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Abitare solidale Un progetto che vuole contribuire a trasformare il problema abitativo in una nuova opportunità per una comunità più coesa, attraverso coabitazioni basate sul principio del reciproco aiuto e della solidarietà. Contesto di riferimento Le tendenze demografiche, la composizione famigliare e la condizione abitativa nella città di Bologna e nella Città Metropolitana Le tendenze demografiche della città metropolitana: Totale residenti al 1.1.2015 1.004.323 di cui nella città di Bologna 386.181 Incremento medio dal censimento 2001 al censimento 2011 + 6,7%, con due Comuni oltre il 30%, nove oltre il 20%, e diciannove Comuni dal 10 al 20%, stabile la città di Bologna e tre Comuni dell Appennino in calo. Negli ultimi anni si registra però una lieve e costante crescita della popolazione bolognese (negli ultimi cinque anni quasi 9.000 residenti in più, una media di 1.746 per anno, frutto di un saldo migratorio ampiamente positivo, che compensa e supera il saldo naturale in parte attenuato da un livello delle nascite relativamente elevato. Bologna continua a cedere abitanti ai Comuni vicini e riceve flussi migratori di forte rilevanza dalle altre Regioni italiane, 1 immigrato su 5 dal mezzogiorno e dalle isole. La struttura della popolazione al 1/1/2015: media metropolitana O/14 anni 13,1 (Bologna 11,7%) 15/64 62,6 (Bologna 62,5%) 65 e oltre 24,3 (Bologna 25,8%) Indice di vecchiaia Nel 2015 l'indice di vecchiaia per la città Metropolitana di Bologna dice che ci sono 185,3 anziani ogni 100 giovani. Indice di dipendenza strutturale Teoricamente, in città Metropolitana di Bologna nel 2015 ci sono 59,9 individui a carico, ogni 100 che lavorano. Cittadini stranieri al 1/1/2015 Totale 115.809cittadini pari al 11,5%, con sei Comuni oltre il 13%, Bologna al 15% (57.979 cittadini).

La composizione della famiglia dai dati dell ultimo censimento (2011): La famiglia La quasi totalità della popolazione residente nei Comuni della città metropolitana bolognese vive in famiglia. A livello nazionale i residenti in famiglia sono il 99,5%, nella città di Bologna sono il 99,1%, nell intera città metropolitana il 99,4%. Considerando gli ultimi 5 censimenti, si osserva la progressiva crescita del numero delle famiglie, nel capoluogo le famiglie(193.338 unità) sono aumentate dell 8,8%, nei restanti Comuni l incremento è pari al 19,1% (da 224.105 a 266.802). La media è pari al 14,5%. La dimensione famigliare Le famiglie però tendono ad essere sempre più piccole. In Italia, negli ultimi 40 anni si è registrata una flessione da 3,3 a 2,4 persone per famiglia. A Bologna la dimensione delle famiglie era già più contenuta rispetto alla media italiana: da 2,84 a 1,90 componenti. Nei restanti Comuni della Provincia si registra oggi una media più ampia della città pari a 2,26 persone per famiglia. La media metropolitana è pari a 2,11 componenti. Più single meno famiglie numerose Nel corso degli ultimi anni si è registrato un notevole incremento delle famiglie unipersonali per il progressivo invecchiamento della popolazione e per i mutamenti demografici e sociali. Nella città di Bologna quasi il 50% delle famiglie è composta da una solo persona(91.387pari al 47,3%), nel 2001 erano il 37,8%, nel 1971 appena il 15,4%. Nei restanti Comuni della città metropolitana i single sono 1/3 (32,6% vicino al dato nazionale pari al 31,2%). La media metropolitana è pari al 38,8%. Per le famiglie numerose (con 5 o più componenti) si è registrato in città un forte calo rispetto al censimento del 1971 (dal 9,8% si è passati al 2,4%), anche se negli ultimi 10 anni il dato si mantiene stabile. Nei restanti comuni rappresentano ancora il 4% del totale. Abitare e Anziani (2 rapporto sulle condizioni abitative degli anziani in Italia che vivono in case di proprietà 2015) Tralasciamo di riportare i dati del rapporto sul tema del progressivo e inarrestabile incremento della popolazione anziana, perché già sinteticamente affrontato nelle note precedenti. Ma va ribadito e sottolineato che si tratta di una delle più grandi trasformazioni sociali con la quale è necessario misurarsi in modo innovativo per far fronte alle implicazioni culturali, sociali, psicologiche, politiche ed economiche. Si continua purtroppo a considerare l invecchiamento come un capitolo delle politiche sanitarie e assistenziali perdendo di vista lo spessore umano della dimensione individuale e sociale. Per rimuovere questo ritardo va riaffermata una idea di invecchiamento attivo come condizione di benessere personale e, insieme, come fattore di crescita sociale.

