantica Il tema della pittura di paesaggio è uno dei più importanti di tutta la cultura romantica. Il paesaggio romantico non è più riprodotto in modo oggettivo, naturalistico, ma è filtrato attraverso il sentimento dell artista. Aspetto fondamentale della sua rappresentazione è il concetto filosofico del sublime, inteso come il senso di paura e di smarrimento che l uomo prova di fronte alla natura, sia quando essa è calma e pacifica, sia e ancor di più nel momento in cui si mostra con il suo volto più terribile: un mare mosso, una tempesta, un terremoto. In questi momenti l uomo sente quanto egli sia piccolo e fragile: è questa la sensazione del sublime che gli artisti romantici vogliono rappresentare. Il concetto del sublime è ben rappresentato in uno dei quadri del tedesco Caspar David Friedrich (fig. 1), dove, in piedi su una roccia, l autore stesso guarda l immensità, la profondità del paesaggio nebbioso che si stende sotto di lui. Ritratto di spalle, per dare all opera un alone di mistero, l artista contempla in solitudine il paesaggio, ammirando la sua terribile forza. Il pittore inglese John Constable (1776-1837) parte dall osservazione attenta della natura, ma giunge nel tempo a dipingere quadri che rappresentano il paesaggio in modo più soggettivo, così da potere trasmettere il proprio stato d animo (figg. 2 e 3). Un altro paesaggista romantico è Joseph Mallord William Turner (1775-1851). Inglese, come Constable, Turner riesce a cogliere meglio del suo connazionale la grandiosità della natura e lo smarrimento dell uomo di fronte ad essa: il suo paesaggio (fig. 4) si dissolve in un vortice di linee e di luci che annulla le forme di tutti gli oggetti rappresentati e immerge lo spettatore all interno del quadro. Ancora una volta, l artista non raffigura la realtà che è davanti ai suoi occhi, ma la sua reazione, soggettiva e personale, dinanzi ad essa: la sua vita interiore si riflette così nella natura. Fig. 1 Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818, Amburgo, Kunsthalle. Fig. 2 John Constable, Stonehenge, 1836, Londra, Victoria and Albert Museum. Fig. 3 John Constable, La chiesa e il mulino di Flatford, 1811 circa, Londra, Victoria and Albert Museum. Fig. 4 Joseph Mallord William Turner, Vapore durante una tempesta di mare, 1840, Londra, Tate Gallery.

10 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 15.3 Il Realismo I temi storici e letterari diventano pian piano sempre più rari nelle opere d arte: con il Realismo entrano prepotentemente in scena i temi sociali, spesso rappresentati in tutta la loro cruda verità. Gustave Courbet (1819-1877) È considerato l iniziatore del Realismo pittorico. Nato in un paese della campagna francese, si trasferisce a Parigi nel 1840 per dedicarsi alla pittura. Partecipa alla Comune di Parigi (1870), viene arrestato ma riesce a scappare in Svizzera. Processato nuovamente nel 1874, è condannato al pagamento di una cauzione. Muore pochi mesi dopo e tutte le sue opere vengono messe all asta e disperse dal governo. Gustave Courbet, Ragazze in riva alla Senna, 1857, Parigi, Musée du Petit Palais. Le tensioni sociali La rivoluzione industriale, caratterizzata da enormi progressi in campo tecnico ed economico, provoca profondi cambiamenti anche dal punto di vista sociale: i contadini abbandonano le campagne e si trasferiscono nelle città per lavorare nelle industrie. Cambia l universo dei valori: la coesione e lo spirito comunitario che caratterizza la vita delle famiglie agricole patriarcali si sgretola nella realtà frammentaria delle città, dove ogni nucleo familiare vive per contro proprio, secondo i ritmi che non sono più quelli della natura ma quelli della giornata lavorativa, spesso massacrante, che impone 12 o 14 ore di lavoro al giorno. Gli operai però generalmente sono sfruttati, sottopagati e costretti a lavorare in ambienti malsani. Per questi motivi, in molte città d Europa si viene a creare un clima di forte tensione, che spesso, e soprattutto a partire dal 1848, esplode in tumulti e azioni di protesta, durante i quali i lavoratori delle industrie manifestano il proprio disagio e reclamano migliori condizioni di vita e di lavoro. Honoré Daumier, Charles-Guillaume Étienne, scrittore