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Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 25.03.11 1

INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 25 Marzo 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. Sommario: L'influenza in molte aree delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale ha raggiunto il picco epidemico nelle scorse settimane ed attualmente il numero dei casi d influenza è in diminuzione. La mortalità per polmoniti virali negli Stati Uniti d'america (USA) è al di sopra della soglia epidemica. In nord America viene registrato un decremento della circolazione virale. In Europa il picco epidemico dell influenza è stato superato nella maggior parte dei paesi. Casi gravi d infezioni respiratorie acute in Europa, sono attualmente in diminuzione, ma rimangono ancora al di sopra della soglia epidemica in alcune zone dell'europa orientale. I virus influenzali che in Europa si continuano ad accertare sono principalmente quelli di tipo A (70%) seguiti dal tipo B (circa il 28%). I dati provenienti da alcune zone del Nord Africa (Tunisia e Algeria) dimostrano che circolano i virus dell influenza tipo A e B. La maggior parte dei virus caratterizzati geneticamente hanno evidenziato una similitudine nei confronti dei virus contenuti nel vaccino disponibile in commercio, ad eccezione di alcuni stipiti di influenza tipo B denominati Yamagata. Paesi appartenenti alle zona tropicali dell emisfero settentrionale: 1. Nord America La circolazione virale in Nord America è in diminuzione sia in Canada che negli USA. Il tasso di consultazione per malattie simil-influenzali (ILI) è diminuito da 37,4 a 25,3 per 1000 visite di pazienti durante la 10 settimana epidemiologica. Nello stesso periodo, i ricoveri ospedalieri per influenza sono diminuiti sia nei bambini che negli adulti. Dall'inizio della stagione, il 93% di tutti i virus influenzali isolati, sono stati compresi nel gruppo di tipo A. Le sottotipizzazioni eseguite successivamente, hanno evidenziato nell'86% dei casi il virus dell influenza tipo A/H3N2, mentre il virus di tipo B è aumentato proporzionalmente dalla fine di gennaio e rappresenta il 28% di tutti i campioni saggiati nei confronti dell influenza. Il 78% di 185 casi mortali di influenza è stato segnalato in nove province e territori ed hanno interessato pazienti di età superiore ai 65 anni. Il 90% di questi casi è stato sostenuto dal virus di tipo A/H3N2, seguito dal 3% dei casi sostenuti dal virus tipo B. Negli Stati Uniti, il tasso di consultazione per ILI è diminuito del 3%. I decessi avvenuti per polmoniti e influenza registrati da 122 città, utilizzate come sorveglianza virologica, sono risultati al di sopra della soglia epidemica per questo periodo dell'anno. Durante la 10 settimana epidemiologica, undici bambini (per un totale di 71 decessi pediatrici dal mese di ottobre 2010) sono deceduti a seguito di complicanze sostenute dal virus dell influenza. La percentuale complessiva dei campioni positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell influenza durante la 10 settimana epidemiologica è scesa dal 27% al 21%. Negli USA attualmente oltre al rilievo del virus dell influenza tipo A/H3N2 e tipo B si accerta in maniera incrementale il virus dell influenza pandemica A/H1N1p e rappresenta il 43% dei virus dell influenza tipo A sottotipizzati. 2. Europa Tutti gli indicatori in merito all influenza in Europa continuano ad segnalare una diminuzione della circolazione virale. Trentasette dei cinquantatre Stati membri dell Unione Europa hanno segnalato le ILI o patologia respiratoria acuta (ARI) nelle ultime settimane. Tutti i paesi hanno accertato l influenzale con un grado da lieve a medio, e solo in Bulgaria è stato accertato un incremento della circolazione virale. Casi di infezioni respiratorie gravi sono stati accertati in Europa dell est (Georgia, Moldova, Romania, Serbia e Ucraina) e sono stati associati ad un fattore di rischio, quale essere l obesità. 2

