Comuni della Val d Illasi. Vivi la Città 2004-2005



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A R E A P I A N I F I C A Z I O N E E G E S T I O N E D E L T E R R I T O R I O S E R V I Z I O A M B I E N T E E D E C O L O G I A

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ALLE FAMIGLIE E AGLI OPERATORI ECONOMICI - n. 28 - Febbraio 2004 - Vivi la Città - Guida ai Diritti del Cittadino e dell Impresa - Aut. Trib. RE n. 788 del 20/02/1991 - Prop. Gruppo Media srl - 0,13 - Copia omaggio - Stampa: Grafiche Jolly - Modena (MO) Comuni della Val d Illasi Vivi la Città 2004-2005 INIZIATIVE EDITORIALI E COMUNICAZIONE

Cari Concittadini, la nostra Amministrazione Comunale ha ritenuto di proporre questa Guida al fine di rendere più facili e spediti i rapporti con il Comune. Nella speranza di fornire uno strumento utile e gradito, in essa sono stati inseriti gli indirizzi ed i numeri telefonici degli uffici e le modalità per accedere ai servizi offerti dal nostro Comune e per quanto di competenza alla neonata Unione dei Comuni Verona Est composta dai Comuni di Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi e Mezzane di Sotto. Si tratta di una Guida di facile consultazione, che vuole aiutare in modo pratico coloro che sotto diversi aspetti vivono nel nostro territorio, senza la pretesa di rispondere ad ogni quesito. Colgo l occasione per ringraziare coloro che a vario titolo hanno collaborato anche con il loro generoso contributo alla realizzazione di questa pubblicazione. Nella certezza che questa Guida potrà migliorare la partecipazione e il contatto reciproco tra Cittadini e Pubblica Amministrazione, è con soddisfazione che sottopongo quest opera agli Illasiani e a tutti coloro che vogliono conoscere meglio il nostro Comune. PRESENTAZIONE Il Sindaco di Illasi Renzo Castagna Cari Tregnaghesi, in questa utile e pratica guida, realizzata dal Gruppo Media, sono state inserite informazioni, numeri telefonici, indicazioni e notizie riguardanti il nostro paese, la sua storia e le sue più diverse caratteristiche e realtà. Confido che questa iniziativa possa contribuire, almeno in parte, a migliorare il contatto reciproco tra cittadini, servizi e Pubblica Amministrazione, rendendone più facili e spediti i rapporti e restituendo ad ogni lettore un po' di quel tempo che di solito è costretto a perdere per sapere cosa deve fare e a chi deve rivolgersi per soddisfare le sue svariate necessità. Con l'augurio di aver fatto cosa gradita a tutti i cittadini ed a tutti coloro che vorranno conoscere meglio il nostro paese, colgo l'occasione per ringraziare le aziende e le attività commerciali di Tregnago, che hanno contribuito a realizzare e diffondere, a costo zero per l'amministrazione, questa opera. Il Sindaco di Tregnago Avv. Marco Pezzotti 1

PRONTO INTERVENTO manutenzione ordinaria e straordinaria reperibilità festiva 7 giorni su 7 periodo invernale Tel. 045 6000033 - Fax 045 6000181 www.staservizi.it e-mail: sta@staservizi.it

Sommario Vie di Accesso....................Pag. 4 Cenni Storici.....................Pag. 5 Itinerario Storico Artistico..........Pag. 7 Gastronomia....................Pag. 12 Fiere e Manifestazioni............Pag. 14 Ambiente......................Pag. 16 Numeri Utili....................Pag. 20 Elenco Inserzionisti..............Pag. 24 Guida ai Servizi del Comune.......Pag. 26 Cartine Inserto cartine/stradario/elenco Vie..Pag. 41 INIZIATIVE EDITORIALI E COMUNICAZIONE Vivi la Città - Gruppo Media Iniziative Editoriali e Comunicazione srl Piazza della Serenissima, 60 31033 Castelfranco Veneto Vivi la Città - Guida ai Diritti del Cittadino e dell Impresa Le pubblicazioni informative della collana Vivi la Città sono pubblicate in Internet all indirizzo: www.012345.com Vivi la Città: Copyright 2004: Gruppo Media Srl Direttore Responsabile: Tiziano Motti Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa in Roma n. 5746 del 18/04/1997 Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 788 del 20/02/1991 La riproduzione di testi, immagini, cartine, della guida ai servizi, dell impostazione editoriale e grafica, è vietata. Guida ai servizi depositata: SIAE n. 9402083 Opera depositata presso il Consiglio dei Ministri, Ufficio della Proprietà Letteraria. Questo Periodico è iscritto all Unione Stampa Periodica Italiana L Editore ringrazia l Amministrazione Comunale per la collaborazione e per l aggiornamento delle informazioni pubblicate. Servizi fotografici: Archivio Comunale Diffusione: Gratuita ai nuclei famigliari residenti nei Comuni della Val d Illasi e alle attività economiche. Distribuzione: a cura dell Ente Poste Italiane Diffusione integrativa: a cura dei Comuni della Val d Illasi Stampa: Febbraio 2004 Tiratura: 5.000 copie Dichiarazione di tiratura resa al Garante per l Editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, legge 23/12/96 N. 650 Ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 l Editore dichiara che gli indirizzi utilizzati per l invio in abbonamento postale provengono da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili a chiunque e che il trattamento di tali dati non necessita del consenso dell interessato. Ciò nonostante, in base all art. 13 dell informativa, il titolare del trattamento ha diritto di opporsi all utilizzo dei dati facendone espresso divieto tramite comunicazione scritta da inviarsi alla sede di Gruppo Media srl. Concessionaria per la Pubblicità: In copertina: Villa Carlotti, a Illasi Via Guicciardi, 7-42100 Reggio Emilia Tel. 0522 2678 (30 linee r.a.) - Fax 0522 267880 La collana editoriale Vivi la Città, comprensiva di questa edizione della guida Comuni della Val d Illasi, è pubblicata in Internet all indirizzo Il sito permette inoltre di consultare un database che ospita migliaia di operatori economici selezionati, tra i quali gli inserzionisti di questo libro. Visiti i siti web dei nostri clienti: In copertina: Villa Pellegrini, Municipio di Tregnago 3