e deputato, 1832, Parigi, Musée d Orsay. L arte che rappresenta la realtà In questo clima sociale teso e difficile, a partire dal 1840 nasce in Francia un nuovo movimento artistico: il Realismo. I pittori realisti abbandonano del tutto i soggetti storici e letterari e si dedicano all approfondimento degli aspetti sociali, alle tematiche legate al lavoro, ai fatti del loro tempo. Il Realismo pittorico riproduce oggettivamente la realtà, senza alcuna aggiunta emotiva da parte del pittore e senza interpretazioni personali particolari, così come avviene contemporaneamente nella letteratura realista di Zola, Balzac e Flaubert. Gustave Courbet Il primo pittore realista è il francese Gustave Courbet, che con le sue opere suscita la reazione di molti critici, i quali non accettano il suo modo di rappresentare la realtà in maniera così oggettiva, senza fare nulla per mitigare gli aspetti più crudi e drammatici. All Esposizione Universale di Parigi del 1855, alcuni suoi quadri vengono rifiutati perché esprimono una realtà giudicata troppo brutale e volgare. Courbet risponde a questo rifiuto facendo costruire nei pressi dell Esposizione un grande capannone, il Padiglione del Realismo, nel quale espone quaranta dei propri dipinti: è l atto di nascita ufficiale del Realismo. I temi di Courbet non sono né sociali, né politici: egli si limita a far parlare la realtà così com è, come è possibile osservare nel Funerale a Ornans (vedi la scheda Leggiamo insieme un opera), o nelle Ragazze in riva alla Senna, che per il suo realismo e il soggetto rappresentato (due donne di facili costumi, oppresse dal caldo in un afosa giornata estiva), scandalizza anche coloro che sostengono l artista.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 11 Honoré Daumier (1808-1879) Scultore, litografo e pittore, è figlio di un vetraio; giovanissimo si trasferisce a Parigi, dove lavora come fattorino di un noto avvocato. Studia Tiziano e Rubens. La sua fama è inizialmente legata alle litografie realizzate per un giornale, La Caricature, che si oppone al governo del re Luigi Filippo. S interessa molto alla satira politica e per questo viene più volte arrestato. Dal 1860 si dedica alla pittura, ritraendo momenti di vita sociale, soprattutto delle classi più povere. Jean-François Millet, L Angelus, 1858-1859, Parigi, Musée d Orsay. Honoré Daumier Un altro grande artista di questa corrente è Honoré Daumier, anche se il suo realismo è diverso da quello di Courbet. Daumier fa dell arte uno strumento di denuncia della povertà e dell ingiustizia sociale, utilizzando talvolta anche la satira giornalistica, rivolta contro la borghesia. Nei suoi quadri egli arriva spesso anche a deformare la realtà, pur di dare maggiore forza al messaggio che vuole trasmettere. Uno dei suoi capolavori è il Vagone di terza classe, nel quale il pittore mette in evidenza la miseria e la povertà dei ceti sociali più disagiati, utilizzando un segno deciso e una pennellata rapida, che lascia sulla tela ampie strisce di colore accostate l una all altra. dolce, come nell Angelus, dove sono rappresentati due contadini che interrompono il loro lavoro per recitare la preghiera dell Angelus serale. RCS LIBRI EDUCATION SPA Jean-François Millet (1814-1875) Figlio di contadini, nel 1837 si reca a Parigi grazie a una borsa di studio. Nella capitale studia i maestri del Louvre ed entra in contatto con Daumier. I suoi dipinti ritraggono soprattutto scene di vita contadina. Nel 1848 si trasferisce a Barbizon, dove rimane fino alla morte, continuando a dipingere paesaggi. Honoré Daumier, Il vagone di terza classe, 1862, Ottawa, National Gallery of Canada. Jean-François Millet Nelle proprie opere Jean-François Millet rappresenta la vita dei campi e il lavoro dei contadini, che conosce bene perché egli stesso proviene da una famiglia di agricoltori. I suoi quadri sono meno crudi di quelli di Courbet: in essi è presente un atmosfera triste e

