LA VITA CONSACRATA NELLA CHIESA LOCALE: RISORSA PREZIOSA PER UNA ECCLESIOLOGIA DI COMUNIONE INTRODUZIONE AI LAVORI ITALO CASTELLANI Arcivescovo di Lucca Presidente Commissione Mista Vescovi, Religiosi e Istituti Secolari In questa breve introduzione al Seminario di studio e di condivisione, promosso dalla Commissione mista Vescovi, Religiosi e Istituti Secolari, desidero partire dall interrogativo, quanto mai attuale e non certo retorico, che già si poneva il Vaticano II: Che sarebbe del mondo se non ci fossero i religiosi? (1). Questo interrogativo, ricondotto al nostro tema e così parafrasato Che sarebbe della Chiesa, e specificatamente della Chiesa locale, se non ci fossero i consacrati? mi porta a rimettere come punti fermi quanto in questi anni postconciliari acquisito nel patrimonio del Magistero e della riflessione di studio, ma che ancora deve fare ulteriori passi nella coscienza delle comunità e nelle prassi ecclesiali a riguardo del carisma, ministero di comunione e testimonianza della Vita Consacrata nella Chiesa locale. La chiarezza del carisma della Vita Consacrata Alla luce delle acquisizioni magisteriali in particolare delle Mutuae Relationes, Vita Consecrata e Vita fraterna in comunità il carisma della Vita Consacrata va ricompreso e vissuto con maggior chiarezza teologico-pastorale, sia in rapporto alle altre espressioni vocazionali nella Chiesa, sia in rapporto alla missione nel mondo (2). L interpretazione più diffusa, anche all'interno della comunità cristiana, evoca più una visione funzionalistica che ontologica della Vita Consacrata. I religiosi sovente sono ritenuti utili perché assumono, di fatto, compiti di gestione pastorale nella comunità, controbilanciando la riduzione numerica dei presbiteri diocesani; così le religiose sono ritenute preziose finché svolgono dei servizi o gestiscono opere, piuttosto che per la loro testimonianza di sequela Christi ; i consacrati negli istituti secolari rischiano di essere omologati tra gli altri nelle varie professioni svolte. 1
In realtà è la consacrazione l apostolato fondamentale. Infatti Giovanni Paolo II distingue nella Vita Consacrata l apostolato fondamentale dalle opere apostoliche. La consacrazione, pertanto, non è mezzo per garantire la funzionalità dei servizi nelle opere, ma è il contenuto fondamentale della missione dei consacrati: è dire il primato assoluto di Dio, il valore delle realtà ultime, nel mondo dell'oblio di Dio, per un uomo troppo curvo sulle cose penultime. Perciò anche se sono estremamente importanti le molteplici opere apostoliche che svolgete, tuttavia l opera di apostolato veramente fondamentale rimane sempre ciò che (ed insieme chi) voi siete nella Chiesa (3). Pertanto l opera evangelizzatrice della Chiesa, come sfida epocale di questo tempo, coinvolge i consacrati su due fronti: da una parte li provoca sul piano del rinnovamento delle opere e dall'altra sul piano del loro carisma di battezzati totalmente votati al servizio del Regno per amore, attraverso la consacrazione totale. Ministero di comunione e carisma di comunione Nella Chiesa mistero di comunione, generata in modo particolare dall'azione dello Spirito soprattutto nel sacramento dell Eucarestia, si compone in unità il ministero di comunione con il carisma di comunione. Infatti nella comunità ecclesiale c è lo specifico ministero fondato sull Ordine sacro per il servizio alla comunione ed insieme anche il carisma di comunione tipico della Vita Consacrata. Esperti di comunione i religiosi sono chiamati ad essere nella Chiesa e nel mondo testimoni e artefici di quel progetto di comunione che sta al vertice della storia dell'uomo secondo Dio (4). Alla luce di queste riflessioni la comunione non è anzitutto un metodo o una tecnica, è il modo più vero di vivere nella Chiesa; essa è necessaria prima di ogni coordinamento o di ogni organizzazione, che pure sono importanti, soprattutto in una progettualità di Chiesa locale. E' questa la prospettiva con cui si deve affrontare il tema della corresponsabilità e della collaborazione sul versante pastorale, anche secondo l'indicazione di Giovanni Paolo II: Poiché la vostra vocazione per la Chiesa universale si realizza entro le strutture della Chiesa locale, bisogna fare di tutto affinché la Vita Consacrata si sviluppi nelle singole Chiese locali, contribuendo alla loro edificazione spirituale e all'unità tra le diverse sue componenti. 2
La testimonianza dei consacrati nella chiesa locale I consacrati, è bene ribadirlo, sono nella Chiesa locale: - Testimoni e profeti del primato assoluto di Dio. La missione e il servizio peculiare dei consacrati nella vita delle nostre chiese è di tenere viva e alta nei battezzati la consapevolezza dei valori fondamentali del Vangelo. La profezia della Vita Consacrata, facendo tesoro di un patrimonio carismatico inesauribile, è inoltre chiamata a manifestarsi oggi più che mai nel servire la vita, nel diffondere la verità, nella apertura ai grandi dialoghi. - Testimoni di vita fraterna e di comunione La vita fraterna esprime un segno forte che manifesta l'intima natura della Chiesa. Le diverse opere, connesse con l impegno apostolico, non possono compromettere tale valore. La più convincente ed efficace testimonianza