E+S Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica. Fig A.1 Combinazione con interruttore di potenza.

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5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.1 Combinazione con interruttore di potenza Legenda 1 Trasformatore per la somma delle correnti 2 Relè RCD (FI) (nella posizione di disinserzione) 3 Interruttore di potenza con disinserzione per minima tensione Ý 4 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti Se si sceglie un interruttore di potenza come elemento di manovra, questo va scelto in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti collegato a monte impedisca la saldatura dei contatti in caso di cortocircuito sul lato dell uscita della protezione.

5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore Legenda 1 Trasformatore per la somma delle correnti 2 Relè RCD (FI) (nella posizione di disinserzione) 3 Contattore 4 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti Se si impiega un contattore come elemento di manovra, si deve fare attenzione ai punti seguenti: - si deve impedire qualsiasi manomissione della funzione del contattore per mezzo di coperture o montandolo in una custodia; - si deve scegliere il contattore in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrento inserito a monte impedisca, nel caso di un cortocircuito sul lato uscita del contattore, la fusione dei contatti nel contattore - si deve applicare un cartello di avvertimento, per rendere attenti sulla pericolosità di una alterazione della funzione. Attenzione Dispositivo di protezione a corrente di guasto (RCD) con trasformatore per la somma delle correnti, relé RCD e contattore Non modificare il collegamento!

5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) Fig. 5.3.4.2.2.2 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) su lato carico (lato uscita) di un RCD in sistemi TT (schema di collegamento B) Legenda 3 Sbarra o morsetto principale di terra 4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), che assicurano un livello di protezione conforme alla categoria di sovratensioni II 5 Collegamento a terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), su 5a o 5b, in base al collegamento più corto 6 Mezzi di servizio 7 Dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD) F1 Interruttore automatico di sovracorrente nel punto d'origine dell'impianto F2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrente richiesto dal costruttore della protezione contro le sovratensioni (SPD) R Dispersore (resistenza di terra) dell'impianto A R Dispersore (resistenza di terra) del sistema di fornitura B

5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) Fig. 5.3.4.2.2.3 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) sul lato fornitura (lato ingresso) di un RCD in sistemi TT (schema di collegamento B) Legenda 3 Sbarra o morsetto principale di terra 4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), che assicurano un livello di protezione conforme alla categoria di sovratensioni II 4a Dispositivo di protezione contro le sovratensioni (SPD) (la combinazione di 4-4a che assicura un livello di protezione conforme alla categoria di sovratensioni II) 5 Collegamento a terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), su 5a o 5b, in base al collegamento più corto 6 Mezzi di servizio 7 Protezione contro la corrente di guasto (RCD), a valle dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) F1 Interruttore automatico di sovracorrente nel punto d'origine dell'impianto F2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrente richiesto dal costruttore della protezione contro le sovratensioni (SPD) R Dispersore (resistenza di terra) dell'impianto A R Dispersore (resistenza di terra) del sistema di fornitura B

