Il mercato del credito



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Transcript:

Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici a disposizione desunti dal bollettino statistico della Banca d Italia rivelano alcune interessanti indicazioni. Tabella 1: Distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e di sportelli bancari per localizzione geografica, consistenze al 31 dicembre. 1998 1999 2000 2001 2002 N. N. N. N. N. N. N. N. N. N. Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Roma 50 1.456 47 1.526 48 1.618 49 1.709 49 1.758 5,42% 5,55% 5,37% 5,62% 5,71% 5,74% 5,90% 5,84% 6,02% 5,88% Milano 110 2.053 107 2.117 104 2.169 115 2.250 119 2.293 11,93% 7,82% 12,23% 7,80% 12,37% 7,69% 13,86% 7,69% 14,62% 7,66% Napoli 7 694 5 715 5 743 6 767 5 776 0,76% 2,64% 0,57% 2,63% 0,59% 2,64% 0,72% 2,62% 0,61% 2,59% Torino 7 923 7 950 8 986 10 1.016 9 1.037 0,76% 3,52% 0,80% 3,50% 0,95% 3,50% 1,20% 3,47% 1,11% 3,47% Italia centrale 173 5.127 167 5.337 168 5.603 170 5.872 175 6.027 18,76% 19,53% 19,09% 19,65% 19,98% 19,87% 20,48% 20,06% 21,50% 20,14% Italia settentrionale 514 15.084 503 15.649 489 16.250 492 16.855 483 17.250 55,75% 57,45% 57,49% 57,62% 58,15% 57,64% 59,28% 57,58% 59,34% 57,65% Totale Italia 922 26.255 875 27.158 841 28.194 830 29.270 814 29.922 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Fonte: Bollettino statistico della Banca d Italia. Nel territorio della provincia di Roma, alla fine del 2002, sono stati rilevati (si veda la Tabella 1) 1.758 sportelli bancari, che pesano per il 5,88% sul totale nazionale, contro il 5,55% del 1998. Sempre alla fine del 2002, la provincia di Milano, con i suoi 2.293 sportelli, pesa per il 7,66% sul totale nazionale contro il 7,82% del 1998: questa diminuzione è chiaramente il risultato di un miglioramento relativo nella diffusione degli sportelli bancari in aree tipicamente caratterizzate da una bassa efficienza del mercato dell intermediazione creditizia. Sempre a Milano ha sede amministrativa il maggior numero in termini assoluti di istituti di credito. 52 IL MERCATO DEL CREDITO

Tabella 2: Variazioni percentuali del numero di sportelli bancari per localizzazione territoriale nel quinquennio 1998-2002; le variazioni percentuali sono riferite al 31 dicembre dei rispettivi anni. %1998-1999 %1999-2000 %2000-2001 %2001-2002 %2002-2003 Roma 4,81% 6,03% 5,62% 2,87% 20,74% Milano 3,12% 2,46% 3,73% 1,91% 11,69% Napoli 3,03% 3,92% 3,23% 1,17% 11,82% Torino 2,93% 3,79% 3,04% 2,07% 12,35% Italia centrale 4,10% 4,98% 4,80% 2,64% 17,55% Italia settentrionale 3,75% 3,84% 3,72% 2,34% 14,36% Totale Italia 3,44% 3,81% 3,82% 2,23% 13,97% Fonte: elaborazione su dati del Bollettino statistico della Banca d Italia. In riferimento allo sviluppo del numero di sportelli per localizzazione territoriale, a Roma e provincia si rileva nel quinquennio 1998-2002 un trend di crescita (+20,7%) che risulta maggiore di quello registrato nelle province di Milano (+11,7%), Napoli (+11,8%), Torino (+12,3%); inoltre, nel quinquennio, il tasso di crescita del numero di sportelli bancari nella provincia di Roma è risultato nettamente superiore a quello rilevato nelle aree territoriali del Centro e del Nord Italia [1], mentre nello stesso periodo a livello nazionale si è passati dai 26.255 sportelli di fine 1998 ai quasi 30.000 del 2002 (+ 14,0%). Chiaramente, i diversi tassi di crescita registrati nelle differenti aree territoriali del Paese si giustificano tra l altro in relazione ai differenti livelli esistenti di concentrazione strutturale e di diffusione territoriale dell intermediazione creditizia, che tradizionalmente ha assunto i valori più elevati nell area geografica dell Italia Settentrionale. 2 Depositi e Impieghi I depositi effettuati presso gli sportelli bancari del comune di Roma risultano cresciuti dell 1,8% rispetto all anno precedente, mentre gli impieghi nello stesso periodo sono cresciuti del 3,7%. Alla crescita degli impieghi a Roma si contrappone la loro diminuzione in altri grandi comuni: Milano, Torino e Palermo. [1] Rispettivamente, +17,5% e + 14,4%. 53 IL MERCATO DEL CREDITO

