Milano, 16 aprile I contratti a contenuto formativo: il contratto di apprendistato ed i tirocini formativi e di orientamento

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Milano, 16 aprile 2015 I contratti a contenuto formativo: il contratto di apprendistato ed i tirocini formativi e di orientamento

Avv. Andrea Rapacciuolo Responsabile U.O. Vigilanza Ordinaria della Direzione Interregionale del Lavoro di Milano (mail:arapacciuolo@lavoro.gov.it). Ai sensi della circolare del 18 Marzo 2004 del Ministro del Lavoro si precisa che le seguenti considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l Amministrazione.

I tirocini formativi costituiscono uno strumento finalizzato a consentire ai giovani di vivere un momento di esperienza all interno dell impresa, volto ad accrescere le competenze professionali e a mettere a frutto le conoscenze culturali. Si consente così ai tirocinanti di svolgere un periodo di formazione all interno dell azienda al fine di agevolare le future scelte professionali senza istaurare un rapporto di lavoro.

Quindi, il tirocinio è un periodo di formazione finalizzato a: alternare momenti di studio e lavoro; agevolare scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro per un periodo limitato e definito. Ai sensi dell art.18, lett. d) della legge n.196/97, il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro.

Proprio perché giuridicamente non è un rapporto di lavoro, ma un vero e proprio rapporto formativo la competenza normativa è demandata alle singole Regioni ( vedi tra le altre sentenze Corte Cost. n.50/2005 e n. 287/2012). Più in particolare il confine tra competenze regionali e nazionali è da ricercare alla luce della ripartizione di competenze operata dall art.117 della Costituzione.

Quindi, è di competenza regionale intervenire sulle modalità di realizzazione dello stage, di certificazione di competenze acquisite, di attribuzione dei crediti formativi, di introduzione di nuovi soggetti promotori. E di competenza statale, invece, la disciplina degli elementi fondamentali di tale istituto (convenzione, tutor aziendale e tutor soggetto promotore etc.) inerenti i rapporti intersoggettivi in un ottica di uniformità delle tutele minime su tutto il territorio dello Stato.

La disciplina nazionale è rappresentata da: L. 196/1197, art. 18 D.M. 25.03.1998 n. 142 L. 92/2012 L. 99/2013 Disciplina regionale: D.G.R. del 25/10/2013 n. X/825 recante «Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini».

La regolamentazione in materia di tirocini ha per oggetto due tipologie. Tirocini CURRICULARI = Sono esperienza formativa ed orientativa di persone iscritte e frequentanti un percorso di istruzione o formazione a partire dal livello secondario; Tirocini EXTRACURRICULARI = Sono esperienza di inserimento lavorativo o di orientamento e formazione. Si possono suddividere in: formativi e di orientamento; di inserimento/reinserimento al lavoro; a favore di disabili (L.68/99, e per persone svantaggiate di cui la L.381/91); tirocini estivi di orientamento.

Tirocini curriculari. I tirocini curriculari sono tirocini inclusi nei piani di studio delle Università o degli Istituti scolastici sulla base di norme regolamentari e riguardano esperienze lavorative previste all interno di un percorso formale di istruzione o di formazione (anche al di fuori del calendario accademico) la cui finalità non è direttamente quella di favorire l inserimento lavorativo bensì quella di affinare il processo di apprendimento e formazione con una modalità di alternanza studio e lavoro.

Soggetti promotori : Università o istituti di istruzione universitaria abilitati al rilascio di titoli accademici; Istituzioni scolastiche che rilascino titoli di studi aventi valore legale; Centri di formazione professionali convenzionati con Regione o Provincia.

Soggetti beneficiari : studenti di scuola secondaria superiore; studenti universitari, compresi gli iscritti ai master universitari e ai corsi di dottorato; allievi di istituti professionali e di corsi di formazione. N.B. Non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane.

Progetto formativo:: indica gli esiti di apprendimento del percorso cui si riferisce l esperienza di tirocinio; individua i criteri e modalità di valutazione e validazione degli apprendimenti; non prevede la specificazione della figura professionale di riferimento Tutorship: ogni tutor del soggetto ospitante può accompagnare fino ad un massimo di cinque tirocinanti. La Convenzione di tirocinio e il Progetto formativo individuale definiscono l eventuale indennità di partecipazione. La convenzione e il piano formativo sottoscritti sono tenuti agli atti dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante

Tirocini extracurriculari. A) Tirocini formativi e di orientamento. Sono finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l occupabilità dei giovani neodiplomati o neo-laureati nella fase di transizione dalla scuola al lavoro mediante una formazione in ambiente produttivo e una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Destinatari: neodiplomati o neolaureati da non più di 1 anno (il tirocinio va attivato entro 1 anno dal diploma o dalla laurea) inoccupati o disoccupati o in regime di collaborazione.