VIE D ACCESSO Vie di accesso al territorio Illasi Il si trova a circa 18 km da Verona. Si raggiunge mediante l Autostrada A4 uscita Soave a 10 km di distanza. Proseguendo sulla Strada Statale 11 direzione Verona fino a Strà di Caldiero si incrocia la Strada Provinciale 10 della Val d Illasi. Tregnago Il paese si raggiunge percorrendo l autostrada A4, con uscita al casello di San Martino Buon Albergo o di Soave, si prosegue poi sulla Statale 11 fino a Caldiero dove, in località Strà, si imbocca la Provinciale 10 della Val d Illasi e si prosegue per circa 10 km superando gli abitati di Colognola ai Colli, San Zeno di Colognola, Illasi e Cellore d Illasi. Distanza da Verona: 18 km Distanza da Vicenza: 55 km Distanza da Venezia: 120 km Superficie: Kmq. 25,06 Altitudine: mt 153 slm Prefisso telefonico: 045 C.A.P.: 37031 Popolazione: 4.975 abit. (agg. al 31/12/2002) Provincia: Verona Frazioni e località: Cellore; Donzellino, Casotti, San Monte Località: Santa Giustina, Arano, San Colombano, Cisolino, Deserto, Gusperino, Mezzamonte, Pigni, Val Nogara, Valdenega, Squarzego, Cereolo. Confini: Nord: Tregnago, Sud Colognola ai Colli, Est Cazzano di Tramigna, Ovest Mezzane di Sotto e Lavagno. Distanza da Verona: km. 24 Superficie: 37,43 kmq. Altitudine: mt. 317 slm Prefisso telefonico: 045 C.A.P. : 37039 Popolazione: 4873 abitanti (dato agg. al 31 dicembre 2002) Provincia: Verona Confini Nord: Badia Calavena, Nord-ovest: San Mauro di Saline, Sud-ovest: Mezzane, Sud: Illasi, Est: San Giovanni Ilarione Centri abitati: capoluogo, Cogollo, Marcemigo, Scorgnano, Centro, Finetti, Rancani. HOW TO REACH VAL D ILLASI The town of Illasi is located about 28 kilometers from Verona. To reach it, take the A4 toll road and exit at Soave, which is about 10 kilometers away. Proceed on Route SS 11 traveling in the direction of Verona, until you reach Strà di Caldiero. At the intersection in Strà di Caldiero, take Route SP 10, which leads directly to Illasi. To reach the town of Tregnano, take the A4 toll road and exit at San Martino Buon Albergo or Soave. Proceed on Route SS 11 to Strà di Caldiero, and take Route SP 10 from there to Tregnano, passing through the villages of Colognola ai Colli, San Zeno di Colognola, Illasi, and Cellore d Illasi. 4

Cenni storici Illasi Illasi ebbe origine da un antico insediamento romano, ed il suo nome potrebbe derivare dal Centurione Gelasio. Importante fu la presenza romana nel territorio, come ci è testimoniato dai numerosi reperti archeologici rinvenuti; tra questi meritano di essere citati alcuni cippi del monumento funebre della famiglia dei Sertori, ritrovati nel comune ed oggi custoditi a Verona nel Museo Maffeiano. Poi la zona fu abitata dai longobardi, ed anch essi ci hanno lasciato numerose testimonianze, come la piccola necropoli di Cellore ed i manufatti che in essa sono stati ritrovati,e che ci hanno permesso di stabilirne una datazione: circa VII secolo. Nel Medioevo la curia di Illasi era più estesa di quanto non sia oggi, comprendendo anche territorio appartenenti oggi a Lavagno; fu l imperatore Ottone III che assegnò terre alla curia, dandole l assetto che rimarrà fino al 996. Dal XVI secolo fino all avvento di Napoleone Illasi fu amministrata dalla potente famiglia Pompei, nobili veronesi e stirpe di valorosi condottieri. Villa Sagramoso, Illasi Villa Cavaggioni, Tregnago CENNI STORICI Tregnago L attuale comune di Tregnago si estende su una superficie di trentanove chilometri quadrati circa, è situato a metà della Val d Illasi, chiamata in passato Val Longazeria ed è il risultato dell unione di alcuni piccoli comuni prima autonomi. Nell epoca napoleonica si aggregarono tra loro Tregnago, Cogollo e Marcemigo. Nel 1954 anche Centro entrò a far parte del comune come frazione. Le quattro comunità, tuttavia, avevano già avuto in passato molti contatti sia per la vicinanza territoriale sia per la presenza unificante prima dell abbazia della Calavena e della pieve di Santa Maria e, in seguito, per la costituzione del vicariato dipendente dal comune di Verona, comprendente, oltre a Tregnago, Marcemigo, Cogollo, Centro, Bolca, Vestena e Castelvero. Sull origine del toponimo si è molto dibattuto: un ipotesi lo fa derivare dal nome di persona latino, Trinius o Ternius o Terinius; un altra asserisce che derivi da Traniacus che indica la presenza sul territorio di tre castelli: quelli di Tregnago, Cogollo e Marcemigo. Alcuni storici affermano altresì che esso proviene da Terminiacum o Terminiacus, che significa termine, fine, confine dell impero romano. A HISTORICAL PROFILE The town of Illasi was first founded as a Roman settlement. It is thought that the name of the town stemmed from the name of the local centurion, Gelasius. After the fall of the Roman Empire, the area was inhabited by the Lombards. During the Middle Ages, the Illasi Curia was larger than what it is today; it included land that is now part of the municipality of Lavagno. Emperor Otto III assigned the various parts of the territory to the curia, creating a layout that was to remain until the year 996 AD. The area was governed by the powerful Pompei family of Verona from the sixteenth century until the Napoleonic Era. The current municipality of Tregnano covers an area of about 39 square kilometers, in the middle of Val d'illasi. In the past, it was called Val Longazeria. It was formed by the unification of a group of small municipalities (Tregnano, Cogollo, and Marcemigo) during the Napoleonic Era. The outlying village of Centro became part of the municipality of Tregnano in 1954. There are many different theories as to the origin of the name of this town. According to some scholars, it derived from the Latin proper name Trinius. According to others, it stemmed from Traniacus, in reference to the presence of three castles in the territory, the Tregnano Castle, and the castles at Cogollo and Marcemigo. 5

