CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/19/CR05/C2 VALUTAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 5 MAGGIO 2009, N.

Documenti analoghi
LE NUOVE RELAZIONI FINANZIARIE TRA REGIONI ED ENTI LOCALI

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 11/86/CR1/C2

Il calendario del federalismo fiscale per regioni a statuto ordinario, province e comuni (*)

Ricognizione sullo stato di attuazione della delega contenuta nella legge n. 42/2009. A cura della Segreteria tecnica della Copaff

Testo concordato tra Governo e Autonomie

FEDERALISMO FISCALE DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE LEGGE 42 5 MAGGIO 2009

Dalla Legge delega sono scaturiti 8 decreti attuativi

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

IL FEDERALISMO FISCALE MUNICIPALE E I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI

ATTUAZIONE DELLA LEGGE 42/2009: A CHE PUNTO SIAMO?

Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)

Servizio sanitario nazionale

COMUNE DI SALMOUR P R O V I N C I A D I C U N E O

Art Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le necessarie variazioni

Variazioni IMU per Equilibri di Bilancio

Modalità di riversamento dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e dell'addizionale regionale all'irpef per l'anno 2000.

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

IL FEDERALISMO FISCALE PROVINCIALE

DECRETI PRESIDENZIALI

stanziamenti ammontavano a circa il 94,75 per cento del gettito attestato dai comuni.

COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA

COMMISSIONE PARLAMENTARE

IL NUOVO ASSETTO TERRITORIALE ALLA LUCE DELLA SPENDING REVIEW PROVINCE PICCOLI COMUNI. A cura del Dr. Massimo Fieramonti

DELIBERAZIONE N. 29/1 DEL

1. D.P.R. 22 dicembre 1986, n Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi IVA

Oggetto: Problematiche finanza regionale. Costituzione di un Gruppo di lavoro in seno alla Direzione del Centro Regionale di Programmazione.

DETERMINA DEL DIRIGENTE DELL UFFICIO RAGIONERIA - BILANCIO SOCIALE E CONTRATTI DELL ERSU DI MACERATA N. 110/ERSUMC_U R

DECRETI PRESIDENZIALI

Federalismo fiscale 1

A.N.P.O. XXVII CONGRESSO NAZIONALE. D. leg.502/92, D.leg. 229/99 FEDERALISMO E DEVOLUZIONE IN SANITA

Decentramento e federalismo nei Paesi dell Unione Europea: introduzione al caso italiano

RAPPORTO SULL ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE CAPITOLO 1 IL QUADRO DI SINTESI

Attribuzione ai Comuni di funzioni di monitoraggio a fini del contrasto dell evasione fiscale

Le Autonomie locali e la riforma Renzi-Boschi: effetti immediati

REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F.

E M A N A il seguente decreto legislativo:

COMUNE DI ASSAGO Provincia di Milano

COMUNE DI MOTTA VISCONTI PROVINCIA DI MILANO Piazza San Rocco n 9 Tel fax

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/085/CR08/C2

AUDIZIONE COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel processo di attuazione dell art. 119 Cost.

a cura della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Settore Salute e Politiche Sociali

LA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE

Disposizioni di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. D e l i b e r a

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO

DETERMINA DEL DIRIGENTE DELL UFFICIO RAGIONERIA - BILANCIO SOCIALE E CONTRATTI DELL ERSU DI MACERATA N. 220/ERSUMC_U R

LE RIFORME IN SINTESI

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

La finanza regionale

Atto del Sindaco Metropolitano

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII

COMUNE DI TRAREGO VIGGIONA Provincia Del Verbano Cusio Ossola

Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2011, n. 67.

Comune di Roccabascerana Provincia di Avellino

GETTITI STANDARD IMU-TASI e calcolo FSC 2015 Comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Isole

LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALLA LOTTA ALL EVASIONE. Direzione Regionale della Lombardia

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

OGGETTO: Addizionale comunale all IRPEF - approvazione del Regolamento e determinazione dell aliquota per l anno 2017.

Il Ministero dell Economia e delle Finanze

La potestà regolamentare comunale e il regolamento TARI

Evoluzione della normativa per le Associazioni non riconosciute e per gli Enti non profit. Dalla Costituzione alla Riforma del Terzo Settore

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Un federalismo municipale a sovranità limitata

COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 552 di data 20 ottobre 2014

la Giunta Provinciale

Provincia di Perugia

NUOVA TASSAZIONE LOCALE

Capitolo XI REGIONI ED ENTI LOCALI

COMUNE DI CODOGNE. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ORDINARIA - Seduta PUBBLICA di PRIMA convocazione.