Sulle condizioni abitative degli anziani, i dati dell ultimo censimento (2011), utili al nostro progetto ci dicono che: - l 80% della popolazione anziana vive in case di proprietà; - aumenta la quantità di abitazioni di grandi dimensioni abitate da anziani soli; - il 66%delle abitazioni degli anziani che vivono soli ha più di quattro stanze; Queste abitazioni possono quindi diventare il luogo privilegiato dove innestare il progetto Abitare solidale che vuole coniugare il bisogno abitativo di cittadini in temporanea difficoltà con cittadini in grado di accoglierli in coabitazione sulla base di due principi: aiuto reciproco e solidarietà. Quanto sopra premesso Auser Bologna, nell ambito delle iniziative sviluppate a livello nazionale Per una rete nazionale dell abitare solidale intende mutuare l esperienza di Firenze già avviata nel 2009 e tutt ora in corso, con più di 120 coabitazioni attivate e circa 300 persone coinvolte. Cos è Abitare solidale: la coabitazione solidale La costante riduzione delle risorse destinate al Sociale sconta oggi di un aumento esponenziale e diversificato dei bisogni, espressi da una eterogeneità di soggetti. Tale fenomeno, derivante dall allungarsi dell aspettativa di vita, dalle trasformazioni socioeconomiche e demografiche, è acuito dalla crisi degli ultimi anni che ha generato nuove povertà e inedite tipologie di soggetti fragili (anziani soli, cassintegrati, inoccupati, separati ecc..) evidenziando i limiti dei sistemi di welfare tradizionali. Da queste premesse nasce l esigenza di promuovere nuovi approcci che forniscano una molteplicità di risposte innovative e integrative, in alternativa ai percorsi tradizionali, facendo leva sull integrazione tra competenze e risorse pubbliche e private del volontariato e su azioni concrete di sussidiarietà orizzontale. Il tema abitativo, il diritto alla casa e alla domiciliarità, inteso in modo innovativo costituisce l occasione per strutturare attorno all abitare e alla mission originaria dell Auser forme nuove di aiuto e sostegno socio-economico per anziani e soggetti a rischio di esclusione sociale, e al contempo per favorire la costruzione di nuovi rapporti di solidarietà e mutuo aiuto tra gli stessi target fragili, che permetta loro, in virtù della pratica della reciproca responsabilità, di divenire protagonisti attivi del Welfare di comunità: cittadini attivi e solidali. Con tali obiettivi Abitare solidale promuove l attivazione e accompagnamento di forme di coabitazione fondate su patti solidaristici e sul principio del mutuo aiuto. Soggetti ospitanti proprietari o affittuari di case: Cittadini soli (in prevalenza Anziani), con abitazioni sovradimensionate a seguito del modificarsi del proprio contesto famigliare e a conseguenti difficoltà di sostenibilità economica e di gestione della casa; bisognosi di un sostegno per mantenere la propria autosufficienza psicofisica e per contrastare processi di isolamento. Famiglie che necessitano di un aiuto per la conciliazione del tempo/lavoro con il tempo degli affetti o per la gestione della casa. Soggetti ospiti:

Soggetti in momentanea difficoltà economica e sociale a rischio di marginalità, per i quali l opportunità di accedere con dignità ad una casa può costituire una concreta opportunità e un reale ammortizzatore sociale. Finalità Tradurre il problema della casa in un inedito strumento per costruire una comunità più solidale, attivando percorsi di coabitazione già sperimentati in Italia, in cui il concetto storico dell affitto è sostituito e/o integrato dal principio della solidarietà. Perché l AUSER di Bologna - il volontariato AUSER promuove azioni che sviluppano il protagonismo attivo dei cittadini fragili e trasforma il disagio in risorsa attiva; -il volontariato accompagna la soluzione abitativa mettendo a disposizione le numerose progettualità già attive nel territorio. - l esperienza, a livello nazionale è un tassello dell Auser: 2008- Il progetto Abitare Solidale nasce come espressione di un approccio innovativo ai temi della domiciliarità degli anziani da parte dell Auser Volontariato Territoriale Firenze e viene realizzato attraverso i finanziamenti del Cesvot e attraverso il coinvolgimento di una rete di associazioni Nel 2012- dopo due anni di sperimentazione, l Auser di Firenze sigla una convenzione (rinnovata e in corso) con il Comune di Firenze che rende Abitare Solidale un servizio duraturo, frutto della collaborazione tra volontariato e servizi sociali 2013/2015 il progetto si espande a livello regionale e nazionale OBIETTIVI Per la Comunità Per gli ANZIANI Per le FAMIGLIE Specifiche del progetto - promuovere il Welfare di Comunità -favorire il mantenimento di uno stato di salute psicofisica apprezzabile e la permanenza presso la propria abitazione, in condizione di maggiore sicurezza in virtù dell aiuto offerto dai coabitanti, sulla base del patto abitativo concordato; -sostenere, qualora sia richiesto, l anziano nelle spese gestionali della casa con un contributo non superiore al 40% del costo delle utenze. -facilitare la conciliazione tra lavoro, cura dei figli, sostenendo le esperienze di care giver; - ridurre i rischi di impoverimento dovuti a situazioni contingenti -ricevere un sostegno nella cura della casa e/o economico nel caso in cui sia richiesta una contribuzione per le spese delle utenze.

