Al Signor Sindaco del Comune di Prato. Al Comune di Prato Servizio Istanze Edilizie Via Arcivescovo Martini n.61 Prato



Documenti analoghi
COMUNE DI SANSEPOLCRO

Requisiti essenziali per il bagno a norma ed esempi progettuali

EX-DIREZIONE DELLE SALINE NEL CENTRO STORICO DI CERVIA

VILLA FIGOLI DES GENEYS PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE 5 AGOSTO 2014

DOMANDA DI ADOZIONE E APPROVAZIONE P.U.A. Beni Stabili Spa Sede legale: Via Piemonte, Roma tel

COMUNE DI QUARTU SANT ELENA SETTORE LAVORI PUBBLICI PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI SENIGALLIA

COMUNE DI SESTRI LEVANTE

ALLEGATO 002: RELAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE

RELAZIONE TECNICA BARRIERE ARCHITETTONICHE ai sensi della L.13 e DM 236/89; DPR 380/01 e Allegato I del R.E.

Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli impone

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -


ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI - DICHIARAZIONE DEL PROGETTISTA -

COMUNE DI ANDORA REGIONE LIGURIA PROVINCIA SAVONA

Oggetto: Relazione tecnica ex art. 10 punto 10,2 D.M. 236/89, allegata al P.L. via della Resistenza a Molinetto di MAZZANO Comune di Mazzano (Bs)

Realizzare l adattabilità

Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_.

Catasto terreni di Marostica, censuario di

La normativa sulle Barriere Architettoniche. La normativa sulle Barriere Architettoniche. Barriere Architettoniche - Barriere Culturali

ALLEGATOA alla Dgr n del 06 settembre 2011 pag. 1/22

Il progetto è stato redatto applicando il regolamento recante le norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e

ALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI

I LUOGHI DL VIVERE COME CURA E SOSTEGNO

RELAZIONE TECNICA. Oggetto: Descrizione delle soluzioni progettuali previste per garantire l accessibilità ai fini

Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli impone

COMUNE DI COPERTINO PROVINCIA DI LECCE

BARRIERE ARCHITETTONICHE

ADATTAMENTO Dell AMBIENTE DOMESTICO. Incontro informativo Arch. Cesare Beghi CAAD di Parma

ESEMPIO PER LA RESIDENZA

Elementi da valutare in relazione ai bisogni dell utente Presentazione scheda ausili Ausili e soluzioni per ciascun ambiente

COMUNE DI AVETRANA (Provincia di Taranto)

RIABILITARE (L)A CASA

Comune di Camposampiero (PD)

DOTT. ING. ALESSANDRO ZITO

ALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI. sala polivalente/cento sociale ricreativo. utilizzo di cicli

LA CASA PER LA TERZA ETÀ

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

CRITERIO DA RISPETTARE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA PROF. ING. S. CASCONE TIPOLOGIE EDILIZIE

DELL' ADATTABILITA' L. 13/89 L. 6/89

LISTA DI CONTROLLO PER I SERVIZI IGIENICI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Servizio Igienico

Allegato A) MAGGIORAZIONE DEL COSTO MASSIMO AMMISSIBILE A CONTRIBUTO PER GLI INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE, RECUPERO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Scheda di sintesi delle indicazioni della normativa tecnica per l accessibilità

CRITERIO DA RISPETTARE

RELAZIONE TECNICA E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA' relative alle prescrizioni della L. 9/1/1989 n.13 e D.M n.236.

COMUNE DI PONSACCO Piano attuativo PA F.lli Testi e Dolfi s.n.c. - R.M. Immobiliare s.r.l - Soc. nome collettivo Parri & C LEGGE 13/89

COMUNE DI CARASCO Provincia di Genova ALLEGATO E RELAZIONE TECNICA LEGGE 13/89

Marca da bollo di valore secondo la legge vigente

Alberto Arenghi Università degli Studi di Brescia La fruibilità nel regolamento edilizio del Comune di Brescia.