B) Tirocini di inserimento/ /reinserimento lavorativo Sono svolti nei confronti di: disoccupati, inclusi i lavoratori in mobilità inoccupati lavoratori in regime di cassa integrazione Si intendono coloro che hanno già avuto esperienze lavorative ma attualmente, si trovano senza occupazione per aver perso il posto di lavoro o per cessazione dell attività lavorativa autonoma Sono coloro che non hanno mai svolto attività lavorativa Sono rivolti a inoccupati in cerca di occupazione, a disoccupati, a lavoratori sospesi, in mobilità e a occupati con contratto di lavoro o collaborazione a tempo ridotto. Il tirocinio è attivabile sulla base di specifici accordi in attuazione delle politiche attive del lavoro per l erogazione di ammortizzatori sociali

C) Tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento a favore di: soggetti svantaggiati e disabili a) Soggetti Disabili ai sensi dell art. 1 comma 1 L. n. 68/99; b) Soggetti Svantaggiati ai sensi della l.381/91: invalidi fisici, psichici e sensoriali; soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, ex degenti di ospedali psichiatrici condannati e internati ammessi a misure alternative di detenzione e al lavoro esterno; immigrati richiedenti asilo politico o titolari di protezione internazionale; persone detenute o internate negli studi penitenziari; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.

D) Tirocini estivi di orientamento Sono promossi durante le vacanze estive a favore di un adolescente o di un giovane, regolarmente iscritto ad un ciclo di studi presso un istituzione scolastica o formativa con fini orientativi e di addestramento pratico ma che non sono direttamente riconducibili al piano di studi e non concorrono al completamento degli obiettivi da questi previsti.

Limiti numerici (numero massimo di tirocinanti presenti contemporaneamente in azienda) per: tirocini formativi e di orientamento tirocini inserimento/reinserimento. Aziende fino a 5 dipendenti Aziende da 6 a 20 dipendenti Aziende con più di 20 dipendenti 1 tirocinante 2 tirocinanti 10% di tirocinanti

Nel conteggio dei dipendenti si devono ricomprendere: il o i titolari di impresa e i coadiuvanti, i liberi professionisti singoli o associati; i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, determinato o di collaborazione non occasionale, di durata pari almeno a 12 mesi; i soci lavoratori di cooperative, come definiti dalla legge 3 aprile 2001, n. 142; per i rapporti non a tempo indeterminato deve essere rispettato il limite minimo di durata di 12 mesi. Per le attività di carattere stagionale, lavoratori e collaboratori a tempo determinato potranno essere conteggiati anche in caso di durate inferiori a 12 mesi, a condizione che il loro contratto abbia inizio prima dell avvio del tirocinio e si concluda successivamente alla conclusione dello stesso.

Non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane per: tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento in favore di disabili e svantaggiati; tirocini estivi di orientamento.

Durata massima Tirocini formativi e di orientamento 6 mesi Tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro Tirocini in favore di persone svantaggiate Tirocini a favore di persone disabili 12 mesi 12 mesi (fatto salva l estensione fino a 24 mesi nel caso di parere rilasciato da un soggetto terzo competente) 24 mesi

Soggetti Promotori Il soggetto promotore ha funzioni di progettazione, attivazione e monitoraggio del tirocinio, nonché di garanzia della regolarità e qualità dell iniziativa, in relazione alle finalità definite nel progetto formativo. L attivazione dei tirocini è riservata ai seguenti soggetti: istituzioni scolastiche e accreditati regionali ai servizi di istruzione e formazione professionale e/o ai servizi al lavoro di cui alle leggi regionali 19/2007 e 22/2006; autorizzati regionali ai servizi per il lavoro di cui alla legge regionale 22/2006, tra i quali rientrano gli autorizzati regionali speciali, così come previsto nella DGR del 18 aprile 2007 n. 4561; autorizzati nazionali ai servizi per il lavoro ai sensi del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276; comunità terapeutiche e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali, a favore dei disabili e delle categorie svantaggiate che abbiano in carico quali utenti di servizi da loro gestiti.

Tutor Tutor designato dal soggetto promotore I soggetti promotori garantiscono la presenza di un tutor come responsabile didattico - organizzativo delle attività. Il Tutor elabora il progetto formativo e ne monitora il perseguimento in concreto, redige l attestazione finale. Tutor individuato dall azienda ospitante I soggetti che ospitano i tirocinanti indicano il c.d. tutor tecnico (ciascun tutor può seguire al massimo 3 tirocinanti). Il tutor aziendale favorisce lo svolgimento del tirocinio, illustrando al tirocinante le modalità delle fasi lavorative e supervisionando l attività lavorativa e formativa e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi formativi.

