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0016664-29/05/2017-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio 3 Coordinamento USMAF-SASN Ufficio 5 Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale A ASSESSORATI ALLA SANITÀ REGIONI STATUTO ORDINARIO E SPECIALE ASSESSORATI ALLA SANITÀ PROVINCE AUTONOME TRENTO E BOLZANO U.S.M.A.F. UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA E DI FRONTIERA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO 8 MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI UNITÀ DI CRISI MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE SANITÀ MILITARE MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO P.S. DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ MINISTERO DEI TRASPORTI MINISTERO DEI BENI E ATTIVITA CULTURALI E DEL TURISMO UFFICIO PER LE POLITICHE DEL TURISMO COMANDO GENERALE CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO CENTRALE OPERATIVA ENAC DIREZIONE SVILUPPO TRASPORTO AEREO ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ CROCE ROSSA ITALIANA REPARTO NAZIONALE DI SANITÀ PUBBLICA ISTITUTO NAZIONALE PER LE MALATTIE INFETTIVE IRCCS LAZZARO SPALLANZANI AZIENDA OSPEDALIERA - POLO UNIVERSITARIO OSPEDALE LUIGI SACCO ISTITUTO NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE POPOLAZIONI MIGRANTI E PER IL CONTRASTO DELLE MALATTIE DELLA POVERTÀ (INMP) OGGETTO: Diffusione internazionale di poliovirus: aggiornamento delle raccomandazioni di immunoprofilassi in relazione alla protratta emergenza immigrati ed al rischio di re-introduzione di poliovirus in Italia. Il 24 aprile 2017 è stata convocata, in teleconferenza, la 13 a riunione del Comitato di emergenza del regolamento sanitario internazionale con il mandato di aggiornare i dati relativi alla circolazione dei poliovirus selvaggi e dei poliovirus di derivazione vaccinale e di rivedere, se opportuno, le raccomandazioni già emanate dal Direttore Generale dell OMS. Il Comitato ha esaminato le relazioni presentate dagli Stati soggetti a raccomandazioni temporanee ed ha registrato i progressi riferiti nell interruzione della circolazione dei poliovirus, pur dovendo prendere atto degli eventi verificatesi nei Paesi Bassi (incidente in un impianto di produzione di vaccini con conseguente infezione di un lavoratore con WPV2) e nella Federazione Russa (riscontro di VDPV2 in 2 bambini in Cecenia e Mosca). I seguenti stati membri, Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Guinea Equatoriale, sottoposti a raccomandazioni temporanee da parte dell OMS, hanno presentato un rapporto sulle misure adottate e sulla situazione nel loro paese. 1

Dalle relazioni emerge un costante progresso nei Paesi che erano risultati infetti, grazie al potenziamento della sorveglianza ambientale e delle attività di immunizzazione supplementare (SIA). Nel complesso si è registrato una diminuzione del numero di casi di infezione da poliovirus a livello mondiale. Nel 2014 in dieci Paesi si osservavano infezioni da WPV, in sette tra questi (Siria, Iraq e Israele in Medio Oriente, Somalia, Etiopia, Camerun e Guinea Equatoriale in Africa) si era verificata una re-infezione per esportazione del virus. Attualmente il contesto globale è cambiato in modo significativo e solo in tre paesi la trasmissione è in atto. Tuttavia secondo il parere del Comitato il rischio di diffusione internazionale del poliovirus rimane un'emergenza sanitaria pubblica di preoccupazione internazionale (PHEIC) e per tale motivo le raccomandazioni temporanee, pur se riviste, sono state estese per altri 3 mesi. Questa decisione è stata raggiunta considerando: - La continua diffusione internazionale del WPV1 tra Pakistan e Afghanistan negli ultimi 3 mesi. - Il potenziale rischio di diffusione internazionale attraverso il movimento delle popolazioni lungo la frontiera. - I focolai di