CENNI STORICI I ritrovamenti archeologici attestano la presenza di insediamenti umani fin dalla preistoria. Iscrizioni ed oggetti di età romana, tra cui un piccolo lare in bronzo del I sec a.c., ci permettono di evincere che Tregnago in quel periodo era un villaggio piuttosto popoloso e che la zona era effettivamente di frontiera con l area di cultura retica, data anche la vicinanza alla via Postumia realizzata nel 148 a.c. inizialmente per controllare i confini e poi come rete commerciale. Nel primo Medioevo la pieve di San Martino divenne centro di raccolta per la popolazione cristiana dell alta valle: la sua titolarità ci permette di collocare la sua origine nell età franca verso l VIII-IX secolo d.c. Nel IX secolo, in seguito alle invasioni ungare e saracene, gli abitanti della campagna si riunirono intorno ai luoghi fortificati per cui divennero importanti i castelli costruiti dai vescovi, dagli abati o dai signori: uno di questi era quello posto su un colle a est di Tregnago, di cui si hanno notizie dal XII secolo, che servì come riparo per la popolazione. Per tutto il Medioevo, tuttavia, la storia del paese rimase legata a quella del monastero di San Pietro, divenuto poi di San Pietro, Vito e Modesto di Badia Calavena che, essendo proprietario di molte terre nella zona, le affidava in cambio di livelli ai contadini locali. Dal XIV secolo in poi le vicende del monastero si intrecciarono sempre più con quelle della pieve di Santa Maria di Tregnago la cui chiesa era stata costruita a fianco della chiesa di San Martino gravemente lesionata dai terremoti del 1116 e del 1182. abitato dell attuale capoluogo, nel 300, appariva già con una struttura bipolare nei suoi due nuclei storici: il Vicus de Supra ed il Vicus de Subtus, chiamato in alcuni documenti anche contrada Sancti Egidii. L insediamento era caratterizzato da abitazioni costruite attorno a corti centrali chiuse ed aveva il suo centro nella casa comunale che si affacciava sull attuale piazzetta Sant Egidio. Nei primissimi anni del Quattrocento, all epoca in cui Verona, città e provincia, passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, a Tregnago risiedevano esponenti della classe dirigente cittadina che, oltre ad esercitare la funzione vicariale, avevano la casa d abitazione e ottenevano a livello beni fondiari. Negli ultimi decenni del secolo, anche in questa zona si intensificò la penetrazione della proprietà fondiaria cittadina che portò, agli inizi del secolo successivo, all arrivo in paese di importanti famiglie urbane come i Fracanzana e i Cipolla che qui avrebbero costruito le loro ville. Nel 500 il monastero di San Pietro, Vito e Modesto e la pieve di Santa Maria di Tregnago Chiesa Parrocchiale di S. Zenone (fraz. Cellore) Villa Ferrari dalle Spade, Tregnago con le relative dipendenze furono annessi al monastero cittadino di San Nazaro. In paese i larghi spazi liberi ancora presenti tra il centro civile e quello religioso furono colmati dalla costruzione tra il 600 e il 700 delle ville e residenze dominicali che si aggiunsero a quella quattrocentesca dei Casari, in contrada Ortelle, e a quella cinquecentesca dei Cipolla. Nel 1771 quando i beni del monastero di San Nazaro nella Bassa Calavena furono messi all asta, la Comunità di Tregnago li rilevò entrando così in possesso dei terreni, delle decime delle terre e di alcuni di livelli, ma acquistò anche il diritto di eleggere il parroco anche se con l obbligo di farne approvare la nomina dall autorità vescovile per l approvazione e di provvederlo di un salario. L economia locale rimase pressoché immutata per secoli. Le attività principali erano l agricoltura e l artigianato, fino agli inizi del 900 quando fu costruita la prima grande fabbrica della valle: il 5 febbraio 1922 venne posta la prima pietra del cementificio noto come i Forni che per decenni avrebbe dato lavoro a molti Tregnaghesi. Dopo di esso molte altre industrie di diverse dimensioni e piccoli laboratori sono sorti nella zona industriale a sud del paese. 6

Itinerario Storico - Artistico ITINERARI Illasi Il Castello di Illasi era costruito in posizione strategica, su una collina, dalla quale si dominava la valle e la piana atesina. Ad un certo punto fu donato agli Scaligeri, per finire poi semidistrutto durante il governo della Serenissima, irrimediabilmente devastato da un incendio che provocò ingenti danni anche alle abitazioni. In una nicchia del castello fu ritrovato lo scheletro di Ginevra Serego Alighieri, moglie del conte Pompei con Virgilio Orsini, murata viva come punizione per aver tradito il marito. La Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Giorgio, risale all Ottocento.Al suo interno sono conservate alcune opere di Schiavi, come una rappresentazione di San Bartolomeo e diverse sculture; nella sagrestia invece troviamo una Madonna con Bimbo e Angeli dell artista quattrocentesco Stefano da Zavio. Pregevole anche un'adorazione dei Re Magi (XVI secolo). La Parrocchiale di Cellore ha origini antiche: esisteva già nel XII secolo, come testimoniato da Federico I (1163) e Urbano III (1187). Era soggetta al monastero di San Zeno, da quale prende anche il nome. Conserva affreschi di Gerolamo dai Libri e Francesco Moroe. Ricordiamo poi la Chiesetta di Santa Giustina con campanile romanico; la Chiesa di San Colombano, databile XIV secolo che custodisce un dipinto con la Vergine ed il Bambino, e la Chiesa di San Felice. Oltre agli edifici religiosi meritano di essere ricordate due pregevoli ville costruite dalla famiglia Pompei durante il suo luogo dominio: Villa Pompei-Sagramoso e Villa Pompei-Carlotti. Villa Pompei-Sagramoso è la più imponente, con un immenso parco. L edificio attuale è il risultato di numerosi rifacimenti nel corso dei secoli: l ultima di queste opere del del 1737 sotto la guida dell'architetto Dal Pozzo. La costruzione ha gallerie ed ampi saloni; affreschi, tele e dipinti di Gianbettino Cignaroli, Francesco Lorenzi, Andrea Porta, Antonio Mela. Villa Pompei- Carlotti sorge invece al centro del paese, ed è datata 1737. Il progetto fu di Alessandro Pompei, considerato il precursore del neoclassicismo nel veronese.la costruzione si presenta con facciata a colonne doriche e balaustre ornate da statue di schivi. Magnifiche le decorazioni all interno, ad opera di Antonio Balestra, Andrea e Tommaso Porta ed altri artisti dell Ottocento. Veduta del Castello da Villa Sagramoso, Illasi Fontana di Arano, (fraz. Cellore) A TOUR OF THE TOWN ILLASI CASTLE The Illasi Castle was built in a strategic position on a hilltop overlooking the valley and plains in the Adige region. It was owned by the Della Scala family at some point, and was partially destroyed during the time of the Venetian Republic by a fire that also caused great damage to the houses in the town. The skeletons of Ginevra Serego Alighieri, wife of Count Pompei, and Virgilio Orsini were found in a niche in the castle. The two were buried alive as punishment for having committed adultery. ILLASI PARISH CHURCH The Illasi Parish Church is dedicated to St. George. It dates back to the nineteenth century, and preserves various works of art by Schiavi, including a painting of St. Bartholomew and several sculptures. There is a fifteenth-century painting of the Virgin Mary with the Christ Child and Angels by Stefano da Zavio in the sacristy of the church. Another valuable painting held in the church is the sixteenth-century Adoration of the Magi. 7

