LA MOBILITÀ PER STUDIO E LAVORO

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Sintesi dei dati sull occupazione dei laureati siciliani: Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati permette di fotografare la mobilità territoriale e le performance occupazionali dei laureati siciliani, mettendoli a confronto con il complesso del Sud. Le indagini confermano che la mobilità territoriale, sebbene sia un fenomeno positivo mediante il quale studenti e Atenei possono zzare a pieno le proprie potenzialità, allo stesso tempo riflette il profondo divario sociale ed economico che caratterizza le regioni italiane. I flussi di mobilità territoriale evidenziati dalle Indagini AlmaLaurea sottolineano infatti come negli ultimi 10 anni le regioni del Mezzogiorno abbiano perso costantemente capitale umano, migrato al Centro-Nord. Il costante calo delle immatricolazioni, che negli ultimi anni ha interessato l intero sistema universitario italiano, sta interessando in modo differenziato i diversi territori. A pagare il prezzo più elevato sono le regioni del Sud, non solo per la diminuzione più marcata di immatricolati, ma anche per i costanti flussi di mobilità dei giovani che dal Mezzogiorno scelgono di spostarsi per studiare nelle altre regioni del Paese. L andamento delle immatricolazioni mostra che dopo l aumento registrato dal 00 al 03 (+19%), legato soprattutto al rientro nel sistema universitario di ampie fasce di popolazione di età adulta, e nonostante la leggera ripresa registrata nell ultimo anno, dal 03 al 15 le Università hanno perso nel complesso quasi 70 mila matricole (-%): per il Sud la contrazione è del 30%, sale al 34% per la Sicilia; per il Centro il calo è del 22%, mentre per il Nord è del 3%. Immatricolati per ripartizione geografica 160 140 1-3% fonte: MIUR - ANS 100 80 60 40-30% -22% 0-34% 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 12/13 13/14 14/15 15/16 assoluti, in migliaia Nord Centro Sud e Isole Sicilia LA MOBILITÀ PER STUDIO E LAVORO In Italia la mobilità per motivi di studio è un fenomeno ancora oggi poco frequente: solo il 9% dei laureati ha sperimentato una mobilità di lungo raggio. A spostarsi sono in prevalenza i laureati che se lo possono permettere, ossia coloro che a parità di condizioni provengono da contesti famigliari culturalmente ed economicamente più avvantaggiati. Resta vero che la mobilità in ingresso all Università cambia in base all area di residenza ed è più marcata per le aree del Mezzogiorno. Le Indagini AlmaLaurea mostrano infatti che la mobilità per ragioni di studio: 1) è molto bassa al Nord dove, su cento laureati, solo due cambiano ripartizione territoriale; 2) cresce al Centro, dove la quota di chi migra per studiare è pari all 8%; 3) sale ulteriormente per i laureati residenti al Sud: il % decide di fare la valigia e allontanarsi dalla famiglia d origine. Tale valore è pari al 21% per la Sicilia, in particolare l 11% dei siciliani va a studiare al Nord, l 8% al Centro e il 2% in altre regioni del Sud.

Flussi di mobilità territoriale: quota di laureati che lasciano la propria area di residenza per motivi di studio PRIMO LIVELLO, A CICLO UNICO, SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA 15-2 - 8 - Considerando solo la Sicilia (verso il resto di Italia): -21% 27 aprile 16 D. Cristofori 9 Il passaggio dalla triennale alla magistrale aumenta inevitabilmente il fenomeno della mobilità a lungo raggio (passando dal 9% dei triennali al 16% dei magistrali biennali). In particolare, concentrando l attenzione sui laureati magistrali residenti al Sud, si evidenzia che circa il 65% compie entrambi i cicli di studio al Sud; il 19% si sposta subito e consegue entrambi i livelli di laurea al Centro-Nord e il 14% consegue la triennale al Sud e poi migra al Centro-Nord per conseguire la magistrale. Resta vero che per gli studenti siciliani la mobilità territoriale verso le altre regioni d Italia si compie più frequentemente tra il primo e il secondo livello di studi: in particolare, il 59% compie entrambi i cicli di studio in Sicilia; il 16% si sposta subito e consegue entrambi i livelli di laurea fuori regione e il 24% consegue la triennale in Sicilia e poi migra per conseguire la magistrale. La mobilità territoriale nel passaggio dall Università al mercato del lavoro è più frequente rispetto alla mobilità per motivi di studio. Anche in questo caso a spostarsi sono prevalentemente i laureati che provengono da contesti famigliari culturalmente ed economicamente più avvantaggiati. Inoltre, mobilità richiama mobilità: si sposta per lavorare più frequentemente chi ha già sperimentato uno spostamento per motivi di studio o un esperienza di studio all estero durante gli studi. La mobilità per lavoro A cinque anni dal conseguimento del titolo: 1) su cento laureati residenti al Nord, 7 se ne vanno per lavorare, prevalentemente all estero; 2) dal Centro, a spostarsi sono il 13% dei laureati, prevalentemente al Nord; 3) il Sud perde oltre un quarto del suo capitale umano: il 26% lavora lontano dalla famiglia d origine. Tale valore è pari al 24% per la Sicilia, in particolare il 15% dei siciliani lavora al Nord, il 6% al Centro, l 1% in altre regioni del Sud e il 3% all estero.