WPV1 e di cvdpv2 in Nigeria e Pakistan, che evidenziano che esistono aree ad alto rischio in cui la sorveglianza è compromessa dall'accessibilità, con conseguente circolazione continua di virus polio. -Il crescente numero di paesi in cui i sistemi di immunizzazione sono stati indeboliti o interrotti da conflitti e/o da emergenze -L'attuale urgenza di prevenire il cvdpv di tipo 2 dopo il ritiro sincronizzato a livello globale del componente di tipo 2 del vaccino per via orale del poliovirus nell'aprile 2016; In base a queste considerazioni, il Comitato ha modificato le categorie dei paesi soggetti a Raccomandazioni Temporanee, al fine di rafforzarle per WPV e riconoscendo il contesto modificato rispetto al cvdpv2. Gli Stati infettati da WPV1, cvdpv1 o cvdpv3 con potenziale rischio di diffusione internazionale (attualmente Pakistan, Afghanistan e Nigeria). dovrebbero: - garantire che tutti i residenti e i visitatori a lungo termine (cioè > 4 settimane) ricevano una dose di vaccino orale bivalente (bopv) o di vaccino inattivato (IPV), tra 4 settimane e 12 mesi precedenti a viaggi internazionali; - assicurare che coloro che intraprendono viaggi urgenti (cioè entro 4 settimane), che non hanno ricevuto una dose di bopv o IPV nelle precedenti 4 settimane (fino a 12 mesi), ricevano una dose di vaccino antipolio, almeno al momento della partenza, in quanto fornirà ugualmente dei benefici, in particolare per i viaggiatori frequenti; - limitare la partenza di viaggiatori internazionali sprovvisti di certificato internazionale di vaccinazione conforme; - aumentare la copertura vaccinale dei viaggiatori che attraversano il confine e delle popolazioni transfrontaliere ad alto rischio. Il coordinamento della azioni dovrebbe includere una stretta sorveglianza della qualità della vaccinazione nei punti di transito di frontiera, nonché il monitoraggio di viaggiatori identificati come non vaccinati che hanno attraversato il confine. - mantenere tali misure fino a quando non sono stati soddisfatti i seguenti criteri: i) siano trascorsi almeno sei mesi senza nuove infezioni e ii) vi sia documentazione della piena applicazione delle attività di eradicazione di alta qualità in tutte le aree infette ad alto rischio. In assenza di tali 2

attestazioni, le misure descritte dovrebbero essere mantenute fino a quando lo Stato non soddisfi i criteri di valutazione per essere dichiarato non più infetto. Gli Stati infettati da cvdpv2s (Attualmente Nigeria e Pakistan) dovrebbero: - effettuare la richiesta di dosi di vaccino mopv2 dalla scorta globale sulla base delle raccomandazioni del Advisory Group sul vaccino mopv2. - incoraggiare i residenti e i visitatori a lungo termine (cioè > 4 settimane) a ricevere una dose di vaccino IPV, tra 4 settimane e 12 mesi precedenti a viaggi internazionali; - garantire che queste persone siano dotate di un certificato internazionale di vaccinazione o profilassi intensificare la cooperazione regionale e il coordinamento transfrontaliero per migliorare la sorveglianza e vaccinare i rifugiati, i viaggiatori e le popolazioni transfrontaliere, secondo il parere del Advisory Group. - mantenere queste misure fino a quando non siano stati rispettati ti i seguenti criteri: i) siano passati almeno sei mesi in assenza di rilevazione di circolazione di VDPV2 nel paese; ii) vi sia documentazione della piena applicazione delle attività di eradicazione di alta qualità in tutte le aree affette e ad alto rischio. In assenza di tali attestazioni, dovrebbero essere mantenute le misure descritte fino a quando non siano non soddisfatti i criteri di "stato non più infetto". - Alla fine di 12 mesi senza rilevazione di trasmissione, fornire una relazione al Direttore Generale sulle misure adottate per l'attuazione delle raccomandazioni temporanee. Gli Stati non più infetti da WPV1 o cvdpv, ma