ITINERARI Tregnago Chiesa di San Martino o della Disciplina Antica pieve della Calavena, risale probabilmente al IX secolo, come attesta la titolarità a san Martino di origine franca. Dopo aver svolto per qualche secolo la funzione plebana, è stata sede nel tardo Medioevo e in Età Moderna di molte compagnie religiose. È in stile romanico con interno ad aula unica. In una piccola cappella absidata fatta costruire nel XV secolo dalla famiglia Casari vi sono affreschi di Niccolò Golfino raffiguranti la Madonna delle Grazie con i Disciplinati e Sant Apollonia e Sant Agata. Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta Costruita dopo la rovinosa caduta, nel 1878, dell antico campanile sulla precedente chiesa plebana di Santa Maria Assunta che ne risultò gravemente danneggiata, ma in seguito ulteriormente ampliata, l attuale chiesa è stata inaugurata nel 1922. È in stile romanico a tre navate con soffitto a volta sostenuto da pilastri alternati a colonne. Le volte sono interamente decorate con figure di patriarchi, profeti, evangelisti e dottori della Chiesa. Dell antica pieve rimangono solo il protiro ora posto sulla facciata della chiesa della Disciplina e il battistero ottagonale in marmo rosso fatto costruire nel 1438 dall arciprete Jacopo Rubeo. Chiesa di Sant Egidio Attestata fin dal 1304 ma consacrata nel 1496, è sempre stata frequentata dai Tregnaghesi che la preferivano alla pieve per la sua posizione centrale. L attuale chiesa è il risultato di una radicale opera di ingrandimento e ristrutturazione eseguita nel 700. Al suo interno ospita un dipinto del Brusasorci raffigurante la Madonna con il Bambino, Sant Anna e San Michele. Il Castello Situato su un colle ad est del paese e costruito tra l XI e il XII secolo sui resti di un antica fortificazione romana, era un recinto fortificato destinato ad accogliere la popolazione e il bestiame in caso di attacchi provenienti da nord e da nordest. Del castello rimangono solo pochi resti tra cui la torre pentagonale ormai diroccata e la torre dell orologio, via di accesso al complesso, in parte rifatta, sulla quale è visibile un affresco del XIV secolo raffigurante la Madonna con bambino e una figura in ginocchio. Villa Pellegrini Sede del Municipio, è stata costruita nel XVIII secolo e all interno ospita affreschi di Andrea Porta. Il suo giardino ora costituisce la piazza principale del paese dedicata ad Abramo Massalongo. Castello di Tregnago Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo (Capoluogo) THE CHURCH OF SAN MARTINO Located in Tregnano, this is the old Calavena Parish Church. It is thought to date back to the ninth century, since it is dedicated to St. Martin, a Frankish saint. After serving as baptismal church for several centuries, this church became the seat for many religious communities during the late Middle Ages and the Modern Age. It is Romanesque, with a single nave. There are frescoes by Niccolò Golfino in a small chapel with an apse that was built in the fifteenth century by the Casari family. The paintings depict Our Lady of Grace with the Disciplined Friars and St. Apollonia and St. Agatha. TREGNANO CASTLE This castle is situated on a hilltop east of town. It was built between the eleventh and twelfth centuries over the ruins of an old Roman fortress. It was originally a fenced-in, fortified area used to shelter the townspeople and livestock against attacks from the north or northeast. 8

Villa Cavaggioni Situata nei pressi del castello, è stata dapprima proprietà della famiglia Franchini. Quella che vediamo oggi è il risultato di molteplici ristrutturazioni ed è circondata da un parco che ospita specie botaniche in parte esotiche. ITINERARI Villa Cipolla Costruita nel XVI secolo dalla famiglia cittadina dei Cipolla, disponeva di un oratorio privato visitato nel 1763 dal vescovo Nicolò Giustiniani. Circondata da un alto muro e completamente restaurata nel XIX secolo, è stata residenza estiva del noto storico Carlo Cipolla. Villa Ferrari Dalle Spade Costruita dalla famiglia cittadina dei Fracanzana vicino alla chiesa di Sant Egidio, quella attuale è il risultato di molti rifacimenti tra cui quello avvenuto nel 700 in concomitanza con quello della vicina chiesa. Il Cementificio Grazie all interessamento dei sindaci Costantino Battisti e Gaetano Battisti e del parroco don Vittorio Costalunga, il 5 febbraio 1922 venne posta la prima pietra del cementificio dell Italcementi, noto come i Forni" che ha mutato l economia locale prima basata sull agricoltura. La fabbrica, chiusa definitivamente nel 1975, con le sue ciminiere è ancora un punto di riferimento per chi entra in paese ed è un monumento di archeologia industriale con alcuni edifici che presentano particolari caratteristiche architettoniche come le volte a botte e ogivali che richiamano le costruzioni medievali. I Lavatoi I lavatoi e le incluse fontane sono dislocati nel capoluogo e nelle frazioni in luoghi facilmente accessibili. Il più antico si trova vicino alla chiesa parrocchiale, altri si trovano in paese in via Rì, a Marcemigo, a Scorgnano e a Cogollo. La loro importanza, sottolineata dalle ragguardevoli strutture quadrangolari e coperte in cui sono inseriti, era legata alla funzione che svolgevano ma anche al fatto che erano dei punti d incontro tra le persone. Nella parte storica del paese dove anticamente c era il Lago Nuovo, in seguito fu costruita la grande vasca dodecagonale in pietra con delle rientranze da cui sgorga l acqua dotate di piani inclinati su cui veniva fatto il bucato. I Capitelli Nel capoluogo e nelle frazioni è possibile trovare molti capitelli che testimoniano una radicata devozione verso i santi e verso la Madonna. Tra di essi citiamo quelli che sono in contrada Carbonari, in via Castello, in località Valle. Chiesa della Disciplina, Tregnago Molto noto in zona è anche quello dedicato a sant Anna in località Saline sulle colline a est del paese, meta quotidiana di molte passeggiate; oltre al capitello di San Vincenzo sulla collina a sud-ovest di Tregnago, all incrocio tra la strada che sale dal capoluogo e la strada che porta a Mezzane e a Centro. FRAZIONI Cogollo Cogollo, situato a circa tre chilometri a nord del capoluogo, ha avuto origine nell età romana quando in zona probabilmente fu costruito un accampamento per i soldati impegnati nelle campagne militari. Il paese si sviluppò ai piedi del colle del castello esistente fin dal XII secolo. Nel corso della sua storia riuscì a mantenere una certa autonomia dai paesi vicini fino a quando, nell epoca napoleonica, divenne frazione di Tregnago. La floridezza di Cogollo fu collegata per secoli alla vicinanza dell abbazia della Calavena. Gli abitanti vissero per secoli coltivando la terra e dedicandosi all artigianato. Nel corso del XX secolo Cogollo ebbe un notevole sviluppo edilizio che, però, non intaccò le sue caratteristiche principali: oggi è un fiorente centro artigianale dove operano molte officine in cui viene lavorato il ferro battuto. 9

