SPECIFICHE UTILIZZO SOFTWARE BEAUCLIMAT

Documenti analoghi
ORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE

ORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE

FORMAZIONE BASE CENED CASO STUDIO 1 FEDERICA ZAMBONI

INDICE. PREMESSA... p. 1

Prestazioni energetiche di un edificio

Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica

ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA LEGGE 3 APRILE 2014 N. 48 ALLEGATO 4

Ponti termici Edifici esistenti maggiorazione lordo

DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI N. 15 AEROPORTI NAZIONALI COLLOCATI NELLE REGIONI INDIVIDUATE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA R-DOCET

Illustrazione di casi studio Edificio ad uso scolastico

Decreto Ministeriale del 26/6/ Nuove disposizioni legislative nazionali. Entrata in vigore: 1 ottobre 2015 PRIMO DECRETO

Attestato di Certificazione Energetica Scheda di Raccolta dati. Anno/Epoca di costruzione edificio: eventuali ampliamenti: (anno)

EDIFICI A CONSUMO ENERGETICO QUASI ZERO

Gli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici

Protocollo Itaca GUIDA ALL USO DEGLI STRUMENTI SEMPLIFICATI PER IL CALCOLO DEGLI INDICATORI PRESTAZIONALI

Presentazione di casi studio in applicazione delle novità normative sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici

IL VETRO PER L EFFICIENZA ENERGETICA NELL EDILIZIA

Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO)

B - CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L'ACQUISIZIONE DEI SERVIZI C - PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI RELATIVI AI SERVIZI

CORSO PER CERTIFICATORE ENERGETICO

Il progetto degli edifici nzeb: novità in Lombardia

CASO A - Nel caso di edificio residenziale sprovvisto di impianto di acqua calda sanitaria è necessario procedere in questo modo:

Linee guida verifiche DGP n. 162 del Provincia di Trento

Energy-Efficient Building Design. Metodologie per infrastrutture complesse e di pregio architettonico

NUOVE REGOLE PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA

SINTESI DEL PROGRAMMA DI LAVORO DEL CTI IN TEMA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA

1. Quale delle seguenti fonti energetiche non è rinnovabile?

Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio

Decreto requisiti minimi: indici, verifiche ed edificio di riferimento PhD Massimo Gozzo DAEA INBAR Siracusa

Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE

METODOLOGIA DI CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA

Ridurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS.

PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

RELAZIONE TECNICA. Comune di MONOPOLI. Provincia di BARI. Rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico

DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI N. 15 AEROPORTI NAZIONALI COLLOCATI NELLE REGIONI INDIVIDUATE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA.

prof. ing. Anna Magrini Il progetto del recupero: problematiche

Art. 28 legge 10/91 1. INFORMAZIONI GENERALI

1/6 1 - DATI GENERALI INTERVENTO. Titolare (cognome e nome, ragione sociale) Tipo procedimento Perm. di costruire si DIA / SUPERDIA.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: Quali sono i requisiti minimi da soddisfare?

Esempi e applicazioni di architettura sostenibile

COMUNE DI CASARANO PROVINCIA DI LECCE REGIONE PUGLIA. Piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica

CTO Sardegna Regione Autonoma della Sardegna Comune di VILLAPUTZU. Ing. Silvia Murgia centro di ricerca A.B.I.T.A.

1/ DATI GENERALI INTERVENTO. Titolare (cognome e nome, ragione sociale) Tipo procedimento Perm. di costruire si DIA / SUPERDIA.

ALLEGATO E (Allegato I, comma 19)

Il nuovo Attestato di Prestazione Energetica: come redigere il nuovo APE ed effettuare un corretto Audit Energetico degli edifici

Cagliari, 5 aprile Edifici ad Energia Quasi Zero (nzeb) Claudio Del Pero

I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente.