di fraternità è la comunione di vita, di preghiera e di apostolato delle comunità religiose presenti nelle Chiese particolari. Pertanto le diocesi devono poter trovare nella testimonianza dei consacrati e nelle loro comunità, segni e luoghi di preghiera, vere e proprie scuole di comunione. - Il genio femminile della consacrazione La presenza della donna consacrata nella vita della Chiesa locale è un tema di grande attualità: va sottolineata, alla luce di ulteriori approfondimenti, la preziosità e la fecondità del carisma di tante comunità religiose, della specifica testimonianza nella società dei membri degli Istituti Secolari e della novità ecclesiale dell Ordo Virginum nelle nostre Chiese locali, l apporto generoso di molte consacrate nell apostolato (6). Itinerari e obiettivi del Seminario Il Seminario di studio, al fine di favorire una reale esperienza di condivisione già nella fase di preparazione, prevedeva due tappe: una a livello di Chiesa locale e una a livello di Chiesa italiana. A) A livello della Chiesa locale È stato inviato all inizio dell estate scorsa un foglio di lavoro ai Vescovi, ai Vicari o Delegati Episcopali Diocesani per la Vita Consacrata, alle/ai Presidenti Nazionali, Regionali e Diocesani delle Conferenze CISM, USMI, CIIS per farlo conoscere alle comunità e alle persone consacrate al fine di programmare, di concerto con il Consiglio Diocesano per la 3
Vita Consacrata, uno o più incontri congiunti tra il Vescovo, il Consiglio Presbiterale, il Consiglio pastorale, le Conferenze Diocesane CISM, USMI e CIIS, o in alternativa tra la Conferenza Episcopale Regionale e le Conferenze Regionali CISM, USMI e CIIS. Il lavoro di riflessione, svolto sotto la responsabilità del Vescovo, doveva essere coordinato dal Vicario o Delegato Episcopale Diocesano per la Vita Consacrata e raccolto in una scheda. Questa fase, per disguidi postali e altro, purtroppo non si è realizzata: è quindi saltato quel laboratorio di comunione e condivisione che sempre più deve diventare il Consiglio diocesano per la Vita Consacrata. Il foglio di lavoro per gli incontri della Chiesa locale prevedeva il seguente iter: - Lectio Divina (testo consigliato Efesini 4,11-16), preparata dal Vicario o Delegato Episcopale per la Vita Consacrata insieme al Consiglio Diocesano per la Vita Consacrata. - Proposta di alcuni brani del Magistero della Chiesa Mutuae Relations (cfr. nn. 7-8; 10-11; 14.21.24-25; 49-50; 52.54-56; 59.63) Vita Consacrata (cfr. nn. 3-5; 9-12; 17-18; 21-22; 25.30-32; 36-37; 46-51; 53.55.58.62-64; 72.74.76) Vita Fraterna in comunità (cfr. nn. 1-2; 4.5.9-10; 12.20.32-34; 39-40; 46.49.54-56; 60-63; 71) - Piste di riflessione a) Quali carismi sono dono dello Spirito alla nostra chiesa locale? Per andare oltre gli istituti e le opere (per es. il carisma contemplativo educativo caritativo assistenziale sanitario pastorale ) b) Quali ministeri svolgono i consacrati nella Chiesa locale? c) La Diocesi sente la responsabilità dell annuncio della Vita Consacrata? Come la vive? Quale il rapporto tra il CDV e la Vita Consacrata nell ambito della pastorale delle vocazioni (ad es. l organizzazione della Giornata Mondiale di Preghiere per le Vocazioni, la Giornata della Vita Consacrata )? d) Quale conoscenza si ha della Vita Consacrata in Diocesi? Come si valorizza e si favorisce? e) Quale la collaborazione dei consacrati tra di loro e in ordine alla Chiesa locale? 4
f) Quali problematiche particolari si rilevano nel rapporto tra Chiesa locale e Vita Consacrata? Di fatto si è realizzato, in una seconda fase, solo quest ultimo e terzo punto del programma preparatorio previsto. Resta a mio avviso valido e opportuno riprendere a livello delle nostre Chiese locali lo spirito di comunione che si intendeva proporre attraverso l itinerario di lavoro previsto per arrivare all odierno seminario. B) A livello di Chiesa italiana I lavori del Seminario, che da questo momento stiamo vivendo, si propongono di: - Fare una rilettura dei contributi elaborati dalle Chiese locali. - Approfondire il tema: il dono della Vita Consacrata nelle nostre Chiese locali, come risorsa preziosa per una ecclesiologia di comunione. - Offrire alcune conclusioni essenziali in merito da rilanciare nelle Chiese locali. Un grazie vivissimo alla Presidenza e rispettive Segreterie dell USMI, CISM e CIIS per il lavoro condiviso in preparazione al lavoro di questi giorni. Un grazie fraterno in particolare a D. Nico Dal Molin e alla Segreteria del CNV, il cui contributo è stato decisivo per celebrare questo nostro incontro, da cui ci attendiamo copiosi frutti di Grazia per le nostre Chiese locali. 5
NOTE 1) Gravissimum Educationis, Dichiarazione sull educazione cristiana, 8. 2) Cf. Italo Castellani, A 25 anni dalla promulgazione del documento Mutuae Relationes, Comunicazione alla 51 a Assemblea Generale CEI, 19-23 Maggio 2003. 3) Giovanni Paolo II, Redemptionis Donum, 15. 4) Conferenza Episcopale Italiana, Religiosi e promozione umana, 24. 5) Giovanni Paolo II, Discorso ai Superiori Generali, 24 novembre 1978. 6) Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e Società di Vita apostolica, Ripartire da Cristo. Un rinnovato impegno della vita consacrata nel terzo millennio, 19 maggio 2002, 9. 6