ITINERARI Chiesa di San Biagio - Eretta tra il XIV e il XV sec., aveva dimensioni più modeste di quelle attuali. Fu restaurata radicalmente nel 600 e ancora nel 700, ma riportò gravi danni nel terremoto del 1891, venne riparata ma nel 1940 si resero necessari ulteriori lavori di ampliamento che diedero alla struttura le caratteristiche attuali a croce latina; la cupola fu affrescata da Carlo Donati e la ditta di Berto da Cogòlo realizzò i cancelli, le porticine dei tabernacoli e i lampadari. L ultimo restauro è di qualche anno fà. Museo del Ferro Battuto da Berto Da Cogòlo ad Oggi All arte del ferro battuto è dedicato il nuovo Museo del Ferro Battuto da Berto da Cogòlo ad Oggi visitabile in via Fermo Sisto Zerbato, vicino alla scuola elementare, nei pressi della chiesa parrocchiale dove è possibile ammirare le opere dei maestri locali noti a livello mondiale ed alcuni lavori di Berto da Cogòlo, corredati da una serie di pannelli espositivi, con la possibilità di vedere filmati sull argomento. Centro Di antiche origini, e posto in zona collinare, sulla destra del Progno, al di là della dorsale ovest lungo l importantissima via Cara, Centro è raggiungibile sia dalla Val d Illasi, sia dalla Val di Mezzane. La frazione è formata da un piccolo nucleo abitato vicino alla chiesa e da contrade sparse sui colli. Fece parte del comune di San Mauro di Saline fino a quando si aggregò a Tregnago nel 1954. Le tradizioni qui sono legate ad attività ancora praticate come la caccia e l agricoltura di collina. Chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato - Visitata per la prima volta da un vescovo nel 1460, nel 500 fu definita cappella di Tregnago, sotto la giurisdizione della pieve di Tregnago. Nei secoli fu oggetto di modifiche. Nel 1945 venne eretto un nuovo altare voluto come ringraziamento per la fine della guerra e lo scampato pericolo. In seguito ne fu eretto un altro dedicato a san Giovanni Bosco. Torre d entrata del Castello di Tregnago Marcemigo Situato alla destra del Progno e collegato a Tregnago da un ponte del XIX sec., Marcemigo è raggruppato intorno alla chiesa di San Dionigi posta a mezza costa della collina. Una torre recentemente restaurata potrebbe indicare la presenza in loco di un castello tuttavia non documentato. Molti terreni in età medievale erano sotto la giurisdizione del monastero cittadino di San Giorgio in Braida che, nella costruzione che ora conosciamo come villa De Winckels, raccoglieva i proventi delle decime e dei livelli pagati da coloro che lavoravano i campi. Il borgo conserva tuttora l antico aspetto con viottoli circondati da muri di recinzione in pietra. Chiesa di San Dionigi - Al suo interno accoglie affreschi del 300, epoca del suo maggior splendore che perdurò fino agli inizi del secolo successivo. In seguito la chiesa venne definita cappella della pieve di Tregnago perché ad essa assoggettata. Il suo interno fu più volte ritoccato nei secoli. Scorgnano A poca distanza da Marcemigo a ridosso delle colline a ovest di Tregnago troviamo Scorgnano. La chiesa delle Sante Brigida e Felicita si trova all inizio dell abitato formato da case la cui struttura appare strettamente legata al lavoro dei campi. Chiesa di Santa Brigida e Felicita - L antica chiesetta venne visitata per la prima volta da un vescovo nel 1530. Nel 600 venne ampliata e trasformata in santuario. Subì un ulteriore ampliamento nel corso del XVIII secolo e nel 1781 fu costruito il campanile. 10

Finetti e Rancani Sulle colline ad est del capoluogo, oltre la dorsale, troviamo le frazioni di Finetti e Rancani formate da contrade dislocate per lo più nelle vicinanze delle due chiesette settecentesche. Le attività praticate in passato dai residenti, agricoltura e sfruttamento del bosco, ora sono una seconda occupazione dei pochi abitanti rimasti. ITINERARI NATURALISTICI Chiesa della Beata Vergine della Salute dei Finetti - Voluta dagli abitanti delle contrade che con difficoltà potevano raggiungere la pieve lontana circa miglia tre, fu costruita nel 1721 e fu destinataria di vari lasciti testamentari di coloro che la consideravano emblema della loro autonomia. Nel 1891 fu distrutta dal terremoto e fu ricostruita intorno al 1950 per interessamento del rettore don Attilio Marogna. Santuario di San Colombano, Illasi Chiesa della Maternità della Vergine dei Rancani - Costruita nel 1792 per ovviare alla lontananza dei residenti dalla pieve che distava circa quattro miglia, la chiesa doveva in origine essere dedicata a sant Antonio da Padova. Nel 1812 al suo interno c era già un altare di pietra dedicato alla Maternità della Vergine a cui fu dedicata la chiesa Itinerari Naturalistici Tregnago Il Sentiero della Lana Il "Sentiero della Lana" è un percorso che porta l'escursionista su una parte del tragitto che i pastori percorrevano per recapitare la lana prodotta dalla tosatura delle loro greggi in epoca scaligera (1260-1387) L'itinerario proposto dal Sentiero della Lana parte dalla località Collina, ai confini con il territorio comunale di Badia Calavena, e termina in località Pra Pozzaigo, a sud-est di Tregnago. Il percorso completo misura circa dieci chilometri circa percorribili in quattro ore di cammino. In località Monte Precastio il Sentiero della Lana incrocia il Sentiero Turistico Culturale costituendo una alternativa di più breve percorrenza. Il Sentiero Turistico-Culturale Si snoda per circa sette chilometri fra le colline a est del paese. Costituisce un itinerario adatto a persone di ogni età, in grado di affrontare lievi pendii alternati da lunghi tratti pianeggianti.è percorribile in circa due ore e mezza. Frazione di Centro Only a few remains are left of the castle today, including a pentagonal tower that is in ruin, and the clock tower, which was once the main entrance to the castle, and which has been partially restored. A fourteenth-century fresco depicting the Virgin Mary with the Christ Child and a kneeling figure is visible on the tower. BERTO DA COGÒLO WROUGHT-IRON MUSEUM This new museum is dedicated to the art of wrought-iron. It is located in Via Fermo Sisto Zerbato, near the elementary school and the parish church. It houses works by local master craftsmen who are famous world-wide, including several pieces by Berto da Cogòlo. A series of illustrative panels accompanies the exhibits, and films about the art of wroughtiron making are available for viewing. 11

