Università degli Studi di Cagliari Rapporto di Riesame Ciclico 2015 Corso di laurea in Ingegneria Energetica Classe LM30 Ingegneria Energetica e Nucleare
frontespizio Denominazione del Corso di Studio: Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica Classe: LM 30 Sede: Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, Facoltà di Ingegneria e Architettura Primo anno accademico di attivazione: 2010/11 Commissione di Auto Valutazione CAV Componenti obbligatori (composizione approvata dal { HYPERLINK "http://www.unica.it/userfiles/file/utenti/oocc2/senato/senato_2013/2013_04/20130422%20sa %20Archivio/All.2.pdf" }) Prof. Alfonso Damiano (Coordinatore del CdS) Responsabile del Riesame Prof. Domenico Salimbeni (Docente Referente per la Qualità del CdS) Prof. Ignazio Marongiu (Docente del CdS) Dr.ssa Mariana Parzeu (Tecnico Amministrativo con funzione di Coordinatore didattico) Sig.ra Monica De Martino (Rappresentante gli studenti) Elenco delle informazioni e dei dati che sono stati presi in considerazione per la stesura del Rapporto di Riesame e relative fonti: Rapporti di Riesame precedenti; SUA-CdS precedenti; Relazione CPDS di Facoltà degli anni precedenti; Relazioni annuali del NVA, per la parte relativa al CdS; Report dati di monitoraggio del CdS a cura del PQA; Elaborazioni sui questionari di valutazione della didattica a cura del NVA e DRSI; Statistiche sulla condizione dei laureati a cura di ALmaLaurea; Dati relativi alla mobilità internazionale a cura di ISMOKA e del CdS; Report relativi ad attività di tirocinio, stage etc a cura del CdS; Report relativi all'opinione dei laureati a cura del CdS Report relativi all'opinione delle aziende a cura del CdS Verbali del Comitato di Indirizzo e della Commissione Paritetica del CdS La CAV si è riunita, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questo Rapporto di Riesame, operando come segue: 26 Ottobre 2015. Analisi dei dati disponibili, delle linee guida e delle tempistiche fissate. Ripartizione dei compiti fra i componenti della CAV ai fini della stesura di una prima bozza. 29 Ottobre 2015. Esame delle prime stesure del RaR, definizione delle modifiche da apportare e delle linee di indirizzo per il completamento. 6 Novembre 2015. Esame del RaR e definizione delle modifiche da apportare per il completamento. Presentato, discusso e approvato in Consiglio del Corso di Studio in data: 12 Novembre 2015 Sintesi dell esito della discussione del Consiglio del Corso di Studio Il Coordinatore illustra sinteticamente i contenuti del Rapporto di Riesame Ciclico per il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica, evidenziando come sia stato redatto dalla CAV sulla base dell'esame dei
Rapporti di Riesame annuali precedenti, delle relazioni del NVA e della CPDS della Facoltà, dei dati sulle carriere degli studenti, delle statistiche sulla condizione dei laureati a cura di AlmaLaurea e sui questionari di valutazione della didattica resi dall'ateneo e su informazioni derivanti da indagini svolte dalle varie commissioni del CdS. Il Coordinatore apre quindi la discussione che vede la partecipazione di numerosi componenti del Consiglio. Al termine della discussione il Coordinatore pone in votazione il Rapporto di Riesame Ciclico del CdS che viene approvato all'unanimità Il verbale della riunione del Consiglio di Corso di Studio in Ingegneria Energetica n. 28/2015 nel corso della quale è stato approvato il Rapporto di Riesame è disponibile all'indirizzo: { HYPERLINK "http://corsi.unica.it/ingegneriaenergetica/verbali/" }