12 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO Leggiamo insieme un opera Funerale a Ornans Funerale a Ornans Autore: Gustave Courbet Datazione: 1849 Dimensioni: 3,14 x 6,63 m Tecnica: olio su tela Collocazione: Parigi, Musée d Orsay DESCRIZIONEi Il dipinto è stato realizzato a Ornans, il paese natale dell artista, ed è tra quelli esposti al Padiglione del Realismo del 1855. Le figure sono riprese a grandezza naturale e ritraggono personaggi reali: gli abitanti del villaggio (il sindaco, il parroco, i religiosi, i chierichetti, il giudice, il notaio, le donne e i contadini) che partecipano alla cerimonia funebre di un loro compaesano defunto. LINGUAGGIO E VALORI ESPRESSIVIi Questo dipinto di Courbet colpisce i suoi contemporanei non solo per la scelta dei soggetti contadini e gente del popolo ma anche per il modo in cui sono ritratti. I suoi personaggi non sono idealizzati o abbelliti, ma sono raffigurati come realmente sono, in modo obiettivo. I piccoli borghesi e i contadini del paese, raccolti intorno alla fossa durante la cerimonia funebre, indossano i loro abiti migliori e presentano visi rugosi, legnosi, molto espressivi e caratteristici: è un gigantesco ritratto di gruppo. Manca del tutto quel decoro che fino ad allora era richiesto nei dipinti. Se poi si considera il fatto che questo soggetto, così indecoroso, è per giunta dipinto su una tela di dimensioni enormi, è facile comprendere perché l opera abbia suscitato così tante polemiche. La scena si svolge nel cimitero cittadino di Ornans, sulla collina presso il paese natale del pittore. Il dipinto si compone di sessanta figure a grandezza naturale, che indossano abiti del tempo. Le donne si raggruppano sulla destra, distanti dal gruppo degli uomini, come era d uso nell Ottocento. Uno dei ministranti, quello che regge il Crocifisso, guarda verso lo spettatore. Da sinistra parte la processione funebre con a capo il parroco: dietro di lui altri religiosi e ministranti. A destra un gruppo di personaggi, uomini e donne, partecipano alla cerimonia. Al centro della composizione si trova la fossa, collocata in primo piano per dare allo spettatore l effetto di una maggiore partecipazione all evento. Alcune donne piangono e si asciugano le lacrime.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 13 15.4 La fotografia La fotografia è una delle grandi rivoluzioni del XIX secolo. Inizialmente, essa viene considerata un freddo strumento meccanico, ma in seguito assume la dignità di una vera e propria espressione artistica. Arte e tecnologia Lo sviluppo tecnologico che ha caratterizzato la nascita e il diffondersi della rivoluzione industriale penetra anche nel mondo dell arte, attraverso l invenzione della macchina fotografica, evoluzione della camera ottica già utilizzata dai vedutisti alla fine del Settecento. La prima fotografia viene scattata nel 1826 dal francese Nicéphore Niepce e la nuova tecnica viene accolta con entusiasmo da molti artisti realisti, che la ritengono più adatta della pittura e della scultura per riprodurre fedelmente il vero. Una nuova forma di arte Oggi noi siamo portati a considerare la fotografia un arte a tutti gli effetti, perché anch essa richiede un notevole impegno e una grande sensibilità da parte del fotografo, che sceglie il soggetto da ritrarre e l inquadratura, studia le luci e i contrasti... E questo vale anche oggi, dopo l invenzione delle sofisticate fotocamere digitali: nonostante l elevato livello della tecnologia impiegata nella realizzazione di questo tipo di strumenti, dove sembra che tutto dipenda dalla qualità della macchina a disposizione (dosaggio della luce, effetti di contrasto...), è ancora il fotografo che sceglie che cosa e come fotografare, esprimendo nell immagine che riprende il proprio modo di sentire e la propria abilità tecnica. Nell Ottocento, però, erano molti coloro che vedevano la macchina fotografica solo come un freddo strumento di riproduzione della realtà, molto diverso dalla pittura, ritenuta l unico mezzo capace di esprimere i sentimenti. Soltanto molto lentamente la fotografia arriva a essere valutata un vero strumento artistico: essa infatti fa la propria comparsa ufficiale come forma d arte autonoma all Esposizione di Belle Arti del 1859. Negativo e positivo di un dagherrotipo, uno dei primi procedimenti fotografici sperimentati nell Ottocento. Nicéphore Niepce, Veduta dalla finestra dello studio dell autore, 1826. Nadar, Ritratto fotografico di Gustave Courbet, 1865 circa, Parigi, Archivi fotografici.