Bologna Milano Napoli Palermo Roma Torino Fonte: Banca d Italia. Depositi e Impieghi.Dati comunali in milioni di euro. 31/12/1998 31/12/1999 31/12/2000 31/12/2001 31/12/2002 depositi 6.656 7.013 6.575 7.310 7.476 impieghi 16.445 17.920 19.019 16.451 17.202 depositi 46.317 55.911 55.546 56.687 67.568 impieghi 130.969 147.765 188.176 214.220 213.572 depositi 10.153 10.080 10.129 11.851 11.667 impieghi 14.470 14.030 13.099 12.541 12.744 depositi 4.886 4.986 4.674 5.048 5.212 impieghi 8.455 8.527 7.254 6.990 6.422 depositi 43.436 48.666 54.760 55.843 56.848 impieghi 115.322 116.442 121.761 122.657 127.242 depositi 13.667 12.859 13.379 13.310 13.920 impieghi 26.131 29.714 32.803 32.278 31.658 Secondo le analisi della Banca d Italia, l andamento degli impieghi nella regione Lazio durante il 2002 ha tinte diverse a seconda del settore di attività della clientela. Si registra, in particolare, una contrazione una contrazione degli impieghi nel settore manifatturiero, che, secondo la Banca d Italia, avrebbe reagito alla debolezza del ciclo economico riducendo il suo indebitamento. Si è invece ampliato il credito concesso alle imprese operanti nel settore dei servizi, soprattutto trasporti e telecomunicazioni. In espansione sono risultati anche i finanziamenti a medio e lungo termine concessi alle famiglie consumatrici. I mutui concessi per l acquisto o la ristrutturazione di abitazioni nella regione sono cresciuti del 7,4% nel 2001 e del 9,9% nel 2002. Impieghi nella regione Lazio. Valori in milioni di euro. IMPRESE EDILIZIA IMPRESE SERVIZI FAMIGLIE CONSUMATRICI E DATI NON CLASSIFICABILI IMPRESE FINANZ. E ASSICURATIVE IMPRESE INDUSTRIA AMMINISTRAZ. PUBBLICHE FAMIGLIE PRODUTTRICI 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 Fonte: Banca d'italia 40.000 20.000 0 31/12/2002 31/12/2001 31/12/2000 54 IL MERCATO DEL CREDITO

Per quanto riguarda il grado di utilizzo dei finanziamenti per cassa accordati nella provincia di Roma, esso, sebbene in diminuzione rispetto al 2001, è risultato (73,6%) decisamente superiore rispetto alla media italiana (67,6%) ed ai livelli registrati nelle grandi città del nord. E, questo, un indicatore da maneggiare con estrema cautela se non associato ad altre informazioni sulla struttura finanziaria del sistema e delle imprese. Tuttavia, alla luce della dimensione media delle imprese romane rispetto a quelle, ad esempio, di Milano, se ne può ricavare una indicazione, sebbene non conclusiva, su una disponibilità di finanziamenti per cassa alle imprese dell area romana inferiore a quella in essere per Milano, la città con il più strutturato sistema industriale e, anche, con il valore medio nazionale. Grado di Utilizzo dei Finanziamenti per Cassa. Valori percentuali. BOLOGNA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO TOTALE NAZIONALE 80,0 78,0 76,0 74,0 72,0 70,0 68,0 66,0 64,0 62,0 60,0 Fonte: nostra elaborazione su dati Banca d'italia. 31/12/2000 31/06/2001 31/12/2001 31/06/2002 31/12/2002 55 IL MERCATO DEL CREDITO