II - Rapporto di Riesame ciclico sul Corso di Studio 1 LA DOMANDA DI FORMAZIONE 1-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Non si compila in quanto questo è il primo riesame ciclico 1-b ANALISI DELLA SITUAZIONE Allo scopo di valutare la domanda di formazione da parte delle aziende operanti nel settore sono state condotte in questi ultimi anni diverse attività di consultazione a livello di Facoltà di Ingegneria ed Architettura e a livello di Corso di Studi. In particolare, per quanto concerne il Corso di Studi in Ingegneria Energetica sono stati consultati sia da un punto di vista istituzionale che da parte di docenti afferenti al Corso di Studi alcuni operatori del settore allo scopo di individuare quale fosse il profilo richiesto del Ingegnere Energetico. Purtroppo, si è registrata anche una certa difficoltà di comunicazione con gli operatori e con le aziende dovuta spesso ad una diversa concezione della formazione. Infatti, le proposte effettuate dalle aziende locali spesso si riferivano a profili spendibili nel modo del lavoro nel breve periodo. Pertanto si può affermare che non sono giunte dalle organizzazioni consultate informazioni utili sulle funzioni e sulle competenze attese nei laureati. Quindi, si ritiene opportuno consultare altri enti o organizzazioni come Terna, Enel Distribuzione, Saras, ENI per meglio identificare la domanda di formazione e gli sbocchi occupazionali. Le indagini condotte per la definizione del profilo di Ingegnere Energetico hanno preso in considerazione studi di settore a livello nazionale ed internazionale che evidenziavano una forte richiesta da parte del mercato di figure di ingegnere energetico caratterizzate da una formazione di tipo multidisciplinare ed integrato in cui le tematiche energetiche sia elettriche sia meccaniche che chimiche si integrassero e completassero in maniera sinergica. Tale profilo risulta essere attualmente particolarmente interessante per il mercato nord europeo dove diversi ingegneri energetici laureati presso l Università di Cagliari stanno operando, mentre non risulta particolarmente noto nel mercato regionale. A:M.: Comunicazione tra CdS e mondo produttivo del settore energetico regionale P.F.: Buoni riscontri internazionali dei profili formati presso il CdS 1-c INTERVENTI CORRETTIVI Obiettivo n. 1: Promuovere un maggiore coinvolgimento delle aziende operanti nel settore energetico alla costruzione del processo formativo del CdS Azioni da intraprendere: si prevede l attivazione di canali strutturati di confronto tra CdS e aziende locali del settore energetico, organizzazioni datoriali e imprese nazionali ed internazionali operanti nel settore energetico allo scopo di stimolare la loro partecipazione alle attività di formazione e al processo di definizione del profilo di ingegnere energetico aggiornato e idoneo al territorio. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Coordinatore organizzerà nel periodo di Febbraio 2016 e di Giugno 2016 degli incontri tra docenti e aziende, per condividere le informazioni relative al processo di formazione sviluppato presso il CdS e raccogliere eventuali suggerimenti per avviare un processo di coinvolgimento.