Convenzione Il tirocinio è attivabile solo a fronte di una convenzione, eventualmente riferita anche a più tirocini, tra soggetto promotore e soggetto ospitante La convenzione per i tirocini attivati ai sensi degli Indirizzi Regionali deve garantire i seguenti elementi minimi: indicazione della tipologia di convenzione (individuale, se finalizzata ad un singolo tirocinio, collettiva se finalizzata ad una pluralità di tirocini); l esplicitazione della/e tipologia/e di tirocinio oggetto della convenzione (se sono previsti tirocini di diverse tipologie, devono essere esplicitate tutte le specifiche indicazioni richieste dagli Indirizzi Regionali); anagrafica soggetto promotore (con indicazione della tipologia in cui rientra, sulla base dell elenco di cui al paragrafo 2.1. degli Indirizzi Regionali); anagrafica soggetto ospitante; obblighi del soggetto promotore; obblighi del soggetto ospitante; obblighi e diritti del tirocinante; l esplicitazione delle eventuali suddivisioni di compiti e adempimenti fra soggetto ospitante e soggetto promotore (comunicazioni obbligatorie, informazione e formazione in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, indennità di partecipazione, garanzie assicurative); l esplicito rinvio al progetto formativo individuale per ogni tirocinio afferente la convenzione; per le convenzioni collettive: durata della convenzione ed eventuali modalità di rinnovo Copia della convezione sottoscritta dai soggetti interessati deve essere tenuta agli atti dal soggetto promotore e del soggetto ospitante, una copia deve essere consegnata al tirocinante

Progetto formativo individuale Il PFI è un documento in cui sono dichiarati obiettivi e modalità del tirocinio, una sorta di pianificazione concordata tra il soggetto promotore ed il soggetto ospitante sui contenuti del tirocinio E redatto dall ente promotore E individuale e va costruito in base alla valutazione delle esperienze e della caratteristiche professionali del tirocinante, individuando le capacità e le conoscenze che lo stesso dovrà acquisire attraverso l esperienza formativa e di orientamento. Copia del PFI sottoscritta dai soggetti interessati deve essere tenuta agli atti dal soggetto promotore e del soggetto ospitante, mentre una copia deve essere consegnata al tirocinante

Contenuti del progetto formativo Il PFI per i tirocini attivati ai sensi degli indirizzi Regionali deve garantire i seguenti elementi minimi: l esplicitazione della tipologia di tirocinio; anagrafica soggetto promotore; anagrafica tutor soggetto promotore (con indicazione del titolo di studio); anagrafica soggetto ospitante (comprensivo del settore di attività economica ATECO); anagrafica tutor soggetto ospitante (con indicazione delle esperienze e competenze professionali possedute e del numero di tirocinanti che accompagna ad avvio del nuovo tirocinio); anagrafica tirocinante (con indicazione della tipologia di destinatario in cui rientra, sulla base delle definizioni di tirocinio di cui ai paragrafi 1 e 4 degli Indirizzi Regionali; indicazione del numero di risorse umane (come definite dagli Indirizzi Regionali) presenti nella sede operativa di svolgimento del tirocinio alla data di attivazione dello stesso; esplicitazione del numero dei tirocini attivi nella sede operativa di svolgimento del tirocinio alla data di attivazione dello stesso, distinti secondo le tipologie previste dagli Indirizzi Regionali; dati di tirocinio: sede di svolgimento ed eventuali altre sedi; dati identificativi delle coperture assicurative (posizione INAIL- Società assicuratrice e numero polizza Responsabilità Civile); data di inizio e fine e durata in mesi; orari di svolgimento giornaliero (con eventuale articolazione tra le diverse sedi); area professionale prevalente di riferimento (codici CP Istat); figura professionale di riferimento(se dovuta o prevista - L.92/2012 art. 4 comma 67); descrizione attività e obiettivi formativi; competenze attese (se previste); modalità di accertamento degli apprendimenti (se previste); importo Indennità mensile(se dovuta o prevista) nel rispetto delle indicazioni degli Indirizzi Regionali. compiti e responsabilità del tutor del soggetto promotore; compiti e responsabilità del tutor del soggetto ospitante; diritti e doveri del tirocinante.

Assicurazioni Assicurazione infortuni sul lavoro Gli obblighi assicurativi sono generalmente a carico del soggetto promotore ma nella convenzione può essere disposto diversamente. Ai fini dell assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, il premio assicurativo è calcolato sulla base della retribuzione minima annua valevole ai fini del calcolo delle prestazioni INAIL. E a carico del soggetto ospitante la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Assicurazione per la responsabilità verso terzi Il soggetto promotore, salvo che la convenzione disponga diversamente, dovrà stipulare apposita assicurazione per la responsabilità civile presso idonee compagnie del settore

Adempimenti previdenziali Libro Unico del Lavoro Non esiste alcun obbligo né per il soggetto ospitante né per il soggetto promotore di annotare il tirocinante sul LUL ancorché sia prevista l erogazione di un indennità o di una borsa di studio/lavoro. Adempimenti contributivi Non è previsto alcun adempimento contributivo L indennità prevista a favore del tirocinante è esente da contribuzione.