2 Crediti in Sofferenza e Tassi di Interesse Il rapporto sofferenze/impieghi per la provincia di Roma (4,8%) si è mantenuto, anche nel 2002, sostanzialmente in linea con quello calcolato per l Italia nel suo complesso (4,5%). Rapporto sofferenze impieghi. Valori percentuali. BOLOGNA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO TOTALE NAZIONALE 30,0 25,0 20,0 15,0 Fonte: nostra elaborazione su dati Banca d'italia. 10,0 5,0 0,0 31/12/1999 30/06/2000 31/12/2000 30/06/2001 31/12/2001 30/06/2002 31/12/2002 Al contrario, il tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa evidenzia per Roma una dinamica assai più accentuata rispetto alla media nazionale. Occorre ricordare che il tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa è un indicatore costruito dalla Banca d Italia come il rapporto tra i crediti che nel trimestre sono entrati in sofferenza e gli impieghi che nel trimestre precedente non erano in sofferenza (impieghi al netto delle sofferenze rettificate). Questo tasso si presta, quindi, in modo particolare ad esprimere delle indicazioni sul rischio che gli impieghi di oggi si trasformino, entro tre mesi, in sofferenze. 56 IL MERCATO DEL CREDITO

Tasso di decadimento trimestrale dei finanziamenti per cassa. Valori Percentuali. BOLOGNA PALERMO TOTALE NAZIONALE MILANO ROMA NAPOLI TORINO 1,200 1,000 0,800 0,600 0,400 Fonte: Banca d'italia. 0,200 0,000 31/12/2000 31/03/2001 30/06/2001 30/09/2001 31/12/2001 31/03/2002 30/06/2002 30/09/2002 31/12/2002 La dinamica spiccatamente irregolare del tasso di decadimento a Roma ed in altre città è sicuramente influenzata dalle molte operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze compiute dagli istituti di credito, operazioni che influenzano senza dubbio più il dato provinciale che quello nazionale. Per quanto riguarda i tassi di interesse sugli impieghi, la tendenza alla diminuzione che ha caratterizzato il 2001 sembra essersi indebolita nel 2002. I tassi di interesse a breve termine continuano ad essere fortemente diversificati territorialmente per livello ed andamento. Nel 2002, nell Italia meridionale ed insulare si sono avuti tassi a breve termine superiori al 7%, al centro e nel nord-est i tassi si sono aggirati attorno al 6% e nel nordovest sono stati inferiori al 5,5% con una chiara tendenza alla riduzione. 57 IL MERCATO DEL CREDITO

ITALIA CENTRALE ITALIA INSULARE ITALIA MERIDIONALE ITALIA NORD-OCCIDENTALE ITALIA NORD-ORIENTALE TOTALE NAZIONALE 9,00 8,50 8,00 7,50 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 31/12/2000 31/03/2001 Tassi di Interesse a Breve Termine (durata<18 mesi) 30/06/2001 30/09/2001 31/12/2001 31/03/2002 30/06/2002 Fonte: Banca d'italia 30/09/2002 31/12/2002 I tassi di interesse a medio e lungo termine, per tutte le aree del Paese, si sono collocati a livelli inferiori rispetto ai tassi a breve, mostrando, inoltre, una variabilità decisamente più contenuta. Inoltre, come si evince dai due grafici, i tassi di interesse a medio e lungo termine sono, nell Italia centrale, inferiori solo a quelli prevalenti nell Italia insulare mentre nel caso dei tassi a breve, fermo restando il primato negativodell Italia insulare, al secondo posto si colloca l Italia meridionale e solo dopo, con livelli sensibilmente più bassi, l Italia centrale. Questo Twist infranazionale può essere dovuto a varie ragioni fra le quali appare di un certo rilievo la circostanza che i finanziamenti a medio e lungo termine vengono di norma erogati ad imprese maggiormente strutturate per dimensione, fatturato e storia aziendale mentre le imprese marginali, più diffuse nell Italia meridionale ed insulare, hanno a disposizione come prevalente se non esclusiva fonte di finanziamento il credito bancario a breve, sotto forma di scoperto di conto corrente o anticipo fatture, più facilmente richiamabile dagli istituiti di credito. Poiché il livello dei tassi si interesse è legato alla qualità del debitore, il diverso livello assoluto e relativo dei tassi di interesse è coerente con tale spiegazione. 58 IL MERCATO DEL CREDITO

ITALIACENTRALE ITALIA INSULARE ITALIA MERIDIONALE ITALIA NORD-OCCIDENTALE ITALIA NORD-ORIENTALE TOTALE NAZIONALE 7,00 6,50 6,00 5,50 Tassi di Interesse a Medio-Lungo Termine (durata>18 mesi) Fonte: Banca d'italia. 5,00 4,50 31/12/2000 31/03/2001 30/06/2001 30/09/2001 31/12/2001 31/03/2002 30/06/2002 30/09/2002 31/12/2002 59 IL MERCATO DEL CREDITO