PER I CITTADINI IN -garantire opportunità abitative a condizioni sostenibili e un MOMENTANEA e un ambiente di vita decoroso; DIFFICOLTA -offrire soluzioni abitative temporanee per avviare o mantenere un ECONOMICA E A percorso di vita autonoma in attesa di una maggiore stabilità RISCHIO DI economica; MARGINALITA -favorire la spontanea, propositiva e concreta partecipazione ai valori e alla prassi del Welfare di Comunità, responsabilizzando i giovani e i cittadini tutti nel loro ruolo di capitale sociale e futuro di una società più solidale. Azioni e Strumenti ABITARE SOLIDALE si articola nelle seguenti sintetiche azioni: a) individuazione di domanda ed offerta (coinvolgimento diretto, comunicazione ordinaria tramite web e social network e volantini iniziative promosse dai gruppi Auser territoriali ed altre associazioni anche attraverso il radicamento territoriale dell Auser e delle altre associazioni e/o enti in rete); b) selezione di soggetti idonei; c) incontri individuali tra operatore e destinatari; d) percorso di conoscenza tra possibili coabitanti selezionati in base a compatibilità, caratteristiche, aspettative e bisogni; e) elaborazione e sottoscrizione degli accordi di coabitazione, definiti Patti Abitativi; f) sperimentazione coabitazione (30 gg circa) e successiva ufficializzazione del rapporto coabitativo attraverso il comodato d uso gratuito precario di immobile; g) monitoraggio costante da parte di volontari e operatori. ABITARE SOLIDALE si avvale dei seguenti strumenti, specificatamente creati o adattati alle esigenze del servizio: 1- Modello del profilo personale da elaborare in forma personalizzata con il coinvolgimento dell utente; 2- Patto abitativo di coabitazione accordo definito e sottoscritto dai destinatari del progetto a seguito della concertazione sulle reciproche esigenze e disponibilità. Il Patto rappresenta lo strumento di autogestione della coabitazione e il parametro utilizzato dai volontari e dagli operatori per verificare la qualità della coabitazione in itinere; 3- Comodato d uso gratuito precario di immobile strumento giuridico che non prevede canoni di locazione e neppure il termine della coabitazione, ma solo il tempo di preavviso per una eventuale interruzione del rapporto;

4- Equipe multi professionale per la valutazione delle richieste, delle possibili coabitazioni e per la condivisione della stesura dei singoli patti abitativi e per il monitoraggio della coabitazione 5- Rete di Partner pubblici e privati, coordinata dall Auser, che garantisce la compresenza di più professionalità e competenze (volontari, assistenti sociali, avvocati psicologi ecc.) per garantire adeguatezza ed economicità dell intervento. Il Percorso- Azioni dettagliate Per perseguire con adeguatezza ed efficacia gli obiettivi del progetto Per una Rete Nazionale Auser dell Abitare solidale su scala metropolitana, Auser Bologna si propone di sviluppare le seguenti azioni Azione 1.Costituzione Tavolo di governo del progetto Il tavolo ha una funzione di elaborazione e indirizzo strategico. Si riunisce per elaborare le strategie, monitorare e valutare i risultati in corso d opera, apportando a valutazione compiuta nuove linee strategiche Azione 2.Costituzione della rete territoriale La rete territoriale aderisce al progetto e facilità la promozione e la proliferazione dello stesso). La rete, composta da soggetti pubblici e privati, in base alle proprie competenze si incarica di svolgere specifici ruoli ed attività all interno del progetto. Azione 3.Costituzione del gruppo operativo del progetto Il gruppo operativo è composto da 2 coordinatori del progetto, prevede le seguenti figure professionali: responsabile di comunicazione, architetto, psicologo, avvocato, mediatore sociale, assistente sociale, addetto alla segreteria e i volontari formati Azione 4.Formazione Si prevede una formazione curata dagli esperti di Auser Abitare Solidale, articolata in specifici moduli formativi, differenziati a seconda dei destinatari e dei ruoli ricoperti all interno del progetto (operatori, i volontari etc..) Azione 5.Promozione e divulgazione Produzione e diffusione volantino generale Produzione e diffusione opuscolo divulgativo/ carta dei servizi Attivazione punti telefonici per domanda e offerta Coinvolgimento punti telefonici (numero verde? Cup2000) Azione 6.Accordi con Comuni e Distretti Sottoscrizione Accordi/Convenzioni di partnership con i Comuni e distretti per la gestione coesa ed integrata (in termini di progetti e servizi offerti) Azione 7.Abitare Solidale- azione specifica di co-abitazione - Verifica condizioni igieniche sanitarie - Matching tra eventuali coppie di coabitazione - Conoscenza graduale pre coabitazione - Sottoscrizione patto Abitativo/ avvio fase sperimentale di coabitazione - Verifica con le parti per correggere eventuali criticità - Firma comodato gratuito - Monitoraggio continuo