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LINEE GUIDA DELLA REGIONE FRIULI- VENEZIA GIULIA SULLA RISTORAZIONE SCOLASTICA IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA: ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI Luciano Trevisi Comune di Udine

Ristorazione scolastica: un po di Se manca il nutrimento, vien meno l energia fisiologica e psichica; e l occupazione scolastica diventa un tormento per l alunno, nel quale subentrano apatia, irrequietezza, noia, con nocumento della disciplina, con perturbazione dell andamento interiore della scuola, con manifesto danno generale dei condiscepoli, con fatica del maestro. Un alunno tormentato dalla fame sta tanto male in un aula, quanto uno che abbia il dolore di teste, di ventre, di denti o la febbre». (Antonio Martinazzoli, Luigi Credaro, Dizionario illustrato di Pedagogia, Milano, Vallardi, 1894, vol. III, pp. 368 e ss ) storia..

DEFINIZIONE: REFEZIONE SCOLASTICA CIBO DATO A SCUOLA AI BAMBINI POVERI A SPESE DEL COMUNE (DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA ANNO 1941)

DEFINIZIONE: RISTORAZIONE SCOLASTICA ATTIVITA DI RISTORAZIONE ORGANIZZATA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MATERNA E DELL OBBLIGO SPECIALMENTE NELLE SCUOLE DOVE ESISTE IL TEMPO PIENO O IL DOPOSCUOLA ED IN QUELLE SPERIMENTALI (DIZIONARIO DELLA LINGUAITALIANA - ANNI 90)

SI E PASSATI QUINDI: DA UN ATTIVITA TUTTO SOMMATO MARGINALE DESTINATA AD UN UTENZA SOCIALMENTE DEBOLE E NON PARTICOLARMENTE ESIGENTE. (SFAMARE E NON NUTRIRE )

AL CONCETTO DI ATTIVITA PROFESSIONALMENTE ORGANIZZATA DIRETTA AL SODDISFACIMENTO DI ESIGENZE QUALIFICATE DI TIPO EDUCATIVO, NUTRIZIONALE, SOCIALE, PSICOLOGICO, ECC..

IL COMUNE E RESPONSABILE PROGRAMMAZIONE ED ALLOCAZIONE DELLE RISORSE GESTIONE DEL SERVIZIO E CONTROLLO SUL RISPETTO DELLE CLAUSOLE CONTRATTUALI GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI UTENTI E GLI ALTRI ATTORI DEL PROCESSO RISPETTO DELLA NORMATIVA

TIPOLOGIE GESTIONALI GESTIONE DIRETTA GESTIONE INDIRETTA GESTIONE MISTA IN OGNI CASO, IL POTERE/DOVERE DI CONTROLLO E GESTIONE E SEMPRE DEL COMUNE INTERLOCUTORE PRIVILEGIATO DELL UTENTE E SEMPRE IL COMUNE

TIPOLOGIE DI APPALTO SOLA FORNITURA DERRATE SERVIZIO FORNITURA PASTI GESTIONE INTERO PROCESSO PRODUZIONE, TRASPORTO, SERVIZIO, RIGOVERNO CON PERSONALE E MEZZI DELL APPALTATORE

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO LEX SPECIALIS CHE REGOLA IL CONTRATTO RICHIAMI ALLA NORMATIVA ARTICOLI SPECIFICI ALLEGATI TECNICI

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO: CONTENUTO OGGETTO; DURATA E IMPORTO PRESUNTO QUANTITA, SEDI, GIORNI DI SERVIZIO; CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE; REGOLE GENERALI SULL ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO: CONTENUTO DETTAGLIO DELLE PRESTAZIONI RICHIESTE ALL APPALTATORE; ONERI A CARICO DELL APPALTATORE POTERI DELLA STAZIONE APPALTANTE CONTROLLI; PENALITA

CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE DELL APPALTO: OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU VANTAGGIOSA; ELEMENTO PREZZO ELEMENTO QUALITA VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI RELATIVI ALLA QUALITA

POSSIBILI ELEMENTI QUALITATIVI INNOVAZIONE NEI PROCESSI E DELLE PROCEDURE; DOTAZIONE TECNICA; SISTEMI DI CONTROLLO DELLA PRESTAZIONE; ATTIVITA PROGETTUALI; QUALITA DEI PRODOTTI, DELLA COMUNICAZIONE, DELLA LOGISTICA, ECC..