Specialità: selvaggina carni alla brace Fiorentine Via S. Bartolomeo ILLASI (Verona) Tel. 045 6520177 Via Carlo Cipolla 69 - Tregnago (VR) Tel.: 045 6500123 Chiuso: Lunedì è gradita la prenotazione Trattoria di Campagna All interno il cliente è accolto da un ampio salone per banchetti e da altre due salette più appartate, in legno e vecchi mattoni. Tutto il locale è climatizzato. TENUTA «CASTELLANI» Via Pagnaghe, 22 Tregnago - Verona Tel. 045 7808502 Fax 045 6508378 Cell. 337 782343 Nella cornice suggestiva delle colline della Val d Illasi, la tenuta «Castellani» offre una cucina strettamente casalinga di particolare pregio con piatti tipici veronesi. All esterno si trova un esteso pergolato su una terrazza panoramica. CHIUSO LUNEDÌ E MARTEDÌ MATTINA 12

Gastronomia Prodotti tipici dell agricoltura praticata nel territorio tregnaghese sono le ciliegie e l uva. La cerasicoltura, in particolare, è molto diffusa sia nella parte del paese più a valle, sia alle pendici delle colline. Mentre nei secoli passati i ciliegi venivano posti ai margini dei filari di viti e servivano da sostegno, oggi esistono vere e proprie piantagioni. I frutti sono di varie qualità tra cui la Mora di Cazzano considerata una delle migliori ciliegie europee. La produzione si aggira sui dodici-quindicimila quintali annui. La terza domenica di giugno a Tregnago si svolge la Mostra Provinciale La ciliegia d oro che pone l attenzione su questa particolare coltura. Da secoli nella zona viene coltivata anche la vite che ben si adatta al tipo di terreno e al clima per cui le colline appaiono coperte da vigneti che periodicamente vengono rinnovati. Due dolci tipici: i Puoti e le Brasadele I Puoti I puoti, dolci di pasta a forma di un piccolo bambolotto, sono caratteristici di questa zona e vengono prodotti esclusivamente in occasione di Santa Lucia (13 dicembre) che, come vuole la Punto vendita aperto al pubblico dal lunedì al venerdì 8.30 / 12.00 14.30 / 18.30 sabato solo al mattino tradizione, li porta a bambini e adulti insieme agli altri doni. Ingredienti: farina, lievito, acqua, uova, zucchero, burro, aromi e sale. Preparazione: si impastano gli ingredienti e si lascia l impasto lievitare per qualche ora; si taglia e si modella la pasta a forma di ometti alti circa 12-15 cm. ; si lasciano i puoti ancora a lievitare per qualche ora; si passa sulla superficie una pennellata d uovo sbattuto e si cosparge di zucchero; infine si infornano per la cottura. Le Brasadele Le brasadele sono ciambelline dure del diametro di circa 10 cm. prodotte esclusivamente a Pasqua secondo una vecchia ricetta popolare. Un tempo venivano consumate durante le scampagnate di Pasquetta. Ingredienti: farina, uova, burro, zucchero, sale. Preparazione: amalgamando gli ingredienti, si forma un impasto che deve risultare piuttosto duro; si dà forma alle ciambelline; si lasciano riposare per qualche ora; si mette a bollire una pentola d acqua e vi si immergono le ciambelle che si estraggono quando salgono a galla; si lasciano riposare ancora un intera giornata, quindi si pratica qualche taglio sulla superficie e, infine, le brasadele vengono cotte nel forno. BAR - BIRRERIA PANINOTECA ALLA CORTE di Davide e Daniele GASTRONOMIA 37031 Illasi (Verona) via Restel Rosso, 5 Tel. 045 7834001 Fax 045 7833125 P. vendita tel. 045 6520490 e-mail: info@cantinaillasi.it VENERDÌ E SABATO APERTO FINO ALLE 04.00 DEL MATTINO SAMMICHELI, 20 37039 COGOLLO DI TREGNAGO 13

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Fiere e Manifestazioni Illasi Festa Patronale San Bartolomeo (agosto) Mostre Mini quadro - Illasi - Festa Patronale Altre manifestazioni: - Festa del Valpolicellore Seconda settimana di maggio - Olivinfest Fine novembre Mercato Settimanale: il Venerdì Mattina Tregnago Mostra Provinciale "La Ciliegia D'Oro Terza domenica di giugno a Tregnago La manifestazione vuole valorizzare la ciliegia come prodotto tipico e caratteristico della nostra valle. Antica Sagra di San Luigi Prima domenica di luglio a Cogollo di Tregnago E' la manifestazione principale organizzata nella frazione di Cogollo. Durante i tre giorni di festa sono organizzati momenti in cui è possibile apprezzare la bravura ed il talento degli artisti del ferro battuto. Festa Patronale della Madonna del Carmine Terza domenica di luglio a Finetti di Tregnago La manifestazione è di ispirazione religiosa e si svolge nella caratteristica e panoramica piazza antistante la chiesa. Sagra dei Osei Prima domenica di settembre a Centro di Tregnago La manifestazione si sviluppa attorno ad una delle principali esposizioni provinciali di uccelli e cani. Antica Fiera di San Martino 11 novembre e la domenica più vicina, a Tregnago L'antica fiera di San Martino ha origini antichissime e da sempre contraddistingue Tregnago ed il suo territorio. Oltre alle tradizionali bancarelle disposte lungo la via principale del paese, sono organizzate esposizioni di vario genere, che mettono in risalto i prodotti agricoli locali, la gastronomia, la cultura e l'arte tregnaghese. E' sicuramente la principale manifestazione organizzata nel e una delle principali di tutta la Val d'illasi. FIERE ferramenta - tubi - lamiere - colori materiali edili - materiale elettrico AUTOTRASPORTI TIPOLITOGRAFIA Via S.Martino, 5 TREGNAGO (VR) Tel. 045 7808044-045 6500232 Fax 045 6508308 LAVORI COMMERCIALI - PUBBLICITARI DOCUMENTI DI TRASPORTO DEPLIANTS - ANNUNCI MATRIMONIALI ILLASI (VR) - C.so C. Battisti, 30 Tel. 045 7834822 - Fax 045 6528252 15