G04_REL_LEGGE13_89_DM_236_89

RELAZIONE Tecnico- Illustrativa e PROGETTO BARRIERE ARCHITETTONICHE. Ass.ne Cultori della Storia delle Forze Armate

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE A PALAZZO DI ACCETTURA

1. PREMESSA 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

LABORATORIO DELL ACQUA A CAMUGNANO

INDICARE TIPO E NOME DELL INFRASTRUTTURA CONSIDERATA: AEROPORTO STAZIONE FERROVIARIA STAZIONE DELLA FUNICOLARE

1) E previsto un trasferimento adattato per il trasporto dei clienti con mobilità ridotta? SI NO A richiesta a

CRITERIO DA RISPETTARE

Il/La sottoscritto/a... Nato a... (...) il... C.F... D I C H I A R A

Pavimenti Tutti i pavimenti, in ciascun piano, sono piani e complanari e le pavimentazioni antisdrucciolevoli secondo le seguenti prescrizioni:

IL MALATO ANZIANO E LE BARRIERE ARCHITETTONICHE. Patrizia Bianchetti Abano T.me 27/04/05 1

LE PROCEDURE IL FABBISOGNO GLI INTERVENTI I CONTRIBUTI EROGATI dal 1989 al 2012

CRITERIO DA RISPETTARE

D.P.R. 384/78 D.P.R. 236/89 D.P.R. 503/96

Istanza per il rilascio del certificato di agibilità

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n.

1. PREMESSA ACCORGIMENTI DA ADOTTARE PER L'ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E CENTRO DI SOGGIORNO DI PRA CATINAT (EDIFICIO E. AGNELLI)

Livello 2 - Non sono previste modifiche al progetto precedentemente approvato.

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ

RELAZIONE TECNICA ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge n 13 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA RELAZIONE TECNICA DI ACCESSIBILITA

Ai sensi della normativa citata per tale intervento è richiesto il soddisfacimento dei seguenti livelli di qualità:

COMPARTO UNITARIO ST2_P14 Via IV Novembre RELAZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (DPR N. 503)

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. PIANO ATTUATIVO COMUNALE DI INIZIATIVA PRIVATA B/RU n.22 DI VIA CHIOGGIA - VIALE VENEZIA

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento

A 16/06/03 Prima emissione URT DRT PRS SSA Cod. Id. I/SIC046C/REL/B003

COMUNE DI TRIUGGIO Provincia di Monza e Brianza

REGOLAMENTO ALBERGO DIFFUSO. Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Definizione tipologica)

COMUNE DI CANTU. Regolamento finalizzato all incentivazione economica degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/ art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005

ALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI. distribuzione dei tavoli e dei percorsi all interno della biblioteca o della mediateca

CENTRO VISITE SILVANO MASSOLO AD AISONE

LEGGE REGIONALE N. 3/07. Art. 9 - Barriere Architettoniche

Criteri di accessibilità

Scheda di Rilevamento Delle Strutture Ricettive

Relazione tecnica. La proprietà dell immobile risulta della Società Città Nuova Srl con sede in Cagliari Via dei Falconi n. 45.

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef

SPAZIO PER ETICHETTA PROTOCOLLO

CHECK LIST - SICUREZZA AMBIENTE E PRESIDI

SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SUA

Le agevolazioni fiscali per la tua casa

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ AREA DIDATTICA E PERCORSO PER DISABILI MOTORI DI RONSINAGGIO

RELAZIONE TECNICA GENERALITA

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ

INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ CENTRO VISITE CIABOT DELLE GUARDIE

Guida alla corretta applicazione della normativa sull abbattimento delle barriere architettoniche

AZIENDA SPECIALE TERRACINA ENTE STRUMENTALE DEL COMUNE DI TERRACINA

Impianti elettrici e barriere architettoniche (Scheda)

Transcript:

Studio Tecnico Ing. MASSIMO CECCARINI Cod. Fisc. CCC MSM 56H14 G999V Part. I.V.A. 00036530970 Viale V. Veneto, 13 59100 PRATO Tel. e Fax 0574 29062 / 607600 Prato, li 27/12/10. e-mail: studiomcmp@conmet.it Al Signor Sindaco del Comune di Prato Al Comune di Prato Servizio Istanze Edilizie Via Arcivescovo Martini n.61 Prato Piano Attuativo per demolizione di fabbricato produttivo ubicato in Prato, via Tommaseo n. 14-16 e ricostruzione di edificio destinato a civile abitazione Proposta di rielaborazione del progetto a seguito del parere sospensivo della CETU del 23.06.2010 (comunicazione n.88143 P.G. del 06/07/2010) Oggetto: Relazione Tecnica sull eliminazione delle barriere architettoniche ai sensi del D.P.R 380/2001 (già L. 13/89 e L. 104/92) e del D.M. 236/89, nonché della L.R. 47/91 e s.m.i. Committente: Il Magazzino s.n.c. - Via Tommaseo n. 10 - Prato I tre edifici a destinazione residenziali si innalzano di 4 piani fuori terra, sono suddivisi in 44 unità immobiliari e sono caratterizzati da un unico piano interrato a destinazione garages che li unisce tutti e tre. Il progetto degli spazi esterni e delle parti comuni è avvenuto rispettando il punto 3.2 del D.M. 236/89, ovvero in modo tale da permetterne l accessibilità allo stato di progetto. In particolare si hanno: - 3 vani scale condominiali con gradini di larghezza pari a mt. 1.20., pedata di cm 30 e altezza di cm 16.5 (in modo da rispettare la combinazione di 62<2a+p<64), possibilità di rotazione di 360 da parte della sedia a ruote in tutti i pianerottoli di piano. Si precisa che in tutti i vani scale al piano terra si prevede di realizzare un dislivello di 15 cm tra la quota del portone di ingresso condominiale e la quota del primo pianerottolo di accesso alle singole u.i.; in questo caso il requisito della visitabilità è garantito dalla presenza di

una rampa di accesso di pendenza pari a 6.7%, nel rispetto di quanto previsto dal punto 8.1.11 del D.M. 236/89; - 3 ascensori (uno per vano scala) tali da rispettare le prescrizioni del punto 8.1.12 del D.M. 236/89; - parapetti di altezza minima pari a mt. 1.00; - dislivelli massimi in assenza di rampe inferiori a cm 1.5; - griglie di ventilazione dell interrato disposte lontano dall ingresso ai vani scala e comunque caratterizzate da una maglia che permetta il transito dei disabili; - 2 posti auto per persone disabili di dimensione 3.20x5.00 m nel piano interrato a destinazione garages (si veda tav. 15 A). A tale proposito si precisa che la dotazione totale di posti auto privati risulta pari a 45, distribuiti in parte nel piano interrato ed in parte al piano terra, e che la dotazione totale di posti auto privati per disabili è pari 3, posti al piano terra, in numero di gran lunga superiore a quanto previsto dal punto 8.2.3. del D.M. 236/89, ma conforme a quanto previsto dall Allegato I del vigente Regolamento Edilizio, relativo alla fruibilità degli edifici e dell ambiente urbano, dove si specifica che il numero dei posti auto di larghezza non inferiore a mt. 3.20 deve essere pari al 5% degli alloggi con arrotondamento all unità superiore (44 u.i.x5% = 2.2 posti auto disabili); si precisa inoltre che dai parcheggi per disabili è possibile raggiungere mediante percorsi privi di ostacoli ciascuno dei vani ascensore dei tre vani scala condominiali. Ogni vano ascensore è accessibile da un locale che consente una rotazione di 360 della sedia a ruote. Tale locale è a sua volta preceduto da un locale filtro avente i medesimi requisiti del precedente. Tutte le porte hanno larghezza maggiore di 80cm. - tutti gli spazi esterni (percorsi pedonali pubblici, sistemazioni a verde pubblico, parcheggio scoperto privato e pubblico) risultano accessibili, e sono realizzati nel rispetto di quanto previsto dai punti 4.2 e 8.2 del D.M. 236/89; in particolare è prevista la dotazione di un posto auto per persone disabili oltre che nel parcheggio privato anche nel parcheggio pubblico (totale posti auto pubblici pari a 10), come evidenziato nella tav. 6b; Per quanto riguarda le singole unità immobiliari sono stati rispettati i punti 3.4 e 3.5 del medesimo D.M. 236/89 secondo i quali ogni unità immobiliare, deve essere visitabile allo stato di progetto (accessibilità pranzo soggiorno, accessibilità ad un w.c. nell accezione di avvicinamento al vaso ed al lavabo con possibilità di rotazione da parte della sedia a ruote di 360, accessibilità degli spazi di connessione: si veda la Tavola n. 15) e possedere il requisito dell adattabilità (si veda la Tavola n. 16), ovvero la possibilità di avere una accessibilità completa di tutti gli spazi mediante la messa in opera di limitati interventi che non modifichino

