Disciplinare Organizzativo della Sezione INFN di Bologna



Documenti analoghi
Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Genova

Provvedimento Organizzativo della Sezione I.N.F.N. di Lecce

Provvedimento Organizzativo della Sezione I.N.F.N. di Pavia

Provvedimento Organizzatlvo della Sezione

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

Disciplinare Organizzativo della Sezione di Roma III

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio pag. 1 di 5

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

Disciplinare Organizzativo della Sezione di Roma

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi. Art. 1 Principi generali

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;

Gestione della sicurezza: organizzazione aziendale e strumenti Non solo obblighi di legge. ragioni e destinatari

L Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione riferisce quanto segue.

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE

"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA PER LA SICUREZZA E PER LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Torino

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

Rev.1 del 30 maggio Il modello organizzativo

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate - ARASE

REGOLAMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI

Regolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98.

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,

REGOLAMENTO DELL UFFICIO TECNICO

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE...

Regolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE AREA AFFARI GENERALI E GESTIONE RISORSE

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA

FRANCESCA MIGNONI. Curriculum Vitae FRANCESCA MIGNONI INFORMAZIONI PERSONALI. Data di nascita

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M.

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL CENTRO DI SERVIZIO PER L INFORMATICA, L E- LEARNING E LA MULTIMEDIALITÀ D.R. n. 843 del

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Bari

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali.

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

REGOLAMENTO PER LE PUBBLICAZIONI DI ATTI E DOCUMENTI SUL SITO INTERNET DEL COMUNE

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

OPERATORE/TRICE ELETTRICO/A ED ELETTRONICO/A

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F , rappresentato da

Procedura GESTIONE DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER L INTEGRAZIONE ED IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

Documento Tecnico DT 06 DT 06 Rev. 0

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME

PROTOCOLLO D INTESA. per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

Prot. n. 905/UD IL DIRETTORE

ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO

AVVISO PUBBLICO IL DIRIGENTE SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA

POLITECNICO DI MILANO

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Prot. n IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. Art. 1 - Fonti

AREA AMMINISTRATIVA. Timbro dell Ufficio IL RESPONSABILE DELL'AREA AMMINISTRATIVA

DIREZIONE. Decreto N. 55 del Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore ORLANDI MARIA CRISTINA. Responsabile del procedimento DI TULLIO PATRIZIA

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO

Transcript:

Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n. 12860/2013 Disciplinare Organizzativo della Sezione di Bologna (ai sensi dell art. 23, comma 1, lett. a), dello Statuto dell e dell art.1, comma 4, del Regolamento Generale delle Strutture dell ) 18 luglio 2013

Art. 1 Sezione di Bologna La Sezione di Bologna, ai sensi dell articolo 1 9, comma 2, lettera a) dello Statuto dell e degli articoli 1 e 2 del Regolamento Generale delle Strutture dell, è Struttura scientifica avente il fine di svolgere l attività di ricerca nel quadro degli obiettivi programmatici dell Istituto. I rapporti tra la Sezione e la locale Università degli Studi sono regolati da apposita convenzione. Art. 2 Direzione della Sezione Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 2 0, comma 1, dello Statuto dell', la Direzione della Sezione è attribuita, per incarico, dal Consiglio Direttivo. I l Direttore della Sezione è nominato ed esercita le funzioni secondo le norme previste negli a r t t. 2 0, 2 1 e 23 dello Statuto dell'. I l Direttore della Sezione ha il compito di assicurare il funzionamento scientifico, organizzativo ed amministrativo della Struttura, nel rispetto dei programmi scientifici e degli indirizzi approvati dal Consiglio Direttivo. Dal Direttore della Sezione dipende, in via gerarchica e funzionale, tutto il personale della Sezione ed il personale comunque assegnato alla stessa dalle Università e da altri Enti. 5. I l Direttore sovraintende altresì al personale dotato di incarichi di ricerca, di collaborazione tecnica, di associazione alle attività di ricerca dell Istituto. 6. Almeno una volta all'anno il Direttore della Sezione convoca il personale per presentare una relazione sullo stato di avanzamento della attività e sulle relative previsioni programmatiche. 7. I l Direttore è responsabile della contrattazione decentrata locale nel rispetto della normativa di legge e degli accordi a livello nazionale. Art. 3 Consiglio di Sezione Ai sensi degli articoli 2 1, comma 4 e 2 5, comma 1, dello Statuto dell', il Direttore della Sezione si avvale di un organo consultivo denominato Consiglio di Sezione p e r : a) l elaborazione dei programmi di attività e dei relativi fabbisogni di spesa da sottoporre agli organi consultivi e deliberanti dell Istituto; b) l esame dei problemi connessi con il funzionamento della Sezione e l attuazione in sede locale delle deliberazioni del Consiglio Direttivo; c) valutazione e consuntivo annuale dell attività svolta nell ambito della Struttura. Art. 4 Struttura Organizzativa della Sezione Ai sensi di quanto previsto dagli articoli 1 2, comma 4, lett. h) e 2 3, comma 1, lett. a) dello Statuto dell Istituto e dall articolo 2, comma 2, del Regolamento Generale delle Strutture dell', in rapporto con le esigenze organizzative, amministrative e tecniche della ricerca, nonché ai fini del trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie acquisite, la Sezione si articola come segue: Amministrazione; di Direzione; Tecnico Generale; Elettronica; Progettazione Meccanica; Officina Meccanica; Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 2

