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I. Studi sociologici dell integrazione europea Prima giornata 30 Marzo 2015, ore 10.00-18.00 IL LENTO PERCORSO DELL UNIONE EUROPEA I fondamenti pacifisti e federalisti del progetto di Europa 30 Marzo - 15 Luglio 2015 1

I FONDAMENTI PACIFISTI E FEDERALISTI DEL PROGETTO DI EUROPA Obiettivo: la costruzione dell Europa secondo la linea dei pacifisti federalisti 1. Abbé de Saint-Pierre (1658-1743) 2. Immanuel Kant (1724-1804) Primo intermezzo: gli Stati Uniti d America (1787/1789) 3. C-H. de Saint Simon e A. Thierry (1760-1825) Secondo intermezzo: P-J. Proudhon e il federalismo integrale (1809-1865) 4. Tre modelli di sistema federato di pacificazione 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 1. La critica liberale di Federal Union (Lord Lothian, L. Robbins) (1938) e L. Einaudi (1918) Terzo intermezzo: Unione e liberalizzazione (F. von Hayek) (1889 1992) 2. Il Manifesto di Ventotene (A. Spinelli e E. Rossi) (1941) 3. Epilogo: Il Congresso dell Aja (1948) e la Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) Il lento percorso dell Unione europea 2

1. Abbé de Saint-Pierre: Il Progetto per rendere la pace perpetua in Europa (1713) Pace a discapito della democrazia 1. Ricerca dell equilibrio internazionale tramite la pace 2. Adesione volontaria 3. Essere cristiani (contro i Turchi) 4. Nessuna modifica della sovranità interna Sintesi: pace garantita nel continente europeo, dominio assoluto all interno degli stati ed infine, se opportuno, guerra contro gli infedeli (Santa alleanza) 3

2. Immanuel Kant: Il Progetto politico della pace perpetua (1795) Pacifismo giuridico 1. Federazione giuridica come soluzione all anarchia internazionale Progetto politico della pace perpetua (1795) 2. Pace come condizione di sviluppo del genere umano Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolita (1784) 4

2. Immanuel Kant: Il Progetto politico della pace perpetua (1795) Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolita La storia è il terreno della graduale affermazione della ragione, la quale può realizzarsi solo mediante la costruzione di una società razionale. La ragione è in perenne lotta con l ordine naturale per imporre al suo posto un ordine artificiale che permetta la diffusione di principi contro-natura di libertà e di uguaglianza e fornisca all uomo le giuste condizioni per dominare il proprio corso di azione. Si tratta di un progresso del tutto irrealizzabile senza la presenza di una cornice giuridica posta a garanzia di quegli stessi principi che la ragione impone. Solo una costituzione civile può infatti rendere attuabile l applicazione di diritti positivi e di doveri, enunciati in via di principio dalla ragione astratta. Lo Stato (mondiale) è l unica soluzione. 5

Articoli preliminari 2. Immanuel Kant: Il Progetto politico della pace perpetua (1795) 1. Un trattato di pace non può valere come tale se viene fatto con la segreta riserva di materia per una futura guerra. 2. Nessuno Stato indipendente (non importa se piccolo o grande) può venire acquistato da un altro Stato tramite eredità, scambio, vendita o dono. 3. Gli eserciti permanenti devono con il tempo scomparire del tutto. 4. Non devono essere fatti debiti pubblici in vista di conflitti esterni dello Stato. 5. Nessuno Stato può intromettersi con la violenza nella costituzione e nel governo di un altro Stato. 6. Nessuno Stato in guerra con un altro si può permettere ostilità tali da rendere necessariamente impossibile la reciproca fiducia in una pace futura 6

Articoli definitivi 2. Immanuel Kant: Il Progetto politico della pace perpetua (1795) Diritto costituzionale 1. In ogni Stato la costituzione civile deve essere repubblicana Diritto internazionale 2. Il diritto internazionale deve fondarsi su una federalismo di liberi Stati Diritto cosmopolita 3. Il diritto cosmopolitico deve essere limitato alle condizioni dell ospitalità universale 7

2. Immanuel Kant: Il Progetto politico della pace perpetua (1795) Tre ultime cose 1. Statuto della pace 2. Insocievole socievolezza dell uomo (ruolo del conflitto) 3. Federazione/Confederazione 8