Calcolo Volume Urbanistico

La Certificazione Energetica degli edifici e le nuove problematiche ad esse connessa

di cui è composto l'edificio: Subalterni da a da a da a da a Climatizzazione invernale Ventilazione meccanica Illuminazione

di cui è composto l'edificio: Altro: Subalterni da a da a da a da a Climatizzazione invernale Ventilazione meccanica Illuminazione

Laurea in Archite:ura

Comune di NAPOLI Provincia NAPOU. RELfiZIONE TECNICA. RisDondenza alle or scdtoni in materia di contsnlmento ene djco

CERTIFICAZIONE ENERGETICA: raccolta dei dati, calcolo della prestazione energetica ed emissione del certificato.

Gruppo di unità immobiliari. Numero di unità immobiliari Riqualificazione energetica. di cui è composto l'edificio: Altro:

Savona, addì 21 aprile Ai Sigg.ri GEOMETRI iscritti al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Savona LORO SEDI

Verso edifici ad energia quasi zero

NORMA UNI 10200:2013

DOCET nasce dalla ricerca di approcci semplificati per facilitare l inserimento dei dati da

L attestato di certificazione energetica Beauclimat. Guida alla lettura

Di seguito, i concetti più importanti delle UNI/TS e alcuni esempi di schemi impiantistici modellati con il software Blumatica Energy.

Comune di PRATO. Provincia di PRATO RELAZIONE TECNICA

SOMMARIO PREMESSA Dati generali edificio oggetto di diagnosi energetica Anagrafica edificio Contesto geografico...

1. PREMESSA IPOTESI DI CALCOLO SOFTWARE DI CALCOLO CLASSE ENERGETICA ATTUALE STRATIGRAFIE CALDAIA...

ALLEGATO D 1. LE CLASSI DI PRESTAZIONE ENERGETICA. All.to D alla deliberazione della Giunta regionale n. 1606, in data 8/07/20111

Allegato Energetico Ambientale ai Regolamenti Edilizi Comunali della Provincia di Torino

Rispetto alla UNI/TS :2008 le principali variazioni riguardano:

Progetto per la realizzazione di:

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN PIEMONTE Guida rapida alla compilazione degli ACE nella fase di avvio

Calcolo CasaClima Open

Certificazione energetica degli edifici

Allegato 2 al Capitolato _ ASSESSMENT ENERGETICI

DECRETO N. 745 DATA 02/04/2015

LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA. DGR 4 agosto 2009, n D.Lgs. 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E

AT T E S TAT O D I P R E S TA Z I O N E E N E R G E T I C A D E G L I E D I F I C I

2. A partire dalla data di registrazione della pratica nel catasto energetico, l attestato di prestazione energetica ha una idoneità massima:

Dati dell'oggetto. volume netto riscaldato dell'edificio [m³] (opzionale) V N = numero di persone nell'edificio Pers = 199,00

Efficienza Energetica al 2020

S/V. Superficie esterna tot. m 2. m 3. 8 unità separate ,2

RELAZIONE TECNICA GESTIONE ESTERNA - COMUNE DI MARANELLO B01 PISCINA COMUNALE E CENTRO SPORTIVO

Progettazione integrata di un edificio NZEB: dal progetto architettonico al progetto energetico ed acustico.

ENERGETICAMENTE. Apporti termici

CERTIFICAZIONE ENERGETICA LEZIONE N PRESTAZIONE ENERGETICA PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE

NUOVO POLO TERRITORIALE PER LA PRIMA INFANZIA CON ASILO NIDO DI COLOGNO MONZESE (MI)

Città Metropolitana di Firenze

coibentazione termo acustica o di inerzia termica. Viene integrata dall art. 12 della L.R. 39 del 21 Dicembre 2004 con l aggiunta del comma 1 bis

Progetto RESET Attività di formazione. LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Norma UNI TS Impianti termici MODULO 3. Ing.

PRANA PER IL RESIDENZIALE CASE STUDY RESIDENZA PRIVATA SOMMA LOBARDA, VARESE

RELAZIONE TECNICA Pacchetto Energia (art.28 L.10/1991 e s.m.)

