Bologna, 17 marzo Il ruolo del Fondo di garanzia per le PMI nella filiera della garanzia

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Bologna, 17 marzo 2017 Il ruolo del Fondo di garanzia per le PMI nella filiera della garanzia

I risultati del Fondo di Garanzia per le PMI Dinamica delle operazioni accolte (n.) Nel 2009, l operatività del Fondo ha sperimentato una crescita significativa (+76,5% in termini di operazioni accolte), che si è rafforzata nel 2010 (+103,6%) Dinamica dei finanziamenti accolti (mld ) La dinamica positiva è proseguita nel 2011 (+10,3%) e nel 2012 (+11,2%), fino a raggiungere nel 2013 le oltre 77 mila domande, con un incremento del +25,8% di domande accolte e del +32,6% dei finanziamenti accolti (oltre 10 mld nel 2013 contro gli oltre 8 mld nel 2012) Nel 2016, rispetto al 2015 si registra un ulteriore crescita: +11,6% di domande accolte (oltre 114 mila nel 2016 contro le oltre 102 mila del 2015); +10,7% di finanziamenti accolti ( 16,7 mld nel 2016 contro i 15,1 mld nel 2015) 2 2

Il Network operativo Consiglio di gestione 68 Intermediari Finanziari (incluse società di leasing e di facrtoring) 16 SGR 2 Operatori di microcredito R.T.I. Mandataria Mandanti 367 Confidi 10 altri fondi di garanzia 12.000 Utenti abilitati per la presentazione di domande in Garanzia Diretta 670 Banche 1.200 Utenti abilitati per la presentazione di domande in Controgaranzia 3

I fattori di successo dello strumento Ammissibilità alla garanzia per qualunque operazione finanziaria Qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all attività di impresa, può accedere all intervento del Fondo, con benefici in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese. Intersettorialità Il Fondo interviene a favore delle imprese appartenenti a tutti i settori economici, ivi compreso l autotrasporto merci su strada. L intervento si è rivelato particolarmente efficace nel sostenere le imprese in fase di start up. Ponderazione zero L intervento del Fondo è assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, che comporta l attenuazione del rischio di credito sulle garanzie dirette e sulle controgaranzie a prima richiesta, azzerando l assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota di finanziamento garantita. Escutibilità a prima richiesta La garanzia è concessa a prima richiesta a favore delle banche e a favore dei Confidi e degli Altri fondi di garanzia che prestano una garanzia esplicita, incondizionata, irrevocabile. Cumulabilità con altre agevolazioni pubbliche Nel limite dell intensità agevolativa massima fissata dall Unione Europea. 4 Procedure snelle Per accedere al Fondo è necessario presentare le domande on line con tempi medi di istruttoria estremamente contenuti.

L utilizzo delle risorse comunitarie Programmi Operativi Nazionali e Regionali Nel corso degli ultimi anni il Fondo si è dimostrato uno strumento capace di incrementare l utilizzo dei Fondi strutturali (complessivamente 1,2 mld) provenienti dalla Programmazione 2007-2013, sia nazionale, sia regionale. Riserve Operative a valere sul Fondo Riserva PON Ricerca e Competitività 2007/2013 dotazione 871,5 mln; Riserva POIn Attrattori culturali, naturali e turismo 2007/2013 dotazione 80 mln; Riserva POI Energie rinnovabili e risparmio energetico dotazione delle cinque sottoriserve pari a 52,8 mln. 3 Sezioni speciali regionali, alimentate con risorse comunitarie riferite alla programmazione 2007 2013 ai sensi del c.d. decreto Fund Raising Sezione speciale Regione Lazio dotazione 45,1 mln; Sezione speciale Regione Campania dotazione 60 mln; Sezione speciale Regione Sicilia dotazione 43 mln. Alla data del 24 febbraio (data di chiusura dei Programmi comunitari) il Fondo ha impegnato complessivamente risorse pari a circa 1,1 mld che potranno essere certificate alla Commissione entrando di fatto nelle disponibilità dello Stato italiano per la concessione di nuovi finanziamenti alle PMI delle quattro regioni Convergenza 5