Per i tirocini formativi previsti dall accordo sulle linee guida della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2013 i datori di lavoro pubblici e privati, con sedi in più Regioni, possano far riferimento alla normativa della Regione ove è ubicata la sede legale: parimenti, le comunicazioni sui tirocini (art. 1, comma 1180, della legge n. 296/2006) possono essere accentrate sul servizio informatico nei cui ambito territoriale insiste la sede.

Indennità Per la partecipazione ai tirocini di cui al paragrafo 1 lettere a) e b), è corrisposta al tirocinante un indennità di importo definito dalle parti ed esplicitato nella convenzione di tirocinio che non potrà essere inferiore a euro 400 mensili, al lordo delle eventuali ritenute fiscali, riducibile a 300 euro mensili qualora si preveda la corresponsione di buoni pasto o l erogazione del servizio mensa ovvero qualora l attività di tirocinio non implichi un impegno giornaliero superiori a 4 ore. Nel caso di tirocini in favore di lavoratori sospesi o disoccupati percettori di forme di sostegno al reddito, in quanto fruitori di ammortizzatori sociali, l indennità di partecipazione non viene corrisposta. Qualora il soggetto ospitante sia una Pubblica Amministrazione, ai sensi dell articolo 1 c. 36 della legge 92/2012 non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e si applica almeno un indennità forfettaria di 300 euro mensili. Dal punto di vista fiscale le somme corrisposte al tirocinante sono considerate quale reddito assimilato a quelli di lavoro dipendente. Il tirocinio e la percezione della relativa indennità non comportano la perdita dello stato di disoccupazione eventualmente posseduto dal tirocinante.

Divieti e vincoli I Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini dispongono che: a) i tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratti a termine nei periodi di picco delle attività né sostituire il personale nei periodi di malattia, maternità, ferie o infortuni, o per ricoprire ruoli necessari all organizzazione; b) il soggetto ospitante può realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio rientrante tra le tipologie a) e b) di cui al paragrafo 1. Il soggetto ospitante non può realizzare un tirocinio con persone con cui ha avuto precedenti rapporti di lavoro dipendente o altre forme di collaborazione. c) nell ambito di un singolo tirocinio, non è in ogni caso possibile svolgere contemporaneamente il ruolo di soggetto promotore e di soggetto ospitante Il soggetto ospitante: deve essere in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; deve essere in regola con la normativa di cui alla legge n. 68 del 1999 e successive modifiche e integrazioni; nei 12 mesi precedenti l attivazione del tirocinio, nell unità operativa di svolgimento del tirocinio medesimo non deve avere effettuato licenziamenti per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative; ad avvio del tirocinio, nell unità operativa di svolgimento del tirocinio, non deve avere in corso procedure di CIG straordinaria o in deroga, per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio;

Controlli ispettivi Gli ispettori sono tenuti a verificare: la tipologia di tirocinio; la legittimità dello stesso, anche alla luce della normativa regionale. Se il tirocinio non risulterà conforme alla disciplina di riferimento il rapporto sarà qualificato come rapporto di lavoro (di natura subordinata) con relativa applicazione di: sanzioni amministrative (LUL, prospetto paga, dichiarazione di assunzione); recupero contributi e premi assicurativi; diffida accertativa per il recupero da parte del lavoratore del credito retributivo (come previsto dalla circolare MLPS n. 24/2011).

Controlli ispettivi Se, invece, l unico inadempimento in capo al datore di lavoro attiene alla mancata corresponsione dell'indennità di partecipazione, il tirocinio sarà considerato genuino e verrà applicata unicamente una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell'illecito commesso, in misura variabile da un minimo di 1.000,00 a un massimo di 6.000,00

Tecnica ispettiva Accertamento della esatta tipologia di tirocinio. Rispetto dei divieti previsti dalle Linee guida del gennaio 2013.( DGR N. X/825 del 25 ottobre 2013) Esame della convenzione e del progetto formativo. Intervista del tirocinante (modalità di presenza in azienda; orari; da chi prende eventuali disposizioni; con chi si interfaccia; a chi comunica eventuali assenze; eventuali sanzioni), del tutor aziendale (il ruolo eventualmente svolto) ed eventualmente di altri lavoratori che lavorano a fianco del tirocinante. Elemento decisivo ai fini della genuinità del tirocinio instaurato tra tirocinante e soggetto ospitante è la rispondenza tra progetto formativo e di orientamento ed attività effettivamente espletata dal tirocinante.