14 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 15.5 L Impressionismo Per molti secoli la realtà era stata uno dei principali soggetti dell arte, e tale continua a essere anche per gli Impressionisti. Ora però essa perde del tutto la sua forma oggettiva, diventando un impressione di luce e di colori, resa attraverso rapide pennellate nelle quali l esatto contorno degli oggetti si perde. Claude Monet (1840-1926) Inizialmente influenzato dall arte di Courbet e di Manet, si dedica allo studio delle leggi sui colori complementari e sul rapporto tra la luce e il colore, condotto attraverso infinite variazioni della rappresentazione di uno stesso soggetto. La prima mostra impressionista In Francia, durante la seconda metà dell Ottocento, sono molti coloro che prediligono la pittura come forma di espressione artistica e le opere di pittori più o meno noti vengono periodicamente presentate nei Salons, le esposizioni ufficiali. Nell aprile del 1874, a Parigi, si apre presso lo studio del fotografo Nadar una mostra alternativa, organizzata da un gruppo di giovani artisti: Manet, Monet, Pissarro, Degas, Renoir e Sisley. La loro esposizione si rivela però un fallimento: gli espositori vengono derisi dai critici e dal pubblico e vengono definiti, con disprezzo, Impressionisti. Il nome deriva dal loro particolare modo di dipingere e dal titolo di un quadro esposto in quell occasione, Impressione. Il levar del sole di Claude Monet. L impressione della realtà Anche se al termine Impressionismo viene attribuito inizialmente un significato negativo, già da tempo alcuni pittori usavano questo nome per definire la propria arte. Si tratta di artisti convinti che la realtà venga percepita in modo diverso da persona a persona, attraverso impressioni di forme, di luci e di colori. Il loro modo di dipingere, così diverso da quello tradizionale, rappresenta una vera rivoluzione. Per secoli gli artisti avevano eseguito disegni dal vero, ma poi avevano dipinto le loro opere negli ambienti chiusi degli studi. Questo nuovo gruppo di artisti, invece, dipinge en plein air, all aria aperta: utilizzano un cavalletto portatile e colori a olio in tubetto, lavorano nelle campagne, nei boschi o sulle rive dei fiumi. La loro pittura non ha alcun intento politico: i quadri hanno per soggetto la natura, oppure scene di vita della classe borghese, ritratta nei suoi vari aspetti. RCS LIBRI EDUCATION SPA La tecnica pittorica La rivoluzione portata dagli Impressionisti sta proprio nel modo con cui essi dipingono e rappresentano la realtà. Il disegno viene completamente abolito: esclusivo inte- Claude Monet, Impressione. Il levar del sole, 1872, Parigi, Musée Marmottan.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 15 Andó Hiroshige, Il ponte di Ohashi sotto la pioggia, 1857 circa, Vienna Österreichisches Museum für angewandte kunst. resse di chi dipinge impressioni è lo studio dei colori e della luce. I pittori impressionisti osservano che la luce, a seconda delle diverse ore del giorno e della sua intensità, modifica continuamente il colore degli oggetti e della natura: un fenomeno affascinante, che essi vogliono riprodurre nei loro dipinti. Per raggiungere questo risultato, adottano una particolare tecnica pittorica: stendono i colori sulla tela in una serie di macchie e di tocchi rapidi che, visti da lontano, danno il senso della vibrazione e dei cambiamenti dell atmosfera. La luminosità dei colori è in effetti l elemento più importante di questa nuova espressione artistica. Persino le ombre non vengono più rese con il nero o con il grigio, ma attraverso gradazioni di colore: a seconda della quantità di luce, queste ombre colorate riflettono più o meno il colore del