Flussi di mobilità territoriale: quota di laureati che lasciano la propria area di residenza per motivi di lavoro BIENNALI E CICLO UNICO 10-7 -5 verso l estero - 13-8 verso il Nord - 26-14 verso il Nord Considerando solo la Sicilia (verso il resto di Italia): -24% 27 aprile 16 D. Cristofori 15 LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI DELLA REGIONE SICILIA E DEL SUD L Indagine sulla Condizione occupazionale analizza le performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 14, intervistati a un anno dal titolo, e dei laureati magistrali biennali del 10 intervistati a cinque anni, mettendo a confronto i laureati che hanno conseguito il titolo negli con i loro colleghi di Atenei del Sud. I laureati triennali tra Università e lavoro Ad un anno dal titolo triennale il 55% dei laureati è iscritto a un corso di laurea magistrale (in particolare, il 43% studia esclusivamente e il 12% coniuga studio e lavoro); per le Università siciliane la percentuale di chi prosegue la formazione è del 57%, mentre per gli Atenei del Sud è del 59%. Sebbene quindi una quota elevata di laureati di primo livello prosegua il percorso formativo con la magistrale, è utile fotografare le performance occupazionali di coloro che dopo la conquista del titolo hanno scelto di non proseguire gli studi e di immettersi direttamente nel mercato del lavoro. Isolando quindi tra i laureati triennali coloro che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale - pari al 41% per la Sicilia e al 39% per il Sud (43% per il complesso) - è possibile indagare le loro performance occupazionali a un anno dal titolo. Il tasso di occupazione (si considerano occupati anche quanti sono in formazione retribuita) è del 50% per la Sicilia e del 53% per il Sud (a livello nazionale è del 67%). Il 46% dei laureati siciliani può contare su un lavoro stabile, quota pari al 45,5% per il Sud (per il totale dei laureati di primo livello è del 42%). Si tratta in particolare di contratti a tempo indeterminato o attività autonome effettive (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.). Il guadagno è in media di 985 euro mensili netti per la Sicilia, di 993 euro per il Sud (1.079 per il complesso). Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato? Sono mediamente 46 laureati siciliani su cento, i quali considerano il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che svolgono; percentuale pari al 48% per il Sud (50% per il totale dei laureati di primo livello).

