FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Decreto Legislativo 81/2008

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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ***** Servizio Prevenzione Calamità Pubbliche FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Decreto Legislativo 81/2008 OGGETTO: COMMITTENTE: LAVORI DI DIFESA NEI CONFRONTI DELLE VALANGHE A MONTE DEGLI ABITATI DI COGOLO E CELLEDIZZO IN LOCALITA BOSCO BRUCIATO NEL COMUNE DI PEIO. PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Data, 23 OTTOBRE 2008 Il Coordinatore per la Sicurezza Il Committente (Il Responsabile dei Lavori) Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 1

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA ALLEGATO XVI I. Introduzione Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed è aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche intervenute in un opera nel corso della sua esistenza. Per interventi su opere esistenti già dotate di fascicolo e che richiedono la designazione dei coordinatori, l aggiornamento del fascicolo è predisposto a cura del coordinatore per la progettazione. Per le opere di cui al D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell opera e delle sue parti, di cui all articolo 40 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554. Il fascicolo accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. II. Contenuti Il fascicolo comprende: la descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I) l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati (schede II-1, II-2 e II-3). Le misure preventive e protettive in dotazione dell opera sono le misure preventive e protettive incorporate nell'opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull opera. Le misure preventive e protettive ausiliarie sono, invece, le altre misure preventive e protettive la cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull opera. Al fine di definire le misure preventive e protettive in dotazione dell opera e quelle ausiliarie, devono essere presi in considerazione almeno i seguenti elementi: a) accessi ai luoghi di lavoro; b) sicurezza dei luoghi di lavoro; c) impianti di alimentazione e di scarico; d) approvvigionamento e movimentazione materiali; e) approvvigionamento e movimentazione attrezzature; f) igiene sul lavoro; g) interferenze e protezione dei terzi. Il fascicolo fornisce, inoltre, le informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell opera, necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché le informazioni riguardanti le modalità operative da adottare per: a) utilizzare le stesse in completa sicurezza; b) mantenerle in piena funzionalità nel tempo, individuandone in particolare le verifiche, gli interventi manutentivi necessari e la loro periodicità. CAPITOLO III - i riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede III-1, III-2 e III-3). Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 2

CAPITOLO I Modalità per la descrizione dell'opera e l individuazione dei soggetti interessati 1. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo è utilizzata come riferimento la successiva scheda I, che è sottoscritta dal soggetto responsabile della sua compilazione. Scheda I Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati L opera oggetto di progettazione è costituita da barriere ferma neve, del tipo in pannelli di rete. Per quanto riguarda l altezza di progetto H=3 m, la barriera sarà costituita da puntoni o montanti in tubolare, di acciaio Fe 510 zincato a fuoco, per reti da neve elastiche, aventi altezza pari a circa 3.6 m, disposti ad interasse di 4.0 m, con diametro esterno di 159 mm ed interno di 147.6 mm; i montanti posti alle testate di ogni fila avranno diametro esterno di168.3 mm ed interno d 155.7 mm con altezza di circa 3.6 m. Il collegamento tra i pannelli di rete e gli ancoraggi di monte saranno realizzati a mezzo di funi di acciaio zincato ed anima in acciaio, del diametro minimo di 12 mm. Alla luce dei risultati riscontrati nell adiacente cantiere in fase di conclusione sono state ipotizzate aree con diverse caratteristiche geotecniche in funzione delle quali sono state dimensionate le fondazioni delle opere. In particolare la zona interessata dall intervento è stata suddivisa percentualmente in aree con copertura detritica di spessore esiguo o con roccia affiorante ed in aree con copertura detritica di spessore non trascurabile. Il tirante di monte verrà realizzato mediante la piegatura della fune spiroidale fortemente zincata e dotata di doppia protezione alle sollecitazioni meccaniche ed alla corrosione, su se stessa a formare nella parte superiore un asola della larghezza, misurata all interno ed in assenza di sollecitazioni, superiore a 50 mm. La parte dell asola che in opera non verrà annegata nel getto dovrà quindi essere protetta da due tubi di acciaio, zincati a fuoco, concentrici, il più sottile dei quali scorrerà direttamente sulla fune spiroidale. Quest ultimo, dovrà avere una lunghezza tale da coprire tutta l asola ed essere inserito, alla posa, nel terreno per una lunghezza superiore a mm 100. Il secondo tubo, che scorre su quello di diametro inferiore, dovrà coprire tutto lo sviluppo dell asola. La fune così piegata, presenta sull estremità opposta alla redancia, un cappuccio di acciaio stampato di spessore di mm 2, zincato, chiuso a pressione. I fori nei quali verrà alloggiato il tirante, saranno eseguiti mediante rotopercussori del diametro di 101 mm e verranno iniettati con malta o boiacca dosata a 600 kg di cemento 425 per m³ di impasto. Il getto dovrà essere effettuato dal fondo del foro, per mezzo di apposito tubo convogliatore ed evitando l uso dell elicottero, fino al completo intasamento della perforazione ed al rifluimento della malta dalla testa del tirante. Nel caso di terreno sciolto, al fine di evitare il crollo del foro di perforazione ed evitare quindi che la fune spiroidale possa entrare direttamente in contatto con il suolo, si provvederà alla messa in opera di un tubo di protezione. Per la realizzazione dei tiranti di valle si procederà in modo del tutto analogo. Le forze di compressione agenti sui puntoni tubolari saranno invece assorbite e trasmesse al terreno da un micropalo con foro di perforazione eseguito a mezzo di rotopercussori del diametro di 101 mm ed armatura costituita da un tubo in acciaio Fe 360 senza saldatura, con diametro estremo pari a 76.1 mm, dello spessore non inferiore a 7.0 mm. Il vincolo tra puntone tubolare e micropalo sarà garantito da una piastra bombata di acciaio delle dimensioni di 250x250 mm e di 8 mm di spessore, forata in 3 posizioni. Alla piastra sarà sovrapposto un cilindro con estremità semisferica, di acciaio Fe 510, del diametro di 80 mm e di altezza minima di 90 mm, ad essa vincolato solidarmente per mezzo di saldatura da realizzarsi in officina. La piastra sarà inoltre munita di un manicotto, di acciaio Fe 510, filettato esternamente, della lunghezza non inferiore Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 3