che rimangono vulnerabili alla reinfezione da parte di WPV o cvdpv (WPV1: Cameroon ultimo caso 9 luglio 2014; Niger - ultimo caso15 Nov 2012; Chad- ultimo caso 14 Jun 2012; Central African Republic - ultimo caso 8 Dic 2011) (cvdpv: Ukraine - ultimo caso 7 luglio 2015; Madagascar - ultimo caso 22 Agosto 2015; Myanmar - ultimo caso 5 Ott2015; Guinea - ultimo caso 14 Dic 2015;- Lao PDR - ultimo caso 11 Gennaio 2016) dovrebbero: - Aumentare urgentemente l attività di vaccinazione di routine per aumentare l'immunità della popolazione. - Migliorare la qualità della sorveglianza per ridurre il rischio di trasmissione non rilevata di WPV1 e cvdpv, in particolare tra le popolazioni ad alto rischio. - Intensificare gli sforzi per garantire la vaccinazione delle popolazioni mobili e transfrontaliere, delle persone sfollate, dei rifugiati e di altri gruppi vulnerabili. - Migliorare la cooperazione regionale e il coordinamento transfrontaliero per garantire una rapida individuazione di WPV1 e cvdpv e la vaccinazione di gruppi di popolazione ad alto rischio. - Ioni di attività di sorveglianza e vaccinazione di alta qualità. - Alla fine di 12 mesi in assenza di rilevazione di reintroduzione di WPV1 e/o di circolazione di cvdpv, fornire una relazione al Direttore Generale sulle misure adottate per l'attuazione delle Raccomandazioni Temporanee. 3

Il Comitato ha sollecitato i partner a fornire un supporto ottimale a tutti i paesi infetti e vulnerabili. In particolare si evidenzia la criticità della situazione in Siria. Il 6 maggio Al Jazeera annunciava che nell area rurale di Deir al Zour nella Siria orientale erano stati registrati 15 casi di PFA (sospetta polio). I casi avevano solo una diagnosi clinica, ma date le condizioni politiche (la zona è controllata dallo Stato Islamico) non vi è conferma di laboratorio. Il 12 maggio Pro MED (International Society for Infectious Diseases) riferiva di un cluster di 23 casi di Paralisi Flaccida Acuta verificatesi nel distretto di Miadin. Poiché si tratta di una zona coinvolta nel conflitto civile mancano conferme ufficiali sul cluster. Secondo quanto riferito sarebbero state e effettuate analisi su alcuni campioni ed in uno di questi sarebbe stata osservata la possibile presenza di VDPV. I campioni sono stati inviati ad Atlanta per ulteriori esami. Si ricorda che nella stessa zona della Siria nel 2013 si era verificato un focolaio di polio causato da WPV tipo 1 con 37 casi segnalati (25 dal Ministero della Salute siriano della Repubblica di Siria e 12 casi da aree di conflitto - Aleppo, Edleb e Deir Al Zour). All epoca fu effettuata una campagna di vaccinazione con OPV. Trattandosi di un area di conflitto l attività di vaccinazione è stata sospesa da circa un anno è possibile, quindi, che vi sia circolazione di poliovirus vaccino derivato tra una popolazione inadeguatamente vaccinata. Tanto premesso, allo scopo di minimizzare il rischio di reintroduzione del poliovirus in Italia e, quindi, garantire la sicurezza sanitaria della popolazione, si ritiene opportuno ribadire le raccomandazioni di immunoprofilassi già emanate in occasione dell emergenza immigrati dall Africa settentrionale nel 2011 (cfr circolare n. DGPRE.V/8636 del 7 aprile 2011), opportunamente integrate. Per questo motivo, il Ministero della Salute raccomanda: - di attenersi al seguente protocollo di immunoprofilassi per i bambini immigrati da 0 a 14 anni, come previsto dalla Circolare Ministeriale n.8 del 23/3/1993 Documenti di vaccinazione per minori immigrati, che contiene indicazioni tutt ora valide: a) il bambino non è mai stato vaccinato: andrà vaccinato seguendo il nostro vigente calendario nazionale, in rapporto all età; b) il bambino è stato vaccinato regolarmente nel Paese d origine e lo stato vaccinale è sufficientemente documentato: andrà seguito il nostro vigente calendario