Radiazioni ionizzanti

Documenti analoghi
Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione

Cenni di fisica moderna

Lezione 24 Radiazioni Ionizzanti

TECNICHE RADIOCHIMICHE

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA

RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE E PRODUZIONE DI RAGGI X

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia


Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale

Uomo, ambiente e radiazioni

LE RADIAZIONI IONIZZANTI

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini

Fisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1

Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né. Radiazioni ionizzanti radiazioni che hanno energia sufficiente per produrre la ionizzazione.

Distaccamento Volontari Caselle Torinese 5) RADIOATTIVITA. Testi, immagini ed argomenti trattati a cura del Comando Provinciale di Torino

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].

A 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e

Le radiazioni in medicina. Dott.ssa Rossella Vidimari Fisico dirigente di I livello Struttura Complessa di Fisica Sanitaria A. O. U.

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

Radioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute. 1a parte

Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante)

RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA

LA STRUTTURA DELL ATOMO

LE RADIAZIONI RADIAZIONI CORPUSCOLATE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE RADIAZIONI TRASPORTO DI ENERGIA ATTRAVERSO IL VUOTOE/O UN MEZZO QUALSIASI

1.1 Struttura dell atomo

La fisica del XX secolo ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione

Radiazioni. Produzione ed Assorbimento. Radiazioni elettromagnetiche. ! Raggi X e raggi γ Radiazioni corpuscolari. ! Raggi α, β, protoni, neutroni,...

Lo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti.

Un po' di fisica nucleare: La radioattività

DECADIMENTI. Fissione spontanea di atomi instabili con emissione di neutroni

La chimica nucleare. A cura della prof. ssa. Barone Antonina

Modelli atomici. Teoria atomica Dalton (1803) La materia non è continua, ma costituita da particelle.

1/9/2005 A.Di Bartolomeo Master in Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA

Interazione radiazione-materia. Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia

Esploriamo la chimica

Lezione 25 Radiazioni Ionizzanti. Rivelatori di Particelle 1

LA PRODUZIONE DEI RAGGI X

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

3. LA STRUTTURA DELLA MATERIA

Atomo: modello microscopico

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

Fisica delle Radiazioni Ionizzanti. Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicina Legale e Gestione del Rischio

ANALISI PER IMMAGINI ED ELEMENTI DI DOSIMETRIA

Teoria Atomica di Dalton

Produzione dei raggi X

Radioattività e acque potabili

Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Spettroscopia. Spettroscopia

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini

ESERCIZI W X Y Z. Numero di massa Neutroni nel nucleo Soluzione

Gli acceleratori e i rivelatori di particelle

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray

PIANO DIDATTICO. Elementi di Anatomia, fisiologia umana e biofisica. Fondamenti di Biochimica e Biologia Applicata. Informatica I e II

Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

MEDICINA NUCLEARE impiego a scopo diagnostico e terapeutico dei radionuclidi (isotopi radioattivi) prodotti artificialmente

Atomi. Negli atomi, il numero di protoni é uguale al numero di elettroni, così che l'atomo é elettricamente neutro.

Fisica atomica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale.

Università degli Studi della Calabria

Che cosa è la luce? 1

Fisica Tecnica Ambientale TRASMISSIONE DEL CALORE PER IRRAGGIAMENTO

F = q E + q v x B, dove v è la velocità di q. Il campo magnetico non agisce su una carica q ferma. Unità di misura: [E] = N/C = V/m, [B] = T.

DECADIMENTO RADIOATTIVO

ARGOMENTO: Cenni di Fisica del Nucleo

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA. Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in:

Le Caratteristiche della Luce

04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non

prima di andare al CNAO Centro Nazionale di ADROTERAPIA ONCOLOGICA

Produzione di un fascio di raggi x

Le onde elettromagnetiche

DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA D =!E AREA CONTROLLATA. energia assorbita nell'unità di massa

Le particelle dell atomo

fenomeno livelli interni atomici legami chimici vibrazioni nm Å

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Linear No-Threshold Hypothesis (LNT)

SPETTRO ELETTROMAGNETICO. Lunghezza d onda (m)

RADIAZIONI IONIZZANTI

Corso Integrato di Biologia e Radiobiologia:

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?