cielo, della terra o degli oggetti che le producono. La modernità degli Impressionisti sta anche nel loro nuovo modo di affrontare il problema del rapporto con la realtà. Essi si rendono conto che la realtà non viene percepita in maniera frammentaria: anche quando è un solo oggetto a essere messo a fuoco, non per questo tutto ciò che lo circonda sfugge allo sguardo dell osservatore. Per questo motivo, nei dipinti la realtà deve essere resa nella sua globalità. L arrivo in Europa delle stampe giapponesi con il loro spazio piatto, a due dimensioni e l affermarsi della fotografia con le sue inquadrature rivoluzionarie, che danno un senso nuovo dello spazio e del tempo sono fondamentali per lo sviluppo dell arte impressionista, che si ispira anche alle opere di Edouard Manet. Edouard Manet I dipinti di Manet suscitano grande scalpore tra il pubblico: rappresentano, infatti, soggetti tradizionali (nudi femminili, ritratti e paesaggi), interpretati però con un forte senso della realtà. A Manet non interessa rappresentare temi sociali, ma solo ciò che vede. A partire dal 1863, egli frequenta i pittori impressionisti, senza però entrare a far parte del loro gruppo. stampe giapponesi Sono opere frutto di una cultura molto diversa da quella occidentale. La loro caratteristica è quella di raffigurare immagini con una linea morbida, sottile e fluida. Le figure non hanno tempo, sono piatte, prive di volume, con sfondi bidimensionali. Negli ultimi decenni dell Ottocento molte stampe giapponesi si diffondono in Europa e la loro conoscenza è di fondamentale importanza per molti artisti, tra i quali Degas, Manet, Monet, Gauguin e Van Gogh. Edouard Manet (1832-1883) Studia i pittori italiani al Louvre e si reca in Italia tra il 1850 e il 1856. Il suo interesse è rivolto soprattutto agli artisti che hanno fondato la loro pittura sul colore: Giorgione e Tiziano, gli Olandesi del Seicento, Goya e Velázquez. Dal 1863 frequenta il gruppo degli artisti impressionisti. Edouard Manet, Olympia, 1863, Parigi, Musée d Orsay.

16 unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO Claude Monet, La Grenouillère, 1869, New York, Museum of Modern Art. Claude Monet I pittori impressionisti formano un gruppo di artisti che, pur condividendo i punti di vista fondamentali riguardo alla pittura, esprimono personalità molto diverse e interpretano in maniera differente lo stesso modo di dipingere per impressioni (vedi la scheda Leggiamo insieme un opera). È nelle opere di Monet che i princìpi dell Impressionismo vengono realizzati con maggiore chiarezza. La sua Grenouillère può essere considerata uno dei primi capolavori dell Impressionismo. Il soggetto è un luogo qualsiasi: un piccolo ristorante sulle rive della Senna, dove molti giovani si ritrovano per fare un bagno o affittare una barca. Vera protagonista della composizione è l acqua che, con i suoi numerosi riflessi, domina tutto il quadro. L effetto del movimento è reso evitando la fusione dei colori, che sono invece distribuiti a macchie accostate, in forma di piccole strisce orizzontali. Le barche e i pontili sono in parte tagliati fuori dalla rappresentazione, dando così la sensazione che il quadro continui oltre i bordi della tela. L acqua è un tema ricorrente nella pittura di Monet e degli altri Impressionisti, perché è un elemento in continuo movimento, che riflette tutto ciò che le sta intorno. L intervista immaginaria Claude Monet Signor Monet, chi è realmente un pittore impressionista? Impressionista è un artista che riesce a rappresentare le impressioni che riceve osservando la realtà. Ma che cosa sono esattamente queste impressioni? Io e i miei amici non amiamo dipingere chiusi in uno studio: pensiamo che sia molto più