Calcolo e Reti; di Prevenzione e Protezione. Ai Servizi, a seconda della loro rilevanza quantitativa e/o qualitativa, può essere preposto, con provvedimento del Direttore, personale dipendente, ovvero personale non dipendente, dotato di incarico di ricerca o di incarico di collaborazione tecnica. I Responsabili dei Servizi rispondono al Direttore della Sezione del funzionamento degli stessi e dell'attuazione dei progetti di attività loro assegnati. Eventuali sottostrutture all interno di un o alle dirette dipendenze del Direttore verranno eventualmente istituite con provvedimento del Direttore, sentite le organizzazioni sindacali locali ed il Consiglio di Art. 5 Amministrazione I l di Amministrazione della Sezione di Bologna svolge i compiti e le attività di seguito identificati, in comune con il CNAF. Al è preposto u n Responsabile con provvedimento del Direttore, sentiti il Direttore del CNAF ed i rispettivi Consigli di Sezione e di Centro. ragioneria; gestione del bilancio e della spesa; import export; contratti; fondo economale; patrimonio; automazione delle procedure tecnico amministrative; bilancio di previsione dei gruppi di ricerca e della Sezione; fondi esterni automezzi; liquidazione missioni ed indennità; mensa; magazzino e trasporti; assistenza sanitaria all estero e assicurazioni; I n considerazione di esigenze funzionali sopravvenute, i Direttori della Sezione di Bologna e del CNAF, di concerto fra loro, possono riattribuire alcuni compiti ed attivita' fra le due strutture senza modificare l assetto organizzativo definito in questo Disciplinare. Art. 6 di Direzione segreteria di direzione; protocollo; archivio di direzione; documentazione programmi ed obiettivi; Consiglio di Sezione; Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 3

rapporti esterni; convenzioni e accordi; scambi internazionali; rapporti con le organizzazioni sindacali; segreterie scientifiche; organizzazione congressi, seminari e riunioni della Sezione; incarichi di ricerca, di collaborazione tecnica e di associazione; concorsi; assunzioni; affari del personale; supporto di segreteria e documentazione radioprotezionistica e sanitaria; prestiti, riscatti e benefici assistenziali; 5. I n presenza di fabbisogni straordinari o di carenze temporaneee di personale, la Segreteria di Direzione del CNAF potrà contare sul supporto del di Direzione della Sezione di Bologna. 6. I n considerazione di esigenze funzionali sopravvenute, i Direttori della Sezione di Bologna e del CNAF, di concerto fra loro, possono riattribuire alcuni compiti ed attivita' fra le due strutture senza modificare l assetto organizzativo definito in questo Disciplinare. Art. 7 Tecnico Generale servizi generali; impianti tecnologici e relativa manutenzione; impianti logistici; assemblaggio e messa in opera, manutenzione e sviluppo dei laboratori, degli impianti, delle attrezzature e delle attività necessarie allo sviluppo, costruzione e test di rivelatori di particelle; supporto agli esperimenti per la costruzione, l installazione, la messa in opera e l operazione dei rivelatori di apparati sperimentali in sede e nei laboratori nazionali ed internazionali; Art. 8 Elettronica progettazione elettronica: CAD per PCB; CAD per VLSI analogico e digitale; gestione dell hardware, del sistema operativo e degli applicativi CAD; officina elettronica di Sezione; elettrotecnica; documentazione e consulenza su componentistica e strumentazione elettronica; magazzino di elettronica; assistenza agli utenti della Sezione; assemblaggio, test e riparazione di circuiti e strumentazione elettronica; Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 4

