Vorwurf: 17-Jährige vergewaltigt - Mann verurteilt Drei Jahre und fünf Monate Haft für Burggräfler Foto: fotolia.de/gina Sanders Bozen Ihm wurde vorgeworfen, im Frühjahr 2009 einer damals 17-Jährigen sexuelle Gewalt angetan zu haben. Am Dienstag wurde der 28-Jährige aus dem Burggrafenamt vom Strafsenat unter dem Vorsitz von Richterin Carla Scheidle zu drei Jahren und fünf Monaten Haft verurteilt. Das ist ein Monat mehr, als Staatsanwältin Daniela Pol beantragt hatte. Die Rechtsanwälte des Mannes Beniamino Migliucci und Paolo Corti forderten den Freispruch. Außerdem ordnete das Gericht an, dass der Mann die Verfahrenskosten der Nebenklägerin tragen und 20.000 Euro Schadenersatz leisten muss. Laut Anklage hatte der Übergriff am Rande einer Feier in einem Jugendzentrum stattgefunden, berichtet das Tagblatt Dolomiten. Die 17-jährige war mit dem Mann ins Freie gegangen. Dort habe er sie vergewaltigt. Das Urteil ist nicht rechtskräftig, der Mann ist auf freiem Fuß, so die Dolomiten.
Fa foto osé alle turiste: arrestato Prima ha molestato le turiste in Piazza Walther, spacciandosi per un reporter (tentando di fotografare le signore da varie angolazioni ), poi ha aggredito un turista tedesco che non gradiva le avance nei confronti della consorte e infine, una volta portato in ospedale, ha pestato il medico di turno e due poliziotti procurando una diagnosi di dieci giorni. È finito in manette Roberto Pavan: dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. I fatti sono avvenuti domenica sera, poco dopo le 20, in Piazza Walther. Il bolzanino, armato di macchina fotografica, molestava i passanti. Diceva di essere un giornalista e che stava facendo il suo lavoro. In realtà, tentava di riprendere le donne che passeggiavano. Ad un certo punto, però, un turista tedesco l ha invitato a smetterla. Sono volati schiaffi e pugni da entrambe le parti. Una volta arrivata la polizia, Pavan lamentava dolori all addome. Per sicurezza, gli agenti l hanno accompagnato al pronto soccorso, dove si è ripreso subito, tirando un pugno al medico che lo stava visitando. Come se non bastasse ha aggredito anche i poliziotti. Poco doposi trovava in carcere in via Dante. Alto Adige 10.06.2014
Ex-Freundin belästigt: Anwalt in Hausarrest Behörden wurden wegen Stalkings tätig Foto: fotolia.de/jürgen Falchle Bozen Mit der Trennung von seiner Lebensgefährtin, mit der er auch zwei Kinder hat, konnte sich ein Südtiroler Anwalt nicht abfinden und brachte sich so in große Schwierigkeiten. Hunderte Male rief er seine Ex-Freundin an. Außerdem schickte er ihr den ganzen Tag über SMS. Irgendwann wandte sich die Frau an die Behörden. Weil der 46-Jährige Jurist auch eine Abmahnung des Quästors wegen Stalkings ignorierte, wurde er schließlich verhaftet und in den Hausarrest überstellt. Jetzt eine Woche nach der Maßnahme, die von Staatsanwältin Donatella Marchesini beantragt wurde, konnte der Anwalt die Aufhebung der Vorkehrung erwirken allerdings unter Auflagen. Der Mann darf sich nicht mit seiner früheren Lebensgefährtin in Verbindung setzen. Außerdem darf er die Gemeinde, in der seine Ex-Freundin lebt, nicht betreten. Verstößt er gegen diese Bedingungen, riskiert er eine weitere Haftstrafe, berichte die Tageszeitung Alto Adige. http://www.suedtirolnews.it/d/artikel/2014/06/06/ex-freundin-belaestigt-anwalt-in-hausarrest.html
Perseguita l ex convivente Arrestato un avvocato È rimasto ai «domiciliari» per una settimana con l accusa di stalking Ora è tornato in libertà ma con il divieto di comunicazione con la donna E stato abbandonato dalla sua convivente con la quale ha avuto anche due figli. Non si è mai rassegnato alla conclusione del rapporto ed ha finito per mettersi nei guai grossi. Dopo aver ignorato una prima ammonizione del Questore per stalking, è stato arrestato e posto ai domiciliari su richiesta della Procura della Repubblica. E stata proprio la donna a chiedere un intervento deciso della magistratura. Ormai esasperata dalle centinaia di chiamate telefoniche e dai messaggini inviati ad ogni ora del giorno e della notte, l ex convivente si è vista costretta a rivolgersi alla Procura. Il caso è finito nelle mani del sostituto procuratore Donatella Marchesini (coordinatrice del gruppo di lavoro di magistrati che si occupano delle cosiddette fasce deboli) che ha valutato attentamente la situazione e ha messo in atto tutti i tentativi possibili per far recedere il legale dal proseguire nella condotta illecita. Si tratta di un avvocato bolzanino di 46 anni, impegnato da qualche anno in una attività imprenditoriale. Visto il fallimento di tutti i tentativi di tutela della donna, la dottoressa Marchesini si è vista costretta a chiedere l emissione di un provvedimento cautelare che è stato accolto dal giudice Silvia Monaco. L avvocato è stato così arrestato e posto ai domiciliari. Il professionista è rimasto in stato di arresto una settimana. Ora ha ottenuto la revoca del provvedimento ma il giudice gli ha comunque imposto delle precise limitazioni: non può tentare di comunicare con l ex convivente (dunque se tornerò a mettere mano al telefono rischia di finire un altra volta agli arresti) e ha il divieto di dimora nel Comune in cui risiede la donna (che non è Bolzano). La decisione dell ex compagna di chiudere ogni tipo di rapporto con il professionista sta rendendo drammatica e molto tesa anche la causa avviata davanti al giudice civile per l affidamento dei due figli. La situazione sembra destinata a restare molto tesa. Alto Adige 6.6.2014