Primo intermezzo: Gli Stati Uniti d America e i Federalist Papers (1787) Federalismo come nuova forma di Stato, metà nazionale e metà sovranazionale Due principi 1. Divisione del potere tra due livelli istituzionali (Stato centrale e Stati federati: divisione territoriale) 2. Pluralità di centri di potere coordinati e indipendenti (1. esecutivo/presidente; 2. legislativo: 2.1. popolo/camera dei Rappresentanti e 2.2. nazioni/senato; 3. giudiziario: divisione funzionale) 9

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) Organizzazione del testo in tre parti I. La migliore forma possibile di costituzione (forma parlamentare inglese) II. Il governo delle genti III. Il futuro parlamento unificato di Francia e Inghilterra 10

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) I. Domanda? Qual è la migliore costituzione possibile? 1. Quattro principi organizzativi fondamentali i) Ogni organizzazione politica creata per riunire insieme vari popoli, pur conservando a ciascuno di essi la propria indipendenza nazionale, deve essere sistematicamente omogenea, cioè tutte le sue istituzioni devono derivare da un unico concetto, e perciò il governo deve avere in ogni suo grado una forma analoga. ii) Il governo generale deve essere completamente indipendente dai governi nazionali. iii) I componenti il governo generale devono essere portati dalla loro posizione ad avere opinioni generali, ad occuparsi in modo particolare degli interessi generali. iv) La loro forza deve derivare da un potere che risiede in essi e nulla deve a forze estranee: questo potere è l opinione pubblica 11

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) I. Domanda? Qual è la migliore costituzione possibile? 2. Tre fondamentali condizioni politico-istituzionali i) Che la migliore costituzione possibile venga applicata al governo generale e a quelli nazionali. ii) Che i membri del governo generale siano costretti per forza di cose ad adoperarsi per il bene comune. iii) Che la loro forza nella pubblica opinione sia basata su rapporti che nulla possa scuotere e che siano validi in tutti i tempi e in tutti i luoghi 12

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) Domanda: Qual è la migliore costituzione possibile? Risposta: Il governo parlamentare inglese Perché? Perché difende contemporaneamente libertà e benessere e perché SCHEMA COSTITUZIONALE 1. interessi generali (Potere degli interessi generali) 2. interessi particolari (Potere degli interessi particolari) Un terzo Potere (Regolatore o moderatore) è per vigilare tra i due. Schema applicabile sia a livello di nazione che di governo europeo 13

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) PARLAMENTO EUROPEO 1. Camera dei deputati (volontà comune, virtù cosmopolite, legittimazione morale) 2. Camera dei pari 3. Re del Parlamento europeo 14

3. C-H de Saint-Simon: Della riorganizzazione della società europea (1814) PUNTI DI FORZA 1. Sposta la prospettiva dall angolatura diplomatica a quella dei cambiamenti sociali; 2. Evidenzia la natura graduale del processo di integrazione europea, rifiutando l idea del mutamento istantaneo; 3. Sottolinea che tutti gli stati membri dell unione dovrebbero avere in via di principio regimi politici simili, e cioè 4. parlamentari; 5. Il parlamento europeo prende le sue decisioni in base agli interessi della gente e non dei governi nazionali, di cui egli non si fida; 6. Sponsorizza l esempio inglese; 7. Diversamente dai pensatori precedenti, che consideravano la salvaguardia della pace come l obiettivo principale dell unificazione europea, Saint-Simon ne sottolinea vantaggi più ampi, di tipo politico, sociale ed economico 15

Secondo intermezzo: Il principio federativo (1863) di P-J Proudhon Dal federalismo politico al federalismo integrale 1. Decentramento amministrativo (ex uno plurales vs pluribus unum) 2. Contratto federativo (federalismo economico-agricolo) 3. Democrazia industriale (autogestione operaia, Repubblica industriale) 4. Collettivismo pluralista decentralizzato 16

Sintesi prima parte: Tre modelli di sistema federato di pacificazione 1. Gerarchico (Saint-Pierre) 2. Diffusivo (Saint-Simon) 3. Cosmopolita (Kant) 17

Fig 1. Modello gerarchico [Abbé de Saint-Pierre] Unione internazionale Sovrano A Sovrano B Sovrano C Sudditi Stato A Sudditi Stato B Sudditi Stato C 18

Fig 2. Modello diffusivo [C-H de Saint-Simon] Federazione internazionale Cittadini Stato A Cittadini Stato B Cittadini Stato C Sovrano A Sovrano B Sovrano C 19

Fig 3. Modello cosmopolita [I. Kant] Assemblea cosmopolita Soggetti Stato A Soggetti Stato B Soggetti Stato C Governo Stato A Governo Stato B Governo Stato C Assemblea degli Stati 20