la struttura portante e la rete degli impianti comuni. A tale proposito si precisa che, come facilmente deducibile dalla tavola 16, lo stato di progetto delle singole u.i. consente già un accessibilità completa di tutti gli spazi, e le sole opere che si rendono necessarie per adempiere al requisito dell adattabilità sono relative alla sostituzione dei sanitari ed all istallazione di opportuni maniglioni e/o corrimani nei singoli bagni. Più precisamente si elencano di seguito i principali accorgimenti adottati nello stato adattato, per avere una piena accessibilità dei locali adibiti a bagno: lavabo handicap di tipo a mensola (senza colonna), con il piano superiore ad una altezza di cm 80 dal pavimento e preferibilmente con sifone accostato o incassato a parete; vaso sospeso di tipo handicap con asse disposto a non meno di 40cm dalla parete laterale. Il vaso deve essere corredato di maniglione o corrimano: se l asse del vaso è posto a cm 40 cm dalla parete laterale deve essere posto un corrimano fissato a parete e distaccato da questa di almeno cm 5 con diametro di cm 3 / 4 e posto ad una altezza di cm 80 cm dal calpestio; per vasi posti a distanza superiore dalla parete laterale deve essere messo in opera un maniglione preferibilmente ribaltabile a cm 40 dall asse del sanitario; il bordo superiore del sanitario dovrà avere una altezza tra 45 / 50 cm dal pavimento, mentre il bordo anteriore dovrà avere una distanza di 75/80 cm dalla parete di fondo; campanello di emergenza in prossimità del vaso; spazio libero per l accostamento al vaso, misurato a partire dalla fine del sanitario, pari minimo a cm 90; bidet, se presente, di tipo handicap e sospeso, dotato di uno spazio di accostamento analogo al vaso; sostituzione della vasca da bagno o della doccia con piattaforma rialzata mediante doccia a pavimento, con relativo sedile ribaltabile ed erogatore di tipo telefono. Si sottolinea che la doccia a pavimento può integrare gli spazi necessari per l accostamento ai sanitari; rubinetti con manovra a leva e miscelatore termostatico. Si precisa infine che: - tutte le porte interne hanno una larghezza minima di 80 cm;

- in tutti i disimpegni è stata garantita la visitabilità rispettando le prescrizioni sui percorsi interni di cui al punto 9.1.1. del D.M. 236/89 con corridoi di larghezza mai inferiore a mt. 1,00. - la visitabilità di almeno un servizio igienico è assicurata dalla predisposizione di lavabo a mensola (senza colonna) laddove il cerchio che indica la rotazione della sedia a ruote interseca i lavabo stessi. Il tecnico Ing. Massimo Ceccarini