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1.2 Il monitoraggio degli inquinanti atmosferici

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DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO Rapporto esplicativo inerente il progetto di nuovo Decreto esecutivo concernente le misure d urgenza in caso di inquinamento atmosferico acuto 1. Premessa Lo stato generale della qualità dell aria in Ticino è in lento, ma costante miglioramento. Tuttavia, gli episodi sia di smog invernale, caratterizzati da concentrazioni importanti di PM10, sia di smog estivo (ozono), si ripropongono regolarmente, nel Sottoceneri e in particolare nel Mendrisiotto, regione che nell inverno 2015/2016 è stata confrontata con una situazione oggettivamente critica. Le misure attualmente previste dal Decreto esecutivo del 2007 (vedi punto 2) necessitano di un aggiornamento, in particolare alla luce del fatto che il provvedimento più incisivo ivi previsto la limitazione a 80 km/h della velocità sull autostrada risulta pressoché privo di portata pratica alla luce della cronica congestione del traffico sulla A2 tra Lugano e Mendrisio/Chiasso nelle ore di punta. Ciò impone una riflessione seria e aperta sui provvedimenti che possono essere adottati a breve termine in simili gravi casi; da qui l esigenza di proporre un ampia consultazione, presso tutte le cerchie interessate, su concrete modalità d intervento. Naturalmente, la strategia complessiva costituita da misure a lungo termine, con cui la Confederazione e il Cantone stanno affrontando da circa 30 anni il problema dell inquinamento atmosferico, rimane fondamentale; le misure ora poste in consultazione mirano ad affiancare provvedimenti eccezionali (a breve termine) in situazioni eccezionali e di breve durata. 2. Il Decreto esecutivo del 2007 a) Il Decreto esecutivo del 30 gennaio 2007 (in seguito DE 2007), attualmente in vigore, deriva dall applicazione cantonale del concetto di intervento in caso di inquinamento atmosferico acuto da PM10 adottato dalla Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell ambiente (DCPA) del 21 settembre 2006. b) Per episodi di smog invernale, esso prevede l attuazione di determinate misure in funzione del superamento di tre soglie prestabilite, secondo lo schema seguente: Valore soglia per la media giornaliera PM10 > 75 µg/m 3 rilevamento > 100 µg/m 3 > 150 µg/m 3 Tipo di provvedimento Intervento 1 Intervento 2 Misure Raccomandazioni per: a) ridurre le emissioni in aria b) comportamenti individuali a) limitazione della velocità a 80 km/h su autostrada e semiautostrade b) divieto di accensione fuochi all aperto a) divieto d utilizzo di macchinari diesel senza filtro b) divieto d uso di combustibile solido in impianti di riscaldamento secondari