5.3.5 Dispositivi di protezione contro le sottotensioni 5.3.5 Dispositivi di protezione contro le sottotensioni Per la protezione di persone e cose contro le sottotensioni può rendersi necessario applicare adeguate misure. I dispositivi di protezione contro le sottotensioni (SPD) sono scelti secondo i seguenti criteri: 1) Sganciatori per minimo di tensione ad azione diretta - valore inferiore della tensione di spunto, - valore superiore della tensione di rilascio, - ritardo temporale (se richiesto). 2) Influsso indiretto mediante relé di sottotensione, - valore di risposta inferiore della tensione, - valore di risposta superiore della tensione, - ritardo temporale (se richiesto). 3) Reinserimento automatico con ripristino della tensione - con blocco di reinserimento, - senza blocco di reinserimento. I dati caratteristici dei dispositivi di protezione contro le sottotensioni (SPD) devono soddisfare i requisiti indicati nelle norme e relativi a collegamento (avvio), esercizio e scollegamento dei dispositivi elettrici. 5.3.6 Coordinamento di dispositivi di protezione 5.3.6.2 Coordinamento di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) 5.3.6.2.2 Selettività I dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con contrassegno À sono ritardati al punto da intervenire selettivamente in dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con correnti nominali di apertura inferiori e senza contrassegno À. I dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con contrassegno À sono altresì utilizzabili in assenza di ulteriori dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) a valle. 5.3.6.2.3 Coordinamento di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con dispositivi di protezione contro le sovracorrenti La protezione contro cortocircuiti o corrente di sovraccarico è ottenibile nel seguente modo: 1. Protezione contro cortocircuiti La protezione contro cortocircuiti è ottenibile nelle pos. a) e b) della fig. 5.3.6.2.3.1 purché la corrente nominale d'intervento dei dispositivi de protezione contro le sovracorrenti previsti a valle è superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) installato a monte. 2. Protezione contro corrente di sovraccarico Secondo a) in fig. 5.3.6.2.3.1 la protezione contro la corrente di sovraccarico è assicurata se la somma delle correnti nominali degli apparecchi elettrici fissi e simultaneamente inseriti non è superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) installato a monte. Secondo b) in fig. 5.3.6.2.3.1 la protezione contro la corrente di sovraccarico è assicurata se la somma delle correnti nominali degli dispositivi di protezione contro le sovracorrenti installati nelle uscite, moltiplicate con il rispettivo fattore di contemporaneità di cui alla tabella 5.3.6.2.3.1, non risulta in nessun conduttore polare superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto previsto a monte.

5.3.6 Coordinamento di dispositivi di protezione Per minimizzare la probabilità di un cortocircuito tra il dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) e i dispositivi de protezione contro le sovracorrente a valle, è necessario integrare il dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) e gli dispositivi de protezione contro le sovracorrente a valle nella stessa apparecchiatura assiemata di manovra, oppure in caso di montaggio fuori dell'apparecchiatura assiemata di manovra, la lunghezza del conduttore tra dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) e gli dispositivo de protezione contro le sovracorrente più lontano non deve essere maggiore di 3 m. Fig. 5.3.6.2.3.2.1 Protezione contro le sovracorrenti di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) Legenda a) Apparecchi elettrici fissi b) Max. 3 uscite per conduttore polare Fattore di contemporaneità = 0,8 L1 = S I n = 51 A - ý 51 A! 0,8 = 40,8 A L2 = S I n = 51 A - ý 51 A! 0,8 = 40,8 A L3 = S I n = 55 A - ý 55 A! 0,8 = 44,0 A (i conduttori N e PE non sono raffigurati) Gli interruttori sotto carico e gli interruttori di potenza estraibili o innestabili. Si devono marcare chiaramente le viti, che sono eventualmente da svitare per realizzare la posizione di sezionamento. Come indicazione univoca di posizione valgono i contrassegni 0-1 simili da applicare su quel dispositivo che è riconosciuto per prova come punto di sezionamento. Il contrassegno 0 deve essere visibile solo quando si è raggiunta in modo sicuro la posizione di sezionamento per tutti i poli dell'apparecchio.

5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM) 5.3.9.6 Indicazioni 5.3.9.6.1 Marcatura dell'apparecchiatura assiemata di manovra (targhetta identificativa) Nota: Per i quadri elettrici (DBO) si presuppone una corrente di cortocircuito massima di Icp eff = 10 ka in corrispondenza dei morsetti d'ingresso. In uscita da una cartuccia fusibile = 125 A corrente nominale d intervento si può presupporre che la corrente di cortocircuito non superi il valore Icp eff 10 ka.in tal caso l'indicazione della sicurezza a monte massima consentita massima consentita sostituisce l indicazione relativa alla resistenza al cortocircuito sufficiente. Figura 5.3.9.6.1.1 Esempio di targhetta identificativa per un DBO con un dispositivo di protezione da cortocircuito nell'alimentazione Nota: Il dispositivo di protezione da cortocircuito per l'apparecchiatura assiemata di manovra fa parte dell'apparecchiatura assiemata di manovra ed è disposto subito dopo l'alimentazione. Figura 5.3.9.6.1.2 Esempio di targhetta identificativa per un DBO senza dispositivo di protezione da cortocircuito nell'alimentazione Nota: Il dispositivo di protezione da cortocircuito per l'apparecchiatura assiemata di manovra si trova al esterno. 5.3.9.8 Esigenze costruttive 5.3.9.8.7 Dimostrazione di riscaldamento Occorre dimostrare che non vengano superati i limiti delle sovratemperature per le diverse parti dell'apparecchiatura assiemata di manovra o del sistema di apparecchiature assiemate di manovra. Le dimostrazioni devono essere fornite attraverso uno o più dei seguenti procedimenti: - prova; - estrapolazione dei valori nominali di varianti analoghe (di un modello costruttivo controllato); - calcolo. Nota: Un DBO viene di norma realizzato come produzione singola, quindi la dimostrazione mediante prova non sarà finanziariamente accettabile, la dimostrazione mediante estrapolazione è presa in considerazione solo se è presente un protocollo di prova delle varianti analoghe del produttore originario.