Calcolo dei carichi termici estivi secondo il metodo Carrier - Pizzetti

Individuazione edificio e unità tipologica

! ""#!$!%#"%! "&!"!!#!"!" #

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL TEMPLATE PER IL MONITORAGGIO DEGLI EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO

RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEI CORPI DI FABBRICA E DELL AREA DI PERTINENZA IN VIA PREALPI n 26 IN LOCALITA STALLAVENA

l ingresso è stato spostato nell atrio una bella sala d attesa un area vending machine accesso biblioteca accesso scuola relazione

Recupero energetico di edifici tradizionali

Edificio di classe: B

Relatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola SC/023. Diagnosi Energetica nel civile

APPROFONDIMENTI SULLA LEGGE Capitolo 7

COMUNE DI RIVARA PROVINCIA DI TORINO RELAZIONE TECNICA

Transcript:

SPECIFICHE UTILIZZO SOFTWARE BEAUCLIMAT Il concorrente deve calcolare gli indici di prestazione energetica globale raggiungibili con le migliorie proposte inserendo le componenti di involucro e di impianto corrispondenti al progetto presentato. È necessario creare due file separati per la valutazione rispettivamente dell edificio scolastico e della palestra. La valutazione deve essere effettuata secondo quanto previsto dalla metodologia di calcolo definita con d.g.r. n.1606 dell 8 luglio 2011, utilizzando il «Software per la certificazione energetica degli edifici in Valle d Aosta BEAUCLIMAT», strumento di calcolo gratuito approvato con la d.g.r. n. 1062 del 6 maggio 2011, versione 3.0.4. La stessa procedura e versione di programma sono stati utilizzati per determinare le prestazioni energetiche dei due edifici sulla base del progetto preliminare approvato dalla Giunta regionale, che costituiranno il livello di base per le valutazioni. All interno della documentazione di gara, sono messi a disposizione i documenti denominati Edificio scolastico.sdb e Edificio palestra.sdb, contenenti i dati in ingresso ed i risultati delle elaborazioni effettuate dal programma BEAUCLIMAT, nonché le relative relazioni riepilogative in formato.pdf denominate Relazione edificio scolastico.pdf e Relazione edificio palestra.pdf. Per poter valutare i due edifici con il programma di calcolo Beauclimat, si è reso necessario fare delle assunzioni su alcune caratteristiche specifiche dell involucro e degli impianti, non ricavabili direttamente alla scala di progetto preliminare, che hanno unicamente lo scopo di fissare un livello minimo ragionevole delle prestazioni energetiche dei due edifici. Tali assunzioni, se non diversamente specificato a livello puntuale, NON sono vincolanti dal punto di vista delle scelte tecniche e dimensionali del progetto che i concorrenti intendono presentare. Si riportano di seguito le principali assunzioni non vincolanti, suddivise secondo le sezioni del software Beauclimat, effettuate per la compilazione dei due file. Sezione software: GESTIONE ZONE Si premette che nella metodologia di calcolo regionale si definisce ZONA TERMICA la porzione dell unità immobiliare, parte di edificio o intero edifico climatizzato avente un unica destinazione d uso, mantenuta ad una temperatura uniforme attraverso lo stesso impianto di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva o ventilazione, con un unica tipologia del sottosistema di emissione e regolazione. Edificio Scolastico: all interno dell edificio scolastico sono state create due zone termiche riscaldate e una zona termica non riscaldata. - Le due zone termiche riscaldate sono così denominate: ZONA RISCALDATA 1 ZONA RISCALDATA 2 (piano secondo scuola) 1