Esiti occupazionali ad un anno PRIMO LIVELLO 14 * def. ISTAT Forze Lavoro Atenei Siciliani Totale atenei del Sud TOTALE PRIMO LIVELLO Tasso di occupazione * (%) 50 53 67 considerati solo i laureati non iscritti ad altro corso di laurea Stabilità del lavoro (%) 46 45,5 42 Guadagno mensile netto (medie in euro) 985 993 1.079 Efficacia del titolo (%) 46 48 50 I laureati magistrali biennali a uno e cinque anni dalla laurea A un anno Il 55% dei laureati siciliani magistrali biennali del 14, compresi coloro che sono in formazione retribuita, è occupato; due punti in meno di quanto registrato al Sud, 57% (70% a livello nazionale). Negli ultimi 7 anni, però, soprattutto a causa della crisi economica, la Sicilia ha visto contrarsi il proprio tasso di occupazione di 17 punti (era il 72%). Per il Sud il calo è stato di 14 punti (nel 08 era il 70,5%); a livello complessivo la diminuzione è di 10 punti (dall 80,5 del 08 al 70% del 15). Tasso di occupazione 14 E 10 def. ISTAT Forze Lavoro Laureati 14 a un anno 55 57 70 Laureati 10 a cinque anni 73 75 84 0 40 60 80 100 A un anno, 44 occupati siciliani su cento possono contare su un lavoro stabile: in particolare si tratta di contratti a tempo indeterminato (il 33,5%); la restante parte è impegnata in un lavoro autonomo. Al Sud la stabilità è invece del 40%, il 9% con contratto a tempo indeterminato (a livello nazionale la stabilità è del 37%, i contratti a tempo indeterminato sono il 27%). Le retribuzioni a un anno dal titolo sono sostanzialmente in linea con quelle registrate tra gli Atenei meridionali: guadagnano 1.011 euro mensili netti i laureati siciliani e 1.035 euro mensili netti i laureati del Sud (1.132 euro a livello nazionale). L efficacia del titolo, ovvero l utilizzo delle competenze nel lavoro svolto e la richiesta del titolo per il lavoro svolto, è pari al 48% per i siciliani e al 47% per i laureati del Sud (47% a livello nazionale). A cinque anni Col trascorrere del tempo dal conseguimento della laurea le performance occupazionali dei laureati migliorano considerevolmente: lavora infatti il 72,5% dei laureati siciliani magistrali biennali del 10, mentre per il complesso dei laureati degli atenei del Sud il tasso di occupazione raggiunge il 75% (84% per il complesso).

A un lustro dal titolo cresce anche la stabilità sia per i laureati degli Atenei siciliani sia per il totale dei laureati magistrali biennali del Sud: in entrambi i casi arriva al 70%, in particolare in virtù dell aumento dei contratti a tempo indeterminato (50% per entrambi; a livello nazionale i sono rispettivamente pari al 72% e al 52%). Tipologia dell attività lavorativa 14 E 10 Laureati 14 a un anno 10 9 9 34 31 27 7 11 15 25 27 28 7 7 8 8 8 7 Laureati 10 a cinque anni 50 50 52 17 17 15 0% % 40% 60% 80% 100% autonomo effettivo tempo indeterminato a tutele crescenti contratti formativi non standard parasubordinato altro autonomo senza contratto non risponde Le retribuzioni per i laureati siciliani raggiungono i 1.225 euro mensili netti, mentre per i colleghi magistrali del Sud si attestano sui 1.247 euro (1.388 euro a livello nazionale). Guadagno mensile netto 14 E 10 Laureati 14 a un anno 1.011 1.035 1.132 Laureati 10 a cinque anni 1.225 1.247 1.388 medi in euro Aumenta anche l efficacia del titolo, che coinvolge 57 laureati siciliani su cento e 55 laureati del Sud su cento (54% a livello nazionale). Nel lungo periodo l occupazione cresce per tutti i gruppi disciplinari Focalizzando l attenzione sui soli laureati magistrali biennali di Atenei siciliani emerge che l occupazione è significativamente superiore alla media (72,5%), a cinque anni dalla laurea, per i laureati di ingegneria (93%), delle professioni sanitarie (89%) e del gruppo economico-statistico (82%). Al di sotto della media si posizionano i laureati dei gruppi letterario (61%), psicologico (63%), e insegnamento, giuridico e geo-biologico (per tutti 65%). In termini retributivi, in testa si posizionano, con guadagni apprezzabilmente superiori alla media (1.225 euro), i laureati di: ingegneria (1.662), professioni sanitarie (1.415), politico-sociale (1.367) e scientifico (1.354). Per i laureati dei gruppi psicologico, educazione fisica, insegnamento e giuridico, invece, i guadagni sono significativamente inferiori alla media e al di sotto dei mille euro (rispettivamente, 8, 889, 915 e 949 euro).

10 def. ISTAT Forze Lavoro Tasso di occupazione dei laureati degli a cinque anni per gruppo disciplinare Ingegneria Medico (prof. san.) Economico-statistico Agrario Educazione fisica Chimico-farmaceutico Scientifico Politico-sociale TOTALE Architettura Linguistico Giuridico Geo-biologico Insegnamento Psicologico Letterario 68 65 65 65 63 61 78 74 74 73 71 82 81 80 93 89 0 40 60 80 100