Per episodi di smog estivo, il DE 2007 prevede la limitazione generalizzata sulle autostrade a 80 km/h quando in almeno due stazioni di rilevamento la concentrazione media oraria di ozono eccede 240 microgrammi per metro cubo durante 3 ore consecutive e la previsione meteorologica conferma stabilità per almeno i 3 giorni successivi. c) In base al DE 2007, le misure d intervento di tipo 1 o 2 possono essere abrogate all unica condizione che il valore limite come concentrazione media giornaliera per le PM10 sancito dall OIAt sia di nuovo rispettato (50 microgrammi per metro cubo). Questa condizione, molto severa, ha fatto sì che in due occasioni su tre la limitazione della velocità in autostrada a 80 km/h si sia protratta oltre gli 8 giorni di durata massima di una misura di polizia ai sensi dell art. 3 cpv. 6 della legge federale sulla circolazione stradale (LCStr), rispettivamente dell art. 107 cpv. 4 dell ordinanza federale sulla segnaletica stradale (OSStr). Ai sensi dei citati disposti, il Dipartimento del territorio ha dunque dovuto richiedere al DATEC l autorizzazione per una deroga alle limitazioni generali della velocità in autostrada. d) Dall entrata in vigore del DE 2007, le misure previste per lo smog invernale con il superamento della terza soglia d intervento non sono mai state ordinate, mentre quelle previste con il superamento della seconda soglia sono state introdotte in tre occasioni: - dal 25 febbraio al 1 marzo 2008 per 6 giorni consecutivi fra Chiasso e Bissone; - dal 22 gennaio al 31 gennaio 2010 per 10 giorni consecutivi fra Chiasso e Bissone; - dal 28 gennaio al 16 febbraio 2011 per 20 giorni consecutivi fra Chiasso e Bissone (durante i primi 8 giorni la misura è stata estesa fino all uscita di Lugano Nord). Nello scorso inverno, come detto, è stata registrata una situazione oggettivamente critica per la qualità dell aria, in particolare nel Mendrisiotto. Ciò nonostante, le condizioni per attuare i provvedimenti previsti dal DE 2007 non sono mai state date, fatto salvo quello dell informazione. Si propone dunque di modificare il concetto d intervento del DE 2007 per lo smog invernale. Per contro, non si ritiene di doverlo modificare per lo smog estivo. 3. Il progetto di Decreto esecutivo 2016 a) Il nuovo Decreto esecutivo (in seguito DE 2016) prevede per lo smog invernale, cinque livelli d intervento. Il primo è indipendente da qualsiasi valore soglia e consiste, con l arrivo della stagione fredda (accensione dei riscaldamenti), nell introduzione di un informazione preventiva alla popolazione sulla possibilità per ognuno di contribuire alla limitazione delle emissioni inquinanti l aria tramite il proprio comportamento. Il secondo livello consiste, come già ora, nel diramare delle raccomandazioni alla popolazione con il superamento della prima soglia d intervento (75 µg/m 3 ). Il valore soglia per attivare i provvedimenti del terzo livello (limitazione a 80 km/h sull autostrada) viene abbassato da 100 a 90 microgrammi per metro cubo per la media giornaliera delle PM10 in almeno due stazioni di rilevamento della qualità dell aria. In questo caso, si prevede di introdurre la limitazione della velocità a 80 km/h su autostrada e semiautostrade, per un massimo di otto giorni consecutivi. Naturalmente, la misura riguarderebbe solo il comparto territoriale interessato dal fenomeno di smog acuto; di regola il tratto autostradale toccato è quello compreso fra Chiasso e Bissone, con possibile estensione fino a Lugano Nord. Viene inoltre introdotta un ulteriore misura atta a ridurre le emissioni primarie di PM10, che consiste nella fissazione della temperatura

massima a 20 gradi in tutti gli edifici dell Amministrazione cantonale riscaldati con olio combustibile o con combustibili solidi e del divieto di accensione fuochi all aperto, sempre nella regione interessata dallo smog acuto. Con il superamento per 3 giorni consecutivi del valore soglia di 100 microgrammi per metro cubo per la media giornaliera delle PM10 rilevamento (situazione molto critica), viene introdotto un nuovo tipo di provvedimento (quarto livello) che consiste nella possibilità dell introduzione della circolazione a targhe alterne sulle strade cantonali e comunali all interno della zona interessata, prevedendo eccezioni. Le aree interessate dalla misura saranno verosimilmente limitate al distretto di Mendrisio e parzialmente a quello di Lugano. Si precisa che le misure non riguarderanno necessariamente l intero distretto, ma saranno limitate alle zone effettivamente colpite dai picchi di inquinamento. Si può pertanto ipotizzare, ad esempio, che dalle valli laterali del Mendrisiotto o del Luganese sarebbe possibile raggiungere con il veicolo privato quanto meno i punti di interscambio con la rete performante di trasporto pubblico. Durante questo periodo saranno resi gratuiti i biglietti per il trasporto pubblico per tutte le zone della Comunità tariffale Arcobaleno, ad esclusione dei treni di lunga percorrenza (IC ed EC). I provvedimenti del quinto livello possono essere attuati al raggiungimento del valore soglia di 150 microgrammi per metro cubo della media giornaliera delle PM10 in almeno 2 stazioni di rilevamento della qualità dell aria (situazione estremamente critica). La nuova misura di rilievo consiste nel poter ordinare il divieto generale di circolazione durante la domenica successiva il giorno del superamento di tale soglia su strade cantonali e comunali all interno della zona interessata, prevedendo eccezioni (verosimilmente distretto di Mendrisio e parte di quello di Lugano), combinata con la gratuità dei biglietti per il trasporto pubblico per tutte le zone della Comunità tariffale Arcobaleno, ad esclusione dei treni di lunga percorrenza (IC ed EC). Ricapitolazione del nuovo concetto d intervento: Valore soglia per la Tipo di media giornaliera PM10 provvedimento Nessuno: con l attivazione dei riscaldamenti preventiva per: Misure a) ridurre le emissioni in aria tramite comportamenti individuali > 75 µg/m 3 rilevamento > 90 µg/m 3 > 100 µg/m 3 Intervento 1 Intervento 2 Raccomandazioni per: a) ridurre le emissioni in aria tramite comportamenti individuali a) limitazione della velocità a 80 km/h su autostrada e semiautostrade per max. 8 giorni consecutivi b) fissazione della temperatura massima a 20 C in tutti gli edifici dell Amministrazione cantonale riscaldati con olio combustibile o con combustibili solidi c) divieto di accensione fuochi all aperto a) circolazione a targhe alterne su strade cantonali e comunali per max. 8 giorni