16 AMBIENTE Ambiente e Inquinamento I RIFIUTI Qualsiasi tipo di attività umana implica la produzione di rifiuti: maggiore è il benessere, maggiore è la produzione di rifiuti. Questa massima vale, senza distinzione, per le economie domestiche, per l artigianato, per l industria. In genere cosa si intende per rifiuto? L art. 6 del D.Lgs n. 22 del 05/02/1997 lo definisce come qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abia deciso o abbia l obbligo di disfarsi I rifiuti sono classificati: Secondo l origine in: rifiuti urbani; - rifiuti speciali; Secondo le caratteristiche di pericolosità in: rifiuti non pericolosi; - rifiuti pericolosi. Rifiuti urbani: quelli domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti a civile abitazione; quelli non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di civile abitazione; quelli provenienti da spezzamento delle strade o giacenti sulle strade ed aree pubbliche o private comunque soggette ad uso pubblico; quelli provenienti da attività cimiteriali. Rifiuti speciali: quelli provenienti da attività industriali, agricole,artigianali, commerciali e di servizio e che, per quantità e qualità non siano dichiarati assimilabili agli urbani; quelli provenienti da ospedali, case di cura ed affini, non assimilabili a quelli urbani; quelli provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi; macchinari ed apparecchiature deteriorate e obsolete; veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; residui da attività di trattamento dei rifiuti e delle acque. Rifiuti pericolosi: tutti quelli che contengono o sono contaminati da sostanze particolarmente pericole (per esempio le batterie) in quantità e/o in concentrazione tali da presentare un pericolo per la salute e l ambiente. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E un impegno che coinvolge ogni cittadino responsabile ed attento alla salvaguardia dell ambiente (terra, aria ed acqua), nella convinzione che esso sia un patrimonio indispensabile senza il quale nessuna forma di vita sarebbe possibile. Non solo è elemento essenziale della propria esistenza, ma ne garantisce la continuazione nelle generazioni future. La raccolta dei rifiuti si differenzia in: raccolta dei rifiuti solidi urbani suddivisi in frazione secca e frazione umida - raccolta differenziata di: A) vetro, lattine e barattoli - B) carta e cartone - C) plastica - D) pile e batterie E) farmaci scaduti - F) verde e ramaglie - G) legno - H) ferro - I) rifiuti ingombranti - J) contenitori per fitofarmaci - K) frigoriferi - L) televisori M) pneumatici - N) accumulatori CASSONETTI PER RIFIUTI SOLIDI URBANI Nelle strade sono collocati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani suddivisi in frazione secca (di colore verde) e frazione umida (di colore marron). Si ricorda che è obbligatorio seguire le seguenti prescrizioni: lo sportello del cassonetto va sempre chiuso dopo l uso - è vietato depositare fuori dal contenitore ogni tipo di rifiuto - è vietato introdurre materiali accesi o incandescenti - è vietato spostare i cassonetti. In particolare: FRAZIONE SECCA: i rifiuti devono essere collocati in contenitori di plastica o similari ermeticamente chiusi, è vietato introdurre rifiuti liquidi o sfusi, nonché detriti, terra, erba o materiale similare, è vietato introdurre rifiuti riciclabili (umido, carta e cartone, contenitori di plastica, etc ). FRAZIONE UMIDA: i rifiuti devono essere collocati in sacchetti biodegradabili (con indicazione MATER-BI) oppure introdotti in modo sfuso. CESTINI PER PICCOLI RIFIUTI Sono collocati lungo le strade e nelle prossimità dei parchi. Lo scontrino del negozio, la carta del gelato, il mozzicone di sigaretta spento non vanno gettati per terra, ma depositati nei cestini. GABBIE DI COMPOSTAGGIO Il compostaggio è un processo naturale. Il compostaggio domestico permette il recupero del materiale organico prodotto giornalmente in casa, trasformandolo in ottimo terriccio per orti e giardini. Crediamo che sia importante promuovere pratiche come questa, da affiancare a quelle più diffuse come la raccolta differenziata. Sono piccole-grandi azioni che tutti noi possiamo compiere quotidianamente ed ottenere, insieme, gradi risultati. Il rispetto dell ambiente inizia nella nostra casa. Cosa si può usare per il compost: - rifiuti dell orto e del giardino; - cascami

17 dell orto, steli, foglie, fiori appassiti, radici, terra di vasi; - sfalci d erba; - potature e foglie secche degli alberi del giardino; - rifiuti di cucina. Sono adatti ad esser compostati senza problemi gli scarti vegetali: i resti della preparazione e pulitura delle verdure, le bucce dei frutti e delle patate, i fondi di tè e caffè, i gusci d uovo. I rifiuti di cucina sono molto umidi e fermentano facilmente, per cui è bene miscelarli, in fase di com postaggio, con materiali più asciutti. CONTENITORI PER CARTA E CARTONE Elemento di primaria importanza nella raccolta differenziata è il recupero della carta. Il suo utilizzo permette, oltre al recupero di risorse, anche la salvaguardia dell ambiente. La fabbricazione della carta richiede infatti l abbattimento ogni anno di enormi quantità di alberi ed il consumo di grandi quantitativi di energia. Riciclare la carta significa quindi: minori costi per il suo smaltimento, monori costi per la sua produzione, difesa ecologica delle risorse boschive. E possibile conferire la carta presso contenitori stradali (di colore giallo) o presso l ecocentro. Si ricorda che: la carta che si butta nei contenitori deve essere pulita, asciutta e non mescolata ad altri prodotti;- è importante non gettare nei contenitori il cartone plastificato (ad esempio quelleo del latte, del vino e dei succhi di frutta), la carta carbone, la carta oleata e tutta la carta che abbia subito particolari trattamenti chimici. Particolare attenzione chiediamo ai commercianti per quanto riguarda i cartoni e gli imballaggi in generale, invitandoli ad utilizzare gli appositi contenitori e lo spazio presente nell ecocentro. CONTENITORI PER VETRO, LATTINE E BARATTORI Sono presenti sul territorio contenitori a forma di campane di colore verde dove è possibile introdurre vetro, lattine e barattoli (e altro materiale di alluminio con sigla AL). Nel caso in cui vi siano vetri di grandi dimensione, tali da non poter entrare nelle campane, vanno conferiti nell ecocentro e non depositati a fianco delle campane. Va prestata attenzione a: non inserire vetro unito ad altro materiale (ad esempio le lampadine della luce bruciate, boccette con tappo di plastica). CONTENITORI PER CONTENITORI IN PLASTICA Vista l importanza del riciclaggio dei materiali plastici, sono stati posizionati i nuovi contenitori di colore b bianco per la raccolta della plastica. Nei contenitori vanno gettati bottiglie di plastica, flaconi di shampoo, di detersivo, di creme. Per essere sicuri che il vuoto sia della plastica giusta, occorre controllare la presenza dei simboli PET, PE o PVC. Non vanno inseriti pettini, piatti o posate da pic-nic o le borse della spesa. Un consiglio importante è quello di schiacciare le bottiglie e poi riavvitare il tappo in modo tale da occupare il minor spazio possibile. CONTENITORI PER PILE E FARMACI SCADUTI Anche per le pile e i farmaci scaduti vi sono contenitori particolari: per le pile sono di colore giallo e sono posizionati generalmente a fianco delle campane del vetro; per i farmaci scaduti sono di colore bianco (e sono siti nelle farmacie. E importante che questi rifiuti, in quanto potenzialmente dannosi per l ambiente, non finiscano nei normali cassonetti. Si ricorda che nei contenitori bianchi vanno conferiti solo farmaci scaduti: la boccetta di sciroppo finita va conferita nella campana del vetro. L ECOCENTRO Gli ecocentri sono le ex-isole ecologiche e sono un tassello importantissimo per incrementare la raccolta differenziata. Sono luoghi custoditi dove il cittadino può portare tutti quei rifiuti che è possibile recuperare o che costituiscono un peri- Aerobica - Step - Corpo libero Vivinam Vìèt Vò dao Kick boxing - Body building Rieducazioni TREGNAGO (VR) - Via S. Martino, 20 Tel. 045 6500199 e-mail: dinamic_center@yahoo.it AMBIENTE