Durante la 10 settimana, la percentuale dei campioni positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell influenza è stata del 46%. Di questi il 72% appartenevano al tipo A e il 28% al tipo B. Tra i virus influenzali di tipo A sottotipizzati, il 97% era rappresentato dal virus pandemico A/H1N1p, e il 3% dal virus A/H3N2. Dalla 40 settimana del 2010, tutti i virus influenzali appartenenti al tipo A (A/H1N1, A/H3N2) isolati e caratterizzati geneticamente, hanno evidenziato dal punto di vista antigenico una similitudine nei confronti degli stipiti virali contenuti nel vaccino trivalente disponibile in commercio. Mentre per quanto riguarda i virus di tipo B, anche questi sono risultati essere per la maggior parte simili a quelli contenuti nel vaccino (stipite victoria) ad eccezione di alcuni virus denominati Yamagata che differivano dal virus vaccinale tipo B. In Italia durante la 11 settimana del 2011, il num ero dei casi accertati per influenza è stato di 2002 (1,98%), di cui 383 tra 0-4 anni (5,44%), 423 tra 5-14 anni (3,04%), 1054 tra 15-64 anni (1,76%) e 142 oltre i 65 anni (0,70%). Nella Regione Umbria sono stati accertati durante la stessa settimana di cui sopra, complessivamente 33 casi (2,27%) e nella Regione Marche 68 soggetti infetti da virus dell influenza (4,32%). 3. Nord Africa e Medio Oriente Attualmente in Nord Africa e in Medio Oriente si accerta la co-circolazione virale del virus dell'influenza tipo A/H1N1p e il virus dell'influenza tipo B. Il numero dei casi confermati in Algeria è aumentato nel corso delle ultime settimane con quasi 60 casi di influenza A/H1N1p riportati nel periodo 7-12 Marzo 2011. La Tunisia ha riferito nelle ultime settimane, 30 casi di co-circolazione virale dei virus dell influenza tipo A (A/H1N1p) e tipo B. In Medio Oriente, la diffusione virale in Oman e Iran è attualmente moderata con 50 casi confermati di influenza rispettivamente in ciascun paese. Diversamente il numero dei casi confermati in Pakistan è sceso al disotto di 20. 4. Nord Asia Complessivamente la circolazione virale in Asia settentrionale continua a diminuire, a differenza del nord della Cina dove le ILI rimangono al di sotto del livello di attività osservata durante le ultime tre stagioni. In Giappone sono state accertate le ILI in aumento, mentre in Corea il numero dei pazienti con ILI è rimasto stabile. La maggior parte dei casi accertati per influenza, sono stati tipizzati come A/H1N1p, A/H3N2 e tipo B. I paesi della zona tropicale: Nei tropici la diffusione del virus dell influenza rimane a bassi livelli nella maggior parte delle zone. I virus influenzali che circolano, sono rappresentati dal virus pandemico e quello di tipo B. Le zone meno colpite sono rappresentate dal centro America e Caraibi. In Guatemala nel periodo compreso tra il 28 febbraio e il 4 marzo 2011 è stato accertato un incremento del 37% dei campioni positivi saggiati nei confronti del virus dell influenza, rispetto al 6% della settimana precedente. In Ecuador la percentuale dei campioni positivi nei confronti del virus dell influenza è leggermente aumentato al 30% rispetto i campioni analizzati la settimana precedente. Nell africa sub-sahariana i limitati dati disponibili, indicano un basso livello di co-circolazione virale dei virus dell influenza tipo A e B. Tuttavia la diffusione virale è incrementata in Kenya, con 17 casi accertati di influenza tipo B,11 di influenza pandemica e uno di influenza A/H3N2, rispetto ai 18 casi accertati la settimana precedente. Il Madagascar ha riportato pochi casi di virus dell influenza tipo B. Mentre in Asia sono stati accertati casi di influenza tipo B e pandemica. Nel sud della Cina, la percentuale di visite in ospedale per ILI è scesa rispetto alle precedenti settimane. I paesi della zona temperata: Nell emisfero australe la circolazione virale rimane a bassi livelli. Tuttavia nella parte nord dell Australia si accerta il virus dell influenza A/H3N2. 3

Sorveglianza virologica: Durante la 9 e 10 settimana del 2011, sono stati accertati casi di influenza sostenuti dal virus A/H1N1p, A/H3N2 e di tipo B in molte parti dell Asia, Europa, America del nord. In particolare è stata accertata una diminuzione della circolazione virale dei virus dell influenza A/H1N1p e tipo B in diversi Paesi Europei. In Asia l influenza pandemica ha continuato a prevalere, a differenza del virus di tipo B che è stato rilevato in Africa associato al virus A/H3N2. Negli USA sono stati accertati i virus dell influenza pandemica, A/H3N2 e il tipo B, mentre in Canada il virus predominante è stato A/H3N2. Nell emisfero australe la circolazione virale è stata minima e il virus che ha circolato in maniera attiva è stato quello pandemico seguito dal virus A/H3N2 e quello di tipo B. La maggior parte dei virus caratterizzati geneticamente durante la stagione 2010-2011 risultano simili a quelli contenuti nei vaccini suggeriti dall organizzazione Mondiale della Sanità. Relazioni FluNet: Durante la 9 e 10 settimana del 2011 (27 febbraio 12 Marzo 2011) il National Influence Centre (NIC) ha elaborato dati epidemiologici FluNet provenienti da 71 Paesi. Sono stati segnalati 13.496 campioni positivi per virus influenzali, di cui 9.379 (69,5%) sono stati tipizzati come A e 4.117 (30,5%) come tipo B. Tra i virus di tipo A, 76,7% sono stati rappresentati da A/H1N1p e il 23,3% da A/H3N2. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (6-12 Marzo 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 10 settimana del 2 011 (Figura 3). Figura 1 4

Figura 2 5

Figura 3 6

Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza http://gamapserver.who.int/globalatlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7