interessante dipingere all aria aperta, en plein air, come diciamo noi in Francia. Abbiamo notato cosa che può constatare anche lei che guardando un oggetto della natura (un albero, un fiore, un fiume, una montagna, una qualsiasi cosa insomma), tutto cambia in continuazione. Come cambia, in che senso? Muta, si trasforma I suoi colori, colpiti dalla luce in momenti diversi della giornata, assumono tonalità diverse! Ogni singolo colore diventa più o meno intenso, più o meno carico di luce. Un fiore rosso sembrerà tanto più rosso se colpito da un intenso raggio di luce. Provi per esempio a guardare alla luce del sole un campo di girasoli: lo osservi prima verso mezzogiorno e poi in tarda serata e vedrà quanto sono diversi il colore giallo dei fiori e il verde delle foglie. Senza parlare poi dei fiumi, dei laghi, del mare o di qualsiasi altro specchio d acqua, dove i riflessi di luce cambiano continuamente. Ecco, il nostro scopo è proprio quello di rappresentare questi momenti di realtà, fermarne sulla tela rapide impressioni, perché la luce è molto più veloce di noi a cambiare le cose! Ma come fate tecnicamente a dipingere queste impressioni? Per prima cosa non usiamo il disegno. Quasi tutti noi, come le dicevo, dipingiamo all aperto: non disegniamo, guardiamo il soggetto da ritrarre e lo fermiamo sulla tela con piccoli colpetti di pennello, stesi molto rapidamente. Osservati da lontano questi colpetti di colore daranno l impressione, appunto, di vibrare: le pennellate creano riflessi di colore. Con i colori dipingiamo anche le ombre: non le facciamo più nere come prima È così che si realizza un quadro veramente impressionista.

unità di apprendimento 15 L OTTOCENTO 17 Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) Inizia la sua attività come pittore di stoffe, ceramiche e ventagli presso una fabbrica francese. Nel 1862 s iscrive alla scuola d arte. Conosce poi i pittori impressionisti e aderisce alla loro mostra del 1874, nello studio del fotografo Nadar. Nel 1881 si reca in Italia e rimane colpito dalla pittura di Raffaello. Sul finire del secolo si ammala di una grave forma di artrite, ma non smette di dipingere. Negli ultimi anni di attività si avvicina al colorismo di Rubens e Tiziano. Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, Parigi, Musée d Orsay. Renoir e Degas La pittura di Pierre-Auguste Renoir è caratterizzata da un senso di gioia e di luce: riflette l amore per la vita, come è possibile vedere nel Ballo al Moulin de la Galette. Qui il soggetto è rintracciabile nel movimento delle coppie danzanti; la luce proviene dall alto e at- traverso le foglie degli alberi colpisce gli oggetti e le persone, determinando macchie luminose. Anche Edgar Degas è molto abile nel ritrarre soggetti in movimento: i suoi temi preferiti sono le ballerine di danza classica e le corse dei cavalli. Spesso le sue composizioni sono tagliate in modo molto nuovo, come fossero fotografie. Edgar Degas (1834-1917) Figlio di un banchiere, compie gli studi classici. Dal 1853 si reca al museo parigino del Louvre per studiare i capolavori dei grandi maestri e in seguito si iscrive a una scuola d arte. Si reca poi in Italia, dove visita musei e chiese e rimane affascinato dall arte di Botticelli e di Raffaello. Nel 1874 partecipa alla prima mostra impressionista. A differenza degli altri Impressionisti, a Degas non interessa molto la natura: realizza piuttosto quadri che ritraggono fantini, cavalli, donne alla toeletta, oppure soggetti tratti dal mondo del teatro (cantanti, musicisti e ballerine). RCS LIBRI EDUCATION SPA Edgar Degas, La prova di ballo sulla scena, 1874, Parigi, Musée d Orsay. Edgar Degas, Carrozza alle corse, 1877-1880, Parigi, Musée d Orsay.