5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM) 5.3.9.8.7.1 Dimostrazione mediante calcolo La dimostrazione mediante il calcolo può essere effettuata se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: - Le indicazioni sulla perdita di potenza di tutti gli apparecchi installati, sono fornite dai produttori degli apparecchi. - La perdita di potenza viene suddivisa abbastanza uniformemente all'interno dell'alloggiamento. - Le correnti nominali del circuito elettrico dell'apparecchiatura assiemata di manovra non possono superare 80 % (fattore di carico nominale 0 0,8) delle correnti termiche convenzionali all'aperto (Ith), se presenti, o delle correnti di nominali (I ) del materiale elettrico nel circuito elettrico. n - Le parti meccaniche e i mezzi di servizio installati devono essere disposti in modo che la circolazione dell'aria non venga sostanzialmente compromessa. Tutti i conduttori devono avere una sezione minima pari al 125 % della corrente nominale ammissibile del relativo circuito elettrico. La scelta delle linee deve avvenire in conformità a 5.2. Fig. 5.3.9.8.7.1.1 Programma per la dimostrazione del rispetto dei limiti di sovratemperatura

5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM).1 Determinazione della perdita di potenza efficace Nei cataloghi e nelle schede dati dei mezzi di servizio viene indicato per lo più solo la perdita di potenza che si verifica nel mezzo di servizio quando caricato con la sua corrente nominale. Per giudicare il riscaldamento di un'apparecchiatura assiemata di manovra, sono fondamentali tuttavia le perdite di potenze che si manifestano con corrente nominale per lo più bassa dell'intero circuito. Per la conversione dell'indicazione della perdita nella documentazione di produzione relativa alla perdita di potenza effettivamente efficace, si applicano regole differenti a seconda del tipo di mezzo di servizio preso in considerazione. Si raccomanda pertanto di determinare innanzitutto la perdita di potenza effettiva di ogni gruppo con dipendenza analoga della perdita di potenza dalla corrente d'esercizio, se risulta necessario prendere in considerazione il fattore nominale di contemporaneità (RDF) e aggiungere successivamente solo questa perdita di potenza per quella complessiva. La tabella seguente mostra una panoramica sulle dissipazioni di diversi mezzi di servizio e cavi, oltre all'emissione di calore di un quadro metallico a seconda delle dimensioni, fissato su un muro di mattoni. Fig. 5.3.9.8.7.1.1.1 Tabelle per portata di corrente di circuiti elettrici all'interno di DBO. I valori nelle seguente tabella si basano sulla 5.2.3. Tab. 5.3.9.8.7.1.1.2 Sezione dei conduttori Portata di corrente in ampere per conduttori in CU posati in canalina posati in canalina temperatura ambiente 40 C - tipo di posa di riferimento B2 2 mm isolante PVC numero dei circuiti isolante VPE/EPR numero dei circuiti 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1,5 13 10 9 8 8 7 7 7 18 14 12 11 11 10 10 9 2,5 18 14 12 11 11 10 9 9 24 19 17 16 14 14 13 12 4 23 19 16 15 14 13 13 14 32 26 22 21 19 18 17 16 6 30 24 21 19 18 17 16 15 40 33 28 26 24 23 22 21 10 40 32 28 26 24 23 22 21 55 45 39 36 33 31 29 28 16 54 43 37 35 32 31 29 28 73 60 52 47 44 42 39 38