rilevamento per 3 giorni consecutivi e condizioni > 150 µg/m 3 Intervento 3 consecutivi all interno dell area interessata b) biglietti TP gratuiti per tutte le zone tariffali (esclusi IC ed EC) a) divieto generale di circolazione su strade cantonali e comunali per la domenica successiva il giorno del superamento della soglia all interno dell area interessata b) biglietti TP gratuiti per tutte le zone tariffali (esclusi IC ed EC) c) divieto d utilizzo di macchinari diesel senza filtro o con motore a 2 tempi d) divieto d uso di combustibile solido in impianti di riscaldamento secondari b) Con il DE 2016 s introduce la possibilità di abrogazione delle misure ordinate al momento di un cambiamento significativo delle condizioni atmosferiche, oppure quando la soglia d informazione di 75 microgrammi per metro cubo come media giornaliera per le polveri sottili PM10 non è più superata. Con il DE 2007, l abrogazione delle misure è possibile allorquando la media giornaliera delle PM10 scende al di sotto del valore limite dell OIAt di 50 microgrammi per metro cubo. È tuttavia notorio che questa condizione può essere soddisfatta durante situazioni di smog invernale acuto se e solo se le condizioni atmosferiche cambiano significativamente. Si vuole pertanto facilitare la possibilità di revocare con maggiore flessibilità le misure eventualmente adottate; L innalzamento della soglia per l abrogazione delle misure d intervento a 75 microgrammi per metro cubo per le PM10 (che corrisponde al valore soglia stabilito per l informazione) permette inoltre di poter effettivamente abrogare le misure d urgenza relative alla limitazione temporanea della circolazione stradale entro i termini di 8 giorni sanciti dall art. 3 cpv. 6 LCStr, rispettivamente dell art. 107 cpv. 4 OSStr. c) Eccezioni. L art. 8 del decreto contempla le eccezioni nell applicazione delle restrizioni per il traffico motorizzato. d) Per lo smog estivo, il DE 2016 riprende sostanzialmente il contenuto del DE 2007. 4. Limitazione temporanea della circolazione stradale L introduzione della limitazione temporanea della circolazione stradale richiede l allestimento di appositi cartelli informativi. Tuttavia, questo tipo di segnaletica non deve essere di tipo ufficiale ai sensi dell OSStr. I cartelli informativi dovranno essere piazzati ai valichi doganali in entrata al territorio cantonale (20), all uscita della galleria autostradale del San Gottardo (1), in prossimità del confine Grigioni - Ticino sulla A13 (1), all entrata della galleria autostradale del Monte Ceneri (1) e alle uscite della A2 in tutto il Sottoceneri (12).

5. Attuazione e sorveglianza delle misure L attuazione e la vigilanza sulla corretta applicazione delle possibili misure d intervento sono eseguite dal personale del Dipartimento del territorio e dalla Polizia cantonale, con il supporto delle polizie comunali e del Corpo delle guardie di confine, nell ambito delle loro attuali mansioni. È dunque da escludere un aumento di personale. 6. Ulteriori misure e indicazioni degli enti consultati Il Dipartimento del territorio, oltre alle misure qui proposte, prosegue evidentemente nella ricerca di ogni altro provvedimento (non legato all utilizzo degli autoveicoli) atto a ridurre le emissioni di PM 10 o a mitigare il loro effetto nelle aree maggiormente colpite. In tal senso, gli enti consultati sono invitati a formulare suggerimenti operativi che possano contribuire all individuazione di altre piste di intervento in favore della qualità della nostra aria.