All interno della ZONA RISCALDATA 1 è stata inserita l aula magna, nonostante il locale presenti una destinazione d uso diversa da quella prevalente. Tale scelta è giustificata dal fatto che nella metodologia di calcolo regionale si afferma quanto di seguito riportato: alle porzioni con destinazione d uso diversa da quella prevalente aventi superficie utile climatizzata non superiore al 10% di quella complessiva dell unità immobiliare può essere assegnata la destinazione d uso prevalente dell unità immobiliare. E stata creata la zona termica ZONA RISCALDATA 2 (piano secondo scuola) poiché la destinazione d uso del piano secondo della scuola potrà variare nel tempo e al momento prevede la sola predisposizione per i terminali di emissione che potranno essere installati in futuro. - La zona termica non riscaldata è così denominata: ZONA NON RISCALDATA Seminterrato ala grande Questa zona termica verrà utilizzata come deposito e quindi non necessita di un impianto per la climatizzazione invernale ed estiva. Edificio scolastico_gestione zone ZONA PIANO CORPO FABBRICATO LOCALE RISCALDATO O NON RISCALDATO ZONA NON RISCALDATA Seminterrato ala grande Seminterrato Ala ovest Non riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Seminterrato Ala est Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano terra Ala ovest Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano terra Ala est Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano terra Atrio Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano primo Ala ovest Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano primo Ala est Riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano primo Atrio Riscaldato ZONA 2 (piano secondo Piano secondo Atrio Riscaldato (predisposizione scuola) per terminali di emissione) Tabella riassuntiva delle assunzioni effettuate per la definizione delle zone termiche dell edificio scolastico VENTILAZIONE_Per la zona riscaldata 1 la portata d aria di progetto della ventilazione meccanica a doppio flusso con recuperatore di calore è stata calcolata sommando le portate d aria delle aule, dei laboratori e dell aula magna; le portate d aria delle zone comuni e dei corridoi non sono state conteggiate vista l assenza della ventilazione meccanica. 2

Per la zona riscaldata 2 (piano secondo scuola) vista l assenza di ventilazione meccanica è stato considerato un ricambio d aria minimo come previsto da normativa. VOLUME NETTO_Per il calcolo del volume netto climatizzato nella zona riscaldata 1 è stata considerata un altezza interna netta di 3 metri, non considerando la controsoffittatura. all interno dell edificio palestra sono state create due zone termiche riscaldate e una zona termica non riscaldata. - Le due zone termiche riscaldate sono così denominate: ZONA RISCALDATA 1 (campi e gradinate) ZONA RISCALDATA 2 (spogliatoi) Sono state create due zone termiche differenti poiché presentano due tipologie distinte di terminali di emissione: bocchette in sistemi ad aria calda (assimilati ad aerotermi ad acqua_vedi erogazione della palestra) per i campi e le gradinate e radiatori per i restanti locali (spogliatoi). - La zona termica non riscaldata è così denominata: ZONA NON RISCALDATA (centrale termica) Questa zona termica è destinata a centrale termica e quindi non necessita di un impianto per la climatizzazione invernale ed estiva. Palestra_Gestione zone ZONA PIANO CORPO FABBRICATO LOCALE RISCALDATO O NON RISCALDATO ZONA NON RISCALDATA Centrale termica Piano primo Palestra Non riscaldato ZONA RISCALDATA 1 Piano terra Palestra Riscaldato (campi e gradinate) (campi da gioco) ZONA RISCALDATA (campi e gradinate) 1 Piano primo Palestra (gradinate) Riscaldato ZONA RISCALDATA 2 Piano terra Palestra Riscaldato (spogliatoi) Tabella riassuntiva delle assunzioni effettuate per la definizione delle zone termiche dell edificio palestra Edificio scolastico e palestra: Il calcolo della superficie lorda climatizzata e del volume lordo climatizzato è stato eseguito seguendo le definizioni presenti nella metodologia di calcolo regionale e di seguito riportate: CALCOLO SUPERFICIE LORDA (climatizzata): somma delle superfici di pavimento dei locali climatizzati di ogni singolo piano, misurata sul perimetro murario esterno che lo delimita. Sono escluse le superfici dei 3