QUALITA : QUALITA PRODOTTA: NON COSTITUISCE ELEMENTO DI VALUTAZIONE PERCHE E SEMPRE DOVUTA (ES: RISPETTO DELLE NORME, OSSERVANZA DEI MENU ) QUALITA PERCEPITA : COSTIUISCE ELEMENTO DI VALUTAZIONE PERCHE ELEMENTO DI DIFFERENZIAZIONE TRA I CONCORRENTI

QUALITA DEI PRODOTTI: PRODOTTI BIOLOGICI; PRODOTTI LOCALI; PRODOTTI MERCATO EQUO E SOLIDALE PRODOTTI DOP, IGP, TRADIZIONALI

ATTENZIONE PERO L affidamento e l esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice (ART. 2, COMMA 1, CODICE DEI CONTRATTI)

QUINDI: L inserimento in capitolato di clausole che prevedano esclusivamente la fornitura di prodotti locali o che penalizzino i concorrenti solo sulla base della distanza che devono percorrere per fornire i beni non sembra rispondere ai principi di correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, trasparenza di cui all art. 2, comma 1 del D.Lgs. n. 163/2006

Legge regionale 17 febbraio 2010, n. 4 - Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali. Anche al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti connesse al trasporto dei prodotti, negli appalti pubblici di servizi o forniture di prodotti agricoli e agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva puo' costituire titolo preferenziale per l'aggiudicazione l'utilizzo di prodotti agricoli provenienti da aziende singole o associate con sede operativa o unita' tecnica produttiva in regione.

Linee Di Indirizzo Nazionale Per La Ristorazione Scolastica (Presidenza del Consiglio dei Ministri Conferenza Unificata Intesa 29 aprile 2010, n. 2) - La valutazione della qualità dell offerta può concernere elementi caratterizzanti le priorità che si intendono perseguire; tra questi si suggeriscono le seguenti: alimenti a filiera corta, cioè l impiego di prodotti che abbiano viaggiato poco e abbiano subito pochi passaggi commerciali prima di arrivare alla cucina o alla tavola. Per favorire l'utilizzo di tali alimenti, possono essere attribuiti punteggi diversi per le diverse provenienze premiando i prodotti locali..

CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO: SPETTA AL COMUNE IL CONTROLLO: TECNICO QUELLO, CIOE CHE RIGUARDA IL RISPETTO DELLE CLAUSOLE CONTRATTUALI DA PARTE DELL APPALTATORE

IL CONTROLLO UFFICIALE: E ATTIVITA ISTITUZIONALMENTE SVOLTA DAGLI: ORGANISMI PUBBLICI DI CONTROLLO (A.S.S.) CHE HANNO POTERI PRESCRITTIVI E SANZIONATORI UFFICIALI

E I GENITORI?: ATTRAVERSO LA COMMISSIONE MENSA.. SVOLGONO UN CONTROLLO SULL ANDAMENTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO.. SU ELEMENTI QUALI IL RISPETTO DEI MENU, LA QUALITA ORGANOLETTICA DEI PASTI, IL GRADIMENTO DEI CIBI, ECC..

GLI INSEGNANTI.: Il corpo docente o chi assiste al pasto deve essere maggiormente coinvolto negli interventi per lo sviluppo di corrette abitudini alimentari del bambino e delle famiglie (Linee guida nazionali per la ristorazione scolastica)

GLI ATTORI DEL PROCESSO: È opportuno prevedere interventi di formazione e aggiornamento per tutti i soggetti coinvolti nella ristorazione scolastica, mirati sia agli aspetti di educazione alla salute che a quelli più strettamente legati alla qualità nutrizionale ed alla sicurezza degli alimenti (Linee guida nazionali per la ristorazione scolastica)

GRAZIE PER L ATTENZIONE LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA DELLA REGIONE FVG