a 70 mm, al fine di consentire l accoppiamento della stessa con la testa del micropalo. Il blocco costituito da piastra, cilindro con estremità semisferica e manicotto filettato sarà zincato a fuoco. I fori per i micropali saranno eseguiti mediante l'impiego di sonde a rotopercussione, con rivestimento se necessario onde impedire l'ostruzione del foro. Il riempimento dei fori avverrà mediante getto di malta o boiacca dosata a Kg 600 di cemento R425 per mc di impasto con RcK>=35 N/mm² e rapporto acqua-cemento minore di 0,50. Il getto si effettuerà dal fondo del foro, per mezzo di apposito tubo convogliatore, fino al completo intasamento della perforazione ed al rifluimento della malta dalla testa del micropalo. Qualora si verificassero delle difficoltà nelle operazioni di iniezione del micropalo dovute all eccessiva perdita di malta negli interstizi del terreno si farà uso di un apposita calza in tessuto non tessuto da posizionare attorno all armatura metallica. Al fine di aumentare la resistenza del micropalo alle forze di taglio, nel caso di terreno sciolto, si realizzerà, a sostegno della piastra bombata, un piccolo plinto delle dimensioni in pianta di 50x50 cm e dello spessore di 25 cm. Come descritto in precedenza oltre alle barriere paraneve sono previste delle barriere paramassi. Si tratta di un intervento atto a creare una valida protezione passiva contro la caduta di pietre ed è costituito da elementi deformabili ad elevato assorbimento energetico; strutture prodotte in regime di qualità UNI-EN-ISO9001:2000, atte alla protezione da fenomeni di caduta massi con sviluppo energetico da 250 a 2.000 kj. Lo schema strutturale garantisce la trasformazione delle eventuali forze a cui potrebbero essere sottoposte a causa della caduta di massi, in deformazioni plastiche o plasticotransitorie controllate. Inoltre dove necessario saranno effettuate delle chiodature puntuali, attraverso l utilizzo di reti metalliche di ritenuta e tiranti, di alcuni speroni rocciosi. La prima fase sarà comunque caratterizzata dal disgaggio attraverso un intervento leggero atto a stabilizzare vaste porzioni di parete mediante lo scaricamento a valle dei massi pericolanti. Tale tipologia di solito e' da considerarsi propedeutica al posizionamento delle reti, in quanto permette di ridurre il materiale instabile presente e permette agli operatori che successivamente posizioneranno le reti o le barriere di lavorare in condizioni di sicurezza. Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 4