balconi, le logge rientranti dal filo esterno della costruzione, le serre solari nonché i terrazzi praticabili costituenti copertura di adiacenti corpi di fabbrica o della stessa unità immobiliare. CALCOLO VOLUME LORDO (climatizzato): somma dei volumi dei locali climatizzati, esclusi i locali non abitabili, espresso in metri cubi, comprensivo di tutte le murature, dei tramezzi e dei solai intermedi, se a più piani, di base e di copertura. Sezione software: INVOLUCRO Edificio scolastico e palestra: ELEMENTI OPACHI E ELEMENTI TRASPARENTI_I valori di trasmittanza relativi agli elementi opachi e agli elementi trasparenti sono stati inseriti nel Software Beauclimat con la modalità Dati esterni che permette di inserire direttamente i valori di trasmittanza, capacità termica, ecc. desunti dalla documentazione del progetto preliminare, senza dettagliare la stratigrafia dell elemento opaco o le proprietà specifiche delle diverse componenti del serramento. La capacità termica dei componenti opachi è stata calcolata in base alle descrizioni presenti nel progetto preliminare. SUPERFICIE DISPERDENTE_La convenzione utilizzata per il calcolo delle superfici disperdenti è quella prevista dalla metodologia di calcolo regionale come di seguito riportata: la superficie disperdente è la superficie che delimita verso l esterno, verso ambienti non climatizzati e verso il terreno il volume lordo climatizzato dell edificio. Tale convenzione prevede di considerare le superfici disperdenti dall esterno, al lordo delle dimensioni della struttura. ANGOLI OMBREGGIATURA_ All interno della sezione involucro nella descrizione degli elementi trasparenti, nel campo delle ostruzioni solari, sono stati considerati soltanto le ostruzioni esterne e gli aggetti orizzontali, mentre non sono stati presi in considerazione gli aggetti verticali. PONTI TERMICI_ All interno della sezione involucro nella descrizione ponti termici sono state considerate tutte le tipologie di ponti termici non trascurabili ai fini del calcolo della prestazione energetica dell involucro. Sezione software: CLIMATIZZAZIONE INVERNALE Edificio scolastico e palestra: Vista la presenza di un unico impianto a servizio dell edificio scolastico e della palestra si è reso necessario inserire le potenze totali di tutti i dispositivi dei sottosistemi impiantistici a servizio di entrambi gli edifici, effettuando una ripartizione secondo la superficie utile climatizzata dei singoli edifici, rispetto all area totale servita dall impianto (somma della superficie utile climatizzata dell edificio scolastico e della palestra). 4

Edificio Scolastico: EROGAZIONE_Per la zona riscaldata 1 e la zona riscaldata 2 (piano secondo scuola) all interno della sezione erogazione sono stati inseriti dei terminali di tipo radiatori a temperatura variabile in modo tale da ottenere dei valori delle temperature di mandata e ritorno di progetto (70 C-55 C) meno elevate rispetto a quelle standard e in linea con quanto indicato nel progetto preliminare. DISTRIBUZIONE_La tipologia di impianto selezionato è di tipo misto aria-acqua, poiché tale configurazione permette di valorizzare la sezione ad acqua relativa ai radiatori ed il sistema ad aria dedicato alle aule, ai laboratori e all aula magna. EROGAZIONE_Per la zona riscaldata 1 (campi e gradinate) all interno della sezione erogazione sono stati inseriti dei terminali di tipo aerotermi ad acqua (55 C-45 C) poiché tra le tipologie presenti nel Software Beauclimat (nel caso di locali con altezza superiore ai 4 metri) è la più simile a quella definita nel progetto preliminare (bocchette in sistemi ad aria calda). Questa impostazione del Software è dettata dal fatto che la normativa tecnica non permette di inserire sistemi con bocchette ad aria calda per locali con altezze interne superiori ai 4 metri. Per la zona riscaldata 2 (spogliatoi) all interno della sezione erogazione sono stati inseriti dei terminali di tipo radiatori a temperatura variabile in modo tale da ottenere dei valori delle temperature di mandata e ritorno di progetto (70 C-55 C) meno elevate rispetto a quelle standard e in linea con quanto indicato nel progetto preliminare. DISTRIBUZIONE_La tipologia di impianto selezionato è di tipo misto aria-acqua, poiché tale configurazione permette di valorizzare la sezione ad acqua relativa ai radiatori per gli spogliatoi ed il sistema ad aria dedicato alla palestra e alle gradinate. Sezione software: ACQUA CALDA SANITARIA Edificio Scolastico: FABBISOGNO_Il fabbisogno di ACS per la scuola è nullo poiché la metodologia di calcolo regionale prevede l assenza di fabbisogno nel caso di scuole (esclusi asili nido e scuole materne). FABBISOGNO_Il fabbisogno di ACS è stato calcolato stimando un numero di docce pari a 11, in congruenza con gli elaborati grafici del progetto preliminare. Sezione software: CLIMATIZZAZIONE ESTIVA L impostazione del Software Beauclimat prevede di associare ad ogni zona termica il relativo impianto, descrivendone le caratteristiche specifiche. 5