L utilizzo delle risorse comunitarie La controgaranzia FEI I contratti sottoscritti prevedono il rilascio della garanzia FEI a valere sulle risorse del programma COSME e dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) istituito ai sensi del Piano Investimenti per l Europa («Piano Juncker»), a costo zero, su operazioni di Controgaranzia con le seguenti caratteristiche: durata non inferiore a 12 mesi; importo massimo del finanziamento pari a 150,0 mila; finalità ammissibili: capitale circolante (con esclusione del consolidamento di passività a breve) e investimento. I termini dell intervento sono i seguenti (i volumi si riferiscono alle garanzie rilasciate dal Fondo): 6 Data sottoscrizione PRIMO CONTRATTO 14/01/2016 Volume di riferimento del portafoglio (volume di garanzie concesse senza euro 310.000.000,00 l intervento del FEI) Volume minimo del portafoglio euro 405.000.000,00 Volume massimo del portafoglio euro 550.000.000,00 Percentuale di copertura FEI 50% Importo garantito massimo dal FEI euro 275.000.000,00 Cap Rate massimo 10% Cap Amount massimo euro 27.500.000,00 Durata periodo di riferimento 1 anno Volume nuove garanzie (con tasso di euro 275.000.000,00 accantonamento pari al 10%) Volume nuovi finanziamenti euro 550.000.000,00 attraverso Controgaranzia Data sottoscrizione SECONDO CONTRATTO 15/01/2017 Volume di riferimento del portafoglio (volume di garanzie concesse senza euro 770.000.000,00 l intervento del FEI) Volume minimo del portafoglio euro 1.001.000.000,00 Volume massimo del portafoglio euro 1.800.000.000,00 Percentuale di copertura FEI 50% Importo garantito massimo dal FEI euro 900.000.000,00 Cap Rate massimo 8% Cap Amount massimo euro 72.000.000,00 Durata periodo di riferimento 2 anni Volume nuove garanzie (con tasso di euro 720.000.000,00 accantonamento pari al 10%) Volume nuovi finanziamenti euro 1.440.000.000,00 attraverso Controgaranzia

La riforma del Fondo Linee guida Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato una importante riforma del Fondo attraverso l introduzione di un nuovo sistema di valutazione delle imprese basato su un modello interno di rating del Fondo, sviluppato dal Gestore, che determinerà: Ampliamento della platea dei beneficiari Definizione di una adeguata soglia limite di rischiosità (PD) che permetta di estendere l intervento del Fondo a larga parte delle PMI italiane Rimodulazione dell intervento del Fondo in termini di quote di copertura Abbassamento delle quote di copertura con l obiettivo della maggiore sostenibilità della spesa pubblica nazionale Efficienza gestionale delle risorse del Fondo Accantonamenti correlati al rischio Più efficace monitoraggio e presidio dei rischi 7 Integrazione e addizionalità con risorse comunitarie e regionali Utilizzo di risorse regionali e/o comunitarie, in un ottica di reale addizionalità, attraverso l innalzamento delle percentuali di copertura individuate dal modello

La riforma del Fondo Le caratteristiche generali del modello di rating Come detto in precedenza, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale S.p.A. ha sviluppato il modello di rating che andrà a sostituire il sistema di scoring attualmente in uso al Fondo di Garanzia per le PMI Il modello è stato sviluppato prendendo in considerazione: Metodologia di sviluppo in linea con le best practices diffuse nelle banche Definizione di default coerente con la normativa prudenziale di vigilanza Trasparenza nelle logiche di valutazione sottostanti (assegnazione/rifiuto garanzia) Completezza del set informativo, al fine della puntuale valutazione del merito creditizio Dati contabili (ultimi 2 anni): -Bilanci -Prospetti contabili -Dichiarazioni fiscali Dati anagrafici: -Forma giuridica -Settore -Anzianità Dati andamentali: -Credit Bureau -Centrale Rischi Protesti e pregiudizievoli 8

La riforma del Fondo La struttura del modello di rating Il modello presenta una struttura modulare in funzione dell area informativa oggetto di analisi: Modulo finanziario: differenziato per forma giuridica, regime di contabilità e settore di attività economica Modulo andamentale: differenziato per forma giuridica Modulo Economico Finanziario SdC SdP e DI in contabilità ordinaria SdP e DI in contabilità semplificata Modulo Andamentale (Credit Bureau e Centrale Rischi) Società di Capitali Società di Persone Ditte Individuali Integrazione Integrazione a «Matrice» ANDAMENTALE Pregiudizievoli Calibrazione della PD e definizione cut off classi di Rating ECO FIN A CCC A BBB B- CCC Rating finale 9

La riforma del Fondo Iter normativo In linea con quanto disposto dall art. 2 del d.l. n. 69/2013, l adozione del nuovo modello di valutazione e la rimodulazione delle coperture saranno introdotte seguendo un approccio graduale: 1 STEP Approvazione, con decreto ministeriale, del nuovo modello di valutazione per le richieste di garanzia su finanziamenti Nuova Sabatini Sperimentazione del nuovo modello di valutazione al fine di: - testare, su un banco di prova significativo ma non eccessivo di operazioni (le richieste di garanzia su finanziamenti ex Nuova Sabatini nel 2015 sono state poco meno di 1.000) il funzionamento della nuova procedura e del sistema informativo del Fondo - consentire alle imprese e ai richiedenti (banche e confidi) di familiarizzare con il nuovo modello di valutazione 10 2 STEP Estensione del nuovo modello di valutazione alla generale operatività del Fondo e rimodulazione delle misure di garanzia da attuare con d.m. + successive disposizioni operative di dettaglio