Durata effettiva dei lavori gg. 60 Inizio lavori 01/06/2009 Fine lavori 31/10/2010 Indirizzo del cantiere Via Versante sovrastante gli abitati di Cogolo e Celledizzo Località Bosco Bruciato Città PEIO Provincia TN Soggetti interessati Committente Provincia Autonoma di Trento Indirizzo: via Vannetti, 41 Trento tel. 0461 497444 Responsabile dei lavori Ing. Gianfranco Cesarini Sforza Indirizzo: via Zambra, 42 Trento 38100 tel. 0461 494257 Coordinatore della progettazione Ing. Marcello Pilati Indirizzo: via Zambra, 42 Trento 38100 tel. Progettista strutturista Ing. Luisa Fedrizzi Indirizzo: via Zambra, 42 Trento 38100 tel. Progettista impianti elettrici Indirizzo: tel. Altro progettista (specificare) Geom. Giorgio Buccio Indirizzo: via Zambra, 42 Trento 38100 tel. Coordinatore per la progettazione Ing. Sergio Maini Indirizzo: via don Francesco Manini, 7 Terzolas 38027 tel. 349 7773433 Coordinatore per l esecuzione dei lavori Indirizzo: tel. Impresa appaltatrice Legale rappresentante Indirizzo: tel. Lavori appaltati Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 5

CAPITOLO II Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie 1. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo sono utilizzate come riferimento le successive schede, che sono sottoscritte dal soggetto responsabile della sua compilazione. 2.1 La scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista o programmata sull opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell analisi di ciascun punto critico (accessi ai luoghi di lavoro, sicurezza dei luoghi di lavoro, ecc.), indica le misure preventive e protettive in dotazione dell opera e quelle ausiliarie. Tale scheda è corredata, quando necessario, con tavole allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate allo scopo, come la portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l ubicazione di impianti e sottoservizi; qualora la complessità dell opera lo richieda, le suddette tavole sono corredate da immagini, foto o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate. 2.2 La scheda II-2 è identica alla scheda II-1 ed è utilizzata per eventualmente adeguare il fascicolo in fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute in un opera nel corso della sua esistenza. Tale scheda sostituisce la scheda II-1, la quale è comunque conservata fino all ultimazione dei lavori. Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 6

EQUIPAGGIAMENTI E1 ATTREZZATURE E IMPIANTI IN ESERCIZIO SUL TERRENO DEL COMMITTENTE (SCHEMI DELLE DOTAZIONI) Struttura portante: calcolo statico Sono presenti i calcoli strutturali di tutte le opere di prevenzione. disponibile: SI Sito: Servizio Prevenzione Rischi - P.A.T. Osservazioni: N. del progetto: Struttura portante: progetti esecutivi Sono presenti i calcoli strutturali di tutte le opere di prevenzione. disponibile: SI Sito: Servizio Prevenzione Rischi - P.A.T. Osservazioni: N. del progetto: Protezione anticorrosione disponibile: SI Dovranno essere effettuati periodicamente i controlli sulle strutture per verificare la presenza di corrosione. Sito: In cantiere Osservazioni: N. del progetto: E2 VIE DI CIRCOLAZIONE VIE DI CIRCOLAZIONE VIE DI CIRCOLAZIONE strade strade disponibile: NO Sito: Osservazioni: Dovrà essere predisposta una costante manutenzione delle strade, interdicendo l'accesso ai non addetti ai lavori. N. del progetto: Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 7