supporto agli esperimenti per l installazione, il collaudo e la manutenzione di apparati elettronici in sede e nei laboratori nazionali ed internazionali; ricerca e sviluppo di nuove tecnologie elettroniche; Art. 9 Progettazione Meccanica progettazione meccanica; progetto e disegno di parti e sistemi meccanici con l utilizzazione d i : disegno tradizionale CAD; modellazione solida; analisi strutturale; gestione dell hardware e degli applicativi CAD; assistenza e consulenza tecnica agli esperimenti e ai Servizi di Sezione; collaborazione all assemblaggio dei sistemi meccanici progettati e verifica funzionale dei lavori effettuati; supervisione all installazione in sito e collaudo degli apparati sperimentali; Art. 10 Officina Meccanica studio e modalità di esecuzione di parti meccaniche; lavorazioni con macchine classiche, lavorazioni con macchine a controllo numerico assistite o no da calcolatori; gestione dell hardware e degli applicativi CAD/CAM; manutenzione ordinaria delle macchine utensili; meccanica di precisione; carpenteria meccanica leggera; saldature; incollaggi; attività di metrologia; magazzino meccanico; montaggio di prototipi di t e s t ; assistenza agli esperimenti in sede e nei laboratori nazionali ed internazionali; assemblaggio, installazione e manutenzione di apparati sperimentali; Art. 1 1 Calcolo e Reti Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 5

management dei sistemi centrali; assistenza utenti installazione e configurazione di software e hardware informatico; attività di assistenza e supporto informatico agli esperimenti ed ai Servizi della Sezione; collaborazione con i gruppi di ricerca per lo sviluppo del software di analisi e di acquisizione dati per esperimenti e tests; sviluppo e gestione di sistemi di calcolo distribuito; management delle LAN s; coordinamento con et; coordinamento con Garr; gestione dei contratti di manutenzione hardware e software, gestione e distribuzione del software/licenze, anagrafe delle apparecchiature informatiche della Sezione; predisposizione documentazione multimediale, organizzazione seminari informatici; partecipazione ai gruppi di lavoro nazionali per la sperimentazione di nuove tecniche hardware e software; Art. 12 di Prevenzione e Protezione i compiti e le attività del sono quelli previsti dal decreto legislativo del 9 aprile 2 0 0 8, n. 8 1 e sue successive modificazioni ed integrazioni; I l esplica i propri compiti ed attività in collaborazione con le figure professionali previste nel successivo art. 1 3. Art. 13 Salute e Sicurezza La sorveglianza fisica della protezione dalle radiazioni ionizzanti, prevista del 17 marzo 1995 n. 230 e successive modificazioni ed integrazioni, qualificati. La sorveglianza medica della protezione dalle radiazioni ionizzanti, prevista del 17 marzo 1995 n. 230 e successive modificazioni ed integrazioni, autorizzati e/o competenti. dal decreto legislativo è affidata ad esperti dal decreto legislativo è affidata a medici Le attività di medicina del lavoro previste dal D.P.R. n. 3 0 3 / 1 9 5 6, dal decreto legislativo 15 agosto 1 9 9 1, n. 2 7 7, dal decreto legislativo del 9 aprile 2 0 0 8, n. 8 1 e sue successive modificazioni ed integrazioni, e dalle altre normative di tutela sanitaria in vigore, sono svolte dal medico competente. Art. 14 Disposizioni finali I l presente provvedimento può essere modificato od integrato, su proposta del Direttore, sentito il Consiglio di Sezione, con deliberazione del Consiglio Direttivo dell'. I l presente provvedimento entra in vigore dalla data definita nella deliberazione del Consiglio Direttivo dell'. Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 6

Provvedimento Organizzativo della Sezione di Bologna pag. n. 7