Radioattività e dosimetria

ORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI

Fenomeni quantistici

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

23 maggio /17-FIS-5G-2-3-U QUESTIONARIO

LE RADIAZIONI. E = h. in cui è la frequenza ed h una costante, detta costante di Plank.

Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica

Dispositivi a raggi X

Transcript:

Radiazioni ionizzanti Qualunque radiazione in grado di provocare fenomeni di ionizzazione. Radiazione: trasferimento di energia attraverso lo spazio. Ionizzazione: fenomeno per il quale, da un atomo stabile ed elettricamente neutro si stacca un elettrone (e - ) periferico con la formazione di 2 ioni (dal verbo greco ienai deriva ion: colui che va ).

Ionizzazione (I) Come detto è il fenomeno per il quale, da un atomo stabile ed elettricamente neutro si stacca un elettrone (e - ) periferico. Questo deve portarsi ad una distanza tale dal nucleo dell atomo da non risentire più della sua forza di attrazione. Si hanno, così, 2 particelle: l e - e l atomo +. Perchè avvenga la ionizzazione devo fornire una energia sufficiente per strappare l elettrone dall atomo.

Ionizzazione (II) Ma quanta energia è necessaria per produrre la ionizzazione? L energia si misura in elettronvolt (ev). 1eV = quantità di energia cinetica assunta da una particella con carica uguale a quella dell e - una volta collocata in un campo elettrico con differenza di potenziale pari ad 1 volt (V). Per gli atomi dei sistemi biologici (H, O, C, N) l energia necessaria per la ionizzazione varia tra i 2 ed i 10 ev.

Ionizzazione (III) Questa energia deve essere ceduta in un processo unitario (quantico, discreto, non cumulabile per sommazione). Dunque solo radiazioni con energia superiore a 2-10 ev possono generare processi di ionizzazione nei substrati biologici. Il limite della capacità di ionizzazione è per quelle energie appena superiori alla radiazione ultravioletta (1.6-1.8 ev).

c = velocità della luce (3x10 5 Km/sec) c = λ ν λ = lunghezza d onda ν = frequenza E = energia associata alla radiazione E = h ν h = costante di Plank ν = frequenza

Spettro elettromagnetico λ (m) TIPO ν (Hz) 10 (-14/-9) raggi γ 10 (23/18) 10 (-12/-9) raggi X 10 (21/18) 10 (-9/-7) radiazione ultravioletta 10 (17/16) 10 (-7/-6) luce visibile 10 (15) 10 (-6/-4) radiazione termica 10 (14/13) 10 (-4/-0) micro-onde 10 (12/8) 10 (0/3) onde radio 10 (8/6)

Raggi X e raggi γ La differenza tra questi due tipi di radiazioni ionizzanti non risiede nella energia di cui sono dotate ma nelle modalità con cui si producono: i raggi X sono prodotti artificialmente mediante interazione tra un fascio di elettroni accelerati ed un materiale ad alto numero atomico (di solito molibdeno o tungsteno); i raggi γ derivano dai processi di disintegrazione radioattiva dei nuclei atomici.

Radiazioni corpuscolari (I) A differenza di quelle elettromagnetiche le radiazioni corpuscolari sono dotate di una massa e, pertanto, nel loro caso l energia assume la grandezza di energia cinetica: E c = ½ m v 2 Esistono particelle senza carica elettrica: neutrone (massa 1 e carica 0) e neutrino;...e con carica elettrica: particella beta o elettrone (massa 1/1835 e carica -1); protone (massa 1 e carica 1); particella alfa (massa 4 e carica 2)

Radiazioni corpuscolari (II) Sono radiazioni con trasporto di energia e materia con o senza carica elettrica Elettroni: sono particelle con carica negativa e penetrazione minore rispetto ai fotoni. La trasmissione percentuale in profondità è caratterizzata da una rapidissima caduta. Utilizzati in Medicina Nucleare per la terapia radiometabolica ed in Radioterapia per il trattamento di focolai neoplastici superficiali.