nazionale, per l eventuale completamento del ciclo vaccinale primario e/o i richiami; c) la documentazione è insufficiente e lo stato vaccinale è dubbio: si dovranno somministrare i vaccini previsti dal nostro vigente calendario nazionale (per i vaccini contenenti la componente anti-tetanica è opportuno non superare il numero di somministrazioni previste nel calendario vaccinale, per il maggiore rischio di reazioni avverse legate alla componente contro il tetano). Nel caso in cui sia prevista la permanenza del minore nel nostro Paese, il ciclo vaccinale dovrà essere completato come da vigente Calendario nazionale delle vaccinazioni; - di riferirsi alle seguenti raccomandazioni per gli adulti immigrati, provenienti dai Paesi affetti o che dovessero diventare tali per il cambiamento del profilo epidemiologico: a) in presenza di lesioni a rischio di tetano: effettuazione della profilassi anti-tetanica postesposizione, secondo le indicazioni nazionali vigenti (Circolare del Ministero della Sanità n.16/96); b) per tutti: verifica dello stato vaccinale nei confronti della polio, che dovrà essere documentato da certificato di vaccinazione valido; 4

c) soggetti che dichiarino di non essere mai stati vaccinati: effettuazione della vaccinazione anti-polio (ciclo completo); d) soggetti sprovvisti di adeguata documentazione e con stato vaccinale dubbio: somministrazione di almeno 1 dose di vaccino anti-polio. (vedere anche sinossi ) - di raccomandare ai viaggiatori che dovessero recarsi in Paesi affetti (o che dovessero diventare tali per il cambiamento del profilo epidemiologico) per motivi di lavoro, studio, vacanza, etc.: a)nel caso in cui abbiano ricevuto una dose di vaccino anti-polio da meno di 10 anni, di portare con se un valido certificato di vaccinazione contro la polio, redatto sul modello di certificato internazionale allegato al Regolamento sanitario Internazionale 2005 (( modello consultabile e scaricabile dal link http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_paginearee_3066_listafile_itemname_4_file.pdf), b)nel caso in cui NON abbiano ricevuto una dose di vaccino anti-polio da meno di 10 anni, di sottoporsi alla vaccinazione con una dose di IPV; I viaggiatori in questione dovrebbero inoltre essere informati circa la possibilità che, in assenza di documentazione (certificato antipolio su modello di certificato internazionale) potrebbero essere sottoposti, in accordo con le raccomandazioni temporanee dell OMS, a vaccinazione antipolio al momento della partenza dal Paese affetto. Si prega di dare la massima diffusione alla presente nota. Dr.ssa A. D Alberto (int. 2743) Direttore Ufficio 3 Dr.ssa Loredana Vellucci Direttore Ufficio 5 Dr. Francesco Maraglino IL DIRETTORE GENERALE *F.to Raniero GUERRA * firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell art. 3, comma 2, del d. Lgs. N. 39/1993 5

SINOSSI BAMBINI e MINORI Riscontri Azioni bambino mai vaccinato Vaccinare seguendo il nostro vigente calendario nazionale, in rapporto all età il bambino vaccinato regolarmente nel Paese d origine, con stato vaccinale è sufficientemente documentato: seguire il nostro vigente calendario nazionale, per l eventuale completamento del ciclo vaccinale primario e/o i richiami ADULTI Riscontri tutti Azioni verifica dello stato vaccinale nei confronti della polio, che dovrà essere documentato da certificato di vaccinazione valido; soggetti che dichiarino di non essere mai stati vaccinati: effettuazione della vaccinazione anti-polio (ciclo completo soggetti sprovvisti di adeguata documentazione e con stato vaccinale dubbio: somministrazione di almeno 1 dose di vaccino anti-polio presenza di lesioni a rischio di tetano effettuazione della profilassi anti-tetanica postesposizione, secondo le indicazioni nazionali vigenti (Circolare del Ministero della Sanità n.16/96); 6