REVISIONI R1 SUL TERRENO DEL COMMITTENTE PER I SEGUENTI IMPIANTI opere di protezione opere di protezione indispensabile con cadenza ogni anno Ditta incaricata: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - Servizio Prevenzione Rischi Rischi potenziali: caduta dall'alto caduta massi Attrezzature di sicurezza in esercizio: barriere di sicurezza su più livelli Segnaletica Dispositivi ausiliari in locazione: Attrezzatura per l'allontanamento dei massi dalle barriere di protezione. Osservazioni: La pulizia periodica dai massi caduti permette di mantenere le opere in perfetta efficienza e per lo scopo per il quale sono state realizzate. Dovrà essere eseguita la manutenzione delle barriere nei punti soggetti a microlesioni da impatto, con l'eventuale sostituzione di qualche pannello. L'accesso deve essere interdetto ai mezzi e persone non autorizzati. Si prescrive l utilizzo di dispositivi anticaduta agganciati ai punti di ancoraggio presenti sull area. viabilità di cantiere viabilità di cantiere non indispensabile con cadenza ogni anno Ditta incaricata: PROVINCIA DI TRENTO - Servizio Prevenzione Rischi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Attrezzature di sicurezza in esercizio: Barriere di sicurezza Segnaletica Dispositivi ausiliari in locazione: Attrezzatura di manutenzione Osservazioni: Pulizia periodica per l'accesso ai soli mezzi autorizzati. Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 8

MANUTENZIONE M1 SUL TERRENO DEL COMMITTENTE PER I SEGUENTI IMPIANTI strade strade indispensabile con cadenza ogni anno Ditta incaricata: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - Servizio Prevenzione Rischi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Inquinamento da polveri Attrezzature di sicurezza in esercizio: barriere di sicurezza Inerbimento delle scarpate Pulizia delle strade Dispositivi ausiliari in locazione: Dispositivi di allontanamento dei massi di possibile caduta. Osservazioni: L'area delle barriere paramassi dovrà essere interdetta ai mezzi e persone non autorizzati, ed opportunamente custodita dall'ente proprietario. M2 NELLE VIE DI CIRCOLAZIONE NELLE VIE DI CIRCOLAZIONE strade: lavori di sanatoria strade: lavori di sanatoria non indispensabile con cadenza ogni anno Ditta incaricata: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - Servizio Prevenzione Rischi Rischi potenziali: Incidenti Caduta dall'alto Attrezzature di sicurezza in esercizio: Segnaletica divieto di transito ai mezzi e persone non autorizzati Attrezzature per la pulizia periodica delle strade. Dispositivi ausiliari in locazione: Osservazioni: Barriere di protezione: lavori di sanatoria Barriere di protezione: lavori di sanatoria non indispensabile con cadenza ogni anno Ditta incaricata: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - Servizio Prevenzione Rischi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Caduta di massi Rottura delle reti o delle funi di sostegno. Attrezzature di sicurezza in esercizio: Attrezzatura per lo sgombero dei materiali caduti dal versante. Visite periodiche intensificate nei punti a maggiore pericolo per verificare l'efficienza delle barriere. In caso di sostituzione di alcuni pannelli, il lavoro dovrà essere svolto da Ditta specializzata. Dispositivi ausiliari in locazione: Attrezzatura di sgombero massi Osservazioni: L'efficienza delle barriere di protezione è garantita dalla pulizia periodica dai massi caduti e dalla riparazione e/o sostituzione di alcuni pannelli. Si prescrive l utilizzo di dispositivi anticaduta agganciati ai punti di ancoraggio presenti sull area. Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 9

INDICE EQUIPAGGIAMENTI pag. 7 E1 ATTREZZATURE E IMPIANTI IN ESERCIZIO SUL TERRENO DEL COMMITTENTE (SCHEMI DELLE DOTAZIONI) pag. 7 Struttura portante: calcolo statico (disponibile:si) Struttura portante: progetti esecutivi (disponibile:si) Protezione anticorrosione (disponibile:si) E2 VIE DI CIRCOLAZIONE pag. 7 strade (disponibile:no) REVISIONI pag. 8 R1 SUL TERRENO DEL COMMITTENTE PER I SEGUENTI IMPIANTI pag. 8 Opere di protezione (indispensabile con cadenza ogni anno) Viabilità di cantiere (non indispensabile con cadenza ogni anno) MANUTENZIONE pag. 9 M1 SUL TERRENO DEL COMMITTENTE PER I SEGUENTI IMPIANTI pag. 9 Strade (indispensabile con cadenza ogni mese) M2 NELLE VIE DI CIRCOLAZIONE pag. 9 Strade: lavori di sanatoria (non indispensabile con cadenza ogni anno) Barriere di protezione: lavori di sanatoria (non indispensabile con cadenza ogni anno) data, 23 ottobre 2008 il Tecnico Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 10