Fare clic per modificare lo stile del titolo

DAL 2014 NOVITÀ IN MATERIA DI IMPOSTA DI REGISTRO, IPOTECARIA E CATASTALE

Roma, 29 dicembre 2008 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELLE FINANZE. Prot /2008 Ai comuni

Modalità di versamento del contributo di cui all art. 10, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 IL DIRETTORE DELL AGENZIA

Fonti del diritto amministrativo

REGIONE LAZIO. 11/04/ prot. 214 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO CONSIDERATO per l'esame del citato schema di

Art. 77-quater. Modifiche della tesoreria unica ed eliminazione della rilevazione dei flussi trimestrali di cassa (479)

CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI

COMUNE di GUAGNANO. Provincia di Lecce ***** Regolamento

Audizione sulla legge di Bilancio 2018

Il Sindaco introduce il punto all o.d.g. illustrando la proposta di seguito riportata.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 25 DEL 5 GIUGNO 2006

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 27/01/2016

1. FEDERALISMO DEMANIALE (D.LGS. N. 85 DEL 2010

Federalismo fiscale. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 1

Il Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione

COMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO nella competenza della Giunta Comunale N. 340 DEL 25 LUGLIO 2014

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Il federalismo fiscale

COMUNE DI RUINO PROVINCIA DI PAVIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.21 IN DATA 24/07/2014

COMUNE DI VIVARO ROMANO CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 52 DEL 30 LUGLIO 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE

L attuazione del federalismo fiscale Il Federalismo municipale L autonomia fiscale dei Comuni

Introduzione pag. 1. Normativa di riferimento pag. 5. D. Lgs. 502 del pag. 9. L. 662 del pag. 15

COMUNE DI VALDISOTTO

IL FEDERALISMO FISCALE REGIONALE

Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia - Territorio. Quaderno operativo DOCFA Normativa e prassi di riferimento 1

Scenari di letteratura e programmazione nazionale. Andrea Vanner Assessorato Bilancio Regione Piemonte

Transcript:

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/19/CR05/C2 VALUTAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 5 MAGGIO 2009, N. 42 AUDIZIONE DEL COMITATO DI RAPPRESENTANTI DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI DINANZI ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE Il processo di riforma per il rafforzamento dell autonomia nella responsabilità, come prefigurato dalla legge delega n. 42/09 in materia di federalismo fiscale necessita di una verifica in ordine al suo avanzamento. La delega per l emanazione di decreti correttivi necessari al completamento del sistema costruito dalla legge 42/09 scadrà il 21 novembre 2014. Le Regioni hanno sollecitato il Governo, ogniqualvolta chiamate ad esprimere parere sui decreti attuativi, a dare organicità a tutta la riforma. Da ultimo, le modifiche introdotte con legislazione d urgenza all impianto della 42 e alle norme attuative, hanno accentuato il bisogno di fare tale verifica (come evidenziato nella scheda 1). Inoltre, alcune disposizioni contenute nella 42 e nei decreti attuativi sono state largamente disattese nella realtà applicativa. Il processo, comunque ancora da completare (come sinteticamente evidenziato nella scheda 2), necessita di circa 70 provvedimenti attuativi, alcuni dei quali di notevole rilevanza ai fini del raggiungimento degli obiettivi complessivi posti dalla riforma. Le misure di finanza pubblica, connesse alla necessità di superamento della crisi economica, hanno impattato su tale processo in qualche caso incidendo anche sugli spazi di autonomia finanziaria finora attribuiti a Regioni ed Enti Locali.

Appare necessario, quindi, a seguito di tale momento di verifica, coordinare il nuovo sistema fiscale che si sta costruendo con l assetto istituzionale che si va delineando. L intervento legislativo in materia di Province e del conseguente nuovo ruolo delle Regioni e degli Enti Locali richiede d intensificare, altresì, il lavoro sui costi standard. Occorre a questi fini sottolineare la asimmetria generatasi tra la legge 42/2009 con riferimento all elenco delle funzioni fondamentali delle Province da finanziare in base ai costi standard e il nuovo quadro delle funzioni di coordinamento previsto dalla legislazione vigente. Allo stato dei fatti emergono evidenti innovazioni, per le quali parrebbe necessario l inserimento all interno di un progetto organico e condiviso nei cui confronti le Regioni ribadiscono la propria disponibilità: la reintroduzione della compartecipazione regionale all accisa sulla benzina precedentemente soppressa. Il D. Lgs. 68/2011 originario identificava, invece, in un grande tributo erariale (IRPEF), il pilastro della fiscalizzazione dei trasferimenti; l anticipo, in via sperimentale, dell IMU al 2012 che non è stato accompagnato dal recepimento del ruolo di adattamento della perequazione regionale fra gli Enti Locali di cui all art. 13, co. 1, lett. h della legge n. 42/2009. Inoltre è necessario inserire nei meccanismi di perequazione anche le risorse derivanti dalla nuova TARSU; l intervento di centralizzazione dei flussi di cassa attraverso la riproposizione del sistema di TESORERIA UNICA; la necessità di comprendere sul federalismo demaniale il ruolo attribuito all Agenzia del Demanio nella promozione per la costituzione di società, consorzi e fondi immobiliari per la valorizzazione del patrimonio pubblico dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Roma, 22 febbraio 2012