2 I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI E ACCERTATI 2-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Non si compila in quanto questo è il primo riesame ciclico 2-b ANALISI DELLA SITUAZIONE I risultati del processo formativo evidenziano una criticità in ingresso dovuta principalmente all eterogeneità degli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica. Infatti, il numero di crediti maturati nel primo anno risulta nettamente inferiore a quelli maturati nel secondo anno. I tempi per il conseguimento del titolo di studio sono ancora troppo altri e appare evidente l esistenza di studenti inattivi con una progressione di carriera particolarmente lenta evidenziato dalla presenza di percentuali di laureati per coorte in linea con quelli di Facolta per le ultime coorti per poi divergere a mano a mano che le coorti analizzate si spostano nel tempo. In tale contesto è opportuno inquadrare i risultati di apprendimento attesi ed accertati. In particolare, si desidera evidenziare che tali risultati non possono essere imputati alla mancata o non coerente informazione degli studenti. Infatti, le schede descrittive degli insegnamenti sono state compilate da tutti i docenti e i loro campi contengono le informazioni richieste. Gli insegnamenti vengono svolti in modo coerente con quanto dichiarato nelle schede descrittive degli insegnamenti che accompagnano la SUA-CdS e sul sito web di riferimento dell Ateneo come emerge anche dalle indicazioni degli studenti. Il monitoraggio svolto dal Coordinatore ha evidenziato che i risultati di apprendimento attesi non sono stati in taluni casi raggiunti ma nonostante i suoi interventi per stimolare il docente ad effettuare le modifiche ritenute necessarie, gli effetti non sono stati quelli attesi come riscontrato sia dalle schede di valutazione degli studenti che dai risultati di produttività del CdS. Le modalità con cui degli esami le valutazioni degli apprendimenti sono indicate corrispondono al modo in cui esse sono effettivamente condotte come emerge anche dall analisi dalle indicazioni degli studenti. Le valutazioni degli apprendimenti degli studenti rispecchiano in maniera affidabile i risultati di apprendimento attesi e consentono di discriminare correttamente i diversi livelli apprendimento raggiunti. La maggiore criticità che emerge è la difficoltà da parte del Coordinatore di accertare tempestivamente ed agire sulle attività didattiche svolte allo scopo di consentire lo svolgimento del processo formativo da parte del maggioranza degli studenti nei tempi indicati e con i crediti formativi attribuiti. A:M.: Coerenza tra il numero di CFU e i programmi presentati e sviluppati Maggiore azione di coordinamento didattico con i docenti del CdS P.F.: Comunicazione completa e coerente del processo formativo svolto Corrispondenza delle valutazioni ai livelli di apprendimento conseguiti 2-c INTERVENTI CORRETTIVI : Obiettivo n. 1: Conseguire i risultati di apprendimento attesi nei tempi definiti Azioni da intraprendere: Organizzazione di una serie di riunioni tra tutti i docenti del CdS per il coordinamento della didattica e l ottimizzazione dei programmi allo scopo di rendere coerenti il CFU con il carico didattico effettivamente sostenuto dagli studenti. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: la responsabilità dello svolgimento di tale azione è in Capo al Coordinatore del CdS il quale organizzerà entro il 30 di gennaio la prima riunione di coordinamento didattico.
3 - IL SISTEMA DI GESTIONE DEL CDS 3-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Non si compila in quanto questo è il primo riesame ciclico 3-b ANALISI DELLA SITUAZIONE Le attività organizzative del CdS sono state identificate e organizzate in ottemperanza ai processi di qualità. Purtroppo la dimensione del CdS e il numero di docenti afferenti al CdS e la loro appartenenza a diversi dipartimenti non consente di poter distribuire le attività su un numero sufficiente di persone e pertanto le attività di gestione sono sempre più spesso concentrate sul Coordinatore che risulta molto spesso sovraccaricato. Quindi nonostante le competenze e i tentativi di far svolgere le mansioni affidate in maniera tempestiva ed efficiente, molto spesso le azioni di gestione non sono efficaci ed efficienti. I ruoli di responsabilità sono stati affidati in modo chiaro ma non sono effettivamente rispettati. Le risorse e i servizi messi a disposizione del CdS non permettono il raggiungimento degli obiettivi stabili. La documentazione pubblica sulle caratteristiche e sull organizzazione del CdS sono pubblicati sul sito del Corso di Studi. A:M.: miglioramento nella distribuzione dei ruoli e delle mansioni all interno del CdS 3-c INTERVENTI CORRETTIVI Obiettivo n. 1: Distribuzione effettiva dei ruoli e delle mansioni all interno del CdS Azioni da intraprendere: Attribuzione chiara e univoca delle mansioni e dei ruoli all interno del CdS e assunzione da parte del Coordinatore del ruolo di gestore del processo più che di esecutore. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Coordinatore attribuirà le diverse mansioni e ruoli previsti dall organigramma del CdS e sarà responsabile della verifica dell esecuzione tempestiva ed efficiente delle attività previste e programmate.