19 colo per l ambiente. L invito è anche di usare gli ecocentri quando la grande quantità di materiali da gettare riempirebbe gli appositi cassonetti. Nel territorio del è attivo un ecocentro in via Domeggiano (vicino al cimitero) con i seguenti orari: martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 - giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 - sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00; dalle ore 14.00 alle ore 17.00 All ecocentro è possibile portare: materiale verde (sfalci, potature, altri residui provenienti da giardini); - carta; - vetro; - plastica; - alluminio; - pile; - farmaci scaduti; - rifiuti ingombranti di origine domestica (mobili, elettrodomestici, ecc.); - pneumatici; - imballaggi; - legname; - batterie d auto esauste; - ferro. A tutti si chiede un minimo di attenzione e di collaborazione: se un cassonetto risulta pieno, non abbandonare il sacchetto, il cartone, il vetro all esterno: oltre all odore e alla sporcizia risulta indecoroso al paese stesso. E se il rifiuto è ingombrante o voluminoso e non entra nel cassonetto, questo va conferito alll ecocentro Per ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 045 7830425. I FITOFARMACI Le aziende agricole, nell ambito della propria attività, utilizzano al fine di proteggere le colture da agenti nocivi, prodotti chimici più o meno pericolosi, commercializzati in confezioni principalmente di materiale plastico nonché cartaceo o metallico. Questi contenitori, una volta utilizzato il prodotto, devono essere correttamente smaltiti a cura degli stessi produttori agricoli i quali assumono anche i relativi oneri finanziari e le eventuali sanzioni in caso di inadempienza. I contenitori esausti sono classificati come rifiuti speciali ma, se soggetti a bonifica mediante lavaggio con acqua e riutilizzo del refluo come prodotto fitosanitario, possono essere classificati quali rifiuti speciali assimilabili agli urbani e quindi possono essere conferiti presso discariche di prima categoria. Allo scopo di evitare comportamenti non corretti nella fase di smaltimento di tali contenitori (abbandono degli stessi nei canali, seppellimento o combustione abusive sui fondi) che hanno arrecato, in passato, seri danni all ambiente, è stato attivato un servizio di smaltimento di contenitori bonificati, ossia lavati o comunque ben ripuliti e possibilmente ridotti di volume, che possono essere conferiti dai signoli agricoltori presso i centri di stoccaggio convenzionati. PIATTAFORMA ECOLOGICA Dal 1 luglio 2003 il servizio di gestione della Piattaforma Ecologica del è stato affidato ad idonea ditta specializzata, la SER.I.T srl. Il Consiglio Comunale ha approvato un regolamento per determinare i criteri per un ordinato e corretto utilizzo della piattaforma stessa, del quale si riportano di seguito i punti essenziali. MODALITA' DI ACCESSO 1. Sono autorizzati ad accedere direttamente ed a conferire rifiuti solo i seguenti soggetti: a) i cittadini residenti o domiciliati nel comune di Tregnago per quanto riguarda le utenze domestiche (Gli operatori hanno facoltà di richiedere a chiunque un documento d identità valido); b) le utenze non domestiche con sede nel territorio comunale limitatamente ai rifiuti di tipo urbano (escluso quindi quelli assimilabili, speciali, ecc. o comunque derivanti da lavorazioni artigianali e industriali); c) il gestore del servizio di igiene urbana comunale. ORARIO DI APERTURA Martedì pomeriggio: 14.30-17.00 - Sabato mattina: 09.30-12.00. Eventuali variazioni saranno determinate con Ordinanza Sindacale e saranno rese note mediante cartello apposto in loco. TIPOLOGIA DI RIFIUTO RACCOLTO Le tipologie di rifiuti che vengono direttamente raccolti presso la Piattaforma Ecologica sono: rifiuti arborei, ingombranti, materiali ferrosi, carta e cartone, materiali inerti, olio minerale, olio vegetale, pile, vetro, plastica, lattine, batterie auto, frigoriferi (lo smaltimento rimane gratuito, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione comunale. Per ogni nucleo familiare è ammesso lo smaltimento di massimo due frigoriferi all'anno. Per quanto riguarda i rifiuti ingombrani (frigoriferi compresi) si ricorda che, invece di utilizzare la piattaforma ecologica, e' preferibile telefonare alla trasporti ecologici (Tel. 0429 789571) che provvederà gratuitamente a prelevare il materiale nel luogo e nell'orario stabiliti dall'utente stesso. E' vietato conferire, da parte di utenze non domestiche, rifiuti provenienti da lavorazioni industriali ed artigianali anche se assimilabili agli urbani, nonché scaricare, da parte di chiunque, rifiuti di qualunque genere fuori dalla recinzione della Piattaforma. AMBIENTE