2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) Le fonti del manifesto di Ventotene 1. Federalist Papers (1787) 2. Pensiero liberale di Federal Union (Lord Lothian, L. Robbins) (1938) e di L. Einaudi (1918) Terzo intermezzo: Unione e liberalismo (F. von Hayek) (1889 1992) Il Manifesto di Ventotene (A. Spinelli e E. Rossi) (1941) 4. Epilogo: Il Congresso dell Aja (1948) la Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 21

Federalismo europeo dal punto di vista del pensiero liberale 1. Lord Lothian Cause della guerra: anarchia internazionale (né capitalismo, né nazionalismo, né socialismo); è il nazionalismo che crea la razza, non il contrario 2. Lionel Robbins La critica allo stato nazionale di Federal Union (1938) La politica influisce sull economia; lo Stato rende possibili gli scambi. L anarchia internazionale li impedisce (aspetto non compreso dal pensiero liberale, che non vuole uno Stato interventista e che ritiene piuttosto l armonia degli interessi sufficiente per la pace). 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 22

La critica allo stato nazionale di Federal Union (1938) Soluzioni per favorire lo scambio economico: 1. Tornare all impero inglese (no) 2. Federare l Europa (si) Cause del fallimento della proposta 1. Troppo forte il nazionalismo di allora (ideologia stato nazionale) 2. Assenza di un movimento popolare (troppo elitario) Obiettivo 1. Federare l Europa per difendere i valori della liberal-democrazia 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 23

La critica alla Società delle Nazioni di L. Einaudi (1918) Junius 1. Critica alla Società delle Nazioni (confederazione che lascia intatto il principio di sovranità assoluta degli stati-nazione) 2. Superare il brocardo superiorem non recognoscem 3. L interdipendenza economica mette in crisi la sovranità nazionale Soluzione: ridurre la discrasia tra indipendenza formale e interdipendenza reale degli stati nazionali Limiti: non discute sull articolazione interna del potere politico 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 24

Obiettivo: Liberalizzare l Europa Terzo intermezzo: Unione e liberismo: F. von Hayek (1939) La pace ha bisogno di federazione, ma la federazione ha bisogno di un unico sistema economico e monetario se vuole aumentare gli scambi. La federazione, per Hayek, limiterebbe gli interventi: a) degli Stati (non possono tassare) b) del sistema federale (più debole è il sentimento comune) Ciò dimostra che la federazione comporta necessariamente la liberalizzazione. Corollario: spezzare il legame tra democrazia e diritto 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 25

Il Manifesto di Ventotene, di A. Spinelli e E. Rossi (1941) Tesi: la situazione politica interna dipende dalla politica internazionale 1. Accentuazione della contraddizione tra interdipendenza economica e ridotta capacità degli stati nazionali di gestire i processi produttivi; 2. L anarchia internazionale produce paradossalmente una riduzione del benessere e della libertà perché accentua la necessità della sicurezza nazionale l autarchia e i fascismi; 3. I fascismi sono gli organismi più idonei a fronteggiare la situazione anarchica internazionale; 4. I fascismi non sono la causa della guerra, ma la causa interveniente tra l anarchia internazionale e la guerra 5. I fascismi limitano la libertà e i diritti degli individui. 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 26

Il Manifesto di Ventotene, di A. Spinelli e E. Rossi (1941) Soluzione: Il federalismo, perché dissolve il dogma della sovranità assoluta degli stati. Conseguenza: il federalismo non solo è garanzia di pace, ma anche dei diritti e delle libertà dei singoli. Capovolgimento di prospettiva: mentre per i socialisti la pace era concepita come conseguenza dell applicazione di principi di libertà e uguaglianza, per i federalisti ogni riforma era volta al fallimento a causa dell anarchia internazionale. Il federalismo è inteso come precondizione di qualsiasi riforma. 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 27

Il Manifesto di Ventotene, di A. Spinelli e E. Rossi (1941) 1. Federalismo come ideologia (divisione tra partiti) 2. Federalismo come prassi (movimenti transnazionali, il MFE) Limiti del Manifesto: 1. Pensare come imminente la fine del nazionalismo 2. Ignorare la dimensione sociale (vedi Prodhoun) 3. Ignorare gli attori economici (operai, produttori, commercianti) 4. Esistenza di un popolo europeo 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 28

Epilogo 1. Il Congresso d Europa dell Aja (1848) 2. La dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) Il 9 maggio 1945 è anche la data della resa tedesca e della fine della seconda guerra mondiale 2. L utopia realista del Manifesto di Ventotene (Novecento) 29