Edificio Scolastico: Per l edificio scolastico non è previsto un impianto di climatizzazione estiva, quindi all interno del Software Beauclimat è stata selezionata la dicitura impianto non presente. Per l edificio palestra sono state inserite nel software tutte le caratteristiche relative ad ogni sottosistema dell impianto; tuttavia, in seguito alla valutazione delle caratteristiche dell involucro in base al progetto preliminare, il fabbisogno di raffrescamento è risultato nullo e quindi l indice di prestazione energetica estivo è pari a zero. Sezione software: ILLUMINAZIONE Edificio Scolastico e Palestra: Per effettuare il calcolo del fabbisogno di energia elettrica fornita per l illuminazione artificiale occorre inserire nel Software Beauclimat la Potenza elettrica installata o di progetto di ogni singolo locale. Nei locali per cui tale dato non è definito è stata considerata la Potenza elettrica minima per illuminazione artificiale calcolata di default, in base al livello di illuminamento richiesto da normativa in relazione alla destinazione d uso del locale. Ad ogni parete, di ogni singolo locale, deve essere associata la relativa superficie finestrata. Sezione software: FONTI RINNOVABILI Edificio Scolastico e Palestra: FOTOVOLTAICO_Vista la presenza di un impianto fotovoltaico (Fotovoltaico 1_inclinazione: 23 ; orientamento: sud; Fotovoltaico 2_inclinazione: 8 ; orientamento: ovest) a servizio dell edificio scolastico e della palestra si è reso necessario inserire l impianto fotovoltaico in entrambi gli edifici, effettuando una ripartizione secondo la superficie utile climatizzata di ciascuno degli edifici, rispetto all area totale servita dall impianto (somma della superficie utile climatizzata dell edificio scolastico e della palestra). SOLARE TERMICO_L accumulo per lo stoccaggio dell acqua calda sanitaria prodotta dall impianto solare termico a servizio della palestra, come previsto dalla metodologia di calcolo regionale, è stata inserita nella sezione Fonti rinnovabili_solare termico. Si precisa invece che è obbligatorio rispettare le indicazioni sotto riportate: - Considerare in modo completo tutti gli aspetti aventi rilevanza energetica ed in modo particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i ponti termici, le caratteristiche delle reti impiantistiche, gli ausiliari, etc.; 6

- Effettuare le valutazioni utilizzando il metodo di calcolo completo, senza utilizzare la facilitazione di calcolo Dispersione attraverso ambienti non riscaldati ; - Sezione Involucro : ai fini del calcolo delle dispersioni degli elementi opachi, congruentemente a quanto definito nella metodologia di calcolo regionale, è necessario considerare le dimensioni delle superfici disperdenti dall esterno, quindi al lordo delle dimensioni della struttura; - Sezione Involucro : non modificare le ostruzioni esterne inserite nei due file di riferimento; - Sezione Illuminazione : ai fini della valutazione del fabbisogno di illuminazione artificiale, considerare i soli volumi climatizzati. Eventuali dispositivi illuminanti installati all esterno o in ambienti non riscaldati non devono essere inseriti. Nel caso in cui una o più configurazioni proposte dal concorrente non trovassero possibilità di perfetta rappresentazione tramite il software Beauclimat, il concorrente ha comunque l obbligo di imputare dati compatibili con il programma, eventualmente semplificando in modo coerente i dati in ingresso per renderli adeguati allo strumento di calcolo ed inserendo le ulteriori considerazioni/valutazioni nella relazione tecnica prevista dal bando di gara. Per quanto riguarda gli eventuali aspetti non compiutamente definiti a livello di progettazione definitiva e per i quali si rendesse necessario effettuare delle assunzioni, si precisa che per l attribuzione del punteggio, relativo a questo specifico criterio, faranno fede i risultati dei calcoli effettuati dal software e che i valori di prestazione energetica dichiarati dovranno poi essere rispettati in sede di progettazione esecutiva e nelle fasi costruttive. 7