Scheda 1 PRINCIPALI MODIFICHE AL D. LGS. 6 MAGGIO 2011, N. 68 Art. 6 Anticipo al 2012 della manovrabilità fiscale sulle aliquote dell Addizionale regionale IRPEF (art. 1, comma 10, lett. a) del DL 138/2011). Art. 6 Aumento, con decorrenza 2011, dell aliquota base dell Addizionale regionale IRPEF dallo 0,90% all 1,23% (art. 28, commi 1 e 2, del DL 201/2011). Art. 8 Reintroduzione della compartecipazione regionale all accisa sulla benzina precedentemente soppressa a partire dal 2013 (art. 30, comma 3, lett. b) del DL 201/2011). Art. 10 Soppressione della norma (comma 1) relativa all emanazione dell atto di indirizzo degli obiettivi di politica fiscale da adottare da parte del MEF previa intesa con le Regioni (art. 35, comma 7, del DL 1/2012) Art. 17 Riforma IPT (art. 1, commi 12 e 12 quater, del DL 138/2011). Estensione della riforma IPT anche alle RSS (art. 28, comma 11 bis, del DL 201/2011). TESORERIA UNICA: Ripristino del regime ordinario della Tesoreria UNICA previsto dalla legge 720/1984 (art. 35, comma 8, del DL 1/2012)

Scheda 2 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE Sul piano della definizione dell impianto costruito dal legislatore, si sottolinea che è necessario adottare circa settanta atti applicativi: amministrativi e regolamentari, oltre a quelli legislativi di completamento tra tutti, quelli riguardanti la determinazione dei costi standard delle funzioni essenziali (Sanità, assistenza, istruzione, TPL in conto capitale) e il funzionamento della perequazione. Federalismo Regionale: D. Lgs. 6 maggio 2011, n. 68. I principali atti da adottare riguardano: Reintegro dei tagli ai trasferimenti statali di spettanza regionale di cui all art. 14, dl 78/2010 come previsto dall art. 39, co. 3 del D. Lgs. 68/2011 senza il quale non è possibile procedere alla realizzazione del cuore della riforma del federalismo fiscale. Soppressione trasferimenti statali alle RSO: entro il 31 dicembre 2011 DPCM per individuazione trasferimenti da sopprimere. Art. 7. (Termine scaduto). Determinazione aliquota Addizionale IRPEF: entro un anno dall entrata in vigore del D. Lgs. 68/2011 (quindi entro il 27 maggio 2012); decorrenza 2013 con riferimento all anno d imposta precedente. Modalità di attribuzione del gettito IVA e definizione dei meccanismi operativi di funzionamento del fondo perequativo: decorrenza 2013. Articoli 4 e 15. (Ancora nessun provvedimento) Determinazione LEP e Obiettivi di Servizio: DPCM per la ricognizione LEP. SOSE, ISTAT e CINSEDO effettuano ricognizione dei LEP nelle RSO e relativi costi. Art. 13. Inoltre, SOSE e IFEL stanno procedendo alla individuazione dei fabbisogni standard degli enti locali per determinazione dei fabbisogni standard riferiti alle funzioni fondamentali. Art. 5, D. Lgs. 216/2010. (Occorre individuare un momento di raccordo laddove tale azione interviene rispetto alle materie riservate alla legislazione concorrente delle Regioni). Modalità di attribuzione delle risorse derivanti dall attività di recupero fiscale in materia di IVA (riferite alla quota di compartecipazione regionale).

Governance nella gestione dei rapporti Regioni-Agenzia delle Entrate (banche dati, condivisione dei criteri di gestione e impiego delle risorse disponibili, Comitato regionale di indirizzo tributi compartecipati). Federalismo demaniale: D. Lgs. 28 maggio 2010, n. 85 Adozione dei provvedimenti per il reale conferimento dei beni demaniali a Regioni ed Enti Locali. Attualmente le aspettative emerse in sede di approvazione del D. Lgs. 85/2010, limitatosi, di fatto, a meri contenuti di principio, non risultano realizzabili nella misura attesa. Premi e sanzioni: D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 149. Si segnala la necessità di porre attenzione ai provvedimenti ministeriali riguardanti le relazioni di fine legislatura e di fine mandato (art. 1 e 4 d.lgs. 149/11, introduttivo delle sanzioni e delle premialità, rispettivamente a carico e in favore di regioni ed enti locali), che si imporranno rispettivamente ai sindaci e ai Presidenti delle Regioni, in prossimità delle loro relative scadenze. Un adempimento urgente stante l imminenza delle prossime elezioni amministrative che vedranno, ad esempio, circa mille comuni impegnati nelle competizioni elettorali della primavera 2012.