Radiazioni corpuscolari (III) Protoni: hanno carica elettrica positiva con attività ionizzante molto intensa e localizzata (picco di Bragg): è possibile irradiare focolai più o meno profondi variando a piacimento l energia dei fasci. Neutroni: sono privi di carica elettrica; vengono prodotti da reattori nucleari e da LINAC (acceleratori lineari) e sono dotati di intensa attività ionizzante.

A A radiazione corpuscolata B radiazione elettromagnetica B c la radiazione attraversa l atomo senza colpire nulla a la radiazione interagisce con il nucleo b la radiazione colpisce un elettrone

alluminio piombo calcestruzzo POTERE DI PENETRAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI

Radiazioni ionizzanti naturali (I) Raggi cosmici, provenienti dagli astri. Sono una miscellanea di radiazioni elettromagnetiche ad elevatissima frequenza e di radiazioni corpuscolate. Attraversando l atmosfera provocano fenomeni di ionizzazione venendo quasi totalmente assorbiti, quindi: maggiore esposizione in montagna ed in aereo; minore esposizione al mare.

Radiazioni ionizzanti naturali (II) Isotopi radioattivi presenti normalmente nell ambiente; hanno ormai quasi tutti tempi di dimezzamento (T1/2) di migliaia di anni. Si trovano all interno dei pianeti ed emergono durante i fenomeni vulcanici. In particolare sono presenti in quantità: elevata nelle rocce effusive (granito, basalto, porfido); modesta nelle rocce sedimentarie (arenaria, marmo) Attenzione ai materiali da costruzione (es. il tufo ha elevata concentrazione!).

Fondo naturale di radiazione Raggi cosmici e radioisotopi naturali costituiscono il fondo naturale di radiazione. Perchè è utile conoscere il fondo naturale? Una certa quantità di irradiazione non è incompatibile con la vita; anzi la plasticità biologica (mutazioni) che ha prodotto l evoluzione delle specie è dovuta in parte alla radioattività. Determinandone l entità ho un fattore di riferimento a cui paragonare le sorgenti artificiali. La quantità di energia assorbita dagli organismi per effetto del fondo naturale e di 2000μSv±30%/anno.

Radiazioni ionizzanti artificiali Al fondo naturale si aggiungono le radiazioni artificiali. Queste sono di due tipi e vengono generate: dalle macchine radiogene mediante accelerazione di un fascio di particelle e successiva generazione di energia e/o radiazioni; dai radioisotopi prodotti dall uomo. Insieme producono una quota di irradiazione aggiuntiva, pari a circa 1000-2000μSv/anno, che si somma a quella naturale.

Si definisce sorgente qualsiasi apparecchio o sostanza o fenomeno in grado di emettere radiazioni ionizzanti: Sorgenti naturali Sorgenti naturali modificate dalla tecnologia Sorgenti in prodotti di consumo Sorgenti impiegate in medicina Sorgenti da fall out radioattivo Raggi cosmici e radionuclidi della crosta terrestre Materiali da costruzione Viaggi aerei ad alta quota Orologi luminescenti Apparecchi TV Tubi radiogeni, LINAC, radiofarmaci Esperimenti ed incidenti nucleari

Radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti impiegate in campo medico - Raggi X - Radiologia diagnostica - Radiologia interventiva - Radioisotopi impiegati in Medicina Nucleare - Radiazioni impiegate in Radioterapia - Radiazioni (onde) ultrasonore - Campi magnetici ed onde radio

SORGENTI ESTERNE A. RADIAZIONI IMPIEGATE IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ULTRASUONI - Ecografia RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE RAGGI X - Radiologia convenzionale - Radiologia digitale - Tomografia Computerizzata RADIOFREQUENZE - Risonanza Magnetica INFRAROSSI - Termografia RAGGI g - Scintigrafia - Tomografia a Emissione di Positroni B. RADIAZIONI IMPIEGATE IN RADIOTERAPIA ONCOLOGICA SORGENTI ESTERNE SORGENTI INTERNE SORGENTI INTERNE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE RAGGI X - Macchine Acceleratrici RAGGI g -Sostanze g emittenti naturali (Radium) ) o artificiali (Cobalto-70, Cesio-137, ecc.) ELETTRONI, PROTONI, NEUTRONI, RAGGI a - Macchine Acceleratrici RADIAZIONI CORPUSCOLARI